buon di

G.R. ore 13.00

palestina Il vertice a tre sulla Roadmap dovrebbe svolgersi in Giordania alla fine della prossima settimana, secondo anticipazioni del ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom a Iraklion (Creta). Prima però Ariel Sharon e Abu Mazen si incontreranno ancora, ma non oggi.

Il nuovo faccia a faccia israelo-palestinese era stato rivelato dal ministro degli Esteri palestinese Nabil Shaath ancora prima che il gabinetto israeliano approvasse la Roadmap. Ora fonti governative israeliane confermano che il colloquio, il secondo tra il premier israeliano e il suo omologo dell'Anp dopo quello infruttuoso del 17 maggio scorso, ci sarà, ma non oggi.

Fonti della stessa Anp a loro volta hanno confermato lo slittamento e non hanno escluso che l'incontro sia messo in agenda già per domani. Ignote le ragioni del rinvio.

Teheran, 12:43 MO-Road map, Iran: pace impossibile con Sharon al governo

Il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Hamid Reza Asefi, ha commentato l'evoluzione della situazione in atto tra palestinesi e israeliani dicendo che "con la presenza del governo di Ariel Sharon, nessun piano di pace può essere realizzato". L'Iran, ha aggiunto Asefi, ritiene che la Road map presentata dal cosiddetto quartetto (Usa, Russia, Ue e Onu) sia "la stessa cosa del piano di Oslo, ma con maggiori obblighi per i Paesi arabi e il popolo palestinese". (red)

nigeria Un guasto all'oleodotto provoca perdite di petrolio e una morìa di pesci. Gli abitanti della zona protestano.

In un remoto villaggio del sud della Nigeria c'è una comunità indigena che alza la testa contro le multinazionali del petrolio. Questa volta non c'entra la Shell, ma la nostrana Agip. Dal 2 maggio il pozzo numero 5 di Idu di proprietà dell'Eni inquina le terre degli Egbebiri-Biseni, una popolazione che vive nel Bayelsa State, nella zona del Delta del fiume Niger. La perdita potrebbe essere stata causata dall'eccessiva pressione su un oleodotto ormai vecchio e logoro. Il petrolio riversato sulla flora e la fauna locale ha distrutto terreni coltivati e inquinato l'unica fonte di acqua potabile nell'area, uccidendo i pesci nei laghi e nei fiumi circostanti. La comunità locale ha imposto un ultimatum all'Agip e alla sua joint venture con il governo nigeriano, la Nigerian Agip Oil Company Ltd (Naoc), affinché rimedi al danno ambientale. La minaccia è quella di interrompere le estrazioni. Il leader dei giovani del clan degli Egberiri-Biseni, Ebimobowei Ndiware, ha annunciato che tutti i ragazzi, le donne e i bambini saranno mobilitati per occupare le strutture dell'Agip nel caso in cui non provveda alla pulizia dell'area inquinata. Ndiware ha anche dichiarato che la forte presenza di soldati e forze di sicurezza nell'area non impedirà le azioni. Il greggio avrebbe ucciso una miriade di pesci e causato danni alle coltivazioni locali per milioni di naira, la moneta locale, e sarebbe, a detta della gente del luogo, il peggior disastro ambientale degli ultimi anni. «Non abbiamo acqua potabile né allacci al sistema idrico. La nostra unica fonte d'acqua da bere sono le pozze e i fiumi vicini. Adesso non possiamo più bere l'acqua perché è inquinata», ha dichiarato Ndiware al quotidiano nigeriano This Day. La pioggia degli ultimi giorni avrebbe aggravato l'impatto della macchia nera veicolando, inarrestata, l'acqua inquinata verso uno dei tanti tributari del fiume Niger, e c'è ormai il rischio concreto che il petrolio si espanda sino ad inquinare fiumi vicini e quindi raggiunga altre comunità confinanti. Lo spargersi del greggio fa anche temere per la salute delle popolazioni locali, per il rischio di epidemie derivanti dall'inquinamento delle acque. La gente è adesso costretta a comprare acqua potabile nelle città vicine. Gli Egbebiri-Biseni hanno chiesto che siano immediatamente iniziate le procedure di pulizia e recupero delle zone inquinate. «Dovunque vai vedi pesci morti e strati di petrolio sulla superficie. Chiediamo all'Agip e al governo dello Stato di Bayelsa di darci una mano ad avere della buona acqua da bere e il pagamento di una compensazione adeguata per chi ha visto i propri raccolti distrutti dal petrolio riversato sui campi», ha detto Ndiware. Tentativi di ottenere commenti dall'Agip sono andati a vuoto. La società non ha rilasciato dichiarazioni.

