GR ORE 19.30
morire così
E' dicembre, quasi natale: fa freddo, in alcune città del nord fa tanto, troppo freddo. E coprirsi a volte non basta, calze e scarpe pesanti, due paia di pantaloni uno sopra l'altro, più e più maglioni infilati assieme, tutti quelli che si hanno. Non basta, se la città è torino, se il freddo ti gela, se vivi per strada. E se il luogo che hai scelto per dormire, è frutto del vecchio rimedio popolare, i giornali per ripararsi, meglio ancora, un intero cassonetto di giornali, prodotto delle civili abitudine della ordinate città italiane. Aveva più o meno 25 anni, forse nordafricano, nessun documento , un euro e pochi centesimi in tasca: lo hanno trovato per caso, una ruspa che rovistava tra la carta gettata al macero. Morto forse da due giorni, raccolto nel cassonetto che era la sua casa, sballottato da allora nei vari camion che fanno il giro di torino e provincia. A roma, veltroni vuole dare una casa all'uomo che è stato preso a sprangate per aver difeso alcune ragazze: strana civiltà, quella che ti vedo solo quando sei morto, o la morte ti sfiora.
Roma
Questa notte intorno alle due e mezza, mentre era in corso il deflusso della gente che aveva partecipato all’iniziativa serale antiproibizionista FINI/TELA:PIANTIAMOCELA, in viale Ionio 209, nei locali dell’Astra occupato il 21 Maggio hanno fatto irruzione sei individui incappucciati che prima hanno malmenato due ragazzi all’entrata e poi, arrivati nell’androne, hanno tirato due ordigni contro la gente che stava uscendo. I sei gridavano – Viva il duce – e sono scappati via. I due ordigni esplodendo hanno provocato l’infragersi della vetrata di ingresso e l’appiccarsi di un incendio all’interno. I presenti hanno dichiarato che le intenzioni del raid erano quelle di fare del male alle persone poiché gli ordigni sono stati appositamente tirati contro chi stava uscendo.
Alle 16.00 è indetta all’Astra Occupato una conferenza stampa con successiva assemblea del movimento romano.
trasporti
Giornata di scioperi spontanei per i lavoratori del trasporto pubblico di Genova, Siena, Bologna, Modena, Piacenza, Sassari e Reggiocalabbria. A Genova i lavoratoti hanno continuato lo sciopero iniziato ieri nonostante la precettazione emessa dal prefetto, nel capoluogo ligure solo due autobus sono usciti dai depositi.Sempre a Genova dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico si autotasseranno per aiutare i colleghi che hanno violato la precettazione del prefetto e che dovranno pagare la sanzione amministrativa che va dai 250 euro ai 500 euro. La tassazione sarà l'equivalente di un giorno di lavoro o di congedo Precettazione fino alla vigilia di Natale a Firenze dove i mezzi pubblici hanno girato ma accomulando ritardi notevoli. La Prefettura di Venezia ha disposto la precettazione sino al 7 gennaio prossimo dei lavoratori dell'Actv, l'azienda di trasporto lagunare. Anche oggi la situazione si è manifestata critica in citta', a causa del blocco pressoche' totale dei collegamenti in pullman e qualche vaporetto. Il servizio urbano degli autobus di Bologna e' stato bloccato dal primo turno. Dei circa 500 bus del parco mezzi, solo una decina hanno circolato. Picchetti e assemblee dinanzi a tutti i depositi che hanno visto la partecipazione, oltre che dei lavoratori, anche di esponenti dei sindacati di base e da ragazze e ragazzi dei centri sociali. A Milano momenti di tensione e spintoni, questa mattina, intorno ale 5, al deposito dell'Atm di viale Sarca, uno di quelli dove maggiore e piu' compatta e' stata la protesta dei dipendenti del trasporto pubblico. Autobus fermi a Siena per la protesta dei dipendenti del 'Tra In', l' azienda senese di trasporto pubblico. A reggioCalabria nessu mezzo è uscito dai sepositi. A Napoli una ventina di manifestanti aderenti ai No global e di disoccupati organizzati hanno bloccato questa mattina, per un paio d'ore, le obliteratrici della stazione di Piazza Cavour della linea 1 della Metropolitana di Napoli. L'iniziativa, come viene sottolineato in un volantino, e' stata attuata per solidarieta' con gli autoferrotranvieri e contro l'aumento dei costi di biglietti e abbonamenti. La Procura di Roma invece ha aperto un'inchiesta sugli scioperi nei trasporti pubblici avvenuti nella Capitale. L'indagine, che ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio, al momento è rivolta contro ignoti. A Padova uno schieramento formato da una trentina di poliziotti davanti al deposito dell'azienda dei trasporti di Padova ha permesso stamane alle 4 il regolare avvio del servizio di trasporto pubblico a Padova. Quando siamo arrivati con i lavoratori - accusa Stefano Pieretti del coordinamento Alle 15 di oggi - annuncia Pieretti - e' stata indetta una assemblea dei lavoratori e li' decideremo cosa fare: non escludiamo nemmeno il ricorso ai certificati medici. Al Comune di Padova, intanto, e' stato aperto un tavolo di trattativa tra la stessa amministrazione municipale, l'azienda di trasporto Aps e i sindacati confederali.
