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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

FRANCIA

LE FIGARO - "Pensioni: Raffarin sonda le resistenze". La questione delle riforma del sistema pensionistico si sta trasformando in Francia in un "tango politico". Il problema è quello dell'allineamento tra dipendenti del settore pubblico e del privato e su questo il governo sembra diviso. La sinistra ne approfitta e va all'attacco - commenta il quotidiano conservatore -: il segretario socialista Hollande attacca il premier: vuole "addormentare i francesi". Taglio centrale per la situazione in Costa d'Avorio. "La Francia nell'ingranaggio della costa d'avorio. Militari francesi impegnati nei combattimenti".

LIBERATION - "Sinistra. La tentazione del radicalismo". Dove va la sinistra francese si chiede Libè? "Dopo la sconfitta elettorale di primavera, forte pressione su socialisti e Verdi- perché diano una netta sterzata del timone a sinistra".

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - "Il piano di emergenza ha funzionato". Dopo la conclusione del secondo sciopero di otto giorni dei vigili del fuoco, il Times registra che le contromisure approntate dal governo si sono rivelate efficaci. L'esercito non ha fatto rimpiangere i pompieri. Un'altra notizia racconta invece le trasformazioni del Welfare britannico. I "Pensionati potrebbero non aver più diritto a salire gratis su pullman e altri messi del trasporto pubblico". Il denaro così risparmiato potrebbe invece andare ad alimentare un fondo che garantisca sconti sui trasporti ai disoccupati.

THE GUARDIAN - "I Ministri ora alzano il livello dello scontro sullo sciopero". Il ricorso all'esercito da parte del governo per sostituire i pompieri in sciopero rappresenta un precedente positivo secondo il governo, che ribaltando la situazione parte dalla buona riuscita dei militari per chiedere la riforma e la modernizzazione dell'organizzazione e del modo di lavorare dei vigili del fuoco. Ma "I sindacati sono furiosi" e i "leader sindacali criticano il comportamento di Blair". L'altra notizia chiave della prima pagina del Guardian online riguarda le Olimpiadi 2012: "Il cancelliere Brown lancia la sfida". L'Inghilterra vuole ospitare i giochi e "rompendo il protocollo" accanto al governo si schiera in prima persona la principessa Anna.

THE INDEPENDENT - "Il vicepremier Prescott attacca i sindacati: stanno trasformando lo sciopero dei pompieri in una battaglia politica". Per Prescott i sindacati starebbero approfittando della situazione per "trasformare la disputa sullo sciopero in un conflitto ideologico sul futuro del Labour". Dall'Iraq invece la notizia di "quattro uomini uccisi da un attacco degli aerei alleati", mentre a Gaza "Le forze israeliane falliscono nell'impresa di uccidere un leader della Jihad".

SPAGNA

EL MUNDO - Tutte notizie di politica interna in prima pagina. L'apertura è dedicata al disastro ecologico provocato dalla petroliera "Prestige". "150.000 galiziani protestano per la gestione della crisi della 'Prestige'. Chiedono le dimissioni di Aznar (il premier, ndr) e di Fraga (il governatore della Galizia, ndr)". "Il governo obbligato a spiegare in parlamento la sua incomprensibile politica mediatica", titola un editoriale, che segue un articolo che attacca il governo Aznar sulla decisione di "approvare un monopolio nel campo della tv digitale". Infine, le morti per incidenti stradali: "In Spagna muoiono 316 persone l'anno ogni milione di auto, in Germania 159".

EL PAIS - Anche il quotidiano progressista apre con la manifestazione galiziana: "200.000 persone esigono l'assunzione di responsabilità per la catastrofe. Alla manifestazione non ha partecipato alcun rappresentante del Partito popolare (al governo, ndr)". "Secondo un sondaggio, a meno di sei mesi dalle elezioni municipali di Madrid il candidato dei popolari Alberto Ruiz-Gallardon è in testa con il 27% dei voti, contro quella della coalizione socialisti-comunisti al 26". In prima pagina anche il calcio: "Il Real Sociedad festeggia il primato dopo aver battuto il Barcellona".

LA VANGUARDIA - La principale notizia del quotidiano catalano riguarda l'Iraq: "Gli Stati Uniti preparano la guerra in Qatar. Il Pentagono dirigerà da laggiù l'attacco a Saddam Hussein". Spazio, però, anche al disastro della "Prestige": "L'indignazione inonda Santiago. Circa 200.000 persone sfilano in quella che è stata la più grande manifestazione mai avvenuta in Galizia".

STATI UNITI

WASHINGTON POST - "Cresce il movimento contro la guerra negli Usa". Mentre continuano i preparativi di guerra all'Iraq nelle strade dell'America tornano a vedersi i pacifisti. Ma cambia anche il paesaggio dell'America profonda. "metà dei nuovi occupati sono immigrati". Un nuovo studio sui dati del censimenti dimostra che i "recenti immigrati sono stati decisivi per la crescita economica della nazione".

NEW YORK TIMES - "I vicini dell'Iraq sembrano pronti a sostenere la guerra". Ma per evitare rivolte sul fronte interno i "leader arabi mettono condizioni sulla natura di un possibile intervento militare". E sempre dall'Iraq, il NYT fa il punto sulle ispezioni: "Gli ispettori Onu e gli Iracheni si studiano reciprocamente". Dagli Usa invece in evidenza l'FBI, "sotto pressione dopo l'annuncio delpiano di ristrutturazione" dell'agenzia federale.

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - Le truppe israeliane si sono ritirate da Jenin, nel nord della Cisgiordania, dopo aver, però, arrestato due presunti militanti della Jihad islamica e aver sparato, uccidendolo, a un sedicenne, mentre questi si trovava al mercato cittadino.

MAARIV - La costruzione del muro che dovrà circondare Gerusalemme, per proteggerla da possibili infiltrazioni terroristiche, dovrà cominciare in settimana. Sarà lungo 20 chilometri e mezzo e verrà completato entro marzo-aprile 2003. L'inizio dei lavori era stato rinviato perché la società edile Maarachot aveva fatto ricorso contro la Elbit. Secondo la prima la seconda aveva vinto l'appalto immeritatamente. L'Alta Corte ha però stabilito che l'urgenza della costruzione del muro è più importante di un eventuale appalto truccato, e che quindi la causa deve essere archiviata in nome della sicurezza dei cittadini di Gerusalemme.

AL QUDS - L'esercito israeliano ha comunicato al sindaco della citta' di Hebron, Mustafa Natche, l'ordine di demolizione di 15 case arabe situate nella zona dove verra' aperta una strada di accesso sicuro al sito religioso della Tomba dei Patriarchi, di cui si serviranno i coloni ebrei che vivono nella zona Fonti anonime citate oggi dal quotidiano palestinese hanno affermato che il progetto e' una versione ridotta del piano di collegamento di Hebron con la vicina colonia ebraica di Kiryat Arba, proposto dal premier Ariel Sharon. Il ministro dell'Informazione palestinese Yasser Abed Rabbo ha intanto accusato il governo israeliano di voler attuare un piano di pulizia etnica a Hebron.