GR ORE 19.30

Migranti

Seguivano la solita rotta per arrivare sulle coste siciliane ma questa volta il barcone su cui viaggiavano si è rovesciato, affondando. Il bilancio è stato di un morto e 29 immigrati clandestini recuperati. L'affondamento del natante è avvenuto in acque internazionali a circa 37 miglia a sud di Lampedusa. Inizialmente sono intervenuti delle motovedette della Guardia Costiera, che poi sono tornate in Sicilia. Ed un altro barcone con decine di persone a bordo è stato avvistato nel Canale di Sicilia a 54 miglia a sud di Licata (Agrigento). L'imbarcazione si trova in acque maltesi e si dirige verso le coste italiane; sono in corso contatti tra le autorità italiane e maltesi. Nella zona stanno confluendo unità militari dei due Paesi.

Palestina

Secondo il Movimento di Resistenza Islamica "Hamas", il muro che lo stato israeliano sta costruendo per isolare la Cisgiordania non servirà ad impedire attentati anti-Israele: servirà solo a far fallire la "roadmap", il piano di pacificazione del Medio Oriente propugnato dagli Stati Uniti. "Il muro - dice un comunicato diramato da Hamas nella striscia di Gaza - non proteggerà l'entità sionista, e non fermerà gli attacchi della resistenza palestinese. Verrà il giorno in cui questo muro finirà per crollare, come ècrollato il muro di Berlino".

In serata, migliaia di sostenitori di Hamas sono sfilati per il campo profughi di Jabalya, a Gaza, inneggiando all'Intifadah, la rivolta popolare palestinese che da tre anni è in atto contro l'occupazione israeliana di territori arabi. Uno degli oratori, per mezzo di un altoparlante, ha promesso che gli attentati di Hamas "bruceranno il terreno sotto i piedi dei sionisti".

Iraq-onu

Al Palazzo di Vetro è di nuovo scontro. Gli Stati Uniti hanno avanzato la proposta di una nuova risoluzione. Ma ancora una volta Francia, Germania e Russia si sono dette insoddisfatte. I tre Paesi contrari alla guerra all’Iraq dicono che la bozza americana non va incontro alle loro richieste. Critico anche il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, secondo il quale il documento non segue le sue raccomandazioni per un rapido trasferimento di potere a un governo provvisorio iracheno.

La proposta di risoluzione americana prevede un trasferimento graduale dell'autorità a un'amministrazione provvisoria irachena, ma non fissa scadenze per il passaggio della sovranità e lascia alla coalizione guidata dagli Stati Uniti un controllo totale fino alle elezioni, da tenere in un futuro di cui non è indicata la data.

Iraq

Sono almeno 50 mila i musulmani sciiti arrivati oggi a Najaf per ricordare l'ayatollah Mohammed Baquir al-Hakim. Per le strade della città santa si battono il petto in segno di lutto e cantano le lodi della loro guida spirituale, ucciso insieme ad altre 85 persone dall'autobomba esplosa 40 giorni fa nei pressi della moschea dell'Imam Alì. Si sentono anche slogan in sostegno del fratello dell'ayatollah, Abdel Aziz al-Hakim, membro del Consiglio governativo iracheno sostenuto dagli Usa. "I nemici del popolo iracheno, i sostenitori dell'ex regime e i loro alleati sono criminali e terroristi e sono decisi a commettere i loro crimini contro la popolazione, che di certo non rimarrà in silenzio", ha detto al-Hakim intervenendo alla cerimonia in ricordo del fratello. Il nuovo leader della comunità sciita non ha risparmiato critiche anche alle forze della coalizione presenti in Iraq. "La politica adottata dalle forze di occupazione per ciò che riguarda la sicurezza è sbagliata e deve essere ripresa in considerazione e cambiata. I partiti politici devono avere un ruolo di primo piano per poter raggiungere questo obiettivo", ha sottolineato al-Hakim che ha preso le redini della comunità sciita dopo la morte del fratello. Per le strade di Najaf sono state appese bandiere nere in segno di lutto, e la sicurezza della città e del mausoleo di Alì, il luogo di culto più importante per gli sciiti, è affidata alle forze dell'ordine irachene