Rovigo
Scarsissima adesione alla fiaccolata promossa dalla Lega Nord contro la moschea ed il diritto di voto agli immigrati e alla contromanifestazione promossa dal comitato "Questo mondo non è in vendita" con la partecipazione dell’Associazione Immigrati nel Polesine e dei Verdi. Le polemiche contro la moschea nascono a Rovigo dal 20 novembre scorso quando due arabi affittano un negozio per farne un luogo di culto. Alla “fiaccolata per la libertà” promossa dalla Lega hanno partecipato una trentina di persone che si sono radunate in piazza Vittorio, i contro-manifestanti, una cinquantina erano invece in piazza Merlin.
Migranti
Il Governo ha approvato il decreto flussi 2004 per gli stagionali. Il decreto che dovrebbe entrare in vigore a fine gennaio prevede l'ingresso di 50.000 lavoratori stagionali, che verranno impiegati nei settori dell'agricoltura, del turismo e dei servizi. I 50.000 ingressi autorizzati saranno divisi in quote regionali e di seguito in quote provinciali; i datori i lavoro interessati all’assunzione di lavoratori stagionali potranno presentare domanda alle Direzioni provinciali del Lavoro. Potranno fare ingresso in base al decreto i lavoratori provenienti da Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria,Romania, Serbia-Montenegro, Bulgaria, Croazia, Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia, Egitto. Potranno fare ingresso inoltre i lavoratori stranieri, indipendentemente dal loro paese di provenienza, che hanno lavorato in Italia negli ultimi due anni, i già titolari di permesso di soggiorno stagionale nell'anno 2002 o 2003.
Palestina
La majorité des Palestiniens des territoires occupés sont privés de soins médicaux à cause des bouclages de l'armée israélienne, selon un rapport d'organisations israéliennes pour les droits de l'Homme. Pas moins de 84% des Palestiniens de Cisjordanie et de la bande de Gaza voient leur liberté de mouvement restreinte, dont 64,9% «gravement», tandis que 72,3% ont des difficultés à avoir accès à des soins médicaux adéquats à cause des bouclages. Il rapporto diffuso oggi rivela che dallo scoppio dei combattimenti il numero di nascite negli ospedali palestinesi è crollato del 50 per cento. Le donnE, per paura di rimanere bloccate ai check point, preferiscono fare nascere i bambini a casa o in una clinica locale piuttosto che rischiare partorire al posto di blocco. Prima dello scoppio delle violenze il 95 per cento delle donne partoriva in ospedale. Secondo Gold, almeno sette neonati palestinesi sono morti dal settembre 2000 per i ritardi accumulati ai checkpoint in Cisgiordania. Il rapporto rivela che nel 70 per cento dei casi le ambulanze della Croce rossa non sono in grado di raggiungere il paziente che le richiedono. E i pazienti stessi sono costretti a trovare un modo per raggiungere l'ambulanza. Più del 70 per cento dei palestinesi ha segnalato "difficoltà nel raggiungere cliniche e ospedali". Il rapporto accusa anche i soldati israeliani di "umiliare e maltrattare il personale medico" e ha chiesto ai militari di rimuovere immediatamente tutti i "checkpoint d'assedio" e di permettere ai palestinesi l'accesso alle cure mediche "in maniera rapida e senza ritardi". "L'attuale politica sulla libertà di movimento deve finire", ha detto Gold. "La libertà di movimento è qualcosa di più di andare da un posto all'altro. Può anche essere, come in questo caso, una seria questione umanitaria".
Palestina
Nove palestinesi sono rimasti feriti in due incursioni dell'esercito israeliano a Jenin e Nablus, in Cisgiordania. A Jenin e' stato arrestato un dirigente locale delle Brigate martiri di Al Aqsa, che era ricercato dall'inizio della nuova Intifada, tre anni fa. Una ventina di jeep e blindati israeliani apppoggiati da due elicotteri Apache hanno circondato l'abitazione del militante trentenne. Nella sparatoria che ha preceduto l'arresto sono rimasti feriti quattro civili palestinesi, di cui uno in modo grave. Piu' a sud, a Nablus, cinque palestinesi sono stati feriti dai soldati nel campo profughi di Balata dopo che una pattuglia israeliana ha aperto il fuoco contro alcuni giovani che lanciavano pietre. Nella notte altri 15 ricercati palestinesi, tra cui 6 membri di Hamas, erano stati arrestati a Nablus, Ramallah e Hebron.
un palestinese ed un israeliano sono rimasti uccisi durante uno scontro a fuoco presso il varco di Kissufim, nei pressi della striscia di Gaza. al momento non ci sono notizie che spiegerebbero l'accaduto.
