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G.R. 13,00

CILE INCIDENTI A MANIFESTAZIONE IN MEMORIA VITTIME PINOCHET - Un tributo alle vittime del regime del generale Augusto Pinochet presso il cimitero principale di Santiago è finito con lanci di lacrimogeni da parte della polizia che si è scontrata con i dimostranti. Non sono stati compiuti arresti. Feriti almeno due civili e un agente. Più di 5mila persone avevano compiuto una marcia pacifica fino al monumento celebrativo collocato presso il cimitero, un muro con incisi i nomi di centinaia di vittime. Gli organizzatori della manifestazione hanno attribuito l'inizio dei disordini a provocatori infiltratisi nel corteo, che hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie molotov e hanno dato vita ad atti di vandalismo. La polizia è intervenuta per disperdere la folla usando idranti e gas lacrimogeni.

INGUSCEZIA

2 MORTI E 15 FERITI IN ATTENTATO A EDIFICIO FEDERALE: - è di due morti e almeno 15 feriti il primo bilancio dell'attentato di stamattina ad un edificio che ospita i servizi di Sicurezza federali (FSB) a Magas, in Ingusccezia. Le prime cifre arrivano da fonti ospedaliere. Nel bilancio preliminare fornito dagli stessi servizi di Sicurezza, invece, non figurano morti, ma 20 feriti. Pare confermato che un autocarro Kamaz carico di esplosivi è saltato in aria nelle immediate vicinanze dell'edificio

IRAQ/GB

Il Ministro degli esteri britannico STRAW NELLA BUFERA DOPO RIVELAZIONE DEL SUO NO A GUERRA - Nel giorno in cui inizia la seconda fase dell'inchiesta del giudice Hutton sul suicidio del consulente del governo David Kelly, la polemica politica si sposta sul ministro degli esteri Straw. Hanno fatto scalpore le rivelazioni pubblicate ieri da un tabloid. Secondo il Mail on Sunday, proprio all'indomani del vertice delle Azzorre del 16 marzo, Straw avrebbe inviato un memo privato a Blair proponendo al premier un piano "B": invece di inviare truppe per una guerra non avallata dall'Onu, la gran Bretagna secondo Straw si sarebbe dovuta limitare ad offrire appoggio "politico e morale" agli Usa. La rivelazione ha comprensibilmente suscitato dubbi, polemiche e interrogativi e il silenzio in cui Straw si è blindato per tutta la giornata di ieri non ha fatto altro che alimentare ulteriormente la polemica. Durissime le parole dell'opposizione. Menzies Campbell, responsabile esteri del partito liberaldemocratico, accusa: "se queste voci sono vere, si evidenzia come la decisione di andre in guerra contro l'Iraq sia stata tutta del primo ministro". Evidentemente, continua Campbell, "Straw condivideva le riserve di tutto il paese" sugli argomenti addotti per attaccare Saddam. E Michael Ancram, ministro degli esteri ombra conservatore, si chiede: il foreign office e Downing Street avevano informazioni diverse? Cosa è successo? Tutto quello che sta emergendo "indica l'importanza di una inchiesta giudiziaria indipendente". Ora, sottolinea Ancram, è giunto il momento di fare chiarezza.