Iraq onu

Kofi Annan non vuole che il Consiglio di Sicurezza attribuisca all'ONU un ruolo in Iraq, alle condizioni indicate nella bozza di risoluzione proposta da Washington al Consiglio stesso. E' quanto il segretario generale delle Nazioni Unite ha detto oggi ai membri del Consiglio, durante un pranzo di lavoro, ma non ha respinto recisamente il piano americano: ha detto solo che il mandato non potra' essere svolto compiutamente, fintanto che continuera' l'occupazione militare statunitense. Parlandone con i giornalisti dopo il pranzo di lavoro, Annan ha detto che la bozza della risoluzione non accoglie la sua raccomandazione di insediare un governo iracheno provvisorio prima di indire nuove elezioni e di redigere la costituzione.

Nessuna sorpresa per l'ex capo degli ispettori dell'Onu, Hans Blix, nel rapporto redatto dalla squadra di esperti americani alla ricerca di armi di distruzione di massa in Iraq. Il punto piu' importante e' quello che hanno potuto confermare di non aver trovato alcuna arma distruzione di massa di alcun tipo, ha detto Blix, riguardo al documento stilato dal consigliere della Cia, David Kay, avanzando quindi dubbi sul fatto che l'Iraq fosse quella chiara e reale minaccia che Londra e Washington avevano affermato essere. Secondo Blix, le prove non erano cosi' forti da dimostrare che il Paese fosse una minaccia: Se avessero potuto sviluppare armi distruzione di massa lo avrebbero fatto in cinque o in dieci anni - ha detto ancora l'ex capo degli ispettori dell'Onu - Certamente non era cosi' imminente.

Afghanistan

Due esplosioni avvenute nei pressi della base aerea americana di Bagram, in Afghanistan, hanno causato la morte di sette persone ed il ferimento di altre sei. A riferirlo sono stati alcuni testimoni. Secondo le prime ricostruzioni, le esplosioni sarebbero state accidentali. I feriti, tutti di nazionalita' afghana, sono stati trasportati nella base per essere curati, ha reso noto un portavoce militare.

Messico

Diverse migliaia di studenti e attivisti politici hanno marciato ieri per le strade del centro di Città del Messico per ricordare il massacro del 2 ottobre del 1968, con decine di studenti uccisi in piazza Tlatelolco. Durante la manifestazione la polizia ha arrestato 75 persone, tra cui una cinquantina di minorenni Circa quindicimila persone si sono riunite in piazza Tlatelolco e poi hanno marciato per più di due chilometri verso la piazza più importante della città, scandendo lo slogan "Il 2 ottobre non sarà mai dimenticato". Piccoli gruppi di manifestanti sono usciti dal corteo principale e hanno espresso la loro rabbia per il silenzio dello stato rivolgendosi contro le vetrine dei negozi e le automobili, tracciando con vernice spray sui muri i loro slogan. La polizia ha arrestato 75 persone, tra cui una cinquantina di minorenni, per rapina, aggressione e danni alle proprietà. Nel corteo, molti alzavano cartelli con la richiesta al presidente Fox di portare davanti alla giustizia i responsabili del massacro del 1968, quando tiratori scelti e militari dell'esercito hanno sparato contro gli studenti che dimostravano a favore della democrazia. Il governo messicano non ha mai detto quanti studenti furono uccisi, ma si pensa che siano stati un numero imprecisato tra 38 e diverse centinaia. In un comunicato stampa, l'ufficio di Fox ha ripetuto la sua promessa di "scoprire la verità legale e storica circa gli eventi" del 1968. L'amministrazione Fox ha aperto archivi governativi segreti e ha nominato uno speciale procuratore per esaminare il caso. Il sindaco di Città del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador, ha ordinato che negli edifici pubblici siano esposte bandiere a mezz'asta per commemorare il massacro. I dossier governativi un tempo segreti hanno rivelato che il massacro è avvenuto quando i tiratori scelti al comando del governo messicano hanno sparato sulla folla. Almeno 360 tiratori governativi erano presenti quel giorno, secondo i documenti ottenuti dall'Associated Press. Le autorità governative del tempo hanno sempre sostenuto che dissidenti armati hanno provocato lo scontro mortale sparando contro la polizia durante la protesta contro la mancanza di democrazia nel Messico.