Israele
Altri ‘refusnik’ israeliani si aggiungono al lungo elenco di ‘obiettori’ tra le forze armate dello Stato Ebraico che si rifiutano di prestare servizio in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza in segno di protesta contro la linea di condotta militare del governo di Ariel Sharon. L’iniziativa, questa volta, viene dalla più perstigiosa unità speciale delle forze armate dell’esercito: una quindicina di riservisti della Sayeret Matkal hanno annunciato ieri sera in una lettera al primo ministro e agli alti comandi di non prestare il loro servizio nei Territori palestinesi occupati per non collaborare "al regime di repressione" in atto contro la popolazione. La notizia, , è stata diffusa con ampio rilievo dai due canali della televisione israeliana in apertura dei rispettivi telegiornali. Nella missiva indirizzata a Sharon, i firmatari (12 o 15 a secondo delle fonti) motivano la loro decisione "per la nostra profonda angoscia per il futuro di Israele come stato democratico, sionista e ebraico". Gli uomini delle forze d’élite – tutti volontari - spiegano di non poter più restare "passivi davanti a ciò che succede". Non daremo più il nostro aiuto al regime di repressione nei Territori, non ci presteremo a negare i diritti umani a milioni di palestinesi, non proteggeremo la campagna di insediamenti e non rinnegheremo più la nostra missione di combattenti nelle forze di difesa di Israele, un confine che mai più supereremo". Il vice-ministro della difesa, Zev Boim, del Likud (il partito di destra di Sharon) ha accusato i riservisti di sfruttare la divisa militare a fini politici. Il Sayeret Matkal ha al suo attivo alcune celebri operazioni, tra cui il famoso ‘raid di Entebbe’, in Uganda, quando partecipò al salvataggio di ostaggi israeliani sequestrati su un aereo dell’‘Air France’ da un gruppo di palestinesi e stranieri. Raramente questa unità d’élite partecipa alle operazioni in Cisgiordania e a Gaza; per il deputato di Meretz (opposizione di sinistra) Yosi Sarid, che ha precisato di non condividere il rifiuto, il gesto dei riservisti dimostra il fallimento dell'occupazione israeliana nei Territori palestinesi. Nel 2002 è nato un movimento (‘Coraggio di rifiutare’) che fino ad oggi ha raccolto oltre 570 adesioni da parte dei soldati israeliani. A settembre 2003 un gruppo di piloti delle Forze aeree dello Stato ebraico ha annunciato il proprio rifiuto a condurre attacchi nei Territori palestinesi
Israele - Egitto
Il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Maher ha incontrato oggi a Gerusalemme il primo ministro israeliano Ariel Sharon e il ministro degli Esteri dello Stato ebraico Silvan Shalom. La visita di Maher, una novità dopo anni di rapporti tesi, potrebbe preludere a un futuro vertice tra Hosni Mubarak e Ariel Sharon. Il capo della diplomazia egiziana ha espresso la contrarietà del suo Paese ai passi unilaterali, minacciati da Israele, nei confronti dei palestinesi. Maher si è detto fiducioso che i gruppi palestinesi possano raggiungere un'intesa in merito alla tregua. Fonti egiziane avrebbero fatto filtrare la voce che la prossima settimana Maher, accompagnato dal capo dei servizi segreti militari egiziani generale Omar Suleiman, potrebbe recarsi a Ramallah per colloqui con la dirigenza palestinese. Ma la visita di maher ha avuto un imprevisto nella contestazione che gli è stata fatta alla moschea di Al aqsa. Secondo quanto hanno riferito emittenti israeliane e fonti palestinesi, Maher e' stato accolto a male parole da una parte del pubblico in preghiera che gli ha dato del 'traditore' e gli ha lanciato addosso le scarpe. Maher e' stato difeso da guardie egiziane e palestinesi, mentre quelle israeliane erano rimaste in attesa al di fuori della moschea.
Irak
- Militari statunitensi hanno aperto il fuoco oggi contro un'automobile nei pressi di Tikrit, citta' natale di Saddam Hussein nel nord dell'Iraq. Un civile iracheno e' stato ucciso e un altro e' rimasto ferito, stando a quanto ha riferito il superstite. La fonte, Mahmud Tikriti, ferito a una gamba, ha raccontato che un soldato americano a bordo dell'ultimo automezzo di un convoglio ha aperto il fuoco contro la loro macchina. La vittima, Amid Dulaimni, e' deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale, hanno riferito i medici.
Irak
Des étudiants de l'université de Diyala (60 km au nord-est de Bagdad), rendus furieux par la participation de soldats américains à un match de basket-ball, ont saccagé des bâtiments de l'université, ont indiqué lundi des témoins. Les soldats, postés dans la région de Baaqouba, avaient été invités par l'université à participer à un match amical avec les étudiants, a indiqué à l'AFP Koussaï Abdel Khalek, porte-parole du président de l'université.
