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=== GR ORE 17 === PALESTINA L'Autorità Nazionale Palestinese cercherà di ottenere un cessate il fuoco nei Territori della durata di un anno: lo ha annunciato il ministro palestinese Naabil Sha'ath, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz. Sha'ath ha reso noto che i negoziati fra i vari gruppi palestinesi riprenderanno in breve tempo al Cairo e con la mediazione del governo egiziano: una serie di colloqui avvenuti alcuni mesi fa sempre nella capitale egiziana - prima della nomina di un premier palestinese - si erano conclusi con un nulla di fatto. L'amministrazione Bush ha fatto sapere attraverso il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, che l'impegno della Casa Bianca per la pace nella regione continua immutato nonostante l'ondata di attentati suicidi, ma che i palestinesi devono assolutamente risolvere il problema della sicurezza. Il premier Abu Mazen ha comunque deciso di cambiare i vertici della sicurezza palestinese, nel tentativo di riprendere il controllo delle zone A: il generale Mahmoud Asfour è il nuovo capo della polizia, mentre il generale Abdel Wahed è il nuovo responsabile della difesa civile. (ANSA) - GERUSALEMME, 20 MAG - Due giornalisti palestinesi sono stati picchiati ieri sera da soldati israeliani a Betlemme in Cisgiordania. Lo ha detto oggi uno di loro. Le due vittime dell'aggressione sono Joseph Handal, corrispondente delle tv pubblica francese France 2, e Shaaban Kandal, che lavora per una televisione locale palestinese. I due ieri sera sono stati fermati da una pattuglia israeliana a bordo di una jeep. Nonostante abbiano mostrato il tesserino stampa i soldati li hanno percossi e li hanno gettati a terra. Dagli aggiornamenti dalla Palestina pubblicati su indymedia, il racconto di osservatori internazionali che questa mattina si sono recati ad Erez, dopo 8 giorni di chiusura totale della barriera, e 4 giorni di occupazione di Beit Hanun. “La situazione e' indescrivibile” raccontano “La distruzione e' totale (...)la geografia del posto e' stata completamente sconvolta”. Fanno sapere che la barriera rimane comunque ancora chiusa ed è vietato a chiunque entrare e uscire. Anche la strada per andare a Rafha e' chiusa da 5 giorni. “Temiamo che le intenzioni siano quelle di attaccare ancora Gaza” raccontano “Gia' la scorsa notte, c'era stato un allarme del genere, che e' poi rientrato solo a notte fonda. In questo momento gli elicotteri sorvolano Gaza. ELEZIONI in EUSKADI In questi giorni di campagna elettorale in Euskal Herria, dopo l'illegalizzazione delle liste dell'AuB e di 241 piattaforme popolari municipali, sia la Guardia Civil che la Ertzaintza (la polizia locale alle dipendenze di fatto di Madrid) stanno impedendo violentemente ogni iniziativa politica ed elettorale portata avanti dalle liste annullate, che hanno deciso di non sottomettersi alle leggi antidemocratiche dello stato spagnolo continuando ugualmente a distribuire le proprie schede elettorali (nello stato spagnolo si vota inserendo una scheda in una busta ed ogni partito ha le proprie) e ad organizzare iniziative politiche. Dalla società civile basca si è costituita una Commissione di Garanzia che coordinerà un gruppo di osservatori che assicureranno il conteggio dei voti conquistati dalle liste annullate e che chiederanno agli altri partiti il rispetto della volontà popolare. E' la legge spagnola ad essere, non decine di migliaia di cittadini baschi. IRAQ Entro un paio di settimane il Consiglio nord atlantico chiederà al comando supremo di Shape, in Belgio, la redazione di un piano di intervento in Iraq. E' quanto si apprende in ambienti diplomatici di Bruxelles, secondo cui entro la fine dell'anno la Nato potrebbe prendere il controllo di uno dei settori in cui sarà organizzato il Paese. E' probabile, secondo le fonti, che la scelta cada sul settore assegnato alla Polonia, dopo che Varsavia