Forumfao0602

FORUM ONG/OSC (org.non governativi/ della società civile)

Accesso alle risorse genetiche A sostegno della biodiversità agricola Per il libero flusso delle risorse genetiche del cibo e dell'agricoltura. (traduzione-sintesi di E. Giardino)

Sommario

La sicurezza alimentare, i mezzi vitali e l'integrità ambientale sono sostenuti dalla biodiversità agricola e dalle risorse genetiche sviluppate per millenni da agricoltori, allevatori di bestiame e pescatori a livello mondiale. Ma gran parte di questa biodiversità agricola è minacciata : sono necessarie azioni urgenti per salvaguardare queste risorse. La società civile e le organizzazioni degli agricoltori -come dagli accordi del summit FAO del 1996- stanno sostenendo politiche che valorizzino la diversità, i diritti ed i cibi locali, la sicurezza dei mezzi vitali : cioè la diversità delle colture, degli animali domestici, del mondo marino. Stanno sviluppando l'agro-ecoturismo, immettendo la voce degli agricoltori nel dibattito sulle biotecnologie, stanno sfidando i brevetti iniqui, proteggendo i diritti degli agricoltori, sovegliando la intrusione dei Diritti di proprietà intellettuale (IPR in inglese). I Governi invece - mentre negoziano impegni internazionali (IU) - stanno promuovendo, facilitando o tollerando azioni delle multinazionali che minano la diversità, minacciano l'accesso alle risorse genetiche, distruggono diritti, diffondendo inquinamento genetico e compromettendo la sovranità alimentare in vario modo, come per esempio : - consentendo la diffusione di inquinamento genetico e di OGM (org. geneticamente modificati); - consentendo brevetti e cooncessioni su tecnologie di restrizione genica (GURT e terminator). - Tollerando l'abuso dei brevetti e della biopirateria; - Promuovendo la globalizzazione dei mercati seocndo le norme WTO che strozzano le opzioni locali per una produzione socialmente ed ecologicamente sostenibile basata sulla diversità ; Perciò il Forum mondiale sulla sovranità alimentare, preparatorio allo WFS (summit mondiale sulla alimentazione), nell'agosto 2001 ha concluso che le "risorse genetiche sono il risultato di millenni di evoluzione ed appartengono all'umanità... come i semi (le sementi)"; che " dovrebbe esserci la proibizione della biopirateria e dei brevetti sul vivente, incluso lo sviluppo di varietà sterili mediante processi di ingegneria genetica"; che "sia intanto bandita la sperimentazione, produzione e commercializzazione di OGM il cui impatto sulla salute e sull'ambiente è sconosciuto (principio di precauzione)".

Agenda risorse genetiche / biodiversità agricola

Fino dall'alba della agricoltura -12.000 anni fa- hanno coltivato piante ed animali per fornire cibo. Una attenta selezione di caratteri , gusti, strutture che rendono buono il cibo risulanate da una miriade di risorse genetiche, di varietà, razze, specie e sub-specie. La biodiversità agricola include la diversità delle speci che supportano la produzione -biologia del suolo, impollinatori, predatori, ecc.- e delle altre che supportano i diversi agro-ecosistemi -agricolo, pastorale, forestale ed acquatico. La biodiversità agricola è il primo anello della catena alimentare, sviluppata e salvaguardata da agricoltori, allevatori e pescatori, come risultato di un libero flusso di risorse genetiche scambiate da produttori di cibo. Tale biodiversità è oggi minacciata ad un ritmo allarmante- nell'ultimo secolo oltre il 90% delle varietà colturali si sono perdute. Azioni specifiche sono necessarie per invertire questo trend eproteggere le risorse genetiche immagazzinate in banche di geni , pubbliche. Tali minacce vengono dalla inseminazione con materiale geneticamente modificato e dall'uso crescente dei "diritti di proprietà intellettuale" (IPRS). La perdita di diversità sta aggravando la deriva verso la "insicurezza alimantare " che oggi mette a letto per fame più di 1,5 ML di esseri umani. Invece l'accesso alle risorse genetiche dovrebbe essere ampliato , includendovi tutta la biodiversità agricola. La via d'uscita è quella di lavorare con gli agricoltori , gli allevatori ed i pescatori che sono i principali managers degli ecosistemi terrestri. Già nel 1996 il FORUM OSC sull'alimentazione ha sancito che " il riconoscimneto dei diritti degli agricoltori è il prerequisito per la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità agricola". E l'industria alimentare deriva i suoi introiti - 2000 ML di $ - dall'uso di risorse genetiche. Eppure le azioni delle Istituzioni internazionali negli ultimi 5 anni non hanno prodotto i risultati attesi e concordati per uanagricolutura sostenibile (paino d'azione 1996 dello WFS). Nonostante ciò ONG e OSC hanno attivamente partecipato ai negoziati per un accordo mondiale che arriverà a Novembre prossimo al Consiglio ed alla conferenza della FAO. Esso dovrebbe assicurare il libero flusso di risorse genetiche per cibo ed agricoltura.

