Ore 19.30

Sommario

Iraq: Continuano i blocchi lungo il percorso dei treni di guerra.Iraq: Continuano i blocchi lungo il percorso dei treni di guerra. Altre azioni in gb e germania - l'Iraq decidera' entro breve se distruggere i missili al-Samoud-2 a partire dal primo marzo, come richiesto dal capo degli ispettori Blix - USA e Gran Bretagna presenteranno in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu la nuova risoluzione - Il presidente francese Chirac ha proposto oggi un concreto rafforzamento delle ispezioni Onu in Iraq, con programmi e scadenze precise - Il tredicesimo vertice del Movimento dei Non-Allineati si e' aperto questa mattina a Kuala Lumpur, in Malesia, con un appello unanime per la pace

Palestina: siglato stamattina l’accordo politico tra il partito di centro laico israeliano Shinui e il Likud, la formazione guidata dal primo ministro Sharon.

Cina - 230 morti. E' questo il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito questa mattina la regione del Sinkjang

Italia

Lavoro - Fiat: E' ripresa questa mattina la produzione nello stabilimento Fiat di Termini Imerese - La protesta dei lavoratori del Petrolchimico di Porto Marghera ha invaso oggi il centro storico di Venezia - i lavoratori della Postalmarket questa mattina hanno inaugurato la settimana di presidi davanti alla sede della Regione Lombardia per salvare l'azienda

Iraq

Continuano le azioni nel tentativo di ostacolare il passaggio dei treni di guerra che attraversano l'Italia da Vicenza a Camp Derby, questa mattina bloccati due treni civili con una semplice azione di disturbo: tirando il freno d'emergenza e obbligando così il convoglio a fermarsi e ad occupare i binari. L'obiettivo è creare disagi sulla rete ferroviaria e impedire così il passaggio dei treni merci con materiale bellico Usa. Circa 150 manifestanti stanno presidiando la Stazione ferroviaria di Empoli (Fi), dove, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbero transitare i treni partiti oggi da Vicenza e diretti a Camp Darby (Pisa).Ascoltiamo la corrispondenza da Empoli.Audio

Un treno è fermo nella stazione di Verona.Ascoltiamo la corrispondenza.Audio

Questa mattina circa 300 attivisti dell'organizzazione ambientalista hanno costretto oggi alla chiusura oltre 100 stazioni di servizio Esso nel Regno Unito nonche' la sede britannica del gruppo Usa nella contea del Surrey. La protesta dell'organizzazione, ha spiegato il portavoce, interessa 17 contee della Gran Bretagna e proseguira' finche' tutti (i membri) non verranno arrestati. La polizia ha gia' fermato almeno sette degli attivisti di Greenpeace. Sara' proprio la multinazionale americana, infatti, a fornire il carburante all'esercito americano. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Defense Logistic, la Esso ha vinto l'appalto di 48 milioni di dollari per la fornitura di benzina, gasolio ed oli lubrificanti per l'esercito, la marina, l'aviazione, la Nato e le altre agenzie afferenti al Dipartimento delle Difesa. La fornitura comprende anche l'approvvigionamento alle basi italiane continentali (tra cui Vicenza, Camp Derby, Napoli) ed insulari (Sicilia, La Maddalena, etc...).

Sui treni che trasportano materiali bellici verso Camp Darby, sono trasportate anche armi o materiali all'uranio impoverito? E sono presenti a Camp Darby, armi all'uranio impoverito o ne e' previsto l'arrivo? Lo chiede il deputato della Margherita Realacci, in un'interrogazione sottoscritta anche da Rosy Bindi, sempre della Margherita, Niki Vendola (Prc), Fabrizio Vigni (Ds) e Paolo Cento (Verdi). I deputati Paolo Cento (Verdi), Elettra Deiana (Rifondazione) e Mauro Bulgarelli (Misto) si recheranno domani alla base militare di Camp Darby dove chiederanno, come previsto dalla legge per le visite dei parlamentari nelle strutture militari, di incontrare il comandante della base ed avere tutte le informazioni sui convogli che stanno trasportando materiale bellico nella base. Il Verde Cento, in un comunicato, spiega che l'obiettivo della delegazione e' quello di verificare cosa sta accadendo nella base e cosa trasportano i treni. Vogliamo anche denunciare i gravi ritardi con cui il ministro della Difesa sta predisponendo l'autorizzazione per una ispezione parlamentare all'interno della base stessa, prevista dalle norme vigenti. Non puo' esservi alcuna zona d'ombra su quanto accade in queste ore nella base di Camp Darby ed utilizzeremo tutte le prerogative costituzionali per rompere questo insopportabile muro di silenzio.

In fine Si è riunito a Roma il comitato fermiamo la guerra, comitato organizzatore dell'imponente manifestazione di Roma del 15 febbraio. Piro Bernocchi della confederazione COBAS che ha partecipato alla riunione ci spiega le decisioni assunte.Audio

Sul piano internazionale l'Iraq decidera' entro breve se distruggere i missili al-Samoud-2 a partire dal primo marzo, come richiesto dal capo degli ispettori, Hans Blix. Lo ha dichiarato il generale Amir al-Saadi, il responsabile iracheno dei rapporti con gli ispettori. USA e Gran Bretagna presenteranno in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu la nuova risoluzione preparata per inchiodare Saddam Hussein alle sue responsabilità per le violazioni in materia di disarmo e faccia esplicito riferimento al ricorso alla forza. Ma Francia e Germania continuano ad essere contrarie ad una seconda risoluzione, Russia e Cina non sembrano convinte e tra gli altri dieci membri a rotazione del Consiglio di sicurezza, soltanto Spagna e Bulgaria sono vicine alla posizione angloamericana. Il presidente francese Chirac ha proposto oggi un concreto rafforzamento delle ispezioni Onu in Iraq, con programmi e scadenze precise per un disarmo effettivo. L'iniziativa ha preso forma di un memorandum inoltrato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L' unione Europea ha affidato alla Lega Araba un messaggio per Saddam Hussein. Il presidente della Lega Araba Hammoud, ed il segretario generale Moussa, si sono fatti carico di girare il messaggio a Bagdad, riconoscendo che "va garantito la credibilita' del sistema decisionale dell'ONU". A Saddam Hussein i Quindici chiedono di "disarmare, rispettare le risoluzioni dell'ONU, collaborando con gli ispettori". Dare piu' tempo agli ispettori per completare il loro lavoro senza ignorare i progressi registrati e arrivare al voto di una nuova risoluzione da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu solo dopo la presentazione del nuovo rapporto da parte degli ispettori. Questa la posizione sulla crisi irachena espressa dal segretario generale della Lega Araba Moussa al termine dell'incontro avuto con i ministri degli Esteri dell'Ue.

