===Gr serale lun 7 lug 03 ===

Sommario

Esteri

Iraq - Due soldati americani in pattugliamento sono stati uccisi nella notte a Bagdad in due attacchi separati - 11 soldati turchi sono stati fermati e poi rilasciatidalle truppe americane nel Kurdistan iracheno, sull'accaduto sarà condotta una inchiesta da una parte e dall'altra

iran richiesta di ispezioni da parte dell'aiea

Palestina - La polizia palestinese ha arrestato una ragazza di 18 anni che si accingeva a entrare in territorio israeliano per commettere un attentato suicida - Altri cinque palestinesi, fra cui tre armati, sono stati arrestati dalle forze dell'Anp mentre tentavano di varcare il confine con Israele

Nigeria - Guerriglia oggi a Lagos, durante le proteste che hanno caratterizzato l'inizio della seconda settimana di sciopero generale proclamato dai sindacati contro l'aumento del prezzo dei carburanti deciso dal governo. Sono dieci i manifestanti uccisi dai colpi d'arma da fuoco sparati dalla polizia

Usa - George W. Bush sta per arrivare in Africa. Il Pentagono pare sempre più intenzionato ad espandere la presenza militare Usa nei Paesi Nordafricani e nella Regione sub-sahariana, secondo quanto ha riferito sabato scorso il ‘New York Times', e intanto le omg denunciano la politica americana nel continente

PENA MORTE - esecuzioni in calo: 4.078 nel 2002, in testa ancora la Cina, secondo il rapporto 2003 curato annualmente dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino', presentato oggi

Italia

Incidenti sul lavoro - 4 morti al giorno secondo i dati Inail 2002

Vertice di salonicco, proteste a Palermo

Ambiente, denuncia di goletta verde contro la chiusura privata delle spiaggie

Ogm, protesta di greenpeace

Iraq

Due soldati americani in pattugliamento sono stati uccisi nella notte a Bagdad in due attacchi separati. Lo ha riferito il portavoce delle forze Usa in Iraq. Il primo è morto durante un inseguimento a due uomini armati che avevano aperto il fuoco: nella sparatoria che si è scatenata, oltre al militare Usa, è morto anche un iracheno mentre un secondo è rimasto ferito e in seguito arrestato. Poche ore dopo un secondo militare è rimasto vittima di un ordigno rudimentale scagliato contro il veicolo su cui viaggiava. Le nuove uccisioni portano a 73 il numero di soldati Usa morti per fuoco ostile ed incidenti da quando, il primo maggio, il presidente americano George W.Bush ha dichiarato conclusi i combattimenti.

Ieri un altro soldato americano era stato ucciso in un bar dell'università di Bagdad. Altri quattro militari Usa sono invece rimasti feriti in un attacco con granate contro una pattuglia ad un centinaio di chilometri dalla capitale. I militari hanno poi aperto il fuoco contro una vettura uccidendo due civili iracheni. Nella stessa località un terzo iracheno è stato ucciso per non essersi fermato a un posto di blocco.

11 soldati turchi sono stati fermati dalle truppe americane nel Kurdistan iracheno. Anche se rilasciati ieri sera, "e' stata la più grave crisi di fiducia tra forze armate turche e americane, ed è diventata una crisi" tra i due apparati militari dei due paesi entrambi membri della Nato, ha detto oggi il capo di Stato maggiore turco parlando con i giornalisti. Il generale ha annunciato che sull'accaduto sarà condotta una inchiesta da una parte e dall'altra. Stamane i militari turchi, rilasciati nella giornata di ieri, sono tornati in servizio a Sulaimaniya, nell'Iraq settentrionale, dove le forze armate turche mantengono dei piccoli distaccamente per tenere sotto controllo i separatisti curdi fuggiti dalla Turchia.

Iraq

Un Irakien de Bagdad a installé sur le toit de sa maison deux missiles en guise de réservoirs d'eau, provoquant une intervention de l'armée américaine, a rapporté lundi un journal irakien.Les deux engins, de type Raad, longs de plusieurs mètres chacun, ont été répérés par un hélicoptère Apache de l'armée américaine sur le toit de la maison, a ajouté le quotidien Az-Zaman.Une patrouille des GI's est aussitôt intervenue pour découvrir que les deux missiles avaient été démontés et leurs carcasses transformées en réservoirs d'eau. Le maître de maison a expliqué qu'il les avait achetés à un homme qui avait pillé un site militaire.Les soldats américains ont été compréhensifs. Mais ils ont exigé que le propriétaire retire les deux engins du toit, sinon sa maison pourrait être prise pour cible, selon le journal.

M.O.