Irak
Dopo George W. Bush, un paio di giorni fa è toccato allo spagnolo José Maria Aznar. Ora, è la volta del presidente polacco Aleksander Kwasniewski. E' ormai diventata una moda tra i leader politici recarsi in visita non annunciata in Iraq per andare a trovare i propri soldati impegnati nell'occupazione di quel Paese.
Irak
E’ stata consegnata agli uffici del Presidente della Camera dei Deputati la petizione popolare che richiede l’immediato ritiro dei militari italiani dall’Iraq.
La petizione, promossa dal Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell’Iraq e corredata di decine di migliaia di firme di cittadini, ai sensi dell’art. 109 del Regolamento della Camera, dovrà essere sottoposta al vaglio della Commissione Esteri alla ripresa dei lavori parlamentari. Oltre al ritiro del contingente, la petizione chiede la revoca della partecipazione italiana alla Coalition Provisional Authority, il ripristino della legalità internazionale con l’affidamento all’ONU della transizione e la formazione di un Governo iracheno legittimo, la promozione di iniziative umanitarie in coordinamento con le Agenzie delle Nazioni Unite, sino a che non sia stato formato un Governo iracheno legittimo.
Libia
Il governo libico ha deciso di rinunciare a tutti i suoi programmi di sviluppo di armi di distruzione di massa. E' lo stesso colonnello Gheddafi a confermare quanto annunciato l'alro ieri dal premier britannico Tony Blair e poi confermato dal presidente USA, George W. Bush. Il leader libico ha definito la decisione "saggia e coraggiosa" e, riporta l'agenzia libica Jana, "merita il sostegno del popolo libico, la Libia sara' ora il Paese che spingera' gli altri, specie in Medio Oriente, Africa e nel Terzo mondo, a sbarazzarsi dei programmi di armi di distruzione di massa". Questa decisione corona 9 mesi di trattive "riservate" tra Stati Uniti, Regno Unito e Libia, iniziate, guardacaso, nei giorni dell'invasione alleata dell'Iraq e terminate, guardacaso, nei giorni immediatamente successivi alla cattura di Saddam Hussein. Fatto sta, riferisce il ministro degli esteri libico, Abdel Rahman Shalqam, che esperti inglesi ed americani hanno già visitato impianti adibiti allo sviluppo ed alla produzione di armi chimiche. Inoltre, una delegazione libica ha incontrato il direttore dell'AIEA, Mohammed El Baradei, per definire le modalità con le quali l'Agenzia delle Nazioni Unite per l'Energia Atomica, sovrintenderà al processo di smantellamento degli arsenali non convenzionali libici.
11 settembre
- Scade oggi il termine ultimo per i familiari delle vittime dell'11 settembre per presentare domanda di risarcimento al Federal Victims Compensation Fund. Fino ad oggi il 92% dei familiari ha chiesto e ottenuto un indennizzo che è stato in media di 1,7 milioni di dollari. In totale, dal fondo sono usciti circa 1,5 miliardi di dollari e rimangono poche ore per sborsare i soldi rimanenti. Ma non tutti sono disposti ad accettare quello che offre il governo. Accettare il risarcimento federale significa infatti rinunciare a poter denunciare per negligenza le compagnie aeree coinvolte negli attentati dell'11 settembre. Almeno 73 familiari hanno dichiarato a più riprese di ritenere le compagnie corresponsabili, poiché hanno permesso ai dirottatori di salire a bordo armati di taglierini. Se invece i controlli fossero stati più severi, sostengono i familiari, i dirottamenti non sarebbero mai potuti avvenire. Al di là' dell'aspetto finanziario, per molti familiari si tratta di arrivare a un pieno accertamento delle responsabilità.
Pakistan
Les deux journalistes français emprisonnés au Pakistan pour violation de la loi sur les visas ont commencé une grève de la faim, annonce leur avocat. Le reporter Marc Epstein et le photographe Jean-Paul Guilloteau, qui travaillent pour le magazine «L'Express», ont été arrêtés mardi dernier. On leur reproche de s'être rendus sans autorisation officielle dans une zone proche de la frontière afghane. S'ils sont reconnus coupables de violation de la loi sur les visas, ils encourent jusqu'à trois ans de prison ou une amende, voire les deux
Cina
Un ‘ciberdissidente’ cinese è stato arrestato per aver diffuso via Internet saggi politici e poesie. Lo ha annunciato il ‘Centro per l’informazione sui diritti umani e la democrazia’, un gruppo per i diritti umani con sede a Hong Kong, precisando che Kong Youping, 48 anni, dipendente di una fabbrica di Anshan (nel nordest della Cina) è stato arrestato lo scorso 13 dicembre. Il provvedimento è stato adottato dopo che l’uomo aveva messo in rete, su un sito straniero, cinque articoli politici e sette poesie invocanti una rivalutazione e reviviscenza del movimento riformista e la fine della corruzione tra le autorità. Secondo la stessa fonte, l’Alta Corte di Pechino ha negato a un altro ciberdissidente, He Depu, l’autorizzazione a ricorrere in appello contro la condanna a otto anni di reclusione inflittagli il 6 novembre scorso per aver diffuso su Internet quattro saggi. Nei giorni scorsi le autorità di Dazhou (provincia di Sichuan, Cina sudoccidentale), avevano condannato a 8 anni di prigione Li Zhi, 33 anni, ritenuto colpevole di aver diffuso via Internet commenti critici sulla corruzione. Secondo ‘Reporter senza frontiere’ (Rsf), sono 47 i ‘ciberdissidenti’ attualmente reclusi per aver creato siti indipendenti o pubblicato ‘online’ del materiale ritenuto anti-governativo.