ha più volte fatto appello all'Alleanza per la gestione della situazione sul campo. USA La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello presentato da un gruppo di persone che aveva denunciato il presidente americano George W. Bush per il trattamento inflitto ai prigionieri di Guantanamo. In precedenza, una corte federale aveva già dato ragione al presidente. La Corte suprema non ha commentato i motivi della sua decisione Il gruppo di uomini di chiesa, avvocati e difensori dei diritti dell'uomo aveva denunciato l'anno scorso il presidente americano, il ministro della difesa Donald Rumsfeld e altri. "Il governo degli Stati Uniti ha violato le regole di base dei diritti dell'uomo trasportando i prigionieri di guerra dell'Afghanistan fino a Guantanamo, detenendoli indefinitamente in gabbie all'aria aperta" sostenevano i denuncianti. La denuncia affermava che i prigionieri erano stati privati della loro libertà e non erano stati informati delle accuse avanzate verso di loro, in violazione della Costituzione americana. La denuncia era stata respinta da diverse corti federali per il motivo che il gruppo non aveva statuto legale per rappresentare i prigionieri. La Corte d'appello di San Francisco ha affermato che il gruppo avrebbe dovuto avere legami preesistenti con i prigionieri oppure provare che erano mentalmente deficienti per poterli legalmente rappresentare davanti a un tribunale. I prigionieri hanno cominciato ad arrivare dall'Afghanistan nella base navale cubana di Guantanamo nel gennaio 2002. Gli Stati Uniti detengono circa 680 prigionieri di 42 nazioni. Il governo rifiuta di fornire la loro identita. ITALIA Alle ore 22.00 circa di questa notte è stato dato fuoco al Centro Sociale "Terra Terra" di Rione Traiano. Il fuoco appiccato a faldoni contenenti vecchi archivi scolastici, giacenti lì da oltre 20 anni, si è subito esteso bruciando un intero locale del Centro Sociale Terra Terra Occupato da realtà della Rete Noglobal, circa un mese fa insieme a lavoratori edili della CGIL ed anziani del quartiere. Non è ancora chiara la matrice ma l' incendio è sicuramente di origine dolosa: prima di andare via hanno pensato bene di tagliare un raccordo idraulico collegato alla pompa dell'acqua, la cui presenza avrebbe permesso un più rapido spegnimento. Terra Terra è l'ultimo nato in ordine di tempo dei Centri Sociali Napoletani ( è stato occupato a Marzo di quest'anno), "Chi ha incendiato lo spazio che faticosamente è stato sottratto da un 'abbandono lungo 20 anni" si legge sul comunicato "non lo ha fatto casualmente ma in maniera certamente premeditata, come premeditata è stata la devastazione di domenica notte al circolo di rifondazione di Piscinola. Non sappiamo se la regia è unica, ma certamente Terra Terra è stato acceso perché la sua attività politica e sociale che stava iniziando nel quartiere ed in città a qualcuno dava fastidio. La migliore risposta è continuare su questa strada. In mattinata inizieranno i lavori per ridare agibilità ai locali e Sabato è prevista un'assemblea popolare per sostenere il si all' art 18, che proseguirà con una serata di festa e tarantelle. Circa 500 precari si sono radunati a Palermo davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana, dove hanno bloccato il traffico ponendo di traverso un'autocisterna per il trasporto di combustibile e versando sull'asfalto parte del contenuto. Una decina di dimostranti sono saliti sull'automezzo, alcuni di loro brandendo minacciosamente accendini. Davanti al portone di Palazzo d'Orleans si sono schierati poliziotti in assetto antisommossa. Tra gruppi di precari e le forze dell'ordine sono poi scoppiati tafferugli I precari in rivolta sono stati caricati e dispersi dalla polizia. Uno dei dimostranti, accusato di aver ferito a un braccio un agente con un'arma da taglio, e' stato bloccato e arrestato. La cisterna con i suoi mille litri di gasolio, danneggiata in piu' punti con perdita di combustibile, e' stata allontanata dalle forze dell'ordine, e sul posto si sono portati anche due mezzi dei vigili del fuoco. Un elicottero della polizia ha sorvolato la zona. All'intervetno della polizia, i precari sono in gran parte fuggiti per tornare a piu' riprese e quindi ancora scappare. Tensione anche quando un cameraman della Rai che stava riprendendo la scena e' stao allontanato dai poliziotti, mentre i manifestanti chiedevano che continuasse a filmare |
