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== lunedì 25 ottobre 2004 == | == Aggiornamenti genova == |
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SINTESI XXIX UDIENZA DEL PROCESSO AI 25 | |
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Martedi' 23 novembre 2004 alla ventinovesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu' precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190 carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via dicendo). Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer, dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare. Questa e' la storia: la difesa gli fa ripetere per benino tutto e poi inizia a snocciolargli i video dove non si vedono lanci, dove dietro gli scudi la gente fugge e non ha un singolo bastone, con rari momenti di umorismo in cui bruno prima vede i bastoni, poi dice che gli scudi proteggevano alla vista tutti i manifestanti... Minus Habens o preparato a tavolino, difficile non credere che le barzellette che ci propinano fin da bambini siano esperienze di vita vissuta. Ma non finisce qui. Bruno insiste e riesce a impelagarsi in una serie di contraddizioni senza precedenti, fino a che di fronte al vidoe con i cc che sfasciano l'ambulanza riesce a dire: "beh, ci si sara' nascosto qualcuno dentro". Ma il meglio dell'udienza e' ancora di li' da venire e, nonostante canepa e canciani siano gia' sull'orlo dell'esaurimento nervoso, come testimoniato dal martellare della canepa e dalle ripicche da asilo nido che cercano di fare sui video, le foto e le domand della difesa, si apre la discussione sugli armamenti di ordinanza. Dal cilindro della difesa escono un tot di foto e ingrandimenti, precedentemente riconosciuti da Bruno come parte della carica, dove si vedono i cc impugnare due manganelli alla volta, impugnare spranghe difficilmente definibili come "di ordinanza", tenere il tonfa appeso alla cintola mentre usano simpatiche spranghe di metallo contro i manifestanti. Il top e' la candida espressione inebetita di Bruno quando ammette cio' che non e' possibile negare e l'uso indiscriminato di oggetti contundenti non di ordinanza da parte dei cc del suo battaglione. Il massimo della scusa che riesce a inventarsi e' "lo avranno raccolto negli scontri precedenti", gelata dalla replica di Tambuscio "si e contemporaneamnete mentre lo raccolgono lo usano, certo...". Accartocciato a dovere il Capitano Bruno che rende sempre piu' evidente chi siano gli originali motori del disordine pubblico, i pm e la difesa passano al setaccio due diogssini di belluno (carisdeo) e di bologna (crispino) che pero' riescono a malapena ad evitare di essere messi in croce altrettanto e non fanno che confermare le tesi difensive. La psicologia in aula non e' un opinione e difficilmente si puo' dire che questa udienza abbia portato alcunche' di utile all'accusa, se non fargli capire in fondo in fondo che forse se si evitavano il processo era meglio. |
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''La corriera della sera, il veicolo per l'informazione locale'' | Settimana prossima si salta e l'udienza viene rimandata al 7 di dicembre. Buona settimana senza stracciamenti di gonadi da quel di genova. |
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Questa settimana salgono sul nostro trabiccolo: Voci, richiami e commenti su una intensa settimana di ottobre appena trascorsa: - acerrani a Roma contro gli inceneritori ad Acerra (e nel Mondo) e per il riciclaggio; - a Bagnoli contro la scuola di guerra; - ancora (e sempre) contro le antenne a materdei; - corteo e rivendicazioni degli Immigrati in Movimento a Napoli; - Piazza indymedia: per linformazione libera e indipendente contro ogni forma di repressione e controllo. |
=== processo diaz === SINTESI XX UDIENZA PRELIMINARE DIAZ - 20 nov 2004 |
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Oggi ventesima udienza preliminare per 28 poliziotti imputati delle perquisizioni alla scuola diaz e alla scuola pascoli la notte del 21 luglio. Prende la parola l'avvocato e onorevole Biondi, per la difesa Fabbrocini, per la quale reitera le deduzioni dell'avvocato Cola, co-difensore della medesima posizione, sostenendo che Fabbrocini non sapeva nulla delle perquisizioni, delle decisioni previe organizzative e che si e' solo rimesso agli ordini superiori. Piu' interessante la discussione della posizione di Troiani, una delle posizioni piu' "marce" del processo, essendo lui per sua stessa ammissione colui che ha portato le molotov dall'auto fino alla scuola e in particolare a Di Bernardini. La difesa di Biondi anche in questo caso e' sulle gerarchie e sulla materiale possibilita' di Troiani di sapere che fine facevano le molotov, e fortemente improntata ad indicare in altri e piu' alti dirigenti i veri responsabili e i veri direttori dell'operazione di calunnia. Diciamo che riassunto estremamente sensibile della discussione della posizione di Troiani non dal punto di vista legale ma dal punto di vista politico e' l'affermazione "Ma se c'e' qualcosa che non si puo' dire, di non detto, volete chiederlo a Troiani?" che risuona molto vicino ad un avvertimento alle alte sfere coinvolte e che sperano di essere tenute fuori da un processo vero e proprio. |
