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=== IndyNewsWire 021003 === | = Rassegna Stampa = |
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'''Distruggi la fortezza Europa''' ll prossimo 4 ottobre arriveranno a Roma al Palazzo dei Congressi dell'Eur, 25 capi di Stato per la Conferenza Intergovernativa chiamata ad approvare il progetto del Trattato costituzionale che da il via alla Costituzione per l'Europa. In questo clima di blindatura e di costruzione della Fortezza Europa, il neo prefetto capitolino Achille Serra dichiara che non ci saranno "zone rosse", lo stesso Viminale ha deciso di non chiudere le frontiere italiane nei giorni del Summit. Ma le perquisizioni preventive non si sono fatte attendere: il 17 settembre e' toccato alla cella di Marco Camenish e al sito Anarcotico.net, il 23 settembre a Roma, il 26 ai disobbedienti. Diverse, comunque, le manifestazioni e le azioni di disturbo che accompagneranno la Conferenza dalla mattina per culminare nel pomeriggio con la manifestazione che partira' alle 14 alla metro Laurentina per arrivare proprio a ridosso del Palazzo dei Congressi, mentre il centro della citta' sarà attraversato dal corteo dei sindacati "ufficiali" europei della CES. Dal 29 settembre al 10 ottobre allo squat Laurentino 38 - DIY weeks, ostello autogestito e workshop. '''A DIFESA DEI MEDIA ALTERNATIVI''' Appel urgent à solidarité (pétition) ! ! ! ZANZA - indy parigi 1. FTR L'AG45, à Paris, est un immeuble qui regroupe plusieurs média alternatifs. C'est un centre des média permanents, un lieu de coopérations entre supports et d'expérimentations sur les modes de partage des technologies de l'information non-marchandes. Ce centre des média regroupe Zaléa tv (diffusion hertzienne de programmes tv associatifs), Réseau 2000 (formations gratuites et hébergement de sites), Fréquence Paris Plurielle (radio associative), Les périphériques vous parlent (revue papier), Co-errances (diffusion alternatives de vidéos, livres, revues...), le MIB et... indymedia-paris qui squattent les lieux pour ces réunions. L'AG45 est menacé d'expulsion d'un jour à l'autre par le Réseau Ferré de France (la branche privatisée de la SNCF) qui gère les lieux. Il y a deux immeubles sur cette partie de la friche industrielle, celui occupé par le centre des média et un autre occasionnellement utilisé par 'Le Secours Catholique'. La Mairie de Paris qui va racheter les lieux semble avoir pour le moment choisi de garder celui du Secours Catho... Le texte de la pétition : Depuis décembre 2001 le regroupement d'associations AG45, occupe avec l'aval de la SNCF un bâtiment de la cour du Maroc au 45-47 rue d'Aubervilliers Paris 18ème. La SNCF ayant aujourd'hui décidé de vendre ce terrain et les bâtiments de la cour à la ville de Paris, demande aux occupants de bien vouloir quitter les lieux avant le 1er octobre 2003. Compte tenu du travail produit par ces associations qui ont eu à charge la réfection complète du lieu, nous demandons à la SNCF de surseoir à sa demande pendant quelques semaines, le temps que se mette en place une véritable négociation avec les nouveaux propriétaires. Compte tenu des missions que se sont données les associations qui occupent le bâtiment, à savoir : - Maintenir et développer un secteur non marchand de communication - Organiser une transversalité entre des structures de médias - Permettre une accessibilité de proximité aux médias et aux nouvelles technologies Compte tenu de la somme d'expériences acquises concernant directement plusieurs centaines de personnes, sans distinction de genre, d'âge ou d'origine, qui participent à la vie de ce lieu unique de par la diversité de ses missions. Compte tenu de la nécessité de trouver des liens d'expression et de débat pour le mouvement social, ainsi que pour l'ensemble des minorités habitant Paris et sa région. Nous demandons à la Mairie de Paris De permettre le maintien de La Maison des Médias AG45 Cours du Maroc, rue d'Aubervilliers Amicalement Pour AG 45 Emmanuel Saunier AG45 « LA MAISON DES MEDIAS LIBRES » Co-errances Les périphériques vous parlent Radio FPP 106.3 Fm Réseau 2000 ZALEA TV Pour signer ce appel en ligne : http://www.lapetition.com/sign1.cfm ?numero=780 |
dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line |