Il tredicesimo vertice del Movimento dei Non-Allineati si e' aperto questa mattina a Kuala Lumpur, in Malesia, con un appello unanime per la pace.Pur con accenti diversi, tutti gli oratori sono stati concordi nel condannare un intervento americano contro Saddam Hussein. La compattezza dei Non-Allineati si e' incrinata pero' su altre questioni, per esempio la crisi aperta dalla Corea del Nord: alla fine Pyongyang, come Baghdad membro del Movimento, ha convinto tutti a evitarle critiche aperte per essersi ritirata unilateralmente dal Trattato di non proliferazione nucleare.

Sono partiti oggi alla volta della Turchia i primi 'Awacs',gli aerei-radar che la Nato ha messo a disposizione di Ankara per fronteggiare una eventuale minaccia irachena. Gli apparecchi si sono levati in volo dalla base di Geilenkirchen, nell' ovest della germania, in prossimita' della frontiera olandese. I pacifisti hanno bloccato in mattinata l'ingresso della base, perche' sospettano che gli aerei saranno utilizzati per preparare la guerra contro l'Iraq. Un terzo degli equipaggi e' costituito da piloti tedeschi.

Palestina

E’ stato siglato stamattina l’accordo politico tra il partito di centro laico israeliano Shinui e il Likud, la formazione guidata dal primo ministro Sharon. Prende così forma definitiva il nuovo esecutivo guidato dallo stesso Sharon, che nella notte aveva concluso un’intesa con il partito religioso nazionale (Prn, che rappresenta i coloni). La nuova coalizione, tuttavia, alla Knesset potrà contare soltanto su una debole maggioranza parlamentare di 61 seggi (su 120). Nella distribuzione degli incarichi, lo Shinui occuperà 5 poltrone ministeriali, tra cui gli importanti dicasteri degli interni e della giustizia. Quest’ultimo sarà affidato a Lapid, leader dello Shinui, che ricoprirà l’incarico di vice-premier. Due, invece, i ministeri assegnati al partito dei coloni. Ieri era tramontata definitivamente l’ipotesi di una partecipazione dei laburisti di Mitzna a un governo di unità nazionale. Le novità politiche delle ultime ore non hanno rallentato i raid delle forze israeliane, che ieri hanno provocato – in totale – la morte di 11 palestinesi, mentre un soldato dello Stato ebraico è stato ucciso da un cecchino nella striscia di Gaza. Proprio da questa zona le forze di sicurezza di Tel Aviv si sono ritirate stamattina. Al termine di un’offensiva durata due giorni, i militari israeliani hanno lasciato Bet Hanun, nella striscia di Gaza, dopo averla completamente isolata distruggendo due ponti e due vie d’accesso. La strategia, secondo i vertici delle forze armate di Israele, è quella di isolare una zona da dove i palestinesi hanno lanciato razzi Qassam contro la cittadina di Sderot, nella zona del Neghev. Nel corso dell’operazione israeliana, un gruppo di miliziani palestinesi si era opposto alle truppe con la stella di David, che nei combattimenti hanno ucciso sei persone e ne hanno ferite una ventina. Stanotte, infine, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati in diverse località della Cisgiordania e della striscia di Gaza.

Il rappresentante dell'Autorita' Nazionale Palestinese (Anp) in Spagna, Nabil Maaruf, ha detto oggi che la proposta del premier Jose' Maria Aznar di includere il conflitto israelo-palestinese nel quadro della soluzione della crisi irachena gli sembra una buona idea, in un'intervista all'agenzia Europa Press. Il valore di queste proposte sta nel riuscire a lanciare una azione diretta ed immediata per fermare gli israeliani, ha detto Maaruf, sottolineando che ogni giorno setto o otto persone sono uccise (nei territori palestinesi, Ndr) e vengono distruggono altre dieci case di residenti locali.

Cina

230 morti. E' questo il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito questa mattina la regione del Sinkjang, nella Cina occidentale. Ma la cifra probabilmente aumenterà nelle prossime ore. La potenza della scossa è stata misurata in magnitudo 6,8. Oltre mille i feriti, migliaia le case distrutte. Secondo un funzionario locale, la maggior poarte delle vittime sono studenti di una scuola che è crollata. La scossa ha distrutto anche un edificio a un piano che ospitava un ospedale. Nell'area colpita i terremoti sono frequenti, ma quasi mai hanno un bilancio di vittime così pesante.

Fiat

E' ripresa questa mattina e continuera' fino al 9 marzo la produzione nello stabilimento Fiat di Termini Imerese dopo 135 giorni di chiusura. Al primo turno, alle 6, si sono presentati ai cancelli 750 operai per far ricominiciare a girare le linee della "Punto". Si tratta delle prime due delle 5 settimane di attivita' previste dall'accordo sottoscritto il 5 dicembre da azienda e governo. Le altre tre sono in programma dal 17 marzo al 6 aprile, per sfornare in totale circa 12.000 auto. La riapertura della fabbrica era stata originariamente fissata per il 10 febbraio, e poi spostata al 17, ma in entrambi i casi era saltata. L'azienda aveva motivato il doppio rinvio con il blocco causato dal maltempo nell'impianto di Termoli, dove si realizzano i motori per la "Punto" assemblata a Termini Imerese.

