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SOCIAL FORUM: AMNESTY, GARANTIRE DIRITTO MANIFESTARE IMPEDIRE VIOLAZIONI DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE Alla vigilia del Forum Sociale Europeo, Amnesty International chiede alle autorita' italiane di assicurare che il diritto di manifestazione pacifica sia protetto e che durante le operazioni di polizia vengano pienamente osservati gli standard del diritto internazionale in materia di diritti umani. In un comunicato diffuso oggi a Londra, Amnesty ricorda che ''le operazioni di polizia condotte negli ultimi tempi in occasione di svariati incontri internazionali e di grandi manifestazioni in Italia hanno dato luogo a numerose violazioni degli standard del diritto internazionale da parte delle forze dell'ordine''. Il governo italiano, scrive l'organizzazione,deve assicurare che queste violazioni ''non abbiano a ripetersi''. L'organizzazione per i diritti umani sottolinea che ''non condanna la violenza diretta nei confronti delle forze di poliziao delle proprieta', ne' si oppone all'uso legittimo di una forza ragionevole da parte delle forze dell'ordine'', tuttavia - afferma - ''le operazioni di polizia devono essere condotte in modo da proteggere i diritti delle persone che prendono parte a proteste pacifiche''. ''In passato - insiste Amnesty - le operazioni delle forze dell'ordine hanno contravvenuto agli standard internazionali relativi all'uso della forza e delle armi da fuoco. I diritti alla liberta' di assemblea e di espressione e il diritto a non essere sottoposti ad arresti o detenzioni di natura arbitraria sono stati violati, cosi' come i diritti fondamentali che spettano alle persone private della propria liberta' ''. Amnesty International ''sollecita inoltre le autorita' italiane ad osservare le raccomandazioni specifiche trasmesse dal Parlamento Europeo agli Stati membri 'per garantire una migliore protezione dei diritti fondamentali' durante gli incontri internazionali. Fra queste la richiesta di evitare di bloccare le frontiere o negare il diritto di attraversarle a singoli individui o gruppi di persone che cercano di partecipare pacificamente a manifestazioni legittime. ''Le autorita' italiane - prosegue la nota di Amnesty - dovranno inoltre osservare le raccomandazioni del Parlamento Europeo affinche' gli Stati 'evitino l'uso di armi da fuoco','evitino un uso sproporzionato della forza e istruiscano le forze di polizia nazionali a controllare la violenza e a rispettare i diritti individuali anche in situazioni di confusione di massa dove criminali violenti si mescolano a cittadini pacifici e rispettosi della legge''. Amnesty International rende inoltre noto che ''seguira' con attenzione le operazioni di polizia condotte nell'ambito del Forum Sociale Europeo''. 04-NOV-02 14:45 SOCIAL FORUM: TCI, PREOCCUPAZIONE PER BENI ARTISTICI Il presidente del Touring club italiano, Roberto Ruozi, esprime preoccupazione per i beni artistici ed i monumenti di Firenze in occasione del Social forum. In una nota il Touring Club Italiano ricordando che ''fin dal 1894 opera attivamente per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, ambientale e turistico del nostro Paese'' afferma di ''unirsi, con i suoi 530.000 Soci, a tutti coloro che sono preoccupati per la tutela dei monumenti che illustrano la citta' di Firenze''. L' antico sodalizio rivolge poi ''una viva preghiera ai partecipanti affinche' la difesa dei motivi che stanno alla base della manifestazione non si trasformi in offesa alla memoria delle massime espressioni della creativita' umana''. Roberto Ruozi lancia anche un appello ai soci e consoli Touring della Toscana invitandoli a ''vigilare e a collaborare per fare in modo che lequilibrio, il buon senso e il civismo abbiano la meglio su comportamenti che speriamo non si manifestino'' 04-NOV-02 14:59 SOCIAL FORUM: MEETING NON CHIUDE ESAME TEMI,OPUSCOLO DIOCESI Il tema della globalizzazione e gli argomenti trattati al Social forum europeo sono da sempre al centro dell' attenzione della chiesa e la loro