La polizia palestinese ha arrestato una ragazza di 18 anni che si accingeva a entrare in territorio israeliano per commettere un attacco siucida che avrebbe potuto mettere in pericolo il fragile cessate il fuoco con Israele. Lo hanno riferito fonti della sicurezza dell'Anp, attivatasi dopo che la giovane aveva lasciato un biglietto alla famiglia, a Gaza, per annunciare le sue intenzioni. Dopo un breve interrogatorio la ragazza è stata rilasciata ma poi è stata nuovamente fermata per farle altre domande. Altri cinque palestinesi, fra cui tre armati, sono stati arrestati dalle forze dell'Anp mentre tentavano di varcare il confine con Israele. I fermi arrivano dopo che Israele ha chiarito che ogni ulteriore ritiro dai Territori dipenderà dalla capacità delle forze di sicurezza dell'Anp di prevenire attacchi dalla striscia di Gaza e da Betlemme, da dove l'esercito si è ritirato la scorsa settimana cedendo il controllo ai palestinesi.

iran

Il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) delle Nazioni Unite, Mohamed ElBaradei, ha invitato l'Iran a svelare i propri progetti atomici ritenendo quella della trasparenza l'unica strada percorribile al fine di dimostrare al mondo l'inesistenza nel paese di armi nucleari. Interpellato dall'Associated Press alla vigilia del viaggio a Teheran, ElBaradei ha ribadito la necessità che l'Iran firmi il protocollo che consente ulteriori verifiche sull'esistenza di un eventuale programma nucleare. Bisogna che l'Iran "ci dia un'autorizzazione aggiuntiva affinché - ha sostenuto il capo dell'AIEA - la comunità internazionale sia pienamente convinta del fatto che il programma è stato completamente progettato a scopi pacifici". ElBaradei si prefigge inoltre di ottenere un permesso per il prelevamento di un campione atmosferico il cui esame potrebbe chiarire l'uso eventuale di materiale radioattivo. Poiché molte tecnologie e alcuni materiali possono essere utilizzati sia a scopo pacifico che per la costruzione di armi nucleari, ElBaradei ha sottolineato la "necessità che l'Iran capisca che l'agenzia ha bisogno di una (ulteriore) autorizzazione".

"L'Iran è pronto a cooperare con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e lo dimostreremo durante la prossima visita di El-Baradei". E' quanto annunciato dal portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Hamid Reza Assefi. Le dichiarazioni del portavoce sono riportate dall'agenzia araba KUNA. "Dimostreremo - afferma Assefi - la natura pacifica del nostro programma nucleare". Il portavoce iraniano inoltre ha aggiunto che la firma del protocollo di intesa con l'agenzia atomica sarà uno degli argomenti di discussione durante la visita di El-Baradei, che avverrà mercoledì prossimo a Teheran. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea chiedono infatti che l'Iran firmi il protocollo aggiuntivo che autorizzi l'agenzia ad effettuare ispezioni più ampie. Sarebbe considerato questo un passo importante per rimuovere gli ostacoli che ci sono nelle relazioni internazionali tra l'Iran ed i Paesi occidentali. La visita in Iran di El Baradei avverrà solo due giorni dopo la riuscita del test missilistico del razzo Shahab 3, che è il primo ad avere una gittata di 1.300 Km, quanto basta per arrivare in Israele

Nigeria

Guerriglia oggi a Lagos, durante le proteste che hanno caratterizzato l'inizio della seconda settimana di sciopero generale proclamato dai sindacati contro l'aumento del prezzo dei carburanti deciso dal governo. Sono dieci i manifestanti uccisi dai colpi d'arma da fuoco sparati dalla polizia. Lo ha affermato il presidente del Nlc, il principale sindacato. Secondo il canale televisivo privato Channel, invece, sono tre idimostranti uccisi, quando le forze di polizia hanno aperto il fuoco per impedire che venisse bloccata una strada. La città, la più popolosa dell'Africa con 13 milioni di abitanti, è stata gettata nel caos dalle azioni dei dimostranti, che hanno eretto barricate e bloccato le strade principali con mucchi di copertoni in fiamme. Violenti disordini sono scoppiati anche a Uyo, nel sud-est della Nigeria; la folla si è scatenata in incendi di auto e negozi e ha saccheggiato decine di abitazioni. Lo hanno riferito testimoni.

Usa

George W. Bush sta per arrivare in Africa. Il Pentagono pare sempre più intenzionato ad espandere la presenza militare Usa nei Paesi Nordafricani e nella Regione sub-sahariana, secondo quanto ha riferito sabato scorso il ‘New York Times’, ipotizzando “nuovi accordi sull'uso delle basi e su esercitazioni comuni per combattere la crescente minaccia terroristica in quell'area”, come provano l'attentato di Casablanca, lo scorso maggio e l’emergenza terrorismo in Kenya. Sempre secondo il quotidiano newyorchese , nei piani del Pentagono ci sarebbero anche accordi bilaterali per il rifornimento degli aerei Usa col Senegal e l’Uganda, Paesi che Bush s'appresta a visitare nel corso del suo tour africano. Inoltre molte delle truppe Usa di stanza in Europa dovrebbero convergere, più frequentemente del solito, per esercitazioni, sull'Africa, dove è già stata allestita una base anti-terroristica a Gibuti, con circa 1.800 uomini. Prima tappa della missione di Bush sarà martedì il Senegal. Bush si recherà poi in Sudafrica e Botswana, mercoledì e giovedì, soprattutto per discutere questioni economiche. In Uganda, venerdì, l'attenzione sarà rivolta al delicato tema dell’Aids, ma anche ad altre questioni legate alle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il viaggio si concluderà in Nigeria, primo Paese africano produttore di greggio, dove il Capo della Casa Bianca incontrerà il presidente Obasanjo.