Bolivia
Poco prima di incontrarsi con il presidente della Repubblica Carlos Mesa, il comandante del Comando sud degli Stati Uniti, James Hill, ha dichiarato che Washington si prepara a tagliare gli aiuti economici militari alla Bolivia. Se La Paz, come sembra ormai probabile, non ratificherà entro la fine dell’anno l’accordo bilaterale con gli Usa che prevede la non estradabilità di cittadini statunitensi – civili o militari – davanti alla Corte penale internazionale (Cpi), nel caso in cui costoro dovessero macchiarsi di crimini contro l’umanità, di crimini di guerra e di genocidio, il governo degli Stati Uniti taglierà i due milioni di dollari di aiuti per spese militari accordati alla Bolivia. “Non abbiamo fatto eccezioni con altri Paesi e non credo che ne faremo con la Bolivia” ha detto Hill. Il Congresso avrebbe tempo fino al 31 dicembre per ratificare l’accordo di impunità dei cittadini Usa di fronte alla Cpi; tuttavia, non solo non esistono i tempi tecnici per farlo ma è assente, in questo momento, anche una maggioranza parlamentare disposta ad approvare l’accordo firmato lo scorso maggio dall’ex presidente della Repubblica Gonzalo Sánchez de Lozada. Il Congresso ha già previsto in agenda la discussione sul tema per il prossimo anno. Hill non ha chiarito se gli Usa sarebbero disposti a riprendere l’erogazione del finanziamento sospeso nel caso in cui, nel 2004, il Parlamento riuscisse a trovare un accordo.
argentina
Piu' di 50mila argentini sono scesi un piazza, sabato scorso, a Buenos Aires, per commemorare gli scontri del 19 e 20 dicembre 2001 e la caduta del governo di De La Rua. Due anni fa, questi scontri mostrarono al mondo la drammatica crisi del paese, e provocarono 37 morti nelle diverse giornate per la repressione del governo. Caduto De La Rua, si alternarono al potere 3 presidenti nell'arco di 15 giorni. Poi, la designazione di Eduardo Duhalde, che ha mantenuto la presidenza fino alle elezioni di Nestor Kirchner lo scorso maggio. Il dicembre del 2001 ha segnato l'inizio di grandi cambi per l'Argentina (dall'abbandono della parità peso-dollaro, alle recenti riforme della giustizia di Kirchner). Ha inoltre 'aperto il sipario' sulla gravissima situazione economica del paese, che oggi ha 22 milioni di poveri su 36 milioni di abitanti, e un tasso di disoccupazione del 14,3 per cento. Nonostante le assicurazioni di Kirkchner, durante le manifestazioni diversi dimostranti sono rimaste feriti, mentre due bombe carta sono esplose in plaza de mayo durante le mobilitazioni.
Colombia
Sono stati liberati nel pomeriggio i cinque turisti stranieri rapiti cento giorni fa nel nord della Colombia dai guerriglieri del ‘Fronte Nord’ dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale). Lo riferiscono fonti giornalistiche internazionali, precisando che gli uomini del secondo gruppo guerrigliero attivo in Colombia hanno consegnato i cinque ostaggi (il britannico Mark Henderson e gli israeliani Beni Daniel, Ortaz Ohayon, Ido Joseph Guy e Erez Altawil) alla commissione indipendente guidata da importanti esponenti della Chiesa colombiana. Si conclude così l'avventura che ha visto protagonisti gli otto turisti stranieri rapiti il 12 settembre scorso dall'Eln mentre cercavano di raggiungere uno dei siti archeologici più importanti del Paese, la leggendaria ‘Ciudad perdida’, costruita dagli indios Tayrona e data alle fiamme dai colonizzatori spagnoli, ma riscoperta dagli archeologi negli anni ’70. La turista tedesca Reinhilt Weigel e lo spagnolo Asier Huegun Etxeberría erano stati rilasciati dai guerriglieri il 24 novembre; mentre il primo a scappare, due settimane dopo il rapimento, fu il britannico Matthew Scott che a fine settembre, dopo una lunga marcia a piedi, riuscì a raggiungere un villaggio indio
G.R. 13,00
TRASPORTO PUBBLICO Questa mattina alle 4 nei depositi delle città italiane si sono svolte assemblee degli autoferrotranvieri. Questo il quadro che è emerso:
GENOVA SCIOPERO NONOSTANTE PRECETTAZIONE - I dipendenti dell'Amt, l'azienda di trasporto pubblico di Genova, hanno deciso di scioperare questa mattina nonostante il provvedimento di precettazione adottato dal prefetto per le giornate di oggi, domani e mercoledi'. I lavoratori, riuniti in assemblea stamani alle 4, hanno scelto di continuare la loro protesta, gia' attuata venerdi'. Questa mattina soltanto due bus sono usciti dai depositi. Tutti gli altri sono rimasti fermi
SASSARI Dalle prime ore del mattino gli autoferrotranvieri dell'Arst sono in agitazione a Sassari. La protesta spontanea che minaccia di allargarsi al resto della Sardegna. Intanto, per impedire scioperi selvaggi, il prefetto di Cagliari ha disposto la precettazione degli autoferrotranvieri
BUS FERMI A TRENTO E ROVERETO Nelle citta' di Trento e Rovereto i mezzi di trasporto pubblico locale sono fermi da questa mattina per una protesta dei lavoratori per il rinnovo del contratto. . Brescia, Trasporti, bus circoleranno con la scritta: 'precettato' I bus viaggeranno con la scritta "precettato" e circoleranno "rispettando in modo rigorosissimo il codice della strada".