Lavoro marghera

La protesta dei lavoratori del Petrolchimico di Porto Marghera ha invaso oggi il centro storico di Venezia, raggiungendo piazza San Marco e Palazzo Ducale, dove e' stato esposto uno striscione contro la chiusura degli impianti del caprolattame, attuata nel fine settimana. Circa 300 persone si sono dapprima recate in corteo nella sede della Regione Veneto, dove pero' non sono state ricevute, quindi sono andate in piazza San Marco, dove una delegazione ha incontrato l'assessore comunale De Gasperi; successivamente e' stato esposto dalla balconata di palazzo Ducale lo striscione con la scritta Caprolattame, niente speculazioni. Hanno fermato l'impianto sabato - spiega Albertin delle Rsu del Petrolchimico - dicendo che manca la materia prima. Siamo preoccupati perche' cosi' non si rispetta l'accordo di programma, e i lavoratori sono alla disperazione. In segno di solidarieta', da questa mattina sono stati fermati anche gli impianti del ciclo del cloro.

Lavoro postalmarket

Sono circa una cinquantina i lavoratori della Postalmarket che questa mattina hanno inaugurato la settimana di presidi davanti alla sede della Regione Lombardia per salvare l'azienda ormai da troppo tempo al centro di una crisi da cui non riesce ad uscire - si legge in un volantino distribuito a tutti i passanti- e per chiedere certezze per il nostro futuro occupazionale. Muniti di fischietti e campanacci, i lavoratori hanno piazzato un gazebo completamente rivestito di striscioni: Siamo 600 dipendenti e ci difendiamo con i denti, Vogliano lavorare, Non vogliamo assistenza, vogliamo un lavoro. E' un nostro diritto, la Postalmarket deve vivere' Abbiamo indetto questo presidio -spiega il rappresentante Rsu dei dipendenti Postalmarkert Amoruso- per chiedere all'assessore regionale all'Industria Zanello e al presidente della Regione Lombardia Formigoni, di intraprendere una politica attiva che porti a trovare un imprenditore disposto ad acquistare la Postalmarket e conservare i posti di lavoro degli attuali dipendenti. Amoruso spiega che l'azienda e' in amministrazione straordinaria dal novembre 2001, e dopo l'esito negativo della seconda asta pubblica i posti di lavoro sono fortemente a rischio. Negli ultimi tempi - aggiunge - la situazione e' peggiorata: i 580 lavoratori, per l'80% donne, e le loro famiglie sono in assoluta difficolta' perche' l'azienda non anticipa piu' la cassa integrazione, come prevedevano invece gli accordi sindacali. Da mesi- incalza Amoruso- chiediamo con lettere di essere convocati in Regione, per questo ora siamo ricorsi al presidio, da oggi a venerdi. Il paradosso e' che non si tratta di una lotta contro il padrone, ma di una iniziativa per il lavoro.

Ore 17.00

Iraq

Continuano le azioni nel tentativo di ostacolare il passaggio dei treni di guerra che attraversano l'Italia da Vicenza a Camp Derby, questa mattina bloccati due treni civili con una semplice azione di disturbo: tirando il freno d'emergenza e obbligando così il convoglio a fermarsi e ad occupare i binari. L'obiettivo è creare disagi sulla rete ferroviaria e impedire così il passaggio dei treni merci con materiale bellico Usa. Per il pomeriggio sono previste azioni a Fornovo Empoli e una manifestazione a Pisa.

USA e Gran Bretagna presenteranno ad ore in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu la nuova risoluzione preparata per inchiodare Saddam Hussein alle sue responsabilità per le violazioni in materia di disarmo e faccia esplicito riferimento al ricorso alla forza. Ma Francia e Germania continuano ad essere contrarie ad una seconda risoluzione, Russia e Cina non sembrano convinte e tra gli altri dieci membri a rotazione del Consiglio di sicurezza, soltanto Spagna e Bulgaria sono vicine alla posizione angloamericana.L'ambasciatore britannico all'Onu sir Jeremy Greenstock presenterà fra poche ore la risoluzione che il premier britannico Tony Blair si augura venga approvata entro metà marzo, quando la macchina militare angloamericana sarà pronta all'attacco.Ma la Francia ha inziato a sua volta un giro di consultazioni in seno al Consiglio di Sicurezza per presentare un memorandum che rafforzi le ispezioni dei tecnici ONU in Iraq.Il ministro degli Esteri spagnolo, signora Ana Palacio, anche lei a Bruxelles per la riunione Ue, ha confermato che la Spagna è dalla parte di Gran Bretagna e Stati Uniti per "ricercare il massimo del consenso e lanciare il messaggio che è tempo di agire".Una posizione, dunque, quella di Madrid, più vicina a quella del governo italiano.

Intanto sono partiti oggi alla volta della Turchia i primi 'Awacs',gli aerei-radar che la Nato ha messo a disposizione di Ankara per fronteggiare una eventuale minaccia irachena. Gli apparecchi si sono levati in volo dalla base di Geilenkirchen, in prossimita' della frontiera olandese. I pacifisti hanno bloccato in mattinata l'ingresso della base, perche' sospettano che gli aerei saranno utilizzati per preparare la guerra contro l'Iraq.Il responsabile del gruppo, Johnan Georg Dora, ha assicurato che gli 'Awacs" saranno impiegati esclusivamente con compiti difensivi.

L'Iraq decidera' entro breve se distruggere i missili al-Samoud-2 a partire dal primo marzo, come richiesto dal capo degli ispettori, Hans Blix. Lo ha dichiarato il generale Amir al-Saadi, il responsabile iracheno dei rapporti con gli ispettori precisando che la questione viene esaminata con grande attenzione. Saadi ha affermato inoltre che a questo proposito e' ancora aperto un canale di comunicazione con gli ispettori.

Il tredicesimo vertice del Movimento dei Non-Allineati si e' aperto questa mattina a Kuala Lumpur, in Malesia, con un appello unanime per la pace.Pur con accenti diversi, tutti gli oratori sono stati concordi nel condannare un intervento americano contro Saddam Hussein, un fronte comune molto apprezzato dal rappresentante iracheno, il vicepresidente Taha Yassin Ramadan, che ha invece bacchettato i paesi arabi per non avere sostenuto adeguatamente Baghdad. La compattezza dei Non-Allineati si e' incrinata pero' su altre questioni, per esempio la crisi aperta dalla Corea del Nord: alla fine Pyongyang, come Baghdad membro del Movimento, ha convinto tutti a evitarle critiche aperte per essersi ritirata unilateralmente dal Trattato di non proliferazione nucleare.

