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=== GR 20.9 13:30 === = Rassegna Stampa =
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 '''IRAQ''' dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml
è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line
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FERITO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI GOVERNO A BAGHDAD
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 Akila al Hachimi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, e' stato ferito oggi da colpi di arma da fuoco a Baghdad. Lo si e' appreso da fonti americane ed irachene. Secondo un responsabile iracheno che ha voluto conservare l'anonimato, Akila al Hachimi e' stata raggiunta da due proiettili allo stomaco, da uno alla spalla e da un altro alla gamba e le sue condizioni sono giudicate ''gravi''.
Akira al Hachimi, l'esponente del consiglio di governo provvisorio iracheno ferita questa mattina a Baghdad in un agguato, e' una sciita, che nel consiglio e' esperta di esteri. E' una delle tre donne che siede nel Consiglio di governo provvisorio.
L'agguato, secondo una fonte locale, e' avvenuto intorno alle 8:45 locali (le 6:45 in Italia) davanti alla sua casa in un quartiere occidentale di Baghdad. La donna ferita alla spalla, ad una gamba e allo stomaco e' stata ricoverata nell'ospedale Yarmouk in condizioni definite ''gravi''. Almeno un sospetto e' stato arrestato ed interrogato. Quello di oggi e' il primo attentato contro un membro del consiglio di governo provvisorio.

trovare su incontro chirac schroeder blair

'''TERREMOTO'''

Un terremoto di magnitudo 5,5 della scala Richter ha colpitola citta' di Tokyo, provocando almeno sette feriti e lesionato alcuni edifici.
 
Secondo l'agenzia Kyodo, i feriti finora accertati si trovavano in un tempio una cui parete è crollata in seguito al sisma.
 
L'epicentro del movimento tellurico è stato individuato nella provincia di Chiba, a una settantina di chilometri da Tokyo.
 
Sembra scongiurato il pericolo di uno tsunami, onda anomala pericolosa per le coste.
 
Nella capitale nipponica, metropolitana e mezzi pubblici funzionano regolarmente.

'''DIRITTI DEGLI OMOSESSUALI'''

Il governatore della California Gray Davis ha firmato una legge dello Stato che garantisce alle coppie omosessuali diritti e responsabilità pari a quelli delle coppie "normali".
 "Una famiglia è una famiglia a prescindere dal sesso", ha detto Davis a San Francisco di fronte a una folla di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali entusiasti.
 La legge, che entrerà in vigore nel 2005, permetterà alle coppie omosessuali di ottenere sussidi per i figli, gli alimenti in caso di divorzio e la copertura sanitaria. Sono previsti anche tutti i benefici fiscali disponibili per le coppie eterosessuali.
 Il provvedimento estende le provvidenze per le coppie omosessuali già previste da una legge californiana del 1999.
= GR ORE 13.30 =
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= tuvuofalamericano =



= spazio indy 8.4 =

'''palestina'''

Almeno nove dimostranti palestinesi sono rimasti feriti oggi durante disordini divampati alla periferia di Gerusalemme, nel villaggio di Biddu.

(con audio)


'''l'onda lunga della biometria'''

http://punto-informatico.it/p.asp?i=47655


'''presidio contro la guerra/iraq'''

http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=5398


     COMUNICATO STAMPA

      IRAQ: FALLUJA COME JENIN?


Da due giorni l?esercito Usa ha cinto d'assedio la citt? di Falluja lanciando quella che ha tutta l?aria di una punizione collettiva per i
+fatti della scorsa settimana, quando quattro statunitensi furono linciati dalla folla.

La citt? ? stata isolata, tutte le via di accesso sono state chiuse gi? da domenica e ai 300.000 abitanti ? impedito di lasciare l'area. Anche
+ai giornalisti ? stato vietato l'accesso.

Una ingente forza militare, prima concentrata intorno alla citt?, ha iniziato ad entrare trovando forti resistenze da parte della popolazione
+e determinando forti combattimenti. Attacchi sono in corso dal cielo, anche con missili, su zone abitate. Rastrellamenti sarebbero in corso
+casa per casa e, dalle poche testimonianze, risulta che decine di iracheni sono stati uccisi. L?unico ospedale della citt? non ? in grado di
+far fronte alla emergenza.

Facciamo appello ad un immediato intervento del Segretario Generale dell'Onu perch? cessi la carneficina e Falluja sia liberata dall'assedio.

