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'''ITALIA''' '''??? Bologna, il Comune finanzia i corsi contro il divorzio. Affidati a un'associazione pro embrione'''

 BOLOGNA — Ti sposi in Comune? Adesso c'è (gratis) il corso prematrimoniale per i fidanzati che scelgono il sindaco invece del parroco. Prima lezione: «Insieme per sempre ». In sostanza, istruzioni anti divorzio in versione laica. L'idea è venuta a Lina Delli Quadri, consigliere comunale del Pd: stesso partito di Cofferati. Una cattolica impegnata nel volontariato che ha pensato: anche chi sceglie il rito civile deve avere, a cura dell'amministrazione comunale, l'opportunità di essere istruito in materia di matrimonio. Le altre lezioni sono su «Sessualità e amore», «Coppia e creatività», «Doveri e diritti nelle relazioni familiari».

 L'iniziativa è interessante in una Bologna dove i rapporti tra Comune e Chiesa hanno avuto anche pesanti note polemiche. La Delli Quadri spiega che il sindaco le ha dato subito via libera e che i parroci non si sentono toccati dalla concorrenza. Forse perché obiettivo comune è rendere stabili le unioni. I corsi, come scrive oggi il Corriere di Bologna, sono tenuti da specialisti dell'Ucipem, associazione milanese di matrice cattolica che, nella sua carta fondante, dichiara di riconoscere «che la persona umana è tale fin dal concepimento». La stessa Ucipem, che da tempo istruisce i fidanzati che vanno a sposarsi in chiesa, sottolinea le differenze: «Il matrimonio religioso è un sacramento, quindi comporta anche un'istruzione catechistica che non ha ragione di essere per chi sceglie il rito civile». Al primo corso si sono iscritte una ventina di coppie: tutte al primo matrimonio, solo in un caso l'uomo è al secondo.

 Due fidanzati hanno già seguito un corso in parrocchia perché si sposeranno in Chiesa ma hanno voluto ampliare la loro preparazione anche con l'insegnamento laico. Le lezioni (quattro serate di due ore ciascuna) si tengono in una sala comunale. Quando i cittadini si recano all'ufficio matrimoni per le pratiche ricevono anche un volantino informativo. A fine maggio partirà il secondo ciclo di incontri. Da ottobre l'iniziativa sarà strutturata in modo completo, anche sulla base dei suggerimenti delle coppie. Le impressioni dei fidanzati che stanno seguendo le lezioni, tenute da esperti in materie come psicologia, sessuologia e legislazione familiare, sono positive. «Non credevo che un Comune, con tutti i problemi che ha, potesse pensare anche a chi si sposa », ha detto un giovane alla vigilia del sì. Il consenso non stupisce la consigliera comunale. Sposata da 27 anni, provenienza Margherita, cattolica praticante, Lina Delli Quadri è convinta: «La preparazione al matrimonio può contrastare i troppi fallimenti».
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Sommario

In primo Piano

Editoriale

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ESTERI

GUATEMALA: Prima sentenza per violenza sessuale contro un poliziotto

In una storica sentenza, un tribunale del Guatemala ha condannato a 20 anni di prigione un poliziotto per aver violentato una donna indigena che, inoltre, era stata detenuta arbitrariamente.

Questa e' la prima volta nella storia del paese che uomini appartenenti ad una forza pubblica vengono condannati per il reato di violenza sessuale, anche se migliaia di donne indigene sono state violentate dai militari durante la guerra civile, finita nel 1996 con la firma degli accordi di pace. Nonostante la fine del conflitto, la violenza sessuale da parte dei militari, paramilitari e poliziotti e' continuata come una pratica comune.

J.M. ha 42 anni ed e' mamma di undici figli. Appartiene alla etnia Maya K´iche, non parla lo spagnolo e non era mai uscita dal suo villaggio fino al momento in cui e' stata arrestata.

Nel dicembre del 2004, un gruppo di poliziotti arrivarono al villaggio. Cercavano coltivazioni di marihuana, che in effetti veniva coltivata in un campo vicino. I poliziotti andarono a casa di J.M., sospettata di essere la padrona della coltivazione, e la portarono via. Qualche giorno dopo, nella stazione di polizia n. 71 di Quiche, i due poliziotti Antonio Rutilio Matías López e Nery Osberto Aldana Rodríguez l'hanno violentata, sotto minaccia di morte con una pistola. Inoltre, e con estrema crudelta', l'hanno obbligata a camminare nuda di fronte agli altri poliziotti e detenuti, che ridevano di lei chiamandola "vecchia" e "usata".