Palestina

Il rappresentante dell'Autorita' Nazionale Palestinese (Anp) in Spagna, Nabil Maaruf, ha detto oggi che la proposta del premier Jose' Maria Aznar di includere il conflitto israelo-palestinese nel quadro della soluzione della crisi irachena gli sembra una buona idea, in un'intervista all'agenzia Europa Press. Il valore di queste proposte sta nel riuscire a lanciare una azione diretta ed immediata per fermare gli israeliani, ha detto Maaruf, sottolineando che ogni giorno setto o otto persone sono uccise (nei territori palestinesi, Ndr) e vengono distruggono altre dieci case di residenti locali.

Cina

230 morti. E' questo il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito questa mattina la regione del Sinkjang, nella Cina occidentale. Ma la cifra probabilmente aumenterà nelle prossime ore. La potenza della scossa è stata misurata in magnitudo 6,8. Oltre mille i feriti, migliaia le case distrutte. Secondo un funzionario locale, la maggior poarte delle vittime sono studenti di una scuola che è crollata. La scossa ha distrutto anche un edificio a un piano che ospitava un ospedale. Nell'area colpita i terremoti sono frequenti, ma quasi mai hanno un bilancio di vittime così pesante.

Indulto

La Commissione Giustizia del Senato si occupera' dell'indulto da dopodomani, mercoledi' 26, con la riunione dell'Ufficio di Presidenza che fara' il punto sul provvedimento di indultino approvato dalla Camera lo scorso mese. Non genera, invece, grande entusiasmo la proposta di ieri dei Radicali che chiedono una Conferenza dei Capigruppo del Senato per calendarizzare il provvedimento sulla sospensione della pena direttamente in Aula e senza passare dalla Commissione Giustizia per velocizzare i tempi.

GR ORE 13.00

Iraq

La Nato ha cominciato oggi nella base di Geilenkirchen, nell'ovest della Germania, le operazioni di trasferimento in Turchia degli aerei da ricognizione Awacs, in vista di un possibile conflitto armato con l'Iraq. I velivoli staranno nella base aerea di Konya, 220 km circa a sud di Ankara. Un terzo degli equipaggi e' costituito da piloti tedeschi. Il generale Johann-Georg Dora, comandante del contingente Awacs della Nato, ha sottolineato il carattere prettamente difensivo della missione a sostegno della Turchia. In nessun caso parteciperemo ad operazioni offensive, ha detto. Stamane, in concomitanza con il via al trasferimento degli aerei Awacs in Turchia, un gruppo di una trentina di pacifisti aveva attuato per pochi minuti un blocco simbolico degli ingressi alla base di Geilenkirchen. Secondo gli organizzatori - il movimento pacifista cattolico Pax Christi e l'associazione antimilitarista 'Resist the War' - gli Awacs non saranno impiegati per la difesa della Turchia, come sostengono i militari della Nato, ma servono in effetti a preparare e ad attuare un attacco armato all'Iraq. E inatnto l'unione europea continua nel difficile compito di attuare una politica comune: Soltanto le Nazioni Unite possono stabilire il tempo necessario per il disarmo dell'Iraq. E' quanto ha affermato il ministro degli esteri greco George Papandreou parlando come presidente del consiglio ministri degli esteri UE dopo l'incontro con il capo degli ispettori Hans Blix. Nel vertice straordinario della settimana scorsa - ha detto - abbiamo parlato circa la necessita' di tempi e risorse adeguate per gli ispettori. Noi siamo in stretto contatto con gli ispettori per ascoltare le loro indicazioni. Papandreou ha quindi aggiunto che il tempo per le ispezioni e' qualcosa che deve stabilire il consiglio di sicurezza, naturalmente in accordo con gli ispettori E intanto la Francia sta preparando un nuovo piano per il disarmo dell'Iraq, secondo quanto ha reso noto il portavoce del presidente della Repubblica Jacques Chirac. Sul ruolo delle nazioni unite si è pronunciato nuovamente anche il ministero degli esteri russo, in un comunicato diffuso oggi, che conferma che la missione di Primakov, gia' negoziatore nella prima Guerra del Golfo e amico di lunga data di Saddam, e' avvenuta su incarico del presidente Vladimir Putin. Il testo sottolinea che l'obiettivo della missione era di spiegare al presidente iracheno la posizione della Russia e ricevere assicurazioni che l'Iraq adempia rigorosamente alla risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza e cooperi pienamente e incondizionatamente con gli ispettori internazionali. Secondo il ministero degli esteri russo Saddam Hussein ha detto che nessun ostacolo sara' frapposto al lavoro degli ispettori dell'Unmovic e dell'Aiea La stessa posizione è stata espressa dal presidente sudafricano Thabo Mbeki che ha chiesto ai membri del Movimento dei non allineato di agire insieme per esercitare pressioni e trovare una soluzione pacifica al crisi internazionale. In un'intervista ai media locali, il vice presidente siriano Abdul al-Halim ibn Said Khaddam ha riferito che la guerra voluta dagli Stati Uniti contro l'Iraq e' parte di un progetto americano per controllare non solo l'area araba ma anche l'intera Asia occidentale. Il vice presidente ha sottolineato che deve essere l'Onu a far applicare le risoluzioni in Iraq. Nel suo messaggio al summit, il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha chiesto all'Iraq di scegliere la trasparenza e la cooperazione con gli ispettori delle Nazioni Unite per evitare il conflitto. Ma i bombaardamenti continuano: Negli ultimi giorni l'attività degli aerei anglo-americani che pattugliano le no-fly zone irakene si è intensificata. Secondo quanto riportato dal Comando Centrale americano di Tampa (Florida), aerei alleati hanno bombardato il 22 febbraio scorso postazioni di telecomunicazione irakene nei pressi di pressi di Al-Kut, a circa 95 miglia a sudest di Baghdad ed altri obiettivi nella zona di Bassora. Il comando militare americano, nel proprio comunicato stampa, afferma che gli attacchi sono partiti dopo che "la contraerea irakena ha sparato contro gli aerei della Coalizione che prendono parte alla missione Southern Watch".

