GR serale lun 10 feb 03

Sommario

ESTERI

IRAQ posizioni europee, questioni nato, questione turca

Palestina governo israeliano, uccisioni di palestinesi, preparativi alla guerra

germania ritorno dei neonazi

Svezia sciopero della fame

Unione Europea discussione sul trips (audio)

Iraq

Due iracheni sono stati uccisi e nove altri feriti oggi da bombardamenti aerei anglo-americani contro installazioni civili a Bassora, nel sud dell'Iraq. Lo ha affermato un portavoce iracheno, citato dall'agenzia ufficiale Ina.

L'Iraq ha dato luce verde senza condizioni ai voli degli aerei spia U-2. Lo ha annunciato l'ambasciatore iracheno all'Onu Al-Douri aggiungendo che il suo paese si impegna a un'ulteriore collaborazione con gli ispettori dell'Onu. L'impegno e' contenuto in una lettera in cui si annuncia il varo di una legge la prossima settimana che mette al bando le armi di distruzione di massa. Gli ispettori sono adesso liberi di usare gli aerei americani U-2, al pari di aerei francesi e russi, ha detto al Douri. La notizia era stata anticipata oggi dal capo del'Aiea el Baradei, di ritorno dall'Iraq, il quale ha affermato che l'Iraq si e' impegnato a cooperare in pieno con gli ispettori. - La lettera con l'assenso ai sorvoli degli U-2 e' stata consegnata al quartier generale dell'Onu, nell'ufficio della missione Unmovic di Blix, atteso a New York dopo la missione del fine settimana in Iraq. La questione dei sorvoli degli U-2 era stata una domanda chiave degli ispettori elusa finora dagli iracheni, cosi' come la mancata approvazione da parte di Baghdad della legge per il bando delle armi di distruzione di massa.

Continua l'opposizione di francia e germania alla guerra. In attesa della nuova riunione del consiglio di sicurezza di venerdì 14, i due paesi hanno presentato ieri un documento comune per dire ancora una volta che una so,luzione diplomatica è possibile, con la continuazione e per il rafforzamento delle ispezioni Onu, ottenendo in questo anche l'appoggio della russia. Oggi, un nuovo stop agli stati uniti è arrivato dalla rinuione nato, dove francia e belgio hanno espressamente rifiutato l'ipotesi di aiuto alla turchia, che metterebbe a disposizione le sue basi, in caso di guerra. Il veto posto, che dovrebbe trovare anche il consenso della germania, ha fatto molto infuriare il segretario alla difesa americano Rumsfeld, che ha dichiarato che tutto ciò rimette in discussione il concetto stesso dell'alleanza atlantica.Si allungano i tempi del dibattito in seno al Consiglio Atlantico: di fronte alle difficolta' di trovare una posizione comune, gli ambasciatori hanno deciso una sospensione dei lavori per consultare le rispettive capitali. La riunione riprendera' domattina.

Sempre domani il premier spagnolo Aznar e il cancelliere tedesco Schroeder affronteranno la crisi irachena in una riunione sull'isola di Lanzarote, nelle Canarie. Fonti ufficiali spagnole hanno spiegato che i consiglieri dei due statisti, da giorni in contatto per tentare di smussare le diversita' di vedute prima del vertice, hanno identificato possibili punti di convergenza. Spagna e Germania, ambedue membri a rotazione nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, con Berlino che detiene la presidenza per il mese di febbraio, sono su schieramenti opposti: il governo spagnolo appoggia Washington nell'uso della forza per disarmare l'Iraq; il governo tedesco -in sintonia con Parigi, membro permamente del Consiglio- e' nettamente contrario alla guerra e non vede alcun motivo per cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu debba esaminare una seconda risoluzione sull'Iraq che autorzzi l'uso della forza.

E' cominciata la missione del card. Etchegaray in Iraq, inviato dal Papa con una lettera personale per Saddam Hussein. Partito questa mattina, domani èpomeriggio sara' nella capitale irachena.

La data proposta dalla presidenza greca di turno della Ue per una riunione straordinaria dei capi di governo della Ue e' lunedi' prossimo 17 febbraio. L'incontro trai primi ministri sara' di pomeriggio e sara' preceduta, la mattina, da una riunione dei ministri degli esteri dei Quindici. Lo ha riferito all'Ansa un portavoce della presidenza a Bruxelles. Le due riunioni dovrebbero servire a trovare una posizione comune europea sulla crisi irachena. Questa e' la proposta che il governo greco ha deciso di fare ai partner, ha detto il portavoce. ora sono in corso contatti con tutti gli stati membri per arrivare a una decisone definitiva.

Intanto, per salvaguardare i propri concittadini, gli stati uniti cominciano ad evacuare le proprie ambasciate in quelli che potrebebro divenire teatri di guerra. Lo sta facendo da oggi con l'ambasciata di israele, dove un primo gruppo di personale non essenziale e familiari di diplomatici dell'ambasciata Usa a Tel Aviv verra' evacuato a meta' settimana. Seguiranno poi le ambasciate di Giordania, Siria e Libano. Le ambasciate però continueranno a funzioanre regolarmente con il personale essenziale e quello locale.

