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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

SPAGNA

EL MUNDO - Apertura dedicata al conflitto mediorentale, con gli oltre 100 corazzati israeliani che hanno "preso d'assalto Betlemme e circondato la basilica della Natività" per impedire che i miliziani palestinesi vi si potessero rifugiare. Non si placano le polemiche sul naufragio della Prestige: le autorità spagnole mantengono "congelato" l'acquisto negli Stati Uniti di oltre 200 chilometri di barriere antipetrolio. Infine l'Iraq: il Segretario di Stato americano Colin Powell annuncia che Washington sarà pronta per l'attacco all'Iraq "nella prossima estate": ma gli esperti, segnala il quotidiano, preferirebbero il periodo invernale. Infine, la Cia assicura che la Corea del Nord è in grado di fabbricare due atomiche all'anno. E' salito a 271 il numero dei bambini che risultano dispersi dopo l'esplosione che ha distrutto ieri mattina un deposito di munizioni dell'esercito ecuadoregno presso la città di Riobamba, a 160 chilometri da Quito. L'esplosione, che è stata descritta "come un fungo atomico", ha investito in pieno una scuola che si trovava nelle vicinanze. I morti accertati finora sono sette, e i feriti circa 300. Molte case della città sono andate distrutte. A provocare il disastro è stata l'esplosione accidentale di una granata all'interno del deposito, che ha fatto deflagrare tutte le armi che vi erano contenute. Secondo testimoni, le esplosioni si sono succedute per almeno venti minuti.

EL PAIS - "Catastrofe ecologica": El Pais apre con la vicenda Prestige, segnalando come la petroliera abbia riversato in mare 20mila tonnellate di greggio "ad elevato contenuto di zolfo". Dopo il Medio Oriente, con l'incursione a Betlemme, spazio al giudice Baltasar Garzon, il quale ha incriminato 20 dirigenti di Batasuna per appartenenza all'organizzazione terroristica Eta.

EL PERIODICO - La Galizia "non ha alcun piano contro la marea nera", né il Ministero dello Sviluppo ha segnalato alle Comunità Autonome (regioni) le direttive da seguire in caso di catastrofe ecologica. La neanche troppo implicita critica del quotidiano catalano al governo centrale culmina con la notizia che Manuel Fraga, presidente della 'Xunta' galiziana ed ex Ministro dell'Informazione franchista passato alla storia per aver fatto il bagno davanti alla stampa nelle acque della spiaggia di Palomares che si supponeva radioattiva, ha annunciato che alla sua veneranda età è disposto a fare altrettanto nelle spiagge colpite dalla "marea nera". Per gli esteri, la crisi irachena: "Germania e Francia ammorbidiscono la propria posizione sull'Iraq", ma le Nazioni Unite si limitano a "offrire il proprio appoggio all'Onu".

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - "Sciopero dei pompieri: la notte più lunga". Sono proseguiti fino a notte inoltrata e riprenderanno in mattinata, i negoziati fra vigili del fuoco e governo britannico per evitare l'ottavo giorno di sciopero che inizia alle nove di stamattina. "Gli alleati del patto di Varsavia firmano per una nuova Nato". Il presidente statunitense George W. Bush, il segretario di Stato Usa Colin Powell e il ministro della Difesa Donald Rumsfeld hanno partecipato nella giornata di ieri al vertice Nato di Praga, dove sette Paesi ex comunisti sono stati formalmente invitati ad aderire all'Alleanza. "Il vedovo della missionaria perdona i suoi assassini". L'omicidio di Bonnie Witheral, cui hanno sparato tre volte all'esterno della clinica che dirigeva nella città di Sidone in Libano, è l'ultimo di una serie di recenti attentati contro obiettivi statunitensi in Medio Oriente.

THE GUARDIAN - "Si discute sull'offerta del governo britannico per mettere fine allo sciopero dei vigili del fuoco". Intanto, sempre nel Regno Unito cresce lo scandalo di abusi su minori nelle diocesi cattoliche. "Prete pedofilo entra in carcere per cinque anni". Si passa agli esteri, con la "nuova era rappresentata dall'ingresso dell'Alleanza Atlantica nel bacino d'influenza sovietico". La Russia resta impassibile, nel giorno in cui i Paesi baltici ricevono un invito storico per entrare a far parte della Nato. Apertura economica, con un'inchiesta sulla multinazionale dell'hamburger. "Not so big, Mac". Dopo anni di espansione rampante, la McDonald's chiude ben 175 punti vendita in 10 Paesi.