GB, GREENPEACE SI MOBILITA CONTRO LA ESSO LONDRA - Greenpeace si mobilita contro la possibile guerra in Iraq e prende di mira le multinazionali del petrolio: circa 300 attivisti dell'organizzazione ambientalista hanno costretto oggi alla chiusura oltre 100 stazioni di servizio Esso nel Regno Unito nonche' la sede britannica del gruppo Usa nella contea del Surrey. Questa iniziativa giunge in risposta alla continua campagna della Esso per mantenere la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio, alimentare la guerra e provocare il surriscaldamento della Terra, ha dichiarato un portavoce di Greenpeace. La protesta dell'organizzazione, ha spiegato il portavoce, interessa 17 contee della Gran Bretagna e proseguira' finche' tutti (i membri) non verranno arrestati. La polizia ha gia' fermato almeno sette degli attivisti di Greenpeace. Un portavoce della Esso ha respinto le accuse questa mattina sottolineando che e' ridicolo pensare che la casa madre Exxon Mobil Corporation incoraggi in alcun modo una possibile guerra in Iraq. Intanto, nel Surrey, la compagnia e' stata costretta questa mattina a mandare a casa circa 1.000 dipendenti a causa di un blocco organizzato da Greenpeace davanti ai cancelli della sede britannica del gruppo.

TURCHIA, PRESIDENTE PARLAMENTO CHIEDE DECISIONE ONU COME CONDIZIONE A VOTO PER PASSAGGIO SOLDATI USA - ANKARA - Il presidente del parlamento turco, Bulent Arinc, si e' detto contrario a un voto parlamentare che autorizzi il passaggio di soldati Usa per la Turchia in assenza di una legittimazione internazionale per un intervento militare in Iraq. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu.

Palestina

E’ stato siglato stamattina l’accordo politico tra il partito di centro laico israeliano Shinui e il Likud, la formazione guidata dal primo ministro Ariel Sharon. Prende così forma definitiva il nuovo esecutivo guidato dallo stesso Sharon, che nella notte aveva concluso un’intesa con il partito religioso nazionale (Prn, che rappresenta i coloni). La nuova coalizione, tuttavia, alla Knesset potrà contare soltanto su una debole maggioranza parlamentare di 61 seggi (su 120). Nella distribuzione degli incarichi, lo Shinui occuperà 5 poltrone ministeriali, tra cui gli importanti dicasteri degli interni e della giustizia. Quest’ultimo sarà affidato a Tommy Lapid, leader dello Shinui, che ricoprirà l’incarico di vice-premier. Due, invece, i ministeri assegnati al partito dei coloni. Ieri era tramontata definitivamente l’ipotesi di una partecipazione dei laburisti di Amram Mitzna a un governo di unità nazionale. Le novità politiche delle ultime ore non hanno rallentato i raid delle forze israeliane, che ieri hanno provocato – in totale – la morte di 11 palestinesi, mentre un soldato dello Stato ebraico è stato ucciso da un cecchino nella striscia di Gaza. Proprio da questa zona le forze di sicurezza di Tel Aviv si sono ritirate stamattina. Al termine di un’offensiva durata due giorni, i militari israeliani hanno lasciato Bet Hanun, nella striscia di Gaza, dopo averla completamente isolata distruggendo due ponti e due vie d’accesso. La strategia, secondo i vertici delle forze armate di Israele, è quella di isolare una zona da dove i palestinesi hanno lanciato razzi Qassam contro la cittadina di Sderot, nella zona del Neghev. Nel corso dell’operazione israeliana, un gruppo di miliziani palestinesi si era opposto alle truppe con la stella di David, che nei combattimenti hanno ucciso sei persone e ne hanno ferite una ventina. Stanotte, infine, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati in diverse località della Cisgiordania e della striscia di Gaza.

Afganistan

Il ministro afghano delle miniere e del petrolio Juma Mohammad Mohammadi è rimasto vittima oggi di un incidente aereo. Secondo quanto riferiscono fonti internazionali di stampa, la carcassa del ‘Cessna’ privato sul quale l’esponente del governo di Kabul stava viaggiando insieme ad altre otto persone, è stata ritrovata in mare, al largo del Pakistan. Il velivolo, inizialmente dato per disperso nei cieli pakistani, è stato successivamente individuato dalle autorità portuali di Karachi. Sull’aereo, oltre al ministro, si trovavano anche un imprenditore cinese, Sun Chang Feng, direttore della ‘Mcc Resource development’, azienda del settore petrolifero, due esponenti del governo di Kabule e un rappresentante delle autorità del Pakistan. Le speranze di ritrovare dei superstiti sono praticamente nulle. Juma Mohammad Mohammadi, insieme a due suoi collaboratori, nei giorni scorsi aveva avuto una serie di colloqui relativi al progetto di un nuovo oleodotto, il cui tragitto dovrebbe congiungere Turkmenistan e Pakistan passando dall’Afghanistan.

Spagna

Cina

230 morti. E' questo il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito questa mattina la regione del Sinkjang, nella Cina occidentale. Ma la cifra probabilmente aumenterà nelle prossime ore. La potenza della scossa è stata misurata in magnitudo 6,8. Oltre mille i feriti, migliaia le case distrutte. Secondo un funzionario locale, la maggior poarte delle vittime sono studenti di una scuola che è crollata. La scossa ha distrutto anche un edificio a un piano che ospitava un ospedale. Testimoni riferiscono di crolli di molte abitazioni a un piano, mentre gli edifici più grandi, sebbene danneggiati, hanno retto. Nell'area colpita, la regione desertica a prevalenza musulmana che confina con gli stati dell'Asia centrale, i terremoti sono frequenti, ma quasi mai hanno un bilancio di vittime così pesante. Le autorità della provincia di Urumqi e Bachu hanno cominciato a inviare aiuti e personale. Gli uomini dell'esercito setacciano le rovine in cerca di sopravvissuti, mentre dai capoluoghi sono partite forniture di grano, cisterne di latte e coperte, per combattere il freddo particolarmente intenso. La scossa principale è stata seguita da molte altre di assestamento, la più violenta delle quali ha raggiunto i 5 gradi della scala Richter. Nel 1997 un sisma nello Xinjiang uccise 50 persone.

