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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL MUNDO - La proposta del governatore della provincia basca, Juan José Ibarretxe ha scoperchiato una pentola bollente. Prendendo spunto dalla sua idea di creare una forma di sovranità compartimentata con lo Stato spagnolo, anche i nazionalisti catalani e galiziani si associano. Questa la notizia d'apertura di El Mundo. Netta la risposta del primo ministro spagnolo José Maria Aznar. Il premier ha detto che non permetterà che la società spagnola sia "spazzata via" da "alcuni fanatici". Ibarretxe, scrive El Mundo in prima pagina, ha incluso nel giro di consultazioni nelle quali sottoporrà la sua idea alle compagini politiche anche Batasuna. Dall'estero sono riportate notizie sul medio oriente: l'esercito israeliano ha occupato due case di fronte alla Muqata, la sede del quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah. Lo ha riferito uno dei principali consiglieri di Arafat, Nabil Abu Rudeina, al quotidiano spagnolo. "La Muqata si trova di nuovo sotto la minaccia delle armi israeliane" ha detto Rudeina. In evidenza, i dati sconsolanti delle borse.

EL PAIS - Questione basca anche oggi in apertura su El Pais. Il governatore della provincia basca, inizierà in questo mese un giro di consultazioni per sottoporre la propria proposta di una forma di sovranità compartimentata nello Stato spagnolo. Ibarretxe ha incluso nel giro di consultazioni anche Batasuna, il partito autonomista basco le cui attività sono state sospese dal giudice Baltasar Garzon, scrive El Pais. In prima pagina anche il lunedì nero dei mercati finanziari. "Le borse chiudono con un'altra giornata di panico il peggior settembre dal 1992", titola il quotidiano spagnolo.

GRAN BRETAGNA

THE GUARDIAN - "Il piano di bilancio di Brown allo sbando". Il ministero del tesoro ammette che "gli obbiettivi definiti a marzo non potranno essere raggiunti per colpa del peggioramento delle condizioni dell'economia su scala mondiale". Altro titolo sulla questione irachena: "Saddam pronto a dire si al rientro degli ispettori dell'Onu". L'andamento "positivo" dei colloqui di Vienna sembra indicare questa possibilità mentre in Gran Bretagna diminuisce ancora il consenso alla guerra. Solo il 33% degli inglesi è favorevole alla guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein. Rispetto a una settimana fa, il consenso all'offensiva è disunito di 4 punti percentuali

THE TIMES - "Giorno nero per Blair: il partito si ribella". Per il premier quella di ieri è stata la "più grande sconfitta". Sia sul finanziamento privato ai servizi pubblici che sull'Iraq una consistente parte del partito contraria alla linea del premier. Per quanto l'Iraq, anche il Times segnala: "L'Onu vicino ad un accordo con l'Iraq sugli ispettori". Una polemica intanto infuria nelle università inglesi: "Le università fanno una politica discriminatoria". Sotto accuse i principali college, che discriminerebbero gli studenti che vengono dalle scuole indipendenti.

THE INDEPENDENT - "Blair pronto ad affrontare il partito". Il premier, scrive l'Independent, "dichiarerò che il suo governo intende andare avanti sulla strada della controversa riforma dei servizi pubblici". E un editoriale mette sull'avviso il premier: "Blair dovra' dare un messaggio persuasivo".

FRANCIA

LIBERATION - "La follia delle borse". Dopo la nuova, ennesima caduta, "nessuno sembra in grado di valutare l'ampiezza dell'attuale crack". E il giornale evidenzia che siamo ormai giunti "al nono mese di caduta accelerata". Per i mercati finanziari si è veramente aperto, dice un altro articolo, "un ciclo infernale".

LE FIGARO -"Prostituzione: primi processi alle reti orientali": col processo in Alta Garonna a due bulgari, la giustizia francese comincia a fare i conti con le gang internazionali che sfruttano le ragazze venute dall'est. Taglio centrale dedicato ai rapporti tra Francia e Unione Europea. "Raffarin vuole rassicurare l'Europa". Parlando ai parlamentari dell'Unione per il Presidente, il premier invia un messaggio rassicurante a Bruxelles sulle questioni del bilancio.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - Politica interna in apertura oggi sul Washington Post.. In evidenza anche la crisi irachena. Due senatori repubblicani, e quindi dello stesso partito del presidente Usa George W. Bush, sono andati alla Casa Bianca per convincere Bush a evitare azioni unilaterali contro Saddam Hussein. I senatori sono Chuck Hagel e Richard Lugar. In prima pagina anche un articolo sulla'andamento delle operazioni militari Usa in Afghanistan.

