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=== IndyNewsWire 021003 === = Lunedi 21 Marzo 2005 =
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'''Distruggi la fortezza Europa''' == GIORNALE RADIO ==
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ll prossimo 4 ottobre arriveranno a Roma al Palazzo dei Congressi dell'Eur, 25 capi di Stato per la Conferenza Intergovernativa chiamata ad approvare il progetto del Trattato costituzionale che da il via alla Costituzione per l'Europa.
In questo clima di blindatura e di costruzione della Fortezza Europa, il neo prefetto capitolino Achille Serra dichiara che non ci saranno "zone rosse", lo stesso Viminale ha deciso di non chiudere le frontiere italiane nei giorni del Summit. Ma le perquisizioni preventive non si sono fatte attendere: il 17 settembre e' toccato alla cella di Marco Camenish e al sito Anarcotico.net, il 23 settembre a Roma, il 26 ai disobbedienti.
Diverse, comunque, le manifestazioni e le azioni di disturbo che accompagneranno la Conferenza dalla mattina per culminare nel pomeriggio con la manifestazione che partira' alle 14 alla metro Laurentina per arrivare proprio a ridosso del Palazzo dei Congressi, mentre il centro della citta' sarà attraversato dal corteo dei sindacati "ufficiali" europei della CES.
Dal 29 settembre al 10 ottobre allo squat Laurentino 38 - DIY weeks, ostello autogestito e workshop.
'''OGGI SCIOPERO NELLE FERROVIE di 8 ORE'''
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Da Napoli TRENO DEI MANIFESTANTI - NoGlobal Express
appuntamento stazione centrale ore 9:00
Costo 10 euro A/R

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'''ITOITZ'''

 - eco -
Adesioni al 52 per cento, stop a metà dei treni non tutelati
dalle fasce di garanzia e frontiere di Ventimiglia e del
Brennero bloccate; è questo bilancio del Sult sullo sciopero di
8 ore scattato alle 9 di oggi e indetto insieme alla Rls/Rsu delle ferrovie.
Diametralmente opposto il bliancio di Trenitalia, che parla
di "treni a lunga percorrenza che hanno viaggiato regolarmente e
di una situazione generalmente tranquilla".
Lo sciopero di oggi tira in ballo
la questione sicurezza, dopo il recente disastro di Crevalcore,
e il problema del rinnovo del contratto. I sindacati lamentano
infatti che "nessun provvedimento idoneo è stato assunto da
parte dell'impresa rispetto all'incidente del 7 gennaio", ma anche
"gravi inadempienze aziendali - a fronte di un contratto nazionale
collettivo di lavoro scaduto nella sua parte economica".
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ALT
Solidari@s con Itoiz
Lunedi 16 giugno, dopo 15 anni di resistenza non violenta, gli abitanti del villaggio di Itoiz (paesino basco) stanno per essere sgomberati violentemente dalla polizia paramilitare spagnola: la guardia civil. Itoiz si trova nel cuore della Longuida Valley, a nord di Irunea, e, insieme ad altri paesini, sta per essere raso al suolo dal governo spagnolo e dal governo regionale Navarro per lasciare il posto all'invaso. Le proteste erano gia' iniziate negli anni passati per la costruzione della diga: gli abitanti erano riusciti a 'segare' dei cavi e per questa azione otto persone sono ancora ricercate e una e' agli arresti. Nel '99 le proteste continuarono in Europa: nel febbraio 2000 fu la volta di Roma con la calata dalla cupola di San Pietro [ video ] mentre il 17 marzo tocco' all''Aia, in Olanda, con una azione al World Water Forum .
Ora, i lavori sono terminati, la valle di Itoiz, sta per diventare il bacino della diga, quindi completamente inondata e rasa al suolo.
Dei resistenti di questa ultima ondata repressiva, una ventina, precedentemente incatenatesi, sono stati arrestati e poi rilasciati. Altri sono tutt'ora rinchiusi in un bunker, incatenati alle pareti, mentre lungo le strade che portano al paese continuano le resistenze e le cariche della polizia [ video ]: quattro gli arresti compiuti dalla guardia civil.
S.O.S. Itoiz: irruzione della polizia ad Artozki
by (...) Wednesday October 01, 2003 at 10:15 AM mail:
'''CASTELFRANCO EMILIA'''
Oggi si è inagurato alla presenza dei ministri Giovanardi e Castelli
a Castelfranco Emilia il primo Carcere per detenuti tossicodipendenti,
privato e gestito dall'Amministrazione Penitenziaria insieme alla comunità di S. Patrignano.
All'inaugurazione presenti anche circa 200 persone che hanno protestato
bloccando la strada che porta all'ingresso del carcere.
Anche a Roma c'è stata un'azione di protesta
da parte di circa cinquanta persone del cartello "ConFini zero"
tra studenti, precari e alcuni militanti del centro sociale Esc
di S. Lorenzo, che hanno manifestatoo davanti al Dipartimento nazionale
politiche antidroga di via Quintino Sella. I manifestanti hanno
esposto uno striscione con la scritta "Il consumo non si chiude
in carcere. Fini e Muccioli piantatela". Momenti di tensione
per l'arrivo di diversi agenti in massa che hanno provato
ad interrompere la manifestazione; una 30ina di persone identificate.
-->corrispondenza da radio ondarossa
 
