GR ORE 9.30

palestinaUomini dell'intelligence egiziana sono partiti ieri alla volta del Libano e della Siria per incontrare esponenti dei movimenti islamici palestinesi anche fuori dei Territori e convincerli a una tregua. Lo riporta questa mattina la stampa libanese. Continuano così gli sforzi congiunti degli Stati Uniti e dell'Egitto affinche' palestinesi e israeliani trovino un accordo sul cessate-il-fuoco. La radio israeliana ha fatto sapere questa mattina che il capo dei servizi segreti interni israeliani, Shin Bet, si trova a Washington per aggiornare personalmente il presidente Bush sulla situazione della sicurezza in Israele in queste ore di complicata trattativa affiancata comunque da continui allarmi terroristi. Continuano anche gli incontri tra i vertici della sicurezza israeliana e palestinese. Il ministro palestinese Mohammed Dahlan ha chiesto ieri a Israele di liberare quanto prima Marwan Barghouti, leader del movimento Tanzim e della resistenza laica palestinese, e che si trova sotto processo a Tel Aviv

Il leader palestinese Yasser Arafat ha chiamato la famiglia di Marwan Barghouti nelle prime ore di oggi e ha detto che l'esponente cisgiordano incarcerato sarà rilasciato entro due giorni, secondo quanto hanno reso noto i familiari di Barghouti.

L'obiettivo attuale dell'oamministrazione americana sarebbe quello di spingere il presidente palestinese, Yasser Arafat, a scegliere l'esilio in Tunisia se il tentativo di fermare la resistenza palestinese dovesse fallire. Lo rivela il quotidiano saudita Al-Watan che cita fonti diplomatiche tunisine. Secondo Al-Watan, gli americani hanno già contattato il presidente tunisino, Ben Ali, dandogli il via libera ad ospitare Arafat ed a dargli asilo. In particolare sembra che sia stata scelta la cittadina di Hammamet, come luogo dell'esilio, e che i lavori di costruzioni della sua abitazione nella località turisitica siano già in fase di conclusione. Arafat si rifugiò in Tunisia già nel 1982, dopo che le truppe israeliane lo costrinsero a lasciare la città libanese di Beirut dalla quale guidava la resistenza palestinese. Mac Il capo dello Shin Bet (servizio di sicurezza interno israeliano) Avi Dichter e' giunto la scorsa notte a Washington per illustrare ai dirigenti statunitensi la necessita' di una lotta ad oltranza contro Hamas. Secondo i mezzi di informazione israeliani il compito di Dichter e' di spiegare che il progetto di un 'cessate il fuoco' attualmente discusso fra il premier palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) e i vertici politici di Hamas puo' essere positivo solo per un periodo iniziale di alcune settimane, dopo il quale - secondo Israele - dovrebbe iniziare lo smantellamento della infrastruttura militare di quella organizzazione. Ma un 'cessate il fuoco' che non fosse accompagnato da misure repressive verso gli islamici giocherebbe a loro favore, secondo Dichter, perche' consentirebbe loro di riorganizzarsi dopo aver subito per mesi la pressione militare israeliana. Nei giorni scorsi fonti israeliane di sicurezza hanno inoltre accusato i dirigenti di Hamas a Gaza di aver progettato l'attentato del 30 aprile a Tel Aviv (compiuto da un kamikaze britannico) di intesa con elementi di al-Qaida.

Iraq

Le Nazioni Unite prevedono di pagare più di cento milioni di dollari per chiudere il programma "oil-for-food", petrolio contro cibo, che durante il regime di Saddam Hussein ha garantito all'Iraq i rifornimenti alimentari e di prima necessità. Lo ha annunciato il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. Il Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite ha deciso lo scorso mese di togliere tutte le sanzioni economiche contro l'Iraq e di eliminare il programma entro il 21 novembre. Il programma oil-for-food era stato adottato nel 1996 per aiutare la popolazione irachena colpita dalle sanzioni economiche imposte dopo l'invasione irachena del Kuwait, nel 1990. La cifra esatta calcolata dalle Nazioni per chiudere il programma è di 106 milioni di dollari, ha detto ieri Annan in un rapporto. Successivamente, la responsabilità del programma passerà in carico alla coalizione guidata dagli Stati Uniti

Salonicco

Il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto ai cittadini americani che hanno l'intenzione di recarsi nei prossimi giorni a Salonicco, in Grecia, e nei dintorni, di stare particolarmente attenti, perche' sono in calendario diverse manifestazioni di protesta in margine al Vertice dell' Unione europea, in calendario dal 19 al 21 giugno. Il Dipartimento di Stato ricorda che manifestazioni di protesta, che potrebbero attirare fino a 100.000 persone, sono previste a Salonicco e a Neos Marmaros, e che atti ostili nei confronti di cittadini americani non sono da escludere. Il consolato Usa di Salonicco sara' chiuso il 19 e il 20 giugno, e l'avvertimento ai cittadini Usa e' in vigore fino al 23.