Palestina

Un dirigente del Fronte popolare per la Palestina è stato ucciso questa mattina presto dalle forze speciali israeliane nel campo profughi di Ein Beit Elma, nella città di Nablus, in Cisgiordania. Secondo la ricostruzione delle forze di sicurezza palestinesi, i militari si sono presentati a casa sua per arrestarlo. L'uomo ha tentato di fuggire, ma i soldati hanno aperto il fuoco. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, altri tre palestinesi sarebbero stati fermati all'alba di oggi in Cisgiordania perchè sospettati di essere kamikaze. Uno di loro, catturato a Ramallah ed appartenente ad Hamas, secondo fonti non confermate, portava con se 20 chilogrammi di esplosivo. Gli altri due sono finiti nelle mani della polizia israeliana a Nablus e Kfar Yamoun, vicino Jenin, sempre in Cisgiordania. Nella Striscia di Gaza un palestinese sarebbe stato trovato con una bomba a mano e a Tulkarem, in Cisgiordania, un ragazzo è morto in seguito alle ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto due giorni fa.

L'ala militare del Fronte popolare di liberazione della Palestina-Comando generale (Fplp-Cg) di Ahmad Jibril ha rivendicato oggi una operazione eroica contro la colonia ebraica di Netzarim nella striscia di Gaza ( che avrebbe causato vittime tra i coloni e i soldati israeliani ) e annunciato la morte di uno dei suoi militanti in tale attacco. Secondo l'esercito israeliano nessun soldato o colono e' stato ferito, ma all'incrocio stradale di Netzarim stamani un palestinese e' stato ucciso da una pattuglia israeliana. Indossava una divisa israeliana e aveva con se' due ordigni.

Una nuova tornata di colloqui delle principali organizzazioni combattenti palestinesi e' in programma la settimana prossima al Cairo, e, stando al rapporto, cio' che Hamas persegue attraverso di essi in primo luogo e' il riconoscimento da parte egiziana, preludio a quello del mondo arabo nel suo complesso, e infine presso gli europei; nonche' la normalizzazione con gli emirati del Golfo Persico e, in ultima analisi, "eguagliare 'al-Fatah' nel controllare l'Olp". Per potersi sostituire almeno al 50 per cento al movimento di Arafat, il gruppo preferirebbe ricorrere a mezzi pacifici, evitando invece un confronto violento con i rivali. Comunque, si fa notare, quialsiasi inizaitva di Hamas e' sempre stata dettata da precise finalita' politiche: l'uso stesso del terrorismo, cominciato su vasta scala dal marzo '96, era dapprima inteso ad agevolare l'avvento al governo in Israele del Likud e a far poi fallire gli accordi di pace di Oslo.

Israele

Il Likud, il partito del premier Sharon uscito vincitore dalle elezioni israeliane del 28 gennaio con 38 seggi sui 120 della Knesset, ha iniziato oggi le consultazioni formali per la formazione di un nuovo governo. La prima delegazione ricevuta e' stata quella del partito laico Shinui (15 seggi), seguiranno poi in giornata le delegazioni del partito ultraortodosso Shas (11) e quello di estrema destra Unione Nazionale (7). Il partito laburista (19), arrivato secondo alle elezioni, ha declinato l'invito. Il suo leader Mitzna si e' impegnato prima del voto a non entrare in un governo guidato da Sharon. Al termine dei colloqui, il deputato dello Shinui Poraz ha dichiarato che il suo partito ha proposto una coalizione ristretta. Ne dovrebbero fare parte il Likud, lo Shinui e il partito Una Nazione del sindacalista Peretz, lasciando alcuni incarichi vacanti nel caso i Laburisti decidessero successivamente di partecipare. Lo Shinui ha ribadito che il suo partito non vuole entrare al governo assieme agli ultraortodossi. Sharon ha ricevuto ieri l'incarico di formare un nuovo governo entro i 28 giorni stabiliti dalla legge, con una possibile estensione di altri 14. Si ritiene che il premier incaricato cerchera' di fare il massimo per far entrare i laburisti nella coalizione. Non tutti gli esponenti del partito sono infatti convinti della linea di rifiuto adottata da Mitzna.

Svezia

9 degli arrestati in svezia con una pena media di due (2) anni da scontare per i fatti di Gotenborg 2001 sono in sciopero della fame per le loro condizioni detentive di massima sicurezza. Uno di loro e' ricoverato in ospedale a causa degli effetti dei 16 giorni dello sciopero della fame. Altri 8 detenuti si sono uniti ieri allo sciopero della fame.

Italia

L'Organizzazione mondiale del Commercio (OMC), fondata nel 1995, regola il brevetto dei prodotti e dei processi di fabbricazione, per impedire il commercio di beni contraffatti. L'accordo del 1996 sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale - TRIPS (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) - riguarda anche i farmaci: si vieta la produzione locale e si vincolano importazione, uso e vendita all'autorizzazione del titolare del brevetto. I paesi industrializzati si sono adeguati immediatamente (1997) a tali norme, mentre ai Paesi in via di Sviluppo è stato concesso tempo fino al gennaio del 2000, e un periodo di transizione fino al 2005, che si allunga al 2008 per i 48 paesi più poveri. Oggi si è svolta una nuova riunione in sede di accordi trips. Ascoltiamo Claudia Sala, della LILA

Francia

Sono stati sgomberati ieri notte i sans papier che da tre giorni occupavano dei locali a parigi. Lo sgombero è avvenuto improvvisamente, e ha causato diversi feriti, di cui tre attualemnte in ospedale con diverse fratture. All'interno del gymnase jupy si trovavano diverse centinaia di sans papiers, oltre alle centinaia di persone in sostegno alla loro lotta che si erano radunate all'esterno. per mercoledì è prevista una conferenza stampa dell'associazione dei sans papier, per denunciare non solo quanto è avvenuto, ma anche la politica del governo francese, sempre più repressiva nei confronti dei migranti. Le occupazioni da parte dei sans papiers stanno contnuando senza sosta ormai da mesi in francia, dopo un periodo di sospensione.