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Il 30 settembre, dopo 15 giorni di resistenza, la Policia Foral e la Guardia Civil irrompono all'alba nel paese di Artozki, ultimo sopravvissuto della Valle d'Irati al progetto della diga di Itoiz

La policia Foral e la Guardia Civil irrompono all'alba
del 30 settembre nel villaggio di Artozki, tenendo in stato di fermo 28 persone, alcune delle quali successivamente rilasciate.
18 gli attivisti trattenuti, 4 dei quali sono stati rilasciati, mentre
4 di loro hanno passato la notte in commissariato.
Due dei detenuti sono stati portati in ospedale; uno per una crisi d'asma,
l'altro per un colpo alla testa.
Sono accusati di resistenza, disobbedienza e disordine pubblico.
Il Governo di Navarra considera il villaggio ormai sgomberato, ma la resistenza continua ad Artozki,dove sono ancora presenti alcune delle persone giunte nel villaggio dopo l'appello dei Solidari@s con Itoiz.

Uno sgombero preannunciato che sta avvenendo senza testimoni; tutte le strade che portano ad Artozkin sono state blindate dalla polizia ed è impossibile raggiungere il villaggio. Anche i giornalisti che hanno provato
ad arrivare sono stati bloccati a 15 kilometri da Artozki.
Il Governo di Navarra, da parte sua, sostiene di aver preso accordi con la popolazione del villaggio sull'evacuazione e che le azioni della giornata rientrano nel piano d'azioni stabilito per portare a termine
i lavori della diga di Itoiz.

Nonostante l'azione repressiva della giornata, il collettivo dei Solidari@s con Itoiz, comunica che la resistenza per impedire la demolizione di Artozki continua.

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'''Un calcio a SKY!'''
l quattro dicembre del 2002 un nucleo di carabinieri, su mandato del Ministero della Comunicazione tento' di chiudere Telefabbrica, una telestreet nata a Termini Imerese per sostenere la lotta degli operai della Fiat minacciati di licenziamento.
Il 19 settembre 2003 alcuni funzionari del Ministero della Comunicazione hanno disattivato e sigillato la street tv di Senigallia Disco Volante [ ] fondata da una cooperativa costituita da un gruppo di disabili, perchè non provvista di concessione governativa. Disco Volante trasmetteva da alcuni mesi in un raggio di qualche centinaio di metri ed e' stata chiusa.
Anche Peccioli Tv (Firenze) ha ricevuto l'ordinanza di disattivazione per 'esercizio non autorizzato di impianto di radiodiffusione televisiva'. Questo accanimento contro le TV di strada avviene mentre ancora e' in corso la discussione alla Camera sul DDL Gasparri. Sono sequestri amministrativi illegittimi perchè non ancora regolamentati da nessuna legge.

