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= processo poliziotti napoli sui fatti del 17 marzo = == processo poliziotti napoli sui fatti del 17 marzo ==

GiornaleRadio 9 marzo 2005

apertura sull'inizio del processo ai poliziotti aperto oggi a napoli, poi esteri, e napoli... di nazionali non ne ho trovate. Gigi amore mio, ti metto per prima l'agenzia uscita, fa schifo e io non l'ho corretta, solo per darti una idea di come danno la news i meanstream, CAMBIALA

== processo poliziotti napoli sui fatti del 17 marzo ==

PROCESSO POLIZIOTTI NAPOLI

È stata interamente dedicata alla costituzione delle parti e subito rinviata al prossimo 13 aprile la prima udienza del processo a 31 poliziotti, tra cui due funzionari, accusati delle presunte violenze che sarebbero avvenute nella caserma Raniero di Napoli ai danni delle persone fermate dopo gli incidenti in occasione del Global forum del 17 marzo 2001. Il processo si svolge davanti alla quinta sezione del Tribunale, presieduto da Clara Donzelli. Gli imputati sono accusati di diversi reati, tra i quali sequestro di persone, violenza privata, lesioni personali e abuso di ufficio. Nella prossima udienza il Tribunale dovrebbe pronunciarsi sulle richieste di ammissione delle prove avanzate dai pm Francesco Cascini e Marco Del Gaudio e dagli avvocati del collegio di difesa. Sono centinaia i testimoni indicati da accusa e difesa. I pubblici ministeri intendono interrogare, tra gli altri, numerosi giovani del movimento No Global che una volta condotti in caserma avrebbero subito gli abusi - pestaggi e umiliazioni - nonché alcuni funzionari di polizia. Ancora più nutrito l'elenco presentato dall'avvocato Sergio Rastrelli, che assiste 24 imputati: il penalista chiede che infatti siano ascoltati anche il ministro dell'interno dell'epoca, insieme con prefetto, questore e diversi dirigenti e funzionari di polizia. Una precedente udienza del processo si svolse il 14 dicembre scorso. Ma in quella circostanza il presidente del tribunale si astenne per i suoi rapporti di amicizia con un poliziotto imputato, e il dibattimento fu rinviato davanti a un diverso collegio della quinta sezione del Tribunale.

Mondo

Iraq: trovati 26 cvadveri a confine con la Siria, autobomba nel centro di Bagdad

Gli agenti della polizia della città di Qaim, città vicino al confine con la Siria, hanno ritrovato i corpi di 26 persone crivellati di proiettili; le forze dell’ordine ritengono che le vittime, una decina delle quali sono state rinvenute nella località di Romanna sul fiume Eufrate, siano state uccise più di una settimane fa; tra di loro anche una donna e un poliziotto scomparso da diversi giorni. Si ipotizza che gli altri cadaveri fossero di alcuni soldati, anche se tutti indossavano abiti civili. Ieri l’esercito americano aveva reso noto la scoperta nei pressi di Latifiyah (40 chilometri da Baghdad) di 15 corpi di uomini e donne decapitati in un ex-base militare utilizzata dalla guerriglia. Il ritrovamento di gruppi di cadaveri non è infrequente nel Paese. Intanto non accenna a fermarsi il quotidiano stillicidio di morti provocato da attentati suicidi. Almeno due persone sono decedute e una trentina sono rimaste ferite oggi quando un kamikaze si è fatto saltare in aria con un camion carico di esplosivo nel centro di Baghdad. Più precisamente, l’automezzo, un camion della spazzatura, si è lanciato contro l’entrata posteriore del ministero dell’Agricoltura. Secondo altre fonti, sul mezzo si trovavano due persone con uniformi della polizia. A Bassora, in Iraq meridionale, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia della polizia, uccidendo un ufficiale e ferendo tre agenti e un civile; lo riferisce la polizia irachena.

Palestina: Israele ancora non si ritira dalla città di Gerico

Il previsto ritiro delle truppe israeliana da alcune città della Cisgirdania si è bloccato sulla questione dei posti di blocco dell'esercito. Ieri sera, in una riunione al valico di Heretz tra il presidente palestinese Abu Mazen e il ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz, l'accordo sembrava in dirittura d'arrivo: il "ridispiegamentyo" sarebbe partito da Gerico e subito dopo sarebbe toccato a Tulkarem. Ma la disputa sui posti di blocco non è stata risolta in sede di commissioni di sicurezza anche se una fonte israeliana fa sapere che ci sarà un'altro incontro in serata. Nell'incontro di stamattina su Gerico, i militari israeliani hanno respinto la richiesta palestinese di rimozione dei posti di blocco da tutta la regione intorno alla città, che avrebbe consentito la libertà dei movimenti dei palestinesi rispetto alle oasi del deserto e le altre città della Cisgiordania. La questione è preoccupante perché Gerico è il luogo che meno è stato coinvolto dalla violenza che ha caratterizzato la seconda Intifada: quindi è considerato la parte "più facile" del piano di ridispiegamento delle truppe israeliane.


