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1) BOLIVIA La Coordinadora del Gas apoya el bloqueo aymara y a la COB Marchan a Warisata. Se suman a la defensa del gas. (27/09/2003 01:31) |
= Lunedì 16 marzo = |
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BOLIVIA | = Rassegna Stampa = |
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Sabato 20 settembre un nucleo di militari e poliziotti ha ucciso almeno cinque contadini aymaras nella zona dell'Altiplano, a nordovest della capitale La Paz, quando la cosiddetta "caravana del riscatto", con a capo il ministro della Difesa Carlos Sánchez Berzaín, ha cercato di rompere i blocchi impiantati da sei giorni nella regione dell'altipiano. | dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line |
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Questo fatto si colloca nel contesto di agitazioni nazionali provocate dai piani del Presidente, "el gringo" Sánchez de Lozada, di cedere le risorse di gas alle imprese internazionali. Intanto la Central Obrera Boliviana, appoggiato dalla Coordinadora del GAS, ha proclamato per luendi 29 uno sciopero generale e il blocco delle vie di comunicazione per protestare contro i progetti di privatizzazione e in appoggio alla lotta contadina duramente repressa. >>continua in categoria Guerre Globali. |
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La Coordinadora del Gas apoya el bloque aymara y a la COB En apoyo al bloqueo campesino aymara la Coordinadora Nacional del Gas protagonizara un marcha hacia Warisata (dove ricordiamo che si e' verificato il massacro y antes se movilizaran el lunes 29 en respaldo a las medidas de la Central Obrera Boliviana, que iniciara una Huelga General Indefinida y Bloqueo de caminos. De igual manera apoyan el bloqueo de campesinos y cocaleros de otras partes del pais anunciado para el 6 de Octubre. Estas fueron las determinaciones de la coordinadora en su segunda reunion nacional. La columna popular saldra el martes 30 en solidaridad con los aymaras y con la finalidad principal de parar otra masacre por parte del ejercito, de esa forman expresaran su condena a la muerte de cinco campesinos perpetrada por las fuerzas de represion bajo las ordenes de su capitan general,el presidente Gonzalo Sanchez de Lozada y su lugarteniente,el ministro Sanchez Berzain. La coordinadora declara como los "primeros martires por la recuperacion del gas a los cinco hermanos aymaras caidos". |
= GR ORE 13.30 = |
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-------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | '''casa dax''' |
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1) Italia - GaRoGno - La sfilata di forza nuova | Presidio anitsgombero a Casa Dax, casa occupata a Milano in seguito alla manifestazione antifascista di sabato 13 marzo. Sentiamo un'audio di questa mattina |
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Sabato 27 a Lucca nella piazza dei pubblici macelli si terrà il raduno nazionale di Forza Nuova. Il gruppo fascista utilizza le connivenze della destra istituzionale per penetrare nel territorio toscano usando come punto di partenza la città di Lucca. In queste ore molte organizzazioni stanno preparando una contromanifestazione per impedire che i fascisti sfilino. I giornali locali hanno già iniziato la campagna di terrore paragonando FN ai gruppi antagonisti che si stanno muovendo per contrastare la marcia. Nelle stesse ore a Massa i giovani di AN organizzano un concerto anti partigiano e a scandicci AN celebra il fascista Pavolini; il tutto proprio il 27 settembre giorno che ricorda la nascita dello stesso Pavolini. |
'''KOSOVO''' |
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>> cronaca degli avvenimenti pisani di oggi | E di nuovo guerra civile in Kosovo. Da questa notte si stanno susseguendo gli scontri tra serbi e albanesi. Finora le vittime sono 22, oltre 500 i feriti. A Pristina è stata attaccata la sede dellOnu. Scontri anche in serbia. Nella capitale Belgrado è stta incendiata la moschea e i manifestanti hanno impedito ai vigili del fuoco di intervenire. Gruppi di manifestanti continuano a circolare nelle strade della capitale. Nel sud del Paese, ieri sera, nella città di Nis, manifestanti serbi hanno dato alle fiamme una moschea e hanno poi cercato di impedire ai pompieri di spegnere l'incendio. Particolarmente difficile la situazione a Gnjilane, nel Kosovo orientale, dove questa notte tre serbi sono stati uccisi, secondo quanto riferisce l'agenzia Beta. "Tutte le case serbe a Gnjilane sono state incendiate" ha detto un testimone, aggiungendo che una trentina di serbi hanno trovato rifugio nella chiesa ortodossa della città. Anche la sede dell'Unmik e' stata attaccata. Gli incidenti tra serbi e albanofoni nel Kosovo sono cominciati a Kosovska Mitrovica, in seguito alla notizia secondo la quale due bambini albanofoni inseguiti da serbi erano annegati nel fiume Ibar, il fiume che separa le due comunità. La Macedonia ha annunciato ieri la decisione di chiudere una delle due frontiere con il Kosovo, autorizzando soltanto sull'altra frontiera il passaggio a piedi, a causa delle tensioni che hanno funestato la regione. La Macedonia è sempre sotto tensione dopo il conflitto del 2001 tra il governo e i ribelli albanesi che reclamano maggiori diritti per la loro minoranza. |
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Durante la manifestazione fascista di Forza Nuova, e la contromanifestazione delle forze dell'antifascismo toscano nella provincia di Lucca, a Pisa Azione Giovani (giovani di AN) hanno organizzato un banchetto nella via principale di Pisa, Corso Italia. Nel volantino distribuito venivano accusate le provincie toscane di non permettere alla destra "alternativa" di "esprimere le proprie idee" a causa della gestione antiliberale dei sindaci. Il volantino terminava con una frase del tipo "Non fermeranno le nostre idee con la forza". Verso le 18.30 alla provocazione è seguita una reazione di 3 persone che hanno rovesciato il banchetto di Azione Giovani e sparso per terra il materiale che doveva essere distribuito. A questo punto quattro poliziotti della squadra mobile sono accorsi istantaneamente e hanno inseguito per Corso Italia tre ragazzi sospettati di aver rovesciato il banchetto, riuscendo a raggiungerne uno, che è stato bloccato, malmenato e trascinato per un centinaio di metri. Alcuni compagni di ritorno dalla manifestazione di Lucca hanno assistito alla scena e hanno cercato di parlare con questi poliziotti per calmarli e riportarli alla ragione, ma visto che questi continuavano coi loro metodi, i compagni hanno cercato di ostruire il loro abuso, e il ragazzo catturato è riuscito a divincolarsi e scappare, ma è svenuto dopo pochi metri di corsa. Raggiunto dalla polizia è stato catturato