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'''RADIO LIBERE CONTRO ALCA''' indy messico ZANZA Area de Radios Libres de las Americas / Free Radio Area of the Americas ZANZA by ARLA 1:25am Thu Oct 2 '03 polivocity@yahoo.com.mx Llamamos a todas las radios libres del Caribe, Centro, Norte y Sud America para coordinarnos y discutir como hacer oir todas las voces en Miami. Estamos trabajando para hacer posible la transmision FM en vivo (desde net-stream hacia el estudio en Miami) asi como tambien programas grabados en diferentes lugares del Contiente Americano. :::::::::::::::::::::::::::::(english below)::::::::::::::::::::::::::::: Area de Radios Libres de las Americas Miles de personas nos encontraremos en Noviembre, en Miami, para protestar contra el ALCA (area de libre comercio de las americas), donde intentaran extender las politicas devastadoras del TLC-NA en el resto del hemisferio. Voces de Centro, Sud y Norte America y el Caribe, estaran austentes del discurso en Mimai, por la imposibilidad de obtener visas para visitar el pais. Por esto Reclamaremos las Ondas (recuperaremos las ondas) de Miami en protesta contra la coalicion Gobierno/Media que limitan nuestra expresion. Reclamaremos America en protesta contra el control fronterizo y la politica de migracion, que como siempre, excluye a l*s diferentes y a esas voces disonantes que no quieren que Estados Unidos se la capital de TODA nuestra America. Llamamos a todas las radios libres del Caribe, Centro, Norte y Sud America para coordinarnos y discutir como hacer oir todas las voces en Miami. Estamos trabajando para hacer posible la transmision FM en vivo (desde net-stream hacia el estudio en Miami) asi como tambien programas grabados en diferentes lugares del Contiente Americano. Pedimos tambien a las radios libres de EEUU no solo que participen en la coordinacion, sino tambien en la ayuda con el soporte tecnico y equipamiento. Estamos buscando acceso a servidores para stream y FTP. Esperamos oir sus voces! |
= GR ORE 13.30 = |
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= tuvuofalamericano = | |
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Reaclamemos las ondas! | '''rivendicazione al qaida''' |
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Reclamemos las voces! | http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1 |
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Reclamemos America! | (in castigliano) In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso. Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126). Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191). A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa. Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa''. Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam. Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio. Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta. Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo): ''E a chi vi attacca rispondete nello stesso modo. Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo. I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra. Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento. In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni. Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato. E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf''. Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre. E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah. Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati. Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo. - Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004''. ( in italiano) '''comunicato di ETA''' http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html (in euskera) http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php (traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato) = spazio indy 8.4 = '''palestina''' Almeno nove dimostranti palestinesi sono rimasti feriti oggi durante disordini divampati alla periferia di Gerusalemme, nel villaggio di Biddu. (con audio) '''l'onda lunga della biometria''' http://punto-informatico.it/p.asp?i=47655 '''presidio contro la guerra/iraq''' http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=5398 COMUNICATO STAMPA IRAQ: FALLUJA COME JENIN? Da due giorni l?esercito Usa ha cinto d'assedio la citt? di Falluja lanciando quella che ha tutta l?aria di una punizione collettiva per i +fatti della scorsa settimana, quando quattro statunitensi furono linciati dalla folla. La citt? ? stata