THE INDEPENDENT - E' ancora il clamoroso sciopero dei pompieri, ad attrarre le attenzioni dei media britannici. "I ministri del Regno Unito pensano all'impiego di civili per interrompere la mobilitazione". All'inizio dell'ottavo giorno di proteste, il governo potrebbe ricorrere alla chiamata di volontari. Apertura di esteri sulla strage di Gerusalemme. "Ci sono bambini, fra le vittime dell'ultimo attentato suicida in Israele". Poi la Nato, che "mette da parte le divisioni, per mostrare un fronte unito contro Saddam". Mentre in Nigeria, "decine di persone muoiono negli scontri generati da un concorso di bellezza". Continuano le manifestazioni della comunità musulmana contro il concorso di Miss Mondo.

FINANCIAL TIMES - "Previsioni riviste al ribasso, mentre la General Electric si prepara a una crescita lenta". La decisione di rivedere le stime 2002 è stata presa dall'amministratore delegato del colosso industriale Jeffrey Immelt, che ha invitato gli investitori a portare pazienza e prepararsi a mercati volubili. Si passa alla politica estera, con una foto che esprime complicità fra il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. "Gli alleati della Nato si preparano a unazione efficace' per il disarmo dell'Iraq". Nelle pagine di esteri, un breve articolo dedicato al "conflitto d'interessi di Berlusconi". "La crisi della televisione italiana - si legge nel titolo della corrispondenza - è destinata a nuocere al premier".

FRANCIA

LE FIGARO - "Fermezza e umanità". Il primo ministro francese Jean-Pierre Raffarin illustra al quotidiano conservatore le sue "intenzioni di fronte ai conflitti sociali". Rispetto alla minaccia degli autotrasportatori di bloccare la circolazione a partire dal prossimo fine settimana e all'interruzione delle attività di smercio e distribuzione da parte degli agricoltori, Raffarin preferisce relativizzare: "E' naturale - sostiene - che la democrazia sociale si esprima". "La sinistra al fronte per Bové". A tre giorni dalla sentenza di condanna a 14 mesi di carcere in cassazione, il leader noglobal è riuscito a riunire la 'gauche' (politica, sindacale e associativa) intorno alla sua richiesta di grazia presidenziale. Si passa alla politica estera e al summit Nato di Praga, dove "la Francia marca la sua differenza sull'Iraq".

STATI UNITI

WASHINGTON POST - "La Nato approva una nuova linea". L'Alleanza allargata pensa a riorganizzare le proprie forze, mentre i leader dei Paesi membri appoggiano una dichiarazione comune sull'Iraq. Si passa alla lotta al terrorismo, con la "cattura del presunto pianificatore dell'attentato alla Uss Cole". Le autorità statunitensi stanno interrogando Abd al-Rahim al-Nashiri, uno dei "most wanted" di al Qaida, in una misteriosa località straniera. Bush "riconosce gli 'interessi' russi in Iraq". Come suo padre durante i preparativi della Guerra del Golfo nel 1991, il presidente americano sta impiegando gli argomenti del denaro e del rispetto politico per convincere la riluttante Russia a non ostacolare un eventuale intervento militare contro Saddam Hussein.

NEW YORK TIMES - "Uno dei principali ricercati di al Qaida sotto custodia statunitense". Il quotidiano della Grande Mela apre sulla notizia dell'arresto, avvenuto all'inizio del mese, di Abd al-Rahim al-Nashiri, descritto come il leader delle operazioni della rete terroristica nel Golfo Persico. "La Nato appoggia Bush sull'Iraq, ma i tedeschi si oppongono alla guerra". Dopo aver accolto sette nuovi membri al vertice di Praga, i 19 leader dell'Alleanza Atlantica hanno chiesto a Baghdad il rispetto "pieno e completo" della risoluzione Onu per il disarmo. Si passa al Medio Oriente: "Dopo aver ordinato l'arresto degli organizzatori di attentati, Sharon resiste a iniziative più drastiche" di rappresaglia.

WALL STREET JOURNAL - "L'economia statunitense mostra segnali di un'impennata verso l'alto". Nei mercati finanziari, la fiducia degli investitori è rimbalzata notevolmente dall'inizio di ottobre e le ultimi analisi suggeriscono che il ritmo dei tagli al personale e agli investimenti nelle aziende è rallentato. "Column One" dedicata all'eutanasia. Una clinica svizzera, la "Dignitas", ha avviato la pratica di accettare clienti stranieri e le autorità locali temono nella diffusione di quello che è stato battezzato come 'turismo suicida'.