trattazione non puo' certo concludersi col meeting dei prossimi giorni. E' il giudizio della diocesi di Firenze che ha edito una pubblicazione che raccoglie interventi e documenti emersi in proposito nei giorni scorsi. L' opuscolo di 32 pagine, intitolato ''Globalizzazione. Responsabilita' dell' uomo contemporaneo'', sara' in distribuzione nei prossimi giorni e contiene, tra i vari contributi, gli ultimi interventi dell' arcivescovo Ennio Antonelli e il testo del manifesto delle Sentinelle del mattino 2002 ''La pace condizione essenziale per lo sviluppo globale'' firmato a Firenze il 21 settembre scorso da 58 organizzazioni cattoliche.In vista del Social forum, hanno detto il vicario generale della diocesi monsignor Claudio Maniago e il direttore dell' ufficio per la pastorale sociale e lavoro don Giovanni Momigli, ''l' arcivescovo chiede ai partecipanti, ed in primo luogo ai cristiani, di essere i primi a prendere decisamente e pubblicamente le distanze da ogni azione provocatoria e violenta, anche verbale; di fare di tutto per impedire che la rappresentativita' di questo evento venga monopolizzata solo da alcuni; di offrire come primo contributo al dibattito i propri valori di riferimento''. ''Il fatto che la diocesi in quanto tale non partecipi al meeting - ha sottolineato Maniago - on significa dunque che la chiesa fiorentina non sia attenta all' evento e ai temi trattati. Saranno i cristiani laici e le loro organizzazioni a decidere responsabilmente se partecipare o meno al Social Forum ed e' comunque loro dovere rimanere coerenti con la dottrina sociale della chiesa''. 04-NOV-02 15:01 SOCIAL FORUM: PREFETTO ANCONA, NESSUN RESPINGIMENTO IN MASSA NEL CASO SOLTANTO PROVVEDIMENTI INDIVIDUALI MOTIVATI PER SCRITTO Dal porto di Ancona stavolta ''non vi sara' alcun respingimento collettivo di no global diretti al Social Forum di Firenze. Ma se dovessero essere presi provvedimenti, questi saranno esclusivamente individuali e motivati, con atti scritti consegnati ai diretti interessati''.A garantirlo, in vista dello sbarco, previsto nei prossimi giorni di cittadini greci, turchi, macedoni e croati, e' il prefetto di Ancona Giulio Maninchedda. Nel luglio 2001, invece, le cose andarono diversamente: dopo avere passato i controlli di frontiera, un gruppo di circa 150 greci diretti al G8 di Genova - gia' imbarcato su tre pullman - venne ricondotto al traghetto sul quale era giunto. Da li' inizio' una lunga trattativa che nel tardo pomeriggio, quando tutto sembrava stesse per concludersi pacificamente, sfocio' in aspri tafferugli tra le forze di polizia e i no global ellenici.Per quali ragioni alcuni manifestanti ebbero il via libera e altri (fra cui esponenti di partiti politici) furono invece respinti, non e' mai stato ben chiaro. ''Forse - ipotizza Maninchedda, che allora non era ancora prefetto - trovarono elementi che indussero a tale decisione''. Un ruolo molto influente nella gestione degli avvenimenti lo ebbero, si disse,i funzionari ministeriali giunti da Roma, e un mare di polemiche si abbatte' sull' allora questore. ''Se qualcuno non verra' fatto entrare - spiega oggi l' attuale prefetto - gli verra' notificato per iscritto un provvedimento individuale motivato, contro il quale, se vorra',potra' ricorrere, anche se sul momento dovra' tornarsene indietro. Forse qualche caso ci sara', come c' e' ogni giorno al porto di Ancona, ma non ci sara' alcuna militarizzazione dello scalo''. Maninchedda nega inoltre con decisione che le frontiere siano chiuse: ''La sospensione del Trattato di Schengen - dice - non comporta l' impossibilita' di entrare in Italia, ma solo che i controlli per l' ingresso vengono estesi anche ai cittadini comunitari''. Insomma, i normali controlli su turchi, macedoni croati, albanesi, verranno fatti anche su cittadini greci, che ''dovranno avere documenti in regola e non essere segnalati per condanne penali o precedenti di terrorismo'', e non offrire nessuno spunto, come il possesso di oggetti atti a offendere,che possa far sospettare l' intenzione di turbare l' ordine