pausa, respirate, cambiate voce se volete


Intanto assurda manifestazione a sorpresa di un gruppo di colone israeliane dentro la striscia di Gaza. Cogliendo di sorpresa l'esercito israeliano, alcune decine di colone ebree - in prevalenza adolescenti - hanno dato vita oggi ad una manifestazione di protesta lungo una strada che nel sud della striscia di Gaza passa fra le città palestinesi di Khan Yunes e di Dir el Balah. Lo ha riferito la radio militare secondo cui in quel tratto di strada si sono avuti numerosissimi attentati e nemmeno i soldati osano ormai avventurarsi senza adeguate precauzioni. La iniziativa, secondo la emittente, è giunta da due esponenti della estrema destra, Nadia Matar e Daniela Weiss. Le due donne hanno oggi guidato una marcia di simpatizzanti del movimento dei coloni fra la città israeliana di Sderot (Neghev) e il valico di Kissufim, da cui si accede alle colonie ebraiche nel sud della striscia di Gaza. Eludendo il controllo dei soldati, le dimostranti sono poi riuscite ad entrare nella striscia di Gaza dove hanno dato vita a una manifestazione di circa tre quarti d'ora che - secondo la emittente - ha destato grave allarme nelle forze armate.

I responsabili militari l'hanno definita una grave provocazione e temono che episodi del genere possano ripetersi nei mesi prossimi, alla vigilia cioè del ritiro da Gaza a cui il movimento dei coloni si oppone.

Guatemala

Il Parlamento del Guatemala ha dovuto sospendere e rimandare a data da destinarsi un dibattito per l’approvazione di un accordo economico di libero scambio tra Paesi centroamericani e Stati Uniti denominato ‘Cafta’ (Central american free trade agreement). Scontri tra poliziotti e gruppi di dimostranti contrari all’accordo avvenuti davanti la sede del Parlamento hanno infatti spinto i deputati a sospendere i lavori, anche perché, secondo il portavoce dell’Assemblea nazionale, non era presente in aula il numero legale di legislatori. L’accordo, che abbasserebbe o eliminerebbe dazi e tariffe d’importazione per molti prodotti, non è da tutte le forze politiche ugualmente apprezzato. In particolare, in Guatemala come nel resto del centroamerica, i partiti di sinistra temono che il Cafta possa avere un impatto negativo sull’occupazione e che i contadini non riescano a competere con i prezzi dei prodotti delle aziende statunitensi sostenute dai sussidi governativi. Oltre agli Usa e Guatemala, il Cafta coinvolge anche Nicaragua, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Honduras e Salvador; le ultime due nazioni sono le sole ad avere già ratificato l’accordo.

Napoli

Napoli: un altro operaio morto sul lavoro

Un operaio è morto ieri sera in un incidente sul lavoro avvenuto a Castel Belvedere, una frazione di Marano. L'uomo, Vincenzo Ruggiero, 31 anni, di Marano stava provvedendo alla manutenzione di una pala meccanica gommata di una ditta edile del luogo quando quando, per cause in corso di accertamento, è stato schiacciato dal mezzo. Il corpo è stato trasferito al Policlinico dove, su disposizione della magistratura, sarà compiuta l'autopsia. Sulla vicenda è in corso una indagine. Solo l'altro ieri, Ciro Ciotola, 45 anni,è stato travolto da una pala meccanica mentre lavorava a Napoli per un'impresa che ha in appalto opere di ristrutturazione nell'ippodromo di Agnano. Napoli si conferma di incidenti mortali sui luoghi di lavoro.

Napoli: grande partecipazione allo sciopero dei trasporti pubblici indetto dai sindacati di base Il successo dello sciopero nel settore dei trasporti pubblici, ha confermato la validità delle ragioni con le quali il Coordinamento dei Sindacati di Base lo ha indetto. È quanto si sottolinea in una nota della Federazione napoletana della Rappresentanza Sindacale di Base Confederazione Unitaria di Base - Trasporti. Lo sciopero si è reso necessario a causa dell'incessante erosione, da parte delle varie controparti aziendali e di categoria, le quali, nell'ultimo periodo, hanno continuato la loro opera di costante smantellamento di quel che resta dei diritti e delle normative che ancora tutelano i lavoratori del settore - si afferma nella nota - Il successo dello sciopero odierno dovrebbe far riflettere i vertici aziendali in merito allo loro condotta contro i lavoratori soprattutto per le eventuali ricadute sulla funzionalità del servizio e sui disagi che ciò comporterà per le esigenze di mobilità degli utenti.

Acerra: contro il termovalorizzatore oggi manifestazione a Roma

Una delegazione dei comitati contro il termovalorizzatore di Acerra (Napoli), ha protestato oggi a Roma davanti alla sede commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, presieduta dal deputato Paolo Russo. Alla protesta partecipano anche la rete nazionale contro l'incenerimento dei rifiuti e Greenpeace. I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti. "Il senatore Tommaso Sodano - hanno fatto sapere - si sta facendo attualmente carico delle nostre richieste, ossia che sia attuata la riduzione e lo smaltimento dei rifiuti senza l'incenerimento. L'onorevole Russo, sta ricevendo le banche che dovrebbero finanziare l'adeguamento dei Cdr della Fibe in Campania". Il gruppo di manifestanti, ha protestato questa mattina davanti a Montecitorio, per poi spostarsi davanti alla commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti.

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)