nuovamente e portato in questura. Nel frattempo si è mobilitata la DIGOS, i CC e la PS che girando per le strade piene di gente ad alta velocità hanno contribuito ad aumentare la tensione. Al loro tentativo di portare in questura anche i compagni intervenuti, sono volati da parte della mobile altri schiaffi, spinte, richieste di documenti. La scena si è spostata nuovamente in piazza del carmine, dove era stato rovesciato il banchetto neofascista. Un ragazzo che chiedeva informazioni su ciò che stava accadendo è stato portato in questura, dopo essere stato sbattuto violentemente dalla polizia sul cofano di una volante. Sono arrivati molti altri compagni, insieme a Ramon Mantovani, parlamentare del PRC. Si è discusso con la DIGOS per evitare che i compagni che avevano aiutato il giovane a scappare dalla polizia inferocita venissero portati in questura. Il clima di tensione nelle ore successive è aumentato con la provocazione di Azione giovani nei confronti dei compagni accorsi sul posto. Sono tre, alla fine, i giovani portati in Questura, dove verso le 20, si è spostata la protesta. Due di loro vengono rilasciati in serata, uno è ancora in stato di fermo. Numerose le denuncie per resistenza a pubblico ufficiale. Per tutta la durata degli avvenimenti sia la DIGOS che la Polizia in divisa ha cercato, alcune volte con determinazione esasperante, di sequestrare o far spengere le telecamere e le macchine fotografiche ai mediattivisti presenti. |
''' MADRID''' |
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--------------------------------------------------------------------------------------------------- | - Altre quattro persone sono state arrestate nell'ambito delle indagini sulle stragi di Madrid di una settimana fa. Lo hanno detto oggi fonti giudiziarie.''' I quattro arrestati sono tutti di origine maghrebina. Durante la notte, inoltre, la polizia ha effettuato varie perquisizioni in appartamenti di Madrid legate all'inchiesta sulle stragi, cosi' come al domicilio di Said Chedadi, un marocchino arrestato dal giudice Baltasar Garzon nell'ambito della sua inchiesta sugli attentati dell'11 settembre. Chedadi e' proprietario di un negozio di vestiti nella strada Caravaca, parallela a quella del Tribulete, dove si trovava il negozio di Jamal Zougam, presunto autore materiale delle stragi di Madrid, nel quartier madrileno di Lavapies. |
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2) GLOBAL : ENVIRONMENT Sep 28 2003 imc generale ZANZA Reclaim the Streets Car Free Day Stalls in U.S. |
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The recent Car-Free Day in Canada was apparently | ''' Terrorismo: Fbi propone struttura coordinamento Europa''' |
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wide-spread, while European Mobility Week was observed by 289 participating cities in most of Europe. In the U.S. some driver knocked over a cyclist. Welcome to the 21st century where the richest, most autoholic nation on Earth seems oblivious to the threats presented by the internal combustion engine (an invention of the 19th century, no less) while the rest of the world tries to deal with it. But not all industrialized nations are so blind and apathetic. Organizing for European Car Free Day/Mobility Week 2003 involved government, NGO's, and activists. The event was broad-reaching and seemingly effective. Though some feel more effort needs to be made in Central and Eastern Europe, the Czech Republic called attention to the harmfulness of car transport in the city, as well as supporting public transportation, bicycling, and walking, and encouraging a more positive relationship between city dwellers and their environment. Meanwhile, In parts of Asia efforts are underway to foster people-centred, equitable and sustainable transportation. While in Bogota, Colombia Car Free Day is celebrated in February where it briefly prohibited to use a private vehicle in Colombia's capital. It seems obvious many people around the world want to Reclaim the Streets, stop new roads, and challenge the exportation of the the auto-plague to developing nations. Okay, so there were a few Critical Mass bike riders in Portland, Oregon and a few other cities took their Car Free Day actions on their anniversary. Did your city or town have an event? Post it here. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2) Italia - GaRoGno - Processi alla polizia per il g8 di genova Dopo due anni e due mesi di indagini i sei sostituti procuratori di Genova hanno firmato gli avvisi di fine indagine per Diaz e Bolzaneto: 73 fra dirigenti e agenti di polizia andranno a processo come imputati, per le violenze e le molte bugie. 30 avvisi riguardano la scuola Diaz e colpiscono i vertici della polizia, mentre per Bolzaneto alcuni agenti sono accusati di specifici atti di violenza. Nel silenzio assordante di molti settori della politica istituzionale (d'altronde responsabili della mattanza di Napoli preparatoria a Genova) e il vociferare belligerante di ministri e portaborse, finalmente vediamo scritto nero su bianco un atto di accusa per i fatti di Genova. Non l'hanno firmato i capi della procura di Genova, Lalla e Pellegrino, molto impegnati in questi due anni a sostenere le inchieste sui manifestanti. >> Gimmy,il catanese 28enne del centro sociale «Guernica fabrika», si trova rinchiuso nel carcere messinese Gazzi dal 4 dicembre 2002 in seguito all'operazione voluta dal GIP della procura genovese che ha mandato in galera altri 22 attivisti sparsi qua e la per l'Italia, con l'accusa di 'devastazione e saccheggio' durante il G8 di Genova. A 8 mesi dall'operazione contro i tremendi e cattivi black block, Gimmy è il solo che ancora stia scontando il carcere cautelare, mentre per Alberto, il romano scarcerato il 9 aprile scorso e costretto ai domiciliari, il 18 luglio il tribunale del riesame ha deciso la liberta' con il "solo" obbligo di firma. Obbligo di firma anche per altri 21, mentre a Pavia Luca resta ancora ai domiciliari. All'inizio di giugno la difesa di Gimmy aveva presentato un'istanza di scarcerazione al tribunale del riesame: la corte ha respinto ogni possibilità di scarcerazione o di pena domiciliare nonostante il parere favorevole della procura. C'è, a sentire i signori del tribunale, la possibilità di reiterazione del reato. Nel provvedimento i giudici Orsini, Cusatti e D'Agnino non si fidano neanche della lettera della mamma che si dice disposta ad accogliere Gimmy: "Non è corredata di una qualche attestazione quanto meno del difensore circa l'apposizione della firma della donna in sua presenza e di effettiva provenienza dalla madre dell'indagato" scrivono i giudici nelle ultime righe. Gimmy rischia 20 anni di carcere e ha bisogno di tutto l'aiuto e la solidarietà possibili . >> c/c per gimmy l c/c è: 