GR ore 19.30

palestina, road map

Balletto di dichiarazioni per tutta la giornata sulle questioni relative agli impegnii sulla road map da parte di palestinesi e israeliani. Dovrebbe essere stat ormai firmata la tregua di tre mesi da parte della Jahad e di aaaaaaames, anche se la notizia è stata smentita nel poemriggio da esponenti palestinesi. Prima di giungere nello studio di Al-Jazeera ho parlato con lo sceicco Ahmad Yassin, fondatore di Hamas, e mi ha detto che la notizia diffusa circa la nostra sospensione delle azioni militari contro Israele è falsa". Lo ha annuncaito in diretta sulla TV araba Al-Jazeera, Ismayl Haniya, del direttivo di Hamas. "Ciò che mi ha confermato Yassin e che conferma Hamas è che ci sono delle trattative con le altre fazioni palestinesi i cui risultati sono molto positivi, e noi riteniamo che nei prossimi giorni probabilmente potremo annunciare la posizione definitiva circa il problema della tregua". Con queste parole il portavoce di Hamas ha voluto chiarire che le fazioni palestinesi non sono ancora arrivate ad una conclusione delle trattative circa il documento dulla tregua, e che la discussione, seppur con risultati giudicati positivi, sta ancora andando avanti. Erano attivisti proprio militanti di Hamas i tre palestinesi rimasti uccisi durante una incursione israeliana nella Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato fonti palestinesi. I soldati israeliani hanno anche demolito una casa in un villaggio a sud della città di Gaza. Le forze armate israeliane sono entrate nel villaggio di Mujarkha prima dell'alba, a quanto pare per cercare Adnan al-Houl, un leader locale di Hamas. I soldati hanno circondato la sua casa ehanno ucciso a colpi d'arma da fuoco, tre attivisti di Hamas i, compreso un cugino di Adnan Al-Houl, che non era in casa. Durante l'intervento, i soldati hanno demolito la casa. I palestinesi hanno detto che i militari israeliani hanno preso i corpi di due attivisti e hanno restituito ai palestinesi il corpo del terzo. Il raid israeliano è cominciato alle 4.30 locali (le 3.30 in Italia) e gli spari si sono uditi fino alla vicina città di Gasa

Israele

Nucleare

E' stata utile come scusa per aggredire l'iraq, potrà esserlo anche per altri paesi. Questo il senso del discorso pronunciato durante una conferenza tenuta ieri all'International Insistitute for Strategic Studies di Londra, dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa Condoleezza Rice. E se gli alleati non vogliano una soluzione "made in America" delle crisi in corso con l'Iran e la Corea del Nord farebbero bene a prendere l'iniziativa. Al centro di tutto, la questione del riarmo nucleare, che però viene smentita dall'AIEA, l'agenzia che si occupa proprio di energia atomica. In particolare, per quanto rigurada uno degli ultimi obiettivi dichiarati dagli USA, Cuba, l'aiea sostiene che l'uso del nucleare nell'isola caraibica è totalemnte pacifico e sotto il controllo degli organismi internazionali. Meno sicurezza per quanto riguarda iran e siria, anceh se da parte dell'aieia nessuna affermazione positva, che dia credito agli americanio, è stata pronunciata. Washington però potrebbe utilizzare cmq l'opzione militare, anceh se per il momento nessuna decisione in tal senso è stata presa. Ma se lo fosse, nessuna richiesta verrà più fatta agli alleati, sarà loro compito scegliere il campo dove stare, se quello del bene, rappresentato dagli usa, o quello del male. parole aroganti, che mostrano come la delegittimazione dell'onu e degli altri organismi internazionali sia stata per gli stati uniti non un incidente di percorso, am una logica voluta per esercitare con puiù forza il loro ruolo di guardiani del mondo.

