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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

Terni: antifascisti come mafiosi

Ieri si è tenuta un'udienza a Terni riguardo ai provvedimenti di sorveglianza applicati dalla questura agli antifascisti ternani il giugno scorso. Ascoltiamo una corrispondenza di ROR.

Campania.Terzigno.Rifiuti: l'emergenza infinita

Non si ferma la lotta contro la discariche nel napoletano. Ancora roghi e tensioni con la polizia nella giornata di ieri: 5 persone portate in questura. A Terzigno dove alle falde del Vesuvio sorge una delle discariche più grandi della provincia. Qui "l'emergenza rifiuti" apre nuovamente il fronte anti discariche. Questa mattina il presidio della rotonda di Bosco Reale sembra tranquillo, ma ci sono ancora decine di manifestanti mentre si fanno insistenti le voci di 5 persone portate in questura "per accertamenti" nella giornata di ieri. Manifestazioni spontanee e blocchi dei camion si sono verificati ieri anche a Chiaiano-Marano dove sono stati ditottati altri automezzi carichi di rifiuti.

La protesta prosegue da giorni e vede gli abitanti contestare la decisione di aprire una seconda discarica nel parco del Vesuvio. Una zona teoricamente protetta, quella del Parco del Vesuvio, costretta a subire già la presenza di un impianto di smaltimento rifiuti che provoca pesanti disagi ai cittadini a causa dei miasmi che in diverse del giorno arrivano nelle abitazioni. Intanto, a Napoli, nel centro ma anche in altri quartieri molto popolosi, come il Vomero, sono ancora stracolmi i cassonetti e parte dei rifiuti hanno invaso marciapiedi e sede stradale. La situazione è ancora grave, quindi, nonostante l'intervento notturno degli operatori.

La cronaca

Circa 1500 persone hanno sfilato nella nottata contro l'apertura di una seconda discarica nel territorio del comune partenopeo. I manifestanti hanno attuato un blocco stradale per impedire ai camion rifiuti di arrivare alla discarica già esistente. Alcuni cittadini hanno poi fermato due mezzi compattatori che stavano uscendo dalla discarica, tra via Panoramica e via Zabatta, e li hanno dati alle fiamme. Tensioni, tafferugli, poi il lancio di un sampietrino che ha colpito il vice questore Sergio Di Mauro, mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme dei mezzi. La polizia ha quindi effettuato anche una carica di alleggerimento. Poi 90-100 camion sono riusciti a conferire in discarica ma solo sortati militarmente da forze dell'ordine in assetto da guerra.

LAVORO: PROTESTA DEI 4 MILA PRECARI DEL PROGETTO BORS

Napoli dieci precari del progetto formativo Bros sono saliti sul tetto della sede Inps, al corso Galileo Ferraris mentre un centinaio di persone sta protestando in stradaattuando blocchi stradali in tutta la zona della stazione centrale. Un presidio di altri manifestanti, sempre dello stesso progetto formativo, ha preso vita invece al Centro direzionale di Napoli. Dalla protesta napoletana la corrispondenza con Salvatore del comitato precari Banchi Nuovi. CORRISPONDENZA RADIO ONDA D'URTO

LAVORO: DRAMMATICI I DATI DIFFUSI DALL'ISTAT SULLA DISOCCUPAZIONE In Italia il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre del 2010 ha raggiunto l8,5 per cento, ovvero il livello massimo dal terzo trimestre del 2003.Terribile la situazione per i giovani, gli italiani tra i 15 e i 24 anni. Per loro il tasso sfiora il 28 per cento, il più alto dal secondo trimestre del 1999.LIstituto di statistica ha stabilito che il tasso di disoccupazione registra, così, un aumento di 1 punto rispetto al secondo trimestre 2009 e di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre.Anche guardando alle aree geografiche si notano solo incrementi: il tasso al Nord tocca il 5,9 per cento dal 5 dellanno scorso, nel Centro arriva al 7,1 per cento dal 6,7 dello stesso periodo del 2009 e nel Mezzogiorno arriva al 13,4 per cento dall11,9. Per i migranti la situazione è plumbea. Per loro il tasso di disoccupazione aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all11,6 per cento dal 10,9 del secondo trimestre 2009.

Carceri -Due suicidi negli ultimi tre giorni Bruno Minniti si è impiccato ieri nel carcere di Reggio Calabria ad appena 23 anni. Fermato per spaccio ad aprile, aspettava ancora il primo grado di giudizio E’ il quarantaseiesimo suicidio dall'inizio del 2010 Bruno Minniti si è impiccato ieri nel carcere di Reggio Calabria ad appena 23 anni. È il secondo caso di suicidio negli ultimi tre giorni nelle carceri italiane, il quarantaseiesimo dall'inizio del 2010. Fermato per spaccio ad aprile, Bruno Minniti aspettava ancora il primo grado di giudizio. Nessuna delle guardie carcerarie è riuscita a salvarlo, forse anche perché ce ne sono 150 contro le 199 previsti.

