GR ORE 11.30

Cina Ancora morrti sul lavoro, dopo il crollo di un capannone abusivo che mercoledì aveva fatto 16 morti, oggi una esplosione in una fabbrica che senza licenza regolare produceva accendini per sigarette ha provocato 10 morti nel sud della Cina. Lo riporta l'agenzia Xinhua. L'incidente, le cui cause non sono state rese note, è avvenuto a Pingxian, presso il confine col Vietnam. La Cina è il maggior produttore al mondo di accendisigari "a perdere", ma le fabbriche - dove lavorano soprattutto donne, che montano i pezzi a mano - sono in larga parte abusive, e operano senza condizioni di sicurezza. Ogni anno nel Paese muoiono migliaia di persone per incidenti industriali.

Francia

Una delle due giovani studentesse di religione islamica, sospese temporaneamente dalle lezioni perché insistevano a recarsi in classe con il velo, è stata definitivamente espulsa dal liceo Henri Wallon di Aubervilliers. La prefettura della zona non ha comunicato ancora alcuna decisione per quanto riguarda l'altra giovane. Lila e Alma, rispettivamente 16 e 18 anni, erano state sospese il 24 settembre scorso, in attesa delle decisioni del consiglio di disciplina dell'istituto scolastico che frequentavano. Le autorità interessate hanno sostenuto che il velo costituisce una ostentazione della fede religiosa, concetto respinto dalle due ragazze.

Onu

Iraq- islam

L'Organisation de la conférence islamique (OCI) a appelé samedi à l'"expulsion" des forces étrangères d'Irak où le sentiment anti-américain commence à gagner les chiites, majoritaires dans le pays, après des heurts meurtriers avec l'armée américaine à Bagdad.Le secrétaire général de l'organisation de 57 membres, représentant plus d'un milliard de musulmans, a lancé cet appel à l'ouverture d'une réunion préparatoire au sommet de l'OCI prévu du 16 au 18 octobre en Malaisie.Abdelouahed Belkeziz s'est dit en faveur d'une "expulsion des forces étrangères d'Irak, qui permettrait une administration des affaires irakiennes par l'Onu, prélude à la restauration de l'indépendance et à la reconstruction de ce qui a été détruit au cours des 20 dernières années, le tout selon un calendrier clair et court".Plus de 30 chefs d'Etat ont confirmé leur participation au sommet, qui se tiendra à Putrajaya, la nouvelle capitale administrative de Malaisie. L'Irak sera représenté par Iyad Allaoui, président en exercice du Conseil de gouvernement transitoire, mis en place par les Américains.En Irak, des milliers de chiites ont crié leur colère vendredi contre les Etats-Unis à Sadr City, à Bagdad, où deux miliciens chiites et deux soldats américains ont été tués jeudi dans des échanges de tirs.L'un des chefs chiites, cheikh Abdel Haji al-Darraji, a lancé une mise en garde aux Américains, en déclarant devant la foule qu'"il est interdit aux forces américaines d'entrer dans Sadr City car la population ne veut pas voir d'impurs dans cette ville actuellement".. La foule, estimée à 10.000 personnes, qui participait aux funérailles des deux miliciens a scandé "Non aux Américains". La violence, qui a fait 22 tués en 48 heures, dont trois soldats américains, s'est concentrée vendredi dans le nord de l'Irak.

Iraq

E' ancora l'Iraq al centro del consueto intervento radiofonico di George W. Bush. Il presidente Usa insiste questo sabato sul fatto che la vita stia tornando alla normalità a Baghdad e dintorni e che "l'Iraq sita facendo dei progressi" grazie alla "chiara strategia" adottata dall'attuale amministrazione americana. Da giorni la Casa Bianca sta conducendo una vera e propria controffensiva a colpi di interventi eccellenti (lo stesso Bush, il consigliere per la sicurezza nazionale Condoleeza Rice e ieri il numero due degli Stati Uniti Dick Cheney) per mettere a tacere le critiche alla politica adottata in Iraq dagli Usa. George W. Bush oggi attaccherà direttamente i media, colpevoli di "filtrare" le informazioni in arrivo da Baghdad e di non lasciar trapelare niente sui passi avanti compiuti nel Paese grazie alla presenza degli uomini Usa. Il ritratto dell'Iraq firmato Bush parla di un Paese dove i mercati sono affollati, gli scaffali pieni di merci, il petrolio sgorga abbondante e le antenne paraboliche spuntano un po' ovunque.Una visione tutta personale quella del presidente statunitense, e che ha un solo scopo, quello di ottenere i soldi chiesti al congresso per la ricostriuzione in Iraq.