Iraq

velocemente da un elicottero.

iran

Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato 4.000 persone durante le recenti manifestazioni contro il regime: 2.000 sono tuttora detenute. A riferirlo, oggi, il procuratore generale dell'Iran. "In totale, 4.000 persone sono state arrestate in tutto il Paese e il 40% di esse sono state liberate immediatamente", ha detto l'ayatollah Abdolnabi Namazi, citato dalla rivista studentesca Isna e dall'agenzia semi ufficiale Ilna. "Attualmente, ci sono 2.000 persone ancora in prigione", ha aggiunto Namazi, precisando che 800 sono state arrestate a Teheran. Recentemente il viceministro dell'Istruzione superiore Gholam Reza Zarifian aveva detto che in totale erano stati arrestati nelle manifestazioni 80 studenti, di cui 32 a Teheran, e che tutti sono detenuti dai servizi segreti. Iniziato a Teheran il 10 giugno, il movimento di protesta si è successivamente esteso a numerose città di provincia, prima di sgonfiarsi il 20 giugno in seguito all'intervento brutale delle forze dell'ordine e delle milizie integraliste islamiche. Oggi un gruppo di studenti si è rivolto al presidente Mohammed Khatami, esortandolo a difendere il diritto di protestare oppure "a agire con coraggio e dimettersi, al fine di non legittimare una politica di repressione".

Brasile

- Continua l'allarme deforestazione in Amazzonia. Secondo le ultime informazioni satellitari proveninti dal Brasile, la velocità con cui procede la deforestazione sarebbe cresciuta del 40% dal 2001 al 2002, raggiungendo apici che non si toccavano dal 1995. Secondo una stima dell'Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale (INPE), un'area di circa 25 mila chilometri quadrati di foresta sarebbe stata distrutta nell'ultimo anno. Gli ambiantalisti, intanto, hanno manifestato tutto il loro allarme. "La percentuale di deforestazione dovrebbe calare drasticamente, invece sta accadendo l'esatto contrario" ha dichiarato Mario Monzoni, coordinatore del gruppo "Amici del cuore in Brasile". Secondo gli ambientalisti, la causa della crescita del tasso di deforestazione è principalmente dovuta alla diffusione in larga scala della coltivazione della soia nella zona sud dell'Amazzonia. La raccolta della soia, infatti, garantisce grossi profitti ai coltivatori ed ha fornito un grosso impulso allo sviluppo del commercio in Brasile. Negli ultimi 15 anni - si legge sulla Bbc - 243 mila chilometri quadrati di foresta amazzonica sono andati distrutti, cifra equivalente al 5% dell'Amazzonia brasiliana.

Perù

Il presidente Alejandro Toledo ha revocato lo stato d’emergenza decretato il 27 maggio a seguito delle proteste dei principali sindacati del Paese andino fatta eccezione per tre dipartimenti e una provincia dove la sospensione delle garanzie costituzionali resterà in vigore per almeno un altro mese. Un decreto della presidenza, pubblicato sul quotidiano ufficiale ‘El Peruano’, segnala che nei distretti di Ayacucho, Junín, Apurímac e nella provincia di La Convención (Cusco) “sussistono le condizioni” che determinarono l’imposizione del provvedimento. Al contempo Toledo ha cancellato la sua partecipazione al Vertice dei Paesi della Comunità andina delle nazioni (Can) che ha preso il via ieri a Carmen de Viboral, in Colombia. Secondo fonti del governo riportate dall’emittente locale ‘Cpn’ la crisi politica in corso in Perù avrebbe convinto il presidente a rinunciare al summit, designando come sostituto il suo vice Raul Diez Canseco.

