ONU, passa la risoluzione voluta dagli Stati Uniti

Il Consiglio di Sicurezza ha approvato all'unanimità con 15 voti a favore la nuova risoluzione sull'Iraq, che invita il Consiglio Governativo iracheno a sottoporre entro il 15 dicembre al Consiglio di Sicurezza "un calendario e un programma per la redazione della nuova costituzione e per l'indizione di elezioni democratiche in base alla nuova costituzione". Hanno votato a favore anche i paesi come Francia, Germania e Russia che si erano opposti alla guerra in Iraq, e la Siria, l'unico paese arabo rappresentato in Consiglio di Sicurezza. Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha definito il voto di oggi "un accordo significativo" in vista dell' "obiettivo comune" di riportare la stabilità in Iraq "il più presto possibile". "Sono grato al Consiglio della nuova flessibilità che ci attribuisce questa risoluzione", ha detto Annan ribadendo la determinazione dell'Onu a "continuare ad assistere il popolo iracheno "dall'interno e dall'esterno del paese". Anche la Siria ha votato a favore della nuova risoluzione dell'Onu sull'Iraq.

SIRIA: CAMERA USA VOTA SANZIONI CONTRO DAMASCO

SIRIA: ESERCITO SIA PRONTO A RESPINGERE ISRAELE

Poche ore dopo il voto a Washington, la reazione siriana e' venuta dal generale Hasan Turkmani in un discorso fatto alle truppe. E' ormai da mesi che la tensione tra Washington e Damasco sale di giorno in giorno, e si e' acuita soprattutto dopo la guerra condotta dagli Usa contro l'Iraq. Rivolgendosi ai militari, il generale li ha esortati a "continuare a lavorare giorno e notte e tenersi in massima allerta per respingere ogni eventuale aggressione del governo Sharon". 11 giorni fa ci fu un bombardamento aereo israeliano in pieno territorio siriano contro un asserito campo di addestramento per terroristi palestinesi. I caccia israeliani effettuarono il raid presso la localita' di al Saheb - a soli 16 km a Ovest di Damasco - in reazione a una strage compiuta a Haifa da un kamikaze della Jihad islamica, organizzazione che, secondo Israele, avrebbe il suo ufficio politico in Siria. Martedi' il quotidiano New York Times aveva scritto che dopo il raid israeliano, per ogni eventualita', il governo siriano aveva mobilitato 300.000 riservisti. Informazioni smentite ieri da fonti ufficiali a Damasco.

Attentato ai diplomatici USA: palestinesi arrestati dall'ANP

Nella stessa operazione nel campo profughi di Jabaliya, hanno riferito in un secondo tempo le fonti, sono stati arrestati anche tre miliziani del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp). Con i cinque miliziani dei Comitati di resistenza popolare, i sospetti arrestati per l'attentato di ieri contro il convoglio Usa sono dunque otto.

Palestina: continuano gli attacchi israeliani

Si intensificano le operazioni militari di Israele nel campo profughi di Gaza. Testimoni hanno riferito dell'ingresso di decine di carri armati e mezzi blindati nel campo. Un palestinese e' stato ucciso durante il raid israeliano in corso nel campo profughi di Rafah, all'estrema periferia meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti sanitarie. Walid Abdul al-Wahid (30 anni) e' stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco al torace, durante operazioni militari che hanno causato il ferimento di altre cinque persone. Nel corso della prima fase dell'operazione, terminata lunedi' notte, sono morti otto palestinesi (tra i quali due bambini)

ISRAELE CHIEDE A USA NON VENDERE ARMI AD EGITTO e ARABIA Saudita

Lo riferiscono oggi fonti della radio militare israeliana citate dal quotidiano Haaretz nella sua edizione on line. Israele avrebbe espresso malcontento per la vendita di missili ed elicotteri Apache all'Egitto e all'Arabia Saudita e, secondo quanto si legge, lo stato ebraico vorrebbe bloccare, in particolare, la vendita di bombe Jdam guidate via satellite e capaci di andare a bersaglio anche in condizioni climatiche avverse. Youval Steinitz, direttore della Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, ha detto alla radio militare di essere preoccupato dalla sfrenata evoluzione militare dell'Egitto e di volere affrontare la questione con i funzionari per la sicurezza americani

BOLIVIA: MEDICI SENZA FRONTIERE, SITUAZIONE FUORI CONTROLLO

Secondo Medici Senza Frontiere e' praticamente impossibile prestare soccorso alle migliaia di civili che sono rimasti feriti durante gli scontri fra i manifestanti e le forze dell'ordine. I rappresentanti dell'organizzazione umanitaria hanno constatato che con il perdurare degli scontri iniziano a scarseggiare le medicine. Le ambulanze incontrano un'enorme difficolta' a muoversi per le strade della capitale bloccate da una vera guerriglia urbana. Cosi' molte vittime di ferite di arma da fuoco rimangono irraggiungibili. Spesso inoltre i mezzi di soccorso vengono bloccati dai manifestanti per verificare che trasportino davvero feriti e non militari o forze di polizia. I dimostranti - che chiedono le dimissioni del presidente boliviano Gonzalo Sanchez de Losada - contestano l'accordo di libero scambio delle Americhe in via di approvazione, il progetto di costruzione di un gasdotto per l'esportazione di gas negli Usa con margini di profitto per la Bolivia giudicati insufficienti dagli oppositori del Governo e le nuove leggi i materia di tasse e sicurezza. Si stima che non meno di 86 persone abbiano perso la vita negli scontri, ma il bilancio e' purtroppo destinato ad aumentare. Il presidente dell'Assemblea permanente dei diritti umani della Bolivia, Waldo Albarracin, ha denunciato ieri sera che forze militari avrebbero realizzato arresti a sorpresa in case El Alto, localita' a 15 chilometri da La Paz teatro delle recenti sanguinose proteste. "Stanno arrestando la gente, stanno arrestando persone. Stanno agendo - ha assicurato Albarracin - e senza alcun ordine legale sono entrati nelle case e le hanno perquisite. (I militari) sono in guerra con il popolo e questo si era visto prima solo durante la dittatura".

VENEZUELA/ NUOVO TERMINE PER ORGANIZZARE REFERENDUM ANTI-CHAVEZ

ARGENTINA, ARRESTATO EX MILITARE PER UN DEPUTATO DESAPARECIDO

Antonio Domingo Bussi, ex comandante militare della regione di Tucuman durante la dittatura in Argentina, è stato arrestato ieri su ordine di un giudice federale, nel quadro di un'inchiesta sulla sparizione di un deputato nel 1976. Bussi, che di fatto era il governatore della regione nel periodo in cui la giunta militare era al potere tra il 1976 e il 1983, ha fatto una prima comparsa davanti al tribunale in questo caso che riguarda il senatore Guillermo Vargas Aignasse. Il generale in pensione è stato posto in stato di detenzione dal giudice federale Jorge Parache nel campo militare di San Miguel de Tucuman, la capitale regionale, a nordovest di Buenos Aires.

ARGENTINA: LULA FIRMA PATTO CON KIRCHNER

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e' giunto a Buenos Aires per una visita ufficiale di due giorni durante la quale firmera' con il suo collega argentino Nestor Kirchner un documento programmatico in cui sono fissati i lineamenti di un modello equo di sviluppo economico e sociale per l'America latina. Nelle intenzioni dei due statisti, il 'Consenso di Buenos Aires' intende porre definitivamente fine al 'Consenso di Washington', documento che negli anni '90 oriento' la politica neoliberale nel continente latinoamericano. Uno dei punti centrali sara' la delicata questione del debito estero in relazione allo sviluppo sociale. Oltre ai temi bilaterali, Lula e Kirchner esamineranno anche i problemi legati al rafforzamento del Mercosur e alla proposta degli Stati Uniti di costituire una Area di libero commercio delle americhe (Alca) dall'Alaska alla terra del Fuoco. E' la quarta volta in cinque mesi che i due capi di stato si incontrano per porre fine alle divergenze che storicamente hanno caratterizzato le rispettive politiche estere. Brasile e Argentina, fra l'altro, hanno animato il G-20 che ha causato il fallimento del vertice di Cancun dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sul tema dei sussidi agricoli. (ANSA).

GB,MONSANTO CHIUDE CENTRO EUROPA PRODUZIONE SEMI CEREALI

Due dei tre tipi di organismi geneticamente modificati che sono stati coltivati in Gran Bretagna in fase sperimentale sono risultati piu' nocivi per l'ambiente delle coltivazioni tradizionali. E' questo il risultato di un rapporto ufficiale presentato oggi a Londra. Il governo britannico aveva avviato nel 1999 una serie di esperimenti nei campi aperti, autorizzando accanto a colture tradizionali equivalenti, tre tipi di colture transgeniche: mais, colza e barbabietola. Scopo dei test, presentati come i piu' importanti mai fatti nel mondo sugli Ogm, era valutare l'impatto su flora e fauna delle colture transgeniche. I risultati della sperimentazione - raccolti in un rapporto stilato da un'equipe di scienziati - dimostrano che le colture di barbabietola e colza geneticamente modificate per tollerare gli erbicidi sono piu' aggressive per l'ambiente che le colture tradizionali e dovrebbero quindi essere vietate. Al contrario il mais transgenico e' risultato meno nocivo dell'equivalente naturale. Alcuni insetti, come api e farfalle, sono piu' numerosi all'interno e intorno a campi di barbabietole e colza tradizionali che in quelli transgenici. Al contrario fra le colture di mais trangenico si trovano maggiori quantita' di erbacce di cui si nutrono insetti e uccelli. I risultati di queste sperimentazioni insieme ad altre informazioni saranno usate dal governo di Londra per decidere se consentire o no la commercializzazione in Gran Bretagna di piante geneticamente modificate. Uno studio pubblicato oggi dal Governo inglese, attraverso la UK Royal Society, dopo tre anni di ricerche, conferma, le denunce di Greenpeace sulla pericolosita' degli Ogm per l'ambiente. Lo afferma in una nota Greanpeace. "I risultati degli esperimenti svolti su coltivazioni Ogm - si legge - mostrano chiaramente che sia la colza che la barbabietola da zucchero modificate geneticamente possono essere dannose per l'ambiente". "Il governo inglese - afferma Federica Ferrario, campagna Ogm di Greenpeace - aveva iniziato questi esperimenti non credendo che gli Ogm rappresentino una minaccia, per cui non sono stati studiati gli impatti ambientali come la contaminazione genetica e gli effetti sul suolo. Eppure, anche con una visione cosi' limitata si e' capito che i presunti benefici degli Ogm non esistono. Per anni, invece, le aziende del biotech hanno esaltato la possibilita' di ridurre l'uso di pesticidi, ora abbiamo un'altra prova che non e' cosi'. L'unica pianta analizzata sulla quale l'ingegnerizzazione genetica non ha causato, secondo lo studio, gravi danni per l'ambiente - afferma ancora Greanpeace - e' il mais, ma questo solo perche' il pesticida usato e' stato comparato con uno altamente tossico, l'atrazina, di cui l'Unione europea ha deciso il bando. Lo Stato Brasiliano del Parana', intanto, ha approvato martedi' 14, a larga maggioranza, una legge che vieta di piantare e commercializzare soia Ogm fino al 2006".

IMMIGRATI: A NOVEMBRE PDL ALLA CAMERA

LAVORO: SI AVVIA IL TAVOLO SU RIFORMA BIAGI

Pe la CGIL "si e' trattato di un tavolo tutto procedurale che ha stabilito solo procedure". Un primo incontro interlocutorio che "non cambia i giudizi espressi dal sindacato sulla legge che confermiamo". Positivo il giudizio della Cisl.

FINANZIARIA: ONG, NON C'E' TRACCIA DELLE NOSTRE RICHIESTE

L'associazione delle Ong Italiane, nella persona del suo presidente Sergio Marelli, ha chiesto a tutti i Parlamentari, di maggioranza e di opposizione, di farsi promotori di una serie di emendamenti alla Legge Finanziaria. In particolare le Ong chiedono che i fondi destinati all'Aiuto Pubblico allo Sviluppo vengano portati allo 0,27% del Pil e che venga abolito il Fondo di riserva di 1.200 milioni di euro destinato alle cosiddette missioni internazionali di pace. Si chiede inoltre che vengano inserite misure di defiscalizzazione per i volontari impegnati in progetti di Ong e nei progetti di servizio civile e che il meccanismo della cosiddetta Detax venga sostituito dall'introduzione della defiscalizzazione delle donazioni in favore delle Ong fino al 10% del reddito imponibile. Per le Ong anche le risorse necessarie per questi impegni devono essere reperite con meccanismi quali la tassazione sulla speculazione finanziaria

GR ORE 13.00

Bolivia

Il presidente boliviano Gonzalo Sanchez de Lozada, insieme ai suoi alleati della coalizione di governo, ha annunciato in nottata la prossima organizzazione di un referendum sull'esportazione di gas, principale motivo che ha scatenato le proteste popolari delle ultime settimane nel paese, nelle quali hanno perso la vita almeno 76 persone. Il presidente ha inoltre annunciato una revisione della legge sugli idrocarburi, e ha accettato di inserire nella Costituzione il principio di convocare un'Assemblea Costituente. Paiono cosi' accolte le tre principali richieste avanzate dall'opposizione negli ultimi giorni, anche se l'ala piu' dura del movimento ha anche ripetutamente chiesto le dimissioni del Capo dello Stato. I tre principali leader dell'opposizione boliviana hanno respinto la proposta del presidente , sostenendo che e' giunta troppo tardi. il leader dei lavoratori contadini Felipe Quispe, il dirigente del Movimento al socialismo (Mas), Evo Morales, e il capo della Centrale operaia boliviana (Cob), Jaime Solares, hanno detto che l'iniziativa governativa e' un modo per confondere la gente. Fino a quando Sanchez de Lozada non rinuncia - ha detto Morales all'emittente Erbol - non c'e' dialogo. E cominciano anche in Italia le manifestazioni di sopstegno al popolo boliviano. VENERDI 17 DALLE ORE 18- PRESIDIO DAVANTI AL CONSOLATO BOLIVIANO, IN VIALE ELVEZIA 10-MM MOSCOVA- MILANO . Le parole d'ordina, le stesse: In solidarieta' col popolo boliviano-Contro la repressione- Dimissioni immediate del governo degli assassini di Sanchez De Lozada

Palestina

Nella stessa operazione nel campo profughi di Jabaliya, hanno riferito in un secondo tempo le fonti, sono stati arrestati anche tre miliziani del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp). Con i cinque miliziani dei Comitati di resistenza popolare, i sospetti arrestati per l'attentato di ieri contro il convoglio Usa sono dunque otto.

Palestina

Si intensificano le operazioni militari di Israele nel campo profughi di Gaza. Testimoni hanno riferito dell'ingresso di decine di carri armati e mezzi blindati nel campo. Un palestinese e' stato ucciso durante il raid israeliano in corso nel campo profughi di Rafah, all'estrema periferia meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti sanitarie. Walid Abdul al-Wahid (30 anni) e' stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco al torace, durante operazioni militari che hanno causato il ferimento di altre cinque persone. Nel corso della prima fase dell'operazione, terminata lunedi' notte, sono morti otto palestinesi (tra i quali due bambini)

Iran

Il capo dell'Aiea Mohamed el Baradei ha detto oggi che l'Iran e' disposto a accettare ispezioni piu' rigide, senza preavviso ai suoi impianti nucleari firmando il Protocollo aggiuntivo del Trattato di non proliferazione. Parlando ai giornalisti dopo aver incontrato a Teheran il capo del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale Hassan Rohani, El Baradei ha detto che questi gli ha assicurato che l'Iran chiarifichera' tutte le questioni importanti per noi affinche' siamo in grado di verificare tutti gli aspetti delle attivita' nucleari iraniane. Era questo l'unico punto rtimasto in sospeso nell'ultimatum presentato per il 31 ottobre proprio dall'AIEA

Iraq

Almeno quattro esplosioni sono state avvertite oggi a Baghdad, secondo quanto riporta al Jazeera. Una delle esplosioni, specifica l'emittente in lingua araba, sarebbe avvenuta nelle vicinanze della sede dell'amministrazione civile Usa. Un'altra esplosione, questa volta nei pressi della cittadina di Haditha, ad ovest della capitale, ha prodotto danni ad un oleodotto, provocando un incendio e la fuoriuscita di petrolio.

Iraq-Onu

Una modifica nel testo della risoluzione sull'Iraq al paragrafo 6 potrebbe sbloccare l'empasse sul voto e raccogliere una larga maggioranza attorno alla proposta americana. La modifica, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti vicini al Palazzo di Vetro, aggiunge il segretario generale Kofi Annan come interlocutore della autorità irachena per informare il Consiglio di Sicurezza sui progressi compiuti nel processo di riforma e sui tempi necessari a un passaggio dei poteri dalle forze di ocupazione al legittimo governo iracheno. Questa "concessione" americana potrebbe risolvere le differenze con Russia, Germania e Francia e consentire che si arrivi al voto nella giornata di oggi con quattordici favorevoli e soltanto uno contrario, la Siria. Questo è quanto auspica il segretario di Stato Colin Powell. Secondo le indiscrezioni il testo è stato inviato nella notte alle capitali europee e le istruzioni per il voto giungeranno nella mattinata di oggi a New York. Anche se Russia, Francia, Germania e Cina dovessero decidere di astenersi, i conteggi più recenti danno agli Stati Uniti una maggioranza di dieci voti, sufficiente (il minimo sarebbe nove voti) per un passaggio definitivo della risoluzione che sancirà un approccio per la ricostruzione in Iraq sotto l'ombrello delle Nazioni Unite

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Siria

La camera dei rappresentanti americana ha approvato in serata a stragrande maggioranza un progetto di legge che prevede l'imposizione di sanzioni economiche e diplomatiche contro la Siria accusata di fiancheggiare il terrorismo. I democratici hanno votato con la camera a maggioranza repubblicana, con un risultato di 398 voti favorevoli e soli quattro contrari

Grecia

Il segretario di stato Usa Colin Powell dovrebbe giungere in visita in Grecia il 22 ottobre, ma il suo arrivo non e' stato ancora confermato, verosimilmente per motivi di sicurezza. I gruppi pacifisti e della sinistra hanno comunque organizzato per quella giornata una grande manifestazione contro la guerra in Iraq e la politica Usa, e numerosi striscioni sono gia' apparsi di fronte all'ambasciata americana, su viale Vassilissis Sofia. Il ministro degli esteri greco Ghiorgos Papandreou e il portavoce del dipartimento di stato Richard Boucher non hanno confermato la visita. La sua visita coinciderebbe con quella del ministro degli esteri turco Abdullah Gul (l'arrivo e' previsto il 21, martedi'), mentre ad Atene, sempre mercoledi', e' atteso anche il segretario generale uscente della Nato George Robertson. . La visita, in ogni caso, e' sgradita alle coalizioni che nei mesi scorsi hanno duramente protestato contro l'intervento anglo-americano in Iraq. I gruppi Stop the War, Genoa 2001 Forum e i sindacati hanno annunciato una grande manifestazione, ed Atene e' gia' stata tappezzata di manifesti con la faccia di Powell e la scritta arriva l'assassino. Questa visita e' una provocazione. Stiamo letteralmente parlando di un assassino, le cui mani grondano di sangue, ha dichiarato al quotidiano 'Kathimerini' il portavoce di Genoa 2001, Iannis Sifakakis.

Azerbajan

L'Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa (Osce) ha messo in discussione la regolarita' delle elezioni presidenziali in Azerbaigian, che hanno decretato il successo di Ilham Aliyev, figlio del capo di stato uscente. Secondo Peter Eicher, capo degli osservatori Osce, non sono state state rispettate completamente le norme internazionali. "Il paese avrebbe meritato elezioni migliori", ha affermato. Un altro rappresentante dell'organizzazione, Giovanni Kessler, ha citato numerosi casi di brogli, atti di violenza da parte della polizia e intimidazioni ai danni di personalita' dell'opposizione.

Una violenta manifestazione di piazza e' in corso nel centro di Baku, dove alcune migliaia di sostenitori dell'opposizione contestano la vittoria del candidato Ilham Aliev, figlio del presidente uscente Heydar Aliev, alle elezioni presidenziali di ieri. Nonostante il divieto delle autorita', i manifestanti hanno sfondato un blocco di polizia nel centro della citta' e si sono avvicinati alla sede della commissione elettorale. Una cinquantina di poliziotti in tenuta anti-sommossa che proteggevano l'ingresso sono stati cacciati dalla folla con lanci di pietre. Diverse vetrine di negozi sono state saccheggiate mentre diverse auto della polizia sono state danneggiate.

