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'''Manifestazione per la Pace a Pistoia'''

2500 persone hanno preso parte alla "catena umana di Pace" svoltasi a Pistoia nel pomeriggio di Sabato 8 Febbraio 2003.
Il concentramento è iniziato alle ore 16:00. Dopo circa mezz'ora i manifestanti hanno iniziato a formare una catena che, partendo da Piazza del Duomo si snodava per Via degli Orafi, Piazza Gavinana (Globo), Via Cavour per poi chiudersi in Piazza Duomo passando per Via Roma. Hanno partecipato le più varie realtà della politica e dell'associazionismo pistoiese che si oppongono all'imminente guerra petrolifera di Bush all'Iraq.Da notare la presenza, all'inizio della manifestazione, di un gruppetto di radicali che portavano appesi al collo dei cartelli con la scritta: "Iraq libero".
La manifestazione è terminata intorno alle 18:45.


Il Comitato "Fermiamo la guerra" organizzatore delle manifestazione italiana del 15 febbraio contro la guerra all'Iraq esprime grande preoccupazione per l'atteggiamento assunto da Trenitalia, che frappone mille ostacoli alla concessione dei treni speciali e delle tariffe agevolate per permettere alle decine di migliaia di manifestanti di raggiungere Roma per la manifestazione. Nelle trattative aperte con il Comitato organizzatore, Trenitalia dichiara di non avere sufficienti mezzi attivi per garantire i 30 treni speciali richiesti e rifiuta di concedere le tariffe agevolate sempre accordate in queste occasioni "a causa di una circolare ministeriale che le impedirebbe". Trenitalia aveva concesso tariffe scontate ed aveva mobilitato fino a 60 treni speciali .Gli organizzatori invitano le associazioni, i gruppi locali, i parlamentari che hanno aderito alla manifestazione a esercitare tutte le forme di pressione necessarie nei confronti di Trenitalia, dei Ministeri degli Interni, dei Trasporti e del Tesoro perchè venga assunto un atteggiamento di responsabilità e di disponibilità a un evento di massa, iscritto nei diritti costituzionali, su un tema così sentito e importante come la guerra.


A Bari è proibito raccogliere firme contro la guerra

L'intervento del prefetto di Bari viene sollecitato dal consigliere comunale Matteo Magnisi (Democratici) per la revoca "immediata" dell' ordinanza del sindaco relativa al divieto di volantinaggio per la raccolta delle firme per
la proposta di legge a sostegno dell' art.11 della Costituzione sul ripudio alla guerra anche preventiva.
"Il divieto di volantinaggio - rileva Magnisi in un comunicato - su questioni di così elevato interesse politico collettivo è una gravissima violazione dell' esercizio delle libertà democratiche dei cittadini e non
può essere tollerato in virtù di una ordinanza del sindaco di Bari così
palesemente incostituzionale".
Richieste di revoca del divieto sono state inviate con telegrammi al
prefetto, Tommaso Blonda, e al sindaco, Simeone Di Cagno Abbrescia.




'''Gotenborg'''


9 degli arrestati in svezia con una pena media di due (2) anni da scontare per i fatti di Gotenborg 2001 sono in sciopero della fame per le loro condizioni detentive di massima sicurezza. Uno di loro e' ricoverato in ospedale a causa degli effetti dei 16 giorni dello sciopero della fame. Altri 8 detenuti si sono uniti ieri allo sciopero della fame.

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G.R. ore 9,30

GUERRA ALL’IRAQ Il Belgio e la Francia bloccheranno oggi il piano della Nato per aumentare le difese della Turchia in caso di guerra all'Iraq. Lo ha confermato il ministro degli esteri belga Louis Michel. Ai microfoni di Radio Europe 1 il ministro ha detto che i due paesi esprimeranno le loro obiezioni al piano entro le 10 di questa mattina, scadenza dopo la quale il piano puo' essere attuato in mancanza di riserve da parte di uno degli stati membri. Abbiamo deciso di rompere la procedura del silenzio- assenso questa mattina ha detto Michel che ha aggiunto di essersi consultato oggi con il collega francese Dominique de Villepin . Alla iniziativa della NATO e' contraria anche la Germania. Indispettito il commento di Donald Rumsfeld in un’intervista di questa mattina al Times di Londra: il rifiuto di Francia, Germania e Belgio di concedere aiuti supplementari alla Turchia in caso di guerra contro l'Iraq sarebbe "una vergogna" e avrebbe "ripercussioni". Nell'intervista Rumsfeld dichiara che un rifiuto "sarebbe un avvenimento sorprendente e folgorante che, io credo, avrebbe ripercussioni per qualche tempo. La Nato sopravviverà anche se i partner annunciano quello che hanno intenzione di fare (bloccare gli aiuti) ma essi -aggiunge Rumsfeld- sarannao giudicati dai loro popoli e da altri paesi della Nato".