isolata, tutte le via di accesso sono state chiuse gi? da domenica e ai 300.000 abitanti ? impedito di lasciare l'area. Anche +ai giornalisti ? stato vietato l'accesso. Una ingente forza militare, prima concentrata intorno alla citt?, ha iniziato ad entrare trovando forti resistenze da parte della popolazione +e determinando forti combattimenti. Attacchi sono in corso dal cielo, anche con missili, su zone abitate. Rastrellamenti sarebbero in corso +casa per casa e, dalle poche testimonianze, risulta che decine di iracheni sono stati uccisi. L?unico ospedale della citt? non ? in grado di +far fronte alla emergenza. Facciamo appello ad un immediato intervento del Segretario Generale dell'Onu perch? cessi la carneficina e Falluja sia liberata dall'assedio. Invitiamo tutte le associazioni, i sindacati, i partiti a prendere posizione e promuovere iniziative che favoriscano la mobilitazione della +comunit? internazionale perch? non si ripeta, proprio nei giorni dell'anniversario, quanto ? gi? successo a Jenin. da radio onda d'urto: IRAQ:ORAMAI E' GURRA APERTA 07 Aprile 2004 - 10.22 Durata: 4 minuti 36 secondi Distruggeremo lesercito di Al Sadr». Gli americani non sembrano aver dubbi, il problema iracheno è solo un problema militare. Secondo uno dei portavoce del comando statunitense in Iraq, le forze armate Usa sono impegnate in operazioni il cui fine è la totale distruzione dell'esercito Mehdi, la milizia del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr che da giorni si batte furiosamente contro le truppe della coalizione alleata. Negli scontri con i miliziani sciiti di Sadr sono già morte da domenica almeno 130 persone, tra cui una trentina di soldati della coalizione, ma nel frattempo la rivolta contro loccupazione si è allargata anche alla popolazione sunnita. Poco fa il ministro della difesa ucraino ha annunciato che le truppe ucraine hanno lasciato la città di Kout, 180 km a sud di Baghdad, dopo violenti combattimenti con le milizie di Moqtada Sadr che controllano ormai la città. E il primo caso di truppe doccupazione che abbandonano unarea urbana. La rivolta dunque non si arresta, e anche oggi sono previste nuove manifestazioni in tutto lIraq, anche nella città di Bassora, dove un accordo tra guerriglia e truppe doccupazione britanniche ha riportato la calma dopo giorni di scontri. Qui abbiamo raggiunto Fabio Alberti, di un ponte per... audio: alberti-iraq7 intanto a roma raccolte per falluja (audio) ancora uranio impoverito: ANCORA UN MILITARE MALATO DI TUMORE PER L'URANIO 07 Aprile 2004 - 13.50 Durata: 1 minuto 40 secondi URANIO IMPOVERITO Un maresciallo elicotterista della Marina è stato ricoverato all'ospedale per un tumore ad un testicolo. Il militare, di origine sarda, è stato presente in tutti i le zone di guerra dove gli Usa hanno rovesciato tonnellate di uranio: la prima guerra contro l'Irak, la Somalia, il Kosovo, la Macedonia e di nuovo lIrak. Al rientro dall'ultima missione in Irak, il 12 dicembre 2003, è stato ricoverato in ospedale con la diagnosi del tumore. Il padre e la madre non possono permettersi di stare vicini al figlio, lei paralizzata, lui invalido costretto su una carrozzella. La denuncia arriva dal coordinamento sardo gettiamo le basi, che sottolinea come la Sardegna continua a pagare con la sofferenza dei suoi figli le irresponsabili politiche belliche intraprese dall'Italia. Abbiamo sentito il padre del militare malato audio(bassa qualita') :salvatore... '''lager in afghanistan''' Il lager Usa di Bagram Dal rapporto di Human Rights Watch. Gli ex detenuti nel campo di prigionia Usa della base militare di Bagram, raccontano i maltrattamenti fisici e psicologici cui sono stati sottoposti dai soldati americani. Privazione prolungata del sonno, divieto assoluto di parlare con chiunque, punizioni corporali e costrizione in posizioni dolorose, pestaggi, esposizione a temperature estreme, catene sempre ai piedi e umiliazioni di ogni genere. Tutte tecniche comuni confermate dagli ufficiali della base 9 marzo 2004 Mohammed Naim è stato arrestato nel marzo 2002 in un villaggio vicino a Gardez, nella provincia di Paktia, assieme ad altre quattro persone. Ci hanno portati via in piena notte, in elicottero. Ci hanno legato le mani dietro la schiena con dei nastri di plastica e messo un cappuccio nero in testa. Per tutto il viaggio ci hanno tenuto i fucili puntati addosso. Appena atterrati alla