Contro l'attacco alle Telestreet , contro la chiusura di Discovolante TV di Senigallia, contro ogni minaccia di sequestro, contro il monopolio di sky TV, le Telestreet romane rilanciano l'esperienza delle tv di strada.
Individuando nel calcio professionistico l'esito di un processo di progressiva separazione tra il calcio come business-spettacolo e il calcio come momento di socialità e cultura popolare, le Telestreet vogliono restituire il calcio al pubblico che lo produce senza lasciare che i monopoli della comunicazione criptino la ricchezza delle strade e delle curve.

Domenica 21 settembre la partita Juventus-Roma verrà ritrasmessa in diretta nel quartiere di S.Lorenzo sul canale 26 delle Uhf, trasformando una tv di strada in un decoder di quartiere.

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'''A DIFESA DEI MEDIA ALTERNATIVI'''

Appel urgent à solidarité (pétition) ! ! ! ZANZA - indy parigi 1. FTR

L'AG45, à Paris, est un immeuble qui regroupe plusieurs média alternatifs. C'est un centre des média permanents, un lieu de coopérations entre supports et d'expérimentations sur les modes de partage des technologies de l'information non-marchandes.

Ce centre des média regroupe Zaléa tv (diffusion hertzienne de programmes tv associatifs), Réseau 2000 (formations gratuites et hébergement de sites), Fréquence Paris Plurielle (radio associative), Les périphériques vous parlent (revue papier), Co-errances (diffusion alternatives de vidéos, livres, revues...), le MIB et... indymedia-paris qui squattent les lieux pour ces réunions.

L'AG45 est menacé d'expulsion d'un jour à l'autre par le Réseau Ferré de France (la branche privatisée de la SNCF) qui gère les lieux. Il y a deux immeubles sur cette partie de la friche industrielle, celui occupé par le centre des média et un autre occasionnellement utilisé par 'Le Secours Catholique'. La Mairie de Paris qui va racheter les lieux semble avoir pour le moment choisi de garder celui du Secours Catho...

Le texte de la pétition :

Depuis décembre 2001 le regroupement d'associations AG45, occupe avec l'aval de la SNCF un bâtiment de la cour du Maroc au 45-47 rue d'Aubervilliers Paris 18ème.

La SNCF ayant aujourd'hui décidé de vendre ce terrain et les bâtiments de la cour à la ville de Paris, demande aux occupants de bien vouloir quitter les lieux avant le 1er octobre 2003.

Compte tenu du travail produit par ces associations qui ont eu à charge la réfection complète du lieu, nous demandons à la SNCF de surseoir à sa demande pendant quelques semaines, le temps que se mette en place une véritable négociation avec les nouveaux propriétaires.

Compte tenu des missions que se sont données les associations qui occupent le bâtiment, à savoir :

- Maintenir et développer un secteur non marchand de communication
- Organiser une transversalité entre des structures de médias
- Permettre une accessibilité de proximité aux médias et aux nouvelles technologies

Compte tenu de la somme d'expériences acquises concernant directement plusieurs centaines de personnes, sans distinction de genre, d'âge ou d'origine, qui participent à la vie de ce lieu unique de par la diversité de ses missions.

Compte tenu de la nécessité de trouver des liens d'expression et de débat pour le mouvement social, ainsi que pour l'ensemble des minorités habitant Paris et sa région.

Nous demandons à la Mairie de Paris De permettre le maintien de La Maison des Médias AG45 Cours du Maroc, rue d'Aubervilliers

Amicalement
Pour AG 45
Emmanuel Saunier

AG45
« LA MAISON DES MEDIAS LIBRES »
Co-errances
Les périphériques vous parlent
Radio FPP 106.3 Fm
Réseau 2000
ZALEA TV