GR ORE 17
PALESTINA
L'Autorità Nazionale Palestinese cercherà di ottenere un cessate il fuoco nei Territori della durata di un anno: lo ha annunciato il ministro palestinese Naabil Sha'ath, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano israeliano Ha'aretz. Sha'ath ha reso noto che i negoziati fra i vari gruppi palestinesi riprenderanno in breve tempo al Cairo e con la mediazione del governo egiziano: una serie di colloqui avvenuti alcuni mesi fa sempre nella capitale egiziana - prima della nomina di un premier palestinese - si erano conclusi con un nulla di fatto. L'amministrazione Bush ha fatto sapere attraverso il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, che l'impegno della Casa Bianca per la pace nella regione continua immutato nonostante l'ondata di attentati suicidi, ma che i palestinesi devono assolutamente risolvere il problema della sicurezza. Il premier Abu Mazen ha comunque deciso di cambiare i vertici della sicurezza palestinese, nel tentativo di riprendere il controllo delle zone A: il generale Mahmoud Asfour è il nuovo capo della polizia, mentre il generale Abdel Wahed è il nuovo responsabile della difesa civile.
(ANSA) - GERUSALEMME, 20 MAG - Due giornalisti palestinesi sono stati picchiati ieri sera da soldati israeliani a Betlemme in Cisgiordania. Lo ha detto oggi uno di loro. Le due vittime dell'aggressione sono Joseph Handal, corrispondente delle tv pubblica francese France 2, e Shaaban Kandal, che lavora per una televisione locale palestinese. I due ieri sera sono stati fermati da una pattuglia israeliana a bordo di una jeep. Nonostante abbiano mostrato il tesserino stampa i soldati li hanno percossi e li hanno gettati a terra. Dagli aggiornamenti dalla Palestina pubblicati su indymedia, il racconto di osservatori internazionali che questa mattina si sono recati ad Erez, dopo 8 giorni di chiusura totale della barriera, e 4 giorni di occupazione di Beit Hanun. “La situazione e' indescrivibile” raccontano “La distruzione e' totale (...)la geografia del posto e' stata completamente sconvolta”. Fanno sapere che la barriera rimane comunque ancora chiusa ed è vietato a chiunque entrare e uscire. Anche la strada per andare a Rafha e' chiusa da 5 giorni. “Temiamo che le intenzioni siano quelle di attaccare ancora Gaza” raccontano “Gia' la scorsa notte, c'era stato un allarme del genere, che e' poi rientrato solo a notte fonda. In questo momento gli elicotteri sorvolano Gaza.
ELEZIONI in EUSKADI
In questi giorni di campagna elettorale in Euskal Herria, dopo l'illegalizzazione delle liste dell'AuB e di 241 piattaforme popolari municipali, sia la Guardia Civil che la Ertzaintza (la polizia locale alle dipendenze di fatto di Madrid) stanno impedendo violentemente ogni iniziativa politica ed elettorale portata avanti dalle liste annullate, che hanno deciso di non sottomettersi alle leggi antidemocratiche dello stato spagnolo continuando ugualmente a distribuire le proprie schede elettorali (nello stato spagnolo si vota inserendo una scheda in una busta ed ogni partito ha le proprie) e ad organizzare iniziative politiche. Dalla società civile basca si è costituita una Commissione di Garanzia che coordinerà un gruppo di osservatori che assicureranno il conteggio dei voti conquistati dalle liste annullate e che chiederanno agli altri partiti il rispetto della volontà popolare. E' la legge spagnola ad essere, non decine di migliaia di cittadini baschi.