Invitiamo tutte le associazioni, i sindacati, i partiti a prendere posizione e promuovere iniziative che favoriscano la mobilitazione della
+comunit? internazionale perch? non si ripeta, proprio nei giorni dell'anniversario, quanto ? gi? successo a Jenin.


da radio onda d'urto:

 IRAQ:ORAMAI E' GURRA APERTA
07 Aprile 2004 - 10.22 Durata: 4 minuti 36 secondi
Distruggeremo l’esercito di Al Sadr». Gli americani non sembrano aver dubbi, il problema iracheno è solo un problema militare. Secondo uno dei portavoce del comando statunitense in Iraq, le forze armate Usa sono impegnate in operazioni il cui fine è la totale distruzione dell'esercito Mehdi, la milizia del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr che da giorni si batte furiosamente contro le truppe della coalizione alleata. Negli scontri con i miliziani sciiti di Sadr sono già morte da domenica almeno 130 persone, tra cui una trentina di soldati della coalizione, ma nel frattempo la rivolta contro l’occupazione si è allargata anche alla popolazione sunnita. Poco fa il ministro della difesa ucraino ha annunciato che le truppe ucraine hanno lasciato la città di Kout, 180 km a sud di Baghdad, dopo violenti combattimenti con le milizie di Moqtada Sadr che controllano ormai la città. E’ il primo caso di truppe d’occupazione che abbandonano un’area urbana. La rivolta dunque non si arresta, e anche oggi sono previste nuove manifestazioni in tutto l’Iraq, anche nella città di Bassora, dove un accordo tra guerriglia e truppe d’occupazione britanniche ha riportato la calma dopo giorni di scontri. Qui abbiamo raggiunto Fabio Alberti, di un ponte per...

audio: alberti-iraq7


intanto a roma raccolte per falluja
(audio)

ancora uranio impoverito:

 ANCORA UN MILITARE MALATO DI TUMORE PER L'URANIO
07 Aprile 2004 - 13.50 Durata: 1 minuto 40 secondi
URANIO IMPOVERITO Un maresciallo elicotterista della Marina è stato ricoverato all'ospedale per un tumore ad un testicolo. Il militare, di origine sarda, è stato presente in tutti i le zone di guerra dove gli Usa hanno rovesciato tonnellate di uranio: la prima guerra contro l'Irak, la Somalia, il Kosovo, la Macedonia e di nuovo l’Irak. Al rientro dall'ultima missione in Irak, il 12 dicembre 2003, è stato ricoverato in ospedale con la diagnosi del tumore. Il padre e la madre non possono permettersi di stare vicini al figlio, lei paralizzata, lui invalido costretto su una carrozzella. La denuncia arriva dal coordinamento sardo “gettiamo le basi, che sottolinea come la Sardegna continua a pagare con la sofferenza dei suoi figli le irresponsabili politiche belliche intraprese dall'Italia. Abbiamo sentito il padre del militare malato

audio(bassa qualita') :salvatore...


'''lager in afghanistan'''

Il lager Usa di Bagram

Dal rapporto di Human Rights Watch. Gli ex detenuti nel campo di prigionia Usa della base militare di Bagram, raccontano i maltrattamenti fisici e psicologici cui sono stati sottoposti dai soldati americani. Privazione prolungata del sonno, divieto assoluto di parlare con chiunque, punizioni corporali e costrizione in posizioni dolorose, pestaggi, esposizione a temperature estreme, catene sempre ai piedi e umiliazioni di ogni genere. Tutte ‘tecniche comuni’ confermate dagli ufficiali della base

 

9 marzo 2004 – Mohammed Naim è stato arrestato nel marzo 2002 in un villaggio vicino a Gardez, nella provincia di Paktia, assieme ad altre quattro persone. “Ci hanno portati via in piena notte, in elicottero. Ci hanno legato le mani dietro la schiena con dei nastri di plastica e messo un cappuccio nero in testa. Per tutto il viaggio ci hanno tenuto i fucili puntati addosso. Appena atterrati alla base di Bagram, ci hanno buttati in un’altra stanza e costretti per ore faccia a terra. Poi mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza. Qui mi hanno denudato, rasato barba e capelli e mi hanno fatto ristendere sul pavimento. Un soldato mi immobilizzava tenendomi uno scarpone pigiato sulla schiena. Poi hanno cominciato a farmi domande e a fotografarmi, mentre ero ancora nudo. Tutto nudo! Continuavano a chiedermi cose che non sapevo, a domandarmi se conoscessi i comandanti talebani, e io continuavo a rispondere che faccio il macellaio nel mio villaggio.