Musica

Spaventare gli utenti dei sistemi di file-sharing e arginare il fenomeno. Ci dev'essere questo dietro il clamoroso annuncio della RIAA, la potente associazione dei discografici americani, che da oggi intende identificare migliaia di utenti internet dediti alla condivisione di file sulle reti del peer-to-peer. Per denunciarli uno a uno. Nel mirino dei discografici ci sono i grandi condivisori, quelli che nei network del peer-to-peer mettono a disposizione centinaia o migliaia di brani. "La legge è chiara - ha dichiarato il presidente RIAA Cary Sherman - e il messaggio a chi distribuisce quantità sostanziali di musica online dovrebbe essere altrettanto chiaro: questa attività è illegale, nessuno è anonimo quando la intraprende, e farlo può portare a serie conseguenze". La RIAA potrà avvalersi negli Stati Uniti della recente sentenza che le consente di ottenere rapidamente e direttamente dai provider internet i nomi degli utenti. E parla espressamente di migliaia di denunce per violazione al diritto d'autore che partiranno non più tardi di metà agosto. Ma sarà solo l'inizio. Secondo RIAA, negli Stati Uniti è ormai un fatto acclarato sul piano legale che condividere musica via peer-to-peer senza l'autorizzazione degli autori è reato. "Una volta che avremo iniziato la raccolta delle prove - ha continuato Sherman - qualunque utente internet che continui ad offrire musica illegalmente a milioni di altri utenti correrà il rischio molto concreto di fronteggiare un'azione legale, una causa civile che costerà a ciascun abusivo migliaia di dollari e che lo renderà soggetto a possibili conseguenze penali". Il software utilizzato dalla RIAA per la raccolta dei dati, le prove, è una sorta di crawler dei network di peering, che corre al loro interno a caccia di file che appartengano nel nome e nelle caratteristiche a file considerati illegali. Quando li individua, il software prende nota di tutti i file messi a disposizione dall'utente che condivide quel file, scarica alcuni file e si segna ora e data di accesso. Questi ultimi sono i dati che verranno poi utilizzati da RIAA per chiedere ai diversi provider i nominativi degli utenti che corrispondono al numero di IP rilevato e che erano connessi ad un certa ora in un certo giorno. Sherman ha ricordato agli utenti le innumerevoli dichiarazioni di moltissimi artisti contro la pirateria musicale (vedi anche il sito RIAA), i danni che il peer-to-peer provoca all'industria e il fatto che online vi siano iniziative di distribuzione legale della musica a prezzi più che accessibili. Anche per questo, ha spiegato, RIAA non intende retrocedere da una dura posizione di contrasto all'abuso che viene fatto, secondo i discografici, dei sistemi di file-sharing.

omosessualità

Un'altro degli stati che comopongono gli usa decide di depenalizzare quello che viene definito reato di sodomia, consentendo la possibilità di relazione tra persone dello stesso stesso, che precedentemente era vietata anche nella propria casa. In canada nella settimana dell'orgoglio omosessuale che culminerà domenica con la grande parata di Toronto , un distretto scolastico della Columbia Britannica dopo sei anni di discussioni ha deciso di mettere a disposizione dei propri bambi testi scolastici che rappresentano famiglie composte da genitori dello stesso sesso. Una commissione di genitori, insegnanti e funzionari del provveditorato di Surrey, non lontano da Vancouver, ha adottato come libri di testo "Chi c'è in famiglia" di Robert Skutch, e "ABC, l'alfabeto della famiglia" di Bobbie Combs. Skutch dipinge numerosi nuclei familiari, compresi genitori single, coppie gay o lesbiche, genitori di razze differenti, divorziati e famiglie composte da soli nonni. Combs parla di bambini e adulti impegnati in attività quotidiane ma tutte le famiglie nel libro sono composte da due papà o due mamme. I testi saranno a disposizione da settembre, ufficialmente inseriti nel curriculum didattico e lettura raccomandata per tutti gli alunni delle scuole di Surrey. In Italia, si apre oggi a Bologna la festa dell'antagonismo gay. (audio)

Fiat, licenziamneti

televisioni, nuove realtà

audio

Case, proteste associazioni edili

Sgombero leancavallo, sentenza dice no

La Corte D'Appello di Milano ha emesso oggi la sentenza che accetta la richiesta di sospensiva dello sgombero da noi richiesta, a fronte invece di una sentenza di I grado che dello sgombero aveva sancito l'immediata esecutività.