Pour signer ce appel en ligne :
http://www.lapetition.com/sign1.cfm ?numero=780
'''KIRGHIZISTAN'''
Il presidente kirghizo Askar Akayev ha ordinato alla Commissione
Elettorale di avviare una verifica dei presunti brogli elettorali
contestati dall'opposizione per le legislative del 27 febbraio-13 marzo.
Akayev ha ordinato alla Commissione e alla Corte di "prestare
particolare attenzione alle circoscrizioni dove i risultati del
voto hanno provocato reazioni pubbliche estreme", in modo da "dire
con chiarezza alla gente chi ha ragione e chi ha torto", cita un
comunicato della presidenza.
Intanto le proteste in diverse zone del paese non si placano,
anzi si espandono sempre più: sono almeno dieci i morti causati
dai violenti scontri scoppiati tra polizia e attivisti dell'opposizione
e concentratisi in due città meridionali.
arrivano dopo giorni di dimostrazioni
Questa mattina Circa tremila esponenti dell'opposizione hanno fatto
irruzione in un palazzo governativo a Osh, nel sud del paese,
costringendo alla fuga un centinaio di militari di guardia.
Line 107: Line 60:
'''RADIO LIBERE CONTRO ALCA''' '''ISRAELE-PALESTINA'''
Israele dovrebbe consegnare domani la città di Tulkarem in Cisgiordania
all'Autorità nazionale palestinese (Anp), così come nei giorni
scorsi è avvenuto per Gerico. Lo affermano oggi la radio e la stampa
israeliana, secondo la quale l'informazione è stata data dal
ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz.
Il passaggio graduale sotto controllo dell'Anp delle principali
città cisgiordane era stato concordato a febbraio dal presidente
palestinese Abu Mazen e dal premier israeliano Ariel Sharon nel
vertice di Sharm el-Sheikh (Egitto).
Line 109: Line 71:
indy messico ZANZA ->Ritiro?????
Contemporaneamente isralele prosegue la propria espansione conloniale
in Cisgiordania. Lo ha confermato oggi alla France Presse un alto
funzionario della presidenza del Consiglio in condizione di anonimato.
"Stiamo continuando a costruire a Maale Adoumin, a Gush Etzion
e ad Ariel, perché questi settori non saranno mai trasferiti
all'Autorità palestinese", ha affermato il funzionario.
I tre insediamenti si trovano rispettivamente a est e a sud
di Gerusalemme e nel nord della Cisgiordania.
Così come oltre 3.500 alloggi supplementari sarebbero in costruzione
nella zona di Malee Adumin, nei pressi di Gerusalemme est, e dovrebbero
servire a incrementare l'insediamento di Malee che conta già 28mila
abitanti per poi unificarlo a Gerusalemme est, occupata da Israele
dal 1967. Va ricordato che In base al diritto internazionale,
tutti gli insediamenti dello Stato ebraico nei territori
palestinesi sono considerati illegali.
Line 112: Line 89:
Area de Radios Libres de las Americas / Free Radio Area of the Americas ZANZA
by ARLA 1:25am Thu Oct 2 '03
polivocity@yahoo.com.mx

Llamamos a todas las radios libres del Caribe, Centro, Norte y Sud America para coordinarnos y discutir como hacer oir todas las voces en Miami. Estamos trabajando para hacer posible la transmision FM en vivo (desde net-stream hacia el estudio en Miami) asi como tambien programas grabados en diferentes lugares del Contiente Americano.

:::::::::::::::::::::::::::::(english below):::::::::::::::::::::::::::::

Area de Radios Libres de las Americas
'''HAITI'''
UCCISI DUE ‘CASCHI BLU’ DELLA MISSIONE ONU
Due ‘caschi blu’ della missione delle Nazioni Unite ad Haiti
(Minustah) sono stati uccisi da ex-militari haitiani; si tratta
delle prime vittime del contingente Onu da quando, nel giugno 2004,
è stato dispiegato sull’isola di Espagnola, dopo la caduta
dell’ex-presidente Jean-Bertrand Aristide. Il portavoce della
Minustah ha spiegato che la prima vittima è un soldato di
nazionalità cingalese morto domenica durante un’operazione
militare in cui 200 ‘caschi blu’ hanno ripreso il controllo
di un commissariato di polizia occupato dagli ex-militari
haitiani a Petit Goave, 70 chilometri a sud della capitale
Port-au-Prince. Nell’azione sono rimasti uccisi anche
due ex-militari e 35 sono stati catturati, mentre tre
‘caschi blu’ risultano feriti. Secondo radio locali
durante l’operazione sarebbero stati feriti anche alcuni civili,
ma la notizia non è confermata da fonti ufficiali.
La seconda vittima tra gli uomini della Minustah è
un ‘peacekeeper’ di nazionalità nepalese, ucciso a Terre Rouge,
anche in questo caso da ex-militari haitiani che hanno attaccato una pattuglia dell’Onu.
Line 123: Line 111:

