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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

FRANCIA

LE FIGARO - "Demografia: le nuove realtà de l'Ile de France". Il giornale francese apre sul paesaggio demografico in cambiamento del paese. La "popolazione è più giovane" e i tassi di "fecondità sono in rialzo ma cresce anche la disuguaglianza sociale". Altro articolo sulla crisi in Costa d'Avorio: "L'imbarazzante missione dei soldati francesi in Costa d'Avorio". Tra "l'incudine dei ribelli del Nord e il martello dei militari governativi", i soldati francesi persi nella trappola della costa d'Avorio, mentre si scoprono le fosse comuni e la Francia chiede "l'apertura di un'inchiesta internazionale".

LIBERATION - "Le ricette di Sarko-Show". Liberation titola sull'apparizione televisiva del ministro Sarkozy: il "popolare ministro dell'interno ha vantato ieri su France 2 il suo bilancio positivo sul fronte della sicurezza". La sicurezza era uno dei temi chiave delle campagne elettorali di primavera - politiche e presidenziali - e sin qui il ministro Sarkozy è stato tra i più attivi interpreti della politica Chirac-Raffarin. Liberationpassa in rassegna cosa ha fatto sinora e dà un giudizio: "E' più una politica d'ordine che di sicurezza".

SPAGNA

EL PAIS - La catastrofe ecologica in Galizia apre la prima pagina del quotidiano spagnolo. Il capo del governo di Madrid, José Maria Aznar riconosce che l'esecutivo ha reagito tardi al naufragio della petroliera 'Prestige'. "Accetto tutte le critiche" ha detto il premier in un'intervista alla televisione pubblica, aggiungendo: "il vantaggio di non prendere decisioni è che uno non si sbaglia". A centro pagina la delicata situazione in Venezuela. La produzione e l'esportazione del petrolio si sono fermate sotto le pressioni dello sciopero contro il presidente del Paese latinoamericano, Hugo Chavez. 'El Pais' dedica quindi spazio all'aumento dei prezzi di molti prodotti alimentari a quasi un anno dall'entrata in vigore dell'euro. La moneta unica ha spinto i prodotti base dall'8 al 30 per cento in più rispetto al novembre del 2001.

EL MUNDO - Il primo ministro spagnolo fa autocritica sulla gestione del naufragio della petroliera 'Prestige'. "Siamo consapevoli - ha ammesso - di trovarci dinnanzi alla più grande catastrofe ecologica che la Spagna abbia mai avuto". Intanto il 'Nautilus' ha rilevato altre tre crepe nella poppa del relitto. All'argomento 'El Mundo' dedica anche un editoriale dove spiega come l'esecutivo abbia guadagnato credibilità ammettendo gli errori commessi. A centro pagina la cronaca interna. Non aveva la patente la donna che ha provocato la morte di otto persone in un incidente stradale lungo l'autostradadi Girona. Per gli esteri la notizia che Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, ha accettato di negoziare con l'opposizione un calendario elettorale. Secondo i mediatori tra governo e opposizione, il presidente avrebbe offerto di discutere la data per elezioni anticipate, una richiesta chiave dell'opposizione che ha organizzato lo sciopero generale che dura da nove giorni. La notizia è stata data dal segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), il colombiano Cesar Gaviria, L'opposizione ha risposto che considererà valida soltanto una data che "anticipi le elezione al primo trimestre dell'anno entrante".

GRAN BRETAGNA

INDEPENDENT - "Cherie Blair ammette la telefonata per il caso Foster". Con le ammissioni della first lady lo scandalo Cherie si complica. La moglie del premier ha ammesso di essere intervenuta "nei procedimenti relativi all'espulsione di Peter Foster". E Blair, il marito, dal canto suo "si discolpa" e si tira fuori da una vicenda che si fa spinosa. Altro titolo su Bush che "nomina il nuovo segretario al Tesoro", una mossa "in vista della rielezione del 2004".