Usa

George Bush non gode di grandi simpatie, oltre i confini degli Stati Uniti. Secondo quanto emerge da un sondaggio commissionato dalla BBC per uno speciale televisivo sull'America, il 57 per cento degli intervistati in undici diversi Paesi ha un'opinione decisamente o piuttosto sfavorevole del Presidente Usa. La cifra sale al 60 per cento se si escludono gli intervistati di nazionalita' americana. Diverso il discorso per gli Stati Uniti che comunque vengono considerati positivamente dal 50 per cento degli intervistati nel mondo (esclusi gli americani), contro un 40 per cento che invece dichiara di non amare molto il Paese. Le interviste sono state condotte in Australia, Canada, Brasile, Francia, Indonesia, Israele, Giordania, Russia, Corea del Sud, Gran Bretagna e Stati Uniti. Oltre la meta' degli intervistati non ha approvato la decisione americana di invadere l'Iraq, con picchi dell'81 per cento in Russia e del 63 per cento in Francia. Solo il 37 per cento ha sostenuto la campagna militare per deporre Saddam Hussein (una cifra molto bassa, se si considera che e' stata composta con il 74 per cento della risposta degli americani e con il 79 per cento degli israeliani

Francia

Decine di esponenti dei 'Mujaheddin del popolo', principale gruppo di opposizione iraniano, sono stati arrestati durante una massiccia operazione di polizia condotta in Francia. Secondo fonti investigative, il giudice Jean-Louis Bruguiere, ha ordinato arresti in 13 localita' del Paese, coinvolgendo 1.200 agenti tra cui gli uomini delle unita' antiterrorismo. Perquisito anche il quartier generale dell'organizzazione in Europa, un complesso di edifici ad Auvers-sur-Oise, a nord di Parigi. Fondato su un mix di dottrina marxista e fondamentalismo islamico, il movimento partecipo' alla rivoluzione iraniana del 1979, ma entro' presto in contrasto con il regime degli ayatollah e i suoi esponenti decisero di cercare rifugio in Iraq, dove per anni furono finanziati da Saddam Hussein. Gli Stati Uniti considerano i 'Mujaheddin del popolo' alla stregua di un'organizzazione terroristica.

La Francia rinnova il suo diritto d'asilo per restare terra di accoglienza: lo afferma il ministro degli Esteri Dominique de Villepin, in un intervento pubblicato oggi (martedi') dal quotidiano cattolico 'La Croix'. Ritornando sul progetto di legge in materia, approvato dai deputati francesi in prima lettura il 5 giugno scorso, de Villepin afferma che il principio del diritto d'asilo non viene rimesso in discussione. La Francia conta di restare fedele alla sua tradizione e di rimanere la terra di accoglienza che e' sempre stata dopo la Rivoluzione francese, scrive il ministro, pur sottolineando le difficolta' che si incontrano nel far applicare tale diritto. Egli cita ritardi nelle risposte che raggiungono talvolta quasi due anni, centri di accoglienza sommersi e soprattutto rifugiati ingiustamente mantenuti, per mesi, in condizione di precarieta. In cinque anni, il numero delle domande di asilo e' passato da 23.000 a 80.000, mentre 6.500 persone hanno beneficiato del diritto d'asilo nel 2002. Questa e' la realta': oltre il 90% delle domande di asilo non hanno potuto essere accolte perche' si basavano su motivazioni economiche, precisa de Villepin. Il governo francese propone anzitutto una semplificazione del regime attuale, affinche' le domande siano trattate, nel termine di due mesi, da una sola amministrazione invece che dalle attuali due. Inoltre - prosegue il ministro - la riforma integra principi attualmente discussi nelle istanze europee, che corrispondono alla necessita' di tener conto dei cambiamenti intervenuti negli ultimi 50 anni, soprattutto con l'emergere delle mafie.

immigrazione

Nuovo sbarco di migranti questa mattina a Lampedusa. Un' imbarcazione di 15 metri, con a bordo 137 nord africani, compresi una decina tra donne e bambini, e' stata intercettata e bloccata dalla guardia di finanza a due miglia a sud delle coste dell' isola. Per alcuni di loro, fortemente provati dal viaggio soprattutto per il caldo e la mancanza d' acqua da bere, si e' reso necessario il ricovero in ospedale. I militari delle fiamme gialle del reparto operativo aeronavale di Palermo intanto hanno arrestato anche i due presunti scafisti. L' intervento della guardia di finanza anticipa i tempi di attuazione del programma del Viminale per combattere l' immigrazione.

roma Una bomba è esplosa nei pressi del liceo spagnolo a roma. L' ordigno è stato collocato in un contenitore di metallo di forma cilindrica e lasciato davanti al portone d' ingresso della scuola iberica 'Cervantes'. Lo scoppio ha divelto la parte bassa di destra del portone di ferro, alto circa 3 metri ma non ha provocato danni all'interno ad esclusione dei vetri delle finestre, distrutti dall'onda d' urto. Gli artificieri hanno raccolto i resti dell'ordigno per analizzarli e stabilire il tipo di sostanza utilizzata. Ad un primo esame, però, la bomba era apparsa di potenzialità limitata. . Va ricordato che domani nel liceo spagnolo cominceranno gli esami di maturità.