GR ORE 9.30

Palestina

Sarà lo Shinui il principale alleato del Likud nel nuovo governo Sharon per il quale ieri sera il premier israeliano

Il Likud, che ha 40 deputati sui 120 del parlamento, potrà contare anche sull'appoggio del Partito nazionale religioso

Secondo la radio israeliana, il Likud ha anche avviato trattative con l'Unione nazionale, una coalizione di partiti

Le truppe israeliane hanno arrestato nei territori occupati, nella notte tra ieri e oggi, 25 palestinesi ricercati. Lo ha detto

cecchino un soldato israeliano della base militare vicina.

Cina

La terra trema in Cina. Ed è strage. Una forte scossa di terremoto di intensità 6.8 sulla scala Richter, ha

Treni

Ore 7.15: mezzi dell'esercito americano sono radunati alla stazione di Grisignano di Zocco. Presumibilmente a breve inizieranno ad essere caricati sul treno. A presto ulteriori aggiornamenti. 08.40 continua il carico dei mezzi blindati a Grisignano. Le operazioni per la partenza dovrebbero concludersi e

invitiamo tutti i compagni e le compagne livornesi e non, a mobilitarsi immediatamente per la costruzione delle iniziative dei prossimi giorni. bisogna creare una rete che sia in grado di appoggiare(anche magari finanziariamente) la protesta dei portuali , intervenire subito nel momento del blocco e intanto usare tutti i canali possibili per sensibilizzare la popolazione labronika da troppo tempo addormentata. oggi è stato fatto un presidio al cantiere con l'aiuto di compagni giunti dalla regione. domani e dopodomani ci saranno incontri con i vari sindacati per costruire lo sciopero. mercoledì tutti a pisa per la manifestazione in piazza san antonio. sempre cmq mobilitati per il passaggio dei treni della morte . il presidi da livorno fino ad ora sono stati fatti a tombolo e pisa .

Fiat

E' ripresa questa mattina e continuera' fino al 9 marzo la produzione nello stabilimento Fiat di Termini Imerese

Termoli, dove si realizzano i motori per la "Punto" assemblata a Termini Imerese

Un aereo Cessna con a bordo otto persone, fra cui il ministro dell'Industria dell'Afghanistan,

Irasq

Il ministro degli Esteri australiano Alexander Downer e' partito oggi per Seul, dove incontrera' il segretario di Stato Usa

Powell per discutere le due maggiori crisi internazionali del momento, quelle riguardanti la Corea del nord e l'Iraq.

. L'Australia, uno dei pochi paesi occidentali ad aver ristabilito relazioni diplomatiche con la Corea del nord, tenta gia' da

IRAQ: POWELL, SENZA RISOLUZIONE CONVINCENTE, SARA' GUERRA = (AGI/EFE) - Pechino, 24 feb. - Se il Consiglio di sicuezza dell'Onu non partorira' una risoluzione convincente sulla crisi irachena, sara' guerra. Lo ha detto il segretario di stato americano, Colin Powell, durante una conferenza stampa a Pechino. "Se Saddam Hussein non adempie alle richieste delle Nazioni Unite - ha detto il capo della diplomazia Usa - non restera' altra opzione che la guerra per disarmare l'Iraq". A Pechino, Powell ha incontrato il vicepresidente cinese, Hu Jintao, che diverra' capo di stato nel marzo prossimo, e con il ministro degli Esteri, Tang Jiaxuan. La visita in Cina si inserisce in un tour diplomatico di Powell in Giappone e Corea del Sud - dove domani partecipera' al giuramento del presidente eletto Roh Moo-hyun - nell'ambito della gestione della crisi con Baghdad e di quella con la Corea del Nord IRAQ: GUERRIGLIA CECENA ACCUSA USA DI 'MERCATO' CON MOSCA - La guerriglia cecena ha oggi accusato gli Stati Uniti di avere deciso l'inclusione di tre strutture dei ribelli nella 'lista delle organizzazioni terroristiche' per ottenere il placet di Mosca alla guerra in Iraq, ma ha avvertito che due di esse non esistono piu'. Nei giorni scorsi il capo della diplomazia americana Colin Powell ha confermato la decisione di Washington di inserire nella lista delle organizzazioni terroristiche stilata dal Dipartimento di Stato anche tre gruppi della guerriglia cecena.