Saif-ur Rahman è stato arrestato nell’agosto del 2002. Lo hanno portato via dal suo villaggio nella provincia di Kunar in elicottero nella prigione di Bagram. Appena arrivato lo hanno spogliato e gli hanno fatto passare la prima notte in una cella frigorifera dopo averlo ‘lavato’ con un getto di acqua fredda. Il giorno dopo lo hanno portato in catene in una stanza, sempre nudo. Qui i soldati Usa lo hanno fatto stendere faccia a terra sul pavimento, immobilizzandolo con una sedia. Poi è cominciato l’interrogatorio, la cui dinamica è stata raccontata da diversi ex-detenuti.

Il prigioniero viene fatto stare in piedi, spesso nudo, per ore e ore, con un potente faro puntato in faccia. Solo dopo un’ora in cui l’interrogato riesce a rimanere perfettamente fermo e in silenzio, iniziano le domande. A ogni movimento o parola, i soldati ‘resettano l’orologio’ facendo ripartire il conto dell’ora. L’interrogatorio è estremamente duro. I militari urlano domande e insulti da dietro il faro e non di rado, se non ottengono le risposte desiderate, passano alle pressioni fisiche, cioè calci e pugni. Ma sanno bene che le prime volte i prigionieri non parlano, e che prima bisogna ‘ammorbidirli’ con un trattamento studiato nei minimi particolari.

Tutti i detenuti intervistati dopo il rilascio da Bagram raccontano di essere stati tenuti sempre nudi e in catene, anche durante la notte. Notti insonni, dato che le celle in cui venivano stipati erano costantemente illuminate da luci molto forti e i soldati, ogni quarto d’ora, li svegliavano battendo sulle porte di metallo. Questa privazione del sonno durava per settimane. Di giorno i prigionieri, sempre tenuti in catene, tranne che per gli interrogatori, non potevano parlare tra loro né ai soldati, se non interpellati. Chi trasgrediva veniva incatenato per le mani ad una trave sopra una porta, rimanendo così per ore con le braccia alzate sopra la testa: una punizione molto dolorosa secondo quelli che l’hanno subita.

Roger King, portavoce militare della base di Bagram, conferma tutto. “Sì, abbiamo notato che la prolungata privazione del sonno è un modo efficace di ridurre l’inibizione dei detenuti a parlare, la loro resistenza a rispondere agli interrogatori. E lo stesso vale per il divieto assoluto di parlarsi tra loro: se lo fanno si danno coraggio e si sostengono, diventando troppo sicuri di loro stessi. Chi infrange questa regola, per punizione, viene costretto a stare in posizioni scomode per un po’ di tempo.

Altri ufficiali Usa della base, rimanendo anonimi, hanno confermato che i prigionieri vengono tenuti sempre in catene, anche quando dormono. Vengono liberati dai ceppi solo per gli interrogatori, durante i quali sono costretti a stare in piedi, in ginocchio o in altre posizioni che provocano dolore per ore, con un cappuccio nero in testa o occhiali oscurati con spray nero. Hanno confermato anche che i detenuti vengono privati del sonno o tenuti in condizioni di isolamento per tempi prolungati, o esposti a temperature estreme, caldo asfissiante di giorno e gelo di notte.



in coda:

 '''decreto urbani'''

anke se

http://italy.indymedia.org/news/2004/04/521095.php

(vedi se ci sono aggiornamenti)


 (breve presentazione e audio -6 minuti)



= Approfondimenti vari =

Rassegna Stampa

dall'indirizzo http://www.ansa.it/rubriche/rassegna/rassegnaoggi.shtml è possibile vedere e leggere le prime pagine di tutti i quotidiani andando al link della rassegna stampa della camera dei deputati oppure a partire dalle 12 sono disponibili tutti i quotidiani di oggi on-line

GR ORE 13.30

tuvuofalamericano

spazio indy 8.4

palestina

Almeno nove dimostranti palestinesi sono rimasti feriti oggi durante disordini divampati alla periferia di Gerusalemme, nel villaggio di Biddu.

(con audio)

l'onda lunga della biometria

http://punto-informatico.it/p.asp?i=47655

presidio contro la guerra/iraq

http://italy.indymedia.org/calendar/event_display_detail.php?event_id=5398

  • COMUNICATO STAMPA
    • IRAQ: FALLUJA COME JENIN?

Da due giorni l?esercito Usa ha cinto d'assedio la citt? di Falluja lanciando quella che ha tutta l?aria di una punizione collettiva per i +fatti della scorsa settimana, quando quattro statunitensi furono linciati dalla folla.