base di Bagram, ci hanno buttati in unaltra stanza e costretti per ore faccia a terra. Poi mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza. Qui mi hanno denudato, rasato barba e capelli e mi hanno fatto ristendere sul pavimento. Un soldato mi immobilizzava tenendomi uno scarpone pigiato sulla schiena. Poi hanno cominciato a farmi domande e a fotografarmi, mentre ero ancora nudo. Tutto nudo! Continuavano a chiedermi cose che non sapevo, a domandarmi se conoscessi i comandanti talebani, e io continuavo a rispondere che faccio il macellaio nel mio villaggio. Saif-ur Rahman è stato arrestato nellagosto del 2002. Lo hanno portato via dal suo villaggio nella provincia di Kunar in elicottero nella prigione di Bagram. Appena arrivato lo hanno spogliato e gli hanno fatto passare la prima notte in una cella frigorifera dopo averlo lavato con un getto di acqua fredda. Il giorno dopo lo hanno portato in catene in una stanza, sempre nudo. Qui i soldati Usa lo hanno fatto stendere faccia a terra sul pavimento, immobilizzandolo con una sedia. Poi è cominciato linterrogatorio, la cui dinamica è stata raccontata da diversi ex-detenuti. Il prigioniero viene fatto stare in piedi, spesso nudo, per ore e ore, con un potente faro puntato in faccia. Solo dopo unora in cui linterrogato riesce a rimanere perfettamente fermo e in silenzio, iniziano le domande. A ogni movimento o parola, i soldati resettano lorologio facendo ripartire il conto dellora. Linterrogatorio è estremamente duro. I militari urlano domande e insulti da dietro il faro e non di rado, se non ottengono le risposte desiderate, passano alle pressioni fisiche, cioè calci e pugni. Ma sanno bene che le prime volte i prigionieri non parlano, e che prima bisogna ammorbidirli con un trattamento studiato nei minimi particolari. Tutti i detenuti intervistati dopo il rilascio da Bagram raccontano di essere stati tenuti sempre nudi e in catene, anche durante la notte. Notti insonni, dato che le celle in cui venivano stipati erano costantemente illuminate da luci molto forti e i soldati, ogni quarto dora, li svegliavano battendo sulle porte di metallo. Questa privazione del sonno durava per settimane. Di giorno i prigionieri, sempre tenuti in catene, tranne che per gli interrogatori, non potevano parlare tra loro né ai soldati, se non interpellati. Chi trasgrediva veniva incatenato per le mani ad una trave sopra una porta, rimanendo così per ore con le braccia alzate sopra la testa: una punizione molto dolorosa secondo quelli che lhanno subita. Roger King, portavoce militare della base di Bagram, conferma tutto. Sì, abbiamo notato che la prolungata privazione del sonno è un modo efficace di ridurre linibizione dei detenuti a parlare, la loro resistenza a rispondere agli interrogatori. E lo stesso vale per il divieto assoluto di parlarsi tra loro: se lo fanno si danno coraggio e si sostengono, diventando troppo sicuri di loro stessi. Chi infrange questa regola, per punizione, viene costretto a stare in posizioni scomode per un po di tempo. Altri ufficiali Usa della base, rimanendo anonimi, hanno confermato che i prigionieri vengono tenuti sempre in catene, anche quando dormono. Vengono liberati dai ceppi solo per gli interrogatori, durante i quali sono costretti a stare in piedi, in ginocchio o in altre posizioni che provocano dolore per ore, con un cappuccio nero in testa o occhiali oscurati con spray nero. Hanno confermato anche che i detenuti vengono privati del sonno o tenuti in condizioni di isolamento per tempi prolungati, o esposti a temperature estreme, caldo asfissiante di giorno e gelo di notte. |
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Contacto: polivocity@yahoo.com.mx | in coda: '''decreto urbani''' anke se http://italy.indymedia.org/news/2004/04/521095.php (vedi se ci sono aggiornamenti) |
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'''SALONICCO''' | (breve presentazione e audio -6 minuti) |
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Thessaloniki Prisoner Support ZANZA | |