Attività ONG/OSC dopo il 1996

L'inerzia o la sudditanza dei Governi e delle Istituzioni internazionali rispetto alle politiche di agrobusiness delle multinazionali, ha lasciato alle ONG-OSC il compito di difendere la biodiversità. Ecco le principali azioni ONG/OSC compiute in questi 5 anni.

Tutela delle diversità delle colture Attuata con le fiere popolari dei semi (es. a Tharaka in Kenya).Così il numero totale delle varietà di colture scambiate è cresciuto via via : 134 nel 1997; 149 nel 1998;206 nel 2001. Le fiere costituiscono una mostra delle varietà ed uno scambio diretto di idee ed esperienze che mette in contatto agricoltori, studenti, ricercatori ed altri operatori interessati.

Sementi di "emergenza" come salvataggio agricolo in Tanzania La regione dei Laghi e quella di Arusha son otra quelle investite da una grande siccità (99-2000). La CRS (?)- comunità rurale- tanzanese, d'accoodo con le famiglie colpite dalla siccità , decise di distribuire e far scambaire sementi, invece che viveri, in modo che gli abitanti potessero coltivare in proprio il terreno, secondo le loro particolari esisgenze e potenzialità. Furono promosse fiere di sementi e diffuso il commercio di sementi sulle zone colpite. Si è compreso così che i semi tradizoonali sono molto resistenti , capaci cioè di resistere fino a 4 anni di siccità.

Banche di semi comunitarie in Brasile (Paraiba) Anche qui periodi di siccità drammatica : in questi casi la diversità è sinonimo di sicurezza alimentare. Qui è possibile un solo raccolto per stagione, c'è carenza d'acqua ed una serie di ragioni tendono a ridurre la biodiversità agricola. Perciò sono state costituiti 220 banche di semi a beneficio di 6920 famiglie, con uno stoccaggio di 80 tonnellate di sementi, corrispondenti a 67 varietà .

Recupero della diversità di animali domestici Il bovino rosso polacco costituisce una vecchia razza locale molto utile laddove pascoli controllati proteggono colline e pendii da smottamenti ed eorsioni. 79 capi di questa razza bovina furonno reintrodotti nlle fattorie locali, con grande gioia degli agricoltori per la produttività e la resistenza di questi animali. Inoltre il bel panorama locale (pascoli verdi) attirò molti agro-turisti.

Recupero della diversità marina E' la costruzione di scogliere artificiali protettive in India (Kerala) , in accordo con le comunità di pescatori della zona , allo scopo di ripristinare la biodiversità marina distrutta dal sistema di pesca distruttiva (con sciabica) introdotta da un consorzio norvegese. Le scogliere impediscono la pesca a strascico (le reti vi si impigliano) e consentono la pesca tradizionale con mezzi semplici ed economici (localki). Si è così ricostruita l'ecologia marina. Inoltre una serie di siti costieri consentono incontri -anche formativi- tra vecchi e giovani pescatori.

Sviluppo dell' agroturismo per la conservazione del tubero andino mediante agriturismo in Perù a Cusco (centro Inca). Durante i loro soggiorni i turisti possono vedere - mediante foto e musei- la varietà delle piante andine di tradizione storica. L'agroturismo frena la fuga dei giovani dalla regione.