pubblico. ''Ma non credo - continua il rappresentante del governo - che verranno effettuate perquisizioni personali''. Quanto ai Disobbedienti marchigiani, che hanno annunciato per mercoledi' un ''presidio umanitario'' in porto e l' intenzione di garantire con i loro corpi il diritto ai no global stranieri di sbarcare, Maninchedda replica: ''Liberissimi di manifestare.Ben vengano a vedere che tutto si svolgera' regolarmente. Non vi e' alcuna intenzione di fare cose fuorilegge o discriminatorie.Le dichiarazioni di responsabilita' di alcuni portavoce nazionali e locali sulle intenzioni pacifiche di chi e' diretto a Firenze e sulla necessita' di individuare ed emarginare eventuali malintenzionati - conclude - lasciano ben sperare''. Anche il 19 luglio 2001 si coltivo' a lungo la speranza di una soluzione pacifica; poi, pero', la situazione precipito',con i greci, che avevano attuato un sit-in sul portellone abbassato della nave, trascinati a forza all' interno dalle forze di polizia, che faticosamente - e con i manganelli - riuscirono a spostare le catene umane formate dai no global che si erano presi tutti sotto braccio, lasciandosi andare come pesi morti a terra. Una volta reimbarcati, i manifestanti iniziarono per protesta a gettare sedie, bottiglie ed estintori, uno dei quali feri' un poliziotto alla testa. Dentro la nave finirono anche alcuni consiglieri regionali, del Prc e dei Verdi,intervenuti sulla scena degli incidenti, i quali salparono sul traghetto insieme ai greci, per poi pero' essere subito riportati a terra su una pilotina (uno, il verde Pietro D' Angelo, nonostante avesse mostrato il tesserino di parlamentare regionale, nella foga del momento venne anch' egli picchiato). La magistratura greca apri' un' inchiesta per le violenze perpetrate a suo dire dalla polizia italiana e anche il consiglio comunale di Corfu' protesto' formalmente per il trattamento subito dai membri del partito Synaspismos. Alcuni rilevarono l' irritualita' del respingimento in blocco dei 150 greci, ma il questore allora in carica rigetto' ogni addebito,osservando che se controlli analoghi a quelli fatti ad Ancona fossero stati fatti anche in altri punti d' ingresso in Italia,i tragici episodi di Genova sarebbero in parte stati evitati. 04-NOV-02 15:12 SOCIAL FORUM: CAMP DARBY; IN 1.200 PER ORDINE PUBBLICO Sono 1200, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, gli uomini che saranno impiegati nel servizio d' ordine per la manifestazione davanti alla base americana di Camp Darby, tra Pisa e Livorno, prevista per mercoledi' prossimo. Di questi, 500 provengono dalle strutture pisane e 700 da altre regioni in supporto per l'occasione. Un presidio della Folgore operera' dall'interno della base. A Pisa sono gia' arrivati numerosi gruppi di manifestanti provenienti da ogni parte d' Italia, ma anche stranieri, per lo piu' saccopelisti accampati nelle immediate vicinanze della citta'. Alla manifestazione a Camp Darby aderiscono, oltre al Movimento Antagonista Toscano, la Confederazione Cobas, Globalise Resistance (Uk), Greek Social Forum, Lab (Paesi Baschi), e l'Assemblea delle Strutture Antagoniste di Firenze 04-NOV-02 15:17 |
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ANSA
SOCIAL FORUM: URBANI, CIASCUNO FACCIA QUELLO CHE DEVE PRESI PROVVEDIMENTI MA NON LI RENDIAMO PUBBLICI Per lo svolgimento pacifico del Social forum ciascuno faccia quello che deve fare. Poi si faranno i bilanci. Lo ha detto il ministro ai Beni Attivita' Culturali, Giuliano Urbani, intervenendo oggi a Roma, all'inaugurazione al Vittoria della mostra Dalla vittoria al milite ignoto inaugurata insieme al capo dello Stato. Urbani ha aggiunto che sono stati presi tutti i provvedimenti necessari perche' i monumenti di Firenze non corrano rischi, ma non verranno resi pubblici per non far venire meno la loro efficacia. Certamente - ha proseguito il ministro - i provvedimenti di tutela dei monumenti cominceranno dall' itinerario stesso dei cortei perche' non ci siano deviazioni pericolose e qualche frangia minoritaria violenta non prenda