Palestina

Onu- israele

Martedì prossimo il Consiglio di Sicurezza dell'Onu tornerà a discutere la proposta di condanna presentata dalla Siria contro il muro di separazione israeliano lungo la Linea Verde. Il rinvio è stato deciso ieri su proposta degli Stati Uniti. L'incontro di martedì al Palazzo di Vetro si svolgerà a porte aperte. Secondo Israele, la costruzione del muro è necessaria per prevenire futuri attacchi terroristici da parte di estremisti provenienti dai Territori palestinesi. Ma per Nasser al-Kidwa, il rappresentante palestinese presso le Nazioni Unite, se Israele completerà il muro che separerà il territorio israeliano dalla Cisgiordania la soluzione dei "due Stati" coesistenti in pace promossa dall'amministrazione Bush - e che è stata fatta propria dalla Road map - potrà dirsi tramontata. Per questo Al-Kidwa ha dichiarato che martedì prossimo chiederà al Consiglio di Sicurezza di approvare una risoluzione che definisca "illegale" il muro, e che imponga il blocco dei lavori e la demolizione della sezione di muro di 150 chilometri già costruita. I palestinesi ritengono che il muro serve ad Israele per annettersi parti della Cisgiordania e per costituire un confine di fatto che impedirà la nascita di uno Stato palestinese indipendente. "Ci stiamo avvicinando al momento della verità", ha detto Al-Kidwa. "Questo è un muro di conquista, il cui obiettivo è solo quello di annettere altro territorio palestinese e proteggere gli insediamenti illegali". Se Israele non bloccherà la costruzione del muro sarà "la fine della soluzione dei due Stati e porterà le parti o ad una soluzione pià drastica o radicale o ad un conflitto perpetuo: la questione merita un'analisi estremamente seria". Al principio del mese il governo israeliano ha approvato la costruzione delle sezione di muro che va da Elkana alla base militare di Ofer, appena a nord di Gerusalemme, che includerà anche l'insediamento di Ariel, il secondo più grande della Cisgiordania. Questa sezione di muro non verrà comunque collegata alla parte principale, e saranno lasciati dei varchi presidiati dall'esercito dello Stato ebraico

Torino

Cinque persone sono state arrestate ieri pomeriggio nell'ambito delle azioni della tre giorni contro la società carceraria a torino Sono stati fermati mentre viaggiavano in auto e portati in questura, e poi hannovisto confermato l'arresto. eranno procesatti per direttissima lunedì mattina.

Bolivia

Los combativos sindicatos cocaleros convocaron a que los bloqueos se conviertan en movilizaciones armadas, al cumplirse el 13° día de una huelga en oposición a la venta de gas por Chile y demandando la renuncia del presidente Sánchez de Lozada. Reunidos en la localidad de Lauka Ñ, a 770 km al este de La Paz, los sindicatos de cultivadores de coca anunciaron el corte de la principal carretera boliviana a la altura del Chapare, epicentro de la lucha antidrogas que en 14 años ha cobrado la vida de al menos 200 labriegos y efectivos del Ejército y Policía. El sindicato cocalero instruyó a sus bases, unas 30.000 familias de indios quechuas y aymaras pobres, "salir con las armas que tengan", hondas y machetes inclusive, para "prevenir masacres", según un dirigente de mando medio Félix Santos. "Queremos advertir al Gobierno que nosotros no permitiremos que se nos masacre como está ocurriendo en el altiplano con los campesinos y los hermanos mineros. Si hay represión vamos a responder en forma organizada", reafirmó de su lado el líder cocalero y de la oposición en el Congreso, Evo Morales. La convocatoria se registró cuatro días después de que cocaleros del Chapare efectuaran esporádicos cortes sobre el tramo central de la neurálgica vía de 900 km que vincula de este a oeste el país y por la cual transita el comercio y la producción nacionales y poco después de que la represión policial-militar dejara dos civiles muertos en la población andina de Ventilla. Morales admitió que los cultivadores del Chapare han acopiado "fusiles mauser y escopetas" que emplearán eventualmente en su defensa.

gror031011 (last edited 2008-06-26 09:54:31 by anonymous)