GR ORE 19.30

Alitalia Alitalia: assemblea dipendenti, ritardi e voli cancellati

Chiusi, a partire dalle 11, all'aeroporto di Fiumicino la maggior parte degli ingressi delle aerostazioni, sia nel settore partenze che arrivi. Alle 13 è iniziata l'assemblea generale dei lavoratori Alitalia sul piazzale dinanzi la mensa centrale. Gli effetti dell' assemblea si fanno sentire da subito sull'operativo dei voli Alitalia. Anche se con personale a ranghi ridotti, comunque, continuano ad essere operativi tutti i banchi nelle tre aerostazioni del 'Leonardo da Vinci'. Le tre aerostazioni sono sorvegliate da agenti di polizia e carabinieri. L'accesso, a piedi, dei viaggiatori ai terminal e' consentito quindi da un solo varco per ogni settore, presidiato dalle forze dell'ordine in gran numero. Quello messo in atto e' un provvedimento analogo a quello preso lo scorso 17 dicembre quando l'assemblea spontanea dei lavoratori Alitalia si tramuto' in corteo di protesta che arrivo' sino davanti alle aerostazioni bloccando a lungo la viabilita' d'accesso allo scalo.

AUDIO [ascoltiamo Antonio Amoruso della CUB trasporti]

l'Atac non paga i contratti noi non paghiamo i biglietti Roma: Oggi alle 17 alla stazione Termini l'Assemblea metropolitana_reddito per tutti e il Comitato Utenti Contenti per lo Sciopero Selvaggio hanno svolto un'azione di comunicazione e di contestazione all'Atac, in solidarietà con lo sciopero degli autoferrotranvieri, contro le misure di precettazione che ledono il diritto di sciopero e rivendicando il valore pubblico e gratuito della mobilità e della circolazione per i precari, gli intermittenti del lavoro, gli studenti. AUDIO [ascoltiamo una compagna]

Refusenik Roma: Si è concluso pochi minuti fa in Largo Argentina il volantinaggio a sostegno dei 6 giovani soldati israeliani condannati per essersi rifiutati di partecipare alle occupazioni dei territori palestinesi. AUDIO [Ascoltiamo una compagna]

Pensioni

Nessun avvicinamento né approfondimenti sul merito della riforma previdenziale, ma un calendario fitto di incontri fino al 9 gennaio. E' quanto concordato tra governo e i sindacati confederali nell'incontro di questa mattina a palazzo Chigi. Prossimo appuntamento il 29 dicembre. Quindi il giorno 30, e poi le parti si rivedranno per una sorta di no-stop subito dopo l'epifania: il 7, l'8 e il 9 gennaio. Una "scaletta", con argomenti di discussione già fissati: si parte dalla previdenza integrativa e all'ultimo punto c'è l'emendamento alla delega. Con un'appendice: il 12 di gennaio si aprirà un tavolo sul Welfare, con i sindacati, ministero del Welfare, quello della Salute, quello dell'Economia e la Presidenza del Consiglio. I temi sono quelli, generali, del sistema della protezione sociale.

Soldi

Meno soldi nelle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici italiane che hanno riscosso la tredicesima. Quest'anno infatti le tredicesime sono piu' leggere di 40 euro per gli operai e di 24 per gli impiegati. E' questo, in estrema sintesi, il risultato a cui e' pervenuto l'Ufficio studi della CGIA di Mestre che ha simulato le tredicesime natalizie medie percepite da un operaio e un impiegato nell'anno precedente. Il taglio e' dovuto agli effetti legati all'introduzione della no tax area che non si applica sulle tredicesime. Non solo. Ma queste novita' fiscali danno luogo ad una decurtazione piu' sentita per i redditi medio bassi che hanno registrato, rispetto agli altri, un aumento piu' sensibile delle aliquote Irpef.

