10402
Comment:
|
10278
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 1: | Line 1: |
= RADIOLINA, LA PROGRAMMAZIONE DELLA SETTIMANA = | = GiornaleRadio 9 marzo 2005 = |
Line 3: | Line 3: |
== lunedì 1 novembre 2004 == | '''''apertura sull'inizio del processo ai poliziotti aperto oggi a napoli, poi esteri, e napoli... di nazionali non ne ho trovate. Gigi amore mio, ti metto per prima l'agenzia uscita, fa schifo e io non l'ho corretta, solo per darti una idea di come danno la news i meanstream, CAMBIALA''''' == processo poliziotti napoli sui fatti del 17 marzo == '''PROCESSO POLIZIOTTI NAPOLI''' È stata interamente dedicata alla costituzione delle parti e subito rinviata al prossimo 13 aprile la prima udienza del processo a 31 poliziotti, tra cui due funzionari, accusati delle presunte violenze che sarebbero avvenute nella caserma Raniero di Napoli ai danni delle persone fermate dopo gli incidenti in occasione del Global forum del 17 marzo 2001. Il processo si svolge davanti alla quinta sezione del Tribunale, presieduto da Clara Donzelli. Gli imputati sono accusati di diversi reati, tra i quali sequestro di persone, violenza privata, lesioni personali e abuso di ufficio. Nella prossima udienza il Tribunale dovrebbe pronunciarsi sulle richieste di ammissione delle prove avanzate dai pm Francesco Cascini e Marco Del Gaudio e dagli avvocati del collegio di difesa. Sono centinaia i testimoni indicati da accusa e difesa. I pubblici ministeri intendono interrogare, tra gli altri, numerosi giovani del movimento No Global che una volta condotti in caserma avrebbero subito gli abusi - pestaggi e umiliazioni - nonché alcuni funzionari di polizia. Ancora più nutrito l'elenco presentato dall'avvocato Sergio Rastrelli, che assiste 24 imputati: il penalista chiede che infatti siano ascoltati anche il ministro dell'interno dell'epoca, insieme con prefetto, questore e diversi dirigenti e funzionari di polizia. Una precedente udienza del processo si svolse il 14 dicembre scorso. Ma in quella circostanza il presidente del tribunale si astenne per i suoi rapporti di amicizia con un poliziotto imputato, e il dibattimento fu rinviato davanti a un diverso collegio della quinta sezione del Tribunale. = Mondo = '''Iraq: trovati 26 cvadveri a confine con la Siria, autobomba nel centro di Bagdad''' Gli agenti della polizia della città di Qaim, città vicino al confine con la Siria, hanno ritrovato i corpi di 26 persone crivellati di proiettili; le forze dell’ordine ritengono che le vittime, una decina delle quali sono state rinvenute nella località di Romanna sul fiume Eufrate, siano state uccise più di una settimane fa; tra di loro anche una donna e un poliziotto scomparso da diversi giorni. Si ipotizza che gli altri cadaveri fossero di alcuni soldati, anche se tutti indossavano abiti civili. Ieri l’esercito americano aveva reso noto la scoperta nei pressi di Latifiyah (40 chilometri da Baghdad) di 15 corpi di uomini e donne decapitati in un ex-base militare utilizzata dalla guerriglia. Il ritrovamento di gruppi di cadaveri non è infrequente nel Paese. Intanto non accenna a fermarsi il quotidiano stillicidio di morti provocato da attentati suicidi. Almeno due persone sono decedute e una trentina sono rimaste ferite oggi quando un kamikaze si è fatto saltare in aria con un camion carico di esplosivo nel centro di Baghdad. Più precisamente, l’automezzo, un camion della spazzatura, si è lanciato contro l’entrata posteriore del ministero dell’Agricoltura. Secondo altre fonti, sul mezzo si trovavano due persone con uniformi della polizia. A Bassora, in Iraq meridionale, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia della polizia, uccidendo un ufficiale e ferendo tre agenti e un civile; lo riferisce la polizia irachena. |
Line 8: | Line 23: |
'''La corriera della sera, il veicolo per l'informazione locale''' | '''Palestina: Israele ancora non si ritira dalla città di Gerico''' |
Line 10: | Line 25: |