ANP A ONU PROTEGGETE ARAFAT

OGGI CONSIGLIO SICUREZZA - E previsto per oggi pomeriggio (in Italia saranno le 18 circa) la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni sulla situazione in Medio Oriente e in particolare sulla decisione del governo israeliano di "rimuovere" Araft (con tempi e modi ancora da stabilire). E in vista dell'appuntamento i palestinesi chiedono a Kofi Annan e alle Nazioni Unite di agire in modo da "proteggere" il loro leader e salvaguardare la road map. Intanto, sul possibile voto relativo all'espulsione di Arafat, gli Usa anticipano l'intenzione di astenersi. Una bozza palestinese presentata al Consiglio formula delle richieste precise. I palestinesi, dice la bozza, "chiede che Israele, la potenza occupante, desista da ogni atto di deportazione e interrompa ogni minaccia alla sicurezza del presidente eletto dell'autorità palestinese". La bozza palestinese auspica anche la cessazione di qualsiasi violenza, compresi tutti gli atti terrorismo, provocazione, distruzione, e chiede sforzi da ogni parte per assicurare il rispetto e l'attuazione della cosiddetta "road map". Se si andrà al voto sul caso Arafat, comunque, gli Stati Uniti dovrebbero astenersi. il quotidiano Ha'aretz, citando fonti anonime del Palazzo di Vetro, scrive che gli Usa infatti si asterrano nel voto risoluzione di condanna nei confronti di Israele per l'intenzione di espellere dai Territori il presidente palestinese Yasser Arafat. La risoluzione, presentata dai Paesi arabi e dai non-allineati, include un paragrafo in cui si dice che "il Consiglio chiede a Israele, come potenza occupante, di cessare immediatamente i preparativi di deportazione e porre termine a tutte le minacce contro il presidente eletto dell'Autorità Palestinese".

CISGIORDANIA

TRUPPE ISRAELE ARRESTANO 3 MILITANTI HAMAS - Le forze di difesa israeliane hanno arrestato durante la notte, in Cisgiordania, trepalestinesi ritenuti militanti di Hamas ricercati da tempo. Lo riferisce il quotidiano Ha'aretz nella sua edizione on line. Non sono stati comunicati ancora l'identità degli uomini arrestati e i particolari che hanno portato alla cattura.

INTANTO UN FUNZIONARIO DEL PARTITO FATAH fa sapere che il NUOVO GOVERNO palestinese sarà formato ENTRO SABATO - Un funzionario del partito Fatah, che fa capo al presidente dell'autorità nazionale palestinese Yasser Arafat, ha detto oggi che il primo ministro designato Abu Ala formerà il nuovo governo entro sabato. Lo riferisce il quotidiano Haaretz nella sua edizione on line. Il nuovo premier aveva deciso sabato di avviare le consultazioni già a partire da ieri per arrivare alla formazione del governo nel più breve tempo possibile. Abu Ala aveva anche annuciato la sua intenzione di formare un governo completo, di circa venti ministri, rinunciando all'idea bocciata dal partito Fatah di un gabinetto d'emergenza d soli 6 ministri

CISGIORDANIA

PALESTINESI SPARANO CONTRO TRUPPE ISRAELE: NESSUN FERITO - Un gruppo di palestinesi armati ha aperto il fuoco, questa notte, contro alcuni soldati israeliani in un checkpoint di Qalandiyah, in Cisgiordania. L'attacco non ha provocato feriti. Lo riferisce oggi l'edizione on line del quotidiano Haaretz. Nel nord del Paese, inoltre, 50 palestinesi che risiedevano in Israele senza un regolare permesso sono stati fermati, identificati e rinviati nei Territori. Gli agenti di polizia hanno esaminato i documenti di più di 200 palestinesi. Le forze di difesa israeliane, infine, hanno arrestato in Cisgiordania tre militanti di Hamas ricercati da tempo. Due di loro sono stati catturati ad A-Ram, a sud di Ramallah, mentre il terzo è stato fermato ad Adna, ad ovest di Hebron.

ISRAELE

CONFERMA LA SUA DECISIONE DI UCCIDERE ARAFAT - Le obiezioni avanzate dagli Usa sono di natura tattica e non intaccano il giudizio su Arafat che, per Washington come per noi, resta l'ostacolo principale sul cammino del negoziato. Un ostacolo da rimuovere al piu' presto. Lo afferma Yuval Shteinitz, presidente della Commissione esteri e sicurezza della Knesset. Arafat -prosegue- e' visto dagli israeliani, dalla quasi totalita', come un pericolo mortale, e un pericolo lo si combatte per eliminarlo. I palestinesi -sottolinea il dirigente del Likud- sono liberi di scegliere i propri leader ma Israele e' libero di combattere quei leader, come Arafat, che hanno scelto la strada della violenza e del terrore. Israele -conclude Shteinitz- ha dato piu' di una chance negoziale ad Arafat e ai palestinesi, dagli accordi di Oslo al pino di pace di Camp David, e la risposta e' stata scatenare il terrorismo. Arafat e' rimasto un capo guerrigliero e non si e' mai rilevato uno statista. E come tale sara' trattato