Galizia

Oltre centoventicinquemila persone hanno manifestato ieri in galizia per chiedere che siano chiarite le responsabilità politiche del naufragio della petroliera prestige. Tra le altre richieste, anche la creazione di un osservatorio nazionale sui disastri ambientali, le dimissioni di tutti coloro che erano incaricati di verificare le condizioni di sicurezza, e un piano di inversione della rotta del petrolio. Da novembre, la petroliera continua a riversare il suo carico nelle acque spagnole.

ITALIA

Fiat apertura degli stabilimenti (audio)

Slitta ancora l'apertura dello stailimento fiat di termini imerese.La prevista data del 17 febbraio, precedentemente indicata, potrebbe essere prorogata al 24 febbraio. Lo hanno annunciato questa mattina i vertici dell'azienda ai sindacati della fabbrica siciliana.

Acerra manifestazione termoconvettore (audio)

Si svolgerà domani ad Acerra la manifestazione contro la costruzione del termoconvertitore, dopo le mobilitazioni dei giorni scorsi, che hanno visto oltre diecimila persone in piazza. Il servizio da Napoli

Pace

Il Comitato "Fermiamo la guerra" organizzatore delle manifestazione italiana del 15 febbraio contro la guerra all'Iraq esprime grande preoccupazione per l'atteggiamento assunto da Trenitalia, che frappone mille ostacoli alla concessione dei treni speciali e delle tariffe agevolate per permettere alle decine di migliaia di manifestanti di raggiungere Roma per la manifestazione. Nelle trattative aperte con il Comitato organizzatore, Trenitalia dichiara di non avere sufficienti mezzi attivi per garantire i 30 treni speciali richiesti e rifiuta di concedere le tariffe agevolate sempre accordate in queste occasioni "a causa di una circolare ministeriale che le impedirebbe". Trenitalia aveva concesso tariffe scontate ed aveva mobilitato fino a 60 treni speciali .Gli organizzatori invitano le associazioni, i gruppi locali, i parlamentari che hanno aderito alla manifestazione a esercitare tutte le forme di pressione necessarie nei confronti di Trenitalia, dei Ministeri degli Interni, dei Trasporti e del Tesoro perchè venga assunto un atteggiamento di responsabilità e di disponibilità a un evento di massa, iscritto nei diritti costituzionali, su un tema così sentito e importante come la guerra.

L'intervento del prefetto di Bari viene sollecitato dal consigliere comunale Magnisi (Democratici) per la revoca "immediata" dell' ordinanza del sindaco relativa al divieto di volantinaggio per la raccolta delle firme per la proposta di legge a sostegno dell' art.11 della Costituzione sul ripudio alla guerra anche preventiva. "Il divieto di volantinaggio - rileva Magnisi in un comunicato - su questioni di così elevato interesse politico collettivo è una gravissima violazione dell' esercizio delle libertà democratiche dei cittadini e non può essere tollerato in virtù di una ordinanza del sindaco di Bari così palesemente incostituzionale". Richieste di revoca del divieto sono state inviate con telegrammi al prefetto Blonda, e al sindaco Di Cagno Abbrescia.

Trasporti

Da domani si fermeranno, con stop articolati per regione, bus, autobus e metro a causa di uno sciopero di Flt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti a sostegno del rinnovo del contratto del settore. I sindacati chiedono per i 120.000 lavoratori del settore un aumento medio di 106,39 euro per il 2002-2003 e la riduzione dell'orario di lavoro a 38 ore settimanali come previsto dal contratto normativo. Si comincera' domani con il fermo di otto ore del trasporto pubblico locale in Toscana e Umbria. La tornata si concludera' il 14 marzo con lo sciopero degli autoferrotranvieri di Lazio e Abruzzo.

GR ORE 17.00

ESTERI

Iraq

Continua l'opposizione di francia e germania alla guerra. In attesa della nuova riunione del consiglio di sicurezza di venerdì 14, i due paesi hanno presentato ieri un documento comune per dire ancora una volta che nuna so,luzione diplomatica è possibile, ottenendo in questo anche l'appoggio della russia. Oggi, un nuovo stop agli stati uniti è arrivato dalla rinuione nato, dove francia e belgio hanno espressamente rifiutato l'ipotesi di aiuto alla turchia, paese nato che metterebbe a disposizione le sue basi, in caso di guerra. Il veto posto, e che dovrebbe trovare anche il consenso della germania, ha fatto molto infuriare il segretario alla difesa Rumsfeld, che ha dichiarato che tutto ciò rimette in discussione il concetto steso dell'alleanza atlantica. Intanto, per salvaguardare i propri concittadini, gli stati uniti cominciano ad evacuare le proprie ambasciate in quelli che potrebebro divenire tatri di guerra. Lo sta facendo da oggi con l'ambasciata di israele, dove un primo gruppo di personale non essenziale e familiari di diplomatici dell'ambasciata Usa a Tel Aviv verra' evacuato a meta' settimana. Seguiranno poi le ambasciate di Giordania, Siria e Libano. Le ambasciate però continueranno a funzioanre regolarmente con il personale essenziale e quello locale. In europa continuano i colloqui bilaterali per cercare di arrivare ad una posizione, che pur senza essere comune, sia il più possibile concertata.