''Questa settimana il nostro trabiccolo e' fermo'' | Il previsto ritiro delle truppe israeliana da alcune città della Cisgirdania si è bloccato sulla questione dei posti di blocco dell'esercito. Ieri sera, in una riunione al valico di Heretz tra il presidente palestinese Abu Mazen e il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz, l'accordo sembrava in dirittura d'arrivo: il "ridispiegamentyo" sarebbe partito da Gerico e subito dopo sarebbe toccato a Tulkarem. Ma la disputa sui posti di blocco non è stata risolta in sede di commissioni di sicurezza anche se una fonte israeliana fa sapere che ci sarà un'altro incontro in serata. Nell'incontro di stamattina su Gerico, i militari israeliani hanno respinto la richiesta palestinese di rimozione dei posti di blocco da tutta la regione intorno alla città, che avrebbe consentito la libertà dei movimenti dei palestinesi rispetto alle oasi del deserto e le altre città della Cisgiordania. La questione è preoccupante perché Gerico è il luogo che meno è stato coinvolto dalla violenza che ha caratterizzato la seconda Intifada: quindi è considerato la parte "più facile" del piano di ridispiegamento delle truppe israeliane. |
Line 12: | Line 27: |
'''Precari alla riscossa Reddito per tutti''' | ---------- pausa, respirate, cambiate voce se volete -------------------------- |
Line 14: | Line 29: |
'''Controllo Sociale''' | Intanto assurda manifestazione a sorpresa di un gruppo di colone israeliane dentro la striscia di Gaza. Cogliendo di sorpresa l'esercito israeliano, alcune decine di colone ebree - in prevalenza adolescenti - hanno dato vita oggi ad una manifestazione di protesta lungo una strada che nel sud della striscia di Gaza passa fra le città palestinesi di Khan Yunes e di Dir el Balah. Lo ha riferito la radio militare secondo cui in quel tratto di strada si sono avuti numerosissimi attentati e nemmeno i soldati osano ormai avventurarsi senza adeguate precauzioni. La iniziativa, secondo la emittente, è giunta da due esponenti della estrema destra, Nadia Matar e Daniela Weiss. Le due donne hanno oggi guidato una marcia di simpatizzanti del movimento dei coloni fra la città israeliana di Sderot (Neghev) e il valico di Kissufim, da cui si accede alle colonie ebraiche nel sud della striscia di Gaza. Eludendo il controllo dei soldati, le dimostranti sono poi riuscite ad entrare nella striscia di Gaza dove hanno dato vita a una manifestazione di circa tre quarti d'ora che - secondo la emittente - ha destato grave allarme nelle forze armate. |
Line 16: | Line 35: |
'''RAPpresaglia''' | I responsabili militari l'hanno definita una grave provocazione e temono che episodi del genere possano ripetersi nei mesi prossimi, alla vigilia cioè del ritiro da Gaza a cui il movimento dei coloni si oppone. |
Line 19: | Line 38: |
== martedì 2 novembre 2004 == 18.30-20.30: indierty sounds (suoni gretti e diretti) 20.30-22.30: sulle tracce di annarella (musica popolare) |
'''Guatemala''' |
Line 26: | Line 41: |
== mercoledì 3 novembre 2004 == 19.00-20,30: rileggendo De Andre 20.30-21.30: a sora rosa 21.30 freehackingtime |
Il Parlamento del Guatemala ha dovuto sospendere e rimandare a data da destinarsi un dibattito per l’approvazione di un accordo economico di libero scambio tra Paesi centroamericani e Stati Uniti denominato ‘Cafta’ (Central american free trade agreement). Scontri tra poliziotti e gruppi di dimostranti contrari all’accordo avvenuti davanti la sede del Parlamento hanno infatti spinto i deputati a sospendere i lavori, anche perché, secondo il portavoce dell’Assemblea nazionale, non era presente in aula il numero legale di legislatori. L’accordo, che abbasserebbe o eliminerebbe dazi e tariffe d’importazione per molti prodotti, non è da tutte le forze politiche ugualmente apprezzato. In particolare, in Guatemala come nel resto del centroamerica, i partiti di sinistra temono che il Cafta possa avere un impatto negativo sull’occupazione e che i contadini non riescano a competere con i prezzi dei prodotti delle aziende statunitensi sostenute dai sussidi governativi. Oltre agli Usa e Guatemala, il Cafta coinvolge anche Nicaragua, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Honduras e Salvador; le ultime due nazioni sono le sole ad avere già ratificato l’accordo. |
Line 35: | Line 44: |
== giovedì 4 novembre 2004 == 18,00-19.00 spazio di comunicazione indipendente 19,00-20.00 choripanconchimichurri (america latina) 20,00-21,00 wanda wasra wani wanna wicki wuu (non me lo ricordo il titolo cmq la trx dei cinghialesi) 22,00 rimando registrazione di radiobandita e ASSEMBLEA |
= Napoli = |
Line 46: | Line 47: |
= AGENDA ovvero appuntamenti da ricordare = | '''Napoli: un altro operaio morto sul lavoro''' |