IRAQ
Entro un paio di settimane il Consiglio nord atlantico chiederà al comando supremo di Shape, in Belgio, la redazione di un piano di intervento in Iraq. E' quanto si apprende in ambienti diplomatici di Bruxelles, secondo cui entro la fine dell'anno la Nato potrebbe prendere il controllo di uno dei settori in cui sarà organizzato il Paese. E' probabile, secondo le fonti, che la scelta cada sul settore assegnato alla Polonia, dopo che Varsavia ha più volte fatto appello all'Alleanza per la gestione della situazione sul campo.
USA
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello presentato da un gruppo di persone che aveva denunciato il presidente americano George W. Bush per il trattamento inflitto ai prigionieri di Guantanamo. In precedenza, una corte federale aveva già dato ragione al presidente. La Corte suprema non ha commentato i motivi della sua decisione Il gruppo di uomini di chiesa, avvocati e difensori dei diritti dell'uomo aveva denunciato l'anno scorso il presidente americano, il ministro della difesa Donald Rumsfeld e altri. "Il governo degli Stati Uniti ha violato le regole di base dei diritti dell'uomo trasportando i prigionieri di guerra dell'Afghanistan fino a Guantanamo, detenendoli indefinitamente in gabbie all'aria aperta" sostenevano i denuncianti. La denuncia affermava che i prigionieri erano stati privati della loro libertà e non erano stati informati delle accuse avanzate verso di loro, in violazione della Costituzione americana. La denuncia era stata respinta da diverse corti federali per il motivo che il gruppo non aveva statuto legale per rappresentare i prigionieri. La Corte d'appello di San Francisco ha affermato che il gruppo avrebbe dovuto avere legami preesistenti con i prigionieri oppure provare che erano mentalmente deficienti per poterli legalmente rappresentare davanti a un tribunale. I prigionieri hanno cominciato ad arrivare dall'Afghanistan nella base navale cubana di Guantanamo nel gennaio 2002. Gli Stati Uniti detengono circa 680 prigionieri di 42 nazioni. Il governo rifiuta di fornire la loro identita.
ITALIA
Alle ore 22.00 circa di questa notte è stato dato fuoco al Centro Sociale "Terra Terra" di Rione Traiano. Il fuoco appiccato a faldoni contenenti vecchi archivi scolastici, giacenti lì da oltre 20 anni, si è subito esteso bruciando un intero locale del Centro Sociale Terra Terra Occupato da realtà della Rete Noglobal, circa un mese fa insieme a lavoratori edili della CGIL ed anziani del quartiere. Non è ancora chiara la matrice ma l' incendio è sicuramente di origine dolosa: prima di andare via hanno pensato bene di tagliare un raccordo idraulico collegato alla pompa dell'acqua, la cui presenza avrebbe permesso un più rapido spegnimento. Terra Terra è l'ultimo nato in ordine di tempo dei Centri Sociali Napoletani ( è stato occupato a Marzo di quest'anno), "Chi ha incendiato lo spazio che faticosamente è stato sottratto da un 'abbandono lungo 20 anni" si legge sul comunicato "non lo ha fatto casualmente ma in maniera certamente premeditata, come premeditata è stata la devastazione di domenica notte al circolo di rifondazione di Piscinola. Non sappiamo se la regia è unica, ma certamente Terra Terra è stato acceso perché la sua attività politica e sociale che stava iniziando nel quartiere ed in città a qualcuno dava fastidio. La migliore risposta è continuare su questa strada. In mattinata inizieranno i lavori per ridare agibilità ai locali e Sabato è prevista un'assemblea popolare per sostenere il si all' art 18, che proseguirà con una serata di festa e tarantelle.