Per il momento, quindi, lo sgombero del C.S. Leoncavallo deciso in I grado rimane bloccato, e bloccato rimane anche il decreto notificato questa mattina all'Associazione Mamme del Leoncavallo, che sanciva lo sgombero con ausilio della forza pubblica il prossimo 30 settembre.

Sardegna

Oltre 30.000 persone in pochi giorni hanno aderito alla raccolta di firme on line lanciata da Tiscali sul sito internet http://noallescorie.blog.tiscali.it per dire no all'eventuale stoccaggio di materiale radioattivo in Sardegna. La petizione e' stata firmata anche da personaggi della politica, dello spettacolo e dello sport come Claudio Abbado, Roberto Benigni, Nicoletta Brasca, Francesco Cossiga, Marta Marzotto, Ermanno Olmi, Nicola Pietrangeli e Gigi Riva. Tiscali sosterra' anche la manifestazione contro le scorie prevista per domenica prossima, 29 giugno alle 19 sulla statale 130 al bivio per Iglesias, la strada che conduce alle miniere del Sulcis.

Sciopero

Corteo questa mattina a roma in occasione dello sciopero del seetore pubblico. Dal palco di Piazza San Giovanni i tre leader sindacali hanno dichiarato di aver perso la pazienza davanti a 150mila lavoratori che stanno prendendo parte alla manifestazione ( secondo i dati forniti dal sindacato). Al centro della manifestazione, la questione dei salari e dei contratti, ma nache il discorso più generale del rapporto tra pubblico e privato

Fiat

Giuseppe Morchio, nouvel homme fort de Fiat, a présenté, jeudi 26 juin, son plan de redressement pour le groupe automobile italien. Il prévoit la fermeture de 12 usines dans le monde, assortie de quelque 12 300 suppressions d'emplois, dont 9 500 à l'étranger et 2 800 en Italie, et d'une augmentation de capital de 1,84 milliard d'euros. La restructuration touchera essentiellement la division de machinisme agricole CNH, la branche poids lourds Iveco et les filiales d'équipement automobile, dont Magneti Marelli. La France, plus important pays d'implantation du groupe après l'Italie, qui représente environ 10 % de l'activité de Fiat dans le monde et 15 500 emplois, est en première ligne. Déjà les concessionnaires français du groupe souffrent de l'effondrement des ventes de la firme.

Bossi fini

Il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti attuativi della legge Bossi-Fini. Lo rende noto il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione. Il primo dei regolamenti attuativi, approvati oggi, riguarda le modalità di funzionamento dello sportello unico per l' immigrazione. Altri due regolamenti sono invece relativi alla creazione di una rete informatica in materia di immigrazione, all' attuazione delle norme sull' asilo e al funzionamento delle nuove commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato e della commissione nazionale per il diritto d' asilo. Il quarto decreto attuativo stabilisce le modalità di coordinamento per il comitato dei ministri presso la presidenza del consiglio per il monitoraggio delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione e del gruppo tecnico di lavoro istituito presso il ministero dell' interno. In tutto i provvedimenti attuativi della legge Bossi-Fini sono dunque cinque, compreso il cosiddetto "decreto antisbarchi" per il contrasto dell' immigrazione via mare licenziato dal consiglio dei ministri la scorsa settimana.