Promozione della voce degli agricoltori nel dibattitto sulle biotecnologie Si tratta di giurie di cittadini (popolari) sugli OGM che ne discutono prospettive e limiti in India. Essi discutono insieme dell'impatto degli OGM sulla loro vita quotidiana, ne valutano le conseguenze direttamente, come nella storia della "agricoltura verde"

Sfida ai brevetti iniqui Nel 1997 nella regione del Punjab- ora divisa tra India e Pakistan- sorse una controversia sul riso "basmati", causata da una compagnia texana (Ricetec Inc.).Si tratta di un atto di "biopirateria": gli agricoltori della zona furono selezionati e spinti a produrre un tipo di riso "brevettato" di esportazione (tipico per gusto, aroma,ecc.). Non solo la compagnia USA si è appropriata del nome "basmati", ma capitalizza l'esperienza ed il genio degli agricoltori locali. Di qui la vertenza non ancora risolta.

Protezione dei diritti degli agricoltori La contaminazione dì colture locali con geni GM è un crimine agricolo. Succede ad un agricoltore canadese vittima della multinazionale Monsanto. Sul suo terreno sono nate- per diffusione spontanea - piante di CANOLA (seme d'olio di colza) geneticamente trattate sulle quali la Monsanto rivendica la sua proprietà ed i diritti di vendita. La questione è arrivata alla corte di giustizia canadese che dovrà decidere sul caso. Tuttavia la contaminazione incrociata (cross-contamination) e spontanea non è più una eccezione, tanto che le stesse compagnie di sementi non garantiscono più che il loro prodotto sia esente al 100% da OGM.

Sorvegliare le infiltrazioni di IPR (diritti di proprietà intellettuale) Su 5 aree si stanno monitorando gli effetti dei brevetti (TRIPS= trattati sui diritti di brevettazione) imposti ai Paesi in via di sviluppo.Vengono esaminati 5 tipi di trattati : commercio, investimenti, sostegni, scienza/tecnologia ed IPR.Sono stati esaminati 23 casi di accordi IPR tra Paesi sviluppati e non sviluppati. Nella Tav.1 (dov'è ?) si citano le "anomalie" dei casi esaminati.

AGENDA

Protocollo sull'inquinamento genetico e la biosicurezza. Si citano una serie di contaminazioni genetiche su prodotti europei o brasiliani. La strategia delle MN (multinazionali) è quella di contaminare prodotti "esenti" in modo da non consentire più alcuna differenza tra prodotti "trattati" e "non trattati".Vittime di questa strategia sono gli agricoltori ed i consumatori (detta cross impollinazione applicata a cibi e prodotti diversissimi).Governi ed Istituzioni internazionali dovrebbero reagire subito e con decisione. Dovrebbe vale il principio di cautela : proibire gli OGM finchè non sia dimostrato che essi sono innocui per le persone e l'ambiente. Di qui la necessità di un protocollo sulla biosicurezza.

GURTs (tecnologie restrittive della biodiversità) Quasi tutte le grandi società e MN hanno brevetti di queste tecnologie. Nell'agosto 2001 gli USA hanno brevettato il primo V-GURT (terminator). Si tratta di una chiara minaccia alla sicurezza ed alla sovranità alimentare, nonché alla biodiversità agricola: di più ,il V-GURT impedisce agli agricoltori di conservare le sementi. Perciò le ONG/OSC chiedono che il V-GURT sia messo al bando e d i brevetti impediti, per ragioni etiche e morali. Inoltre- in accordo con il principio precauzionale - chiedono che le tecnologie di controllo dei caratteri genetici (T-GURT) siano sospese finchè studi e prove indipendenti non ne dimostrino la innocuità- anche a lungo termine.

WTO (Org. mondiale del commercio) Alcuni Paesi hanno proposto che l'accordo sulla agricoltura del WTO sia rinegoziato (AoA). Altri chiedono di valutarne l'impatto sulla produzione socialmente ed ecologicamente sostenibile, sulla sicurezza e la biodiversità.

Dumping sui cibi L'importazione sottocosto di alimenti può essere una soluzione emergenziale e temporanea che alcuni Paesi in via di sviluppo sono costretti a praticare.Ma a lungo termine questa politica crea danni alla produzione.Infatti i prodotti importati a costi ridotti, spingono i Paesi sottosviluppati ad abbandonare i settori collegati, con una perdita di produttività e minori introiti agricoli. Perciò il dumping è uno dei fattori che mina la sicurezza alimentare: quindi i leaders dei Paesi sottosviluppati dovrebbero adottare misure prtettive rispetto al dumping alimentare.