Africa

Il presidente George W. Bush, in partenza per l' Africa, ha previsto per il continente africano uno stanziamento di 15 miliardi di dollari per favorire la lotta all'Aids e alle altre epidemie ma, al tempo stesso, l'amministrazione Usa sta lavorando a un accordo commerciale che potrebbe pregiudicare gravemente l'accesso alle cure per milioni di uomini, donne e bambini che vivono nei paesi piu' poveri. Questo l'allarme lanciato da un gruppo di Ong, tra cui Medici Senza Frontiere (Msf) e Africa Action, che nei giorni scorsi - lo si apprende in una nota - hanno inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti. Gli Usa hanno aperto dei negoziati con la Sacu, Unione dei consumatori sud africani, per arrivare a un accordo sulla liberalizzazione del commercio. Questi accordi - spiegano le Ong - riconoscono che i medicinali e i loro brevetti, in quanto sono una merce essenziale per garantire il diritto alla vita, possono derogare alle regole stabilite dall'organizzazione mondiale per il commercio, il Wto. Il gruppo di Ong chiede invece al presidente Bush di lasciar fuori i brevetti da ogni accordo commerciale, visto che gli Stati Uniti e tutti i Paesi africani che aderiscono al Sacu sono membri del Wto, e in quanto tali hanno gia' firmato gli accordi internazionali sulla tutela della proprieta' intellettuale (i Trips). Il timore - spiegano le Ong - e' che con la firma dell'accordo sul libero commercio tra Usa e Sacu la possibilita' per i Paesi africani di procurarsi farmaci di qualita' a prezzi accessibili risulti ulteriormente compromessa. Le Ong ricordano che gli accordi di libero scambio bilaterali fin qui firmati dagli Usa hanno spesso imposto norme piu' stringenti rispetto a quelle fissate dal Wto, impedendo di fatto ai Paesi in via di sviluppo di produrre o importare i farmaci essenziali. In altri casi gli accordi bilaterali hanno esteso senza adeguati motivi la durata dei brevetti. L'Africa Sub-Sahariana, dove secondo l'organizzazione Unaids l'Hiv ha superato il 30%, e' la regione del mondo piu' colpita dal virus.

Pena di morte

Lo scorso anno sono state compiute nel mondo 4.078 esecuzioni, un po' in calo rispetto al 2001, quando erano state 4.700. Il 77% del totale sono state effettuate in Cina, Paese che continua a detenerne il record mondiale. 34 i Paesi che nel 2002 hanno fatto ricorso alla morte di stato: in Asia 3.925 esecuzioni. E' il quadro sulla pena di morte nel mondo contenuto nel rapporto 2003, curato annualmente dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino', presentato oggi. I Paesi nel mondo dove ancora vige questo tipo di pena sono 66; 52 sono dittatoriali o illiberali. Ma si muore per mano del boia anche nei paesi democratici come gli Stati Uniti, l'India, il Giappone, la Tailandia, Taiwan. In circa dieci anni, 33 paesi hanno rinunciato a praticare la pena di morte. Molti dei Paesi che ancora vi fanno ricorso non forniscono statistiche ufficiali, perche' l'argomento e' considerato segreto di stato. Decapitazioni, lapidazione, impiccagione, fucilazione, iniezione letale sono le forme piu' diffuse scelte dai governi per trasmettere la morte. Cina, Iran e Iraq i primi paesi boia del 2002. Secondo stime, dal 1998 al 2001 in CINA sono state mandate a morte 15 mila persone per presunti crimini. Anche lo scorso anno si sono registrate voci relative alla pratica degli espianti di organi di condannati a morte poi venduti per i trapianti. In USA, IRAN e IRAQ crescono le esecuzioni. In IRAN la morte di stato arriva anche per blasfemia. Il regime iracheno per svuotare le carceri effettuava esecuzioni di massa fino a centinaia di detenuti alla volta. In TAILANDIA non c'e' preavviso prima di un'esecuzione. Singapore è tra i paesi con la piu' alta percentuale di esecuzioni rispetto alla popolazione, piu' della meta' delle persone impiccate erano state condannate per traffico di droga. In molti Paesi sono state approvate leggi antiterrorismo che prevedono - afferma il rapporto - la pena capitale e, in nome della lotta al terrorismo internazionale, sono state perseguite e giustiziate persone in realta' coinvolte nella opposizione al regime, come e' accaduto, ad esempio, da parte dei russi nei confronti dei ceceni e da parte dei cinesi contro i militanti islamici dello Xiniang, dei Tibetani e del Falun Gong. Dal 1983, piu' di 23 mila persone sono state arrestate in Cina per pratiche religiose non autorizzate, almeno 123 sono state condannate a morte. In Arabia Saudita tre omosessuali sono stati decapitati per sodomia. Il rapporto e' dedicato al presidente del Kenya Kibaki per aver annunciato, dopo la vittoria elettorale, di voler abolire la pena di morte e per aver commutato in ergastolo le condanne a morte di 195 detenuti e averne liberati 28.

batasuna

L'accord de promotion culturelle conclu par la société organisatrice avec la formation indépendantiste basque autour de l'étape Pau-Bayonne du 23 juillet suscite un vif émoi en Espagne. Le gouvernement espagnol devait demander lundi 7 juillet aux organisateurs du Tour de France cycliste "l'annulation" de l'accord de promotion culturelle conclu avec le parti basque radical Batasuna, interdit pour ses liens avec l'ETA, a annoncé le ministre de l'intérieur espagnol, Angel Acebes. "Aujourd'hui, le gouvernement va formellement solliciter du Tour de France l'annulation de tout accord qu'il pourrait avoir conclu avec Batasuna", a déclaré M. Acebes lors d'une conférence de presse, lundi à Madrid.