Paraguay

Un contadino è stato ucciso, e almeno altri otto sono rimasti feriti, durante il violento sgombero di una fattoria occupata effettuato da ingenti forze di polizia nell'est del Paraguay a ridosso della frontiera col Brasile. Lo riferiscono fonti di stampa internazionale, precisando che lo sfratto forzoso dei contadini paraguaiani, avvenuto in località La Fortuna (Alto Parana'), 400 chilometri dalla capitale Asuncion, è stato interrotto proprio a causa degli scontri tra polizia e occupanti. "La polizia ha sparato direttamente contro i nostri compagni senza che vi fosse stata alcuna provocazione. Di questa morte è responsabile il governo che promette il benestare degli agricoltori a cui poi offre soltanto fucilate" ha detto alla stampa Eduardo Ojedo, il presidente della Centrale nazionale dei lavoratori. Da parte sua il ministero degli interni sostiene che gli agenti sarebbero stati aggrediti per primi da un folto gruppo di contadini armati e che cinque poliziotti sono rimasti feriti negli scontri. In serata però il neo presidente Nicanor Duarte Frutos, insediatosi lo scorso 15 agosto, ha criticato la durezza con cui avrebbe agito la polizia ed ha annunciato un'indagine sull'accaduto. I contadini paraguaiani chiedono da tempo un riforma agraria, ancora oggi nel Paese l’87 per cento della terra è in mano al 9 per cento della popolazione e il 41 per cento degli agricoltori vive sotto la soglia di povertà. Ma negli ultimi anni la loro protesta è andata crescendo soprattutto a causa dell'acquisto, non sempre legale, di numerosi appezzamenti di terra da parte di gruppi di imprenditori brasiliani, i quali procedono poi ad una sistematico sgombero dei contadini. "Questa terra è dello Stato - ha ribadito Odeja - e un gruppo di impresari brasiliani, con la complicità di funzionari paraguaiani, se ne sta appropriando".