il sopravvento sui molti manifestanti pacifici. Questa minaccia - ha detto ancora Urbani - deve essere generalizzata e non riguardare solo le forze dell'ordine, l'impegno e' stato preso - ha aggiunto Urbani - anche dai servizi d'ordine del corteo. L'itinerario della manifestazione, ha detto Urbani, e' ora circoscritto a luoghi periferici della citta', sempre che per Firenze possano esistere distinzioni del genere. Dobbiamo fare in modo che tutto si svolga pacificamente, ha proseguito il ministro sottolineando il senso di disagio dei giorni scorsi perche' non abbiamo attualmente strumenti adeguati per fronteggiare una simile situazione. Il ministro e' quindi tornato su una proposta di legge, precedentemente ventilata, che proibirebbe le manifestazioni nelle citta' d'arte se il numero dei partecipanti o la pericolosita' dell'iniziativa ne mettessero a rischio il patrimonio storico e culturale. Sento il bisogno di una normativa ad hoc per tutelare i centri storici, le cui piazze non possono contenere 150mila persone (con tutta questa gente aumenta il rischio di deviazione interna), ha detto Urbani, che pero' fara' le sue proposte solo dopo lo svolgimento del Social Forum, per non aggiungere confusione a confusione '. Si trattera' di una proposta di legge molto flessibile che non chiuda, che non blindi i centri storici - ha proseguito - ma che sia in grado di tutelarli quando ci siano conoscenze sufficienti dei rischi che si corrono, collegati sia alla quantita' dei partecipanti alle manifestazioni sia alla possibile infiltrazione di frange violente. Una norma rigida sarebbe sciocca, in quanto finirebbe per lasciar fuori qualche gioiello dei comuni minori e renderebbe invivibili le citta. Una simile normativa, ha concluso il ministro, potrebbe raccogliere l'unanimita' dei consensi, perche' stiamo tutelando non beni privati, ma il patrimonio dell'umanita'. Se lo decidessimo in quattro gatti faremmo un cattivo servizio.4-NOV-02 12:38
SOCIAL FORUM: NON CI SARA' VIOLENZA, SI PARLI DI CONTENUTI TAVOLO DELLA PACE E RETE LILLIPUT SU MEETING FIRENZE Il social forum non sara' un incontro violento, non sara' un raduno di no global, non sara' una riunione di antiamericani. Sono i tre 'no' con i quali Flavio Lotti della Tavola della Pace e Riccardo Troisi della rete Lilliput hanno presentato stamane il meeting di Firenze i cui contenuti sono stati fino ad oggi i grandi assenti. E allora, invece di parlare di ordine pubblico, per una volta, a due giorni dall'inizio del forum, le due associazioni vogliono puntare l'accento sui grandi temi dell'incontro: l'economia solidale, la finanza etica, il consumo critico, la pace. Fino ad ora nessuno ha mai detto -spiega Enrico Pezza di Lilliput- che il Social Forum Europeo sara' il piu' grande convegno mai organizzato in Italia e, forse, in Europa, che arriveranno 18 mila delegati europei, che ogni mattina ci saranno sei assemblee tradotte in cinque lingue ed ogni pomeriggio 60 seminari e che ogni giorno verranno serviti 15 mila pasti. Uno scambio ed un arricchimento, ha spiegato Troisi, un vero e proprio forum, una pizza aperta, che rifiuta l'etichetta di raduno violento. Il social Forum -precisa Lotti- non sara' un incontro violento, ne' un incontro di no global. Noi siamo gente positiva, abituata a dire anche di no, ma soprattutto abituata a rimboccarsi le maniche, a guardare i problemi del mondo e cercare di proporre e praticare delle alternative. Non chiamateci no global dunque, dice Lotti, ma semmai new global e aggiunge: per capire chi sono le persone che si riuniscono nelle nostre associazioni possiamo dire che siamo quelli della marcia della pace Perugia-Assisi. E rifiuta anche l'etichetta di antiamericani: siamo persone impegnate per una pace giusta, che si costruisce con mille azioni positive quotidiane. Accanto ai rappresentanti della tavola della Pace, della rete Lilliput e di tutte le associazioni che raccolgono, anche Colleen Kelly, fondatrice dell'associazione familiari delle vittime del'11 settembre. Sono preoccupata -ha detto Kelly- per la risposta del