Le Tour a donné son accord à Batasuna pour que la 16e étape, disputée le 23 juillet entre Pau et Bayonne, soit bilingue, avec un speaker bascophone aux côtés du speaker officiel, des éléments de signalétique en basque et la distribution d'un communiqué portant sur les revendications en faveur de la langue basque.

Preuve de l'émoi suscité en Espagne par cet accord, le Parti populaire espagnol (PP, au pouvoir) va de son côté demander au Parlement européen d'intervenir lui aussi auprès de la direction du Tour de France pour qu'elle annule son accord avec la formation indépendantiste, a indiqué, lundi, un eurodéputé espagnol. "Le PP demandera lundi après-midi au président de la commission culture et sport du Parlement, le Français Michel Rocard, de demander officiellement au directeur du Tour de France, Jean-Marie Leblanc, qu'il annule son contrat avec Batasuna", a indiqué l'eurodéputé conservateur espagnol Gerardo Galeote. "Nous ne nous opposons pas à la retransmission en langue basque de l'étape, mais M. Leblanc devrait savoir que cette formation est sur la liste des mouvements terroristes établie par l'Union européenne", a ajouté M. Galeote.

Jean-Marie Leblanc avait indiqué avoir été "trompé" après avoir pris connaissance des réactions indignées suscitées en Espagne par l'annonce de l'accord avec Batasuna. La formation, interdite par la justice espagnole pour son appartenance au réseau de l'organisation armée ETA, conserve une activité légale au Pays basque français. Elle avait été inscrite le 6 juin sur la liste des mouvements terroristes de l'Union européenne et début mai sur celle des Etats-Unis.

Italia

Salonicco palermo

E' stato organizzato oggi pomeriggio un presidio sotto il Consolato di Grecia per protestare contro la brutale repressione subita dai manifestanti di tutta Europa durante le iniziative organizzate in occasione del recente vertice della UE a Salonicco. Al presidio, sorvegliato da numerosi poliziotti, sono presenti compagni anarchici, militanti del CSOA ExKarcere e del Laboratorio Sociale Occupato ZETA, e attivisti del Forum Sociale Siciliano di Palermo.

Incidenti sul lavoro

Quasi 4 morti al giorno: i dati dell'Inail sull'andamento degli incidenti sul lavoro nel 2002 registrano un calo sia degli incidenti complessivi (967.785 con una riduzione del 3,6%) sia degli infortuni mortali. Nel 2002 1.397 vittime. I dati diffusi oggi dall'Istituto per gli infortuni sul lavoro segnalano un aumento degli infortuni in itinere (quelli che si subiscono sulla strada per il lavoro). Nel 2002 gli infortuni in itinere complessivi sono stati 59.318 (+15,7%), 313 dei quali mortali (+30% ). L'Inail segnala che il calo degli infortuni totali dovrebbe comunque considerarsi piu' significativo di quanto si legga a prima vista poiche' si e' realizzato di fronte a una crescita dell'occupazione (315.000 nuovi occupati nel 2001, +1,5%). Rispetto agli altri paesi europei l'Italia ha un tasso di incidenza degli infortuni vicino alla media per quanto riguarda il complesso degli incidenti (4.046 casi ogni 100.000 abitanti contro i 4.037 dell'Ue a 15 nel 2000) ma nettamente peggiore per quanto riguarda i casi mortali (3,3 ogni 100.000 occupati rispetto ai 2,7 della media europea). Hanno una media peggiore di quella italiana sui casi mortali il Lussemburgo (6,7), il Portogallo (6,1), Austria (5,1), Spagna (4,7).

La riduzione degli infortuni e' piu' consistente nell'agricoltura. Nel settore industriale l'Inail segnala 894.653 incidenti complessivi nel 2002 (-3,1%) per la prima volta un dato con il segno meno dal 1998. In agricoltura nel 2002 si sono registrati 73.132 incidenti (-9,3%) un dato che risente anche del calo dell'occupazione nel comparto. In calo comunque - sottolinea l'Inail - anche l'indice di incidenza degli infortuni: se quello complessivo e' sceso da tra il 2001 e il 2002 da 46,7 a 45,3 ogni 1.000 occupati quello dell'industria e' sceso da 45 a 43,7 e quello dell'agricoltura da 77,6 a 74,4. La regione piu' a rischio infortuni e'l'Umbria. Nella regione si rischia di subire un incidente quasi il doppio rispetto al Lazio. Tra le regioni piu' virtuose (anche grazie alla presenza significativa di lavoro nei servizi, meno pericoloso di quello industriale), il Lazio (con un indice degli infortuni di oltre il 30% inferiore ala media), seguito dalla Campania e dalla Sicilia . I settori piu' pericolosi sono l'industria dei metalli, della trasformazione e del legno. Solo al quarto posto le costruzioni, anche se nel settore (insieme ai trasporti) c'e' una delle piu' alte incidenze di infortuni permanenti e mortali. Il comparto meno rischioso e' l'intermediazione finanziaria, seguito dall'istruzione e dall'industria del petrolio che supera per sicurezza anche il lavoro nella pubblica amministrazione.