Quote latte

Bloccata anche oggi l'autostrada dei laghi e la tangenziale a milano. L'iniziativa degli allevatori si svolge in contemporanea alla riunione del Consiglio dei Ministri e i manifestanti attendono notizie da Roma per poi decidere se proseguire o meno la protesta. Sulla tangenziale, spiega uno dei portavoce della Liag, l'organizzazione che raggruppa gli ex Cobas, sono arrivati stamani circa 400 allevatori, da Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte, con 4 pullman che sono stati parcheggiati nel vicino autogrill, e ne attendiamo altri. Intanto la Polizia autostradale, che e' intervenuta sul posto con una decina di pattuglie, ha disposto uscite obbligatorie, per evitare che lunghe code di auto si formino a ridosso del blocco. A Milano i Cobas del latte hanno bloccato la tangenziale est nei due sensi di marcia, all'altezza dello svincolo di Agrate.

Inchiesta br

I pubblici ministeri di Roma Franco Ionta e Pietro Saviotti sono entrati poco dopo le 10 nel carcere di Rebibbia per interrogare Laura Proietti e Federica Saraceni, le due donne arrestate il 24 ottobre scorso, insieme ad altre cinque persone, nell'ambito dell'inchiesta sull' omicidio di Massimo D'Antona. Laura Proietti, davanti ai Pm Pietro Saviotti e Franco Ionta, ha dichiarato di essere estranea alle brigate rosse e all'omicidio di Massimo D'Antona. La donna ha confermato, quindi, la sua posizione di estraneita' gia' presa davanti al tribunale del riesame di Sassari. Ha ribadito di essere estranea ai fatti anche Federica Saraceni, l'altra presunta Br interrogata oggi a Rebibbia. Si e' invece avvalso della facolta' di non rispondere Marco Mezzasalma. Domani mattina, nel carcere di Rebibbia, e' in programma l'interrogatorio di garanzia della Blefari da parte del gip Carmelita Russo.

ESTERI:

Palestina

E' salito a otto il numero dei palestinesi uccisi, mentre altri diciotto sono feriti, tre o quattro dei quali in modo grave, della nuova incursione compiuta all'alba di oggi dalle truppe israeliane nel campo profughi di Rafah, localita' situata all'estremo sud della Striscia di Gaza, a ridosso del confine con il Sinai egiziano. Lo hanno denunciato fonti ospedaliere e delle forze di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui gli occupanti erano appoggiati da una oltre quindicina tra carri armati, autoblindo, fuoristrada armati e ruspe corazzate nonche' da elicotteri Apache. Un gruppo di militanti locali hanno ceracto di resistere ma l'esercito israeliano ha immediatamente risposto al fuoco; numerose le abitazioni che sono state danneggiate durante gli scontri, concentratisi nel cosiddetto blocco C del campo, quello piu' prossimo alla frontiera. La maggior parte dei feriti sarebbero stati colpiti da cecchini israeliani, i quali si erano appostati sui tetti degli edifici circostanti. I medici dell'ospedale di Rafah hanno avvertito che il bilancio della battaglia nell'accampamento potrebbe anche ulteriormente peggiorare. Tenuto conto degli ultimi decessi in ordine di tempo, e' dunque salito ad almeno 3.661 il numero complessivo delle persone uccise nel corso degli oltre tre anni passati da quando, alla fine del settembre 2000, scatto' la rivolta tuttora in corso nei territori autonomi, nota come 'Intifada di al-Aqsa'. Tra le vittime, 2.739 erano i palestinesi e 856 i cittadini israeliani.

Irak

Uno dei tre giudici inquirenti del tribunale di Mosul, Youssef Khoshi, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco la scorsa notte a Mosul. Secondo quanto riferito dalla polizia irachena alla Bbc, Khoshi è stato raggiunto da sei colpi d'arma da fuoco alle spalle esplosi da alcuni uomini a bordo di un'autovettura. Il giudice è morto subito dopo l'aggressione. Un altro giudice, a capo delle indagini sulle attività del Partito Baath, era stato ucciso lo scorso mese con modalità simili

Intanto l'ex capo degli ispettori dell'Onu, Hans Blix, in un'intervista alla Bbc ha ridadito che Saddam Hussein distrusse i suoi arsenali di armi di distruzione di massa dopo la prima Guerra del Golfo nel 1991. Quanto alla notizia secondo cui David Kay, l'americano a capo degli ispettori inviati in Iraq dopo la caduta del regime, sta per lasciare l'incarico in anticipo rispetto alla fine del suo mandato, Blix ha commentato: Certamente e' un'indicazione che il governo americano sta dando priorita' maggiore alla ricerca dei terroristi, piuttosto che alla ricerca delle armi...che potrebbe aver abbandonato.