Palestina

Una nuova tornata di colloqui al Cairo e' in programma la settimana prossima al Cairo, e stando al rapporto cio' che Hamas persegue attraverso di essi in primo luogo e' il riconoscimento da parte egiziana, preludio a quello del mondo arabo nel suo complesso, e infine presso gli europei; nonche' la normalizzazione con gli emirati del Golfo Persico e, in ultima analisi, "eguagliare 'al-Fatah' nel controllare l'Olp". Per potersi sostituire almeno al 50 per cento al movimento di Arafat, il gruppo estremistico preferirebbe ricorrere a mezzi pacifici, evitando invece un confronto violento con i rivali. Comunque, si fa notare in sintesi, quialsiasi inizaitva di Hamas e' sempre stata dettata da precise finalita' politiche: l'uso stesso del terrorismo, cominciato su vasta scala dal marzo '96, era dapprima inteso ad agevolare l'avvento al governo in Israele del Likud e a far poi fallire gli accordi di pace di Oslo.

Israele

Il Likud, il partito di Ariel Sharon uscito vincitore dalle elezioni israeliane del 28 gennaio con 38 seggi sui 120 della Knesset, ha iniziato oggi le consultazioni formali per la formazione di un nuovo governo. La prima delegazione ricevuta e' stata quella del partito laico Shinui (15 seggi), seguiranno poi in giornata le delegazioni del partito ultraortodosso Shas (11) e quello di estrema destra Unione Nazionale (7). Il partito laburista (19), arrivato secondo alle elezioni, ha declinato l'invito. Il suo leader Amram Mitzna si e' impegnato prima del voto a non entrare in un governo guidato da Sharon. Al termine dei colloqui, il deputato dello Shinui Avraham Poraz ha dichiarato che il suo partito ha proposto una coalizione ristretta. Ne dovrebbero fare parte il Likud, lo Shinui e il partito Una Nazione del sindacalista Amir Peretz, lasciando alcuni incarichi vacanti nel caso i Laburisti decidessero successivamente di partecipare. Lo Shinui ha ribadito che il suo partito non vuole entrare al governo assieme agli ultraortodossi. Sharon ha ricevuto ieri l'incarico di formare un nuovo governo entro i 28 giorni stabiliti dalla legge, con una possibile estensione di altri 14. Si ritiene che il premier incaricato cerchera' di fare il massimo per far entrare i laburisti nella coalizione. Non tutti gli esponenti del partito sono infatti convinti della linea di rifiuto adottata da Mitzna.

Germania

Un gruppo di una decina di neonazisti ha aggredito e ferito seriamente quattro giovani, che sono stati costretti al ricovero in ospedale. L'episodio, ha riferito oggi la polizia, e' avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsa a Schoenebeck, presso Magdeburgo (est della Germania). Le quattro vittime - due ragazzi e due ragazze di eta' fra i 18 e i 21 anni - sarebbero state aggredite per strada senza alcun motivo apparente e picchiate con feroce violenza. Tutti sono stati condotti rapidamente in ospedale con varie ferite al capo e in altre parti del corpo. Le forze dell'ordine, e' stato precisato, sono riuscite a individuare finora sette aggressori, giovani di eta' fra i 18 e i 27 anni tutti appartenenti all'estrema destra. Prima dell'aggressione sabato scorso, a Magdeburgo si erano svolte pressoche' contemporaneamente due opposte manifestazioni di militanti di sinistra e estremisti di destra.

Gotenborg

9 degli arrestati in svezia con una pena media di due (2) anni da scontare per i fatti di Gotenborg 2001 sono in sciopero della fame per le loro condizioni detentive di massima sicurezza. Uno di loro e' ricoverato in ospedale a causa degli effetti dei 16 giorni dello sciopero della fame. Altri 8 detenuti si sono uniti ieri allo sciopero della fame.

ITALIA

Fiat

Slitta ancora la riapertura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. La prevista data del 17 febbraio, precedentemente indicata, potrebbe essere prorogata al 24 febbraio. Lo hanno annunciato questa mattina i vertici dell'azienda ai sindacati della fabbrica siciliana.

