5654
Comment:
|
30
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 1: | Line 1: |
= GiornaleRadio 10 marzo 2005 = ''iraq'' Il presidente della neo-eletta Assemblea nazionale irachena, Fuad Maassum, ha convocato i 275 deputati scelti dal voto popolare lo scorso 30 gennaio per il prossimo 16 marzo, quando si svolgerà la seduta d’insediamento dell’organo legislativo transitorio. La data scelta è altamente simbolica, poiché il 16 marzo 1988 Saddam Hussein fece bombardare con agenti chimici la città curda di Halabja, uccidendo circa 5.000 persone. La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà nel Centro congressi nella cosiddetta ‘zona verde’ di Baghdad, protetta dai militari statunitensi. Le elezioni dello scorso 30 gennaio sono state vinte dall’‘Alleanza Unificata Irachena’ – movimento che fa capo al Grande Ayatollah sciita Ali al-Sistani – alla quale sono andati il 48,2% dei voti e 140 seggi; la seconda lista più votata è stata quella dell’‘Alleanza curda’, che si è aggiudicata 75 seggi in conseguenza del 25,7% dei suffragi a favore; la lista sciita laica dell’ex-primo ministro ad interim Iyad Allawi, il grande sconfitto, ha ottenuto invece solo 40 seggi. ''libano'' Il presidente libanese Emil Lahoud ha incaricato il primo ministro dimissionario Omar Karami di formare il nuovo governo. Il premier uscente, filo-siriano come Lahoud, ha accettato invitando tutti i partiti del Libano al dialogo e a prendere parte a “un governo di unità nazionale”. Karami dovrebbe ‘traghettare’ il Paese fino alle elezioni politiche del prossimo maggio, momento che si prospetta decisivo per il futuro del Libano. Intanto continua il ripiegamento delle truppe siriane nella Valle della Bekaa. In particolare, i soldati di Damasco avrebbero lasciato la zona di Batrun, a nord di Beirut, vicino alle installazioni radar di Ras al-Shaqia. Sarebbero già circa 6.000 i militari siriani ridispiegati nella Valle della Bekaa, nel Libano orientale e a ridosso del confine con la Siria. ''PALESTINA'' "Totale sostegno senza limiti di tempo" alla linea del premier palestinese Abu Mazen ed interruzione degli attacchi suicidi contro Israele: il tutto messo nero su bianco attraverso "un'intesa" firmata dal fondatore del gruppo armato noto come Martiri di Al Aqsa. "La gente è andata a votare in massa e ha scelto Abu Mazen. E anche la resistenza lo ha accettato come capo. Adesso stiamo a vedere cosa ci offrono", ha spiegato Abu Hassan nell'intervista con la quale spiega anche quali sono le richieste fondamentali che pone agli israeliani. "La liberazione dei detenuti politici; la possibilità di rientro in patria per gli espulsi e per i profughi e la fine dell'aggressione militare". l movimento di protesta interno era iniziato la settimana scorsa con le dimissioni collettive di 32 giovani dirigenti locali di Al Fatah in Cisgiordania. Alla base della protesta, secondo la stampa palestinese, c'è il mancato avvio delle riforme interne che la nuova generazione ritiene essenziali per contrastare la crescita del movimento islamico Hamas che nei mesi scorsi ha ottenuto schiaccianti affermazioni alle elezioni municipali tenute in Cisgiordania e Gaza. ''SGRENA'' ROMA - "Non ha aggiunto nulla di più di quanto non sapesse già la procura di Roma". L'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Giuliana Sgrena, ha così accennato al contenuto del nuovo interrogatorio, al quale la giornalista è stata sottoposta oggi nell'ospedale militare del Celio, dove è ricoverata. L'incontro con il pubblico ministero Erminio Amelio è durato circa due ore, "un'attività istruttoria - ha precisato Gamberini - compiuta dai magistrati che hanno voluto sentire la giornalista in condizioni più tranquille". La Sgrena ha confermato quanto già dichiarato nel precedente incontro, sabato scorso: una azione di fuoco ingiustificata e repentina, nessuna presenza di un quarto uomo, nessuna notizia di un riscatto. In quanto alle voci fuori campo, presenti nel video girato dopo la sua liberazione, l'inviata del Manifesto ha detto di non ricordare che ve ne fossero. I magistrati della Procura potrebbero comunque tornare presto al Celio per ascoltarla una terza volta. ''roma tre abbandona la coca cola'' Il senato accademico dell'universitA' di roma 3 ha approvato la proposta della lista "Ricomincio dagli studenti" di bandire dai distributori automatici i prodotti distribuiti dalla Coca Cola S.p.a. Al loro posto dovrebbero essere commercializzati prodotti provenienti dalla rete del commercio equo e solidale, un mercato alternativo che sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, arrivando anche ad importanti fatturati. Grazie a questo tipo commercio, che vede in contatto diretto piccoli produttori e consumatori responsadi bili, molte famiglie del sud del mondo possono contare su un reddito in grado di coprire spese di produzione e investire per il miglioramento e la crescita della comunità locale di appartenenza. ''PALERMO'' 2005 Palermo : l'emergenza casa continua ! contro la politica abitativa della giunta Cammarata, la nostra lotta perche' l'emergenza casa continua. Siamo assolutamente contrari alla trasformazione del centro storico in vetrina per il turismo di lusso e sede residenziale per ceti abbienti e privilegiati. Vogliamo un risanamento del centro storico che mantenga la sua natura di popolare sia a livello abitativo che delle sue attivita' economiche , dai mercati, alle piccole attivita' artigianali e commerciali. Bisogna dare precedenza all'edilizia pubblica popolare e residenziali, in primo luogo al recupero di case pericolanti e malsane, ancora abitate e ad alto rischio |
=== GR DEL 29 SETTEMBRE === |