Proprietà intellettuale e biopirateria Quattro azioni vengono proposte contro la privatizzazione, i diritti di proprietà intellettuale e la biopirateria (es.il riso "Basmati") : - TRIPS art. 27.3 (brevetti) deve essere rivisto radicalmente in modo da cosentire che le risorse genetiche agricole ed alimentari siano escluse da una brevettazione obbligatoria. La Convenzione dell'Unione intern. per la protezione delle nuove varietà di piante (UPOV) non è la sola alternativa "sui generis" ai brevetti sulle varietà vegetali; - la WIPO (Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale)- comitato intergovernativo sulla proprietà intellettuale e le risorse genetiche, le conoscenze tradizionali ed il folklore - dovrà occuparsi dei diritti in materia, promuovendo l'analisi di modelli legislativi delle Unioni africane come alternativa ai TRIPS. - Le IU (intese internazionali ) non debbono favorire la biopirateria; - Il diritto legale a brevettare semplici scoperte di geni e loro sequenze, di varietà e sementi - che sono altro dai trattati basati sul materiale corrente degbli agricoltori e sulle banche dei geni- deve essere revocato dagli uffici di brevetto.

Concentrazione del potere (controllo industriale delle scienze della vita) Gli ultimi 5 anni hanno visto un rafforzamento del potere delle MN sulla industria per la scienze della vita.per es., solo 10 compagnie controllano 1/3 dell'industria globale dei semi. L'agenda di ricerca e sviluppo agricolo è dominata da pochi privati "agrobusiness". Bisogna allora potenziare le norme ed il controllo democratico sulla proprietà e gli investimenti in questo settore in modo da impedire tale dominio incontrastato.

Tutela e sviluppo delle risorse genetiche Impegni internazionali (IU) sulle risorse genetiche. Gli OSC stanno incalzando i governi affinchè rivedano drasticamente le norme IPR, i rapporti con il WTO e l'elenco delle colture sulle quali accordarsi nella conferenza FAO 2001.Gli OSC non solo rivendicano l'accesso garantito alle risorse genetiche, ma anche la garanzia che "parti o componenti" di tali risorse non possano essere privatizzare mediante IPR ,mettendo fuori legge la biopirateria. Bisogna anche assicuare benefici agli agricoltori dei Paesi sottosviluppati, in rapporto ai benefici che il genere umano guadagna dall'uso di painte e risorse non manipolate.

Programmi sulle risorse genetiche e la biodiversità agricola Solo piccoli progressi si sono finora ottenuti nell'applicazione di accordi e protocolli come il "piano globale di azione di Leipzig" sulle risorse genetiche, la "strategia globale" per la gestione di risorse genetiche di animali agricoli, la "Convenzione FAO sulla biodiversità (CBD)". Sostegni crescenti dovrebbero essere devoluti su queste materie mediante fonti bilaterali e multilaterali (per es. il "piano globale ambiente" GEF). Gli stessi Governi debbono assegnare una forte priorità ai programmi per la tutela e l'uso sostenibile di risorse genetiche per cibi ed agricoli.

Diritti degli agricoltori e diritto alla sovranità alimentare Gli OSC si battono per il riconoscimento internazionale dei diritti degli agricoltori da proteggre con apposite leggi. I diritti sulla sovranità alimentare e quelli degli agricoltori sono inseparabili. Ciò in accordo con le conclusioni della conferenza proparatoria OSC dello WFS (world food summit) contro la biopirateria, gli OGM e lo sviluppo di varietà sterili. In questo senso asumono rilievo queste scadenze : - il 4^ incontro ministeriale del WTO (nov. 2001) - la 6^ conferenza partitica sulla "Convenzione sulla biodiversità( CBD)- aprile 2002 - il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (WSSD) a Johannesburg -sett. 2002 La sfida per i Governi è nella scelta tra l'assicurare il profitto per pochi o il cibo per tutti. Il tempo per agire è scaduto da tempo.

Risorse_genetiche (last edited 2008-06-26 09:58:16 by anonymous)