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Image of Simon wearing a blue rucksack, being kicked in the face by a Greek policeman More than three months after the EU summit in Thessaloniki, 7 people remain incarcerated within the Greek prison system. Simon Chapman (English), Fernando Perez Gorraiz (Spanish), Carlos Martin Martinez (Spanish), Souleiman "Kastro" Dakduk (Syrian), Spyros Tsitsas (Greek) and two Greek juveniles are continuing to be denied justice, despite overwhelming evidence that they have been framed and despite protests around the world. Kastro has now started a hunger strike while the most recent news from abroad is that the second appeal has failed. However, corporate media within the UK have now started to pay attention to Simon's case and Fair Trials Abroad are monitoring the situation Anarchist Solidarity Demonstration by (A)ristotle Tuesday September 23, 2003 at 01:32 PM Anarchist Solidarity Action at the Greek Consulate. On June 21st, tens of thousands of people flooded Thessaloniki in an attempt to disrupt the European Union's closed door negotiations. The growing international, anti-capitalist movement was 'fueled' by local, radical Greek resistance to challenge the legitimacy of these self-appointed global-masters. Large, well-organized direct actions were responded to with chemical attacks by the police who used illegal CS and CN gases. Just over two dozen protesters were arrested many of whom were beaten and tortured before being released. Seven individuals still languish in jail on felony charges. The situation for each is dire. Police planted a black backpack full of explosives next to a London man after his arrest. Video taken of the day shows him wearing a blue bag. Another prisoner comes from the Basque region of Spain and has been demonized by the Greek press as a wanted, international terrorist. And one man, a political refugee from Syria, is facing possible deportation. If he is deported he will likely be executed by the Syrian government They have been brutalized in jail yet they remain in good spirits because of the overwhelming display of solidarity both in Greece and throughout all of Europe. Solidarity actions within the United States are essential! The Greek state is relying on American apathy to carry out their persecution of these anarchists. However, our struggles are intertwined. Whether incarcerated or not, we are all fighting the class war together. They fought in the streets of Thessaloniki for us and we will continue to fight for them on the outside. Solidarity is the people's weapon! Meet: Friday, September 26th at 12:30p.m. at Allyne Park, on the corner of Gough St. And Green St. in San Francisco. Then march to the Greek Consulate for a demonstration of international solidarity. |
= Approfondimenti vari = |
Rassegna Stampa
dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
GR ORE 13.30
tuvuofalamericano
rivendicazione al qaida
http://www.lahaine.org/b2/articulo.php?p=2793&more=1&c=1
(in castigliano)
In nome di Allah Il Clemente il Misericordioso.
Se punite fatelo nella misura del torto subito (Corano 16/126).
Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli come loro hanno scacciato voi: la persecuzione e' peggio dell'omicidio (Corano 2/191).
A color che ti aggrediscono, devi fare la stessa cosa.
Le brigate Abu Hafsi Al-Misri avevano gia' promesso nel comunicato precedente (comunicato di Al-Qaida in relazione alle esplosioni di Karbala' e Baghdad) datato 11 del mese islamico di Muharram 1425 che corrisponde al 2 marzo 2004, che avrebbero preparato una nuova operazione. Ed eccola, le brigate mantengono le loro promesse. Gli squadroni della morte sono riusciti a penetrare nel profondo dell'Europa crociata (la Spagna) colpendola in maniera dolorosa. Si tratta solo di una parte del pagamento di vecchi conti con la Spagna crociata alleata dell'America nella sua guerra contro l'Islam. Dov'e' l'America, Aznar? Chi ti proteggera' da noi, la Gran Bretagna, il Giappone e l'Italia, e gli altri che operano con voi? Quando colpimmo le forze italiane a Nassiriya lanciammo un monito per voi e per gli agenti dell'America affinche' ritiraste la vostra alleanza contro l'Islam e non avete compreso il messaggio. Adesso mettimao i puntini sulle i. Speriamo che lo comprendiate questa volta. Noi delle brigate Abu Hafs Al-Misri non ci rattristiamo per la morte di quelli che vengono definiti civili. E' forse permesso loro uccidere i nostri bambini, le nostre donne ed i nostri anziani ed i nostri giovani in Afghanistan, in Iraq, in Palestina ed in Kashmir ed e' invece vietato a noi uccidere loro? Dice Allah (gloria a Lui l'Altissimo):
Fermatevi davanti a noi e liberate i nostri prigionieri e uscite dalle nostre terre e noi ci fermeremo.