Xenofobia

Parlare in modo generalizzato di 'terrorismo islamico' provoca non solo 'panico e ripudio' nei confronti degli immigrati, ma puo' generare 'fenomeni di xenofobia e aggressioni ingiustificate contro i musulmani che pacificamente risiedono a Napoli'. Lo afferma l'associazione islamica 'Zayd bin Thabit' attorno alla quale si concentrano i musulmani residenti nel capoluogo partenopeo e che domani celebrera', a piazza Mercato, la festa del Sacrifico (Id al-Adha), chiedendo alle forze dell'ordine, alla magistratura e alla stampa di 'rivedere toni e modi con i quali sono stati trattati alcuni degli ultimi eventi'. 'Sia l'associazione che la comunita' musulmana napoletana credono nel diritto di cronaca e nel bisogno di tenere informata la popolazione, ed hanno fiducia nelle forze dell'ordine e nell' amministrazione della giustizia - e' detto in una nota - eppure siamo convinti che vada maggiormente rispettato l'articolo 27 della Costituzione che dice che 'la responsabilita' penale e' personale' e che l'imputato non e' considerato colpevole fino a condanna definitiva. Il clima che si e' creato in questi giorni in citta' dopo l'arresto dei 28 pachistani a Forcella, secondo l'associazione, va proprio nella direzione opposta. 'Parlare in modo generalizzato di terrorismo islamico - afferma Zayd bin Thabit - di terrorismo o fenomeni criminali legati ad una certa nazionalita' di immigrati, oppure indicare luoghi, aree 'prese di mira', genera panico e ripudio nei confronti degli immigrati e dei musulmani nella loro interezza, senza distinzione, prima ancora che si arrivi all'accertamento della verita'. E ai fenomeni di 'diffidenza e irrispettosita', conclude l'associazione,'potrebbero ben presto seguire fenomeni di xenofobia e aggressioni ingiustificate contro l'intera comunita' musulmana che pacificamente risiede in citta'. E infatti non si è lascdiato scappare l'occcasione il vicecapiogruppo della Lega alla camera, che ha proposto la chiusura delle moschee perchè andrebbero considerate sedi di fondamentalisti, pericolosi al pari delle sedi delle br.

Repressione

Marco Camenisch, e' stato trasferito all'inizio della settimana scorsa dal carcere di massima sicurezza zurighese di Pfaffikon al penitenziario del Sennhof di Coira. Camenisch deve scontare ancora circa otto anni di reclusione, ha detto Karl Prader, del dipartimento cantonale di giustizia dei Grigioni, confermando una notizia pubblicata oggi dalla Sudostschweiz. Ieri, una cinquantina di persone hanno manifestato davanti al carcere di Coira e chiesto la liberazione di Camenisch. Nel 1980 era stato condannato dal tribunale cantonale dei Grigioni a dieci anni di carcere per un attentato a una centrale elettrica. Prima di essere richiuso nell'istituto di pena di Pfaffikon, Camenisch era stato incarcerato a Thorberg, nei pressi di Berna, in regime di isolamento totale. Li' aveva anche attuato uno sciopero della fame, conclusosi il 7 febbraio scorso, come hanno comunicato i suoi avvocati zurighesi.

G. R. ORE 13.00

Iraq

RIUNIONE D'EMERGENZA NATO DOPO VETO FRANCO-BELGA = BLOCCATI PIANI DI AIUTO MILITARE ALLA TURCHIA - Bruxelles, 10 feb. Riunione d'emergenza del Consiglio nordatlantico a Bruxelles in seguito al veto di Francia e Belgio ai piani di aiuto militare della Nato alla Turchia nel caso di guerra contro l'Iraq. Fonti dell'Alleanza atlantica hanno riferito che Parigi ha rotto il silenzio e posto il suo veto un'ora prima della scadenza prevista per l'avvio automatico dei piani militari. Il 'no' della Francia e' arrivato dopo una conversazione telefonica tra i ministri degli Esteri francese e belga, Dominique de Villepin e Louis Michel: quest'ultimo, ieri, aveva annunciato il suo veto, sostenendo che se la Nato avesse dato luce verde agli aiuti militari alla Turchia questo avrebbe significato che siamo gia' entrati in una logica di guerra, che non c'e' piu' alcuna possibilita' per risolvere il conflitto con mezzi pacifici.

Anche la Germania, in mattinata, ha seguito Francia e Belgio nel formalizzare la propria contrarieta' al piano della Nato volto a predisporre il dispositivo militare a difesa della Turchia in caso di guerra all'Iraq. Lo hanno riferito fonti diplomatiche riservate presso il quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles. "Anche la Germania si e' unita alle altre due Nazioni", hanno sottolineato le fonti. Per le 10,30 è stata cosi' convocata d'urgenza una riunione speciale del Consiglio degli Ambasciatori, in cui siedono i rappresentanti permanenti dei Diciannove, ed è tuttore in corso. All'interno di questa riunione di emergenza. la Turchia ha formalmente invocato l'applicazione dell'articolo 4 del Trattato Nato. Lo hanno riferito all'Ansa fonti dell'Alleanza atlantica. Le fonti hanno precisato che l'obiettivo di Ankara è quello di avviare consultazioni per il lancio della pianificazione militare di difesa del territorio turco nel tentativo di aggirare il veto posto da Francia, Belgio e Germania. L'articolo 4 recita che "le parti si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata". Dopo la richiesta della Turchia, la Nato ha deciso di tenere una nuova riunione del Consiglio atlantico oggi pomeriggio intorno alle 16.30.