37626850 indicare come causale "spese legali per Gimmy" NON E' NECESSARIO METTERE L'INTESTATARIO ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 3) Marchers Worldwide Demand Iraq Pullout (ritiro) indy generale ZANZA by AP 1:54am Mon Sep 29 '03 The protests, the first major demonstrations since Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the United States tries to gain international help in rebuilding Iraq. LONDON - Thousands of protesters demanding an end to the occupation of Iraq took to the streets Saturday in London, Athens, Paris and other cities around the world, chanting slogans against the United States and Britain. The protests, the first major demonstrations since Saddam Hussein was ousted earlier this year, come as the United States tries to gain international help in rebuilding Iraq. The demonstrations were organized in each country by local activist groups that have informal contacts with each other. Demonstrators march down Piccadilly, London, September 27, 2003. Thousands marched to Trafalgar Square in a protest against the Allied invasion of Iraq, in a demonstration organised by the Stop the War Coalition. London's was the biggest protest, drawing 20,000 people. Demonstrators turned out in a dozen other countries, including South Korea and Egypt. "No more war. No more lies" proclaimed a banner pinned to the pedestal of Nelson's Column in London's Trafalgar Square, where demonstrators rallied after a march through the city. People of all ages, from gray-haired couples to toddlers in strollers, joined the orderly stream of protesters marching from Hyde Park. Some young marchers chanted, "George Bush, Uncle Sam, |
L'Fbi ha proposto per l'Europa una struttura di coordinamento internazionale per la lotta contro il terrorismo, come quella nella Nato. Una proposta simile era arrivata ieri da Solana e lo stesso Pisanu aveva chiesto un patto morale e politico in Italia. La prima risposta arriva dalla Francia d'accordo che l'Ue abbia un suo coordinatore per la lotta al terrorismo. Due giorni fa Francia e Germania avevano invece bocciato l'idea di un servizio segreto Ue, una specie di Cia europea. Fonti del Viminale definiscono, intanto, 'infondata' la notizia di attuare un piano di espulsioni di massa dall'Italia di immigrati extracomunitari. Il ministro Pisanu, in occasione dell'espulsione di alcuni immigrati, tra cui l'imam di Carmagnola, sottolineo' - si ricorda al Viminale - il carattere straordinario di questa misura. Uno strumento che ricopre carattere di eccezionalita' da usare solo in caso di reale rischio per la sicurezza del Paese. |
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Demonstrators, including those in London, also added the | '''SUDAN''' |
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Palestinian cause to their campaign. | Almeno tre persone sono state uccise e 18 ferite durante una protesta scoppiata in un campo per sfollati alla periferia della capitale sudanese Khartoum. Secondo testimoni citati dallagenzia Reuters, il governo sta cercando di spostare gli occupanti di un campo abusivo di profughi interni. Si tratta di persone provenienti dalla regione occidentale del Darfur, teatro da un anno di un conflitto tra ribelli locali e forze governative che ha provocato oltre un milione di sfollati. Un comunicato della polizia conferma la morte di un uomo e due donne durante la rivolta scoppiata ieri nel campo provvisorio di Mayo, una ventina di chilometri dal centro della capitale. Alcuni testimoni hanno detto che i poliziotti hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla. La polizia sarebbe intervenuta per impedire a giovani studenti di prestare assistenza agli sfollati. In questa zona si trovano anche 2.300 sfollati provenienti dalla regione occidentale del Darfur, dove oltre un milione di persone ha abbandonato case e villaggi per sfuggire alle violenze; centomila profughi hanno varcato la frontiera con il confinante Ciad per sfuggire agli scontri e ora si trovano ammassati in provvisori campi di accoglienza in pessime condizioni umanitarie. |
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Some 3,000 people marched in Paris, where a wide banner | '''parmalat''' |
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read, "American Imperialism: Take your bloody hands off | Il gip di Parma Pietro Rogato ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Fausto Tonna, l'ex direttore finanziario di Parmalat in carcere dal 31 dicembre. |
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the Middle East." Others held posters that read "Wanted: | Lo dice una fonte legale. Le motivazioni citate dal gip includono il mancato deposito - a oggi - di accertamenti su riscontri ad alcune dichiarazioni di Tonna. |
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George W. Bush War Criminal." | L'ex direttere finanziario di Parmalat sta lavorando anche oggi nella sede di Collecchio alla ricostruzione dei bilanci di Parmalat Spa. |
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In Beirut, thousands of Lebanese and Palestinian protesters demanded that U.S. forces leave Iraq and that Israel to stop its attacks in the Palestinian territories. |
Sempre oggi pomeriggio i pm di Parma dovrebbero ancora ascoltare Calisto Tanzi, l'ex patron agli arresti ora in ospedale. L'interrogatorio di oggi prosegue da ieri, a opera dlla pm Antonella Ioffredi, assieme al procuratore capo Vito Zincani, spiegava ieri sera un legale. |
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Yasser Arafat, the Palestinian leader, addressed the | '''RIFIUTI''' |
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crowd by phone from his headquarters in the West Bank city of Ramallah. "Together with you until victory and together until (we liberate) Jerusalem," Arafat said, his voice blaring over loudspeakers. |
L'emergenza rifiuti in Campania non da' tregua: vigili del fuoco ancora al lavoro a Napoli e in provincia per spegnere i roghi causati dai cumuli di immondizia dati alle fiamme dai cittadini mentre la situazione migliora ad Aversa, epicentro della crisi nel Casertano, dove la raccolta e' cominciata anche se con risultati parziali. Numerosi gli interventi dei pompieri nelle aree dell'emergenza, in particolare nei comuni a Nord di Napoli. Da lunedi' in Campania la commissione d'inchiesta contro le ecomafie. |
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Outside the U.S. Embassy in Athens, demonstrators hurled | === tuvuofalamericano === |
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bottles and yogurt at riot police. About 3,000 | '''rivendicazione al qaida''' |
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protesters, chanting "Occupiers Out" and "Freedom for | http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1 |
