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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

FRANCIA

LE FIGARO - "Edg-Gdf: i salariati dicono no alle riforme". Due importanti sindacati si schierano contro la proposta di riforma delle pensioni e questo "rifiuto compromette seriamente l'accordo" raggiunto dal governo con la Cgt, il principale sindacato francese che ha subito così un serio smacco. Altro titolo sull'emergenza maltempo: "Il freddo uccide a Parigi". Quattro barboni morti nella capitale francese. Taglio basso per un titolo ironico sull'amministrazione della Giustizia in Vaticano: "Miserere Nobis! Il tribunale del vaticano è sommerso di pratiche". Si apre l'anno giudiziario in Vaticano e si scopre che "l'esplosione della delinquenza", questo "fenomeno planetario", riguarda anche la Santa Sede.

LIBERATION - "Crepati di freddo". "Quattro barboni sono morti a Parigi per l'ondata di freddo. La prefettura di polizia decisa a ricoverare d'autorità i senza fissa dimora". E Liberation sottolinea un particolare: i morti erano "vicini all'Eliseo".

SPAGNA

EL MUNDO - Apertura trionfale per la first lady di Spagna, a cui viene dedicata quasi metà prima pagina. Ana "Botella difende il 'centro', ma viene definita 'molto conservatrice' dai socialisti". "Scendo in campo per dedicarmi soprattutto a coloro che hanno bisogno di maggiori opportunità per superare le diseguaglianze" ha assicurato la moglie del presidente del governo José Maria Aznar, accettando la candidatura a consigliere comunale di Madrid per le elezioni di maggio prossimo. Si passa alla crisi irachena. "L'ispettore capo (Hans) Blix dichiara all'Onu di non aver trovato nessun'arma segreta" nel Paese.

EL PAIS - "La Corea del Nord abbandona il Trattato di Non Proliferazione" (Tnp). Pyongyang ha spiegato che la sua decisione non è dettata dalla volontà di produrre ordigni nucleari, quanto dal bisogno di procurarsi elettricità. Non si arrestano le complicazioni politiche scatenate dalla catastrofe ecologica del Prestige. "Il governo spagnolo nega al parlamento della Galizia tutta la documentazione del caso". Iraq: "Blix assicura all'Onu che gli ispettori non hanno trovato nessun'arma di distruzione di massa". Passa in secondo piano la candidatura della signora Aznar. "Ana Botella: 'Prometto di fare di Madrid la miglior città del mondo'" Nel frattempo, "un'inchiesta svelerà il nome dei delatori di Anna Frank". Un istituto di ricerca del governo olandese promette di rendere pubbliche in febbraio le conclusioni del mistero.

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - Apertura sull'Iraq. "A Bush viene chiesto più tempo per gli ispettori". Gli esperti dell'Unmovic hanno riferito alle Nazioni Unite di non aver trovato alcun'arma sospetta nelle mani di Saddam. Si passa agli interni, con la decisione del ministro David Blunkett di mettere in piedi una "task force per contrastare la criminalità armata". Ancora esteri, con la scelta della Commissione elettorale centrale israeliana di interrompere la diretta radio-televisiva della conferenza stampa del premier Ariel Sharon, travolto da uno scandalo per finanziamenti illeciti in campagna elettorale.

THE GUARDIAN - "Gli Stati Uniti potrebbero riuscire a intervistare gli scienziati iracheni a Cipro". Lo sostiene il ministro degli Esteri di Nicosia, Ioannis Cassoulides, in un'intervista al quotidiano britannico. Speciale sulla violenza "made in Uk": "L'aumento del numero di armi nel Regno maschera un calo complessivo dei crimini". Il rischio di essere una vittima per i cittadini britannici è tornato lo stesso del 1981. "L'amministrazione Bush mette da parte il suo uomo forte in Sudamerica", il controverso Otto Reich.

THE INDEPENDENT - "Guerra in Iraq: si allontana la tempesta incombente". La "frenata" di Tony Blair sull'ipotesi di un conflitto. Il premier britannico sostiene che gli ispettori abbiano diritto a più "spazio e tempo". " La Corea del Nord si ritira dal Trattato di Non Proliferazione" (Tnp), mentre "Sharon combatte per la sopravvivenza". Scandali e indiscrezioni affossano i consensi del premier israeliano, in vista delle elezioni del 28 gennaio.