Uruguay

Centinaia di manifestanti, in gran parte studenti, hanno sfilato ieri per le strade di Montevideo reclamando “verità e giustizia” per i ‘desaparecidos’ vittime del regime militare (1973-’85). La marcia, convocata dalla ‘Commissione dei familiari assassinati per motivi politici’, la Federazione studentesca universitaria, il Plenario intersindacale e la Convenzione nazionale dei lavoratori, è partita dalla piazza dell’Università de la Con per concludersi a Piazza de Cagancha, nel pieno centro della capitale uruguayana. I promotori dell’iniziativa anno adottato lo slogan “Elena, Maria Claudia, per tutti”, in omaggio alle figure della maestra Elena Quinteros, arrestata nel 1976 mentre tentava di rifugiarsi presso l’ambasciata venezuelana, e Maria Claudia Gelman, la nuora del poeta argentino Juan Gelman, sequestrata a Buenos Aires e trasferita con la forza a in Uruguay. .

Messico

Haiti

La manifestazione antigovernativa nella capitale di Haiti, Port au Prince, si e' inaspettatamente conclusa con la morte di un giovane. Decine di migliaia di manifestanti, 100mila secondo una fonte della societa' civile, hanno sfilato pacificamente per le vie della citta' diretti verso la facolta' di studi umanistici dell'Universita' Haiti. Scopo della mobilitazione odierna, come di quelle che l'hanno preceduta nelle ultime settimane, e' di indurre il presidente Jean Bertrand Aristide a lasciare il suo incarico. Lungo tutto il percorso il corteo e' stato 'scortato' da file di auto con a bordo attivisti filogovernativi armati, conosciuti come 'chimere' e reclutati dalle autorita' per reprimere i movimenti di protesta. Malgrado la loro presenza, pero', nessun incidente e' occorso se non sul finire della manifestazione, a poche centinaia di metri dalla destinazione, quando uno dei 'chimere' ha improvvisamente sparato un colpo di pistola a cui si e' subito aggiunto il fuoco degli agenti della polizia nazionale. Il tiro incrociato ha lasciato a terra morto un ragazzo, che non e' stato ancora identificato e non e' noto, quindi, se sia uno dei giovani armati o uno studente. Da settimane la popolazione del piccolo Paese caraibico, esasperata dalla crisi economica e sociale, scende in piazza chiedendo un cambio ai vertici della nazione.

Cina

Nei giorni scorsi, il "Beijing News" ha pubblicato la notizia dell'acquisto di un furgone da parte dell'Alta corte della Provincia di Liaoning, nella Cina nord-orientale, subito attrezzato per diventare "camera della morte" itinerante. La notizia è stata poi confermata da un funzionario di polizia della stessa Alta corte, addetto alle esecuzioni, il quale ha dichiarato che altri tribunali (diciassette, secondo fonti ufficiali cinesi), stanno procedendo all'acquisto dei furgoni. Si tratta di furgoni Iveco, del gruppo Fiat, prodotti a Nanchino e che costano 400.000 yuan, circa 40.000 euro. Il presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, Marco Bertotto, in una lettera indirizzata alla Fiat ha ricordato le responsabilità che l'azienda, capogruppo della Iveco, si assume con questa fornitura al governo cinese. Di fatto, un veicolo normalmente utilizzato per effettuare servizi di trasporto merci o persone, e quindi utile alla comunità civile, diventa parte essenziale di un apparato omicida puntato alla nuca della comunità stessa. Citando la Dichiarazione universale dei diritti umani, e argomentando che "tutti gli organi della società", anche le imprese devono fare la loro parte per garantire il rispetto di tutti i diritti umani in ogni parte del mondo, amnesty ha chiesto alla fita di sospendere il comemrcio dei veicoli.