I popoli alleati dell'America devono fare pressioni sui propri governi affinche' si ritirino subito dall'alleanza con gli americani contro il terrorismo (l'Islam). se voi fermate la guerra, noi fermeremo la nostra.
Noi diciamo: Vi avvertiamo che le brigate del fumo della morte arriveranno vicino a voi molto presto, vedrete i vostri morti a migliaia, se Allah vorra', questo e' un avvertimento.
In un'altra operazione gli squadroni dei soldati di Gerusalemme hanno colpito la festa dei massoni ebrei ad Istanbul, ed e' la festa principale dei massoni nella quale sono stati uccisi tre dei loro capi, e se non ci fosse stato un errore tecnico sarebbero morti tutti i massoni.
Diciamo inoltre alle brigate Bilal ibn Rabah che la direzione e' d'accordo su quanto proposto, L'operazione avra' inizio con l'arrivo del delegato.
E diciamo inoltre alle Brigate Abu Ala Al-Harithi che la direzione ha deciso che lo Yemen sara' il terzo pantano per i dittatori del nostro tempo che sono gli americani, la punizione per il governo apostata verra' nella seconda fase dopo quella di Musharraf. Per questo bisogna mettere in allerta tutte le cellule e iniziare l'operazione nel 4515 SB (ndr., e' riferimento in codice). E non dimenticate il massacro, non dimenticate Abu Ala Al-Harithi, non dimenticate il dotto Al-Rabbani che lo Yemen ha consegnato all'Egitto e lo sceicco Abdel Qader Abdel Aziz che e' stato arrestato tre mesi dopo i fatti dell'11 settembre. E diciamo a coloro che uccidono i dotti islamici sunniti in Iraq che la pagheranno. E diciamo ai musulmani nel mondo che il colpo del vento nero della morte ( il colpo atteso contro l'America) ora si trova nella fase finale al 90% e se Allah vuole e' vicino. (Nel momento giusto i Mujahidin) vinceranno i fedeli della vittoria di Allah. Un avviso per la Umma (la nazione islamica ndr.) non avvicinatevi alle istituzioni civili e militari americane e dei loro alleati. Allah e' il piu' grande, l'Islam e' prossimo. - Brigate Abu Hafs Al-Misri (Al-Qaeda) - Giovedi' 20 Muharram 1425 corrispondente al 11 marzo 2004
( in italiano)
comunicato di ETA
http://www.jotake-lahaine.org/eta/mar14.html
(in euskera)
http://italy.indymedia.org/news/2004/03/499835.php
(traduzione al italiano di un articolo in GARA sul comunicato)
spazio indy 8.4
palestina
Almeno nove dimostranti palestinesi sono rimasti feriti oggi durante disordini divampati alla periferia di Gerusalemme, nel villaggio di Biddu.
(con audio)
l'onda lunga della biometria
http://punto-informatico.it/p.asp?i=47655
presidio contro la guerra/iraq
http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=5398
- COMUNICATO STAMPA
- IRAQ: FALLUJA COME JENIN?
Da due giorni l?esercito Usa ha cinto d'assedio la citt? di Falluja lanciando quella che ha tutta l?aria di una punizione collettiva per i +fatti della scorsa settimana, quando quattro statunitensi furono linciati dalla folla.
La citt? ? stata isolata, tutte le via di accesso sono state chiuse gi? da domenica e ai 300.000 abitanti ? impedito di lasciare l'area. Anche +ai giornalisti ? stato vietato l'accesso.
Una ingente forza militare, prima concentrata intorno alla citt?, ha iniziato ad entrare trovando forti resistenze da parte della popolazione +e determinando forti combattimenti. Attacchi sono in corso dal cielo, anche con missili, su zone abitate. Rastrellamenti sarebbero in corso +casa per casa e, dalle poche testimonianze, risulta che decine di iracheni sono stati uccisi. L?unico ospedale della citt? non ? in grado di +far fronte alla emergenza.