MEDIO ORIENTE

YEDIOTH AHRONOTH - Una nuova operazione Scudo Difensivo: con i precedenti del ministro della Difesa Shaul Mofaz alla guida dell'esercito, questa sembrava a priori l'opzione più logica per la rappresaglia israeliana all'attentato suicida avvenuto ieri a Gerusalemme, costato la vita a 12 persone. Ma la politica statunitense, come spiega questa mattina il quotidiano israeliano, ha creato un nuovo scenario. Dopo la mano libera lasciata a Israele all'indomani dell'11 settembre infatti, la necessità di disinnescare politicamente un conflitto sempre più estenuante ha portato Washington ad impegnarsi in prima persona per la creazione di uno Stato palestinese: una decisione che ha spiazzato la destra israeliana, rendendola automaticamente non grata in sede di governo: come lo stesso premier Ariel Sharon si è ben reso conto, preferendo le elezioni anticipate alla coabitazione con i partiti religiosi ed estremisti. Ora il possibile attacco all'Iraq pone ancora maggiori costrizioni alla libertà di azione di Israele, che deve dar prova di assoluta moderazione per non irritare più del dovuto i Paesi arabi moderati, alleati necessari di Washington nella regione. Quindi lo Stato ebraico dovrà accontentarsi di azioni di basso profilo, o condotte con la maggior discrezione possibile.

MAARIV - L'attentato suicida di Gerusalemme, costato ieri la vita a 11 israeliani, segnerebbe anche un cambiamento nella mappa del terrorismo palestinese. Come spiega infatti il quotidiano israeliano, dal ritiro israeliano da Betlemme, avvenuto nello scorso agosto, almeno 70 ricercati vi hanno trovato rifugio, e non è un caso che proprio da lì sia partito l'ultimo attacco. Inoltre, i servizi segreti avrebbero scoperto un legame crescente tra Hamas e le Brigate dei Martiri di Al Aqsa. Una partnership fra due rami diversi del terrorismo: uno di matrice nazionalista, l'altro di origine religiosa, entrambi con un solo obbiettivo, la caduta di Yasser Arafat. Il vero obbiettivo delle Brigate, infatti, sembra essere la vecchia guardia della dirigenza dell'Autorità Nazionale palestinese, considerata dai giovani di al-Fatah un gruppo di "traditori corrotti", incapaci di dar vita a uno Stato palestinese anche dopo gli accordi di Oslo. Per costoro gli attacchi teroristici costituiscono un mezzo per guadaganare l'autorità e il potere necessari per allontanare la leadership trardizionale. Hamas, da parte sua, è interessata anch'essa all'alleanza per indebolire il potere politico di Fatah. Un vuoto alla testa dell'Anp potrebe essere riempito proprio da Hamas, o almeno questo sperano i dirigenti politici dell'organizzazione. Da qui la partecipazione ai colloqui del Cairo: non per raggiungere un accordo con l'Anp, ma per dimostrare di potere essere trattati su un piano di uguaglianza.

HAARETZ - E' arrivata stanotte la risposta israeliana all'attentato suicida di ieri a Gerusalemme, dove 12 persone sono morte in seguito ad un esplosione avvenuta su un autobus affollato. Il kamikaze era un palestinese 23enne che risiedeva a Betlemme: e proprio la città palestinese, considerata finora una delle più tranquille è il bersaglio principale della rappresaglia delle forze dello Stato ebraico, insieme a diverse località della Striscia di Gaza, dove si è registrata l'unica vittima, un poliziotto palestinese. Come riferisce il quotidiano israeliano, cento blindati appoggiati da due elicotteri da combattimento sono entrati a Betlemme da sud e da est: metà dei corazzati è andata immediatamente a circondare la Basilica della Natività, per impedire che i miliziani palestinesi potessero trovarvi rifugio come nello scorso aprile. L'azione è stata criticata dall'ex ministro degli Esteri israeliano Shimon Peres, il quale ha definito "un errore" ogni iniziativa unilaterale. Gli israeliani hanno imposto il coprifuoco ed hanno arrestato finora nove persone: l'operazione, battezzata "Reazione a catena", non ha limiti di tempo e andrà avanti fino a che sarà necessario, ha spiegato il responsabile delle forze nella zona, colonnello Aviv

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