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''Precari alla riscossa Reddito per tutti'' | A seguito dell'ultima discussione il GUP si e' pronunciato sulla richiesta di incidente probatorio fatta dalla difesa Luperi (nella persona dell'avv Di Bugno) e fatta propria anche dalla difesa Ciccimarra (avv. Frojo) e dalle altre difese coinvolte, un incidetnete probatorio su Burgio e Troiani: il tribunale ha specificato che cercando di armonizzare la nuova disciplina dell'udienza preliminare e dell'incidente probatorio, rimane il fatto che il GUP deve essere convinto della necessita' di acquisire questa ulteriore prova in questa fase, e che non essendo questo il caso la richiesta viene respinta. |
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I littorii Di Bugno e Corini per le difese di Luperi, Ferri, e molti altri, non contenti di cio', hanno cercato di reiterare una eccezione che aveva fatto scalpore davanti al GIP e che cerca di sostenere che i pm sono territorialmente incompetenti relativamente a questo processo, per un conflitto relativamente a una supposta indagine che si sarebbe dovuta svolgere sul magistrato di turno durante il g8 Francesco Pinto relativamente alla partecipazione alle calunnie nell'operazione, a loro dire non svolta per solidarieta' di categoria. Gia' in cassazione questo ricorso era stato respinto come non fondato, ma evidentemente i vertici della polizia e i loro avvocati non sono per niente contenti di essere processati e non hanno la coscienza per niente pulita. |
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''Controllo Sociale'' | Sulla richiesta ottima risposta delle parti civili con l'avvocato Passeggi, virtuoso del codice di procedura penale :) , e rinvio per le repliche dei pm al 26 novembre, dove si celebreranno i 5 mesi di udienza preliminare e uno sperabile avvicinamento alla fine di questa serie di udienze. |
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''RAPpresaglia'' == martedì 26 ottobre 2004 == 18.30-20.30: indierty sounds (suoni gretti e diretti) 20.30-22.30: sulle tracce di annarella (musica popolare) == mercoledì 27 ottobre 2004 == 19.00-20,30: rileggendo De Andre 20.30-21.30: a sora rosa 21.30 freehackingtime == giovedì 28 ottobre 2004 == 18,00-19.00 spazio di comunicazione indipendente 19,00-20.00 choripanconchimichurri (america latina) 20,00-21,00 wanda wasra wani wanna wicki wuu (non me lo ricordo il titolo cmq la trx dei cinghialesi) 22,00 rimando registrazione di radiobandita = AGENDA ovvero appuntamenti da ricordare = "30 ottobre" Manifestazione nazionale a Roma (diretta di RadioGap??) APPELLO 1 Contro lEuropa dei padroni! Contro lEuropa dellimperialismo e della precarietà! Per un nuovo internazionalismo proletario! A fine ottobre i rappresentanti degli Stati membri dellUnione Europea (Ue) si riuniranno a Roma per firmare la cosiddetta Costituzione per lEuropa. Si tratta di una Costituzione: - razzista, perché teorizza uninesistente specificità culturale europea per giustificare/consolidare le discriminazioni operate dallUe sia nei confronti dei migranti del Sud, sia nei confronti degli stessi cittadini europei appartenenti ai paesi dellEst. - antiproletaria, perché rafforza ed impone le scelte politiche che in questi anni hanno già prodotto le riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e della sanità, la diffusione della precarietà e della disoccupazione, la restrizione dei diritti dei lavoratori, nonché le ristrutturazioni, le privatizzazioni, le leggi repressive, i provvedimenti contro i migranti; - regressiva, perché proprio attraverso la cosiddetta Carta di Nizza tutti quei diritti che attengono alla sfera sociale e del lavoro vengono svuotati dogni effettiva applicabilità e cancellati per far spazio alle leggi del mercato e della libera concorrenza, alla competitività, ai profitti dei padroni; - guerrafondaia, perché nel quadro della competizione interimperialistica sviluppa le capacità di proiezione militare offensiva dellUe e recepisce la dottrina della guerra preventiva; - reazionaria, perché tutto il processo decisionale delle istituzioni dellUnione è strutturato in modo da impedire ogni ipotetico controllo democratico, la Commissione europea continua a mantenere il monopolio delliniziativa legislativa, la posizione sostanzialmente subordinata del Parlamento Europeo viene definitivamente costituzionalizzata. Questa Costituzione segna un nuova importante tappa nella costruzione di