ITALIA

Treni

Due treni carichi di materiale militare Usa diretti a Camp Darby, in Toscana, sono pronti a partire dalla stazione di Grisignano di Zocco (Vicenza). Le operazioni di carico si stanno svolgendo sotto il controllo delle forze dell'ordine e degli stessi militari Usa. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dalla Filt Cgil, il sindacato ferrovieri, dovrebbero essere ventisei i convogli in partenza dal Veneto con materiale proveniente dalla caserma Ederle di Vicenza in trasferimento verso la base Usa toscana. Tre di questi treni sono già arrivati tra venerdì e sabato scorsi, nonostante la notevole mobilitazione di no global e pacifisti, a cui si sono affiancati anche alcuni sindacalisti della Cgil che criticano la scelta delle Ferrovie di far transitare sulla linea materiale bellico. "Noi siamo pronti ad andare a bloccare chi va a bloccare" i treni carichi di materiale tattico americano che sono previsti per oggi in transito dalla stazione di Pisa. E' la 'parola d'ordine' che serpeggia fra gli uomini della Questura pisana, che hanno confermato l'attesa di due convogli diretti a Camp Darby.

Informatica

La Commissione parlamentare sulle politiche UE della Camera dei Deputati ha nei giorni scorsi dato la sua approvazione al recepimento della famigerata EUCD, la direttiva comunitaria che introduce in Europa una serie di normative in molte parti riprese da quelle del Digital Millennium Copyright Act (DMCA) americano. La Commissione ha dato parere favorevole all'accoglimento della European Union Copyright Directive (2001/29/CE) che viene descritta come necessaria "all'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione". Una definizione che da tempo toglie il sonno a tutti coloro che in questi mesi, non solo in Italia, stanno combattendo la direttiva.

Come noto, infatti, la EUCD viene criticata perché con le sue misure a tutela del copyright porta danni alla libertà di sviluppo e di ricerca, potrà avere dunque un profondo effetto sull'innovazione, va a togliere controllo all'uso delle tecnologie da parte degli europei e rende illegali atti oggi considerati del tutto leciti in Italia e in generale nell'Unione Europea.

Da quando nel 1998 fu introdotto negli Stati Uniti il DMCA, i danni per le libertà digitali sono stati immensi, come ha dimostrato la Electronic Frontier Foundation in un clamoroso rapporto presentato sei mesi orsono. Pericoli e fattispecie che non sembrano però aver suscitato nel Legislatore europeo né in quello italiano il sospetto che la difesa del copyright ad oltranza e l'estensione senza limiti del diritto d'autore nel mondo digitale rischia di tradursi in contraddizioni e dunque in iniquità diffuse, oltreché in un danno vero e proprio al progresso scientifico e tecnologico.

Fiat

E' ripresa questa mattina e continuera' fino al 9 marzo la produzione nello stabilimento Fiat di Termini Imerese

Termoli, dove si realizzano i motori per la "Punto" assemblata a Termini Imerese

Lavoro marghera

La protesta dei lavoratori del Petrolchimico di Porto Marghera ha invaso oggi il centro storico di Venezia, raggiungendo piazza San Marco e Palazzo Ducale, dove e' stato esposto uno striscione contro la chiusura degli impianti del caprolattame, attuata nel fine settimana. Circa 300 persone si sono dapprima recate in corteo nella sede della Regione Veneto, dove pero' non sono state ricevute, quindi sono andate in piazza San Marco, dove una delegazione ha incontrato l'assessore comunale Luciano De Gasperi; successivamente e' stato esposto dalla balconata di palazzo Ducale lo striscione con la scritta Caprolattame, niente speculazioni. Hanno fermato l'impianto sabato - spiega Paolo Albertin, delle Rsu del Petrolchimico - dicendo che manca la materia prima. Siamo preoccupati perche' cosi' non si rispetta l'accordo di programma, e i lavoratori sono alla disperazione. In segno di solidarieta', da questa mattina sono stati fermati anche gli impianti del ciclo del cloro. Il corteo si sta quindi dirigendo verso la zona di Rialto, in direzione della stazione ferroviaria.

Lavoro postalmarket

Sono circa una cinquantina i lavoratori della Postalmarket che questa mattina hanno inaugurato la settimana di presidi davanti alla sede della Regione Lombardia per salvare l'azienda ormai da troppo tempo al centro di una crisi da cui non riesce ad uscire - si legge in un volantino distribuito a tutti i passanti- e per chiedere certezze per il nostro futuro occupazionale. Muniti di fischietti e campanacci, i lavoratori hanno piazzato un gazebo completamente rivestito di striscioni: Siamo 600 dipendenti e ci difendiamo con i denti, Vogliano lavorare, Non vogliamo assistenza, vogliamo un lavoro. E' un nostro diritto, la Postalmarket deve vivere' Abbiamo indetto questo presidio -spiega il rappresentante Rsu dei dipendenti Postalmarket, Antonio Amoruso- per chiedere all'assessore regionale all'Industria Massimo Zanello e al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, di intraprendere una politica attiva che porti a trovare un imprenditore disposto ad acquistare la Postalmarket e conservare i posti di lavoro degli attuali dipendenti. Amoruso spiega che l'azienda e' in amministrazione straordinaria dal novembre 2001, e dopo l'esito negativo della seconda asta pubblica i posti di lavoro sono fortemente a rischio. Negli ultimi tempi - aggiunge - la situazione e' peggiorata: i 580 lavoratori, per l'80% donne, e le loro famiglie sono in assoluta difficolta' perche' l'azienda non anticipa piu' la cassa integrazione, come prevedevano invece gli accordi sindacali. Da mesi- incalza Amoruso- chiediamo con lettere di essere convocati in Regione, per questo ora siamo ricorsi al presidio, da oggi a venerdi. Il paradosso e' che non si tratta di una lotta contro il padrone, ma di una iniziativa per il lavoro.