BOLOGNA AUTOBUS BLOCCATI - Il servizio urbano degli autobus dell' Atc di Bologna e' bloccato dal primo turno per uno sciopero spontaneo. Dei circa 500 bus del parco mezzi, solo una decina stanno circolando, oltre a quelli della rete extraurbana che non erano all' interno dei tre depositi sono stati bloccati da picchetti, anche con bus messi di traverso alle uscite, attorno alle 4-4.30, dopo assemblee alle quali, secondo l' Atc, oltre ai lavoratori hanno partecipato anche frange del sindacato di base e del movimento.
MILANO TENSIONE DAVANTI A RIMESSA ATM- Momenti di tensione e spintoni, questa mattina, intorno ale 5, al deposito dell'Atm di viale Sarca, uno di quelli dove maggiore e piu' compatta e' stata la protesta dei dipendenti del trasporto pubblico. Attacco fascista all'Astra occupato Erano da poco passate le due di notte quando all' Astra occupato, al Tufello, una squadraccia fascista ha compiuto un attentato lanciando due bombe carta all'interno dei locali occupati ancora gremiti. Solo il caso ha evitato la tragedia, infatti si era appena conclusa una iniziativa antiproibizionista e parecchie persone stavano uscendo affollandosi nell'atrio. Il primo ordigno ha sfondato una vetrata ed e' finito sotto una "robusta" sedia che - disintegrandosi - ha di fatto attutito la deflagrazione. Nel momento in cui e' esplosa la seconda bomba, una manciata di secondi piu' tardi, chi si trovava nei paraggi e' riuscito a mettersi al sicuro evitandone le conseguenze che avrebbero potuto essere fatali. Immediatamente prima due persone appena uscite dall'Astra erano state intercettate dalla squadraccia in procinto di compiere l'infame gesto. Per impedire che avvisassero del pericolo, i due giovani sono stati aggrediti e duramente malmenati da almeno tre dei cinque che componevano il gruppo di azione. Oggi si terra' all'Astra una conferenza stampa per chiarire i contorni di questo inquietante attentato, ennesimo segnale della criminale attivita' fascista nella citta' di Roma.
REGGIO CALABRIA CHIUSI CANCELLI ATAM = (AGI) Nessun mezzo dell'ATAM, l'azienda municipalizzata cittadina, e' uscito dal deposito di Foro Boario e i dipendenti si sono concentrati davanti ai cancelli dell'azienda. Una delegazione di lavoratori, poco prima delle ore 7, e' stata ricevuta in prefettura ed ha spiegato ai rappresentanti del governo i motivi della protesta. Il blocco del servizio, e' stato spiegato, non riguarda soltanto la questione legata al contratto firmato a Roma dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali unitaria, ma si riferisce anche alle inadempienze della Regione nei confronti dell'azienda, nonche' le condizioni di lavoro all'interno della struttura. Nella tarda mattinata e' prevista un'assemblea dei lavoratori, nel corso della quale si decidera' se proseguire o meno nell'agitazione.
PADOVA Uno schieramento formato da una trentina di poliziotti davanti al deposito dell'azienda dei trasporti di Padova ha permesso stamane alle 4 il regolare avvio del servizio di trasporto pubblico a Padova. Quando siamo arrivati con i lavoratori - accusa Stefano Pieretti del coordinamento Alle 15 di oggi - annuncia Pieretti - e' stata indetta una assemblea dei lavoratori e li' decideremo cosa fare: non escludiamo nemmeno il ricorso ai certificati medici. Al Comune di Padova, intanto, e' stato aperto un tavolo di trattativa tra la stessa amministrazione municipale, l'azienda di trasporto Aps e i sindacati confederali.