GUARDIAN - "Un sistema 'iniquo' ha portato a non chiudere il caso di Damilola". Per la mancata condanna degli assassini della ragazzina (un caso che negli anni scorsi ha dominato la cronaca inglese) sotto accusa i"un sistema giudiziario iniquamente sbilanciato a favore degli imputati". Altro titolo sul caso Cherie: "Nuove accuse per i coniugi Blair". Le telefonate della first lady relative al caso giudiziario del faccendiere Foster peggiorano la situazione per premier e consorte.

FINANCIAL TIMES - "Il volto nuovo al tesoro Usa mostra l'agenda politica di Bush". Per la rielezione, dice l'FT, Bush punta ad incentivare la "crescita di posti di lavoro" e a fare "tagli fiscali". John Snow è stato scelto per questo. Taglio centrale per la notizia sull'Iraq: "Blair lascia intendere: siamo pronti ad agire contro l'Iraq". la Gran Bretagna e gli Usa sono pronti ad agire contro Saddam Hussein. Sarebbe "ingenuo" aspettarsi che il rais iracheno sia veramente intenzionato a cooperare. Non disarmerà volontariamente, dovremo costringerlo a farlo con la forza. Ma per decidere un'offensiva militare, dice Blair, non ci sarà bisogno di una seconda risoluzione delle Nazioni Unite. L'"implicazione" logica della risoluzione 1441 delle Nazioni Unite è molto chiara: "se si riscontrano violazioni e Saddam non rispetta la risoluzione" ci saranno conseguenze serie. E "noi siamo pronti ad entrare in azione". Blair aggiunge anche che contro l'Iraq gli Usa e la Gran Bretagna non hanno alcuna intenzione di agire da soli. L'obbiettivo, dice il premier inglese, è costruire una "coalizione" e agire col massimo sostegno della comunità internazionale. Quanto al dossier presentato dagli iracheni, Blair dice semplicemente: "dovremo studiarlo molto attentamente".

THE TIMES - la cover story è natalizia: "La Casa Bianca spedisce un milione di cartoline di Natale". Ma la vera apertura del Times è inevitabilmente dedicata all'affaire Cherie: "Tempesta a Downing Street per le telefonate di Cherie Blair". L'ammissione della first Lady, che riconosce di aver fatto quelle telefonate sorprende Downing Street.

STATI UNITI

WASHINGTON POST - "Bush nomina Snow segretario del Tesoro" titola in quotidiano statunitense. Una figura che il 'Washington Post' definisce come: "una versione più raffinata di O' Neill". A centro pagina le vicende giudiziarie del vice presidente, Dick Cheney. Il giudice federale John Bates del distretto di Washington ha respinto la causa intentata dalla divisione investigativa del Congresso Usa contro la task force energetica guidata da Cheney, accusata di non aver fornito alcuni documenti relativi al piano energetico dell'amministrazione. I movimenti di opposizione al presidente venezuelano, Hugo Chavez sembrano aver trovato l'arma più efficace. Lo sciopero, entrato nella seconda settimana, sta infatti paralizzando l'industria del petrolio del paese latinoamericano. In prima pagina la questione irachena con le prime analisi statunitensi ai documenti inviati da Saddam Hussein. Mentre gli esperti dell'Onu e dei cinque membri permanenti hanno iniziato a studiare l'imponente dossier iracheno, l'amministrazione Bush rassicura gli alleati: gli Usa non sono intenzionati a precipitare le cose. E un diplomatico straniero chiarisce: per gli americani il dossier iracheno potrà essere usato come "un pezzo del puzzle" ma non sarà "il grilletto" per sparare il primo colpo della guerra. L'importante fonte diplomatica contattata dal quotidiano spiega che l'amministrazione Bush ha ieri rassicurato gli alleati sulla sua intenzione di non "precipitare" le cose.

usare il dossier come un pezzo del puzzle ma non come un grilletto" per innescare il conflitto. E se "vogliono usarlo come un pezzo del puzzle", se vogliono servirsene per smascherare le bugie di Saddam, aggiunge il diplomatico "dovranno dire e dimostrare perché la dichiarazione irachena non è affidabile". E particolarmente cauto è sembrato anche il portavoce della Casa Bianca Ari Fleischer. "non siamo giunti a nessuna conclusione sulla dichiarazione irachena" ha detto Fleischer che ha aggiunto: "il presidente spera di evitare" lo scontro militare. Infatti "la guerra è l'ultima cosa in cui vuole impegnarsi il presidente".