mio paese all'11 settembre. Il primo atto dell'associazione e' stato quello di andare in Afghanistan a incontrare le famiglie che hanno perduto i parenti negli attacchi. Ed oggi sono qui per sostenere l'impegno contro la guerra. A Firenze, concludono gli esponenti delle due associazioni, arriveranno i rappresentanti europei di tutte le organizzazioni del commercio equo e solidale, alcuni tra i maggiori esponenti internazionali che da tempo stanno lavorando sui nuovi indicatori del benessere sociale e ambientale, i responsabili delle Ong, perche' il Social Forum -ha concluso Lotti- sara' una grande occasione di confronto per la costruzione di una nuova Europa, pacifica, democratica e solidale. E noi vogliamo essere operai del cantiere di questa nuova Europa. 04-NOV-02 13:22
SOCIAL FORUM: GENOA LEGAL E GIURISTI DEMOCRATICI A FIRENZE Parteciperanno ai lavori del meeting, ma la loro presenza si estendera anche alla vigilanza sul rispetto dei diritti e delle liberta' democratiche, prendendo parte, in forma riconoscibile, alla manifestazione del 9 novembre contro la guerra. Sono i legali del Genova legal Forum e del Coordinamento giuristi democratici che hanno confermato la propria partecipazione al Forum Sociale Europeo di Firenze dal 6 al 10 novembre. Tale partecipazione - si spiega - sara' prevalentemente rivolta, cosi' come a Porto Alegre, alle sessioni di discussione previste in materia giuridica inerenti in particolare i workshop e i seminari relativi a Migranti e Diritto di Asilo, Costituzione Europea e Legislazione Antiterrorismo. Tuttavia, aggiungono, la presenza a Firenze si estendera' alla vigilanza sul rispetto dei diritti e delle liberta' democratiche dei e delle partecipanti al Forum Sociale Europeo anche attraverso la propria adesione e partecipazione in forma riconoscibile alla manifestazione del 9 novembre. Per domani e' stata anche annunciata una conferenza stampa a cui partecipernano Federico Micali, Ezio Menzione, Laura Tartarini, Fabio Marcelli. Il Genoa legal forum e' nato nell'agosto 2001 come pool di legali impegnati nella difesa dei manifestanti delG8. Gli avvocati del Coordinamento dei giuristi democratici erano presenti a Genova come osservatori e per dare assistenza legale. Nelle manifestazioni indossavano pettorine con scritto avvocato in italiano e in inglese, corredato da i numeri di telefono da conttatare. 04-NOV-02 13:33
SOCIAL FORUM: ORDINANZA QUESTURA, UN 'MANUALE' PER SICUREZZA Obiettivi sensibili da vigilare, sistemi di protezione, organizzazione del servizio di sicurezza nei giorni del Social Forum Europeo a Firenze. E' una sorta di manuale perche' l' appuntamento di Firenze si svolga tranquillamente la lunga ordinanza, oltre cento pagine, predisposta dal questore Giudeppe De Donno in vista del meeting che prendera' il via il 6 novembre. Tra i punti principali proprio quello degli obiettivi da vigilare, tra cui sedi diplomatiche, di organizzazioni politiche, ma anche supermercati, cantieri dell' anta velocita' sedi di giornali e tv, monumenti ed edifici di culto: in tutto centinaia di punti dislocati nel centro e nella periferia del capoluogo toscano, ma anche nella provincia di Firenze. A Firenze, oltre al personale delle forze dell' ordine gia' presente, sono stati chiesti 3.500 uomini di rinforzo tra polizia, carabinieri e guardia di finanza 04-NOV-02 13:51
SOCIAL FORUM: PRESIDI CGIL NEL CENTRO STORICO DI FIRENZE RIUNIONE SEGRETARI FIRENZE E TOSCANA CON MARTINI E DOMENICI Presidi della Cgil nelle principali piazze del centro storico di Firenze in occasione del Social Forum. Circa una quindicina di gazebo - ognuno con la presenza di 15 persone che si alterneranno su tre turni dalla mattina fino a mezzanotte - saranno allestiti, tra l'altro, in piazza Strozzi, piazza San Marco, piazza Signoria e Santa Croce, ma anche all'interno delle principali facolta' universitarie situate nel centro della citta'. Una struttura sara' montata anche all'interno della Fortezza da Basso dove si svolgono i lavori del meeting e servira' principalmente per raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto in Molise. Il quadro dell'impegno, non solo organizzativo, della Cgil in occasione del Social Forum e' stato fatto stamani dal segretario toscano Luciano Silvestri e da quello fiorentino Alessio Gramolati al sindaco Leonardo Domenici e al presidente della Regione Toscana Claudio Martini. La riunione tra amministratori e sindacalisti si e' svolta stamani alle 8,30 in Palazzo Vecchio. Secondo quanto si e' appreso, Silvestri e Gramolati hanno informato il sindaco e il presidente della Regione anche dell'impegno del sindacato in occasione della manifestazione di sabato prossimo, 9 novembre. La Cgil conta di partecipare al corteo contro la guerra con almeno 40.000 persone e con circa 2.000 iscritti che saranno impegnati direttamente nell'organizzazione, di cui 800 solo dalla Toscana. Il clima ormai si sta rasserenando - ha dichiarato Silvestri -, ma insisteremo ancora nel nostro impegno perche' la discussione sui temi del Social Forum possa avvenire nella maniera piu' proficua possibile 04-NOV-02 13:56
SOCIAL FORUM: AMNESTY, GARANTIRE DIRITTO MANIFESTARE IMPEDIRE VIOLAZIONI DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE Alla vigilia del Forum Sociale Europeo, Amnesty International chiede alle autorita' italiane di assicurare che il diritto di manifestazione pacifica sia protetto e che durante le operazioni di polizia vengano pienamente osservati gli standard del diritto internazionale in materia di diritti umani. In un comunicato diffuso oggi a Londra, Amnesty ricorda che le operazioni di polizia condotte negli ultimi tempi in occasione di svariati incontri internazionali e di grandi manifestazioni in Italia hanno dato luogo a numerose violazioni degli standard del diritto internazionale da parte delle forze dell'ordine. Il governo italiano, scrive l'organizzazione,deve assicurare che queste violazioni non abbiano a ripetersi. L'organizzazione per i diritti umani sottolinea che non condanna la violenza diretta nei confronti delle forze di poliziao delle proprieta', ne' si oppone all'uso legittimo di una forza ragionevole da parte delle forze dell'ordine, tuttavia - afferma - le operazioni di polizia devono essere condotte in modo da proteggere i diritti delle persone che prendono parte a proteste pacifiche. In passato - insiste Amnesty - le operazioni delle forze dell'ordine hanno contravvenuto agli standard internazionali relativi all'uso della forza e delle armi da fuoco. I diritti alla liberta' di assemblea e di espressione e il diritto a non essere sottoposti ad arresti o detenzioni di natura arbitraria sono stati violati, cosi' come i diritti fondamentali che spettano alle persone private della propria liberta' . Amnesty International sollecita inoltre le autorita' italiane ad osservare le raccomandazioni specifiche trasmesse dal Parlamento Europeo agli Stati membri 'per garantire una migliore protezione dei diritti fondamentali' durante gli incontri internazionali. Fra queste la richiesta di evitare di bloccare le frontiere o negare il diritto di attraversarle a singoli individui o gruppi di persone che cercano di partecipare pacificamente a manifestazioni legittime. Le autorita' italiane - prosegue la nota di Amnesty - dovranno inoltre osservare le raccomandazioni del Parlamento Europeo affinche' gli Stati 'evitino l'uso di armi da fuoco','evitino un uso sproporzionato della forza e istruiscano le forze di polizia nazionali a controllare la violenza e a rispettare i diritti individuali anche in situazioni di confusione di massa dove criminali violenti si mescolano a cittadini pacifici e rispettosi della legge. Amnesty International rende inoltre noto che seguira' con attenzione le operazioni di polizia condotte nell'ambito del Forum Sociale Europeo. 04-NOV-02 14:45