La citt? ? stata isolata, tutte le via di accesso sono state chiuse gi? da domenica e ai 300.000 abitanti ? impedito di lasciare l'area. Anche +ai giornalisti ? stato vietato l'accesso.

Una ingente forza militare, prima concentrata intorno alla citt?, ha iniziato ad entrare trovando forti resistenze da parte della popolazione +e determinando forti combattimenti. Attacchi sono in corso dal cielo, anche con missili, su zone abitate. Rastrellamenti sarebbero in corso +casa per casa e, dalle poche testimonianze, risulta che decine di iracheni sono stati uccisi. L?unico ospedale della citt? non ? in grado di +far fronte alla emergenza.

Facciamo appello ad un immediato intervento del Segretario Generale dell'Onu perch? cessi la carneficina e Falluja sia liberata dall'assedio.

Invitiamo tutte le associazioni, i sindacati, i partiti a prendere posizione e promuovere iniziative che favoriscano la mobilitazione della +comunit? internazionale perch? non si ripeta, proprio nei giorni dell'anniversario, quanto ? gi? successo a Jenin.

da radio onda d'urto:

  • IRAQ:ORAMAI E' GURRA APERTA

07 Aprile 2004 - 10.22 Durata: 4 minuti 36 secondi Distruggeremo l’esercito di Al Sadr». Gli americani non sembrano aver dubbi, il problema iracheno è solo un problema militare. Secondo uno dei portavoce del comando statunitense in Iraq, le forze armate Usa sono impegnate in operazioni il cui fine è la totale distruzione dell'esercito Mehdi, la milizia del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr che da giorni si batte furiosamente contro le truppe della coalizione alleata. Negli scontri con i miliziani sciiti di Sadr sono già morte da domenica almeno 130 persone, tra cui una trentina di soldati della coalizione, ma nel frattempo la rivolta contro l’occupazione si è allargata anche alla popolazione sunnita. Poco fa il ministro della difesa ucraino ha annunciato che le truppe ucraine hanno lasciato la città di Kout, 180 km a sud di Baghdad, dopo violenti combattimenti con le milizie di Moqtada Sadr che controllano ormai la città. E’ il primo caso di truppe d’occupazione che abbandonano un’area urbana. La rivolta dunque non si arresta, e anche oggi sono previste nuove manifestazioni in tutto l’Iraq, anche nella città di Bassora, dove un accordo tra guerriglia e truppe d’occupazione britanniche ha riportato la calma dopo giorni di scontri. Qui abbiamo raggiunto Fabio Alberti, di un ponte per...

audio: alberti-iraq7

intanto a roma raccolte per falluja (audio)

ancora uranio impoverito:

  • ANCORA UN MILITARE MALATO DI TUMORE PER L'URANIO

07 Aprile 2004 - 13.50 Durata: 1 minuto 40 secondi URANIO IMPOVERITO Un maresciallo elicotterista della Marina è stato ricoverato all'ospedale per un tumore ad un testicolo. Il militare, di origine sarda, è stato presente in tutti i le zone di guerra dove gli Usa hanno rovesciato tonnellate di uranio: la prima guerra contro l'Irak, la Somalia, il Kosovo, la Macedonia e di nuovo l’Irak. Al rientro dall'ultima missione in Irak, il 12 dicembre 2003, è stato ricoverato in ospedale con la diagnosi del tumore. Il padre e la madre non possono permettersi di stare vicini al figlio, lei paralizzata, lui invalido costretto su una carrozzella. La denuncia arriva dal coordinamento sardo “gettiamo le basi, che sottolinea come la Sardegna continua a pagare con la sofferenza dei suoi figli le irresponsabili politiche belliche intraprese dall'Italia. Abbiamo sentito il padre del militare malato

audio(bassa qualita') :salvatore...

lager in afghanistan

Il lager Usa di Bagram

Dal rapporto di Human Rights Watch. Gli ex detenuti nel campo di prigionia Usa della base militare di Bagram, raccontano i maltrattamenti fisici e psicologici cui sono stati sottoposti dai soldati americani. Privazione prolungata del sonno, divieto assoluto di parlare con chiunque, punizioni corporali e costrizione in posizioni dolorose, pestaggi, esposizione a temperature estreme, catene sempre ai piedi e umiliazioni di ogni genere. Tutte ‘tecniche comuni’ confermate dagli ufficiali della base