IRAQ: "MOMENTO DELICATO", BAGHDAD CHIEDE RINVIO SUMMIT ARABO - Dubai, 24 feb. - Baghdad ha chiesto il rinvio del summit annuale dei Paesi arabi per avere piu' tempo da dedicare agli ispettori Onu. Il ministro dgeli Esteri iracheno, Naji Sabri, ha detto all'emittente al Jazira che il momento e' "delicato". "Abbiamo chiesto un rinvio - ha detto Sabri - perche' il periodo da oggi al 14 marzo sara' delicato. Questi giorni e queste ore sono molto importanti per permetterci di concentrarci sulle risposte sollecitate dalla missione Unmovic su questioni di rilievo". Per dare "risposte accurate e complete nell'ambito di una effettiva e totale collaborazione con gli ispettori", l'Iraq ha bisogno "di ogni giorno e di ogni ora". La Lega araba aveva deciso di anticipare il summit da fine marzo al primo del mese proprio per discutere di un eventuale intervento militare guidato dagli Stati Uniti contro l'Iraq.

LE CAUSE DELLA GUERRA - Uno studio pubblicato in questi giorni dall'Oxford Institute of Energy Studies e ripreso interamente dal Middle Est Economic Survey ha trattato nello specifico le cause della guerra ponendo l'accento sul fatto che se una guerra si fara' non sara' solo per il petrolio bensi' per sancire il ruolo di superpotenza degli Stati Uniti nel mondo, in particolare nei confronti della Russia, Cina, Europa e Giappone. La disponibilita' di ampie riserve da parte dell'Iraq e la possibilita', per le compagnie petrolifere Usa e inglesi, di avere un canale privilegiato per lo sfruttamento di questi ingenti risorse dal nuovo governo post-Saddam rappresentano una conseguenza di questa politica Usa non l'obiettivo primario, secondo lo studio riportato. Le implicazioni per il mercato del petrolio di una eventuale guerra in Iraq saranno diverse a seconda dell'orizzonte temporale. Nel breve periodo, infatti, prevarranno gli effetti negativi derivanti dalla indisponibilita' dei circa 2 milioni di barili/giorno estratti da Baghdad. Appare evidente, infatti, che in caso di un attacco alleato Saddam Hussein decidera' di distruggere pozzi petroliferi e pipelines rendendo inutilizzabile per almeno un anno le infrastrutture togliendo dal mercato il sour iracheno. Le conseguenze sui prezzi potranno essere ulteriormente acuite nel caso Baghdad decidesse di attaccare con missili o altri strumenti di distruzione installazioni petrolifere in Kuwait o in Arabia Saudita, anche se questa ipotesi appare altamente improbabile.

Petroliera

Prestige : plus de 100 000 manifestants à Madrid Plusieurs centaines de milliers de personnes ont manifesté dimanche à Madrid, sous le slogan "Plus jamais", pour exiger que des responsabilités politiques soient établies dans la crise du pétrolier Prestige, dont le naufrage a provoqué la plus grande marée noire jamais connue en Espagne.

La police estimait l'affluence à 100 000 personnes, tandis que les organisateurs chiffraient leurs troupes à un 1,5 million de personnes. Les disparités entre les chiffres officiels et ceux des organisateurs est un sujet de plaisanterie en Espagne, à chaque nouvelle manifestation.

Trois mois et dix jours après le début de la catastrophe, la plate-forme citoyenne "Nunca Mais" (Plus jamais), à l'origine de la manifestation, a demandé au gouvernement conservateur de José Maria Aznar et au gouvernement régional de Galice (nord-ouest de l'Espagne), "la vérité" et "des responsabilités" pour leur gestion vivement critiquée.

"Il n'y a pas eu de responsabilité, personne n'a assumé, et le plus grave, il y a eu un refus systématique de créer une commission d'enquête indispensable pour connaître la vérité" sur la catastrophe, a déclaré à la presse le leader socialiste espagnol José Luis Rodriguez Zapatero, présent à la manifestation.

Pour lui, il est "très éloquent" que trois mois après la catastrophe, il n'y ait eu aucune démission, ce qui est, selon lui, "un exemple du gouvernement que nous avons".

La gestion de la catastrophe a été vivement critiquée en Espagne, mais à ce jour aucun des membres du gouvernement impliqués n'a présenté sa démission. Les premiers visés par le manifeste de la plate-forme sont le ministre des Transports, Francisco Alvarez Cascos, contesté pour la décision d'avoir éloigné le pétrolier des côtes, et le président du gouvernement régional galicien, Manuel Fraga. Des manifestants demandaient également la démission de José Maria Aznar, du numéro 2 du gouvernement Mariano Rajoy et de la vice-présidente espagnole de la Commission européenne, Loyola de Palacio, chargée des transports et de l'énergie.

Trois autres manifestations étaient prévues par les organisateurs en Europe, à 13 heures 00 locales

à Lisbonne.

La plate-forme "Nunca Mais" est composée, entre autres, de confréries de pêcheurs, partis politiques, syndicats,

Le Prestige, qui a coulé le 19 novembre au large de l'Espagne après six jours d'errance en mer, a causé