Facciamo appello ad un immediato intervento del Segretario Generale dell'Onu perch? cessi la carneficina e Falluja sia liberata dall'assedio.
Invitiamo tutte le associazioni, i sindacati, i partiti a prendere posizione e promuovere iniziative che favoriscano la mobilitazione della +comunit? internazionale perch? non si ripeta, proprio nei giorni dell'anniversario, quanto ? gi? successo a Jenin.
da radio onda d'urto:
IRAQ:ORAMAI E' GURRA APERTA
07 Aprile 2004 - 10.22 Durata: 4 minuti 36 secondi Distruggeremo lesercito di Al Sadr». Gli americani non sembrano aver dubbi, il problema iracheno è solo un problema militare. Secondo uno dei portavoce del comando statunitense in Iraq, le forze armate Usa sono impegnate in operazioni il cui fine è la totale distruzione dell'esercito Mehdi, la milizia del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr che da giorni si batte furiosamente contro le truppe della coalizione alleata. Negli scontri con i miliziani sciiti di Sadr sono già morte da domenica almeno 130 persone, tra cui una trentina di soldati della coalizione, ma nel frattempo la rivolta contro loccupazione si è allargata anche alla popolazione sunnita. Poco fa il ministro della difesa ucraino ha annunciato che le truppe ucraine hanno lasciato la città di Kout, 180 km a sud di Baghdad, dopo violenti combattimenti con le milizie di Moqtada Sadr che controllano ormai la città. E il primo caso di truppe doccupazione che abbandonano unarea urbana. La rivolta dunque non si arresta, e anche oggi sono previste nuove manifestazioni in tutto lIraq, anche nella città di Bassora, dove un accordo tra guerriglia e truppe doccupazione britanniche ha riportato la calma dopo giorni di scontri. Qui abbiamo raggiunto Fabio Alberti, di un ponte per...
audio: alberti-iraq7
intanto a roma raccolte per falluja (audio)
ancora uranio impoverito:
- ANCORA UN MILITARE MALATO DI TUMORE PER L'URANIO
07 Aprile 2004 - 13.50 Durata: 1 minuto 40 secondi URANIO IMPOVERITO Un maresciallo elicotterista della Marina è stato ricoverato all'ospedale per un tumore ad un testicolo. Il militare, di origine sarda, è stato presente in tutti i le zone di guerra dove gli Usa hanno rovesciato tonnellate di uranio: la prima guerra contro l'Irak, la Somalia, il Kosovo, la Macedonia e di nuovo lIrak. Al rientro dall'ultima missione in Irak, il 12 dicembre 2003, è stato ricoverato in ospedale con la diagnosi del tumore. Il padre e la madre non possono permettersi di stare vicini al figlio, lei paralizzata, lui invalido costretto su una carrozzella. La denuncia arriva dal coordinamento sardo gettiamo le basi, che sottolinea come la Sardegna continua a pagare con la sofferenza dei suoi figli le irresponsabili politiche belliche intraprese dall'Italia. Abbiamo sentito il padre del militare malato
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lager in afghanistan
Il lager Usa di Bagram
Dal rapporto di Human Rights Watch. Gli ex detenuti nel campo di prigionia Usa della base militare di Bagram, raccontano i maltrattamenti fisici e psicologici cui sono stati sottoposti dai soldati americani. Privazione prolungata del sonno, divieto assoluto di parlare con chiunque, punizioni corporali e costrizione in posizioni dolorose, pestaggi, esposizione a temperature estreme, catene sempre ai piedi e umiliazioni di ogni genere. Tutte tecniche comuni confermate dagli ufficiali della base
9 marzo 2004 Mohammed Naim è stato arrestato nel marzo 2002 in un villaggio vicino a Gardez, nella provincia di Paktia, assieme ad altre quattro persone. Ci hanno portati via in piena notte, in elicottero. Ci hanno legato le mani dietro la schiena con dei nastri di plastica e messo un cappuccio nero in testa. Per tutto il viaggio ci hanno tenuto i fucili puntati addosso. Appena atterrati alla base di Bagram, ci hanno buttati in unaltra stanza e costretti per ore faccia a terra. Poi mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza. Qui mi hanno denudato, rasato barba e capelli e mi hanno fatto ristendere sul pavimento. Un soldato mi immobilizzava tenendomi uno scarpone pigiato sulla schiena. Poi hanno cominciato a farmi domande e a fotografarmi, mentre ero ancora nudo. Tutto nudo! Continuavano a chiedermi cose che non sapevo, a domandarmi se conoscessi i comandanti talebani, e io continuavo a rispondere che faccio il macellaio nel mio villaggio.