quellUnione Europea attraverso cui la borghesia del continente si propone di strutturare un polo europeo in grado di competere con gli altri poli imperialisti e ridefinire linsieme delle condizioni economiche, politiche e sociali cui è sottoposto il proletariato dellintero continente: per sfruttarlo di più e più intensamente. Questa Costituzione non è riformabile, poiché codifica e sviluppa le caratteristiche che segnano la ragione della stessa esistenza dellUnione Europea. La prospettiva di unEuropa sociale è perciò solo una truffa. Da questa Costituzione i lavoratori e tutti i proletari non hanno nulla da guadagnare, poiché essa agevola limposizione di quelle condizioni di vita e di lavoro peggiorative chessi già subiscono in virtù dellazione dei diversi Stati membri dellUnione. Questa Costituzione realizza un passo avanti solo per i padroni e limperialismo europeo. Lottare contro lEuropa dei padroni, rifiutare la loro Costituzione non può significare arroccarsi in una improponibile difesa dello Stato sociale nazionale. Sono proprio i padroni a volere che i proletari dinanzi al progredire dellunificazione politica del continente si chiudano in una battaglia di retroguardia, restino preda del reazionario particolarismo nazionale o del localismo prodotto da un nuovo federalismo concorrenziale. Sono i padroni che vogliono mantenere diviso il proletariato per fomentare una nuova concorrenza territoriale tra lavoratori: con lobiettivo di sfruttarli tutti di più! Per far valere i loro interessi generali i lavoratori e tutti i proletari non hanno altra strada che rifiutare risolutamente sia il nuovo nazionalismo europeo (spesso infarcito di unEuropa sociale priva di fondamento) sia il particolarismo nazionale e il localismo federalista. Solo mettendo in campo un nuovo internazionalismo proletario è possibile tener testa agli attacchi coordinati dei padroni europei e difendere efficacemente gli interessi dei lavoratori. "5 novembre" FESTA DELLA SEMINA A OFFICINA 99 "6 novembre" |
RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA
Aggiornamenti genova
- SINTESI XXIX UDIENZA DEL PROCESSO AI 25
Martedi' 23 novembre 2004 alla ventinovesima udienza del processo a 25 persone per devastazione e saccheggio va in scena il controesame del capitano antonio burno, carabiniere di massa carrara a capo del iii battaglione lombardia, e piu' precisamente della compagnia CCIR alfa del battaglione, diciamo quei 190 carabinieri che il 20 luglio verso le 15:00 caricano il corteo delle tute bianche che sta arrivando in via tolemaide (ovviamente dopo aver fatto sfaceli per tutta la mattina tra via pisacane, corso torino, corso buenos aires e via dicendo). Per ricordare a tutti il contesto: i 190 cc partono su una ventina di blindati capitanati dal dirigente della ps Mondelli e dal capitano Antonio Bruno dalla questura alla volta di marassi (le comunicazioni radio dicono piazza giusti, ma alla fine e' un po' la stessa cosa, no ?). Anziche' andare dritti dritti lungo via brigate partigiane, la guida di mondelli porta tutto il contingente e infilarsi in via invrea e guarda caso a sbucare in corso torino proprio mentre sta arrivando il corteo delle tute bianche (cosiddetto). Visto che i militari sono oggetto di un fittissimo lancio (nei video si riescono a contare forse due oggetti, ma anche qui, la definizione dei video ecc ecc. Si sa che si nega anche l'evidenza) di oggetti e quindi rispondono con una carica.... ooops un avanzamento, prima su lfronte di levante, menando per bene i giornalisti che stavano in posizione avanzata rispetto alla testa del corteo (rivediamo con gaudio le scene del vecchietto pestato che dice disperatamente "sono un giornalista", o del cameraman che lo riprende che fa la stessa fine gridando "so de 'a rai !"), poi ricompattandosi e procedendo verso ponente, caricando gli scudi, le persone, con le famose scene del cortiletto della metalfer, dell'ambulanza dei disobbedienti distrutta dalle forze dell'ordine e via dicendo. Arrivato all'altezza di via Caffa si ferma e torna indietro doop che un signore in abiti distinti gli dice che volevano parlamentare. Questa e' la storia: la difesa gli fa ripetere per benino tutto e poi inizia a snocciolargli i video dove non si vedono lanci, dove dietro gli scudi la gente fugge e non ha un singolo bastone, con rari momenti di umorismo in cui bruno prima vede i bastoni, poi dice che gli scudi proteggevano alla vista tutti i manifestanti... Minus Habens o preparato a tavolino, difficile non credere che le barzellette che ci propinano fin da bambini siano esperienze di vita vissuta. Ma non finisce qui. Bruno insiste e riesce a impelagarsi in una serie di contraddizioni senza precedenti, fino a che di fronte al vidoe con i cc che sfasciano l'ambulanza riesce a dire: "beh, ci si sara' nascosto qualcuno dentro". Ma il meglio dell'udienza