GR ORE 13.00

Alitalia

Chiusi, a partire dalle 11, all'aeroporto di Fiumicino la maggior parte degli ingressi delle aerostazioni, sia nel settore partenze che arrivi. In attesa che alle 13 prenda il via l'assemblea generale dei lavoratori Alitalia sul piazzale dinanzi la mensa centrale, all'aeroporto di Fiumicino sono pertanto gia' in atto delle misure preventive. L'accesso, a piedi, dei viaggiatori ai terminal e' consentito quindi da un solo varco per ogni settore, presidiato dalle forze dell'ordine in gran numero. Quello messo in atto e' un provvedimento analogo a quello preso lo scorso 17 dicembre quando l'assemblea spontanea dei lavoratori Alitalia si tramuto' in corteo di protesta che arrivo' sino davanti alle aerostazioni bloccando a lungo la viabilita' d'accesso allo scalo

Pensioni

Nessun avvicinamento né approfondimenti sul merito della riforma previdenziale, ma un calendario fitto di incontri fino al 9 gennaio. E' quanto concordato tra governo e i sindacati confederali nell'incontro di questa mattina a palazzo Chigi, appena conclusosi. Prossimo appuntamento il 29 dicembre. Quindi il giorno 30, e poi le parti si rivedranno per una sorta di no-stop subito dopo l'epifania: il 7, l'8 e il 9 gennaio. Una "scaletta", con argomenti di discussione già fissati: si parte dalla previdenza integrativa e all'ultimo punto c'è l'emendamento alla delega. Con un'appendice: il 12 di gennaio si aprirà un tavolo sul Welfare, con i sindacati, ministero del Welfare, quello della Salute, quello dell'Economia e la Presidenza del Consiglio. I temi sono quelli, generali, del sistema della protezione sociale.

Soldi

Meno soldi nelle tasche dei lavoratori italiani che hanno riscosso la tredicesima. Quest'anno infatti le tredicesime sono piu' leggere di 40 euro per gli operai e di 24 per gli impiegati. E' questo, in estrema sintesi, il risultato a cui e' pervenuto l'Ufficio studi della CGIA di Mestre che ha simulato le tredicesime natalizie medie percepite da un operaio e un impiegato nell'anno precedente. Il taglio e' dovuto agli effetti legati all'introduzione della no tax area che non si applica sulle tredicesime. Non solo. Ma queste novita' fiscali danno luogo ad una decurtazione piu' sentita per i redditi medio bassi che hanno registrato, rispetto agli altri, un aumento piu' sensibile delle aliquote Irpef.

Quote latte

Bloccata anche oggi l'autostrada dei laghi e la tangenziale a milano. L'iniziativa degli allevatori si svolge in contemporanea alla riunione del Consiglio dei Ministri e i manifestanti attendono notizie da Roma per poi decidere se proseguire o meno la protesta. Sulla tangenziale, spiega uno dei portavoce della Liag, l'organizzazione che raggruppa gli ex Cobas, sono arrivati stamani circa 400 allevatori, da Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte, con 4 pullman che sono stati parcheggiati nel vicino autogrill, e ne attendiamo altri. Intanto la Polizia autostradale, che e' intervenuta sul posto con una decina di pattuglie, ha disposto uscite obbligatorie, per evitare che lunghe code di auto si formino a ridosso del blocco. A Milano i vigili urbani hanno rinforzato il controllo sulle strade piu' importanti della zona nord, dove, come e' avvenuto ieri, dovrebbero ripercuotersi i rallentamenti causati dalla protesta degli ex Cobas del latte.