NEW YORK TIMES - Gli Stati Uniti ricevono il dossier iracheno prima degli ispettori delle Nazioni Unite. Washington, scrive il 'Nyt', riesce a convincere gli altri quattro membri permanenti del Consiglio di sicurezza a fare pressioni per avere accesso al materiale immediatamente. A centro pagina la decisione di un giudice federale Usa di respingere la causa intentata contro il vice presidente, Dick Cheney sulla documentazione del piano energetico dell'amministrazione. La United Airlines, la seconda compagnia aerea del mondo per dimensioni, dopo due anni di pesanti perdite e un maxi-indebitamento da un miliardo di dollari che scade questa settimana, ha presentato richiesta di amministrazione controllata alle autorità federali statunitensi. Quindi, sempre per l'Economia, la nomina di John W. Snow al Tesoro, dopo le dimissioni forzate di O' Neill.

MEDIO ORIENTE

HAARETZ - Si sono svolte ieri in Israele le elezioni primarie del partito laburista per scegliere i candidati alle elezioni legislative del 28 gennaio. Gli eletti seguiranno, nella lista, i tre principali leader, il segretario Amram Mitzna, l'ex ministro della difesa Binyamin Ben-Eliezer e l'ex ministro degli esteri Shimon Peres. Con il 40% dei voti scrutinati, riferisce il sito online del quotidiano israeliano, il primo posto è stato conquistato dall'ex generale Matan Vilnai, vicino a Mitzna, seguito dal presidente della Camera Avraham Burg e dall'ex ministro dell'industria e commercio Dalia Itzik. In base ai voti scrutinati finora, appare escluso dalla lista, o comunque dalle prime posizioni, Yossi Beilin, l'architetto degli accordi di Oslo del 1993. La posizione nella lista è importante, visto che il partito laburista rischia di perdere sei dei 26 seggi che ora ha nel parlamento, che conta in tutto 120 membri. la Corte Suprema ha accolto la petizione presentata dal deputato Mussi Raz del Meretz (sinistra) per la sospensione temporanea della demolizione di 15 case palestinesi situate sul percorso che seguira' la strada in costruzione a Hebron

AL-QUDS - Il presidente palestinese Yasser Arafat ha ribadito il suo desiderio di prendere parte ai riti del Natale a Betlemme (Cisgiordania), nonostante la contrarieta' espressa dal governo israeliano. E' un dovere unirmi al mio popolo in questa importante ricorrenza religiosa, ha detto oggi Arafat al quotidiano palestinese

Betlemme. Il presidente Arafat vuole partecipare alla gioia della sua gente in occasione del Natale e non ha bisogno di alcun permesso. Gli accordi firmati in passato con Israele prevedono soltanto la comunicazione dei suoi spostamenti due ore prima della partenza, ha spiegato Abu Rudeinah. Il sindaco di Betlemme, Hanan Nasser, ha in tanto espresso stupore per quella che ha definito 'l'indifferenza del mondo cristiano nei confronti della sua citta', rioccupata dall' esercito israeliano il 22 novembre e da allora sottoposta a coprifuoco.I bulldozer hanno cominciato a livellare i terreni confiscati a quattro famiglie palestinesi sui quali verra' costruita la strada tra Wadi Nasara, nei pressi dell'insediamento ebraico di Kiryat Arba, e il centro della citta' di Hebron (Cisgiordania). Lo riferisce oggi il quotidiano palestinese 'Al-Quds', edito a Gerusalemme est.