Bossi Fini

Manifestazione contro la legge Bossi-Fini da parte dei padri comboniani, che questa sera alle 19 faranno un sit in davanti alla prefettura di Napoli a piazza del Plebiscito. Come e' noto, nei giorni scorsi, i religiosi furono protagonisti di una serie di iniziativa a Caserta dove alcuni di loro si incatenarono per protestare contro la legge che criticano fortemente. Padre Alex Zanotelli, che oggi guidera' il corteo napoletano, ha sottolineato che essi sono pronti ad ospitare i clandestini nelle chiese e nei monasteri. In questi giorni si colpiscono soprattutto gli immigrati -ha detto- che non sono nel giro malavitoso e la cui unica colpa e' quella di non avere permesso di soggiorno. Servono posizioni forti nel mondo cristiano, fino ad ospitare i clandestini nelle chiese: la Bossi- Fini va radicalemnte rivista. Molti i religiosi che hanno aderito alla manifestazione interreligiosa, che si svolgera' comunque davanti alle prefetture di 23 citta' italiane. Nove i vescovi che vi hanno aderito e tra questi 4 sono campani: Domenico Sorrentino di Pompei, Beniamino De Palma di Nola, Raffaele Nogaro di Caserta e Filippo Strofaldi di Ischia. Numerose anche le associazioni ecclesiali e interreligiose che hanno aderito alla manifestaizone nazionale, ben 33.

Persichetti

Il Tribunale del Riesame di Bologna ha annullato il decreto di sequestro dello zainetto di Paolo Persichetti, ordinandone la restituzione all'ex brigatista indagato nelle indagini per l'omicidio del professor Marco Biagi e in carcere per l'omicidio del generale Licio Giorgieri. Lo ha reso noto il legale di Persichetti, l'avv. Francesco Romeo. Lo zainetto di Persichetti era stato riconosciuto da una testimone come quello portato dall'uomo, somigliante all'ex br, visto sotto casa del giuslavorista nei giorni dell'omicidio: per questo la Procura emiliana il 30 maggio scorso ne aveva deciso il sequestro. La motivazione del provvedimento - ha spiegato il legale - e' incentrata sulla mancanza di un legame probatorio tra lo zainetto e il delitto Biagi, in quanto il riconoscimento dell'oggetto da parte della teste e' gravato da tali margini di incertezza e contraddizione da non poter essere ritenuto elemento valido sotto il profilo probatorio per ritenere sussistente un legame tra la cosa e il delitto.

Gr Ore 17.00

Esteri

palestina

Forse è la svolta. Dopo giorni di indiscrezioni adesso sembra esserci anche la firma. La tregua di tre mesi annunciata da settimane, condizione indispensabile per proseguire il processo di pace, pare essere cosa fatta. I gruppi palestinesi Hamas, Jhiad islamica hanno raggiunto un accordo con il movimento Al Fatha del presidente Yasser Arafat sul cessate il fuoco delle operazioni anti-israeliane. La notizia annunciata da un portavoce di Hamas dovrebbe essere confermata dalla presentazione di un documento unitario che potrebbe essere reso noto domenica prossima. La bozza del documento di cessate il fuoco sarebbe stata consegnata poco fa al premier palestinese Abu Mazen. Si tratta della prima conferma, seppure non ufficiale, dell'esistenza di un documento "trilaterale" ad arrivare dalla Striscia di Gaza, roccaforte dei militanti palestinesi. E' intanto in corso l'incontro fra i responsabili della sicurezza israeliana e palestinese nei Territori, il generale Amos Gilad ed il ministro dell'Anp Mohammed Dahlan, per un ritiro israeliano dalla zona settetrionale della Striscia di Gaza e dalla regione di Betlemme.

Iran

Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato 4.000 persone durante le recenti manifestazioni contro il regime: 2.000 sono tuttora detenute. A riferirlo, oggi, il procuratore generale dell'Iran. "In totale, 4.000 persone sono state arrestate in tutto il Paese e il 40% di esse sono state liberate immediatamente", ha detto l'ayatollah Abdolnabi Namazi, citato dalla rivista studentesca Isna e dall'agenzia semi ufficiale Ilna. "Attualmente, ci sono 2.000 persone ancora in prigione", ha aggiunto Namazi, precisando che 800 sono state arrestate a Teheran. Recentemente il viceministro dell'Istruzione superiore Gholam Reza Zarifian aveva detto che in totale erano stati arrestati nelle manifestazioni 80 studenti, di cui 32 a Teheran, e che tutti sono detenuti dai servizi segreti. Iniziato a Teheran il 10 giugno, il movimento di protesta si è successivamente esteso a numerose città di provincia, prima di sgonfiarsi il 20 giugno in seguito all'intervento brutale delle forze dell'ordine e delle milizie integraliste islamiche. Oggi un gruppo di studenti si è rivolto al presidente Mohammed Khatami, esortandolo a difendere il diritto di protestare oppure "a agire con coraggio e dimettersi, al fine di non legittimare una politica di repressione".