Inchiesta br

I pubblici ministeri di Roma Franco Ionta e Pietro Saviotti sono entrati poco dopo le 10 nel carcere di Rebibbia per interrogare Laura Proietti e Federica Saraceni, le due ragazze arrestate il 24 ottobre scorso, insieme con altre cinque persone, nell'ambito dell'inchiesta sull' omicidio di Massimo D'Antona. Laura Proietti, davanti ai Pm Pietro Saviotti e Franco Ionta, ha dichiarato di essere estranea alle brigate rosse e all'omicidio di Massimo D'Antona. La ragazza ha confermato, quindi, la sua posizione di estraneita' gia' presa davanti al tribunale del riesame di Sassari. L'interrogatorio di federica è ancora in corso

Palestina

E' salito a cinque il numero dei palestinesi uccisi, mentre altri diciotto sono feriti, tre o quattro dei quali in modo grave, della nuova incursione compiuta all'alba di oggi dalle truppe israeliane nel campo profughi di Rafah, localita' situata all'estremo sud della Striscia di Gaza, a ridosso del confine con il Sinai egiziano. Lo hanno denunciato fonti ospedaliere e delle forze di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui gli occupanti erano appoggiati da una oltre quindicina tra carri armati, autoblindo, fuoristrada armati e ruspe corazzate nonche' da elicotteri Apache. Un gruppo di militanti locali hanno ceracto di resistere ma l'esercito israeliano ha immediatamente risposto al fuoco; numerose le abitazioni che sono state danneggiate durante gli scontri, concentratisi nel cosiddetto blocco C del campo, quello piu' prossimo alla frontiera. La maggior parte dei feriti sarebbero stati colpiti da cecchini israeliani, i quali si erano appostati sui tetti degli edifici circostanti. I medici dell'ospedale di Rafah hanno avvertito che il bilancio della battaglia nell'accampamento potrebbe anche ulteriormente peggiorare. Tenuto conto degli ultimi decessi in ordine di tempo, e' dunque salito ad almeno 3.661 il numero complessivo delle persone uccise nel corso degli oltre tre anni passati da quando, alla fine del settembre 2000, scatto' la rivolta tuttora in corso nei territori autonomi, nota come 'Intifada di al-Aqsa'. Tra le vittime, 2.739 erano i palestinesi e 856 i cittadini israeliani.

Irak

Uno dei tre giudici inquirenti del tribunale di Mosul, Youssef Khoshi, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco la scorsa notte a Mosul. Secondo quanto riferito dalla polizia irachena alla Bbc, Khoshi è stato raggiunto da sei colpi d'arma da fuoco alle spalle esplosi da alcuni uomini a bordo di un'autovettura. Il giudice è morto subito dopo l'aggressione. Un altro giudice, a capo delle indagini sulle attività del Partito Baath, era stato ucciso lo scorso mese con modalità simili

Intanto l'ex capo degli ispettori dell'Onu, Hans Blix, in un'intervista alla Bbc ha ridadito che Saddam Hussein distrusse i suoi arsenali di armi di distruzione di massa dopo la prima Guerra del Golfo nel 1991. Quanto alla notizia secondo cui David Kay, l'americano a capo degli ispettori inviati in Iraq dopo la caduta del regime, sta per lasciare l'incarico in anticipo rispetto alla fine del suo mandato, Blix ha commentato: Certamente e' un'indicazione che il governo americano sta dando priorita' maggiore alla ricerca dei terroristi, piuttosto che alla ricerca delle armi...che potrebbe aver abbandonato.

Venezuela

Il 2004 sarà un anno importante per il Venezuela, deciso a rafforzare le relazioni internazionali e a “recuperare il tempo che abbiamo perso nel 2002 e nel 2003, dedicati esclusivamente ai gravi problemi nazionali che si sono presentati con il colpo di Stato e il sabotaggio petrolifero”: lo ha detto il presidente venezuelano Hugo Chavez a margine di un incontro con il ministro degli esteri russo, Igor Ivanov, che ha terminato ieri a Caracas un breve tour latinoamericano. Chavez ha spiegato che il suo esecutivo intende stringere solide alleanze principalmente con Russia, Cina, Francia, Iran, Germania, Argentina e Brasile, Paesi in cui il capo dello Stato auspica di recarsi nei primi mesi del nuovo anno. Per contro, Ivanov gli avrebbe anticipato che anche il presidente Vladimir Putin sarebbe pronto a recarsi in America Latina – Venezuela incluso - entro la fine del 2004. E proprio sui rapporti con la Russia, Chavez ha rilevato che esiste una convergenza di vedute su aspetti come “la lotta contro un ordine egemonico, la democrazia, l’autodeterminazione e la necessità di un maggior ruolo dello Stato”. Scordandosi, a quanto sembra, degli effetti della democrazia di Putin in Cecenia.

Ecuador

Gli indios dell'Ecuador hanno annunciato in serata a Quito che in gennaio si svolgeranno una serie di manifestazioni che porteranno in maniera quasi automatica alle dimissioni del presidente della repubblica, Lucio Gutierrez. Al termine del 'Vertice indigeno e sociale' a cui hanno partecipato nella capitale ecuadoriana circa 50 diverse organizzazioni, il presidente della Confederazione delle nazionalita' indie dell'Ecuador (Conaie), Leonidas Iza, ha detto che l'incontro ha permesso agli indios di trovare nuovi alleati nella loro richiesta di dimissioni di Gutierrez. Il 4 gennaio, si svolgera' a Cuenca (Ecuador meridionale) una assemblea popolare per definire gli obiettivi di una grande marcia popolare contro il governo, che comincera' dal sud del paese e avanzera' verso Quito.

Uruguay

Centinaia di manifestanti, in gran parte studenti, hanno sfilato ieri per le strade di Montevideo reclamando “verità e giustizia” per i ‘desaparecidos’ vittime del regime militare (1973-’85). La marcia, convocata dalla ‘Commissione dei familiari assassinati per motivi politici’, la Federazione studentesca universitaria, il Plenario intersindacale e la Convenzione nazionale dei lavoratori, è partita dalla piazza dell’Università de la Con per concludersi a Piazza de Cagancha, nel pieno centro della capitale uruguayana. I promotori dell’iniziativa anno adottato lo slogan “Elena, Maria Claudia, per tutti”, in omaggio alle figure della maestra Elena Quinteros, arrestata nel 1976 mentre tentava di rifugiarsi presso l’ambasciata venezuelana, e Maria Claudia Gelman, la nuora del poeta argentino Juan Gelman, sequestrata a Buenos Aires e trasferita con la forza a in Uruguay. .

Messico

Haiti

La manifestazione antigovernativa nella capitale di Haiti, Port au Prince, si e' inaspettatamente conclusa con la morte di un giovane. Decine di migliaia di manifestanti, 100mila secondo una fonte della societa' civile, hanno sfilato pacificamente per le vie della citta' diretti verso la facolta' di studi umanistici dell'Universita' Haiti. Scopo della mobilitazione odierna, come di quelle che l'hanno preceduta nelle ultime settimane, e' di indurre il presidente Jean Bertrand Aristide a lasciare il suo incarico. Lungo tutto il percorso il corteo e' stato 'scortato' da file di auto con a bordo attivisti filogovernativi armati, conosciuti come 'chimere' e reclutati dalle autorita' per reprimere i movimenti di protesta. Malgrado la loro presenza, pero', nessun incidente e' occorso se non sul finire della manifestazione, a poche centinaia di metri dalla destinazione, quando uno dei 'chimere' ha improvvisamente sparato un colpo di pistola a cui si e' subito aggiunto il fuoco degli agenti della polizia nazionale. Il tiro incrociato ha lasciato a terra morto un ragazzo, che non e' stato ancora identificato e non e' noto, quindi, se sia uno dei giovani armati o uno studente. Da settimane la popolazione del piccolo Paese caraibico, esasperata dalla crisi economica e sociale, scende in piazza chiedendo un cambio ai vertici della nazione.

Cina

Nei giorni scorsi, il "Beijing News" ha pubblicato la notizia dell'acquisto di un furgone da parte dell'Alta corte della Provincia di Liaoning, nella Cina nord-orientale, subito attrezzato per diventare "camera della morte" itinerante. La notizia è stata poi confermata da un funzionario di polizia della stessa Alta corte, addetto alle esecuzioni, il quale ha dichiarato che altri tribunali (diciassette, secondo fonti ufficiali cinesi), stanno procedendo all'acquisto dei furgoni. Si tratta di furgoni Iveco, del gruppo Fiat, prodotti a Nanchino e che costano 400.000 yuan, circa 40.000 euro. Il presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, Marco Bertotto, in una lettera indirizzata alla Fiat ha ricordato le responsabilità che l'azienda, capogruppo della Iveco, si assume con questa fornitura al governo cinese. Di fatto, un veicolo normalmente utilizzato per effettuare servizi di trasporto merci o persone, e quindi utile alla comunità civile, diventa parte essenziale di un apparato omicida puntato alla nuca della comunità stessa. Citando la Dichiarazione universale dei diritti umani, e argomentando che "tutti gli organi della società", anche le imprese devono fare la loro parte per garantire il rispetto di tutti i diritti umani in ogni parte del mondo, amnesty ha chiesto alla fita di sospendere il comemrcio dei veicoli.