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Palestine," joined the rally. | (in castigliano) |
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Protests were also staged in other parts of Greece and | http://www.paconline.it/mondo/mondonews/e002.html |
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on island of Crete, outside an American naval base at | ( in italiano) |
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Souda Bay. The base supports the U.S. 6th Fleet and spy | '''comunicato di ETA''' |
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planes. | http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html |
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(in euskera) | |
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In Spain, thousands of people carrying anti-war banners, | http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php |
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banging drums and wearing white smocks marched through the streets of Madrid, Barcelona, Seville and Malaga. "Oil kills," read a banner in Madrid. In Seoul, thousands of activists protested a U.S. request to send South Korean troops to Iraq. Protesters chanted "No war!" and carried banners saying "End the occupation in Iraq" and "Oppose a plan to dispatch S. Korean combat troops to Iraq" Some 4,000 protesters in the Turkish capital, Ankara, shouted slogans and unfurled banners to support the Palestinian cause and demand an end to the U.S.-led occupation of Iraq. Hundreds more gathered at a similar rally in Istanbul and burned American and Israeli flags. In downtown Cairo, about 50 political activists and journalists staged a peaceful protest against Israeli attacks and the U.S.-led occupation. In Warsaw, 100 young people protested the Polish military presence in Iraq, marching with banners saying "Down with the global U.S terrorism" and "We don't want to occupy with Bush." An estimated 1,200 demonstrated in Brussels, while about 400 people marched through downtown Berlin. In Stockholm, police said about 250 people staged a demonstration. A new poll taken Sept. 11-16 and published Saturday in The Financial Times found 50 percent of those questioned said Blair should step aside. The newspaper did not give the sample size or margin of error. |
(articulo sul comunicato in italiano) |
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3) Italia - GaRoGno - Elettrificati | |
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Solo ora torna alla normalità la situazione "elettricta" a Caserta | |
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Ebbene si, girando per lo stivale credo di essere stato uno dei più sfigati, solo ora (sono le 18:00), dopo 15 ore e 30 minuti tornano corrente e l'acqua in casa mia... | = spazio indy 18.3... Difendi officina99 = |
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E' inutile stare a dire quante cose dal frigo ho dovuto buttar via, ma non è per questo che scrivo questo post... Per l'ennesima volta nel giro di pochi mesi l'enel mettew in ginocchio l'intero paese, le strade prive di semafori, le case senza luce, televisione e PC (cosa per me fondamentale, scusate l'autismo), ma soprattutto nessuna notizia su cosa è successo, perchè e quando finirà, solo telefonate dall'altitalia mi hanno fatto comprendere che il black-out non era locale ma nazionale, provare a telefonare all'enel è inutile, i telefoni sono staccati... | '''DANIMARCA: MUORE 'CHRISTIANIA', IL SOGNO DEGLI ANNI '70''' |
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Come fare??? dopo Autistici/Inventati mettiamo su Elettrificati, un progetto per mettere in ogni posto occupato dei pannelli solari in maniera da essere autonomi, niente più enel nella nostra vita, portare questa proposta nelle assemblee condominiali, fare 1 contratto unico per tutto il condominio, ricoprire il tetto dei nostri palazzoni di pannelli e FARCI l'elettricità... | COPENAGHEN - Lo 'Stato libero' di Christiania, la comunita' che dagli anni settanta rappresenta un esperimento sociale unico in Europa, e' destinato a scomparire. Il governo danese ha presentato il progetto che trasformera' Christiania in un quartiere di Copenaghen, sempre meno 'alternativo' e sempre piu' 'normalizzato'. Il piano 'va molto al di la' delle previsioni - ha commentato il portavoce della comunita', Peter Post - si tratta di una vera liquidazione, non di una normalizzazione'. Nata negli anni '70 in seguito all'occupazione di un quartiere militare dismesso nella zona portuale della citta', sviluppatasi tra alterne vicende e finalmente stabilizzata sulla base di accordi successivi con il governo, Christiana era stata edificata sul principio dell'autogestione e della proprieta' collettiva. La sua fama si era costruita intorno alla libera circolazione delle droghe leggere, tollerata dalle autorita' che tra l'altro in questo modo potevano controllare il traffico degli stupefacenti ed evitare che si diffondesse in altre zone della citta'. In realta' l'esperimento andava molto al di la' dei banchetti di hascisc disposti lungo la cosiddetta 'Pusher street'. A Christiania ci sono numerosi ristoranti, gallerie d'arte, teatri, un cinema per i bambini, un asilo, diverse attivita' economiche. E da anni il 'libero Stato' e' la seconda attrazione turistica della capitale danese dopo la sirenetta, e costituisce anche un'importante valvola di sfogo per tutti gli emarginati, che tra i suoi confini trovano sempre accoglienza e ospitalita'. I chioschi colorati sono spariti da tempo, nel tentativo di eliminare un motivo di polemica. Uno, il piu' pittoresco, decorato da un artista 'christianita' con scene di vita locale, e' stato trasportato al Museo Nazionale: servira' ad illustrare un fenomeno che ha inciso sulla storia sociale e del costume. Il progetto del governo, illustrato oggi dai ministri delle Finanze e dell'Economia, Thor Pedersen e Bendt Bendsen, punta in primo luogo a smantellare il sistema di autogoverno assembleare che, si legge nel rapporto della commissione appositamente costituita, 'spesso impedisce di prendere qualunque decisione'. Nell'ambito del processo di 'normalizzazione', inoltre, sara' abolita la proprieta' collettiva: le case saranno messe in vendita, trasformate in cooperative o affidate ad enti pubblici che le riaffitteranno a prezzi di mercato ai 'christianiti' che attualmente pagano un 'ticket' uniforme alla comunita'. Una ventina di abitazioni costruite abusivamente lungo le rive del lago saranno demolite in una prima fase, e successivamente altrettante cadranno sotto i colpi dei bulldozer. La proprieta' collettiva e l'autogestione saranno salvaguardate solo per le istituzioni culturali e quelle per i bambini che, ha riconosciuto Pedersen, hanno dato buoni risultati. 'Le demolizioni hanno solo un sapore punitivo - ha commentato Peter Post - e l'abolizione della proprieta' collettiva significa negare lo spirito stesso di Christiania. Noi diremo no. Ma questo non significa un rifiuto in blocco. Significa solo che vogliamo trattare'. Unica concessione del governo: Christiana restera' una zona vietata alla circolazione delle automobili |