GR ORE 9.30

Palestina

Sarà lo Shinui il principale alleato del Likud nel nuovo governo Sharon per il quale ieri sera il premier israeliano

  • ha trovato un accordo: allo Shinui (centro laico), che dispone di 15 deputati alla Knesset, andranno cinque ministri (Giustizia, Interno, Infrastrutture nazionali, Ambiente, Telecomunicazioni) e un posto di vice ministro.

Il Likud, che ha 40 deputati sui 120 del parlamento, potrà contare anche sull'appoggio del Partito nazionale religioso

  • (6 seggi), per arrivare ad una maggioranza di 61 deputati alla Knesset.

Secondo la radio israeliana, il Likud ha anche avviato trattative con l'Unione nazionale, una coalizione di partiti

  • di estrema destra, che dispone di 7 deputati e chiede due portafogli ministeriali, e con il movimento ultraortodosso 'Shas'. Ieri i laburisti di Amram Mitza hanno dichiarato fallite le trattative per entrare in un governo di unità nazionale.

Le truppe israeliane hanno arrestato nei territori occupati, nella notte tra ieri e oggi, 25 palestinesi ricercati. Lo ha detto

  • una fonte militare. A Gaza e' stato distrutto un edificio di tre piani che serviva come posto di osservazione per i movimenti nell'insediamento di Goush Katif. Dallo stesso edificio sarebbe stato colpito a morte da un

cecchino un soldato israeliano della base militare vicina.

Cina

La terra trema in Cina. Ed è strage. Una forte scossa di terremoto di intensità 6.8 sulla scala Richter, ha

  • colpito la provincia dello Xinjiang, nella Cina Occidentale. Sarebbero 230 i morti. Centinaia i feriti. Circa mille case sono state danneggiate dal sisma, secondo Dai Xiaomin, dell'ufficio sismologico dello Xinjiang. La scossa ha colpito la zona di Jiashi, a 2.900 chilometri a ovest di Pechino, vicino alla frontiera con l'Afghanistan. Secondo un responsabile dell'ufficio sismologico "è difficile sapere al momento il numero preciso delle vittime". Si teme che tra le vittime ci siano decine di ragazzi morti nel crollo di una scuola nella città di Qiongkuqiake.

Treni

Ore 7.15: mezzi dell'esercito americano sono radunati alla stazione di Grisignano di Zocco. Presumibilmente a breve inizieranno ad essere caricati sul treno. A presto ulteriori aggiornamenti. 08.40 continua il carico dei mezzi blindati a Grisignano. Le operazioni per la partenza dovrebbero concludersi e

  • il treno potrebbe partire nel giro di un ora e mezza. La stazione è presidiata da digos e blindati della polizia a presto aggiornamenti

invitiamo tutti i compagni e le compagne livornesi e non, a mobilitarsi immediatamente per la costruzione delle iniziative dei prossimi giorni. bisogna creare una rete che sia in grado di appoggiare(anche magari finanziariamente) la protesta dei portuali , intervenire subito nel momento del blocco e intanto usare tutti i canali possibili per sensibilizzare la popolazione labronika da troppo tempo addormentata. oggi è stato fatto un presidio al cantiere con l'aiuto di compagni giunti dalla regione. domani e dopodomani ci saranno incontri con i vari sindacati per costruire lo sciopero. mercoledì tutti a pisa per la manifestazione in piazza san antonio. sempre cmq mobilitati per il passaggio dei treni della morte . il presidi da livorno fino ad ora sono stati fatti a tombolo e pisa .

Fiat

E' ripresa questa mattina e continuera' fino al 9 marzo la produzione nello stabilimento Fiat di Termini Imerese

  • dopo 135 giorni di chiusura. Al primo turno, alle 6, si sono presentati ai cancelli 750 operai per far ricominiciare a girare le linee della "Punto". Si tratta delle prime due delle 5 settimane di attivita' previste dall'accordo sottoscritto il 5 dicembre da azienda e governo. Le altre tre sono in programma dal 17 marzo al 6 aprile, per sfornare in totale circa 12.000 auto. La riapertura della fabbrica era stata originariamente fissata per il 10 febbraio, e poi spostata al 17, ma in entrambi i casi era saltata. L'azienda aveva motivato il doppio rinvio con il blocco causato dal maltempo nell'impianto di

Termoli, dove si realizzano i motori per la "Punto" assemblata a Termini Imerese

Un aereo Cessna con a bordo otto persone, fra cui il ministro dell'Industria dell'Afghanistan,

  • risulta disperso in Pakistan. I controllori di volo hanno perso i contatti con l'aereo non lontano dalla citta' di Karachi.

Irasq

Il ministro degli Esteri australiano Alexander Downer e' partito oggi per Seul, dove incontrera' il segretario di Stato Usa

  • Colin

Powell per discutere le due maggiori crisi internazionali del momento, quelle riguardanti la Corea del nord e l'Iraq.