E' stata un'istituzione, l'Instituto de Estudios Comparados en Ciencias Penales de Guatemala (ICCPG), a presentare il suo caso alla giustizia penale. J.M., la sua famiglia e gli avvocati dell'Istituto (tutte donne) sono stati minacciati di morte durante le indagini e hanno dovuto chiedere la protezione della Commissione Interamericana per i diritti umani.

Il caso e´ riuscito a giungere ad una sentenza grazie allo straordinario sforzo e coraggio di J.M. Le donne guatemalteche che chiedono giustizia per violenza sessuale sono quasi sempre condannate dalle proprie famiglie e dai vicini, perche´ vengono considerate colpevoli delle aggressioni. Inoltre, in molti casi i pubblici ministeri appaiono reticenti ad accusare per questo reato (la gran maggioranza di denunce per violenza sessuale viene archiviata), perche' non credono alla parola delle vittime.

Alle fine, lo scorso 14 aprile il Tribunale di Quiche ha condannato Lopez per i reati di violenza sessuale e abuso di autorita´. L' altro poliziotto, Aldana Rodriguez, e' ancora profugo.

ITALIA

??? Bologna, il Comune finanzia i corsi contro il divorzio. Affidati a un'associazione pro embrione

  • BOLOGNA — Ti sposi in Comune? Adesso c'è (gratis) il corso prematrimoniale per i fidanzati che scelgono il sindaco invece del parroco. Prima lezione: «Insieme per sempre ». In sostanza, istruzioni anti divorzio in versione laica. L'idea è venuta a Lina Delli Quadri, consigliere comunale del Pd: stesso partito di Cofferati. Una cattolica impegnata nel volontariato che ha pensato: anche chi sceglie il rito civile deve avere, a cura dell'amministrazione comunale, l'opportunità di essere istruito in materia di matrimonio. Le altre lezioni sono su «Sessualità e amore», «Coppia e creatività», «Doveri e diritti nelle relazioni familiari». L'iniziativa è interessante in una Bologna dove i rapporti tra Comune e Chiesa hanno avuto anche pesanti note polemiche. La Delli Quadri spiega che il sindaco le ha dato subito via libera e che i parroci non si sentono toccati dalla concorrenza. Forse perché obiettivo comune è rendere stabili le unioni. I corsi, come scrive oggi il Corriere di Bologna, sono tenuti da specialisti dell'Ucipem, associazione milanese di matrice cattolica che, nella sua carta fondante, dichiara di riconoscere «che la persona umana è tale fin dal concepimento». La stessa Ucipem, che da tempo istruisce i fidanzati che vanno a sposarsi in chiesa, sottolinea le differenze: «Il matrimonio religioso è un sacramento, quindi comporta anche un'istruzione catechistica che non ha ragione di essere per chi sceglie il rito civile». Al primo corso si sono iscritte una ventina di coppie: tutte al primo matrimonio, solo in un caso l'uomo è al secondo. Due fidanzati hanno già seguito un corso in parrocchia perché si sposeranno in Chiesa ma hanno voluto ampliare la loro preparazione anche con l'insegnamento laico. Le lezioni (quattro serate di due ore ciascuna) si tengono in una sala comunale. Quando i cittadini si recano all'ufficio matrimoni per le pratiche ricevono anche un volantino informativo. A fine maggio partirà il secondo ciclo di incontri. Da ottobre l'iniziativa sarà strutturata in modo completo, anche sulla base dei suggerimenti delle coppie. Le impressioni dei fidanzati che stanno seguendo le lezioni, tenute da esperti in materie come psicologia, sessuologia e legislazione familiare, sono positive. «Non credevo che un Comune, con tutti i problemi che ha, potesse pensare anche a chi si sposa », ha detto un giovane alla vigilia del sì. Il consenso non stupisce la consigliera comunale. Sposata da 27 anni, provenienza Margherita, cattolica praticante, Lina Delli Quadri è convinta: «La preparazione al matrimonio può contrastare i troppi fallimenti».

Siparietto


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