“Ieri a El Alto ci sono state scene di violenza. La polizia ha sparato i gas lacrimogeni e diversi manifestanti sono rimasti feriti. Almeno 15 sono stati arrestati. La cosa più inquietante è l’entrata in scena, anche se ancora molto discreta, dei militari. Da ieri è possibile vederli in assetto anti sommossa a La Paz, la capitale, intorno agli edifici del governo, a Piazza Murillo”. Lo ha detto poco fa una fonte della MISNA nella capitale boliviana, commentando la quarta giornata di scioperi proclamata dalla Cob (Centrale operaia della Bolivia). “Non bisogna dimenticare – continua il nostro interlocutore - che lo scorso 12 febbraio l’esercito fu chiamato a difendere proprio gli edifici dell’esecutivo dagli attacchi della polizia, che protestava contro un nuovo pacchetto di misure finanziarie che il governo voleva varare e che avrebbe decurtato i salari del 12,5 per cento. A El Alto, invece, i soldati hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale per evitare che i manifestanti possano occuparlo. Anche se definire l’aeroporto di El Alto internazionale è quasi eccessivo, visto che in tutto collega la Bolivia con San Paolo, in Brasile, e Lima, in Perú”. Allo sciopero generale indetto dalla Cob ha aderito un coacervo di gruppi privi di un reale legame e di una linea comune, il cui principale esponente è il Movimento al socialismo (Mas), guidato da Evo Morales, principale esponente dell’opposizione, rappresentante dei piantatori di coca ‘illegali’ del Chapare e deputato. “I leader della protesta hanno minacciato ieri di marciare da El Alto sulle zone residenziali a sud di La Paz, per saccheggiare le case in cui vivono le famiglie più abbienti della borghesia boliviana. La polizia pare allora abbia reagito creando un cordone attorno alla zona. Per ora, comunque, quella della marcia è rimasta solo una minaccia” ha aggiunto la persona contattata dalla MISNA. Intanto continua il contrasto proprio tra Morales e il presidente della Repubblica, Gonzalo Sanchez de Lozada. Morales, secondo la nostra fonte in Bolivia, continua a dichiarare di agire “per preparare una rivoluzione pacifica il cui fine è l’instaurazione di una vera democrazia partecipativa. Il capo dello Stato, invece, lo accusa di attentare alla vita stessa del sistema democratico”. Nel tentativo di dare compattezza al movimento di protesta, nato per opporsi alla decisione del presidente della Repubblica Sanchez de Lozada di esportare il gas dei giacimenti boliviani di Tarija in Messico e negli Stati Uniti attraverso il porto cileno di Patillos, gli agricoltori ‘legali’ dello Yungas hanno invitato i leader dei movimenti dei coltivatori di coca ‘illegali’ del Chapare a un incontro per pervenire a una piattaforma comune di rivendicazioni da presentare al governo. Sono sei le federazioni di ‘cocaleros’ (produttori di coca) del Tropico di Cochabamba. Uno dei principali rappresentanti dei cocaleros del Chapare, Felipe Quispe (detto ‘El Mallku’, il Condor), avrebbe accettato la proposta dei coltivatori dello Yungas. Questi ultimi hanno inoltre minacciato di bloccare dalla mezzanotte di oggi tutte le strade della regione. Da parte loro, i produttori di coca di Cochabamba, riuniti sotto il controllo di Morales, hanno annunciato che da lunedì prossimo renderanno impercorribili tutte le vie di collegamento tra il Chapare e Santa Cruz de la Sierra, tradizionale sbocco verso l’Oceano Pacifico per gli esportatori attivi nella Bolivia orientale, attraverso la selva tropicale.

nucleare

Mentre in Italia, dopo il blackout della settimana scorsa, si fa di nuovo strada il partito del nucleare, in francia coem nel resto d'europa continuano le azioni contro le scorie prodotte. Une vingtaine de militants de Greenpeace se sont rendus à la centrale de Cattenom, dans l'Est de la France, pour dénoncer les rejets de tritium dans la Moselle. Arrivés à bord de deux canots pneumatiques et par voie de terre, les militants ont marqué symboliquement les rejets à l'aide de colorant jaune, appelé uranine, déversé dans la Moselle. Trois d'entre eux, de nationalité luxembourgeoise, montés sur un déversoir à l'aide d'une échelle, ont peint un signe radioactif sur les murs. Ils ont été interpellés par la police

Belgio-Ford

Après la grève de 24H qui aura lieu lundi à l'usine Ford de Genk, le front commun syndical organisera des actions perlées dans les jours qui suivent, en empêchant notamment la sortie de pièces nécessaires à d'autres sites Ford et en bloquant la sortie de tout modèle Transit, ont indiqué les syndicats

Libertà di stampa

L'organisation de défense des journalistes Reporters sans Frontières s'est adressée à l'Union européenne et à l'OSCE pour leur demander d'intervenir en faveur d'Ali Astamirov, correspondant de l'AFP en Ingouchie, enlevé il y a exactement trois mois, le 4 juillet. Reporters sans frontières a demandé à Silvio Berlusconi, président du Conseil de l'UE, et à Jaap de Hoop Scheffer, ministre de Affaires étrangères des Pays-Bas et président en exercice de l¹Organisation pour la sécurité et la coopération en Europe, d'«interpeller les autorités russes afin qu'elles mettent tout en oeuvre pour obtenir des informations sur Ali Astamirov et pour le faire libérer», indique l'organisation.

