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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

FRANCIA

LE FIGARO - "Ristorazione: no da Bruxelles alla riduzione della Tva". L'"Iva" per ristoranti non può essere ridotta dice l'Europa alla Francia. E a parte le conseguenze per i consumatori la notizia ha un'altra aspetto importante. La riduzione dell'imposta dal 19,6% al 5,5% era una delle promesse elettorali chiave della destra. Risultato implicito: ecco una promessa che non sarà possibile mantenere. A dieci mesi dall'11 settembre continua intanto la serie di Le Figaro sulla lotta ad Al-Qaida. Velenoso il titolo della seconda puntata della serie: "Come gli americani hanno mancato Bin Laden". Dalla prima pagina si segnala anche un articolo su Oriana Fallaci. Si apre in tribunale la discussione sull'accusa rivolta dal Mrap alla nota giornalista: "diffonde il razzismo?".

LIBERATION. - "Gli assassini della speranza". Liberation dedica la sua prima pagina al medioriente e all'attentato di ieri che, "compromette il piano di pace di George Bush". Un articolo del quotidiano accusa duramente i palestinesi: "Il terrorismo non è resistenza". E a Gaza "la strategia del peggio è contestata".

SPAGNA

EL MUNDO - "I servizi minimi non sono un'imposizione, sono una garanzia per tutti i cittadini". E' il parere espresso dal ministro dell'Economia spagnolo Rodrigo Rato, intervistato da El Mundo alla vigilia dello sciopero generale contro le riforme sulla disoccupazione. Nella giornata di oggi, il braccio di ferro fra l'esecutivo spagnolo e i sindacati si trasferisce alla Corte Suprema, che deciderà se approvare o meno i decreti sui servizi minimi imposti dal governo nelle ultime ore a radio, televisioni, protezione civile e agenzie di sicurezza marittima. In prima, anche una notizia d'interni sul nucleare: "Un rapporto tecnico rappresenta il manifesto del grave deterioramento della centrale atomica di Zorita". Il documento, commissionato dal Consiglio per la sicurezza nucleare spagnolo a una società privata, mette in evidenza la completa assenza di una "cultura della sicurezza" all'interno dell'impianto.

EL PAIS - La vigilia dello sciopero generale si scalda anche su El Pais, che apre sulla "Riunione d'urgenza della Corte suprema per il conflitto dei servizi minimi". Un editoriale ricorda alle parti in causa i "diritti e doveri prima dello sciopero", le mosse concesse agli interlocutori dal quadro costituzionale nazionale. Grandi preparativi per il vertice di Siviglia, con un approfondimento sulla proposta di Prodi di "creare due livelli di potere nell'esecutivo Ue".

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - Marcia indietro per Cherie Blair. La moglie del primo ministro "chiede scusa" per i suoi commenti sul giovane kamikaze palestinese. La sua dichirazione considerata una manifestazione di "simpatia" da cui prendere, precipitosamente le distanze. Dal fronte vero, invece, il Times titola: "Israele rioccuperà la Cisgiordania". In evidenza anche l'arresto di Abu Zubair al-Haili: "Un capo di al Qaida detenuto in Marocco".

INDEPENDENT - "Israele domanda: adesso a chi tocca?": il quotidiano titola sul medioriente e su una Gerusalemme al tempo stesso "in lutto e in massima allerta" dopo l'attentato di ieri. E un articolo illustra quella che potrebbe essere la più significativa conseguenza politica dell'episodio drammatica di ieri: "dopo l'attentato Israele mette in agenda l'esilio di Arafat".

FINANCIAL TIMES - Apre sull'Alitalia il FT: "La commissione europea pronta a dare un aiuto di un miliardo e quattro di euro per l'Alitalia". Ma il finanziamento è "controverso". Altro tema in evidenza il processo a Milosevic e la posizione, tutta da chiarire, della Grecia, su cui convergono pesanti "pressioni" perché spieghi quale sia stato il "suo ruolo" nel finanziare il leader serbo.

STATI UNITI

NEW YORK TIMES - "Israele pronta a confiscare i territori dell'autorità palestinese". La risposta all'attentato di ieri si preannuncia pesante e significativamente il NYT anticipa quella che a suo avviso potrebbe essere la risposta politica e militare israeliana. Ma i fronti caldi nel mondo della politica mondiale sono diversi e per quanto riguarda il possibile scenario della seconda puntata della guerra al terrore, l'Iraq, il quotidiano scrive: "dissenso tra i funzionari dell'amministrazione Bush sul modo di costringere a lasciare il leader iracheno". Grande visibilità anche per la notizia della morte di J. Carter Brown, l'ex direttore della National Gallery of Art di Washington, l'uomo che "ha trasformato il mondo dei musei".

WASHINGTON POST - La cronaca dell'attentato di Gerusalemme introduce l'articolo chiave della prima pagina del WP. Mentre "Israele inizia la rappresaglia... e accusa Arafat", dagli Usa si anticipa: "Bush proporrà presto uno stato palestinese". Altra notizia lanciata dal WP: detenuta in Siria una "delle figure chiavi dell'11 settembre". La "Siria sta interrogando il reclutatore di al Qaida".

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