Ore 9.30

Guerra

ncora manifestazioni contro la guerra oggi negli Usa,in UK,in Spagna,in Belgio e in Turchia. Scontri e arresti a Washington e ad Ankara

Secondo giorno di proteste ieri in tutto il mondo contro la guerra che Bush .Migliaia e migliaia di persone hanno sfilato nuovamente negli States e in Europa. A Washington circa 1.000 giovani e studenti si erano dati appuntamento davanti alla sede del ministero della giustizia e di quella dell'Fbi, dove la protesta prendeva di mira le ingiustizie e la caccia alle streghe contro la gente di colore compiute in seguito agli attacchi terroristici dell'11 settembre. I manifestanti hanno poi percorso ai piedi il breve tratto (1,6 km) tra li' e la Casa Bianca, dove hanno cercato di arrivare piu' vicino possibile alla residenza presidenziale di Pennsylvania Avenue con un sonoro No a una nuova guerra contro l'Iraq. Gli arresti sono avvenuti al Lafayette Park, piccolo parco davanti alla Casa Bianca, dove gli arrestati avevano cercato di superare le transenne della polizia. In serata le autorita' hanno rivelato il bilancio della giornata: 16 arresti, due persone portate d'urgenza in ospedale. Ad Istanbul,in una delle tante manifestazioni contro la guerra che si sono svolte ieri in Turchia la polizia ha caricato diverse volte il corteo sparando lacrimogeni e pestando con manganelli,cazzotti e anfibiate i manifestanti assolutamente inermi. Sono state arrestate 22 persone.La manifestazione più grande in suolo turco si è comunque tenuta ad Ankara,dove anche lì si è vericato qualche incidente di entità più lieve. Manifestazioni pacifiche invece a Bruxellese a Madrid.Mentre in un corteo svoltosi a Nord di Londra, di fronte ad una base militare britannica ci sono stati diversi momenti di tensione e la polizia ha effettuato venticinque arresti.

Bolivia

Nuova marcia e blocco stradale a Santa Cruz in appoggio al Blocco Nazionale delle strade e per ripudiare la repressione del Governo Neoliberale. Il centro cittadino è stato bloccato e una parte dei manifestanti si sono dipinti sul petto la scritta : GONI ASESINO!! (Goni, soprannome del presidente boliviano Sanchez de Losada). Il gruppo della Rete Nazionale dei Gruppi Autonomi “tinku juvenil”, in partenza a breve per Porto Alegre dove'porterà lo spirito di lotta e ribellione del suo popolo', si è unito al blocco cittadino in attesa dell’arrivo della marcia di pensionati e rentistas.Si è consumato così la sesta giornata di lotta nel centro di Santa Cruz.

Vari settori sociali in Bolivia hanno formato gli 'Stati maggiori del popolo' attraverso cui hanno inviato un ultimatum di 48 ore al presidente della repubblica Gonzalo Sanchez de Lozada affinche' dia attuazione a varie richieste dell'opposizione. In un comunicato gli 'Stati maggiori' - di cui fanno parte insegnanti, contadino, universitari, 'cocaleros' (coltivatori di coca) e il sindacato Cob - hanno avvertito che se il tempo concesso passera' senza risultati, saranno chieste direttamente le dimissioni del capo dello stato. Se non ci ascolteranno - precisa il documento - allora li accuseremo di grande incapacita' di governo e di tradimento della patria, trasmetteremo la parola d'ordine 'Fuori Goni (soprannome di Sanchez de Lozada) e Carlos Mesa (vicepresidente) per essere degli incapaci e degli assassini. Dall'inizio delle proteste dei 'cocaleros' lunedi' scorso, sei contadini ed un minatore sono morti durante gravi disordini con le forze dell'ordine. Le richieste degli 'Stati maggiori' vanno dalla sospensione dello sradicamento scriteriato delle piantagioni di coca nel Chapare, al rigetto dell'Accordo di libero commercio delle Americhe (Alca) promosso dagli Usa, dalla rinuncia all'esportazione di gas attraverso un porto cileno alla revisione dell'aumento delle tasse.(ANSA). SAL