Scuola

La scuola, un affare privato. Sembra ormai essere questa l'impostazione del governo per quanto riguarda l'istruzione Un'ordine del giorno approvato dal Senato vuole che gli insegnanti adottino come libro di testo il Libro nero sul comunismo. A renderlo noto il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini, sottolineando come nell'Aula di Palazzo Madama, lo scorso 1 ottobre, sia avvenuto un fatto gravissimo. Con i soli voti della maggioranza e' stato approvato un progetto di legge (n.1383), con il quale si istituisce per il 9 novembre una giornata nazionale dedicata alla commemorazione della caduta del muro di Berlino e, al suo interno, all'articolo due obbliga le scuole e le universita' ad organizzare 'annualmente cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento'. Lo scopo del Disegno di legge e' chiarito dal relatore del provvedimento 'riequilibrare il pluralismo delle celebrazioni' con un chiaro riferimento al 25 aprile. I senatori della maggioranza, non ancora soddisfatti, hanno anche approvato un ordine del giorno con il quale si invita il Miur ad indicare come libro di testo, a sostegno delle celebrazioni in programma per questa giornata, il 'libro nero sul comunismo D'altra parte non è questo il primo tentativo : dalla commissione di censura sui libri di testo insediata dalla giunta regionale del Lazio, alle liste si proscrizione degli insegnanti inaugurate dai giovani di Alleanza Nazionale, al telefono delle segnalazioni sugli insegnanti e Dirigenti Scolastici istituito da un parlamentare di Forza Italia alle risoluzioni di controllo politico sui libri di storia recentemente approvate dalla maggioranza in Commissione Cultura della Camera. Ma che per il governo la scuola non sia un settore pubblico è provato anche dalla decisone presa dalla ministra Moratti sul luogo in cui far svolgere la conferenza con i ministri europei. Non il ministero, non una sala convegni, ma San Patrignano, di cui la ministra è sponsor e donatrice. Il convegno, che si svolgerà oggi e domani, è dedicato alla dispersione scolastica, e San Patrignano è stato scelto come esempio e modello di come si educa. La repressione, del resto, sembra essere la pratica costante della ministra nei confronti delle scuole, e l'operazione condotta pochi giorni fa a roma ne è l'esempio eclatante, direttamente mutuato dalla scuola di muccioli.

Amianto

Pensioni

La riforma delle pensioni è stata approvata dal Consiglio dei ministri. Lo ha detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Dal 2008 40 anni di contributi "Dal 2008 la regola generale sarà che in pensione si potrà andare solo con 40 anni di contributi oppure con 65 anni di età, 60 per le donne", ha detto Maroni.

Sì a pensione nel 2008, ma con penale Chi avrà maturato nel gennaio del 2008 i requisiti per la pensione di anzianità prevista dalle vecchie norme potrà lasciare il lavoro ma con l'applicazione di una penale, una sorta di "disincentivo" rappresentato all'applicazione del sistema contributivo, ha precisato il ministro Maroni.

Un tetto alle pensioni d'oro Ci sarà un tetto alle pensioni d'oro", ha aggiunto il ministro del Welfare che ha spiegato come il tetto sarà quello dei 15.000 euro al mese. "L'eccedenza - ha spiegato - andrà a finanziare il sistema dello stato sociale".

ORE 13.00

TERRORISMO: USA, PILOTA CACCIA PRONTI ABBATTERE AEREI CIVILI

I piloti americani di caccia hanno seguito corsi di addestramento, e continuano a farlo, per essere in grado di abbattere aerei di linea se necessario in caso di attacchi contro interessi americani analoghi a quelli dell'11 Settembre contro le Torri Gemelle e il Pentagono. Lo ha indicato in serata a Washington un alto responsabile del Dipartimento della Difesa, il generale Ralph Eberhart, responsabile del Norad, il comando per la difesa dell spazio aereo nord americano. Incontrando i giornalisti, a Washington, il generale ha ricordato che sparare contro aerei civili rimane un caso di estrema ratio, ma occorre che i piloti di caccia siano psicologicamente pronti a tale eventualita

Usa: Bush, popolarita' tiene ma fiducia in calo, sondaggio

Il tasso d'approvazione globale e' al 51%, ma la fiducia nelle capacita' di Bush di affrontare le crisi internazionali e di risanare l'economia e' in calo. Per questo sondaggio, fatto da Cnn e New York Times, il 51% e' il minimo di popolarita' per Bush dall'11 Settembre 2001, ma e' un tasso d'approvazione rispettabile per un presidente a due terzi del proprio primo mandato. Sulla rielezione del presidente l'anno prossimo, il 63% pensa che Bush sara' rieletto.