9 marzo 2004 – Mohammed Naim è stato arrestato nel marzo 2002 in un villaggio vicino a Gardez, nella provincia di Paktia, assieme ad altre quattro persone. “Ci hanno portati via in piena notte, in elicottero. Ci hanno legato le mani dietro la schiena con dei nastri di plastica e messo un cappuccio nero in testa. Per tutto il viaggio ci hanno tenuto i fucili puntati addosso. Appena atterrati alla base di Bagram, ci hanno buttati in un’altra stanza e costretti per ore faccia a terra. Poi mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza. Qui mi hanno denudato, rasato barba e capelli e mi hanno fatto ristendere sul pavimento. Un soldato mi immobilizzava tenendomi uno scarpone pigiato sulla schiena. Poi hanno cominciato a farmi domande e a fotografarmi, mentre ero ancora nudo. Tutto nudo! Continuavano a chiedermi cose che non sapevo, a domandarmi se conoscessi i comandanti talebani, e io continuavo a rispondere che faccio il macellaio nel mio villaggio.

Saif-ur Rahman è stato arrestato nell’agosto del 2002. Lo hanno portato via dal suo villaggio nella provincia di Kunar in elicottero nella prigione di Bagram. Appena arrivato lo hanno spogliato e gli hanno fatto passare la prima notte in una cella frigorifera dopo averlo ‘lavato’ con un getto di acqua fredda. Il giorno dopo lo hanno portato in catene in una stanza, sempre nudo. Qui i soldati Usa lo hanno fatto stendere faccia a terra sul pavimento, immobilizzandolo con una sedia. Poi è cominciato l’interrogatorio, la cui dinamica è stata raccontata da diversi ex-detenuti.

Il prigioniero viene fatto stare in piedi, spesso nudo, per ore e ore, con un potente faro puntato in faccia. Solo dopo un’ora in cui l’interrogato riesce a rimanere perfettamente fermo e in silenzio, iniziano le domande. A ogni movimento o parola, i soldati ‘resettano l’orologio’ facendo ripartire il conto dell’ora. L’interrogatorio è estremamente duro. I militari urlano domande e insulti da dietro il faro e non di rado, se non ottengono le risposte desiderate, passano alle pressioni fisiche, cioè calci e pugni. Ma sanno bene che le prime volte i prigionieri non parlano, e che prima bisogna ‘ammorbidirli’ con un trattamento studiato nei minimi particolari.

Tutti i detenuti intervistati dopo il rilascio da Bagram raccontano di essere stati tenuti sempre nudi e in catene, anche durante la notte. Notti insonni, dato che le celle in cui venivano stipati erano costantemente illuminate da luci molto forti e i soldati, ogni quarto d’ora, li svegliavano battendo sulle porte di metallo. Questa privazione del sonno durava per settimane. Di giorno i prigionieri, sempre tenuti in catene, tranne che per gli interrogatori, non potevano parlare tra loro né ai soldati, se non interpellati. Chi trasgrediva veniva incatenato per le mani ad una trave sopra una porta, rimanendo così per ore con le braccia alzate sopra la testa: una punizione molto dolorosa secondo quelli che l’hanno subita.

Roger King, portavoce militare della base di Bagram, conferma tutto. “Sì, abbiamo notato che la prolungata privazione del sonno è un modo efficace di ridurre l’inibizione dei detenuti a parlare, la loro resistenza a rispondere agli interrogatori. E lo stesso vale per il divieto assoluto di parlarsi tra loro: se lo fanno si danno coraggio e si sostengono, diventando troppo sicuri di loro stessi. Chi infrange questa regola, per punizione, viene costretto a stare in posizioni scomode per un po’ di tempo.

Altri ufficiali Usa della base, rimanendo anonimi, hanno confermato che i prigionieri vengono tenuti sempre in catene, anche quando dormono. Vengono liberati dai ceppi solo per gli interrogatori, durante i quali sono costretti a stare in piedi, in ginocchio o in altre posizioni che provocano dolore per ore, con un cappuccio nero in testa o occhiali oscurati con spray nero. Hanno confermato anche che i detenuti vengono privati del sonno o tenuti in condizioni di isolamento per tempi prolungati, o esposti a temperature estreme, caldo asfissiante di giorno e gelo di notte.

in coda:

  • decreto urbani

anke se

http://italy.indymedia.org/news/2004/04/521095.php

(vedi se ci sono aggiornamenti)

  • (breve presentazione e audio -6 minuti)

Approfondimenti vari

radiolina (last edited 2008-06-26 09:51:30 by anonymous)