SOCIAL FORUM: TCI, PREOCCUPAZIONE PER BENI ARTISTICI Il presidente del Touring club italiano, Roberto Ruozi, esprime preoccupazione per i beni artistici ed i monumenti di Firenze in occasione del Social forum. In una nota il Touring Club Italiano ricordando che fin dal 1894 opera attivamente per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, ambientale e turistico del nostro Paese afferma di unirsi, con i suoi 530.000 Soci, a tutti coloro che sono preoccupati per la tutela dei monumenti che illustrano la citta' di Firenze. L' antico sodalizio rivolge poi una viva preghiera ai partecipanti affinche' la difesa dei motivi che stanno alla base della manifestazione non si trasformi in offesa alla memoria delle massime espressioni della creativita' umana. Roberto Ruozi lancia anche un appello ai soci e consoli Touring della Toscana invitandoli a vigilare e a collaborare per fare in modo che lequilibrio, il buon senso e il civismo abbiano la meglio su comportamenti che speriamo non si manifestino 04-NOV-02 14:59
SOCIAL FORUM: MEETING NON CHIUDE ESAME TEMI,OPUSCOLO DIOCESI Il tema della globalizzazione e gli argomenti trattati al Social forum europeo sono da sempre al centro dell' attenzione della chiesa e la loro trattazione non puo' certo concludersi col meeting dei prossimi giorni. E' il giudizio della diocesi di Firenze che ha edito una pubblicazione che raccoglie interventi e documenti emersi in proposito nei giorni scorsi. L' opuscolo di 32 pagine, intitolato Globalizzazione. Responsabilita' dell' uomo contemporaneo, sara' in distribuzione nei prossimi giorni e contiene, tra i vari contributi, gli ultimi interventi dell' arcivescovo Ennio Antonelli e il testo del manifesto delle Sentinelle del mattino 2002 La pace condizione essenziale per lo sviluppo globale firmato a Firenze il 21 settembre scorso da 58 organizzazioni cattoliche.In vista del Social forum, hanno detto il vicario generale della diocesi monsignor Claudio Maniago e il direttore dell' ufficio per la pastorale sociale e lavoro don Giovanni Momigli, l' arcivescovo chiede ai partecipanti, ed in primo luogo ai cristiani, di essere i primi a prendere decisamente e pubblicamente le distanze da ogni azione provocatoria e violenta, anche verbale; di fare di tutto per impedire che la rappresentativita' di questo evento venga monopolizzata solo da alcuni; di offrire come primo contributo al dibattito i propri valori di riferimento. Il fatto che la diocesi in quanto tale non partecipi al meeting - ha sottolineato Maniago - on significa dunque che la chiesa fiorentina non sia attenta all' evento e ai temi trattati. Saranno i cristiani laici e le loro organizzazioni a decidere responsabilmente se partecipare o meno al Social Forum ed e' comunque loro dovere rimanere coerenti con la dottrina sociale della chiesa. 04-NOV-02 15:01
SOCIAL FORUM: PREFETTO ANCONA, NESSUN RESPINGIMENTO IN MASSA NEL CASO SOLTANTO PROVVEDIMENTI INDIVIDUALI MOTIVATI PER SCRITTO Dal porto di Ancona stavolta non vi sara' alcun respingimento collettivo di no global diretti al Social Forum di Firenze. Ma se dovessero essere presi provvedimenti, questi saranno esclusivamente individuali e motivati, con atti scritti consegnati ai diretti interessati.A garantirlo, in vista dello sbarco, previsto nei prossimi giorni di cittadini greci, turchi, macedoni e croati, e' il prefetto di Ancona Giulio Maninchedda. Nel luglio 2001, invece, le cose andarono diversamente: dopo avere passato i controlli di frontiera, un gruppo di circa 150 greci diretti al G8 di Genova - gia' imbarcato su tre pullman - venne ricondotto al traghetto sul quale era giunto. Da li' inizio' una lunga trattativa che nel tardo pomeriggio, quando tutto sembrava stesse per concludersi pacificamente, sfocio' in aspri tafferugli tra le forze di polizia e i no global ellenici.Per quali ragioni alcuni manifestanti ebbero il via libera e altri (fra cui esponenti di partiti politici) furono invece respinti, non e' mai stato ben chiaro. Forse - ipotizza Maninchedda, che allora non era ancora prefetto - trovarono elementi che indussero a tale decisione. Un ruolo molto influente nella gestione degli avvenimenti lo ebbero, si disse,i funzionari ministeriali giunti da Roma, e un mare di polemiche si abbatte' sull' allora questore. Se qualcuno non verra' fatto entrare - spiega oggi l' attuale prefetto - gli verra' notificato per iscritto un provvedimento individuale motivato, contro il quale, se vorra',potra' ricorrere, anche se sul momento dovra' tornarsene indietro. Forse qualche caso ci sara', come c' e' ogni giorno al porto di Ancona, ma non ci sara' alcuna militarizzazione dello scalo. Maninchedda nega inoltre con decisione che le frontiere siano chiuse: La sospensione del Trattato di Schengen - dice - non comporta l' impossibilita' di entrare in Italia, ma solo che i controlli per l' ingresso vengono estesi anche ai cittadini comunitari. Insomma, i normali controlli su turchi, macedoni croati, albanesi, verranno fatti anche su cittadini greci, che dovranno avere documenti in regola e non essere segnalati per condanne penali o precedenti di terrorismo, e non offrire nessuno spunto, come il possesso di oggetti atti a offendere,che possa far sospettare l' intenzione di turbare l' ordine pubblico. Ma non credo - continua il rappresentante del governo - che verranno effettuate perquisizioni personali. Quanto ai Disobbedienti marchigiani, che hanno annunciato per mercoledi' un presidio umanitario in porto e l' intenzione di garantire con i loro corpi il diritto ai no global stranieri di sbarcare, Maninchedda replica: Liberissimi di manifestare.Ben vengano a vedere che tutto si svolgera' regolarmente. Non vi e' alcuna intenzione di fare cose fuorilegge o discriminatorie.Le dichiarazioni di responsabilita' di alcuni portavoce nazionali e locali sulle intenzioni pacifiche di chi e' diretto a Firenze e sulla necessita' di individuare ed emarginare eventuali malintenzionati - conclude - lasciano ben sperare. Anche il 19 luglio 2001 si coltivo' a lungo la speranza di una soluzione pacifica; poi, pero', la situazione precipito',con i greci, che avevano attuato un sit-in sul portellone abbassato della nave, trascinati a forza all' interno dalle forze di polizia, che faticosamente - e con i manganelli - riuscirono a spostare le catene umane formate dai no global che si erano presi tutti sotto braccio, lasciandosi andare come pesi morti a terra. Una volta reimbarcati, i manifestanti iniziarono per protesta a gettare sedie, bottiglie ed estintori, uno dei quali feri' un poliziotto alla testa. Dentro la nave finirono anche alcuni consiglieri regionali, del Prc e dei Verdi,intervenuti sulla scena degli incidenti, i quali salparono sul traghetto insieme ai greci, per poi pero' essere subito riportati a terra su una pilotina (uno, il verde Pietro D' Angelo, nonostante avesse mostrato il tesserino di parlamentare regionale, nella foga del momento venne anch' egli picchiato). La magistratura greca apri' un' inchiesta per le violenze perpetrate a suo dire dalla polizia italiana e anche il consiglio comunale di Corfu' protesto' formalmente per il trattamento subito dai membri del partito Synaspismos. Alcuni rilevarono l' irritualita' del respingimento in blocco dei 150 greci, ma il questore allora in carica rigetto' ogni addebito,osservando che se controlli analoghi a quelli fatti ad Ancona fossero stati fatti anche in altri punti d' ingresso in Italia,i tragici episodi di Genova sarebbero in parte stati evitati. 04-NOV-02 15:12
SOCIAL FORUM: CAMP DARBY; IN 1.200 PER ORDINE PUBBLICO Sono 1200, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, gli uomini che saranno impiegati nel servizio d' ordine per la manifestazione davanti alla base americana di Camp Darby, tra Pisa e Livorno, prevista per mercoledi' prossimo. Di questi, 500 provengono dalle strutture pisane e 700 da altre regioni in supporto per l'occasione. Un presidio della Folgore operera' dall'interno della base. A Pisa sono gia' arrivati numerosi gruppi di manifestanti provenienti da ogni parte d' Italia, ma anche stranieri, per lo piu' saccopelisti accampati nelle immediate vicinanze della citta'. Alla manifestazione a Camp Darby aderiscono, oltre al Movimento Antagonista Toscano, la Confederazione Cobas, Globalise Resistance (Uk), Greek Social Forum, Lab (Paesi Baschi), e l'Assemblea delle Strutture Antagoniste di Firenze 04-NOV-02 15:17