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G.R. 10,30

LIBERIA

I principali rappresentanti del Lurd (Liberiani uniti per la riconciliazione e la democrazia), il gruppo ribelle che da due settimane sta combattendo nella capitale della Liberia, Monrovia, contro i soldati fedeli al presidente Charles Taylor, saranno oggi a Roma nella sede della Comunità di Sant’Egidio. ‘Pace in Liberia’ è il titolo dell’incontro-conferenza stampa che vedrà la partecipazione di Sekou Damate Conneh, leader del Lurd, e di Kabineh Ja’neh, capo delegazione dei ribelli ai colloqui di Accra, in Ghana. “Nella veste di facilitatore ai colloqui di pace sulla Liberia e dopo aver favorito un cessate il fuoco temporaneo il 7 giugno, la Comunità di Sant'Egidio – si legge in un comunicato - preoccupata per il prosieguo dei combattimenti a Monrovia ed in altre parti del paese, per il deteriorarsi della situazione umanitaria e del buon esito delle trattative, ha riunito a Roma la direzione del Lurd per una sessione di incontri riguardanti la situazione in Liberia. A seguito degli incontri con i responsabili della Comunità con sede a Trastevere – già protagonista di altri importanti interventi di mediazione, come quello che ha portato alla pace in Mozambico nel 1992 - la leadership del Lurd si impegna nuovamente al rispetto del cessate il fuoco (dichiarato il 29 luglio) e formula alcune proposte politiche allo scopo di affrettare una soluzione politica consensuale. Per illustrare i risultati di questa fase della trattativa, il leader del Lurd terrà una conferenza stampa oggi alle 11.30 presso la sede della Comunità, in piazza Sant’Egidio 3, a Roma.

UGANDA

I ribelli del sedicente ‘Esercito di resistenza del signore’ (Lra) hanno ucciso quattro civili sabato pomeriggio nel nord Uganda. Lo riferiscono fonti della MISNA precisando che l’imboscata è avvenuta nei pressi del centro di Ogom, a circa 40 chilometri da Kitgum, sulla strada che collega la cittadina acholi al capoluogo regionale di Gulu. Le vittime, che viaggiavano a bordo di un pick-up, sono state freddate a colpi di mitra. Contemporaneamente, riferiscono le stesse fonti, un altro gruppo di ribelli dello Lra ha sequestrato 9 persone, molte delle quali giovanissime, in alcuni villaggi non lontano da Kitgum, una località a circa 500 chilometri a nord della capitale, Kampala. Venerdì scorso, a Kitgum Matidi (25 chilometri ad est di Kitgum), gli ‘olum’ (‘erba’, così vengono chiamati i ribelli nella lingua locale) avevano sequestrato altre 20 persone. I ribelli, agli ordini di Joseph Kony, un visionario al soldo del governo sudanese, infestano anche i distretti di Gulu, Lira e Pader. Inoltre, alcune unità dello Lra sarebbero state segnalate sabato più a sud, verso i territori delle etnie teso e kumam.

GUATEMALA

Quindici organizzazioni indigene del Guatemala, guidate dal Premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú, hanno accusato formalmente di “discriminazione razziale” il capo dello Stato Alfonso Portillo e l’ex dittatore Efraín Ríos Montt, attuale presidente del Congresso e candidato alle presidenziali del prossimo novembre. La denuncia, presentata alla Corte suprema di giustizia, si riferisce ai disordini provocati dai sostenitori di Ríos Montt giovedì 24 luglio a Città del Guatemala. Una manifestazione – ha spiegato la Menchú – alla quale migliaia di indigeni sono stati costretti a partecipare con la forza dai militanti del Fronte repubblicano guatemalteco (Frg, il partito al potere) in chiara violazione della ‘Legge contro la discriminazione e il razzismo’, approvata recentemente dal parlamento. “Intendiamo salvaguardare la dignità degli esponenti delle comunità indigene che vennero costretti a prendere parte agli incidenti – ha precisato la Menchú – la maggior parte di loro è stata strumentalizzata, il loro onore e la loro dignità sono stati calpestati”. I sostenitori dell’anziano ex generale avevano seminato il panico nella capitale per protestare contro la mancata formalizzazione della sua candidatura. La vicenda sembra essersi conclusa dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha ordinato al Tribunale supremo elettorale di regolarizzare l’iscrizione dell’ex dittatore. L’opposizione ha però fatto sapere che proseguirà la sua battaglia legale per impedire che questi si presenti a correre per la massima carica dello Stato invocando l’articolo 186 della Costituzione che vieta a chiunque abbia conseguito il potere con un colpo di Stato di aspirare alla presidenza

PALESTINA

Un palestinese è stato ucciso oggi prima dell'alba da una pattuglia militare israeliana; i militari israeliani hanno affermato che il palestinese stava piazzando una bomba. E’ accaduto nel villaggio di Farun, vicino alla città di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. L'uomo "è stato ucciso dai soldati e una bomba di diversi kg è stata ritrovata al suo fianco", ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano all’agenzia di stampa Afp. Intanto oggi il premier palestinese Abu Mazen si recherà oggi a Gaza per incontrare i dirigenti di varie fazioni politiche e trovare un accordo sul prolungamento del cessate il fuoco. Ma i colloqui del primo ministro con Hamas rischiano di rivelarsi difficili. Così come lo saranno quelli con Le Brigate dei martiri di Al-Aqsa che ieri hanno rivendicato l'imboscata ad un automobile a sud di Gerusalemme nella quale sono rimasti feriti 4 cittadini israeliani. Israele intanto annuncia il rilascio di altri 442 detenuti, e assicura che presto saranno rimossi nuovi avamposti illegali eretti da coloni. Negativa invece è stata la reazione israeliana alla proposta del ministro degli Esteri palestinese Nabil Shaat di prolungare di tre anni la tregua siglata nel giugno scorso. Il Ministro Silvan Shalom avrebbe rifiutato per non dare agli estremisti il controllo sui colloqui di pace.

IRAN

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita stamane alle 7:58 ora locale nell’Iran sud-orientale. Lo ha riferito l'agenzia nazionale Irna precisando che il fenomeno tellurico - una scossa di magnitudo 5,5 Richter - ha interessato la regione di Bam. Al momento, secondo la stessa fonte, non si hanno notizie di danni a persone o cose. Secondo l'istituto di geofisica dell'università di Teheran, l'epicentro del sisma è stato individuato a nord-est della storica Bam, città medioevale che risale al periodo safavide. Secondo l'Irna, dal 1991 ad oggi, in Iran sono avvenuti ben 950 terremoti, con un totale di 17.600 morti e 53.300 feriti

CORSICA

AJACCIO - Due attentati dinamitardi sono stati commessi in Corsica la notte scorsa, a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Il primo ha provocato gravi danni ad un villaggio-vacanze nella parte meridionale dell'isola mentre l'altro ha avuto come obiettivo un impianto della France Telecom, nel nord. Una potente carica di esplosivo e' stata fatta detonare davanti agli uffici del villaggio, situato nella zona di Porticcio, non lontano da Ajaccio. Identica la modalita' della seconda azione: un ordigno e' esploso danneggiando gravemente un locale tecnico della societa' francese di telecomunicazioni a Lucciana. Gli attentati non sono stati rivendicati, ma il Fnlc (Fronte nazionale di liberazione della Corsica) si e' assunto la responsabilita' di 12 azioni simili a questa, commesse negli ultimi due mesi

gror030804 (last edited 2008-06-26 09:59:20 by anonymous)