Filippine: MINDANAO: GRANATE CONTRO MOSCHEA A MIDSAYAP

Almeno una persona è stata uccisa e circa 30 sono rimaste ferite a seguito del lancio di due granate in una moschea nella cittadina di Midsayap (isola di Mindanao, Filippine meridionali). Lo ha riferito un portavoce delle forze di sicurezza, spiegando che l’attentato è avvenuto oggi durante le preghiere di mezzogiorno. La moschea si trova all’interno di un complesso abitativo in cui sorge la sede dell’‘Amministrazione per l’irrigazione nazionale’, organismo governativo. Secondo le informazioni finora a disposizione, la maggior parte delle vittime sarebbero funzionari pubblici. Città in prevalenza cattolica, ma con una significativa presenza musulmana, Midsayap è già stato oggetto in passato di attentati dinamitardi. Al momento nessuno ha rivendicato l’atto terroristico.

Black out: Svizzera, ministero Energia apre inchiesta

Il governo elvetico apre un'inchiesta indipendente per fare chiarezza sulle cause e le responsabilita' del blackout che ha colpito l'Italia il 28 settembre. Il ministro elvetico dell'energia Moritz Leuenberger ha informato oggi il governo svizzero di aver deciso di aprire un'inchiesta indipendente. Le cause vere dell'interruzione di corrente sono ancora sconosciute, ha spiegato il portavoce del governo. Ulteriori dettagli sulle modalita' e gli obiettivi dell'inchiesta elvetica saranno resi noti in giornata.

PACCHI BOMBA: ANCORA NESSUNA RIVENDICAZIONE

Ancora nessuna rivendicazione per i tre pacchi bomba di ieri. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Ali, svolgendo questa mattina alla Camera una informativa urgente del governo sull'esplosione dell'ordigno presso la sede del Ministero del Lavoro di Via Flavia e le altre due buste simili inviate alla sede delle Regione Sardegna e ad una stazione dei carabinieri di Cagliari. Le indagini - ha affermato D'Ali' - sono in corso e non trascurano alcuna ipotesi investigativa. Questo e' quanto, al momento, e' possibile riferire sui gravi fatti di ieri, avvenuti a pochi giorni dall'apertura della Conferenza intergovernativa per la Costituzione europea. A questo proposito desidero assicurare l'assemblea - ha detto D'Ali' - sul fatto che il governo sta curando nel dettaglio, come naturalmente era gia' nei programmi, tutti gli aspetti organizzativi, con particolare riferimento alle misure di ordine e di sicurezza pubblica, per garantire il regolare svolgimento della manifestazione, la sicurezza dei partecipanti e, naturalmente, principalmente quella dei cittadini.

Pensioni: concluso vertice, messo a punto provvedimento

Si e' concluso, con la messa a punto del provvedimento sulle pensioni, il vertice di maggioranza al quale hanno partecipato Fini, Buttiglione, Tremonti e Maroni. I ministri impegnati finora nel vertice, si sposteranno al Consiglio dei ministri che e' intanto in corso con la presidenza di Silvio Berlusconi.

Immigrazione: affonda barcone a largo Lampedusa, un morto

Un clandestino morto e 29 salvati a 37 miglia da Lampedusa nell'affondamento di un barcone proveniente dalle coste del Nord Africa stamane. Il naufragio e' avvenuto in acque internazionali, l' intervento e' stato della Guardia Costiera. A Lampedusa sono sbarcati 58 clandestini intercettati ieri sera al largo dell' isola. Scortati in porto dagli uomini della Guardia costiera. Un barcone con decine di clandestini e' stato inoltre avvistato nel Canale di Sicilia a sud di Licata (Agrigento).

gror031003 (last edited 2008-06-26 10:05:19 by anonymous)