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Sarà solo delirio Post-Black-Out... mah, a me piacerebbe avere la MIA elettricità... | '''Il vero motivo della presenza italiana a Nassiriya''' |
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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 4) The Indian government bans yahoo groups ZANZA indy india |
Il vero motivo della presenza italiana a Nassiriya Di Elio Veltri e Paolo Sylos Labini tratto da www.democraziaelegalità.it Visto su «Orizzonti Nuovi» nr.5 marzo 2004 |
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Incompetance and an obsession with silencing its critics has led the Indian government to prevent Indians from accessing yahoogroups. The free e-group service is used throughout the world by people wanting to share and discuss information on everything from sport and health to current affairs and science. The government's block order, sent to Dishnet Ltd, had attempted to ban access to the kynhun - Bri U Hynniewtrep yahoo group for alleged "anti-India" activities. | Lo scopo di questo articolo non è quello di ribadire la posizione che abbiamo sostenuto durante la guerra e contro linvio del contingente italiano in Iraq. Né di polemizzare con gli amici del «triciclo», anche se riteniamo che avrebbero fatto bene a votare contro. Ci interessa, invece, informare i lettori e commentare un fatto che riteniamo di grande rilevanza. Nel libro «La guerra del petrolio» (Editori Riuniti), lautore, Benito Li Vigni, entrato allENI con Mattei e rimasto nel gruppo fino al 1996, ricoprendovi posizioni di grande responsabilità, a proposito di Nassiriya scrive: «La presenza italiana in Iraq, al di là dei presupposti ufficialmente dichiarati, è motivata dal desiderio di non essere assenti dal tavolo della ricostruzione e degli affari. Questi ultimi riguardano soprattutto lo sfruttamento dei ricchi campi petroliferi. Non a caso il nostro contingente si è attestato nella zona di Nassiriya dove agli italiani dellENI il governo iracheno, pensando alla fine dellembargo, aveva concesso fra il 1995 e il 2000 lo sfruttamento di un giacimento petrolifero, con 2,5-3 miliardi di barili di riserve: quinto per importanza tra i nuovi giacimenti che lIraq di Saddam voleva avviare a produzione». Per completare linformazione, va detto che contratti analoghi il regime iracheno aveva sottoscritto con Francia, Russia e Germania, contrarie alla guerra. Il contratto con lENI era particolarmente favorevole allItalia per due ragioni: i costi di estrazione che la società di bandiera avrebbe dovuto affrontare sarebbero stati scontati con la produzione del petrolio estratto; una volta ammortizzati i costi, la produzione seguente, sarebbe stata divisa a metà tra ENI e Governo Iracheno. LOperazione era importante a tal punto che uno dei più autorevoli giornali americani, commentandola, aveva scritto che se fosse andata in porto, lENI sarebbe diventata la più grande compagnia petrolifera del mondo. |
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The small group had been used to publish "The Voice", the fortnightly newsletter of the banned Hynniewtrep National Liberation Council (HNLC), a militant tribal group operating in in the Khasi Hills of Meghalaya. The Indian government regards the outfit as a terrorist organisation and as such has sought to close down its internet activities. Since the kynhun group was censored in August, its membership has accelerated from just 25 to over 160 by end-September. The HNLC can now thank the government for publicising its activities. As one internet consultant said recently, "Words do not describe the utter foolishness of the exercise to block the entire yahoo groups domain for the sake of kynhun group which has become popular only because of the blocking than for its content." | Resta da capire perché, dopo aver concluso la trattativa durata cinque anni, lENI non abbia cominciato a trivellare i pozzi. La risposta è legata alla decisione di Saddam di attendere la fine dellembargo, per la quale aveva chiesto laiuto e lintervento italiano, francese e tedesco presso la presidenza degli Stati Uniti, dichiarandosi anche disponibile, ciò che fece, a immettere sul mercato due milioni di barili al giorno per evitare laumento del prezzo del greggio. A questo punto qualche domanda è dobbligo e riguarda lattuale governo: |
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But by enforcing a ban on this yahoo group, the government has cut off access to all groups to Indians. Ironically, this includes many pro-BJP and pro-Hindutva e-groups. | 1) Era a conoscenza del contratto ENI-Saddam? Essendo il presidente dellENI, Poli, persona molto vicina al Cavaliere, non ci sono dubbi che il governo sia stato informato; 2) Gli americani, che sono i veri dòmini della situazione in Iraq e decidono chi deve partecipare agli affari, hanno confermato al nostro governo limpegno iracheno cui campi petroliferi di Nassiriya? 3) Se così fosse, è lecito chiedere in cambio di cosa? 4) Forse, in cambio dellimpegno del governo di sostenere lintervento americano in Iraq e di inviare e mantenervi i nostri soldati? 5) La Francia che pure ha interessi analoghi ai nostri, non si è fatta tentare, perché tiene alla sua autonomia più di ogni inconfessabile interesse: perché noi siamo tanto subalterni? |
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The bumbling incompetance and arrogance of government censors and the IT illiteracy of the Indian Computer Emergency Response Team (CERT-In), the agency in charge of internet censorship, has dealt a massive blow to freedom of speech. The reaction has been one of disbelief and anger in India's on-line community. | Non sarebbe utile che il centro sinistra chiedesse al governo di parlarne ( ) alla Camera? Augurandoci che il governo faccia piena luce sullargomento, anche per il rispetto che tutti dobbiamo ai 19 morti di Nassiriya ( ) ----------------------------------- |
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But there are always ways to get around the censors. Yahoo groups, like kynhun can still be accessed via Anonymizer or other proxy websites. In solidarity with users in India wanting to navigate yahoo groups a new proxy route has been specially set up by Citizen Lab Please publicise the existence of this proxy to other users in india. | Ulteriori conferme della presenza dell'ENI a Nassiriya ci arrivano da un'Ansa del 22 marzo 2004! |