Ambiente

OGM

Ogm

Gli Usa potrebbero estendere il loro ricorso formale al Wto, presentato sulla moratoria europea sugli Ogm, alle nuove norme dell´Ue sull´etichettatura e la tracciabilità, approvate mercoledì scorso. "Questi 25 sacchetti simboleggiano i membri dell´Unione, una volta completato l´allargamento, e l´enorme volume di Ogm che continua ad essere importato in Europa per i mangimi. Gli Usa non possono imporre gli Ogm al resto del mondo: i ministri europei del Commercio devono riconoscere che proteggere l´ambiente e le persone dagli Ogm è una questione di biosicurezza e non commerciale" afferma Federica Ferrario, campagna Ogm di Greenpeace.

Greenpeace sottolinea come l´industria biotech e chi la sostiene nell´amministrazione Usa siano minacciati dalle nuove norme europee che non solo mettono in grado il mercato di identificare ed escludere gli Ogm, ma servono come modello per gli altri Paesi che devono ancora regolamentare la materia.

Greenpeace chiede ai ministri europei del Commercio di pretendere sia la separazione delle sementi Ogm e di quelle convenzionali nei paesi esportatori come Usa e Argentina, che l´adozione delle norme sulla concorrenza, visto che l´accordo tra la Monsanto, maggior azienda biotech al mondo, e la Cargill, secondo distributore al mondo di sementi, renderà ancora più difficile evitare la contaminazione delle sementi.

G.R. 10,30

Città del Messico, 10:07 Elezioni, sconfitto il partito del presidente Fox Sconfitta per il presidente messicano Vincente Fox, il cui partito conservatore (Pan) esce ridimensionato dalle elezioni di domenica. Secondo i risultati relaviti al 50 per cento dei voti scrutinati, i nazionalisti del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri) guidato da Roberto Mandrazo, stanno sulla buona strada per ottenre la maggioranza relativa. Jose Woldenberg, presidente dell'Istituto federale elettorale (Ife), ha annunciato che al Pri va il 34,4% dei voti (trai 222 ai 227 seggi), al Pan il 30,5 (148-158 seggi). Grossa affermazione inoltre del partito della ricvoluzione democratica (Prd,progressista), che secondo questi dati ottiene trai 93 e i 100 seggi. Molto distanziate tutte le altre forze politiche minori. Anche se manca allo spoglo la metà dei seggi, sembra evidente che nessuno dei partiti potrà governare da solo. PALESTINA Gerusalemme, palestinesi sventano attacco suicida a Israele La polizia palestinese ha sventato un attentato suicida in Israele, arrestando una ragazza di 18 anni. Lo riferiscono fonti palestinesi. La ragazza aveva lasciato un biglietto alla famiglia annunciando le sue intenzioni. E' stata presa nei pressi della stazione dei bus di Karni, alconfine tra Israele e la Striscia di Gaza. La notizia è giunta mentre tutta la stampa israeliana riferisce delle analisi dei servizi segreti, secondo i quali i maggiori gruppi radicali palestinesi stanno in effetti rispettando la tregua di tre mesi proclamata una settimana fa, ma che questa tregua è utilizzata dal gruppo Hamas per costruire nuovi razzi Qassem da utilizzare quando la tregua sarà scaduta. Anche Israele sembra stia facendo la sua parte, non attacacndo più militanti e leader di questi gruppi, limitandosi a perseguire poche decine di persone che fanno parte di gruppi minoritari che non hanno aderito alla tregua. Intanto un ministro israeliano: liberare palestinesi? Affoghiamoli: I prigionieri palestinesi dovrebbero essere affogati e non rilasciati: con questa convinzione il ministro per le Infrastrutture israeliano Avigdor Lieberman ha annunciato il suo no alla decisione del governo Sharon di liberare 350 detenuti. "Sarebbe meglio affogare quei prigionieri, possibilmente nel Mar Morto che è il punto più basso del mondo", ha dichiarato sarcasticamente Lieberman, leader del partito di estrema destra deigli immigrati russi Unione nazionale. Lieberman si è riutato di far parte di una commissione governativa che avrà l'ultima parola su quali detenuti liberare IRAQ Baghdad, uccisi nella notte due soldati americani. Due soldati americani sono stati uccisi in due attacchi separati nella notte tra domenica e lunedì a Baghdad. Il primo in uno scontro a fuoco con due iracheni, uno dei quali è stato a sua volta ucciso. Il secondo nella esplosione di un ordigno rudimentale. Due iracheni erano stati uccisi domenica sera da soldati americani a Ramadi durante scontri fra l'esercito e guerriglieri. I soldati hanno aperto il fuoco contro un'auto con i due iracheni a bordo dopo che una colonna motorizzata statunitense è caduta in una imboscata nel corso della quale quattro soldati statunitensi sono rimasti feriti.