PALESTINA Nablus, ucciso un militante palestinese Fplp. Soldati israeliani hanno ucciso in Cisgiordania un militante palestinese da tempo ricercato, Imad al-Mabruk, dopo averlo localizzato nel suo nascondiglio, all'interno del campo profughi di Ein Beit Elma, alle porte di Nablus. Lo hanno denunciato fonti delle forze di sicurezza della Autorità Nazionale Palestinese secondo cui al-Mabruk, 25 anni, apparteneva all'ala militare del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. L'operazione a Ein Beit Elma è stata una vera e propria caccia all'uomo, giacchè i militari hanno puntato senza esitazioni verso il luogo ove il militante palestinese aveva trovato rifugio. "Era coinvolto in attacchi terroristici e fabbricava bombe", ha affermato un portavoce dell'Esercito israeliano. "Si era sottratto all'arresto e, dopo che aveva ignorato le intimazioni rivoltegli perché si arrendesse, gli hanno sparato uccidendolo".

IMMIGRAZIONE Pantelleria, Sbarcati 170 migranti, bloccati dai carabinieri I carabinieri hanno fermato 170 immigrati sbarcati clandestinamente nei pressi di contrada Rekale. Sono tutti uomini tra i 25 e i 30 anni d'età, che ai militari hanno dichiarato di essere palestinesi. Non vi sono tracce dell'imbarcazione con cui sono giunti sull'isola. I carabinieri ipotizzano o che il natante sia stato affondato dagli stessi migranti o che l'imbarcazione si sia allontanata col comandante dopo lo sbarco. Ospitati nel centro di prima accoglienza di Pantelleria, questa mattina saranno trasferiti a Trapani con la nave di linea.

Manifestazione per la Pace a Pistoia

2500 persone hanno preso parte alla "catena umana di Pace" svoltasi a Pistoia nel pomeriggio di Sabato 8 Febbraio 2003. Il concentramento è iniziato alle ore 16:00. Dopo circa mezz'ora i manifestanti hanno iniziato a formare una catena che, partendo da Piazza del Duomo si snodava per Via degli Orafi, Piazza Gavinana (Globo), Via Cavour per poi chiudersi in Piazza Duomo passando per Via Roma. Hanno partecipato le più varie realtà della politica e dell'associazionismo pistoiese che si oppongono all'imminente guerra petrolifera di Bush all'Iraq.Da notare la presenza, all'inizio della manifestazione, di un gruppetto di radicali che portavano appesi al collo dei cartelli con la scritta: "Iraq libero". La manifestazione è terminata intorno alle 18:45.

Il Comitato "Fermiamo la guerra" organizzatore delle manifestazione italiana del 15 febbraio contro la guerra all'Iraq esprime grande preoccupazione per l'atteggiamento assunto da Trenitalia, che frappone mille ostacoli alla concessione dei treni speciali e delle tariffe agevolate per permettere alle decine di migliaia di manifestanti di raggiungere Roma per la manifestazione. Nelle trattative aperte con il Comitato organizzatore, Trenitalia dichiara di non avere sufficienti mezzi attivi per garantire i 30 treni speciali richiesti e rifiuta di concedere le tariffe agevolate sempre accordate in queste occasioni "a causa di una circolare ministeriale che le impedirebbe". Trenitalia aveva concesso tariffe scontate ed aveva mobilitato fino a 60 treni speciali .Gli organizzatori invitano le associazioni, i gruppi locali, i parlamentari che hanno aderito alla manifestazione a esercitare tutte le forme di pressione necessarie nei confronti di Trenitalia, dei Ministeri degli Interni, dei Trasporti e del Tesoro perchè venga assunto un atteggiamento di responsabilità e di disponibilità a un evento di massa, iscritto nei diritti costituzionali, su un tema così sentito e importante come la guerra.

A Bari è proibito raccogliere firme contro la guerra

L'intervento del prefetto di Bari viene sollecitato dal consigliere comunale Matteo Magnisi (Democratici) per la revoca "immediata" dell' ordinanza del sindaco relativa al divieto di volantinaggio per la raccolta delle firme per la proposta di legge a sostegno dell' art.11 della Costituzione sul ripudio alla guerra anche preventiva. "Il divieto di volantinaggio - rileva Magnisi in un comunicato - su questioni di così elevato interesse politico collettivo è una gravissima violazione dell' esercizio delle libertà democratiche dei cittadini e non può essere tollerato in virtù di una ordinanza del sindaco di Bari così palesemente incostituzionale". Richieste di revoca del divieto sono state inviate con telegrammi al prefetto, Tommaso Blonda, e al sindaco, Simeone Di Cagno Abbrescia.

Gotenborg

9 degli arrestati in svezia con una pena media di due (2) anni da scontare per i fatti di Gotenborg 2001 sono in sciopero della fame per le loro condizioni detentive di massima sicurezza. Uno di loro e' ricoverato in ospedale a causa degli effetti dei 16 giorni dello sciopero della fame. Altri 8 detenuti si sono uniti ieri allo sciopero della fame.

030210 (last edited 2008-06-26 09:52:35 by anonymous)