Line 48: | Line 49: |
"30 ottobre" Manifestazione nazionale a Roma (diretta di RadioGap??) |
Un operaio è morto ieri sera in un incidente sul lavoro avvenuto a Castel Belvedere, una frazione di Marano. L'uomo, Vincenzo Ruggiero, 31 anni, di Marano stava provvedendo alla manutenzione di una pala meccanica gommata di una ditta edile del luogo quando quando, per cause in corso di accertamento, è stato schiacciato dal mezzo. Il corpo è stato trasferito al Policlinico dove, su disposizione della magistratura, sarà compiuta l'autopsia. Sulla vicenda è in corso una indagine. Solo l'altro ieri, Ciro Ciotola, 45 anni,è stato travolto da una pala meccanica mentre lavorava a Napoli per un'impresa che ha in appalto opere di ristrutturazione nell'ippodromo di Agnano. Napoli si conferma di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. |
Line 51: | Line 52: |
APPELLO 1 Contro lEuropa dei padroni! Contro lEuropa dellimperialismo e della precarietà! Per un nuovo internazionalismo proletario! A fine ottobre i rappresentanti degli Stati membri dellUnione Europea (Ue) si riuniranno a Roma per firmare la cosiddetta Costituzione per lEuropa. Si tratta di una Costituzione: - razzista, perché teorizza uninesistente specificità culturale europea per giustificare/consolidare le discriminazioni operate dallUe sia nei confronti dei migranti del Sud, sia nei confronti degli stessi cittadini europei appartenenti ai paesi dellEst. - antiproletaria, perché rafforza ed impone le scelte politiche che in questi anni hanno già prodotto le riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e della sanità, la diffusione della precarietà e della disoccupazione, la restrizione dei diritti dei lavoratori, nonché le ristrutturazioni, le privatizzazioni, le leggi repressive, i provvedimenti contro i migranti; - regressiva, perché proprio attraverso la cosiddetta Carta di Nizza tutti quei diritti che attengono alla sfera sociale e del lavoro vengono svuotati dogni effettiva applicabilità e cancellati per far spazio alle leggi del mercato e della libera concorrenza, alla competitività, ai profitti dei padroni; - guerrafondaia, perché nel quadro della competizione interimperialistica sviluppa le capacità di proiezione militare offensiva dellUe e recepisce la dottrina della guerra preventiva; - reazionaria, perché tutto il processo decisionale delle istituzioni dellUnione è strutturato in modo da impedire ogni ipotetico controllo democratico, la Commissione europea continua a mantenere il monopolio delliniziativa legislativa, la posizione sostanzialmente subordinata del Parlamento Europeo viene definitivamente costituzionalizzata. Questa Costituzione segna un nuova importante tappa nella costruzione di quellUnione Europea attraverso cui la borghesia del continente si propone di strutturare un polo europeo in grado di competere con gli altri poli imperialisti e ridefinire linsieme delle condizioni economiche, politiche e sociali cui è sottoposto il proletariato dellintero continente: per sfruttarlo di più e più intensamente. Questa Costituzione non è riformabile, poiché codifica e sviluppa le caratteristiche che segnano la ragione della stessa esistenza dellUnione Europea. La prospettiva di unEuropa sociale è perciò solo una truffa. Da questa Costituzione i lavoratori e tutti i proletari non hanno nulla da guadagnare, poiché essa agevola limposizione di quelle condizioni di vita e di lavoro peggiorative chessi già subiscono in virtù dellazione dei diversi Stati membri dellUnione. Questa Costituzione realizza un passo avanti solo per i padroni e limperialismo europeo. Lottare contro lEuropa dei padroni, rifiutare la loro Costituzione non può significare arroccarsi in una improponibile difesa dello Stato sociale nazionale. Sono proprio i padroni a volere che i proletari dinanzi al progredire dellunificazione politica del continente si chiudano in una battaglia di retroguardia, restino preda del reazionario particolarismo nazionale o del localismo prodotto da un nuovo federalismo concorrenziale. Sono i padroni che vogliono mantenere diviso il proletariato per fomentare una nuova concorrenza territoriale tra lavoratori: con lobiettivo di sfruttarli tutti di più! Per far valere i loro interessi generali i lavoratori e tutti i proletari non hanno altra strada che rifiutare risolutamente sia il nuovo nazionalismo europeo (spesso infarcito di unEuropa sociale priva di fondamento) sia il particolarismo nazionale e il localismo federalista. Solo mettendo in campo un nuovo internazionalismo proletario è possibile tener testa agli attacchi coordinati dei padroni europei e difendere efficacemente gli interessi dei lavoratori. |