BURUNDI Un violento attacco dei ribelli è in corso da stamattina all’alba nelle zone sud della capitale Bujumbura. Lo riferiscono fonti della MISNA, precisando che dalle prime ore del mattino sono iniziati bombardamenti con artiglieria pesante nei quartieri di Musanga e Kanyosha. Tiri di cannone e colpi di mortaio vengono uditi chiaramente da tutta le zone della città. Secondo le radio locali e l’emittente statale, l’offensiva è stata lanciata dalle Forze di liberazione nazionale (Fnl), come ha confermato il portavoce di questo gruppo armato, il secondo per importanza del Burundi, dove la guerra civile dura ormai da dieci anni. “I ribelli sono numerosi e si muovono in piccoli gruppi” ha detto Gilbert Buranje, responsabile amministrativo del quartiere di Musaga, dove si trovano anche alcune caserme dell’esercito. Secondo testimonianze in questa parte della capitale, la popolazione per ora resta chiusa in casa, mentre non è chiaro se dal quartiere di Kanyosha – più volte attaccato anche in passato – la gente stia fuggendo. Le Fnl sono l’unico gruppo ribelle hutu che non ha accettato il cessate-il-fuoco sottoscritto dalle Forze di difesa della democrazia (Fdd), la principale fazione armata in lotta con il governo. La tregua è stata sistematicamente violata, con accuse reciproche tra ribelli e governo

CARCERI i giorni scorsi, al Senato, una esigua maggioranza è riuscita a restringere ulteriormente( da 3 a un anno) la già risibile portata della proposta di Legge sulla sospensione condizionale della pena, il cosiddetto “indultino”. Si è voluto così mortificare per l'ennesima volta l'aspirazione dei detenuti e delle detenute, ad un provvedimento di indulto e ad una serie di riforme del sistema penitenziario che costituiscono il passaggio più urgente di una Giustizia che voglia davvero essere “più giusta” per tutti i Cittadini. Queste scelte testimoniano un'assurda irresponsabilità politica che non può essere coperta neanche dai polveroni mass mediatici di questi giorni, costruiti ad arte speculando sulla sofferenza di alcuni Cittadini vittime di reati. E' semplicemente vergognoso che invece di riflettere sul vertiginoso aumento dell'autolesionismo e dei gesti di disperazione, aggravati anche da situazioni sanitarie e di sovraffollamento disastrose, qualcuno arrivi a mettere in discussione persino il già poco applicato diritto alla sospensione della pena per i detenuti afflitti da malattie platealmente incompatibili con la detenzione, come l'aids. Di questa assurda situazione stanno discutendo i detenuti italiani, ed in alcuni istituti - come Regina Coeli, Cagliari, Rebibbia Penale, Civitavecchia, Viterbo e altri- sono già iniziate o stanno per iniziare delle pacifiche iniziative di protesta per l'indulto e le riforme (oltre che per i tanti e gravi problemi particolari di ogni carcere). Queste e tutte le altre pacifiche iniziative che in ogni città i detenuti vorranno organizzare (per uno o più giorni) troveranno il responsabile sostegno della Papillon, la quale è convinta che la nostra battaglia può vincere soltanto se è concretamente ripresa e sostenuta dai più diversi ambiti della società civile. In questa direzione, ci sembra significativo che nelle scorse settimane migliaia di giovani abbiano circondato pacificamente i carceri di Rebibbia e che la prossima settimana ancora in tanti manifesteranno vicino a Regina Coeli. Tutti insieme, dentro e fuori dalle galere, possiamo oggi provare a rovesciare la tragica beffa votata dalla maggioranza del Senato, dando un nuovo impulso alla nostra pacifica battaglia di civiltà.

Gr serale lun 7 lug 03

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Esteri

Iraq - Due soldati americani in pattugliamento sono stati uccisi nella notte a Bagdad in due attacchi separati - 11 soldati turchi sono stati fermati e poi rilasciatidalle truppe americane nel Kurdistan iracheno, sull'accaduto sarà condotta una inchiesta da una parte e dall'altra

Palestina - La polizia palestinese ha arrestato una ragazza di 18 anni che si accingeva a entrare in territorio israeliano per commettere un attentato suicida - Altri cinque palestinesi, fra cui tre armati, sono stati arrestati dalle forze dell'Anp mentre tentavano di varcare il confine con Israele

Nigeria - Guerriglia oggi a Lagos, durante le proteste che hanno caratterizzato l'inizio della seconda settimana di sciopero generale proclamato dai sindacati contro l'aumento del prezzo dei carburanti deciso dal governo. Sono dieci i manifestanti uccisi dai colpi d'arma da fuoco sparati dalla polizia

Usa - George W. Bush sta per arrivare in Africa. Il Pentagono pare sempre più intenzionato ad espandere la presenza militare Usa nei Paesi Nordafricani e nella Regione sub-sahariana, secondo quanto ha riferito sabato scorso il ‘New York Times'

PENA MORTE - esecuzioni in calo: 4.078 nel 2002, in testa ancora la Cina, secondo il rapporto 2003 curato annualmente dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino', presentato oggi

Italia

Incidenti sul lavoro - 4 morti al giorno secondo i dati Inail 2002

Iraq

Due soldati americani in pattugliamento sono stati uccisi nella notte a Bagdad in due attacchi separati. Lo ha riferito il portavoce delle forze Usa in Iraq. Il primo è morto durante un inseguimento a due uomini armati che avevano aperto il fuoco: nella sparatoria che si è scatenata, oltre al militare Usa, è morto anche un iracheno mentre un secondo è rimasto ferito e in seguito arrestato. Poche ore dopo un secondo militare è rimasto vittima di un ordigno rudimentale scagliato contro il veicolo su cui viaggiava. Le nuove uccisioni portano a 73 il numero di soldati Usa morti per fuoco ostile ed incidenti da quando, il primo maggio, il presidente americano George W.Bush ha dichiarato conclusi i combattimenti.