A SEGUITO DI QUESTA FRATTURA MATURATA ALL'INTERNO DELLA NATO gli Stati Uniti stanno pensando di cambiare radicalmente la natura della loro presenza militare in Europa. Le grosse basi militari retaggio dell'epoca della guerra fredda dovrebbero lasciare il posto ad una struttura più leggera basata su postazioni mobili. I soldati verrebbero spiegati sul continente a rotazione. La notizia viene da un membro della delegazione americana di ritorno dalla conferenza annuale sulla sicurezza tenutasi nei giorni scorsi a Monaco di Baviera. Un cambiamento che verrà adottato in seguito alla trasformazione subita in questi anni dalla Nato con l'aggiunta dei 10 nuovi membri dell'est che hanno adottato posizioni fortemente filo americane fino a produrre un documento di appoggio incondizionato in un eventuale attacco americano unilaterale contro Saddam Ciò avrebbe ridotto l'influenza in seno all'Alleanza delle tradizionali potenze militari del vecchio continente - Francia e Germania in testa- hanno spiegato i delegati americani. Del resto, il recente asse franco tedesco, manifestamente contrario all'intervento militare in Iraq, non avrebbe che rafforzato il proposito americano di esplorare un'alternativa alla massiccia presenza militare americana in Germania.

CASCHI BLU IN IRAQ ??? Romano Prodi ha affermato di apprezzare il piano franco-tedesco sull'Iraq per ricercare una soluzione alternativa alla guerra attraverso ispezioni molto piu' stringenti. "Finalmente si va nella direzione giusta", ha osservato il presidente della Commissione europea in un'intervista al Corriere della Sera, pur sottolineando che "non si sa nemmeno se esiste un vero e proprio piano". A suo avviso, comunque, "sembra che si stia consolidando un fronte nella direzione giusta, quella cioe' di evitare la guerra, ma nello stesso tempo di imporre, come giustramente chiedono gli Stati Uniti, controlli stretti e severi su Saddam Hussein". Si tratta di una linea che aveva trovato l'accordo di diplomazie europee e Commissione, ha sottolineato Prodi, "ma che poi si era fermata nel momento in cui la lettera degli Otto obbligava a prendere atto di una rottura tra i vari Paesi europei e tra molti governi e le loro opinioni pubbliche". Il piano franco-tedesco pubblicato da "Der Spiegel ,sull'Iraq, cui fa riferimento Prodi, si è molto ridimensionato dopo la frenata della Francia, ed anche Berlino ne prende le distanze. Il ministro della Difesa tedesco Peter Struck ha dichiarato alla radio "Deutschlandfunk" che "i piani non sono sufficientemente avanzati per poterli presentare in tutti i dettagli e le notizie sui caschi blu non corrispodndono alla realta'". Struck si e' cosi' corretto rispetto al fine settimana, quando non aveva escluso una partecipazione della Germania all'eventuale invio di "migliaia" di caschi blu in Iraq ipotizzato dal piano franco-tedesco.

Intanto da MOSCA il presidente Vladimir Putin si associa alla coalizione franco-tedesca a favore della pace e contro l'operazione militare americana in Iraq, dichiara oggi la stampa russa. Putin, sottolineando che la Russia non vede alcuna ragione per cominciare una guerra in Iraq, "ha lasciato intendere molto chiaramente di non fare affidamento sulle informazioni di Colin Powell presentate al Consiglio di sicurezza dell'Onu", rivela il quotidiano Kommersant. Il piano tedesco di regolamento della crisi irachena ha "dei lati attraenti per Mosca", secondo il quotidiano Nezavissimaïa Gazeta. "Anzitutto impedisce la guerra, secondo, promette di assicurare gli interessi economici russi in Iraq, specialmente se i soldati della pace russi vi parteciperanno"

RISPETTO AL RUOLO DELLE NAZIONI UNITE LA GERMANIA NON VEDE MOTIVO ORA PER SECONDA RISOLUZIONE ONU Berlino. La Germania "al momento non vede alcun motivo per cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu debba esaminare una seconda risoluzione sull'Iraq che autorzzi l'uso della forza". Lo ha riferito Bela Anda, portavoce del cancelliere tedesco Gerhard Schroeder.

RISPETTO ALL' UNIONE EUROPEA LA GRECIA PROPONE VERTICE PER LUNEDI' 17 FEBBRAIO La data proposta dalla presidenza greca di turno della Ue per una riunione straordinaria dei capi di governo della Ue e' lunedi' prossimo 17 febbraio. L'incontro trai primi ministri sara' di pomeriggio e sara' preceduta, la mattina, da una riunione dei ministri degli esteri dei Quindici. Lo ha riferito all'Ansa un portavoce della presidenza a Bruxelles. Le due riunioni dovrebbero servire a trovare una posizione comune europea sulla crisi irachena. Questa e' la proposta che il governo greco ha deciso di fare ai partner, ha detto il portavoce. ora sono in corso contatti con tutti gli stati membri per arrivare a una decisone definitiva.

RIPERCUSSIONI IN ITALIA: ALBERTINI, NIENTE BANDIERA PACE A PALAZZO MARINO Milano, 10 feb. - Il sindaco di Milano Gabriele Albertini e' contrario a esporre la bandiera multicolore della pace alle finestre di Palazzo Marino: "in questo momento - ha detto giungendo ad un convegno all'Assolombarda - la bandiera della pace ha un significato piu' che ideale di avversita' verso certe posizioni di governi fra cui il nostro". Per questo, il sindaco preferisce astenersi "da occupare un'istituzione pubblica con posizioni che possono avere diversi significati".