Circa 500 precari si sono radunati a Palermo davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana, dove hanno bloccato il traffico ponendo di traverso un'autocisterna per il trasporto di combustibile e versando sull'asfalto parte del contenuto. Una decina di dimostranti sono saliti sull'automezzo, alcuni di loro brandendo minacciosamente accendini. Davanti al portone di Palazzo d'Orleans si sono schierati poliziotti in assetto antisommossa. Tra gruppi di precari e le forze dell'ordine sono poi scoppiati tafferugli I precari in rivolta sono stati caricati e dispersi dalla polizia. Uno dei dimostranti, accusato di aver ferito a un braccio un agente con un'arma da taglio, e' stato bloccato e arrestato. La cisterna con i suoi mille litri di gasolio, danneggiata in piu' punti con perdita di combustibile, e' stata allontanata dalle forze dell'ordine, e sul posto si sono portati anche due mezzi dei vigili del fuoco. Un elicottero della polizia ha sorvolato la zona. All'intervetno della polizia, i precari sono in gran parte fuggiti per tornare a piu' riprese e quindi ancora scappare. Tensione anche quando un cameraman della Rai che stava riprendendo la scena e' stao allontanato dai poliziotti, mentre i manifestanti chiedevano che continuasse a filmare
GR ORE 9.30
Palestina
Fonti militari israeliane confermano la fine del raid a Beit Hanun, a nord di Gaza, dopo 5 giorni di operazioni definite di prevenzione e bonific' per scoprire depositi di razzi Qassam palestinesi, e che hanno incontrato una forte resistenza palestinese. In Israele, intanto, migliaia di poliziotti pattugliano le principali strade di comunicazione con la Cisgiordania per cercare di intercettare nuovi attentati suicidi. Alla radio, un ufficiale dell'esercito ha avvertito la popolazione: "Non siamo ancora arrivati al culmine dell'ondata di attentati". Nel corso della operazione nella striscia di Gaza le forze israeliane hanno sradicato gli aranceti sostenendo che passato militanti di Hamas vi avessero trovato riparo. Da quelle zone erano partiti ripetuti attacchi alla vicina cittadina israeliana di Sderot, nel Neghev settentrionale. Intanto l'ossessione di sharon per Arafat contagia anche gli altri ministri: mettere il presidente palestinese Yasser Arafat agli arresti domiciliari è la proposta avanzata avanzata oggi dal vicepremier e ministro dell'industria Ehud Olmert (Likud) in una intervista al quotidiano Maariv.
- "E' necessario impedirgli di parlare con qualsiasi persona" aggiunge Olmert, secondo cui Arafat ha gravi responsabilità nella ondata di attentati terroristici abbattutasi su Israele. "Finche' Arafat è vivo, ebrei continueranno a morire" ha dichiarato
Un altro dirigente del Likud, il ministro della sicurezza interna Zahy Hanegbi, ritiene tuttavia che la calma non sarà ripristinata nemmeno con la scomparsa di Arafat, "la quale prima o poi avverrà - ha previsto - vuoi per ragioni naturali, vuoi per le circostanze".
Onu
La "bozza finale" di risoluzione sulla revoca delle sanzioni In Iraq è stata presentata da Usa e Gran Bretagna al consiglio di Sicurezza dell'Onu questa notte e un voto sul testo è atteso per domani. Ma la Francia sembra ancora una volta poco convinta e lascia intravedere una possibilità di astensione.
- Nel nuovo testo presentato dopo alcune settimane di discussione, anticipa la Bbc, per la prima volta vengono menzionati "gli ispettori Onu sugli armamenti" - precedentemente sempre ignorati dalla precedenti versioni dal testo - e si dà maggior spazio al ruolo dell'Onu anche per quanto riguarda la scelta di un nuovo governo in Iraq. La Francia, tuttavia, potrebbe astenersi sul voto alla risoluzione anglo-americana sulla revoca delle sanzioni Onu all'Iraq, se al testo non saranno apportati degli emendamenti che soddisfino Parigi. E' quanto ha dichiarato un alto responsabile diplomatico francese, aggiungendo però che il presidente Jacques Chirac esclude il veto. Ma la Francia resta "convinta che sia ancora possibile migliorare sensibilmente il testo" per soddisfare tutte le parti, ha detto ieri Chirac, Gli Usa stanno facendo pressioni per un voto su una risoluzione che ponga fine all'embargo economico all'Iraq, legittimando il controllo anglo-britannico del Paese e trasferendo il controllo dell'Onu sulle risorse petrolifere irachene alle nazioni che hanno rovesciato Saddam Hussein. Secondo il presidente francese al momento attuale il ruolo dell'Onu previsto dalla risoluzione anglo-americana non è sufficiente. In questa sua istanza la Francia è appoggiata dalla Russia e dalla Cina, anch'esse dotate di diritti di veto in Consiglio di Sicurezza, che premono anch'esse per un maggiore ruolo dell'Onu nella gestione dell'Iraq del dopoguerra.