NEW YORK TIMES - anche il NYT apre sulla politica interna: la decisione del senatore uscente del New Jersey Robert G. Torricelli di lasciare la campagna elettorale, dopo che la sua integrità è stata messa in dubbio per una serie di regali ricevuti da un faccendiere ora in carcere. In evidenza per la politica estera, la questione irachena. Gli Stati Uniti, scrive il NYT, non si curano delle critiche russe, secondo le quali gli attacchi recenti in Iraq, in particolare i bombardamenti da parte delle forze americane attorno a Bassora, starebbero interferendo con i tentativi diplomatici di evitare la guerra.

WALL STREET JOURNAL - L'Iraq è oggetto oggi del 'Column One' del Wall Street Journal. "I leader arabi - scrive il WSJ - continuano a ripetere di essere contrari a un attacco contro l'Iraq". Le cose, tuttavia, non starebbero così, secondo il quotidiano della DowJones, in particolare in Kuwait, il paese che fu invaso dalle truppe di Saddam Hussein 11 anni fa. "La cosa più importante è che è necessario che l'attacco sia il più presto possibile", scrive il WSJ riferendo lo sceicco Saud Nasser al Sabah, membro della famiglia regnante ed ex ambasciatore kuwaitiano a Washington durante la guerra del Golfo nel 1991. "Perché - spiega lo sceicco -, in caso diverso, la coalizione potrebbe perdere il momento giusto". In evidenza, la crisi dei mercati finanziari europei. In un anno, spiega il WSJ, le borse europee hanno perso il 35 per cento del loro valore. Ma se Atene piange, Sparta non ride. E, così, il WSJ riporta in prima pagina anche un articolo del mercato americano. "Gli investitori statunitensi - titola il WSJ - vedono le loro speranze borsistiche svanire".

MEDIO ORIENTE

MAARIV - Il primo ministro israeliano Ariel Sharon mantiene contatti segreti con responsabili palestinesi attraverso Ephraim Halevy, ex capo dei servizi segreti (Mossad). Lo riferisce oggi il quotidiano israeliano Maariv. Questi contatti, aggiunge il giornale, avvengono con la madiazione di un paese che non ha relazioni diplomatiche con Israele, probabilmente uno degli emirati del Golfo. Secondo Maariv, le personalita' palestinesi che mantengono questi rapporti potrebbero avere prossimamente un ruolo di primo piano nella direzione palestinese.

YEDOTH AHRONOTH Gli Stati Uniti avrebbero deciso di accelerare le operazioni contro l'Iraq in modo da sferrare l'attacco "in poche settimane". Lo scrive oggi il quotidiano israeliano, citando funzionari di alto rango israeliani che avrebbero parlato con membri importanti dell'Amministrazione Bush. Il fatto che l'attacco sarebbe vicino, secondo il quotidiano, spiegherebbe anche il motivo per cui sono stati rimandati nelle scorse settimane degli incontri tra una delegazione israeliana, guidata dal direttore generale del ministero della Difesa Amos Yaron, e membri di spicco del dipartimento alla Difesa Usa. La delegazione partirà oggi per Washington.Yedoth Ahronoth mette inoltre in relazione le pressioni americane perché Tel Aviv ponesse presto termine all'assedio al quartier generale del leader palestinese Yasser Arafat con questa volontà di avere campo libero per un attacco immediato. Ieri il quotidiano ha scritto che una batteria di missili anti-missile Patriot starebbe per essere installata in Israele. Fonti dell'amministrazione Usa hanno spiegato che la batteria sarà usata in un'esercitazione il prossimo mese per verificarne l'efficacia nell'intercettare aerei e missili nemici. Le stesse fonti hanno spiegato anche che è ragionevole pensare che la batteria missilistica resti lì anche dopo che l'esercitazione sarà terminata.

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