Tra i quarantasei detenuti che si sono tolti la vita quest'anno, secondo le rilevazioni dell'Osservatorio permanente per le morti in carcere, ben 39 si sono impiccati, cinque si sono soffocati con il gas, uno è morto dissanguato dopo essersi tagliato le vene e uno si è avvelenato con i farmaci. Il numero totale dei morti in carcere nel 2010, tra suicidi, malattie e cause da accertare, sale a 127. Secondo Ristretti Orizzonti, servizio giornalistico curato da detenuti ed ex detenuti del carcere di Padova, sono 1.687 i detenuti morti nelle carceri italiane negli ultimi dieci anni, tra cui 604 per suicidio. Sempre sul carcere Intanto oggi c'è stata una mobilitazione davanti a Montecitorio dei volontari del settore. Chiedono di “Scarcerare tossicodipendenti, migranti, malati di Aids”, noi aggiungiamo che non deve esistere in nessuna forma laprivazione della libertà personale. Le organizzazioni chiedono inoltre di risolvere il drammatico problema del sovraffollamento attraverso un iter parlamentare per la riforma di quelle norme che “hanno colmato a dismisura le strutture detentive esistenti”. La legge Bossi-Fini sull'immigrazione La legge Fini – Giovanardi sulle droghe e la Ex Cirielli sulla recidiva sono tra le maggiori cause di questa situazione drammatica che vivono i detenuti e che sistematicamente passa sotto silenzio dei media ufficiali, troppo presi a inventare sempre nuove emergenze come propaganda securitaria. Molti i problemi (non affrontati) che hanno condotto all’implosione del sistema e sui quali “occorre intervenire immediatamente”come costosissimo e inutile piano straordinario per l’edilizia penitenziaria, la gestione “poco trasparente” dei fondi della Cassa ammende e i tagli ai trasferimenti sulla spesa sociale degli enti locali “che rendono impossibile il reinserimento sociale e lavorativo delle persone che escono dal carcere”

Napoli. Operaio cade e muore nel cantiere

Ennesimo incidente sul lavoro nel Napoletano: a Marigliano è morto un uomo. Si tratta di Domenico Vecchione, precipitato dal terzo piano di uno stabile in costruzione, in via Mazzini. L'uomo lavorava per la ditta di costruzione 'Ap' di Marigliano: dai primi accertamenti dei carabinieri non indossava il casco di protezione. Vecchione è morto sul colpo.

Appena due giorni fa, un altro operaio è deceduto all'interno di un cantiere edile di Grumo Nevano, scivolando da una impalcatura alta quattro metri. Anche in quell'occasione il manovale non indossava il casco di protezione.

Vecchione aveva 62 anni. Al momento dell'incidente stava smontando un'impalcatura. Stamane erano in quattro al lavoro nel cantiere, in via Mazzini. Secondo gli accertamenti dei carabinieri, tutti i lavoratori avevano un contratto regolare. Vecchione viveva a Marigliano. Il magistrato ha disposto l'autopsia del cadavere, il cantiere è stato posto sotto sequestro.

NoTav: marcia Rivalta-Rivoli Nuovo importante appuntamento del movimento NoTav. Una marcia da Rivalta a Rivoli per ribadire il rifiuto dell'alta velocità dopo la presentazione del nuovo scellerato tracciato (scarica la nuova mappa). L'APPUNTAMENTO è PER SABATO 25 SETTEMBRE A RIVALTA, AL PARCHEGGIO DEL MULINO PER IL CONCENTRAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE CHE TERMINERA' NEL CUORE DELLA CINTURA TORINESE, IN PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' A RIVOLI. iNTANTO IL MOVIMENTO RISPONDE anche ALL'ENNESIMA INTIMIDAZIONE DI LTF (Lyon Turin Ferroviere )CHE CHIEDE UN RISARCIMENTO DANNI di 220 mila euro per l'impossibilità di svolgere il carotaggio S68 all'interporto di Susa programmato per il 12 gennaio 2010. L'occasione colta da Ltf è relativa al Presidio di Susa e al blocco che il movimento no tav fece la notte impedendo alle forze dell‚ordine di prendere possesso dell'area.

Lo stratagemma per intimorire il movimento è questa volta quello delle carte bollate, causa civile e richiesta danni ad personam. Cifra esorbitante richiesta a chi quella sera ha comunicato alle forze dell'ordine che LA POPOLAZIONE AVREBBE RESISTITO. Alberto Perino, la sindaca di S.Didero Loredana Bellone e il vice sindaco, Giorgio Vair, sono citati in tribunale in rappresentanza di chi c‚'era quella notte. Questura e magistratura indicano così esponenti del movimento popolare e amministratori per spargere qua e là un pò di timore, solo che non funziona. Il movimento è unito e solidale e vige il motto che "Chi tocca uno tocca tutt!". 