'''Napoli: grande partecipazione allo sciopero dei trasporti pubblici indetto dai sindacati di base''' Il successo dello sciopero nel settore dei trasporti pubblici, ha confermato la validità delle ragioni con le quali il Coordinamento dei Sindacati di Base lo ha indetto. È quanto si sottolinea in una nota della Federazione napoletana della Rappresentanza Sindacale di Base Confederazione Unitaria di Base - Trasporti. Lo sciopero si è reso necessario a causa dell'incessante erosione, da parte delle varie controparti aziendali e di categoria, le quali, nell'ultimo periodo, hanno continuato la loro opera di costante smantellamento di quel che resta dei diritti e delle normative che ancora tutelano i lavoratori del settore - si afferma nella nota - Il successo dello sciopero odierno dovrebbe far riflettere i vertici aziendali in merito allo loro condotta contro i lavoratori soprattutto per le eventuali ricadute sulla funzionalità del servizio e sui disagi che ciò comporterà per le esigenze di mobilità degli utenti. |
Line 68: | Line 57: |
"5 novembre" FESTA DELLA SEMINA A OFFICINA 99 (inserire qcsa sulla legge Fini) |
'''Acerra: contro il termovalorizzatore oggi manifestazione a Roma''' |
Line 71: | Line 59: |
Per la completa depenalizzazione del consumo. Per il rafforzamento delle pratiche di riduzione del danno. GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO' ESSERE REATO!!! il programma: ore 20 > film "Fame Chimica" regia P. Vari e A. Bocola Sarà presente Antonio Bocola, regista del film (http://www.famechimica.com/) ore 22 > groundfloor > concerto Marcello Coleman Band + Moodhula ore 22 > first floor > Dance Hall Original Sound System S-Cake>>tisane>>info>>autoproduzioni "6 novembre" MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER IL REDDITO "11 novembre" Dibattito sulla Colombia a Mezzocannone - attenzione anticipato di un giorno "13 novembre" Manifestazione nazionale per la Palestina e contro il Muro "27 novembre" Manifestazione nazionale a Cosenza in sostegno alle imputate e agli imputati del processo contro il Sud ribelle COSENZA CITTA´ APERTA, CONTRO LA NUOVA INQUISIZIONE Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver costituito, col tramite di unassociazione sovversiva, una cupola capace di tele-guidare il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001 per devastare le città al fine di attentare allordine costituzionale e sovvertire lordine economico dello stato. Con queste ed altre gravissime contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe lattenzione di tutta lItalia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze del 2002 con larresto cautelare di 18 attivisti meridionali. Lenorme solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre 100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso, tragicomico e incongruente del teorema accusatorio. Un teorema che legge uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di unorganizzazione verticista e criminale e che così ribalta il quadro delle responsabilità sui fatti di Napoli e di Genova 2001. Malgrado tutto pero´ quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre attivisti allobbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che chiede 5 milioni di euro per Danni d´immagine(!) conferma il permanere di una committenza politica del processo. Come nell´analogo procedimento che si conduce a Genova con pesantissime accuse contro altri 26 compagni, manifestanti contro il G8, si evidenzia percio´ non solo un´intento vendicativo, ma anche uno scopo intimidatorio ed il tentativo di sperimentare e affinare gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova emergenza delle lotte sociali. In quest´ultimo anno infatti il meridione italiano e´stato scosso da autentiche ribellioni popolari in nome del diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Come dimostrano Melfi, Scanzano e Acerra alcuni tra i temi piu´scottanti su cui si e´schierato il movimento noglobal tendono a diffondersi motu proprio secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della barbarie non possono permetterlo...! Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre una battaglia politica la cui posta in palio non e´ soltanto la sorte personale di decine di compagni e compagne e neppure la fondamentale affermazione della verita´storica e sociale su quelle giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale. L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per combattere con l´informazione e la mobilitazione l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi nuovamente una citta´ aperta, pronta a raccogliere, come nel 2002, una mobilitazione generale di tutto il MOVIMENTO e dei soggetti , associazioni e sindacati di base vicino ad esso. ASSEMBLEA CONTRO LA REPRESSIONE, LA CERCERIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ, LA DISTRUZIONE DEI DIRITTI E DELLE GARANZIE SOCIALI IL 28 NOVEMBRE UN SIT IN DAVANTI IL TRIBUNALE DI COSENZA IL 2 DICEMBRE Prime adesioni alla proposta di manifestazione nazionale: - La rete di solidarietà agli imputati - LAssemblea Nazionale dei Social Forum - Il Campeggio meridionale No-Ponte - Assemblea conclusiva IncontroTempo - Confederazione Nazionale Cobas - Cobas Cosenza e Taranto - Movimento ambientalista Diamante e Alto Tirreno Cosentino Per adesioni inviate una mail a stopinquisizione2@libero.it - info@noglobal.org |
Una delegazione dei comitati contro il termovalorizzatore di Acerra (Napoli), ha protestato oggi a Roma davanti alla sede commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, presieduta dal deputato Paolo Russo. Alla protesta partecipano anche la rete nazionale contro l'incenerimento dei rifiuti e Greenpeace. I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti. "Il senatore Tommaso Sodano - hanno fatto sapere - si sta facendo attualmente carico delle nostre richieste, ossia che sia attuata la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti senza l'incenerimento. L'onorevole Russo, sta ricevendo le banche che dovrebbero finanziare l'adeguamento dei Cdr della Fibe in Campania". Il gruppo di manifestanti, ha protestato questa mattina davanti a Montecitorio, per poi spostarsi davanti alla commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti. |
GiornaleRadio 9 marzo 2005
apertura sull'inizio del processo ai poliziotti aperto oggi a napoli, poi esteri, e napoli... di nazionali non ne ho trovate. Gigi amore mio, ti metto per prima l'agenzia uscita, fa schifo e io non l'ho corretta, solo per darti una idea di come danno la news i meanstream, CAMBIALA
== processo poliziotti napoli sui fatti del 17 marzo ==
PROCESSO POLIZIOTTI NAPOLI
È stata interamente dedicata alla costituzione delle parti e subito rinviata al prossimo 13 aprile la prima udienza del processo a 31 poliziotti, tra cui due funzionari, accusati delle presunte violenze che sarebbero avvenute nella caserma Raniero di Napoli ai danni delle persone fermate dopo gli incidenti in occasione del Global forum del 17 marzo 2001. Il processo si svolge davanti alla quinta sezione del Tribunale, presieduto da Clara Donzelli. Gli imputati sono accusati di diversi reati, tra i quali sequestro di persone, violenza privata, lesioni personali e abuso di ufficio. Nella prossima udienza il Tribunale dovrebbe pronunciarsi sulle richieste di ammissione delle prove avanzate dai pm Francesco Cascini e Marco Del Gaudio e dagli avvocati del collegio di difesa. Sono centinaia i testimoni indicati da accusa e difesa. I pubblici ministeri intendono interrogare, tra gli altri, numerosi giovani del movimento No Global che una volta condotti in caserma avrebbero subito gli abusi - pestaggi e umiliazioni - nonché alcuni funzionari di polizia. Ancora più nutrito l'elenco presentato dall'avvocato Sergio Rastrelli, che assiste 24 imputati: il penalista chiede che infatti siano ascoltati anche il ministro dell'interno dell'epoca, insieme con prefetto, questore e diversi dirigenti e funzionari di polizia. Una precedente udienza del processo si svolse il 14 dicembre scorso. Ma in quella circostanza il presidente del tribunale si astenne per i suoi rapporti di amicizia con un poliziotto imputato, e il dibattimento fu rinviato davanti a un diverso collegio della quinta sezione del Tribunale.