VERTICE WTO = DOPO IL FALLIMENTO

ALEMANNO E URSO A VIA CAMPESINA, DIALOGHIAMO = Sono venuti al Km zero, fuori dalla zona Hotelera di Cancun, vietata ai manifestanti, per incontrare i dirigenti di Via Campesina, sotto il gazebo dei sudcoreani del 'companero Lee'. Gianni Alemanno e Adolfo Urso, ministri italiani dell'Agricoltura e del Commercio estero, rispettivamente, entrambi di An, si sono anche tolti le scarpe, ieri poco prima delle due del pomeriggio (le 21 in Italia), per stringere la mano all'honduregno Rafael Alegria, portavoce mondiale di Via Campesina, e a Gianni Fabbris, di Altragricoltura. Per la verita', Urso ha avuto un attimo di esitazione (facciamo il giro del tappeto, ha proposto sottovoce), ma Alemanno si e' messo subito a piedi scalzi e ha puntato deciso su Alegria. I due ministri hanno incontrato i leader contadini in una cappa di caldo umido soffocante (Urso, impeccabile, aveva persino la cravatta, oltre alla giacca). E' stato un inizio di dialogo, anche se le distanze restano tutte. I due rappresentanti del Governo italiano hanno difeso la Pac, la Politica agricola comune dell'Unione Europea, cosi' come e' stata recentemente riformata. In particolare, Alemanno ha sostenuto che oggi i sussidi non vengono piu' erogati alle aziende, ma agli agricoltori, il che e' un passo nella direzione delle vostre posizioni. Il ministro dell'Agricoltura italiano, che e' venuto come rappresentante dell'Ue (l'Italia ha la presidenza di turno), ha anche chiarito il senso di una sua dichiarazione mattutina che tendeva a distinguere la posizione dei contadini da quella dei paesi del G21, cosa che aveva irritato molto i leader contadini

ARGENTINA Il governatore uscente del centro sinistra di Buenos Aires, Anibal Ibarra, è stato confermato alla guida della capitale argentina. Ibarra ha vinto, con il 53,46 per cento delle preferenze, il ballottaggio che lo opponeva all’imprenditore Mauricio Macri, vincitore tre settimane fa del primo turno, ma che nel testa a testa si è fermato al 46,54 per cento dei voti. Durante la notte, è stato lo stesso Macri, che è anche il presidente della squadra di calcio Boca Juniors, a smentire i propri collaboratori e a dichiarare di essere stato “sconfitto”. “Con questo voto si consolida un orizzonte politico comune per la città di Buenos Aires, ma anche per l’Argentina intera” ha commentato Ibarra dopo aver ricevuto i dati ufficiali della sua vittoria. Poco prima, lo stesso presidente della Repubblica, Nestor Kirchner, che lo aveva appoggiato in campagna elettorale, gli aveva telefonato per felicitarsi di persona per la vittoria

ITALIA

PENSIONI ANGELETTI, TAGLI INUTILI O SI CAMBIA O SARA' SCONTRO = Credo che se palazzo Chigi non cambiera' strada lo scontro sara' inevitabile. per motivi di giustizia sociale e per ragioni di efficacia. Ad affermarlo in una intervista e' il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo cui i tagli e i sacrifici chiesti agli italiani sarbbero non solo inutili ma di piu, sarebbero ingiusti e anche controproducenti perche' ridurrebbero ulteriormente la domanda interna, in un momento in cui questa avrebbe invece bisogno di essere sostenuta

SULLA STESSA LUNGHEZZA D'ONDA PEZZOTTA: Se le proposte del governo su pensioni e finanziaria fossero quelle finora anticipate, reagiremo. Nei modi e nelle forme che decideremo. Ad affermarlo in una intervista e' il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, alla vigilia del vertice sindacale di oggi. Non dipende dal sindacato ma dalle nostre controparti, spiega il sindacalista, che aggiunge: Se il governo va a toccare gli interessi delle persone che rappresento, e' chiaro che io mi devo mobilitare. Non ho dubbi. Ci sara' una reazione, e non sara' simbolica.