. L'Australia, uno dei pochi paesi occidentali ad aver ristabilito relazioni diplomatiche con la Corea del nord, tenta gia' da

IRAQ: POWELL, SENZA RISOLUZIONE CONVINCENTE, SARA' GUERRA = (AGI/EFE) - Pechino, 24 feb. - Se il Consiglio di sicuezza dell'Onu non partorira' una risoluzione convincente sulla crisi irachena, sara' guerra. Lo ha detto il segretario di stato americano, Colin Powell, durante una conferenza stampa a Pechino. "Se Saddam Hussein non adempie alle richieste delle Nazioni Unite - ha detto il capo della diplomazia Usa - non restera' altra opzione che la guerra per disarmare l'Iraq". A Pechino, Powell ha incontrato il vicepresidente cinese, Hu Jintao, che diverra' capo di stato nel marzo prossimo, e con il ministro degli Esteri, Tang Jiaxuan. La visita in Cina si inserisce in un tour diplomatico di Powell in Giappone e Corea del Sud - dove domani partecipera' al giuramento del presidente eletto Roh Moo-hyun - nell'ambito della gestione della crisi con Baghdad e di quella con la Corea del Nord IRAQ: GUERRIGLIA CECENA ACCUSA USA DI 'MERCATO' CON MOSCA - La guerriglia cecena ha oggi accusato gli Stati Uniti di avere deciso l'inclusione di tre strutture dei ribelli nella 'lista delle organizzazioni terroristiche' per ottenere il placet di Mosca alla guerra in Iraq, ma ha avvertito che due di esse non esistono piu'. Nei giorni scorsi il capo della diplomazia americana Colin Powell ha confermato la decisione di Washington di inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche stilata dal Dipartimento di Stato anche tre gruppi della guerriglia cecena.

IRAQ: "MOMENTO DELICATO", BAGHDAD CHIEDE RINVIO SUMMIT ARABO - Dubai, 24 feb. - Baghdad ha chiesto il rinvio del summit annuale dei Paesi arabi per avere piu' tempo da dedicare agli ispettori Onu. Il ministro dgeli Esteri iracheno, Naji Sabri, ha detto all'emittente al Jazira che il momento e' "delicato". "Abbiamo chiesto un rinvio - ha detto Sabri - perche' il periodo da oggi al 14 marzo sara' delicato. Questi giorni e queste ore sono molto importanti per permetterci di concentrarci sulle risposte sollecitate dalla missione Unmovic su questioni di rilievo". Per dare "risposte accurate e complete nell'ambito di una effettiva e totale collaborazione con gli ispettori", l'Iraq ha bisogno "di ogni giorno e di ogni ora". La Lega araba aveva deciso di anticipare il summit da fine marzo al primo del mese proprio per discutere di un eventuale intervento militare guidato dagli Stati Uniti contro l'Iraq.

LE CAUSE DELLA GUERRA - Uno studio pubblicato in questi giorni dall'Oxford Institute of Energy Studies e ripreso interamente dal Middle Est Economic Survey ha trattato nello specifico le cause della guerra ponendo l'accento sul fatto che se una guerra si fara' non sara' solo per il petrolio bensi' per sancire il ruolo di superpotenza degli Stati Uniti nel mondo, in particolare nei confronti della Russia, Cina, Europa e Giappone. La disponibilita' di ampie riserve da parte dell'Iraq e la possibilita', per le compagnie petrolifere Usa e inglesi, di avere un canale privilegiato per lo sfruttamento di questi ingenti risorse dal nuovo governo post-Saddam rappresentano una conseguenza di questa politica Usa non l'obiettivo primario, secondo lo studio riportato. Le implicazioni per il mercato del petrolio di una eventuale guerra in Iraq saranno diverse a seconda dell'orizzonte temporale. Nel breve periodo, infatti, prevarranno gli effetti negativi derivanti dalla indisponibilita' dei circa 2 milioni di barili/giorno estratti da Baghdad. Appare evidente, infatti, che in caso di un attacco alleato Saddam Hussein decidera' di distruggere pozzi petroliferi e pipelines rendendo inutilizzabile per almeno un anno le infrastrutture togliendo dal mercato il sour iracheno. Le conseguenze sui prezzi potranno essere ulteriormente acuite nel caso Baghdad decidesse di attaccare con missili o altri strumenti di distruzione installazioni petrolifere in Kuwait o in Arabia Saudita, anche se questa ipotesi appare altamente improbabile.

Petroliera

Prestige : plus de 100 000 manifestants à Madrid Plusieurs centaines de milliers de personnes ont manifesté dimanche à Madrid, sous le slogan "Plus jamais", pour exiger que des responsabilités politiques soient établies dans la crise du pétrolier Prestige, dont le naufrage a provoqué la plus grande marée noire jamais connue en Espagne.

La police estimait l'affluence à 100 000 personnes, tandis que les organisateurs chiffraient leurs troupes à un 1,5 million de personnes. Les disparités entre les chiffres officiels et ceux des organisateurs est un sujet de plaisanterie en Espagne, à chaque nouvelle manifestation.

Trois mois et dix jours après le début de la catastrophe, la plate-forme citoyenne "Nunca Mais" (Plus jamais), à l'origine de la manifestation, a demandé au gouvernement conservateur de José Maria Aznar et au gouvernement régional de Galice (nord-ouest de l'Espagne), "la vérité" et "des responsabilités" pour leur gestion vivement critiquée.

"Il n'y a pas eu de responsabilité, personne n'a assumé, et le plus grave, il y a eu un refus systématique de créer une commission d'enquête indispensable pour connaître la vérité" sur la catastrophe, a déclaré à la presse le leader socialiste espagnol José Luis Rodriguez Zapatero, présent à la manifestation.

Pour lui, il est "très éloquent" que trois mois après la catastrophe, il n'y ait eu aucune démission, ce qui est, selon lui, "un exemple du gouvernement que nous avons".

La gestion de la catastrophe a été vivement critiquée en Espagne, mais à ce jour aucun des membres du gouvernement impliqués n'a présenté sa démission. Les premiers visés par le manifeste de la plate-forme sont le ministre des Transports, Francisco Alvarez Cascos, contesté pour la décision d'avoir éloigné le pétrolier des côtes, et le président du gouvernement régional galicien, Manuel Fraga. Des manifestants demandaient également la démission de José Maria Aznar, du numéro 2 du gouvernement Mariano Rajoy et de la vice-présidente espagnole de la Commission européenne, Loyola de Palacio, chargée des transports et de l'énergie.

Trois autres manifestations étaient prévues par les organisateurs en Europe, à 13 heures 00 locales

à Lisbonne.

La plate-forme "Nunca Mais" est composée, entre autres, de confréries de pêcheurs, partis politiques, syndicats,

Le Prestige, qui a coulé le 19 novembre au large de l'Espagne après six jours d'errance en mer, a causé

gror030224 (last edited 2008-06-26 09:55:36 by anonymous)