Miles de personas nos encontraremos en Noviembre, en Miami, para protestar contra el ALCA (area de libre comercio de las americas), donde intentaran extender las politicas devastadoras del TLC-NA en el resto del hemisferio. Voces de Centro, Sud y Norte America y el Caribe, estaran austentes del discurso en Mimai, por la imposibilidad de obtener visas para visitar el pais.



Por esto Reclamaremos las Ondas (recuperaremos las ondas) de Miami en protesta contra la coalicion Gobierno/Media que limitan nuestra expresion. Reclamaremos America en protesta contra el control fronterizo y la politica de migracion, que como siempre, excluye a l*s “diferentes” y a esas voces disonantes que no quieren que Estados Unidos se la capital de TODA nuestra America.



Llamamos a todas las radios libres del Caribe, Centro, Norte y Sud America para coordinarnos y discutir como hacer oir todas las voces en Miami. Estamos trabajando para hacer posible la transmision FM en vivo (desde net-stream hacia el estudio en Miami) asi como tambien programas grabados en diferentes lugares del Contiente Americano.



Pedimos tambien a las radios libres de EEUU no solo que participen en la coordinacion, sino tambien en la ayuda con el soporte tecnico y equipamiento. Estamos buscando acceso a servidores para stream y FTP.



Esperamos oir sus voces!





Reaclamemos las ondas!

Reclamemos las voces!

Reclamemos America!



Contacto: polivocity@yahoo.com.mx


'''SALONICCO'''


Thessaloniki Prisoner Support ZANZA

Image of Simon wearing a blue rucksack, being kicked in the face by a Greek policeman More than three months after the EU summit in Thessaloniki, 7 people remain incarcerated within the Greek prison system. Simon Chapman (English), Fernando Perez Gorraiz (Spanish), Carlos Martin Martinez (Spanish), Souleiman "Kastro" Dakduk (Syrian), Spyros Tsitsas (Greek) and two Greek juveniles are continuing to be denied justice, despite overwhelming evidence that they have been framed and despite protests around the world.

Kastro has now started a hunger strike while the most recent news from abroad is that the second appeal has failed. However, corporate media within the UK have now started to pay attention to Simon's case and Fair Trials Abroad are monitoring the situation

Anarchist Solidarity Demonstration
by (A)ristotle Tuesday September 23, 2003 at 01:32 PM
Anarchist Solidarity Action at the Greek Consulate.

On June 21st, tens of thousands of people flooded Thessaloniki in an attempt to disrupt the European Union's closed door negotiations. The growing international, anti-capitalist movement was 'fueled' by local, radical Greek resistance to challenge the legitimacy of these self-appointed global-masters. Large, well-organized direct actions were responded to with chemical attacks by the police who used illegal CS and CN gases. Just over two dozen protesters were arrested many of whom were beaten and tortured before being released. Seven individuals still languish in jail on felony charges.
The situation for each is dire.
Police planted a black backpack full of explosives next to a London man after his arrest. Video taken of the day shows him wearing a blue bag.
Another prisoner comes from the Basque region of Spain and has been demonized by the Greek press as a wanted, international terrorist.
And one man, a political refugee from Syria, is facing possible deportation. If he is deported he will likely be executed by the Syrian government
They have been brutalized in jail yet they remain in good spirits because of the overwhelming display of solidarity both in Greece and throughout all of Europe.
Solidarity actions within the United States are essential! The Greek state is relying on American apathy to carry out their persecution of these anarchists. However, our struggles are intertwined. Whether incarcerated or not, we are all fighting the class war together. They fought in the streets of Thessaloniki for us and we will continue to fight for them on the outside. Solidarity is the people's weapon!