SIENA Autobus fermi a Siena per la protesta dei dipendenti del 'Tra In', l' azienda senese di trasporto pubblico, contro il nuovo contratto di lavoro. Un'assemblea e' in corso nella sede dell' azienda senese, alla quale e' intervenuto anche il sindaco di Siena Maurizio Cenni.
NAPOLI Pochi minuti dopo mezzogiorno i circa 50 disoccupati aderenti al coordinamento di lotta per il lavoro di Napoli e al movimento disoccupati autorganizzati di Acerra' e gli studenti in movimento e della rete studentesca sempre ribelli hanno terminato la loro protesta all'interno della stazione della metropolitana del museo. Le obliteratrici sono state liberate. Per oltre un'ora, infatti, disoccupati e studenti avevano bloccato le macchinette e consentito il passaggio degli utenti gratis. ISRAELE I 'REFUSNIK' SARANNO ESPULSI SE NON CAMBIANO IDEA - I tredici riservisti che hanno annunciato ieri l'intenzione di non prestare più servizio nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania potrebbero essere espulsi dall'esercito se non torneranno sulle loro decisioni. Lo hanno annunciato oggi i vertici militari israeliani. La decisione del gruppo di riservisti, di cui fanno parte anche tre ufficiali della sezione antiterrorismo "Sayeret Matkal", è stata resa nota in una lettera al primo ministro Ariel Sharon. "Non possiamo continuare a stare in silenzio", hanno scritto i militari, accusando i verici militari israeliani di praticare azioni in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza che privano "milioni di palestinesi dei diritti umani" e mettono in pericolo "il destino di Israele come Paese democratico, sionista e ebraico. AFGHANISTAN DUE FORTI ESPLOSIONI NEL CENTRO DI KABUL - A Kabul si sta svolgendo da una settimana la Loya Girga costituzionale incaricata di approvare la nuova Carta fondamentale, alla quale partecipano 500 delegati: tutta la zona dell'università, dove si svolgono i lavori, è circondata da effettivi del nuovo esercito nazionale e da militari del contingente dell'Isaf. Durante la notte quattro razzi sono esplosi in un quartiere settentrionale della capitale afgana: uno dei missili ha colpito un'abitazione senza causare però feriti. Intantro quattro soldati afghani sono rimasti uccisi nell'esplosione di una mina nella parte orientale dell'Afghanistan. I quattro viaggiavano sabato con un convoglio di soldati americani e si trovavano vicino Garda Seray, sulla strada tra Khost e Gardez quando sono rimasti uccisi. A darne notizia oggi e' l'agenzia di stampa stampa AIP. IRAQ RAWAH, UNA DONNA UCCISA E DUE FERITE DURANTE PERQUISIZIONE - Una donna irachena è morta e altre due sono rimaste ferite nel corso di una perquisizione compiuta da militari americani nella città di Rawah, nel Nord-est del Paese. Lo rende noto una fonte del comando americano ripresa dall'agenzia saudita Spa. Secondo un rapporto del comando centrale alleato di Baghdad, le tre donne hanno fatto resistenza alla perquisizione, impedendo ai soldati di entrare in casa. I militari hanno dovuto far saltare la porta con l'ausilio di un ordigno esplosivo che ha colpito anche le donne.
TRASPORTO PUBBLICO questo il quadro di questa mattina: GENOVA SCIOPERO NONOSTANTE PRECETTAZIONE - I dipendenti dell'Amt, l'azienda di trasporto pubblico di Genova, hanno deciso di scioperare questa mattina nonostante il provvedimento di precettazione adottato dal prefetto per le giornate di oggi, domani e mercoledi'. I lavoratori, riuniti in assemblea stamani alle 4, hanno scelto di continuare la loro protesta, gia' attuata venerdi'. Questa mattina soltanto due bus sono usciti dai depositi. Tutti gli altri sono rimasti fermi SASSARI Dalle prime ore del mattino gli autoferrotranvieri dell'Arst sono in agitazione a Sassari. La protesta spontanea che minaccia di allargarsi al resto della Sardegna. Intanto, per impedire scioperi selvaggi, il prefetto di Cagliari ha disposto la precettazione degli autoferrotranvieri BUS FERMI A TRENTO E ROVERETO Nelle citta' di Trento e Rovereto i mezzi di trasporto pubblico locale sono fermi da questa mattina per una protesta dei lavoratori per il rinnovo del contratto. . Brescia, Trasporti, bus circoleranno con la scritta: 'precettato' I bus viaggeranno con la scritta "precettato" e circoleranno "rispettando in modo rigorosissimo il codice della strada". BOLOGNA AUTOBUS BLOCCATI - Il servizio urbano degli autobus dell' Atc di Bologna e' bloccato dal primo turno per uno sciopero spontaneo. Dei circa 500 bus del parco mezzi, solo una decina stanno circolando, oltre a quelli della rete extraurbana che non erano all' interno dei tre depositi sono stati bloccati da picchetti, anche con bus messi di traverso alle uscite, attorno alle 4-4.30, dopo assemblee alle