e' ancora di li' da venire e, nonostante canepa e canciani siano gia' sull'orlo dell'esaurimento nervoso, come testimoniato dal martellare della canepa e dalle ripicche da asilo nido che cercano di fare sui video, le foto e le domand della difesa, si apre la discussione sugli armamenti di ordinanza. Dal cilindro della difesa escono un tot di foto e ingrandimenti, precedentemente riconosciuti da Bruno come parte della carica, dove si vedono i cc impugnare due manganelli alla volta, impugnare spranghe difficilmente definibili come "di ordinanza", tenere il tonfa appeso alla cintola mentre usano simpatiche spranghe di metallo contro i manifestanti. Il top e' la candida espressione inebetita di Bruno quando ammette cio' che non e' possibile negare e l'uso indiscriminato di oggetti contundenti non di ordinanza da parte dei cc del suo battaglione. Il massimo della scusa che riesce a inventarsi e' "lo avranno raccolto negli scontri precedenti", gelata dalla replica di Tambuscio "si e contemporaneamnete mentre lo raccolgono lo usano, certo...". Accartocciato a dovere il Capitano Bruno che rende sempre piu' evidente chi siano gli originali motori del disordine pubblico, i pm e la difesa passano al setaccio due diogssini di belluno (carisdeo) e di bologna (crispino) che pero' riescono a malapena ad evitare di essere messi in croce altrettanto e non fanno che confermare le tesi difensive. La psicologia in aula non e' un opinione e difficilmente si puo' dire che questa udienza abbia portato alcunche' di utile all'accusa, se non fargli capire in fondo in fondo che forse se si evitavano il processo era meglio.
Settimana prossima si salta e l'udienza viene rimandata al 7 di dicembre. Buona settimana senza stracciamenti di gonadi da quel di genova.
processo diaz
- SINTESI XX UDIENZA PRELIMINARE DIAZ - 20 nov 2004
Oggi ventesima udienza preliminare per 28 poliziotti imputati delle perquisizioni alla scuola diaz e alla scuola pascoli la notte del 21 luglio. Prende la parola l'avvocato e onorevole Biondi, per la difesa Fabbrocini, per la quale reitera le deduzioni dell'avvocato Cola, co-difensore della medesima posizione, sostenendo che Fabbrocini non sapeva nulla delle perquisizioni, delle decisioni previe organizzative e che si e' solo rimesso agli ordini superiori. Piu' interessante la discussione della posizione di Troiani, una delle posizioni piu' "marce" del processo, essendo lui per sua stessa ammissione colui che ha portato le molotov dall'auto fino alla scuola e in particolare a Di Bernardini. La difesa di Biondi anche in questo caso e' sulle gerarchie e sulla materiale possibilita' di Troiani di sapere che fine facevano le molotov, e fortemente improntata ad indicare in altri e piu' alti dirigenti i veri responsabili e i veri direttori dell'operazione di calunnia. Diciamo che riassunto estremamente sensibile della discussione della posizione di Troiani non dal punto di vista legale ma dal punto di vista politico e' l'affermazione "Ma se c'e' qualcosa che non si puo' dire, di non detto, volete chiederlo a Troiani?" che risuona molto vicino ad un avvertimento alle alte sfere coinvolte e che sperano di essere tenute fuori da un processo vero e proprio.
A seguito dell'ultima discussione il GUP si e' pronunciato sulla richiesta di incidente probatorio fatta dalla difesa Luperi (nella persona dell'avv Di Bugno) e fatta propria anche dalla difesa Ciccimarra (avv. Frojo) e dalle altre difese coinvolte, un incidetnete probatorio su Burgio e Troiani: il tribunale ha specificato che cercando di armonizzare la nuova disciplina dell'udienza preliminare e dell'incidente probatorio, rimane il fatto che il GUP deve essere convinto della necessita' di acquisire questa ulteriore prova in questa fase, e che non essendo questo il caso la richiesta viene respinta.
I littorii Di Bugno e Corini per le difese di Luperi, Ferri, e molti altri, non contenti di cio', hanno cercato di reiterare una eccezione che aveva fatto scalpore davanti al GIP e che cerca di sostenere che i pm sono territorialmente incompetenti relativamente a questo processo, per un conflitto relativamente a una supposta indagine che si sarebbe dovuta svolgere sul magistrato di turno durante il g8 Francesco Pinto relativamente alla partecipazione alle calunnie nell'operazione, a loro dire non svolta per solidarieta' di categoria. Gia' in cassazione questo ricorso era stato respinto come non fondato, ma evidentemente i vertici della polizia e i loro avvocati non sono per niente contenti di essere processati e non hanno la coscienza per niente pulita.
Sulla richiesta ottima risposta delle parti civili con l'avvocato Passeggi, virtuoso del codice di procedura penale , e rinvio per le repliche dei pm al 26 novembre, dove si celebreranno i 5 mesi di udienza preliminare e uno sperabile avvicinamento alla fine di questa serie di udienze.