Mondo
Iraq: trovati 26 cvadveri a confine con la Siria, autobomba nel centro di Bagdad
Gli agenti della polizia della città di Qaim, città vicino al confine con la Siria, hanno ritrovato i corpi di 26 persone crivellati di proiettili; le forze dell’ordine ritengono che le vittime, una decina delle quali sono state rinvenute nella località di Romanna sul fiume Eufrate, siano state uccise più di una settimane fa; tra di loro anche una donna e un poliziotto scomparso da diversi giorni. Si ipotizza che gli altri cadaveri fossero di alcuni soldati, anche se tutti indossavano abiti civili. Ieri l’esercito americano aveva reso noto la scoperta nei pressi di Latifiyah (40 chilometri da Baghdad) di 15 corpi di uomini e donne decapitati in un ex-base militare utilizzata dalla guerriglia. Il ritrovamento di gruppi di cadaveri non è infrequente nel Paese. Intanto non accenna a fermarsi il quotidiano stillicidio di morti provocato da attentati suicidi. Almeno due persone sono decedute e una trentina sono rimaste ferite oggi quando un kamikaze si è fatto saltare in aria con un camion carico di esplosivo nel centro di Baghdad. Più precisamente, l’automezzo, un camion della spazzatura, si è lanciato contro l’entrata posteriore del ministero dell’Agricoltura. Secondo altre fonti, sul mezzo si trovavano due persone con uniformi della polizia. A Bassora, in Iraq meridionale, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia della polizia, uccidendo un ufficiale e ferendo tre agenti e un civile; lo riferisce la polizia irachena.
Palestina: Israele ancora non si ritira dalla città di Gerico
Il previsto ritiro delle truppe israeliana da alcune città della Cisgirdania si è bloccato sulla questione dei posti di blocco dell'esercito. Ieri sera, in una riunione al valico di Heretz tra il presidente palestinese Abu Mazen e il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz, l'accordo sembrava in dirittura d'arrivo: il "ridispiegamentyo" sarebbe partito da Gerico e subito dopo sarebbe toccato a Tulkarem. Ma la disputa sui posti di blocco non è stata risolta in sede di commissioni di sicurezza anche se una fonte israeliana fa sapere che ci sarà un'altro incontro in serata. Nell'incontro di stamattina su Gerico, i militari israeliani hanno respinto la richiesta palestinese di rimozione dei posti di blocco da tutta la regione intorno alla città, che avrebbe consentito la libertà dei movimenti dei palestinesi rispetto alle oasi del deserto e le altre città della Cisgiordania. La questione è preoccupante perché Gerico è il luogo che meno è stato coinvolto dalla violenza che ha caratterizzato la seconda Intifada: quindi è considerato la parte "più facile" del piano di ridispiegamento delle truppe israeliane.
pausa, respirate, cambiate voce se volete
Intanto assurda manifestazione a sorpresa di un gruppo di colone israeliane dentro la striscia di Gaza. Cogliendo di sorpresa l'esercito israeliano, alcune decine di colone ebree - in prevalenza adolescenti - hanno dato vita oggi ad una manifestazione di protesta lungo una strada che nel sud della striscia di Gaza passa fra le città palestinesi di Khan Yunes e di Dir el Balah. Lo ha riferito la radio militare secondo cui in quel tratto di strada si sono avuti numerosissimi attentati e nemmeno i soldati osano ormai avventurarsi senza adeguate precauzioni. La iniziativa, secondo la emittente, è giunta da due esponenti della estrema destra, Nadia Matar e Daniela Weiss. Le due donne hanno oggi guidato una marcia di simpatizzanti del movimento dei coloni fra la città israeliana di Sderot (Neghev) e il valico di Kissufim, da cui si accede alle colonie ebraiche nel sud della striscia di Gaza. Eludendo il controllo dei soldati, le dimostranti sono poi riuscite ad entrare nella striscia di Gaza dove hanno dato vita a una manifestazione di circa tre quarti d'ora che - secondo la emittente - ha destato grave allarme nelle forze armate.