Saif-ur Rahman è stato arrestato nellagosto del 2002. Lo hanno portato via dal suo villaggio nella provincia di Kunar in elicottero nella prigione di Bagram. Appena arrivato lo hanno spogliato e gli hanno fatto passare la prima notte in una cella frigorifera dopo averlo lavato con un getto di acqua fredda. Il giorno dopo lo hanno portato in catene in una stanza, sempre nudo. Qui i soldati Usa lo hanno fatto stendere faccia a terra sul pavimento, immobilizzandolo con una sedia. Poi è cominciato linterrogatorio, la cui dinamica è stata raccontata da diversi ex-detenuti.
Il prigioniero viene fatto stare in piedi, spesso nudo, per ore e ore, con un potente faro puntato in faccia. Solo dopo unora in cui linterrogato riesce a rimanere perfettamente fermo e in silenzio, iniziano le domande. A ogni movimento o parola, i soldati resettano lorologio facendo ripartire il conto dellora. Linterrogatorio è estremamente duro. I militari urlano domande e insulti da dietro il faro e non di rado, se non ottengono le risposte desiderate, passano alle pressioni fisiche, cioè calci e pugni. Ma sanno bene che le prime volte i prigionieri non parlano, e che prima bisogna ammorbidirli con un trattamento studiato nei minimi particolari.
Tutti i detenuti intervistati dopo il rilascio da Bagram raccontano di essere stati tenuti sempre nudi e in catene, anche durante la notte. Notti insonni, dato che le celle in cui venivano stipati erano costantemente illuminate da luci molto forti e i soldati, ogni quarto dora, li svegliavano battendo sulle porte di metallo. Questa privazione del sonno durava per settimane. Di giorno i prigionieri, sempre tenuti in catene, tranne che per gli interrogatori, non potevano parlare tra loro né ai soldati, se non interpellati. Chi trasgrediva veniva incatenato per le mani ad una trave sopra una porta, rimanendo così per ore con le braccia alzate sopra la testa: una punizione molto dolorosa secondo quelli che lhanno subita.
Roger King, portavoce militare della base di Bagram, conferma tutto. Sì, abbiamo notato che la prolungata privazione del sonno è un modo efficace di ridurre linibizione dei detenuti a parlare, la loro resistenza a rispondere agli interrogatori. E lo stesso vale per il divieto assoluto di parlarsi tra loro: se lo fanno si danno coraggio e si sostengono, diventando troppo sicuri di loro stessi. Chi infrange questa regola, per punizione, viene costretto a stare in posizioni scomode per un po di tempo.
Altri ufficiali Usa della base, rimanendo anonimi, hanno confermato che i prigionieri vengono tenuti sempre in catene, anche quando dormono. Vengono liberati dai ceppi solo per gli interrogatori, durante i quali sono costretti a stare in piedi, in ginocchio o in altre posizioni che provocano dolore per ore, con un cappuccio nero in testa o occhiali oscurati con spray nero. Hanno confermato anche che i detenuti vengono privati del sonno o tenuti in condizioni di isolamento per tempi prolungati, o esposti a temperature estreme, caldo asfissiante di giorno e gelo di notte.
in coda:
decreto urbani
anke se
http://italy.indymedia.org/news/2004/04/521095.php
(vedi se ci sono aggiornamenti)
- (breve presentazione e audio -6 minuti)