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= RADIOLINA =
LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA
 
= Genova =
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== lunedì 25 ottobre 2004 == '''Processo dei 25'''
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Oggi 43esima udienza del processo ai 25. In aula due carabinieri si giustificano e non si presentano, mentre sono presenti due agenti della DIGOS di Padova e di Roma. Udienza evidentemente dedicata ai riconoscimenti, unica vera chiave senza ritorno del processo.
Finesso riconosce uno degli imputati (B.) come uno degli esponenti di spicco del cso pedro di padova. non pone dubbi e anzi ci tiene a sottolineare come il soggetto sia conosciuto bene a padova e pluridenunciato (guarda caso tutte le denunce sono posteriori al 2001!!). Diciamo che Finesso non mostra tanto timore dei rapporti di forza in terra veneta: sara' la vittoria delle destre alla Regione ? O forse la voglia di forzare alcuni passaggi. Cmq un degno bastardo.
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Catarci e' in servizio a Roma dal 1998. A genova non si sa neanche se ci fosse. Ma riconosce il soggetto T. avvicinandosi durante una manifestazione e origliando i discorsi che fa con una ragazza, dove ammetterebbe di essere stato in piazza Alimonda. Diciamo che il metodo di indagine e' abbastanza congruo all'aspetto e alla tenuta del digotto, che sembra una copia coatta e bionda del mitico "Er Monnezza". Fortunatamente non e' altrettanto spigliato e si fa mettere in croce sia da difesa che da accusa, riuscendo a far passare l'impressione che il soggetto giusto per il riconoscimento di T. non sia lui.
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''La corriera della sera'''' La vera chicca sono le rivelazioni del coattone sugli archivi della DIGOS di roma (digitali e facilmente consultabili visto che ci riesce pure lui) che vengono redatti su tutti coloro che si "evidenzino" per la partecipazione a determinati gruppi e situazioni politiche, a manifestazioni e assemblee non autorizzate, nonche' a grandi manifestazioni. In pratica, un po' chiunque. E' consolante che "non sia necessario compiere un reato per essere archiviato". Diciamo che non ci stupisce, ma certo detto in un aula di tribunale in maniera cosi' spudorata lascia sempre un po' di stucco.
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Sul finire dell'udienza l'accusa allunga la sua lista testi per includere personaggi del calibro di Truglio e Cavataio citati da Mirante, mentre la difesa chiede di ascoltare preliminarmente il coordinatore della centrale operativa dei carabinieri per cercare di ottenere le registrazioni delle comunicazioni radio dei cc oltre a quelle dei ps.
Chi vivra' vedra'
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''Precari alla riscossa reddito per tutti'' ------------------
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= Napoli =
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''Controllo Sociale'' ------------------
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= Cosenza =
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== martedì 26 ottobre 2004 ==



== mercoledì 27 ottobre 2004 ==



== giovedì 28 ottobre 2004 ==




= AGENDA ovvero appuntamenti da ricordare =

"30 ottobre" Manifestazione nazionale a Roma
APPELLO 1
Contro l’Europa dei padroni!
Contro l’Europa dell’imperialismo e della precarietà! Per un nuovo internazionalismo proletario!