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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | Iraq: la mappa del petrolio, forte Total, fuori USA e GB Ansa 22 marzo 2003 ore 15:10 |
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4) Italia - GaRoGno - Bagnoli e l'amianto | ROMA - Riserve di petrolio certe e probabili per 130 miliardi di barili, che mettono l'Iraq al terzo posto per importanza dopo quelle di Arabia Saudita e Russia. Una ricchezza dalla quale sono, per ora, escluse le grandi compagnie anglo-americane e che vede, invece, tra quelle meglio piazzate, la franco-belga Totalfinaelf. Ma, ovviamente, la guerra potrebbe cambiare questa situazione. L'Eni e' in tratattive, insieme alla spagnola Repsol, per il giacimento di Nassiriya. A fare la mappatura del petrolio iracheno e' uno studio del Royal Institute of International Affairs, pubblicato dalla Staffetta petrolifera. Secondo lo studio, che sara' presentato ufficialmente al Rome Energy Meeting di giovedi' 27 marzo, l'anno scorso l'Iraq ha estratto 2,5 milioni di barili di petrolio, il 2% della produzione mondiale. Ma questa quota potrebbe raddoppiare e arrivare in 5-10 anni fino al 6-7% una volta eliminate le sanzioni Onu e a condizione che si riuscisse a fare investimenti per piu' di 20 miliardi di dollari. Totalfinaelf e' una delle compagnie piu' attive nel paese e ha firmato con Baghdad accordi preliminari per lo sfruttamento di giacimenti per un totale 10 miliardi di barili, in grado di raddoppiare le riserve a disposizione del gruppo. Presente la Russia, ma le sue societa' hanno avuto problemi, come e' successo alla Lukoil, per la cooperazione energetica con gli Usa. Piu' avvantaggiate le compagnie giapponesi e di paesi come Cina, Vietnam, Turchia e Siria. Per quanto riguarda l'Italia lo studio cita il giacimento di Nassiriya per il quale ha avviato negoziati insieme alla spagnola Repsol. Ecco la mappatura degli accordi e dei contratti in atto o che le diverse compagnie stanno negoziando per i giacimenti iracheni, con le riserve di ciascuno in miliardi di barili: |
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Bagnoli,una variante mai accettata,una bonifica mai iniziata..una festa noglobal a legittimarla... | |
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L'opposizione del movimento campano e di pochi altri soggetti cittadini all' "affare bagnoli" è nota ormai a tutti. Una variante che non preveda una destinazione sociale dell'area non può essere accettata e va contestata e ostacolata con ogni mezzo. Questa è stata da sempre la linea del movimento napoletano. Tant'è vero che anni fa al concerto di Pino Daniele, al neapolis festival, nell'ex area italsider si affannava a distribuire mascherine contro il rischio amianto tutt'altro che risolto,e protestava contro una manifestazione che di fatto legittimava una bonifica mai ultimata (se iniziata..). A maggior ragione, e giustamente, il movimento campano (o parte di esso) rifiutva per motivi politici (si legge nel post su indymedia) l'area di bagnoli per svolgere Adunata sediziosa. Oggi invece 25 settembre 2003 ha inizio a marina di bagnoli una festa di 4-5 giorni "terra terra!" (nulla a che vedere con quella del rione traiano..) pro cuba , che sui manifesti porta tanto di rete noglobal. Bagnoli, la sua variante il suo amianto..c'è da giurare che saranno discorsi che in questa 4 giorni non verranno proprio toccati... a dispetto di chi per anni si è battuto per "un'altra variante possibile" e ora invece si vende anche l'anima. Contraddizioni di cui nessuno aveva bisogno , anche alla luce della prossima america's cup... |
= Approfondimenti vari = |
Lunedì 16 marzo
Rassegna Stampa
dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
GR ORE 13.30
casa dax
Presidio anitsgombero a Casa Dax, casa occupata a Milano in seguito alla manifestazione antifascista di sabato 13 marzo. Sentiamo un'audio di questa mattina
KOSOVO
E di nuovo guerra civile in Kosovo. Da questa notte si stanno susseguendo gli scontri tra serbi e albanesi. Finora le vittime sono 22, oltre 500 i feriti. A Pristina è stata attaccata la sede dellOnu. Scontri anche in serbia. Nella capitale Belgrado è stta incendiata la moschea e i manifestanti hanno impedito ai vigili del fuoco di intervenire. Gruppi di manifestanti continuano a circolare nelle strade della capitale. Nel sud del Paese, ieri sera, nella città di Nis, manifestanti serbi hanno dato alle fiamme una moschea e hanno poi cercato di impedire ai pompieri di spegnere l'incendio. Particolarmente difficile la situazione a Gnjilane, nel Kosovo orientale, dove questa notte tre serbi sono stati uccisi, secondo quanto riferisce l'agenzia Beta. "Tutte le case serbe a Gnjilane sono state incendiate" ha detto un testimone, aggiungendo che una trentina di serbi hanno trovato rifugio nella chiesa ortodossa della città. Anche la sede dell'Unmik e' stata attaccata. Gli incidenti tra serbi e albanofoni nel Kosovo sono cominciati a Kosovska Mitrovica, in seguito alla notizia secondo la quale due bambini albanofoni inseguiti da serbi erano annegati nel fiume Ibar, il fiume che separa le due comunità. La Macedonia ha annunciato ieri la decisione di chiudere una delle due frontiere con il Kosovo, autorizzando soltanto sull'altra frontiera il passaggio a piedi, a causa delle tensioni che hanno funestato la regione. La Macedonia è sempre sotto tensione dopo il conflitto del 2001 tra il governo e i ribelli albanesi che reclamano maggiori diritti per la loro minoranza.
MADRID
- Altre quattro persone sono state arrestate nell'ambito delle indagini sulle stragi di Madrid di una settimana fa. Lo hanno detto oggi fonti giudiziarie.
I quattro arrestati sono tutti di origine maghrebina. Durante la notte, inoltre, la polizia ha effettuato varie perquisizioni in appartamenti di Madrid legate all'inchiesta sulle stragi, cosi' come al domicilio di Said Chedadi, un marocchino arrestato dal giudice Baltasar Garzon nell'ambito della sua inchiesta sugli attentati dell'11 settembre. Chedadi e' proprietario di un negozio di vestiti nella strada Caravaca, parallela a quella del Tribulete, dove si trovava il negozio di Jamal Zougam, presunto autore materiale delle stragi di Madrid, nel quartier madrileno di Lavapies.
Terrorismo: Fbi propone struttura coordinamento Europa L'Fbi ha proposto per l'Europa una struttura di coordinamento internazionale per la lotta contro il terrorismo, come quella nella Nato. Una proposta simile era arrivata ieri da Solana e lo stesso Pisanu aveva chiesto un patto morale e politico in Italia. La prima risposta arriva dalla Francia d'accordo che l'Ue abbia un suo coordinatore per la lotta al terrorismo. Due giorni fa Francia e Germania avevano invece bocciato l'idea di un servizio segreto Ue, una specie di Cia europea.