Liberia

I militanti del Lurd (Liberiani uniti per la riconciliazione e la democrazia) a sorpresa hanno decretato un cessate il fuoco unilaterale. La notizia arrivata nel primo pomeriggio ha colto tutti alla sprovvista, dal momento che fino a questa mattina i guerriglieri liberiani stavano proseguendo nella loro offensiva che li aveva riportati a ridosso del centro di Monrovia. Aspri combattimenti che hanno portato anche all’apertura di un nuovo fronte nella zona nord occidentale della capitale, dove si trovano gli uffici presidenziali e le residenze dei principali funzionari governativi. Secondo alcune fonti la decisione della tregua improvvisa sarebbe stata dettata da ‘pressioni’ internazionali. Di fatto comunque gli uomini del Lurd sono tornati a controllare il porto di Monrovia, ‘Freeport’, e secondo le dichiarazioni di un loro delegato ai colloqui di pace in Ghana si tratta di un obiettivo strategico che intendono mantenere nelle loro mani. Intanto l’ex presidente nigeriano Abdulsalami Abubakar, che guida il tentativo di mediazione voluto dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao), ha detto ufficialmente poco fa che saranno sospesi per una settimana i colloqui tra guerriglieri e governo iniziati il 4 giugno scorso in Ghana. “ Alla luce degli ultimi sviluppi, i mediatori non sono in grado di fare avanzare il processo di pace e sono costretti ad aggiornare le discussione che riprenderà tra sette giorni” ha detto Abubakar.

Perù

Il presidente Alejandro Toledo ha revocato lo stato d’emergenza decretato il 27 maggio a seguito delle proteste dei principali sindacati del Paese andino fatta eccezione per tre dipartimenti e una provincia dove la sospensione delle garanzie costituzionali resterà in vigore per almeno un altro mese. Un decreto della presidenza, pubblicato sul quotidiano ufficiale ‘El Peruano’, segnala che nei distretti di Ayacucho, Junín, Apurímac e nella provincia di La Convención (Cusco) “sussistono le condizioni” che determinarono l’imposizione del provvedimento. Al contempo Toledo ha cancellato la sua partecipazione al Vertice dei Paesi della Comunità andina delle nazioni (Can) che ha preso il via ieri a Carmen de Viboral, in Colombia. Secondo fonti del governo riportate dall’emittente locale ‘Cpn’ la crisi politica in corso in Perù avrebbe convinto il presidente a rinunciare al summit, designando come sostituto il suo vice Raul Diez Canseco.