Italia

Migranti

E' pronta la proposta di legge di Alleanza nazionale che darà il diritto anche agli extracomunitari di votare alle amministrative. Il documento, un unico articolo di appena otto righe che modifica l'articolo 48 della Costituzione (diritto di voto) verrà presentato oggi alle 15 alla Camera. Tra le principali novità c'è l'elettorato passivo, cioé la possibilità per gli stranieri residenti in Italia da almeno sei anni di eleggere ma anche di essere eletti nei consigli comunali e nelle Giunte, ma non di diventare sindaco o vicesindaco. Ma il problema principale non è solo quello del diritto di voto, ma delle condizioni di accoglienza, a partire dal diritto di asilo, e di vita. Il diritto al voto, e la legge bossi-fini, sono tra loro incompatibili. Sabato pomeriggio a Roma si svolgerà la manifestazione dei migranti, contro la repressione e per i diritti.

GR ORE 9.30

Bolivia

Il presidente boliviano Gonzalo Sanchez de Lozada, insieme ai suoi alleati della coalizione di governo, ha annunciato in nottata la prossima organizzazione di un referendum sull'esportazione di gas, principale motivo che ha scatenato le proteste popolari delle ultime settimane nel paese, nelle quali hanno perso la vita almeno 76 persone. Il presidente ha inoltre annunciato una revisione della legge sugli idrocarburi, e ha accettato di inserire nella Costituzione il principio di convocare un'Assemblea Costituente. Paiono cosi' accolte le tre principali richieste avanzate dall'opposizione negli ultimi giorni, anche se l'ala piu' dura del movimento ha anche ripetutamente chiesto le dimissioni del Capo dello Stato. I tre principali leader dell'opposizione boliviana hanno respinto a La Paz del presidente per risolvere la crisi, sostenendo che e' giunta troppo tardi. il leader dei lavoratori contadini Felipe Quispe, il dirigente del Movimento al socialismo (Mas), Evo Morales, e il capo della Centrale operaia boliviana (Cob), Jaime Solares, hanno detto che l'iniziativa governativa e' un modo per confondere la gente. Fino a quando Sanchez de Lozada non rinuncia - ha detto Morales all'emittente Erbol - non c'e' dialogo. E cominciano anche in Italia le manifestazioni di sopstegno al popolo boliviano. VENERDI 17 DALLE ORE 18- PRESIDIO DAVANTI AL CONSOLATO BOLIVIANO, IN VIALE ELVEZIA 10-MM MOSCOVA- MILANO In solidarieta' col popolo boliviano-Contro la repressione- Dimissioni immediate del governo degli assassini di Sanchez De Lozada

Palestina

Si intensificano le operazioni militari di Israele nel campo profughi di Gaza. Testimoni hanno riferito dell'ingresso di decine di carri armati e mezzi blindati nel campo. Un palestinese e' stato ucciso durante il raid israeliano in corso nel campo profughi di Rafah, all'estrema periferia meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti sanitarie. Walid Abdul al-Wahid (30 anni) e' stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco al torace, durante operazioni militari che hanno causato il ferimento di altre cinque persone. Alla fine della scorsa settimana a Rafah e' iniziata un'incursione militare (nome in codice 'Tunnel sotterraneo') che, nelle intenzioni del governo di Gerusalemme, mira a stroncare il contrabbando di armi dall'Egitto verso la Striscia di Gaza. Nel corso della prima fase dell'operazione, terminata lunedi' notte, sono morti otto palestinesi (tra i quali due bambini)

Iraq-Onu

Una modifica nel testo della risoluzione sull'Iraq al paragrafo 6 potrebbe sbloccare l'empasse sul voto e raccogliere una larga maggioranza attorno alla proposta americana. La modifica, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti vicini al Palazzo di Vetro, aggiunge il segretario generale Kofi Annan come interlocutore della autorità irachena per informare il Consiglio di Sicurezza sui progressi compiuti nel processo di riforma e sui tempi necessari a un passaggio dei poteri dalle forze di ocupazione al legittimo governo iracheno. Questa "concessione" americana potrebbe risolvere le differenze con Russia, Germania e Francia e consentire che si arrivi al voto nella giornata di oggi con quattordici favorevoli e soltanto uno contrario, la Siria. Questo è quanto auspica il segretario di Stato Colin Powell. Secondo le indiscrezioni il testo è stato inviato nella notte alle capitali europee e le istruzioni per il voto giungeranno nella mattinata di oggi a New York. Anche se Russia, Francia, Germania e Cina dovessero decidere di astenersi, i conteggi più recenti danno agli Stati Uniti una maggioranza di dieci voti, sufficiente (il minimo sarebbe nove voti) per un passaggio definitivo della risoluzione che sancirà un approccio per la ricostruzione in Iraq sotto l'ombrello delle Nazioni Unite

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Siria

La camera dei rappresentanti americana ha approvato in serata a stragrande maggioranza un progetto di legge che prevede l'imposizione di sanzioni economiche e diplomatiche contro la Siria accusata di fiancheggiare il terrorismo. I democratici hanno votato con la camera a maggioranza repubblicana, con un risultato di 398 voti favorevoli e soli quattro contrari

Nepal

Decine di ribelli maoisti sono stati uccisi ieri in tre diversi distretti del Nepal occidentale dalle forze di sicurezza, che hanno anche distrutto completamente un centro di addestramento dei guerriglieri. Lo ha riferito ‘Radio Nepal’, spiegando che il centro si trovava ad Accham (circa 500 chilometri dalla capitale Kathmandu), nel distretto di Sordsa. Secondo la radio, nell’incursione nel campo di addestramento, durata circa cinque ore, sono stati uccisi 25 estremisti, ma un’altra emittente radiofonica del Paese asiatico parla di 31 maoisti morti. Durante gli scontri sono deceduti anche due esponenti delle forze di sicurezza. Il centro di Accham era pieno di maoisti rientrati ‘in loco’ dopo aver subito un attacco venerdì scorso a Kusum. Altri sette ribelli, tra cui tre donne, sono stati ammazzati al termine di un inseguimento nella boscaglia di Hasipur (distretto di Dang), dopo che i guerriglieri avevano dato l’assalto a un centro di addestramento per poliziotti a Bhalubang, nello stesso distretto. Nei combattimenti di Hasipur molti guerriglieri sono rimasti feriti. Altri tre estremisti (tra i quali una donna) hanno infine perso la vita a Salyan. Oltre cento persone, in prevalenza ribelli, sono morti da quando i maoisti hanno posto fine ad una temporanea tregua indetta la settimana scorsa per rispettare la festività indù del Dashain, principale evento religioso del calendario nepalese. Il movimento combatte dal 1996 per rovesciare la monarchia costituzionale e stabilire una repubblica comunista nel regno himalayano, situato tra Cina e India. Si stima che finora i morti negli scontri siano circa 7.800. Lo scorso agosto i ribelli hanno abbandonato i colloqui con il governo dopo che aveva respinto la loro richiesta di una nuova costituzione.

Migranti

E' pronta la proposta di legge di Alleanza nazionale che darà il diritto anche agli extracomunitari di votare alle amministrative. Il documento, un unico articolo di appena otto righe che modifica l'articolo 48 della Costituzione (diritto di voto) verrà presentato oggi alle 15 alla Camera. Tra le principali novità c'è l'elettorato passivo, cioé la possibilità per gli stranieri residenti in Italia da almeno sei anni di eleggere ma anche di essere eletti nei consigli comunali e nelle Giunte, ma non di diventare sindaco o vicesindaco. Sabato pomeriggio a Roma si svolgerà la manifestazione dei migranti, contro la repressine e per i diritti.

Mobilitazione studenti

CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE CONTRO UN ESASPERATO CONTROLLO DELLE FORZE DELL’ ORDINE CONTRO UNA ” TOLLERANZA 0” ASSUNTA DAL GOVERNO ... NOI STUDENTI “PRECARI” MEDI E UNIVERSITARI CI MOBILITIAMO: GIOVEDI’ 16 OTTOBRE ORE 16.00 PRESIDIO DAVANTI LA PREFETTURA via.cavour-Firenze

gror031016 (last edited 2008-06-26 09:54:31 by anonymous)