Fonti del Viminale definiscono, intanto, 'infondata' la notizia di attuare un piano di espulsioni di massa dall'Italia di immigrati extracomunitari. Il ministro Pisanu, in occasione dell'espulsione di alcuni immigrati, tra cui l'imam di Carmagnola, sottolineo' - si ricorda al Viminale - il carattere straordinario di questa misura. Uno strumento che ricopre carattere di eccezionalita' da usare solo in caso di reale rischio per la sicurezza del Paese.
SUDAN Almeno tre persone sono state uccise e 18 ferite durante una protesta scoppiata in un campo per sfollati alla periferia della capitale sudanese Khartoum. Secondo testimoni citati dallagenzia Reuters, il governo sta cercando di spostare gli occupanti di un campo abusivo di profughi interni. Si tratta di persone provenienti dalla regione occidentale del Darfur, teatro da un anno di un conflitto tra ribelli locali e forze governative che ha provocato oltre un milione di sfollati. Un comunicato della polizia conferma la morte di un uomo e due donne durante la rivolta scoppiata ieri nel campo provvisorio di Mayo, una ventina di chilometri dal centro della capitale. Alcuni testimoni hanno detto che i poliziotti hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla. La polizia sarebbe intervenuta per impedire a giovani studenti di prestare assistenza agli sfollati. In questa zona si trovano anche 2.300 sfollati provenienti dalla regione occidentale del Darfur, dove oltre un milione di persone ha abbandonato case e villaggi per sfuggire alle violenze; centomila profughi hanno varcato la frontiera con il confinante Ciad per sfuggire agli scontri e ora si trovano ammassati in provvisori campi di accoglienza in pessime condizioni umanitarie. Lo dice una fonte legale. Le motivazioni citate dal gip includono il mancato deposito - a oggi - di accertamenti su riscontri ad alcune dichiarazioni di Tonna. L'ex direttere finanziario di Parmalat sta lavorando anche oggi nella sede di Collecchio alla ricostruzione dei bilanci di Parmalat Spa. Sempre oggi pomeriggio i pm di Parma dovrebbero ancora ascoltare Calisto Tanzi, l'ex patron agli arresti ora in ospedale. L'interrogatorio di oggi prosegue da ieri, a opera dlla pm Antonella Ioffredi, assieme al procuratore capo Vito Zincani, spiegava ieri sera un legale. non da' tregua: vigili del fuoco ancora al lavoro a Napoli e in provincia per spegnere i roghi causati dai cumuli di immondizia dati alle fiamme dai cittadini mentre la situazione migliora ad Aversa, epicentro della crisi nel Casertano, dove la raccolta e' cominciata anche se con risultati parziali. Numerosi gli interventi dei pompieri nelle aree dell'emergenza, in particolare nei comuni a Nord di Napoli. Da lunedi' in Campania la commissione d'inchiesta contro le ecomafie.
http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1 (in castigliano) http://www.paconline.it/mondo/mondonews/e002.html ( in italiano) http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html (in euskera) http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php (articulo sul comunicato in italiano)
COPENAGHEN - Lo 'Stato libero' di Christiania, la comunita' che dagli anni settanta rappresenta un esperimento sociale unico in Europa, e' destinato a scomparire. Il governo danese ha presentato il progetto che trasformera' Christiania in un quartiere di Copenaghen, sempre meno 'alternativo' e sempre piu' 'normalizzato'. Il piano 'va molto al di la' delle previsioni - ha commentato il portavoce della comunita', Peter Post - si tratta di una vera liquidazione, non di una normalizzazione'. Nata negli anni '70 in seguito all'occupazione di un quartiere militare dismesso nella zona portuale della citta', sviluppatasi tra alterne vicende e finalmente stabilizzata sulla base di accordi successivi con il governo, Christiana era stata edificata sul principio dell'autogestione e della proprieta' collettiva. La sua fama si era costruita intorno alla libera circolazione delle droghe leggere, tollerata dalle autorita' che tra l'altro in questo modo potevano controllare il traffico degli stupefacenti ed evitare che si diffondesse in altre zone della citta'. In realta' l'esperimento andava molto al di la' dei banchetti di hascisc disposti lungo la cosiddetta 'Pusher street'. A Christiania ci sono numerosi ristoranti, gallerie d'arte, teatri, un cinema per i bambini, un asilo, diverse attivita' economiche. E da anni il 'libero Stato' e' la seconda attrazione turistica della capitale danese dopo la sirenetta, e costituisce anche un'importante valvola di sfogo per tutti gli emarginati, che tra i suoi confini trovano sempre accoglienza e ospitalita'. I chioschi colorati sono spariti da tempo, nel tentativo di eliminare un motivo di polemica. Uno, il piu' pittoresco, decorato da un artista 'christianita' con scene di vita locale, e' stato trasportato al Museo Nazionale: servira' ad illustrare un fenomeno che ha inciso sulla storia sociale e del costume. Il progetto del governo, illustrato oggi dai ministri delle Finanze e dell'Economia, Thor Pedersen e Bendt Bendsen, punta in primo luogo a smantellare il sistema di autogoverno assembleare che, si legge nel rapporto della commissione appositamente costituita, 'spesso impedisce di prendere qualunque decisione'. Nell'ambito del processo di 'normalizzazione', inoltre, sara' abolita la proprieta' collettiva: le case saranno messe in vendita, trasformate in cooperative o affidate ad enti pubblici che le riaffitteranno a prezzi di mercato ai 'christianiti' che attualmente pagano un 'ticket' uniforme alla comunita'. Una ventina di abitazioni costruite abusivamente lungo le rive del lago saranno demolite in una prima fase, e successivamente altrettante cadranno sotto i colpi dei bulldozer. La proprieta' collettiva e l'autogestione saranno salvaguardate solo per le istituzioni culturali e quelle per i bambini che, ha riconosciuto Pedersen, hanno dato buoni risultati. 'Le demolizioni hanno solo un sapore punitivo - ha commentato Peter Post - e l'abolizione della proprieta' collettiva significa negare lo spirito stesso di Christiania. Noi diremo no. Ma questo non significa un rifiuto in blocco. Significa solo che vogliamo trattare'. Unica concessione del governo: Christiana restera' una zona vietata alla circolazione delle automobili Il vero motivo della presenza italiana a Nassiriya Di Elio Veltri e Paolo Sylos Labini tratto da www.democraziaelegalità.it Visto su «Orizzonti Nuovi» nr.5 marzo 2004 Lo scopo di questo articolo non è quello di ribadire la posizione che abbiamo sostenuto durante la guerra e contro linvio del contingente italiano in Iraq. Né di polemizzare con gli amici del «triciclo», anche se riteniamo che avrebbero fatto bene a votare contro. Ci interessa, invece, informare i lettori e commentare un fatto che riteniamo di grande rilevanza. Nel libro «La guerra del petrolio» (Editori Riuniti), lautore, Benito Li Vigni, entrato allENI con Mattei e rimasto nel gruppo fino al 1996, ricoprendovi posizioni di grande responsabilità, a proposito di Nassiriya scrive: «La presenza italiana in Iraq, al di là dei presupposti ufficialmente dichiarati, è motivata dal desiderio di non essere assenti dal tavolo della ricostruzione e degli affari. Questi ultimi riguardano soprattutto lo sfruttamento dei ricchi campi petroliferi. Non a caso il nostro contingente si è attestato nella zona di Nassiriya dove agli italiani dellENI il governo iracheno, pensando alla fine dellembargo, aveva concesso fra il 1995 e il 2000 lo sfruttamento di un giacimento petrolifero, con 2,5-3 miliardi di barili di riserve: quinto per importanza tra i nuovi giacimenti che lIraq di Saddam voleva avviare a produzione». Per completare linformazione, va detto che contratti analoghi il regime iracheno aveva sottoscritto con Francia, Russia e Germania, contrarie alla guerra. Il contratto con lENI era particolarmente favorevole allItalia per due ragioni: i costi di estrazione che la società di bandiera avrebbe dovuto affrontare sarebbero stati scontati con la produzione del petrolio estratto; una volta ammortizzati i costi, la produzione seguente, sarebbe stata divisa a metà tra ENI e Governo Iracheno. LOperazione era importante a tal punto che uno dei più autorevoli giornali americani, commentandola, aveva scritto che se fosse andata in porto, lENI sarebbe diventata la più grande compagnia petrolifera del mondo. Resta da capire perché, dopo aver concluso la trattativa durata cinque anni, lENI non abbia cominciato a trivellare i pozzi. La risposta è legata alla decisione di Saddam di attendere la fine dellembargo, per la quale aveva chiesto laiuto e lintervento italiano, francese e tedesco presso la presidenza degli Stati Uniti, dichiarandosi anche disponibile, ciò che fece, a immettere sul mercato due milioni di barili al giorno per evitare laumento del prezzo del greggio. A questo punto qualche domanda è dobbligo e riguarda lattuale governo: 1) Era a conoscenza del contratto ENI-Saddam? Essendo il presidente dellENI, Poli, persona molto vicina al Cavaliere, non ci sono dubbi che il governo sia stato informato; 2) Gli americani, che sono i veri dòmini della situazione in Iraq e decidono chi deve partecipare agli affari, hanno confermato al nostro governo limpegno iracheno cui campi petroliferi di Nassiriya? 3) Se così fosse, è lecito chiedere in cambio di cosa? 4) Forse, in cambio dellimpegno del governo di sostenere lintervento americano in Iraq e di inviare e mantenervi i nostri soldati? 5) La Francia che pure ha interessi analoghi ai nostri, non si è fatta tentare, perché tiene alla sua autonomia più di ogni inconfessabile interesse: perché noi siamo tanto subalterni? Non sarebbe utile che il centro sinistra chiedesse al governo di parlarne (
) alla Camera? Augurandoci che il governo faccia piena luce sullargomento, anche per il rispetto che tutti dobbiamo ai 19 morti di Nassiriya (
) Ulteriori conferme della presenza dell'ENI a Nassiriya ci arrivano da un'Ansa del 22 marzo 2004! Iraq: la mappa del petrolio, forte Total, fuori USA e GB Ansa 22 marzo 2003 ore 15:10 ROMA - Riserve di petrolio certe e probabili per 130 miliardi di barili, che mettono l'Iraq al terzo posto per importanza dopo quelle di Arabia Saudita e Russia. Una ricchezza dalla quale sono, per ora, escluse le grandi compagnie anglo-americane e che vede, invece, tra quelle meglio piazzate, la franco-belga Totalfinaelf. Ma, ovviamente, la guerra potrebbe cambiare questa situazione. L'Eni e' in tratattive, insieme alla spagnola Repsol, per il giacimento di Nassiriya. A fare la mappatura del petrolio iracheno e' uno studio del Royal Institute of International Affairs, pubblicato dalla Staffetta petrolifera. Secondo lo studio, che sara' presentato ufficialmente al Rome Energy Meeting di giovedi' 27 marzo, l'anno scorso l'Iraq ha estratto 2,5 milioni di barili di petrolio, il 2% della produzione mondiale. Ma questa quota potrebbe raddoppiare e arrivare in 5-10 anni fino al 6-7% una volta eliminate le sanzioni Onu e a condizione che si riuscisse a fare investimenti per piu' di 20 miliardi di dollari. Totalfinaelf e' una delle compagnie piu' attive nel paese e ha firmato con Baghdad accordi preliminari per lo sfruttamento di giacimenti per un totale 10 miliardi di barili, in grado di raddoppiare le riserve a disposizione del gruppo. Presente la Russia, ma le sue societa' hanno avuto problemi, come e' successo alla Lukoil, per la cooperazione energetica con gli Usa. Piu' avvantaggiate le compagnie giapponesi e di paesi come Cina, Vietnam, Turchia e Siria. Per quanto riguarda l'Italia lo studio cita il giacimento di Nassiriya per il quale ha avviato negoziati insieme alla spagnola Repsol. Ecco la mappatura degli accordi e dei contratti in atto o che le diverse compagnie stanno negoziando per i giacimenti iracheni, con le riserve di ciascuno in miliardi di barili:
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rivendicazione al qaida spazio indy 18.3... Difendi officina99
DANIMARCA: MUORE 'CHRISTIANIA', IL SOGNO DEGLI ANNI '70 Approfondimenti vari