A fine ottobre i rappresentanti degli Stati membri dell’Unione Europea (Ue) si riuniranno a Roma per firmare la cosiddetta “Costituzione per l’Europa”.
Si tratta di una “Costituzione”:
- razzista, perché teorizza un’inesistente “specificità culturale europea” per giustificare/consolidare le discriminazioni operate dall’Ue sia nei confronti dei migranti del Sud, sia nei confronti degli stessi cittadini europei appartenenti ai paesi dell’Est.
- antiproletaria, perché rafforza ed impone le scelte politiche che in questi anni hanno già prodotto le “riforme” del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e della sanità, la diffusione della precarietà e della disoccupazione, la restrizione dei diritti dei lavoratori, nonché le ristrutturazioni, le privatizzazioni, le leggi repressive, i provvedimenti contro i migranti;
- regressiva, perché – proprio attraverso la cosiddetta “Carta di Nizza” – tutti quei “diritti” che attengono alla sfera sociale e del lavoro vengono svuotati d’ogni effettiva applicabilità e cancellati per far spazio alle “leggi del mercato e della libera concorrenza”, alla “competitività”, ai profitti dei padroni;
- guerrafondaia, perché nel quadro della competizione interimperialistica sviluppa le capacità di proiezione militare offensiva dell’Ue e recepisce la “dottrina della guerra preventiva”;
- reazionaria, perché tutto il processo decisionale delle istituzioni dell’Unione è strutturato in modo da impedire ogni ipotetico “controllo democratico”, la Commissione europea continua a mantenere il monopolio dell’iniziativa legislativa, la posizione sostanzialmente subordinata del Parlamento Europeo viene definitivamente “costituzionalizzata”.
Questa “Costituzione” segna un nuova importante tappa nella costruzione di quell’Unione Europea attraverso cui la borghesia del continente si propone di strutturare un polo europeo in grado di competere con gli altri poli imperialisti e ridefinire l’insieme delle condizioni economiche, politiche e sociali cui è sottoposto il proletariato dell’intero continente: per sfruttarlo di più e più intensamente. Questa “Costituzione” non è riformabile, poiché codifica e sviluppa le caratteristiche che segnano la ragione della stessa esistenza dell’Unione Europea. La prospettiva di un’“Europa sociale” è perciò solo una truffa. Da questa “Costituzione” i lavoratori e tutti i proletari non hanno nulla da guadagnare, poiché essa agevola l’imposizione di quelle condizioni di vita e di lavoro peggiorative ch’essi già subiscono in virtù dell’azione dei diversi Stati membri dell’Unione.
Questa “Costituzione” realizza “un passo avanti” solo per i padroni e l’imperialismo europeo. Lottare contro l’Europa dei padroni, rifiutare la loro “Costituzione” non può significare arroccarsi in una improponibile difesa dello “Stato sociale” nazionale. Sono proprio i padroni a volere che i proletari – dinanzi al progredire dell’unificazione politica del continente – si chiudano in una battaglia di retroguardia, restino preda del reazionario particolarismo nazionale o del localismo prodotto da un nuovo federalismo concorrenziale. Sono i padroni che vogliono mantenere diviso il proletariato per fomentare una nuova concorrenza “territoriale” tra lavoratori: con l’obiettivo di sfruttarli tutti di più!
Per far valere i loro interessi generali i lavoratori e tutti i proletari non hanno altra strada che rifiutare risolutamente sia il nuovo “nazionalismo europeo” (spesso infarcito di un’“Europa sociale” priva di fondamento) sia il particolarismo nazionale e il “localismo federalista”.
Solo mettendo in campo un nuovo internazionalismo proletario è possibile tener testa agli attacchi coordinati dei padroni europei e difendere efficacemente gli interessi dei lavoratori.


"5 novembre"
FESTA DELLA SEMINA A OFFICINA 99


"6 novembre"
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Genova

Processo dei 25

Oggi 43esima udienza del processo ai 25. In aula due carabinieri si giustificano e non si presentano, mentre sono presenti due agenti della DIGOS di Padova e di Roma. Udienza evidentemente dedicata ai riconoscimenti, unica vera chiave senza ritorno del processo. Finesso riconosce uno degli imputati (B.) come uno degli esponenti di spicco del cso pedro di padova. non pone dubbi e anzi ci tiene a sottolineare come il soggetto sia conosciuto bene a padova e pluridenunciato (guarda caso tutte le denunce sono posteriori al 2001!!). Diciamo che Finesso non mostra tanto timore dei rapporti di forza in terra veneta: sara' la vittoria delle destre alla Regione ? O forse la voglia di forzare alcuni passaggi. Cmq un degno bastardo.

Catarci e' in servizio a Roma dal 1998. A genova non si sa neanche se ci fosse. Ma riconosce il soggetto T. avvicinandosi durante una manifestazione e origliando i discorsi che fa con una ragazza, dove ammetterebbe di essere stato in piazza Alimonda. Diciamo che il metodo di indagine e' abbastanza congruo all'aspetto e alla tenuta del digotto, che sembra una copia coatta e bionda del mitico "Er Monnezza". Fortunatamente non e' altrettanto spigliato e si fa mettere in croce sia da difesa che da accusa, riuscendo a far passare l'impressione che il soggetto giusto per il riconoscimento di T. non sia lui.

La vera chicca sono le rivelazioni del coattone sugli archivi della DIGOS di roma (digitali e facilmente consultabili visto che ci riesce pure lui) che vengono redatti su tutti coloro che si "evidenzino" per la partecipazione a determinati gruppi e situazioni politiche, a manifestazioni e assemblee non autorizzate, nonche' a grandi manifestazioni. In pratica, un po' chiunque. E' consolante che "non sia necessario compiere un reato per essere archiviato". Diciamo che non ci stupisce, ma certo detto in un aula di tribunale in maniera cosi' spudorata lascia sempre un po' di stucco.

Sul finire dell'udienza l'accusa allunga la sua lista testi per includere personaggi del calibro di Truglio e Cavataio citati da Mirante, mentre la difesa chiede di ascoltare preliminarmente il coordinatore della centrale operativa dei carabinieri per cercare di ottenere le registrazioni delle comunicazioni radio dei cc oltre a quelle dei ps. Chi vivra' vedra'


Napoli


Cosenza


radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)