I responsabili militari l'hanno definita una grave provocazione e temono che episodi del genere possano ripetersi nei mesi prossimi, alla vigilia cioè del ritiro da Gaza a cui il movimento dei coloni si oppone.
Guatemala
Il Parlamento del Guatemala ha dovuto sospendere e rimandare a data da destinarsi un dibattito per l’approvazione di un accordo economico di libero scambio tra Paesi centroamericani e Stati Uniti denominato ‘Cafta’ (Central american free trade agreement). Scontri tra poliziotti e gruppi di dimostranti contrari all’accordo avvenuti davanti la sede del Parlamento hanno infatti spinto i deputati a sospendere i lavori, anche perché, secondo il portavoce dell’Assemblea nazionale, non era presente in aula il numero legale di legislatori. L’accordo, che abbasserebbe o eliminerebbe dazi e tariffe d’importazione per molti prodotti, non è da tutte le forze politiche ugualmente apprezzato. In particolare, in Guatemala come nel resto del centroamerica, i partiti di sinistra temono che il Cafta possa avere un impatto negativo sull’occupazione e che i contadini non riescano a competere con i prezzi dei prodotti delle aziende statunitensi sostenute dai sussidi governativi. Oltre agli Usa e Guatemala, il Cafta coinvolge anche Nicaragua, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Honduras e Salvador; le ultime due nazioni sono le sole ad avere già ratificato l’accordo.
Napoli
Napoli: un altro operaio morto sul lavoro
Un operaio è morto ieri sera in un incidente sul lavoro avvenuto a Castel Belvedere, una frazione di Marano. L'uomo, Vincenzo Ruggiero, 31 anni, di Marano stava provvedendo alla manutenzione di una pala meccanica gommata di una ditta edile del luogo quando quando, per cause in corso di accertamento, è stato schiacciato dal mezzo. Il corpo è stato trasferito al Policlinico dove, su disposizione della magistratura, sarà compiuta l'autopsia. Sulla vicenda è in corso una indagine. Solo l'altro ieri, Ciro Ciotola, 45 anni,è stato travolto da una pala meccanica mentre lavorava a Napoli per un'impresa che ha in appalto opere di ristrutturazione nell'ippodromo di Agnano. Napoli si conferma di incidenti mortali sui luoghi di lavoro.
Napoli: grande partecipazione allo sciopero dei trasporti pubblici indetto dai sindacati di base Il successo dello sciopero nel settore dei trasporti pubblici, ha confermato la validità delle ragioni con le quali il Coordinamento dei Sindacati di Base lo ha indetto. È quanto si sottolinea in una nota della Federazione napoletana della Rappresentanza Sindacale di Base Confederazione Unitaria di Base - Trasporti. Lo sciopero si è reso necessario a causa dell'incessante erosione, da parte delle varie controparti aziendali e di categoria, le quali, nell'ultimo periodo, hanno continuato la loro opera di costante smantellamento di quel che resta dei diritti e delle normative che ancora tutelano i lavoratori del settore - si afferma nella nota - Il successo dello sciopero odierno dovrebbe far riflettere i vertici aziendali in merito allo loro condotta contro i lavoratori soprattutto per le eventuali ricadute sulla funzionalità del servizio e sui disagi che ciò comporterà per le esigenze di mobilità degli utenti.
Acerra: contro il termovalorizzatore oggi manifestazione a Roma
Una delegazione dei comitati contro il termovalorizzatore di Acerra (Napoli), ha protestato oggi a Roma davanti alla sede commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, presieduta dal deputato Paolo Russo. Alla protesta partecipano anche la rete nazionale contro l'incenerimento dei rifiuti e Greenpeace. I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti. "Il senatore Tommaso Sodano - hanno fatto sapere - si sta facendo attualmente carico delle nostre richieste, ossia che sia attuata la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti senza l'incenerimento. L'onorevole Russo, sta ricevendo le banche che dovrebbero finanziare l'adeguamento dei Cdr della Fibe in Campania". Il gruppo di manifestanti, ha protestato questa mattina davanti a Montecitorio, per poi spostarsi davanti alla commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti.