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=== G.R. 13,00 === '''BOLIVIA''' ANCORA SCONTRI PER GASDOTTO, PIU' DI 20 MORTI - La Paz, - Bagno di sangue a El Alto, fulcro della protesta contro la costruzione di un gasdotto dalla Bolivia verso gli Stati Uniti. Secondo fonti cattoliche, nelle cinque settimane di rivolta 26 contadini sono stati uccisi e altri 90 sono stati feriti. L'agenzia 'Fides' e gruppi pacifisti hanno accusato l'esercito di aver utilizzato armi pesanti contro la popolazione dell'abitato e a riprova della tensione nell'area, la compagnia di bandiera boliviana ha deciso di sospendere i voli in partenza e in arrivo all'aeroporto internazionale di La Paz, che si trova a meta' strada tra la capitale ed El Alto. I manifestanti vogliono costringere alle dimissioni il presidente Gonzalo Sanchez de Lozada. Una delle cause scatenanti della protesta e' il progetto da 5 miliardi di dollari per la costruzione di un gasdotto che dovra' trasportare la materia prima boliviana fino alla costa del Pacifico passando per il Cile, Paese guardato con sospetto da molti boliviani. I sindacati ritengono inoltre insufficiente il 18 per cento degli introiti che lo Stato boliviano si e' riservato nell'affare '''CINA-UE''' PECHINO CHIEDE LA RIMOZIONE DELL'EMBARGO SULLE ARMI - Il governo cinese ha chiesto all' Unione Europea di rimuovere il divieto sulla vendita di armi alla Cina, che e' vigore dal massacro di piazza Tiananmen, avvenuto 14 anni fa. La richiesta e' contenuta nel primo documento ufficiale sulle relazioni tra Cina ed UE, diffuso oggi dall' agenzia d' informazione Xinhua. L' abolizione dell' embargo, secondo il documento, portera' ''alla rimozione degli ostacoli ad una maggiore cooperazione delle nostre industrie della difesa''. L' embargo sembra essere stato efficace, ed in questi anni la Cina ha acquistato armi soprattutto dalla Russia. Il documento, il primo elaborato dal governo di Pechino sulle relazioni con un' entita' plurinazionale, afferma che i rapporti tra Cina ed Ue ''sono migliori che in ogni altro periodo storico''. L' Ue viene invitata ad essere ''prudente'' nei propri rapporti con Taiwan, che la Cina considera una ''provincia ribelle'' che deve essere riunita alla madrepatria. In particolare, il documento chiede all' Europa di non vendere armi a Taiwan e di non accettare che entri a far parte degli organismi internazionali come paese indipendente. La Cina chiede anche all' Ue di non intrattenere rapporti con il governo tibetano in esilio, formato dal Dalai Lama, il leader tibetano che dal 1959 vive in India. Il vertice Cina-Ue si terra' il 30 ottobre prossimo a Pechino. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi vi prendera' parte come presidente di turno del Consiglio dell' Unione Europea. '''IRAN''' NUOVA MISSIONE AIEA NEI PROSSIMI GIORNI - Una nuova squadra di ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sara' in Iran la prossima settimana, nel tentativo di raccogliere nuovi elementi sul programma nucleare di Teheran, in vista dell'ultimatum del 31 ottobre posto dall'Agenzia. ''Cinque ispettori dell'Aiea hanno lasciato il Paese e un nuovo team arrivera' la prossima settimana - ha detto il giornale ''Iran'' Ali Akbar Salehi, rappresentante di Teheran presso l'agenzia - L'Iran e' un Paese democratico con un contesto democratico per le decisioni strategiche, diversamente da altri Paesi con una sola fonte decisionale''. Il governo di Teheran ha tempo fino alla fine del mese per fornire all'Agenzia tutte le informazioni utili relative al suo programma che, come ripetuto piu' volte, non ha scopi militari, altrimenti il caso passera' al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che potrebbe eventualmente decidere l'imposizione di sanzioni. ''Portare il caso al Consiglio di Sicurezza sarebbe una sconfitta per l'Aiea, per non essere stata in grado di risolvere la questione - ha affermato Salehi - Inoltre, come puo' un Paese che aderisce pienamente al Trattato di non proliferazione nucleare essere sanzionato e gli altri che non lo hanno firmato restare del tutto immuni?''. Il riferimento e' a Israele, che non ha mai firmato il Tnp, ma che avrebbe armi nucleari. '''PALESTINA''' Il prescelto di Yasser Arafat per il posto chiave di ministro dell'Interno, sia pure ad interim, è Hakam Balawi, già segretario generale del governo di emergenza palestinese guidato da Abu Ala. I membri del gabinetto Anp, intanto, si riuniscono per la prima volta a Ramallah. L'uomo indicato per gli Interni, in un primo tempo, era Nasser Yussef, che tuttavia non aveva giurato insieme agli altri sette componenti del gabinetto Abu Ala per forti contrasti con Arafat sui poteri eccezionali in materia di sicurezza. Sul tavolo del governo palestinese l'assegnazione degli altri dicasteri ai ministri e la data di future elezioni nei Territori. Un punto, quest'ultimo, ancora futuribile, poiché la Cisgiordania (escluse Betlemme e Gerico) è sotto occupazione militare israeliana e la striscia di Gaza è fi fatto tagliata in quattro segmenti isolati dai posti di blocco militari israeliani. ACCORDO ARAFAT-ABU ALA: PREMIER IN CARICA PER 3 SETTIMANE Nessun ministro dell'Interno: di fatto incarico va a leader Anp Roma - Il primo ministro palestinese Abu Ala resterà a capo dell'attuale esecutivo solo per le prossime tre settimane. Con tale singolare intesa, che prevede anche l'assenza di un titolare effettivo del ministero dell'Interno, i vertivi palestinesi hanno provveduto a risolvere momentaneamente la crisi istituzionale apertasi tempo fa con le dimissioni di Abu Mazen e proseguita con le difficoltà del nuovo primo ministro a rendere esecutivo il proprio governo. L'accordo stabilisce che il controllo delle 13 forze di sicurezza e dei servizi di spionaggio sarà assunto formalmente dal Comitato di Sicurezza Nazionale, i cui vertici faranno riferimento direttamente ad Arafat. Di fatto, dunque, sarà proprio il presidente palestinese ad assumere le funzioni di ministro dell'Interno del nuovo governo. Il leader dell'Anp ha ottenuto un doppio successo: controllo della sicurezza e stop a Yousef .Abu Ala ha comunicato al partito Fatah di non voler rimanere in carica oltre la scadenza delle tre settimane, dopo di che si aprirà una crisi di governo '''PAKISTAN''' PREOCCUPA LA COOPERAZIONE MILITARE INDIA-ISRAELE-RUSSIA = ISLAMABAD, ''NUOVA DELHI METTE A REPENTAGLIO EQUILIBRI REGIONALI'' - Non si e' fatta attendere la risposta del Pakistan all'accordo di cooperazione militare siglato da India, Israele e Russia venerdi' scorso - e che prevede l'acquisto da parte di Nuova Delhi di un sofisticato sistema radar 'Phalcon' israeliano e di alcuni aerei russi 'Ilyushin-76' concepiti per trasportarlo. Il ministro degli Esteri pakistano Khurshid Kasuri ha fortemente criticato l'accordo, sottolineando che l'India ''sta mettendo a repentaglio la sicurezza del Pakistan'' attraverso un atteggiamento che rischia di ''alterare l'equilibrio militare nella regione''. ''Faremo tutto il possibile per scongiurare questa minaccia'', ha detto Kasuri. L'attuazione dell'accordo tra India, Israele e Russia - il cui valore complessivo supera il milione di dollari - e' prevista per i prossimi mesi. '''ITALIA''' '''Lampedusa''' Novantuno migranti sbarcati da barcone di legno Poco dopo le otto di questa mattina sono sbarcati a Lampedusa da un barcone di legno 91 migranti tra i quali cinque donne e un bambino. '''ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI''' Nuova astensione della Camera penale di Roma per la separazione delle carriere dei magistrati ''che i penalisti rivendicano da oltre trenta anni'', come viene sottolineato in una nota del sindacato dei penalisti di Roma, firmato dal presidente Renato Borzone. ''La Camera penale romana -si legge in una loro nota- rileva con soddisfazione la piena riuscita dell'iniziativa di astensione dalle udienze nella Capitale. La Camera penale di Roma segnala come ancora una volta l'avvocatura romana si e' rivelata compatta nell'adesione alla battaglia liberale e di civilita' giuridica per la separazione delle carriere dei magistrati. Nelle aule giudiziarie, questa mattina sono stati distributi volantini che invitano all'astensione. |
G.R. 13,00
BOLIVIA
ANCORA SCONTRI PER GASDOTTO, PIU' DI 20 MORTI - La Paz, - Bagno di sangue a El Alto, fulcro della protesta contro la costruzione di un gasdotto dalla Bolivia verso gli Stati Uniti. Secondo fonti cattoliche, nelle cinque settimane di rivolta 26 contadini sono stati uccisi e altri 90 sono stati feriti. L'agenzia 'Fides' e gruppi pacifisti hanno accusato l'esercito di aver utilizzato armi pesanti contro la popolazione dell'abitato e a riprova della tensione nell'area, la compagnia di bandiera boliviana ha deciso di sospendere i voli in partenza e in arrivo all'aeroporto internazionale di La Paz, che si trova a meta' strada tra la capitale ed El Alto. I manifestanti vogliono costringere alle dimissioni il presidente Gonzalo Sanchez de Lozada. Una delle cause scatenanti della protesta e' il progetto da 5 miliardi di dollari per la costruzione di un gasdotto che dovra' trasportare la materia prima boliviana fino alla costa del Pacifico passando per il Cile, Paese guardato con sospetto da molti boliviani. I sindacati ritengono inoltre insufficiente il 18 per cento degli introiti che lo Stato boliviano si e' riservato nell'affare
CINA-UE
PECHINO CHIEDE LA RIMOZIONE DELL'EMBARGO SULLE ARMI - Il governo cinese ha chiesto all' Unione Europea di rimuovere il divieto sulla vendita di armi alla Cina, che e' vigore dal massacro di piazza Tiananmen, avvenuto 14 anni fa. La richiesta e' contenuta nel primo documento ufficiale sulle relazioni tra Cina ed UE, diffuso oggi dall' agenzia d' informazione Xinhua. L' abolizione dell' embargo, secondo il documento, portera' alla rimozione degli ostacoli ad una maggiore cooperazione delle nostre industrie della difesa. L' embargo sembra essere stato efficace, ed in questi anni la Cina ha acquistato armi soprattutto dalla Russia. Il documento, il primo elaborato dal governo di Pechino sulle relazioni con un' entita' plurinazionale, afferma che i rapporti tra Cina ed Ue sono migliori che in ogni altro periodo storico. L' Ue viene invitata ad essere prudente nei propri rapporti con Taiwan, che la Cina considera una provincia ribelle che deve essere riunita alla madrepatria. In particolare, il documento chiede all' Europa di non vendere armi a Taiwan e di non accettare che entri a far parte degli organismi internazionali come paese indipendente. La Cina chiede anche all' Ue di non intrattenere rapporti con il governo tibetano in esilio, formato dal Dalai Lama, il leader tibetano che dal 1959 vive in India. Il vertice Cina-Ue si terra' il 30 ottobre prossimo a Pechino. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi vi prendera' parte come presidente di turno del Consiglio dell' Unione Europea.
IRAN
NUOVA MISSIONE AIEA NEI PROSSIMI GIORNI - Una nuova squadra di ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) sara' in Iran la prossima settimana, nel tentativo di raccogliere nuovi elementi sul programma nucleare di Teheran, in vista dell'ultimatum del 31 ottobre posto dall'Agenzia. Cinque ispettori dell'Aiea hanno lasciato il Paese e un nuovo team arrivera' la prossima settimana - ha detto il giornale Iran Ali Akbar Salehi, rappresentante di Teheran presso l'agenzia - L'Iran e' un Paese democratico con un contesto democratico per le decisioni strategiche, diversamente da altri Paesi con una sola fonte decisionale. Il governo di Teheran ha tempo fino alla fine del mese per fornire all'Agenzia tutte le informazioni utili relative al suo programma che, come ripetuto piu' volte, non ha scopi militari, altrimenti il caso passera' al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che potrebbe eventualmente decidere l'imposizione di sanzioni. Portare il caso al Consiglio di Sicurezza sarebbe una sconfitta per l'Aiea, per non essere stata in grado di risolvere la questione - ha affermato Salehi - Inoltre, come puo' un Paese che aderisce pienamente al Trattato di non proliferazione nucleare essere sanzionato e gli altri che non lo hanno firmato restare del tutto immuni?. Il riferimento e' a Israele, che non ha mai firmato il Tnp, ma che avrebbe armi nucleari.
PALESTINA
Il prescelto di Yasser Arafat per il posto chiave di ministro dell'Interno, sia pure ad interim, è Hakam Balawi, già segretario generale del governo di emergenza palestinese guidato da Abu Ala. I membri del gabinetto Anp, intanto, si riuniscono per la prima volta a Ramallah. L'uomo indicato per gli Interni, in un primo tempo, era Nasser Yussef, che tuttavia non aveva giurato insieme agli altri sette componenti del gabinetto Abu Ala per forti contrasti con Arafat sui poteri eccezionali in materia di sicurezza. Sul tavolo del governo palestinese l'assegnazione degli altri dicasteri ai ministri e la data di future elezioni nei Territori. Un punto, quest'ultimo, ancora futuribile, poiché la Cisgiordania (escluse Betlemme e Gerico) è sotto occupazione militare israeliana e la striscia di Gaza è fi fatto tagliata in quattro segmenti isolati dai posti di blocco militari israeliani. ACCORDO ARAFAT-ABU ALA: PREMIER IN CARICA PER 3 SETTIMANE Nessun ministro dell'Interno: di fatto incarico va a leader Anp Roma - Il primo ministro palestinese Abu Ala resterà a capo dell'attuale esecutivo solo per le prossime tre settimane. Con tale singolare intesa, che prevede anche l'assenza di un titolare effettivo del ministero dell'Interno, i vertivi palestinesi hanno provveduto a risolvere momentaneamente la crisi istituzionale apertasi tempo fa con le dimissioni di Abu Mazen e proseguita con le difficoltà del nuovo primo ministro a rendere esecutivo il proprio governo. L'accordo stabilisce che il controllo delle 13 forze di sicurezza e dei servizi di spionaggio sarà assunto formalmente dal Comitato di Sicurezza Nazionale, i cui vertici faranno riferimento direttamente ad Arafat. Di fatto, dunque, sarà proprio il presidente palestinese ad assumere le funzioni di ministro dell'Interno del nuovo governo. Il leader dell'Anp ha ottenuto un doppio successo: controllo della sicurezza e stop a Yousef .Abu Ala ha comunicato al partito Fatah di non voler rimanere in carica oltre la scadenza delle tre settimane, dopo di che si aprirà una crisi di governo
PAKISTAN
PREOCCUPA LA COOPERAZIONE MILITARE INDIA-ISRAELE-RUSSIA = ISLAMABAD, NUOVA DELHI METTE A REPENTAGLIO EQUILIBRI REGIONALI - Non si e' fatta attendere la risposta del Pakistan all'accordo di cooperazione militare siglato da India, Israele e Russia venerdi' scorso - e che prevede l'acquisto da parte di Nuova Delhi di un sofisticato sistema radar 'Phalcon' israeliano e di alcuni aerei russi 'Ilyushin-76' concepiti per trasportarlo. Il ministro degli Esteri pakistano Khurshid Kasuri ha fortemente criticato l'accordo, sottolineando che l'India sta mettendo a repentaglio la sicurezza del Pakistan attraverso un atteggiamento che rischia di alterare l'equilibrio militare nella regione. Faremo tutto il possibile per scongiurare questa minaccia, ha detto Kasuri. L'attuazione dell'accordo tra India, Israele e Russia - il cui valore complessivo supera il milione di dollari - e' prevista per i prossimi mesi.
ITALIA
Lampedusa Novantuno migranti sbarcati da barcone di legno Poco dopo le otto di questa mattina sono sbarcati a Lampedusa da un barcone di legno 91 migranti tra i quali cinque donne e un bambino.
ASTENSIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI
Nuova astensione della Camera penale di Roma per la separazione delle carriere dei magistrati che i penalisti rivendicano da oltre trenta anni, come viene sottolineato in una nota del sindacato dei penalisti di Roma, firmato dal presidente Renato Borzone. La Camera penale romana -si legge in una loro nota- rileva con soddisfazione la piena riuscita dell'iniziativa di astensione dalle udienze nella Capitale. La Camera penale di Roma segnala come ancora una volta l'avvocatura romana si e' rivelata compatta nell'adesione alla battaglia liberale e di civilita' giuridica per la separazione delle carriere dei magistrati. Nelle aule giudiziarie, questa mattina sono stati distributi volantini che invitano all'astensione.
IRAQ Una fortissima esplosione ha squassato ieri il centro di Baghdad, e piu' precisamente la via Saadun dove sorge il Baghdad Hotel, usato da personale americano, causando almeno sei morti (tutti iracheni) oltre ad un kamikaze e una decina di feriti. Un soldato americano e' stato medicato sul posto. Alcuni gruppi di iracheni si sono riversati nella zona inneggiando all'esplosione. Secondo le prime ricostruzioni di testimoni, sui due lati della strada sono arrivate due auto. Qualcuno dice di aver visto una delle auto dirigersi verso l'hotel Baghdad, ritenuto l'albergo dei funzionari della Cia e di altri rappresentanti della coalizione a guida Usa, oltre che frequentato da imprenditori americani e da alcuni esponenti del governo iracheno di transizione. Un soldato americano e' stato ucciso dallo scoppio di una mina nel nord dell'Iraq. Lo ha annunciato oggi un portavoce militare. Il militare e' morto, e un altro e' rimasto ferito, ha detto il portavoce, quando il loro veicolo Bradley e' finito sulla mina vicino alla citta' di Bayji. 'Il Bradley ha urtato una mina, ha detto il maggiore Gordon Tate a Tikrit, l'ordigno avrebbe potuto essere stato piazzato li' pochi minuti o alcune ore prima'. AFGHANISTAN ONU VERSO AMPIAMENTO MISSIONE ISAF A KUNDUZ = Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu appare pronto ad approvare oggi l'estensione del dispiegamento della forza multinazionale di pace in Afghanistan nella citta' di Kunduz, nel nord est del Paese. Lo riferiscono fonti dell'Onu, dopo che la bozza della nuova risoluzione e' stata distribuita sabato dagli Stati Uniti agli altri 14 membri del Consiglio di Sicurezza. Il 6 ottobre i 19 Paesi della Nato hanno gia' approvato l'estensione oltre Kabul dell'Isaf, la forza internazionale di protezione in Afghanistan. A Kunduz dovrebbero essere dispiegate truppe tedesche, fra i 230 e i 450 uomini. Si prevede che il Parlamento di Berlino concedera' l'autorizzazione a fine mese GUERRA DEL GAS: GRAVI DISORDINI A EL ALTO, NUMEROSE VITTIME Evo Morales, leader dell’opposizione boliviana e del Mas (Movimento al socialismo), ha dichiarato che nove persone sono morte nei disordini avvenuti domenica a El Alto, una città a circa dieci chilometri dalla capitale, La Paz. Reparti dell'esercito e della polizia hanno affrontato duramente i manifestanti che aderiscono ad uno sciopero a tempo indeterminato legato alla ‘guerra del gas’, chiedendo le dimissioni del presidente della Repubblica Gonzalo Sanchez de Lozada. Le proteste sono iniziate quando il governo ha reso pubblica l’intenzione di esportare gas grezzo a un prezzo considerato basso verso Messico e Stati Uniti, utilizzando un porto cileno perso dalla Bolivia dopo la guerra del 1879. Dopo settimane di tensioni la situazione, dunque, sta sempre più degenerando nel caos mentre le autorità di La Paz hanno deciso di stroncare le proteste impegnando le forze armate che ieri hanno fatto uso delle armi d'ordinanza a El Alto, con un bilancio purtroppo ancora provvisorio di 9 morti, tra cui un bimbo di cinque anni e decine di feriti. Sabato sera il portavoce governativo Mauricio Antezana aveva annunciato la militarizzazione di El Alto, città sede dell'aeroporto internazionale, escludendo che la misura potesse essere interpretata come uno 'stato d'assedio regionale'. Antezana aveva infatti spiegato che il provvedimento si era reso necessario per bloccare “un tentativo di colpo di Stato ispirato dal leader dell'opposizione, Morales, in combutta con agenti stranieri”. Va comunque ricordato, come già riferito dalla nostra agenzia, che da quasi due settimane i militari avevano preso il controllo dell’aeroporto internazionale di El Alto, località per la quale passa anche l’autostrada che unisce La Paz con la regione del lago Titicaca. Da parte sua il leader del Mas ha respinto le accuse e chiesto ai soldati, agli ufficiali di grado intermedio e agli agenti di polizia di pensare al futuro del Paese aderendo alle manifestazioni in corso del Paese. Sta di fatto che la decisione di militarizzare El Alto è stato come gettare benzina sul fuoco. Alcune testimonianze parlano di un'operazione capillare, casa per casa, dei reparti speciali dell'esercito che hanno agito cercando gli oppositori considerati nemici dello Stato. Secondo molte associazioni – come riportato nei giorni scorsi dalla MISNA – il retroscena della guerra del gas è a dir poco inquietante. Il governo boliviano, infatti, avrebbe dato il via libera già dal 1994 ad alcune multinazionali per vendere a un prezzo pari a quasi la metà di quello di mercato (0,7 dollari per mille piedi cubici contro 1,3 dollari) 5 milioni di miliardi di piedi cubici di gas grezzo, incassando però solo il 18 per cento della somma pattuita sotto forma di royalties. I boliviani, però, sono costretti a ricomprare dalle stesse compagnie il gas e il petrolio che le multinazionali acquistano a costo ribassato, con l’aggravante che i prezzi dei carburanti nel Paese andino sono i più alti dell’intera America Latina. IMMIGRAZIONE 91 MIGRANTI SBARCATI A LAMPEDUSA - Novantuno immigrati, comprese 5 donne ed un bambino, sono sbarcati poco dopo le 8 a Lampedusa. Era su un barcone di legno che era stato intercettato dalla Guardia di Finanza. Indagini sono in corso per identificare gli scafisti. SCIOPERO DEI TRENI Oltre ai disagi per i viaggiatori lo sciopero dei treni indetto dal'Orsa e da altri sindacati autonomi si e' lasciato dietro le abituali polemiche sull'adesione. Secondo Trenitalia, lo sciopero di 24 ore ha fermato meno della meta' dei treni e ha circolato oltre il 62% dei convogli di media e lunga percorrenza. L'Orsa da parte sua ha definito GR ORE 9,30