La Nigeria è il sesto produttore mondiale di petrolio al mondo ed ha riserve stimate sino a 31,5 milioni di barili, depositate prevalentemente nella zona del delta del Niger. Membro dell'Opec, estrae oltre due milioni di barili di greggio al giorno. La Naoc, con la quota del 10% della produzione nazionale, è il quarto produttore di petrolio in Nigeria ed è al 20% dell'Agip. L'Eni è presente nel paese africano dal 1962 e detiene partecipazioni anche in altre società. La violenza e le tensioni etniche e politiche nella zona del Delta sono purtroppo una triste costante. Dallo scorso marzo gli scontri tra le comunità Ijaw e Itsekiri hanno portato all'interruzione delle attività estrattive della Shell e della Chevron, causando una riduzione del 40% della produzione nigeriana.

turchia

TURCHIA: CADE AEREO MILITARE SPAGNOLO, 74 MORTI (AGI) - Ankara, 26 mag. - Non ci sarebbero superstiti tra le 74 persone che erano a bordo dell'aereo militare spagnolo precipitato di primo mattino nei pressi di Trebisonda, citta' nella Turchia nord-orientale sulle rive del Mar Nero. Lo ha riferito l'emittente televisiva pubblica turca 'Trt'. Oltre a dodici membri di equipaggio le vittime erano 62 soldati, 41 appartenenti all'Esercito e 21 all'Aviazione, del contingente di pace spagnolo inquadrato nell'Isaf, la Forza Internazionale per l'Assistenza alla Sicurezza impegnata a Kabul, in Afghanistan. Vi erano rimasti quattro mesi ed erano stati avvicendati ieri. I militari sarebbero dovuti rientrare a Saragozza dopo aver fatto scalo a Bishkek, capitale della Repubblica ex sovietica del Kirghizistan. A Trebisonda il velivolo, uno Yak-42 di fabbricazione ucraina noleggiato per l'occasione della Forze Armate di Madrid, aveva in programma un'ulteriore sosta per fare rifornimento di carburante. Sembra che il pilota abbia invano tentato per due volte l'atterraggio, senza riuscirvi a causa della fitta nebbia che insisteva sulla zona: poi lo schianto al suolo, avvenuto a una trentina di chilometri dall'aeroporto, nei dintorni della localita' di Maska. Lo Yak-42, un aereo da trasporto leggero capace di accogliere fino a 120 persone, si e' spezzato in due tronconi. Ancora da chiarire la dinamica della sciagura.

elezioni in spagna

MADRID (CNN) -- I sondaggi avevano ragione. Il popolo spagnolo non ha apprezzato la politica di José Maria Aznar rispetto alla questione irachena e aspettava l'occasione per punirlo alle urne.

Questa l'interpretazione che da pi??rti si avanza sul voto spagnolo di domenica, peraltro amministrativo. Con il 97% dei dati scrutinati, il Psoe, partito socialista, ha ottenuto il 35% dei voti, contro il 34% del Partito Popolare.

Il premier ha subito cercato di puntualizzare che il dato "si riferisce ad elezioni locali", ma gli osservatori chiariscono che il voto ?tato interpretato come una sorta di referendum su Aznar e sul suo governo conservatore e in particolare sulla sua gestione della guerra in Iraq, così prona ai voleri americani.

Josèmaria Aznar festeggia con la moglie, Ana Botella dopo aver appreso i primi dati di Madrid

Aznar infatti ha subito rilanciato affermano che "si tratta di un risultato straordinario che ci conferma come una forza politica di massa, a dispetto di chi voleva cancellarci dalla scena". Sta di fatto che ?a prima sconfitta elettorale subita da Aznar negli ultimi sette anni.

I sondaggi della vigilia, in realtà, facevano prevedere di peggio per le forze di Governo spagnolo che, tutto sommato, hanno subito una sconfitta, ma non una disfatta, anche perché ?uttora possibile che il computo dei seggi ottenuti sia meno penalizzante del dato numerico assoluto.

Ancora in ballottaggio nella prima mattinata di lunedì la regione di Madrid, dove per??in vantaggio la candidata del Partito Popolare, Esperanza Aguirre (1,3 milioni di voti contro 1,1) ma si devono ancora conteggiare i voti in arrivo dall'estero.

La percentuale dei votanti, secondo i dati governativi, ?tata del 68%, quattro punti percentuali in pi??lla volta precedente (1999). Si ?otato in 8.000 centri in tutta la Spagna e per 13 dei 17 consigli regionali che in Spagna hanno ampi poteri.

Il Psoe sembra essersi assicurato la città di Saragozza, mentre Ana Rotella, moglie di Aznar, che partecipava per la prima volta alle elezioni nella città di Madrid, sembra sia stata eletta. In caso di vittoria del Partito Popolare a Madrid, Ana si occuperà dei servizi sociali. L'ingresso in politica di Ana coincide quasi con l'uscita di Aznar che già da tempo ha detto che non si presenterà per un terzo mandato a marzo del 2004.

Tra le incognite ancora aperte del voto resta la domanda su quale partito saranno andati a finire i 200.000 voti che il partito Batasuna, collegato al gruppo autonomo separatista armato basco dell'Eta, aveva raccolto alle ultime elezioni. Quest'anno infatti Batasuna ?tato messo fuorilegge, così pure come il suo successore Aub. Le timide aperture a Batasuna del Partito Nazionalista Basco (moderato) non sembrano aver avuto effetto. Manifestazioni di protesta si sono avute un po' in tutte le città basche interessate dal voto.

Dei 13 consigli regionali che vengono rinnovati con questo voto, 7 erano in mano ai Popolari e 5 al Psoe. Il tredicesimo apparteneva al partito regionale delle Isole Canarie e non dovrebbe cambiare.

LAVORO : ITALIA, RECORD DI ORE LAVORATE A SETTIMANA

Salerno, 11:47 Elezioni: elettore fotografa scheda, fermato

Un elettore è stato fermato dai carabinieri, per aver fotografato con una camera digitale la scheda appena contrassegnata in cabina. E' accaduto poco fa a Scafati, uno dei 55 comuni campani dove si vota per il rinnovo delle amministrazioni cittadine.

gror030526 (last edited 2008-06-26 10:00:39 by anonymous)