Musica

Spaventare gli utenti dei sistemi di file-sharing e arginare il fenomeno. Ci dev'essere questo dietro il clamoroso annuncio della RIAA, la potente associazione dei discografici americani, che da oggi intende identificare migliaia di utenti internet dediti alla condivisione di file sulle reti del peer-to-peer. Per denunciarli uno a uno. Nel mirino dei discografici ci sono i grandi condivisori, quelli che nei network del peer-to-peer mettono a disposizione centinaia o migliaia di brani. "La legge è chiara - ha dichiarato il presidente RIAA Cary Sherman - e il messaggio a chi distribuisce quantità sostanziali di musica online dovrebbe essere altrettanto chiaro: questa attività è illegale, nessuno è anonimo quando la intraprende, e farlo può portare a serie conseguenze". La RIAA potrà avvalersi negli Stati Uniti della recente sentenza che le consente di ottenere rapidamente e direttamente dai provider internet i nomi degli utenti. E parla espressamente di migliaia di denunce per violazione al diritto d'autore che partiranno non più tardi di metà agosto. Ma sarà solo l'inizio. Secondo RIAA, negli Stati Uniti è ormai un fatto acclarato sul piano legale che condividere musica via peer-to-peer senza l'autorizzazione degli autori è reato. "Una volta che avremo iniziato la raccolta delle prove - ha continuato Sherman - qualunque utente internet che continui ad offrire musica illegalmente a milioni di altri utenti correrà il rischio molto concreto di fronteggiare un'azione legale, una causa civile che costerà a ciascun abusivo migliaia di dollari e che lo renderà soggetto a possibili conseguenze penali". Il software utilizzato dalla RIAA per la raccolta dei dati, le prove, è una sorta di crawler dei network di peering, che corre al loro interno a caccia di file che appartengano nel nome e nelle caratteristiche a file considerati illegali. Quando li individua, il software prende nota di tutti i file messi a disposizione dall'utente che condivide quel file, scarica alcuni file e si segna ora e data di accesso. Questi ultimi sono i dati che verranno poi utilizzati da RIAA per chiedere ai diversi provider i nominativi degli utenti che corrispondono al numero di IP rilevato e che erano connessi ad un certa ora in un certo giorno. Sherman ha ricordato agli utenti le innumerevoli dichiarazioni di moltissimi artisti contro la pirateria musicale (vedi anche il sito RIAA), i danni che il peer-to-peer provoca all'industria e il fatto che online vi siano iniziative di distribuzione legale della musica a prezzi più che accessibili. Anche per questo, ha spiegato, RIAA non intende retrocedere da una dura posizione di contrasto all'abuso che viene fatto, secondo i discografici, dei sistemi di file-sharing.

Italia

Sciopero

Corteo questa mattina a roma in occasione dello sciopero del seetore pubblico. Dal palco di Piazza San Giovanni i tre leader sindacali hanno dichiarato di aver perso la pazienza davanti a 150mila lavoratori che stanno prendendo parte alla manifestazione ( secondo i dati forniti dal sindacato). Al centro della manifestazione, la questione dei salari e dei contratti, ma nache il discorso più generale del rapporto tra pubblico e privato

Fiat

Giuseppe Morchio, nouvel homme fort de Fiat, a présenté, jeudi 26 juin, son plan de redressement pour le groupe automobile italien. Il prévoit la fermeture de 12 usines dans le monde, assortie de quelque 12 300 suppressions d'emplois, dont 9 500 à l'étranger et 2 800 en Italie, et d'une augmentation de capital de 1,84 milliard d'euros. La restructuration touchera essentiellement la division de machinisme agricole CNH, la branche poids lourds Iveco et les filiales d'équipement automobile, dont Magneti Marelli. La France, plus important pays d'implantation du groupe après l'Italie, qui représente environ 10 % de l'activité de Fiat dans le monde et 15 500 emplois, est en première ligne. Déjà les concessionnaires français du groupe souffrent de l'effondrement des ventes de la firme.

Bossi fini

Il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti attuativi della legge Bossi-Fini. Lo rende noto il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione. Il primo dei regolamenti attuativi, approvati oggi, riguarda le modalità di funzionamento dello sportello unico per l' immigrazione. Altri due regolamenti sono invece relativi alla creazione di una rete informatica in materia di immigrazione, all' attuazione delle norme sull' asilo e al funzionamento delle nuove commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato e della commissione nazionale per il diritto d' asilo. Il quarto decreto attuativo stabilisce le modalità di coordinamento per il comitato dei ministri presso la presidenza del consiglio per il monitoraggio delle disposizioni del testo unico in materia di immigrazione e del gruppo tecnico di lavoro istituito presso il ministero dell' interno. In tutto i provvedimenti attuativi della legge Bossi-Fini sono dunque cinque, compreso il cosiddetto "decreto antisbarchi" per il contrasto dell' immigrazione via mare licenziato dal consiglio dei ministri la scorsa settimana.

gror030627 (last edited 2008-06-26 09:56:55 by anonymous)