DAI GIORNALI: I VENTI DI GUERRA SUI MERCATI = Per le Borse mondiali si apre una settimana di passione e di paura. A differenza degli anni precedenti la guerra e' tutt'altro che liberatoria. Anzi, se si da' uno sguardo ai quotidiani finanziari si capisce che dominano la paura e l'incertezza. Forse non e' un caso che tutti gli inserti settimanali dei quotidiani aprano sulla guerra e sui suoi risvolti finanziari. Affari&Finanza, de la Repubblica, titola infatti: I mercati nel pantano del rischio guerra. Ormai da tutti gli osservatori piu' prestigiosi e affidabili arriva un segnale univoco: nulla e' piu' possibile per evitare il conflitto in Iraq. E il brivido percorre i mercati, dove si respirano solo paura e incertezza. Unica consolazione: appena sara' passato quest'incubo le quotazione avranno un balzo. Ancora piu' allarmato il Corriere della Sera in prima pagina: Borse e petrolio, per l'economia tre scenari di attacco. In caso di guerra in Iraq i mercati azionari dovrebbero inizialmente perdere quota, mentre i i tempi e la possibilita' di un loro recupero sono legati alla lunghezza del conflitto. Ma per l'economia mondiale il vero incubo e' il prezzo del petrolio. Nell'ipotesi peggiore, (guerra prolungata), potrebbe arrivare a 70 dollari al barile. Anche l'inserto del Corriere della Sera apre con un titolo bellico: Strategie di guerra. Orso e Toro si combattono da tre anni ed ora il conflitto diventa reale.

IRAQ: VATICANO, ETCHEGARAY PARTITO PER MISSIONE A BAGDAD FIUMICINO E' cominciata la missione del card. Roger Etchegaray in Iraq. L'alto prelato del Vaticano, inviato dal Papa con una lettera personale per Saddam Hussein, e' partito questa mattina alle 10:41 dall'aeroporto di Fiumicino per Parigi (volo Air France 1205), da dove proseguira' subito dopo per Amman. Da qui, domani mattina, si trasferira' in macchina nella capitale irachena, che raggiungera' nel pomeriggio.

Palestina

Un dirigente del Fronte popolare per la Palestina è stato ucciso questa mattina presto dalle forze speciali israeliane nel campo profughi di Ein Beit Elma, nella città di Nablus, in Cisgiordania. L'uomo, che si chiamava Imad al-Mabruk ed aveva 25 anni, era nella sua casa quando i militari di Tel Aviv si sono presentati per arrestarlo. A quel punto, secondo la ricostruzione fatta dalle forze di sicurezza palestinesi, Imad ha tentato di fuggire dai tetti, disarmato, ma i soldati hanno aperto il fuoco. Il triste bollettino di violenze quotidiane non si ferma qui. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, altri tre palestinesi sarebbero stati fermati all'alba di oggi in Cisgiordania perchè sospettati di essere kamikaze. Uno di loro, catturato a Ramallah ed appartenente ad Hamas, secondo fonti non confermate, portava con se 20 chilogrammi di esplosivo. Gli altri due sono finiti nelle mani della polizia israeliana a Nablus e Kfar Yamoun, vicino Jenin, sempre in Cisgiordania. L'uomo catturato a Nablus si chiama Majdi Mahdhi Sallah Nazer, mentre del secondo non si conoscono le generalità Nella Striscia di Gaza un palestinese sarebbe stato trovato con una bomba a mano e a Tulkarem, in Cisgiordania, Muhammed Cadura, di 22 anni, è morto in seguito alle ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto due giorni fa.

NAPOLI Alcuni disoccupati sono saliti questa mattina su un traghetto diretto Capri, fermo alla banchina del Molo Beverello, impedendone la partenza. Si tratta di una delle manifestazioni di protesta dei 'senza lavoro', in corso di svolgimento anche oggi a Napoli.

Un altro sit-in e' in corso nei pressi del Museo Nazionale, dove un gruppo di disoccupati aderenti alla lista Reddito Minino d'Inserimento, sta attuando una manifestazione di protesta.

G.R. ore 9,30

GUERRA ALL’IRAQ Il Belgio e la Francia bloccheranno oggi il piano della Nato per aumentare le difese della Turchia in caso di guerra all'Iraq. Lo ha confermato il ministro degli esteri belga Louis Michel. Ai microfoni di Radio Europe 1 il ministro ha detto che i due paesi esprimeranno le loro obiezioni al piano entro le 10 di questa mattina, scadenza dopo la quale il piano puo' essere attuato in mancanza di riserve da parte di uno degli stati membri. Abbiamo deciso di rompere la procedura del silenzio- assenso questa mattina ha detto Michel che ha aggiunto di essersi consultato oggi con il collega francese Dominique de Villepin . Alla iniziativa della NATO e' contraria anche la Germania. Indispettito il commento di Donald Rumsfeld in un’intervista di questa mattina al Times di Londra: il rifiuto di Francia, Germania e Belgio di concedere aiuti supplementari alla Turchia in caso di guerra contro l'Iraq sarebbe "una vergogna" e avrebbe "ripercussioni". Nell'intervista Rumsfeld dichiara che un rifiuto "sarebbe un avvenimento sorprendente e folgorante che, io credo, avrebbe ripercussioni per qualche tempo. La Nato sopravviverà anche se i partner annunciano quello che hanno intenzione di fare (bloccare gli aiuti) ma essi -aggiunge Rumsfeld- sarannao giudicati dai loro popoli e da altri paesi della Nato".

