Carta Etica

Museo dell'Informatica Funzionante Museo Interattivo di Archeologia Informatica

Questo documento stabilisce le linee etiche da seguire.

BOZZA

Introduzione

La ricerca scientifica ha un ruolo fondamentale nella crescita collettiva.

La tecnologia non è neutra, anzi l'implementazione tecnologica condiziona fortemente le pratiche sociali e quindi la società stessa.

Da questa consapevolezza ne scaturisce un'altra: il ruolo del ricercatore è carico di responsabilità a causa dell'impatto, positivo o negativo, che può avere la sua ricerca sulla società.

Tali considerazioni portano alla volonta' di porre le attivita' del Museo sotto la guida di un Comitato Etico ed una Carta Etica che ne tracci le linee guida sulle questioni etico/morali che di volta in volta si presenteranno.

La Carta Etica del Museo

I temi principali della Carta Etica del Museo sono basati su tre argomenti fondamentali:

Rispetto dell'ambiente

Il Museo nasce con una forte sensibilità all'impatto che la tecnologia e le pratiche umane hanno sull'ambiente.

La ricerca del Museo è fortemente orientata a soluzioni attente a riciclo, recupero e sostenibilità.

Per sostenibilità intendiamo un'idea, uno stile di vita, un approccio che considera ambiente, economia e società come ambiti strettamente correlati ed inscindibili.

In quest'ottica, acquista importanza anche il rapporto con le generazioni passate e future.

Nell'humus delle identità culturali e delle tradizioni, è necessario sviluppare gli strumenti per limitare il consumo delle risorse naturali e migliorare la salute della biosfera, al fine di garantire alle generazioni future condizioni migliori delle attuali.

Il benessere dell'uomo non può infatti prescindere da quello dell' "organismo Terra". <br> In quanto parte integrante della biosfera, la specie umana non è solo coinvolta nello stato di salute dell'intero pianeta, ma è stata finora responsabile di molte sue alterazioni.

Lo studio e la comprensione del ruolo primario della biosfera per gli equilibri geofisici del pianeta deve guidare la ricerca di soluzioni per ripristinare quanto compromesso dall'antropizzazione.

Anche le pratiche e gli strumenti adottati dovranno pertanto essere coerenti a tali principi, e dirette alla creazione di "circoli virtuosi".

Il "contagio" di tali pratiche ad altre realtà dislocate nello spazio e nel tempo sarà il frutto di uno scambio dialettico ed orizzontale, che non potrà prescindere da un sano approccio critico, utile a generare la consapevolezza necessaria a scegliere percorsi e soluzioni responsabili.

Rispetto della persona

L'obbiettivo basilare delle conoscenze e delle tecnologie che produrrà il Museo sarà l'innesco di buone pratiche ambientali, sociali, culturali ed economiche, col fine ultimo di migliorare la qualità della vita. <br> In coerenza con questo principio, le azioni e le pratiche del gruppo, sia tra i componenti del gruppo stesso che verso l'esterno, saranno incentrate sul valore della persona, nel pieno rispetto delle sue idee e del suo credo, senza distinzione tra sesso razza e religione.<br>

Nell'interazione con la propria rete di collaborazioni, il Museo cercherà con ogni mezzo di imprimere questa visione.

Tutti i rapporti interni ed esterni dovranno essere basati su principi etici di lealtà, trasparenza e solidarietà.

La lealtà presuppone l'anteposizione degli interessi collettivi alla volontà dei singoli individui. <br>

La trasparenza mira all'eliminazione del divario informativo tra gli interlocutori, in modo da rendere consapevoli le scelte.

La solidarietà, infine, naturale evoluzione dell'etica, muove le azioni dei singoli verso un senso di giustizia, senza secondi fini.

Nella tutela dello spirito democratico e libertario che muove il nostro agire, la riservatezza della persona è un diritto inalienabile che il Museo non intende ledere o barattare con pretese di temporanea sicurezza.

Ci impegnamo inoltre a prestare particolare attenzione al potenziale pericolo di controllo e lesione del diritto alla riservatezza insito in alcune tecnologie -in particolare quelle informatiche- durante ogni fase di sviluppo, dall'ideazione alla progettazione fino all'implementazione.

Infine, il rispetto per la persona non può prescindere da un chiaro e netto sentimento pacifista. Pertanto il Museo si impegna a non favorire, col proprio operato e con la propria ricerca, le guerre e chi ne trae profitto.

La condivisione della conoscenza

Lo scopo della ricerca e dell'innovazione culturale e scientifica non dovrebbe essere lucrativo, ma orientato allo sviluppo in un ottica di interscambio tra le varie discipline. La natura del progresso scientifico, culturale e sociale è collettiva, ed in quanto tale non può privarsi della condivisione delle conoscenze. Il sapere non è una risorsa limitata come tutte le altre, ma riproducibile e trasmissibile all'infinito e, per questo, non deve sottostare alle stesse leggi di mercato delle altre risorse.

In particolare oggi, grazie alla tecnologia, è molto più semplice distribuire e condividere conoscenza piuttosto che produrla.

In quest'ottica il Museo utilizzerà preferenzialmente strumenti liberi, ovvero rilasciati con licenze che ne favoriscano la diffusione e lo sviluppo da parte della collettività. Allo stesso modo, le conoscenze e le tecnologie sviluppate dal Museo verranno rilasciate esclusivamente sotto questo tipo di licenze.

La nostra visione implica un approccio critico alla conoscenza, come passaggio fondamentale per una costruzione dialettica dei saperi.

La via migliore per il raggiungimento di questi obbiettivi è quella che si avvale di un'organizzazione aperta e decentralizzata.

Le esperienze comunitarie dalle quali provengono molti di noi sono quindi un bagaglio culturale importantissimo che costituirà i mattoni con cui verrà costruita la struttura organizzativa dei settori di ricerca e sviluppo del Museo.


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