Messico
“Mai più un Messico senza indigeni, mai più un Messico che li discrimini”: con queste parole il presidente Vicente Fox ha presentato la nuova ‘Commissione nazionale per lo sviluppo dei popoli autoctoni’, definita uno strumento indispensabile per stabilire un anuova relazione tra lo Stato, la società e le stesse comunità indigene. “Ora siamo in condizioni di attuare una politica ancora più a favore dei popoli autoctoni” ha aggiunto Fox, ricordando che il nuovo organismo sostituisce ufficialmente l’Istituto nazionale indigenista (Ini). Sta di fatto che l’obiettivo di Fox appare più che mai ambizioso, alla luce dell’ultimo raporto del Sottosegretariato per le questioni globali, nel quale si affarma che la discriminazione di cui soffrono le comunità indigene è in costante aumento, soprattutto negli Stati di Puebla, Veracruz, Michoacán, Guerrero, Oaxaca e Chiapas. Il rilancio della politica indigena si inserisce inoltre in un contesto di tensioni mai sopite, generate nell’aprile del 2001 dall’approvazione della discussa ‘legge sui diritti e la cultura indigeni’. Una normativa bocciata da gran parte delle organizzazioni autoctone messicane che spinse due anni fa l’Ezln (esercito zapatista di liberazione nazionale) a sospendere i contatti con l’esecutivo.
Corea
Esistono possibilita' che i negoziati tripartiti di Pechino - Corea del nord, Stati Uniti e Cina - sulla crisi nucleare nordcoreana proseguano, anche se Washington non ha ancora preso una decisione finale in merito, e gli Stati Uniti credono che in questo caso Pyongyang avanzera' nuove proposte per la soluzione della crisi. Lo ha detto oggi a Seul un alto funzionario statunitense citato, dietro richiesta di anonimato, dall'agenzia di stampa sudcoreana 'Yonhap'. Non escludiamo affatto questa possibilita' - ha affermato il funzionario - Ma e' certo che ci attendiamo maggiori sforzi creativi da parte della Corea del nord perche' la crisi nucleare possa avviarsi ad una soluzione equa e soddisfacente. L'alto funzionario ha precisato che la proposta presentata da Pyongyang al primo round di negoziati tripartiti a Pechino dal 23 al 25 aprile scorsi rimane molto al di sotto delle attese americane. Quanto noi vogliamo e' uno smantellamento completo, irreversibile e verificabile delle armi, programmi e capacita' nucleri nordcoreane. E quella proposta non contiene questi elementi. Nel primo rond di negoziati, la Corea del nord, dopo aver ammesso di possedere gia' uno o due ordigni atomici, aveva proposto di smantellare il suo programma nucleare in simultanea con concessioni americane in aiuti economici e in garanzie di sicurezza. Se vi saranno nuovi round di negoziati - ha detto il funzionario - il nostro interesse si concentrera' sulla possibilita' di nuovi passi avanti, piu' flessibili e creativi, da parte della Corea del Nord. L'alto funzionario ha poi confermato che l'obiettivo finale degli Stati Uniti sono negoziati multilaterali allargati a Corea del sud, Giappone e, forse, anche Russia. Facciamo fatica a immaginare progressi seri senza la presenza di questi tre paesi, ha affermato
Turchia
Una persona e' morta e un'altra e' rimasta ferita in un'esplosione avvenuta in un caffe' nel centro della capitale turca Ankara. Lo afferma l'agenzia turca Anadolu precisando che le cause dell'esplosione, che ha mandato in frantumi tutti i vetri degli edifici circostanti, non sono al momento chiare