Iraq

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu potrebbe non votare prima della prossima settimana la bozza di risoluzione presentata da Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna che apre le porte al ricorso alla forza per disarmare l'Iraq. Prima del voto, ci sarebbe venerdi' prossimo 7 marzo, un dibattito sul rapporto al Consiglio del capo degli ispettori Hans Blix, che potrebbe integrare oralmente il documento depositato la scorsa settimana. In attesa gli Stati Uniti hanno ordinato il dispiegamento nel Golfo di altri 60mila uomini: a firmare l'ordine e' stato il fine settimana scorso il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld. Il nuovo ordine di mobilitazione riguarderebbe tra l'altro la prima Divisione blindata - forte di 17.500 uomini, che ha il proprio quartier generale in Germania - e la prima Divisione di cavalleria, che ha il proprio quartier generale a Fort Hood in Texas e conta circa 17mila uomini. Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov e' partito oggi per Londra per una visita che, secondo fonti diplomatiche russe, punta a cercare di riavvicinare le posizioni sull'Iraq onde evitare spaccature al Consiglio di Sicurezza. Dopo Londra, dove incontrera' il ministro degli esteri Jack Straw, Ivanov proseguira' per Parigi.

Ottocento persone hanno sfilato a lato del carnevale per dire no alla guerra in Irak. Verso le 14:35 il corteo è partito dalla stazione centrale applaudito e appoggiato dalla cittadinanza che lo salutava dai balconi,l'iniziativa ha avuto un grande successo.

Una delegazione si è portata sul palco centrale del carnevale dove due ragazze hanno letto, in un silenzio irreale per 5 minuti sono state fermate musiche e balli su tutti i viali a mare un comunicato che denunciava l'aggressione americana all'Irak e che ha dato appuntamento alla manifestazione dell'8 marzo a Camo Darby. Il corteo ha poi sfilato fino a p.zza Campioni ( sempre sul viale a mare ) dove dopo qualche ora si è sciolto.

Korea

Iniziano oggi nuove manovre militari congiunte tra l’esercito statunitense e le truppe sudcoreane in Corea del Sud, vicino al confine con la Corea del Nord. Migliaia di soldati nordamericani sono stati dispiegati lungo la linea smilitarizzata per partecipare ad una battaglia simulata, il cui obiettivo è testare la capacità di resistenza delle truppe ‘alleate’ a lottare contro un’invasione del Sud da parte delle forze armate di Pyongyang. Seul e Washington non hanno voluto rivelare il numero di soldati impegnati nelle esercitazioni, ma è certo che vi sarà coinvolta buona parte dei 37mila militari statunitensi di stanza nelle basi sudcoreane, oltre a numerosi reparti in arrivo da altre regioni del Pacifico, con l’appoggio di unità navali e aerei

Palestina

Almeno 34 palestinesi sono stati catturati in diverse zone della Cisgiordania nel corso di rastrellamenti a tappeto condotti dalle truppe israeliane.I rastrellamenti hanno fatto seguito alle incursioni israeliane in diversi campi profughi situati nella Striscia di Gaza: da quello di Khan Younis, domenica, a quelli el-Bureji e di Nouseirat, ieri; il numero dei palestinesi rimasti uccisi in tali raid e' stato complessivamente di unidici, cui va aggiunta un'ulteriore vittima in serata a un posto di blocco tra Nablus e Ramallah. E' proprio in questi due distretti, nonche' a Hebron, che sono stati compiuti gli arresti piu' recenti in ordine di tempo.

Immigrazione

Stanno espellendo migranti convocati in Prefettura, che hanno ottenuto valutazione negativa sulla compilazione del formulario, al fine del rilascio del contratto di soggiorno/lavoro. Dalla Prefettura vengono condotti alla Questura e poi al Centro di Detenzione Temporanea di via Corelli, per poi essere espulsi. Non viene notificato migrante neppure un regolare rifiuto di rilascio di permesso e quindi un ordine di allontanamento (come previsto anche dalla Comunicazione del Ministero dell'Interno pubblicata on-line sul sito del Ministero), ma solo un "normale" decreto di espulsione che non fa alcun riferimento in motivazione al rifiuto di P.S. per la regolarizzazione e il relativo decreto di trattenimento, e al datore un formale rigetto dell'istanza. Questo provvedimento sospende ulteriormente lo stato di diritto, poiche' autorizza a non giustificare alcunche', anche in presenza di uno dei motivi ostativi previsti dalla leggi Bossi-Fini, e stabilisce che non e' necessario notificare il provvedimento di rifiuto alla/al migrante.Tutto cio' aggravera' la condizione dei migranti e causera' innumerevoli espulsioni illegittime.