Ieri un altro soldato americano era stato ucciso in un bar dell'università di Bagdad. Altri quattro militari Usa sono invece rimasti feriti in un attacco con granate contro una pattuglia ad un centinaio di chilometri dalla capitale. I militari hanno poi aperto il fuoco contro una vettura uccidendo due civili iracheni. Nella stessa località un terzo iracheno è stato ucciso per non essersi fermato a un posto di blocco.

11 soldati turchi sono stati fermati dalle truppe americane nel Kurdistan iracheno. Anche se rilasciati ieri sera, "e' stata la più grave crisi di fiducia tra forze armate turche e americane, ed è diventata una crisi" tra i due apparati militari dei due paesi entrambi membri della Nato, ha detto oggi il capo di Stato maggiore turco parlando con i giornalisti. Il generale ha annunciato che sull'accaduto sarà condotta una inchiesta da una parte e dall'altra. Stamane i militari turchi, rilasciati nella giornata di ieri, sono tornati in servizio a Sulaimaniya, nell'Iraq settentrionale, dove le forze armate turche mantengono dei piccoli distaccamente per tenere sotto controllo i separatisti curdi fuggiti dalla Turchia.

M.O.

La polizia palestinese ha arrestato una ragazza di 18 anni che si accingeva a entrare in territorio israeliano per commettere un attentato suicida che avrebbe potuto mettere in pericolo il fragile cessate il fuoco con Israele. Lo hanno riferito fonti della sicurezza dell'Anp, attivatasi dopo che la giovane aveva lasciato un biglietto alla famiglia, a Gaza, per annunciare le sue intenzioni. Dopo un breve interrogatorio la ragazza è stata rilasciata ma poi è stata nuovamente fermata per farle altre domande. Altri cinque palestinesi, fra cui tre armati, sono stati arrestati dalle forze dell'Anp mentre tentavano di varcare il confine con Israele. I fermi arrivano dopo che Israele ha chiarito che ogni ulteriore ritiro dai Territori dipenderà dalla capacità delle forze di sicurezza dell'Anp di prevenire attacchi dalla striscia di Gaza e da Betlemme, da dove l'esercito si è ritirato la scorsa settimana cedendo il controllo ai palestinesi.

Nigeria

Guerriglia oggi a Lagos, durante le proteste che hanno caratterizzato l'inizio della seconda settimana di sciopero generale proclamato dai sindacati contro l'aumento del prezzo dei carburanti deciso dal governo. Sono dieci i manifestanti uccisi dai colpi d'arma da fuoco sparati dalla polizia. Lo ha affermato il presidente del Nlc, il principale sindacato. Secondo il canale televisivo privato Channel, invece, sono tre idimostranti uccisi, quando le forze di polizia hanno aperto il fuoco per impedire che venisse bloccata una strada. La città, la più popolosa dell'Africa con 13 milioni di abitanti, è stata gettata nel caos dalle azioni dei dimostranti, che hanno eretto barricate e bloccato le strade principali con mucchi di copertoni in fiamme. Violenti disordini sono scoppiati anche a Uyo, nel sud-est della Nigeria; la folla si è scatenata in incendi di auto e negozi e ha saccheggiato decine di abitazioni. Lo hanno riferito testimoni.

Usa

George W. Bush sta per arrivare in Africa. Il Pentagono pare sempre più intenzionato ad espandere la presenza militare Usa nei Paesi Nordafricani e nella Regione sub-sahariana, secondo quanto ha riferito sabato scorso il ‘New York Times’, ipotizzando “nuovi accordi sull'uso delle basi e su esercitazioni comuni per combattere la crescente minaccia terroristica in quell'area”, come provano l'attentato di Casablanca, lo scorso maggio e l’emergenza terrorismo in Kenya. Sempre secondo il quotidiano newyorchese , nei piani del Pentagono ci sarebbero anche accordi bilaterali per il rifornimento degli aerei Usa col Senegal e l’Uganda, Paesi che Bush s'appresta a visitare nel corso del suo tour africano. Inoltre molte delle truppe Usa di stanza in Europa dovrebbero convergere, più frequentemente del solito, per esercitazioni, sull'Africa, dove è già stata allestita una base anti-terroristica a Gibuti, con circa 1.800 uomini. Prima tappa della missione di Bush sarà martedì il Senegal. Bush si recherà poi in Sudafrica e Botswana, mercoledì e giovedì, soprattutto per discutere questioni economiche. In Uganda, venerdì, l'attenzione sarà rivolta al delicato tema dell’Aids, ma anche ad altre questioni legate alle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il viaggio si concluderà in Nigeria, primo Paese africano produttore di greggio, dove il Capo della Casa Bianca incontrerà il presidente Obasanjo.