Meet: Friday, September 26th at 12:30p.m. at Allyne Park, on the corner of Gough St. And Green St. in San Francisco. Then march to the Greek Consulate for a demonstration of international solidarity.
'''BOLIVIA'''
POPOLARITÀ PRESIDENTE MESA IN CALO DOPO RECENTI CRISI POLITICHE
La popolarità del presidente della Repubblica della Bolivia,
Carlos Mesa, è stata messa a dura prova dalla recente doppia
crisi ravvicinata, che ha visto nelle ultime due settimane
dapprima il capo dello Stato offrire la rinuncia al suo incarico
(respinta) al Parlamento, poi chiedere allo stesso Congresso
(ancora con esito negativo) la convocazione di elezioni anticipate.
Il suo indice di popolarità nel paese avrebbe perso circa 11 punti percentuali.
Intanto continuano i blocchi, le manifestazioni e i picchetti
sulle vie atuostrasdali del paese organizzati dai movimenti sociali
riunitisi in lotta: operai della COB, cocaleros, coordinamento per la
difesa dell'acqua, contadini dell'altipiano e studenti che hanno
ribadito di non voler cedere alle richieste di Mesa di
"rientrare nei ranghi" e che continueranno con le forme di pressione
fino a raggiungere la nazionalizzazione del gas e del petrolio e
la espulsione della multinazionale francese dell'acqua.

Lunedi 21 Marzo 2005

GIORNALE RADIO

OGGI SCIOPERO NELLE FERROVIE di 8 ORE

Adesioni al 52 per cento, stop a metà dei treni non tutelati dalle fasce di garanzia e frontiere di Ventimiglia e del Brennero bloccate; è questo bilancio del Sult sullo sciopero di 8 ore scattato alle 9 di oggi e indetto insieme alla Rls/Rsu delle ferrovie. Diametralmente opposto il bliancio di Trenitalia, che parla di "treni a lunga percorrenza che hanno viaggiato regolarmente e di una situazione generalmente tranquilla". Lo sciopero di oggi tira in ballo la questione sicurezza, dopo il recente disastro di Crevalcore, e il problema del rinnovo del contratto. I sindacati lamentano infatti che "nessun provvedimento idoneo è stato assunto da parte dell'impresa rispetto all'incidente del 7 gennaio", ma anche "gravi inadempienze aziendali - a fronte di un contratto nazionale collettivo di lavoro scaduto nella sua parte economica".

CASTELFRANCO EMILIA Oggi si è inagurato alla presenza dei ministri Giovanardi e Castelli a Castelfranco Emilia il primo Carcere per detenuti tossicodipendenti, privato e gestito dall'Amministrazione Penitenziaria insieme alla comunità di S. Patrignano. All'inaugurazione presenti anche circa 200 persone che hanno protestato bloccando la strada che porta all'ingresso del carcere. Anche a Roma c'è stata un'azione di protesta da parte di circa cinquanta persone del cartello "ConFini zero" tra studenti, precari e alcuni militanti del centro sociale Esc di S. Lorenzo, che hanno manifestatoo davanti al Dipartimento nazionale politiche antidroga di via Quintino Sella. I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta "Il consumo non si chiude in carcere. Fini e Muccioli piantatela". Momenti di tensione per l'arrivo di diversi agenti in massa che hanno provato ad interrompere la manifestazione; una 30ina di persone identificate. -->corrispondenza da radio ondarossa

KIRGHIZISTAN Il presidente kirghizo Askar Akayev ha ordinato alla Commissione Elettorale di avviare una verifica dei presunti brogli elettorali contestati dall'opposizione per le legislative del 27 febbraio-13 marzo. Akayev ha ordinato alla Commissione e alla Corte di "prestare particolare attenzione alle circoscrizioni dove i risultati del voto hanno provocato reazioni pubbliche estreme", in modo da "dire con chiarezza alla gente chi ha ragione e chi ha torto", cita un comunicato della presidenza. Intanto le proteste in diverse zone del paese non si placano, anzi si espandono sempre più: sono almeno dieci i morti causati dai violenti scontri scoppiati tra polizia e attivisti dell'opposizione e concentratisi in due città meridionali. arrivano dopo giorni di dimostrazioni Questa mattina Circa tremila esponenti dell'opposizione hanno fatto irruzione in un palazzo governativo a Osh, nel sud del paese, costringendo alla fuga un centinaio di militari di guardia.