PALESTINA Nablus, ucciso un militante palestinese Fplp. Soldati israeliani hanno ucciso in Cisgiordania un militante palestinese da tempo ricercato, Imad al-Mabruk, dopo averlo localizzato nel suo nascondiglio, all'interno del campo profughi di Ein Beit Elma, alle porte di Nablus. Lo hanno denunciato fonti delle forze di sicurezza della Autorità Nazionale Palestinese secondo cui al-Mabruk, 25 anni, apparteneva all'ala militare del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. L'operazione a Ein Beit Elma è stata una vera e propria caccia all'uomo, giacchè i militari hanno puntato senza esitazioni verso il luogo ove il militante palestinese aveva trovato rifugio. "Era coinvolto in attacchi terroristici e fabbricava bombe", ha affermato un portavoce dell'Esercito israeliano. "Si era sottratto all'arresto e, dopo che aveva ignorato le intimazioni rivoltegli perché si arrendesse, gli hanno sparato uccidendolo".

IMMIGRAZIONE Pantelleria, Sbarcati 170 migranti, bloccati dai carabinieri I carabinieri hanno fermato 170 immigrati sbarcati clandestinamente nei pressi di contrada Rekale. Sono tutti uomini tra i 25 e i 30 anni d'età, che ai militari hanno dichiarato di essere palestinesi. Non vi sono tracce dell'imbarcazione con cui sono giunti sull'isola. I carabinieri ipotizzano o che il natante sia stato affondato dagli stessi migranti o che l'imbarcazione si sia allontanata col comandante dopo lo sbarco. Ospitati nel centro di prima accoglienza di Pantelleria, questa mattina saranno trasferiti a Trapani con la nave di linea.

Manifestazione per la Pace a Pistoia

2500 persone hanno preso parte alla "catena umana di Pace" svoltasi a Pistoia nel pomeriggio di Sabato 8 Febbraio 2003. Il concentramento è iniziato alle ore 16:00. Dopo circa mezz'ora i manifestanti hanno iniziato a formare una catena che, partendo da Piazza del Duomo si snodava per Via degli Orafi, Piazza Gavinana (Globo), Via Cavour per poi chiudersi in Piazza Duomo passando per Via Roma. Hanno partecipato le più varie realtà della politica e dell'associazionismo pistoiese che si oppongono all'imminente guerra petrolifera di Bush all'Iraq.Da notare la presenza, all'inizio della manifestazione, di un gruppetto di radicali che portavano appesi al collo dei cartelli con la scritta: "Iraq libero". La manifestazione è terminata intorno alle 18:45.

Il Comitato "Fermiamo la guerra" organizzatore delle manifestazione italiana del 15 febbraio contro la guerra all'Iraq esprime grande preoccupazione per l'atteggiamento assunto da Trenitalia, che frappone mille ostacoli alla concessione dei treni speciali e delle tariffe agevolate per permettere alle decine di migliaia di manifestanti di raggiungere Roma per la manifestazione. Nelle trattative aperte con il Comitato organizzatore, Trenitalia dichiara di non avere sufficienti mezzi attivi per garantire i 30 treni speciali richiesti e rifiuta di concedere le tariffe agevolate sempre accordate in queste occasioni "a causa di una circolare ministeriale che le impedirebbe". Trenitalia aveva concesso tariffe scontate ed aveva mobilitato fino a 60 treni speciali .Gli organizzatori invitano le associazioni, i gruppi locali, i parlamentari che hanno aderito alla manifestazione a esercitare tutte le forme di pressione necessarie nei confronti di Trenitalia, dei Ministeri degli Interni, dei Trasporti e del Tesoro perchè venga assunto un atteggiamento di responsabilità e di disponibilità a un evento di massa, iscritto nei diritti costituzionali, su un tema così sentito e importante come la guerra.

A Bari è proibito raccogliere firme contro la guerra

L'intervento del prefetto di Bari viene sollecitato dal consigliere comunale Matteo Magnisi (Democratici) per la revoca "immediata" dell' ordinanza del sindaco relativa al divieto di volantinaggio per la raccolta delle firme per la proposta di legge a sostegno dell' art.11 della Costituzione sul ripudio alla guerra anche preventiva. "Il divieto di volantinaggio - rileva Magnisi in un comunicato - su questioni di così elevato interesse politico collettivo è una gravissima violazione dell' esercizio delle libertà democratiche dei cittadini e non può essere tollerato in virtù di una ordinanza del sindaco di Bari così palesemente incostituzionale". Richieste di revoca del divieto sono state inviate con telegrammi al prefetto, Tommaso Blonda, e al sindaco, Simeone Di Cagno Abbrescia.

Gotenborg

9 degli arrestati in svezia con una pena media di due (2) anni da scontare per i fatti di Gotenborg 2001 sono in sciopero della fame per le loro condizioni detentive di massima sicurezza. Uno di loro e' ricoverato in ospedale a causa degli effetti dei 16 giorni dello sciopero della fame. Altri 8 detenuti si sono uniti ieri allo sciopero della fame.

030210 (last edited 2008-06-26 09:52:35 by anonymous)