Pena di morte

Lo scorso anno sono state compiute nel mondo 4.078 esecuzioni, un po' in calo rispetto al 2001, quando erano state 4.700. Il 77% del totale sono state effettuate in Cina, Paese che continua a detenerne il record mondiale. 34 i Paesi che nel 2002 hanno fatto ricorso alla morte di stato: in Asia 3.925 esecuzioni. E' il quadro sulla pena di morte nel mondo contenuto nel rapporto 2003, curato annualmente dall'associazione 'Nessuno tocchi Caino', presentato oggi. I Paesi nel mondo dove ancora vige questo tipo di pena sono 66; 52 sono dittatoriali o illiberali. Ma si muore per mano del boia anche nei paesi democratici come gli Stati Uniti, l'India, il Giappone, la Tailandia, Taiwan. In circa dieci anni, 33 paesi hanno rinunciato a praticare la pena di morte. Molti dei Paesi che ancora vi fanno ricorso non forniscono statistiche ufficiali, perche' l'argomento e' considerato segreto di stato. Decapitazioni, lapidazione, impiccagione, fucilazione, iniezione letale sono le forme piu' diffuse scelte dai governi per trasmettere la morte. Cina, Iran e Iraq i primi paesi boia del 2002. Secondo stime, dal 1998 al 2001 in CINA sono state mandate a morte 15 mila persone per presunti crimini. Anche lo scorso anno si sono registrate voci relative alla pratica degli espianti di organi di condannati a morte poi venduti per i trapianti. In USA, IRAN e IRAQ crescono le esecuzioni. In IRAN la morte di stato arriva anche per blasfemia. Il regime iracheno per svuotare le carceri effettuava esecuzioni di massa fino a centinaia di detenuti alla volta. In TAILANDIA non c'e' preavviso prima di un'esecuzione. Singapore è tra i paesi con la piu' alta percentuale di esecuzioni rispetto alla popolazione, piu' della meta' delle persone impiccate erano state condannate per traffico di droga. In molti Paesi sono state approvate leggi antiterrorismo che prevedono - afferma il rapporto - la pena capitale e, in nome della lotta al terrorismo internazionale, sono state perseguite e giustiziate persone in realta' coinvolte nella opposizione al regime, come e' accaduto, ad esempio, da parte dei russi nei confronti dei ceceni e da parte dei cinesi contro i militanti islamici dello Xiniang, dei Tibetani e del Falun Gong. Dal 1983, piu' di 23 mila persone sono state arrestate in Cina per pratiche religiose non autorizzate, almeno 123 sono state condannate a morte. In Arabia Saudita tre omosessuali sono stati decapitati per sodomia. Il rapporto e' dedicato al presidente del Kenya Kibaki per aver annunciato, dopo la vittoria elettorale, di voler abolire la pena di morte e per aver commutato in ergastolo le condanne a morte di 195 detenuti e averne liberati 28.

Italia

Incidenti sul lavoro

Quasi 4 morti al giorno: i dati dell'Inail sull'andamento degli incidenti sul lavoro nel 2002 registrano un calo sia degli incidenti complessivi (967.785 con una riduzione del 3,6%) sia degli infortuni mortali. Nel 2002 1.397 vittime. I dati diffusi oggi dall'Istituto per gli infortuni sul lavoro segnalano un aumento degli infortuni in itinere (quelli che si subiscono sulla strada per il lavoro). Nel 2002 gli infortuni in itinere complessivi sono stati 59.318 (+15,7%), 313 dei quali mortali (+30% ). L'Inail segnala che il calo degli infortuni totali dovrebbe comunque considerarsi piu' significativo di quanto si legga a prima vista poiche' si e' realizzato di fronte a una crescita dell'occupazione (315.000 nuovi occupati nel 2001, +1,5%). Rispetto agli altri paesi europei l'Italia ha un tasso di incidenza degli infortuni vicino alla media per quanto riguarda il complesso degli incidenti (4.046 casi ogni 100.000 abitanti contro i 4.037 dell'Ue a 15 nel 2000) ma nettamente peggiore per quanto riguarda i casi mortali (3,3 ogni 100.000 occupati rispetto ai 2,7 della media europea). Hanno una media peggiore di quella italiana sui casi mortali il Lussemburgo (6,7), il Portogallo (6,1), Austria (5,1), Spagna (4,7).

La riduzione degli infortuni e' piu' consistente nell'agricoltura. Nel settore industriale l'Inail segnala 894.653 incidenti complessivi nel 2002 (-3,1%) per la prima volta un dato con il segno meno dal 1998. In agricoltura nel 2002 si sono registrati 73.132 incidenti (-9,3%) un dato che risente anche del calo dell'occupazione nel comparto. In calo comunque - sottolinea l'Inail - anche l'indice di incidenza degli infortuni: se quello complessivo e' sceso da tra il 2001 e il 2002 da 46,7 a 45,3 ogni 1.000 occupati quello dell'industria e' sceso da 45 a 43,7 e quello dell'agricoltura da 77,6 a 74,4. La regione piu' a rischio infortuni e'l'Umbria. Nella regione si rischia di subire un incidente quasi il doppio rispetto al Lazio. Tra le regioni piu' virtuose (anche grazie alla presenza significativa di lavoro nei servizi, meno pericoloso di quello industriale), il Lazio (con un indice degli infortuni di oltre il 30% inferiore ala media), seguito dalla Campania e dalla Sicilia . I settori piu' pericolosi sono l'industria dei metalli, della trasformazione e del legno. Solo al quarto posto le costruzioni, anche se nel settore (insieme ai trasporti) c'e' una delle piu' alte incidenze di infortuni permanenti e mortali. Il comparto meno rischioso e' l'intermediazione finanziaria, seguito dall'istruzione e dall'industria del petrolio che supera per sicurezza anche il lavoro nella pubblica amministrazione.

030707 (last edited 2008-06-26 10:07:03 by anonymous)