ISRAELE-PALESTINA Israele dovrebbe consegnare domani la città di Tulkarem in Cisgiordania all'Autorità nazionale palestinese (Anp), così come nei giorni scorsi è avvenuto per Gerico. Lo affermano oggi la radio e la stampa israeliana, secondo la quale l'informazione è stata data dal ministro della difesa israeliano Shaul Mofaz. Il passaggio graduale sotto controllo dell'Anp delle principali città cisgiordane era stato concordato a febbraio dal presidente palestinese Abu Mazen e dal premier israeliano Ariel Sharon nel vertice di Sharm el-Sheikh (Egitto).

->Ritiro????? Contemporaneamente isralele prosegue la propria espansione conloniale in Cisgiordania. Lo ha confermato oggi alla France Presse un alto funzionario della presidenza del Consiglio in condizione di anonimato. "Stiamo continuando a costruire a Maale Adoumin, a Gush Etzion e ad Ariel, perché questi settori non saranno mai trasferiti all'Autorità palestinese", ha affermato il funzionario. I tre insediamenti si trovano rispettivamente a est e a sud di Gerusalemme e nel nord della Cisgiordania. Così come oltre 3.500 alloggi supplementari sarebbero in costruzione nella zona di Malee Adumin, nei pressi di Gerusalemme est, e dovrebbero servire a incrementare l'insediamento di Malee che conta già 28mila abitanti per poi unificarlo a Gerusalemme est, occupata da Israele dal 1967. Va ricordato che In base al diritto internazionale, tutti gli insediamenti dello Stato ebraico nei territori palestinesi sono considerati illegali.

HAITI UCCISI DUE ‘CASCHI BLU’ DELLA MISSIONE ONU Due ‘caschi blu’ della missione delle Nazioni Unite ad Haiti (Minustah) sono stati uccisi da ex-militari haitiani; si tratta delle prime vittime del contingente Onu da quando, nel giugno 2004, è stato dispiegato sull’isola di Espagnola, dopo la caduta dell’ex-presidente Jean-Bertrand Aristide. Il portavoce della Minustah ha spiegato che la prima vittima è un soldato di nazionalità cingalese morto domenica durante un’operazione militare in cui 200 ‘caschi blu’ hanno ripreso il controllo di un commissariato di polizia occupato dagli ex-militari haitiani a Petit Goave, 70 chilometri a sud della capitale Port-au-Prince. Nell’azione sono rimasti uccisi anche due ex-militari e 35 sono stati catturati, mentre tre ‘caschi blu’ risultano feriti. Secondo radio locali durante l’operazione sarebbero stati feriti anche alcuni civili, ma la notizia non è confermata da fonti ufficiali. La seconda vittima tra gli uomini della Minustah è un ‘peacekeeper’ di nazionalità nepalese, ucciso a Terre Rouge, anche in questo caso da ex-militari haitiani che hanno attaccato una pattuglia dell’Onu.

BOLIVIA POPOLARITÀ PRESIDENTE MESA IN CALO DOPO RECENTI CRISI POLITICHE La popolarità del presidente della Repubblica della Bolivia, Carlos Mesa, è stata messa a dura prova dalla recente doppia crisi ravvicinata, che ha visto nelle ultime due settimane dapprima il capo dello Stato offrire la rinuncia al suo incarico (respinta) al Parlamento, poi chiedere allo stesso Congresso (ancora con esito negativo) la convocazione di elezioni anticipate. Il suo indice di popolarità nel paese avrebbe perso circa 11 punti percentuali. Intanto continuano i blocchi, le manifestazioni e i picchetti sulle vie atuostrasdali del paese organizzati dai movimenti sociali riunitisi in lotta: operai della COB, cocaleros, coordinamento per la difesa dell'acqua, contadini dell'altipiano e studenti che hanno ribadito di non voler cedere alle richieste di Mesa di "rientrare nei ranghi" e che continueranno con le forme di pressione fino a raggiungere la nazionalizzazione del gas e del petrolio e la espulsione della multinazionale francese dell'acqua.

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)