FINANCIAL TIMES - "Koizumi e Putin pronti a sostenere il progetto di un oleodotto da 5 miliardi di dollari", per esportare il petrolio dalla Siberia all'estremo Oriente. La dipendenza dal Medio Oriente potrebbe essere ridotta. Taglio centrale dedicato alla crisi tedesca. "Aumentano le speranze di un accordo (sull'aumento degli stipendi nel settore pubblico) per evitare una nuova ondata di scioperi". All'interno un commento su Berlusconi e le riforme. Il presidente del Consiglio, scrive il Financial Times, ha avuto la straordinaria occasione di "realizzare una significativa riforma dell'economia del suo paese" ma a 18 mesi dalla sua elezione, "c'è il rischio crescente che la stia sciupando". Le riforme però vanno fatte, dice l'FT, e ora o mai più.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - "Niente "pistole fumanti" in Iraq, per ora, dice Blix". Apre sulla crisi irachena il quotidiano statunitense sottolineando che per il capo degli ispettori "non c'è alcuna prova della ripresa dei programmi segreti di riarmo". Blix però, sottolinea il quotidiano ha "duramente criticato Baghdad per non aver riposto in modo esaustivo alle domande sui sui precedenti programmi". Altro titolo di esteri sul Venezuela: "Gli Usa pronti ad un'iniziativa per risolvere l'impasse venezuelana". "preoccupata da una possibile carenza petrolifera proprio mentre si avvicina una possibile guerra contro l'Iraq", l'amministrazione Bush "supera la sua riluttanza a coinvolgersi nel conflitto politico in Venezuela".

NEW YORK TIMES - "Gli ispettori dell'Onu criticano l'Iraq sulla lista delle armi". il New York Times tenta un titolo in controtendenza ma precisa anche nel sottotitolo che "Il capo degli ispettori Onu dice che non sono state trovate pistole fumanti in Iraq". Per il New York Times l'accenno alle pistole fumanti vuol dire che "Baghdad sta nascondendo le armi illegali". Altra questione di esteri in evidenza quella della Corea del Nord, che sempre più sembra destinata a diventare un secondo fronte di crisi della politica internazionale: "La Corea del Nord annuncia di ritirarsi al trattato di non proliferazione nucleare". dagli Usa, invece, la notizia che "L'Illinois dovrebbe liberare quattro detenuti dal braccio della morte".

WALL STRETT JOURNAL - "l'inviato Usa responsabile per il Commercio critica la politica europea sulle biotecnologie". Il rappresentante Usa Robert Zoellick critica la moratoria Ue sugli Ogm e, dicendo di portare la questione davanti al WTO, "minaccia di aprire una delle maggiori dispute degli ultimi anni". Sull'Iraq, invece, il titolo del WSJ è: "L'Onu dice che l'Iraq non sta cooperando a sufficienza". La Column One ospita invece un articolo sulla ex-jugoslavia: "mentre prosegue il processo, tra i serbi cresce la simpatia per Milosevic".

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - La presidenza della Commissione elettorale centrale (Cec) israeliana si riunirà domani sera, su volontà del Likud e dei laburisti, per discutere della decisione del presidente dell'organismo di controllo di interrompere la copertura mediatica della conferenza stampa di Ariel Sharon. Durante l'incontro con i giornalisti, il premier si è per la prima volta difeso pubblicamente dalle accuse di presunti finanziamenti illeciti, come ha ricordato la radio militare israeliana, citata dall'edizione online del quotidiano israeliano. In vista delle consultazioni del 28 gennaio, il presidente Michael Cheshin ha ordinato di interrompere la diretta radio e video della conferenza, sostenendo che l'attacco del primo ministro conservatore al partito laburista e al suo presidente Amram Mitzna costituisse una violazione delle regole di copertura mediatica della "campagna elettorale". Secondo il Likud, il "black out" imposto dalla Cec avrebbe impedito al premier di difendersi dalle accuse che lo riguardano in maniera adeguata. I laburisti hanno invece presentato un'interrogazione alla Commissione, per discutere del modo in cui Sharon ha impiegato i media per la propaganda elettorale.

'AL-QUDS' - L'Orient House, il quartier generale palestinese a Gerusalemme est, chiuso dalla polizia israeliana nell'agosto 2001, ha ripreso parte delle sue attivita'. Lo ha rivelato il ministro per Gerusalemme dell' Autorita' nazionale palestinese (Anp), Samir Goshe, in una intervista pubblicata oggi dal quotidiano palestinese. Gosheh ha riferito che due dipartimenti hanno ripreso le loro funzioni nella sede dell'Orient House, mentre un terzo dipartimento opera provvisoriamente a Ram, un sobborgo arabo di Gerusalemme fuori dai confini municipali della citta'.

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rs100103 (last edited 2008-06-26 09:51:16 by anonymous)