quali, secondo l' Atc, oltre ai lavoratori hanno partecipato anche frange del sindacato di base e del movimento. MILANO TENSIONE DAVANTI A RIMESSA ATM- Momenti di tensione e spintoni, questa mattina, intorno ale 5, al deposito dell'Atm di viale Sarca, uno di quelli dove maggiore e piu' compatta e' stata la protesta dei dipendenti del trasporto pubblico. Attacco fascista all'Astra occupato Erano da poco passate le due di notte quando all' Astra occupato, al Tufello, una squadraccia fascista ha compiuto un attentato lanciando due bombe carta all'interno dei locali occupati ancora gremiti. Solo il caso ha evitato la tragedia, infatti si era appena conclusa una iniziativa antiproibizionista e parecchie persone stavano uscendo affollandosi nell'atrio. Il primo ordigno ha sfondato una vetrata ed e' finito sotto una "robusta" sedia che - disintegrandosi - ha di fatto attutito la deflagrazione. Nel momento in cui e' esplosa la seconda bomba, una manciata di secondi piu' tardi, chi si trovava nei paraggi e' riuscito a mettersi al sicuro evitandone le conseguenze che avrebbero potuto essere fatali. Immediatamente prima due persone appena uscite dall'Astra erano state intercettate dalla squadraccia in procinto di compiere l'infame gesto. Per impedire che avvisassero del pericolo, i due giovani sono stati aggrediti e duramente malmenati da almeno tre dei cinque che componevano il gruppo di azione. Oggi si terra' all'Astra una conferenza stampa per chiarire i contorni di questo inquietante attentato, ennesimo segnale della criminale attivita' fascista nella citta' di Roma. CECENIA Due poliziotti sono rimasti uccisi e un terzo ferito in un attacco dei ribelli separatisti avvenuto ieri sera a Grozny, capitale della Cecenia. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa russa 'Ria-Novosti', secondo cui gli aggressori hanno preso d'assalto un bar nel quale si trovavano le vittime, tempestandolo di raffiche di armi automatiche. Nessun civile e' peraltro rimnasto coinvolto nella sparatoria. L'incursione della guerriglia dimostra come Mosca tuttora non riesca a riprendere il controllo di larghe aree della Repubblica caucasica, ove la stessa Grozny resta di fatto una citta' senza legge. ISRAELE' Il ministro israeliano della Difesa, Shaul Mofaz, ha avvertito l'Iran che Israele potrebbe prendere iniziative militari per distruggere le trutture per lo sviluppo dell'arsenale atomico di Teheran. Lo riferisce l'edizione odierna del Guardian, citando fonti di Radio Israele. Mofaz ha spiegato che "saranno compiuti i passi necessari" se si renderà evidente la necessità di distruggere le trutture iraniane. MINISTRO ESTERI EGIZIANO OGGI IN ISRAELE = ministro degli Esteri egiziano, Ahmed Maher, sara' oggi in Israele, per la sua prima visita nel paese da due anni a questa parte. Maher ha in programma colloqui con il premier Ariel Sharon, il presidente Moshe Katsav, il ministro degli Esteri Silvan Shalom e il leader dell'opposizione, Shimon Peres. Non sono previsti incontri con il leader palestinese Yasser Arafat. TREDICI RISERVISTI UNITA' ELITE ISRAELIANA OBIETTANO Tredici riservisti di un'unità d'elite dell'esercito israeliano hanno dichiarato l'intenzione di non prestare più servizio nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. La decisione del gruppo, di cui fanno parte anche tre ufficiali della "Sayeret Matkal", è stata resa nota in una lettera al primo ministro Ariel Sharon. "Non possiamo continuare a stare in silenzio", hanno scritto i militari, accusando i militari israeliani di praticare azioni in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza che privano "milioni di palestinesi dei diritti umani" e mettono in pericolo "il destino di Israele come Paese democratico, sionista e ebraico". "Sayeret Matkal" è la più importante unità speciale dell'esercito israeliano. L'ex primo ministro Ehud Barak è stato una volta uno dei suoi comandanti, e anche un altro ex primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha prestato servizio nelle sue file. Il commando è conosciuto per le sue rischiose operazioni fuori dei confini israeliani. I suoi soldati raramente prestano servizio in zone palestinesi. Gli uffici di Sharon non hanno rilasciato dichiarazioni. Un portavoce dei militari ha rilasciato una dichiarazione composta di una sola frase che critica i soldati per "usare le uniformi e il nome dell'unità come leva per pubblicizzare le loro idee politiche". Secondo la tv Channel 10 i tredici firmatari della lettera rappresentato una piccolo frazione dell'unità. Più di tre anni di violenze tra palestinesi e israeliani hanno scosso la società ed eroso il consenso attorno ai militari, una volta l'indiscusso caposaldo della società israeliana. G.R. 9,30