ESTERI

Congo: Rapporto dell'Onu ricostruisce gli attacchi brutali da parte di gruppi paramilitari nei mesi di luglio e agosto scorsi e accusa i caschi blu di non aver protetto la popolazione

Sono più di 300 gli stupri avvenuti in Congo, tra il 30 luglio e il 3 agosto scorsi, condotti durante attacchi nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Il numero delle vittime potrebbe essere anche più alto, afferma il documento Onu. Raggiungere alcune località è difficile, e la popolazione è ancora nascosta nella giungla per paura di altri attacchi. "Quasi tutte le vittime sono state stuprate dagli assalitori in gruppi da due a sei persone, qualunque fosse la loro condizione fisica o la loro età". Secondo l'indagine, si è trattato di spedizioni punitive che miravano alla sottomissione della comunità locale. Il territorio di Walikale, (Nord Kivu), è ricco di minerali, e la popolazione è considerata simpatizzante del governo. Gli stupri di massa sono paradossalmente avvenuti a pochi chilometri di distanza da una base del corpo di pace dell'Onu per Congo e Ruanda. "Nè le forze congolesi, nè i caschi blu dell'Onu presenti nella regione sono stati in grado di portare soccorso alle popolazioni dei villaggi dell'est della Repubblica democratica del Congo vittime di terrificanti stupri di massa", si legge nel rapporto Onu.

La violenza sessuale è un'arma di lotta usata sia dai ribelli che dall'esercito congolese, e l'ONU stima che oltre 200.000 donne siano state violentate dall'inizio della guerra, dodici anni fa. Le violenze sistematiche vengono compiute davanti a figli e mariti. Annientare le donne è un metodo veloce e sicuro per riuscire a mutilare intere comunità.

MO: Gaza; ucciso pescatore palestinese, razzo verso Ashkelon

GAZA - Torna a salire la tensione nella zona di confine fra la striscia di Gaza ed Israele. L'episodio più grave - riferito da fonti palestinesi - riguarda la uccisione di un pescatore palestinese, asseritamente dal fuoco di una motovedetta israeliana. In Israele finora non si è avuto in merito alcun commento.

Fonti di Gaza precisano che la vittima è Mohammed Baker, 20 anni. A quanto pare durante la pesca la sua imbarcazione si è spinta oggi, nel nord della striscia di Gaza, in una zona normalmente preclusa dalla marina israeliana.

Sempre oggi miliziani palestinesi hanno sparato un razzo dal nord della striscia di Gaza in direzione della vicina città di Ashqelon. Non si segnalano danni nè vittime.

Svezia, oscurato sito con elenchi dei sostenitori dell'estrema destra

Il sito antifascista verigedemokrater.se, che ha pubblicato l'elenco di migliaia di persone iscritte al partito di estrema destra dei Democratici di Svezia (Sd), guidato dal giovane Jimmir Aakesson, è stato oscurato. Dopo la vittoria di 20 seggi nelle ultime elezioni legislative dello scorso 20 settembre, il sito ha reso noti nomi, indirizzi telefonici e e-mail dei sostenitori, proponendo lo slogan "Find a buddy near you", (Trova il camerata più vicino). Si suppone che le informazioni pubblicate siano state rubate dal sito ufficiale dei Democratici, hackerato numerose volte negli ultimi mesi. Anders Aleborg, responsabile del provider Prq presso cui risulta registrato il dominio del sito, ha detto: "Il web deve essere libero, ma non può essere come il selvaggio West". Lo stesso provider gestisce alcuni server di Wikileaks. Il sito oscurato risultava esser stato registrato dal fondatore di Pirate Bay, Gottfrid Swartholm Warg, che però non risulta esserne il proprietario. A Ostersund, nel nord della Svezia, è prevista una manifestazione contro i Democratici.

COLOMBIA: UCCISI DUE IMPORTANTI MEMBRI DELLE FARC

Mono Jojoy, numero due e capo militare delle Farc in Colombia, e' stato ucciso in un bombardamento militare a tappeto del governo nello stato meridionale di Meta. "Mono Jojoy", nato nel 1953, era uno dei sette membri della segreteria delle Farc, la massima autorita' del gruppo armato, al quale si era unito nel 1975. Il governo ultraconservatore di Bogota' canta vittoria sostenendo che "la sua morte rappresenta un nuovo e duro colpo per la guerriglia, dopo quella di tre dei suoi massimi dirigenti -Pedro Antonio Marin, detto "Tirofijo", Raul Reyes e Ivan Rios- durante il 2008". Con Mono Jojoy sembra, stando a peacereporter.net, che abbia perso la vita anche Carlos Antonio Lozada, altra pedina fondamentale della guerriglia, responsabile delle infiltrazioni della Farc nell'esercito governativo e altro membro della segreteria. Nessun commento al momento dalle Farc. Il servizio con Guido Piccoli, autore del libro "Colombia: il paese dell'eccesso

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Palirorda100924 a101004 Palinsesto, temi e report dal 24 Settembre al 4 Ottobre ''' (last edited 2010-09-24 17:44:33 by anonymous)