La marcia dei pensionati e dei rentistas (possessori di titoli di stato) proveniente dalle province di Oruro, Potosi e Cochabamba, è arrivata nella zona di La Paz. I movimenti che hanno marciato per chilometri avranno la possibilità di incontrarsi con il governo già oggi. Al governo chiederanno di lasciare inalterati rispetto al dollaro i propri titoli. Migliaia di uomini e donne sono arrivati nel centro urbano di La Paz, dopo aver ricevuto applausi e solidarietà in diverse delle comunità attraversate (nella Ceja per esempio), dove la popolazione del luogo è uscita dalle case per stringersi intorno ai manifestanti e per premiare il loro sforzo enorme. A El Alto hanno ricevuto acqua, te, caffè e mate. Ciò che ha sorpreso all’arrivo ad El Alto è stata la presenza di diverse ambulanze, che invece lungo le carreteras percorse per giorni non si erano neanche intraviste fino a San Antonio.

Il governo ha comunque provato, nonostante la marcia abbia compiuto il proprio percorso pacificamente e senza affrontare nessun tipo di provocazione, a creare nuove tensioni intorno ai movimenti protagonisti in questi giorni; sono state denunciate per esempio infiltrazioni di frange estremiste estranee alle organizzazioni di pensionati e rentistas, che si inserirebbero nelle marce per spingerle verso posizioni vicine alle proprie con intenzioni particolarmente bellicose.

Inghilterra

La polizia britannica ha compiuto nella notte una irruzione nella moschea di Finsbury Park, a Londra, dove solitamente si reca a pregare il discusso imam vicino alle forze musulmane oltranziste Abou Hamza. L'irruzione dalla polizia britannica contro la moschea di Finsbury Park a Londra e' stata una delle piu' imponenti operazioni antiterrorismo compiuta in Gran Bretagna dall'11 settembre. Una cinquantina di veicoli della polizia sono arrivati nella zona e agenti in assetto antisommossa hanno fatto irruzione nella moschea e in due edifici adiacenti, mentre elicotteri sorvolavano la zona. Scale sono state appoggiate all'edificio per consentire agli agenti di entrare attraverso le finestre. Nel comunicato di Scotland Yard si annuncia l'arresto di sette persone e si precisa che l'operazione e' legata al ritrovamento della ricina, una sostanza tossica preparata con i semi di ricino, in un appartamento di Londra il 5 gennaio. La polizia non ha precisato se tra gli arrestati figuri Abu Hamza al Masri, il religioso estremista islamico gestisce la Moschea.La scorsa settimana un ente britannico che sovraintende alle istituzioni benefiche, ha decretato che Hamza dovra' lasciare la gestione della struttura, che ufficialmente figura come una Charity, e smettere di guidare le funzioni. Hamza, come rappresentante del Central Mosque trust, e' accusato di aver infranto le regole a causa dei suoi interventi giudicati incendiari e fortemente politici. L'uomo, che ha perso una mano ed un occhio in Afghanistan, e' accusato di aver fatto diventare la moschea un punto d'incontro dell'estremismo e dei terroristi di al-Qaida.

Immigrazione

Dagli interrogatori condotti dalle forze di polizia ai cinque dei sei sopravvissuti alla tragedia del mare avvenuta nello Ionio emerge che al momento della partenza nella barca erano in tutto 35 persone e che quindi 23 di loro sarebbero disperse.

"Gli altri sono tutti morti", ripetono gli scampati al naufragio. La morte sarebbe sopraggiunta per il freddo che gli immigrati hanno patito in questi giorni di navigazione. Un'odissea che sarebbe cominciata giovedì da un porto del Pireo e che si è conclusa tragicamente questa sera con un bilancio assai pesante: sei morti recuperati e 23 dispersi, se quanto raccontano gli scampati corrisponde al vero. Domattina sara' fatta l' autopsia sulle sei salme.

Oltre ai cinque curdi iracheni - è stato confermato - tra i sopravvissuti c'è il cittadino greco ritenuto lo scafista. L'imbarcazione, il cui furto era stato denunciato alle autorità greche il 16 gennaio, è un gommone, ma anche sul fatto che la barca sia stata veramente rubata gli investigatori intendono fare chiarezza, ipotizzando che possa essersi trattato di una versione di comodo per evitare guai con la giustizia.

Le operazioni in mare per questa sera si sono concluse, ma riprenderanno all' alba di domani. Vedranno impegnate una nave della Marina militare, nonché quattro mezzi navali e due aerei delle Capitanerie di Porto.