Ascoltiamo la corrispondenza da Roma

Martedì, 22 luglio 2003

Iraq: ucciso operatore Croce Rossa internazionale di Redazione (redazione@vita.it) 22/07/2003 Lo ha annunciato oggi il Cicr a Ginevra. Un operatore del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e' stato ucciso oggi a Hilla, a sud di Baghdad, da spari di origine sconosciuta, e un autista dell'organizzazione e' rimasto ferito. Lo ha annunciato oggi il Cicr a Ginevra.

Oggi le ong presenti in Iraq hanno incontrato a Montecitorio i rappresentanti dei gruppi parlamentari dell'Ulivo e del Prc No a qualsiasi presenza militare italiana in Iraq: l'appello e' delle Organizzazioni non governative presenti nel Paese e della Tavola di solidarieta' per l'Iraq, che oggi hanno incontrato a Montecitorio i rappresentanti dei gruppi parlamentari dell'Ulivo e del Prc. Le Ong che lavorano in Iraq - spiega il diessino Valerio Calzolaio - non chiedono nessuna tutela militare, visto che tra l'altro la missione non ha alcuna legittimazione da parte delle Nazioni unite. Chi in quel Paese e' impegnato nel portare aiuti - sottolinea - e' preoccupato della presenza dei soldati italiani; l'iniziativa militare e' completamente separata da quella umanitaria. Le Ong hanno inoltre confermato il giudizio negativo nei confronti della scelte del governo per il reperimento dei fondi per il finanziamento della missione militare in Iraq.

Bush mette nel mirino Iran e Siria di Stefano Arduini (s.arduini@vita.it) 21/07/2003 "Questi due Stati sostengono il terrorismo, è inaccetabile", queste le parole del Presidnete americano nel corso di una conferenza congiunta con Berlusconi Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha accusato oggi Siria e Iran di continua a sostenere i terroristi, che indeboliscono gli sforzi per la pace in Medio Oriente. Oggi la Siria e l'Iran continuano a proteggere ed assistere i terroristi - ha denunciato Bush nel corso di una conferenza stampa con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, nel suo ranch di Crawford - Questo comportamento e' completamente inaccettabile e gli stati che sostengono il terrore verrano considerati responsabili.

Presentata questa mattina al ministro Sirchia una proposta di direttiva Ue per l'assistenza sanitaria a favore degli extracomunitari Una proposta di direttiva comunitaria per il diritto alla salute degli immigrati che imponga agli Stati membri di garantire l'assistenza sanitaria anche agli irregolari affetti da gravi malattie. La proposta, elaborata dalla Caritas di Roma, dal Naga di Milano e dall'Oikos di Brescia, è stata presentata questa mattina al ministro della Salute Girolamo Sirchia, nel corso della visita all'area sanitaria Caritas di Roma che celebra in questa giorni i venti anni dalla sua fondazione. “Prendo l'impegno di consegnare questa proposta di direttiva anche se non posso garantirvi la sua approvazione”, ha detto Sirchia davanti ai medici e ai volontari che prestano servizio nella struttura nei pressi della stazione Termini.

Fondata nel 1983, la rete degli ambulatori che costituiscono l'Area santaria della Caritas di Roma, in questi anni ha prestato assistenza a oltre 75 mila pazienti, provenienti da 140 nazioni erogando annualmente circa 20 mila prestazioni sanitarie. Nel 2002 sono stati oltre 3200 i pazienti visitati per la prima volta presso le strutture sanitarie, 5 mila quelli curati. A questi interventi vanno aggiunte le terapie farmacologiche direttamente erogate ai pazienti, farmaci distribuiti per quasi 28 mila cicli di terapia completa, e una specifica attività di orientamento sanitario per il corretto utilizzo del servizio sanitario nazionale. Complessivamente, oltre ai medici e farmacisti che lavorano nella struttura, i volontari impegnati sono circa 210. I pazienti assistiti lo scorso anno provengono soprattutto da Romania, Ucraina, Equador, Bangladesh e Peru', il 48% sono donne. Oltre la metà ha un livello di istruzione superiore, il 10,6% è laureato. E se chi ha bisogno di cure non va nei centri sanitari della Caritas, sono i medici che vanno da loro: ogni mese vengono eseguiti almeno 10 interventi sanitari in due campi rom della Capitale.

Palestina - prigionieri Il tema dei rilascio dei migliaia di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane è stato al centro dell'incontro di ieri   tra  Ariel Sharon, e  Abu Mazen. Al riguardo, Sharon ha assicurato  che il Comitato ministeriale incaricato della questione si riunirà mercoledì prossimo per affrontare il problema, e ha assicurato che una lista dei prigionieri che potranno essere liberati sarà redatta entro breve tempo. 

Sharon ha aggiunto che al ritorno dal suo viaggio negli Stati Uniti, dove il 29 luglio incontrerà  George. W. Bush, il Comitato ministeriale si riunirà nuovamente e valuterà i criteri da seguire per il rilascio di ulteriori detenuti. Altri temi discussi nel corso dell'incontro, durato circa due ore, sono stati quelli della fine dell'isolamento del presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Yasser Arafat, e degli insediamenti ebraici illegali nei Territori.

grdomixolga (last edited 2008-06-26 09:58:20 by anonymous)