GR ORE 9.30

Palestina

Almeno quattro palestinesi sono rimasti uccisi e altri diciotto feriti, tre o quattro dei quali in modo grave, nel corso di una nuova incursione compiuta all'alba di oggi dalle truppe israeliane nel campo profughi di Rafah, localita' situata all'estremo sud della Striscia di Gaza, a ridosso del confine con il Sinai egiziano. Lo hanno denunciato fonti ospedaliere e delle forze di sicurezza dell'Autorita' Nazionale Palestinese, secondo cui gli occupanti erano appoggiati da una oltre quindicina tra carri armati, autoblindo, fuoristrada armati e ruspe corazzate nonche' da elicotteri Apache. Un gruppo di militanti locali hanno ingaggiato una violenta sparatoria con i militari ebraici, che hanno immediatamente risposto al fuoco; numerose le abitazioni che sono state danneggiate durante gli scontri, concentratisi nel cosiddetto blocco C del campo, quello piu' prossimo alla frontiera. la maggior parte dei feriti sarebbero incece stati colpiti da cecchini israeliani, i quali si erano appostati sui tetti degli edifici circostanti. I medici dell'ospedale di Rafah hanno avvertito che il bilancio della battaglia nell'accampamento potrebbe anche ulteriormente peggiorare . Tenuto conto degli ultimi decessi in ordine di tempo, e' dunque salito ad almeno 3.661 il numero complessivo delle persone uccise nel corso degli oltre tre anni passati da quando, alla fine del settembre 2000, scatto' la rivolta tuttora in corso nei territori autonomi, nota come 'Intifada di al-Aqsa'. Tra le vittime, 2.739 erano i palestinesi e 856 i cittadini israeliani.

Palestina

Il ministro degli esteri egiziano Ahmed Maher ha definito in serata l'aggressione di cui e' stato vittima a Gerusalemme un semplice incidente. Si e' trattato di un semplice incidente che non e' inquietante, ha dichiarato il ministro ai giornalisti al suo rientro al Cairo. Il ministro ha affermato che l'incidente non avra' conseguenze sul (ruolo dell')Egitto come mediatore del conflitto israelo-palestinese, aggiungendo che il suo paese proseguira' gli sforzi per arrivare alla pace nella regione. Dopo avere riassunto e minimizzato l'incidente di cui e' stato vittima. Maher ha voluto precisare che l'Egitto appoggia il popolo palestinese e si sta adoperando affinche' recuperi i suoi diritti, la sua sovranita' e formi uno stato indipendente, affermando inoltre che il popolo palestinese sa che l'Egitto non lo riterra' responsabile delle azioni di una minoranza. Ieri Maher e' stato aggredito verbalmente da un gruppo di palestinesi mentre stava recandosi a pregare nella moschea di Al Aqsa a Gerusalemme est. La polizia israeliana ha annunciato in serata di aver arrestato alcuni palestinesi con l'accusa di aver partecipato all'aggressione. I sette arrestati, dice la polizia israeliana citata dalla Bbc, sono tutti membri di un piccolo gruppo estremistico chiamato "Partito della Liberazione". Ieri, dopo l'aggressione, Maher è stato brevemente ricoverato in ospedale e il premier israeliano Sharon lo ha chiamato per sincerarsi delle sue condizioni. Dopo un controllo generale e un elettrocardiogramma, Maher ha lasciato l'ospedale ed'è ripartito alla volta dell'Egitto . L'aggressione è stata condannato con forza dalle autorità palestinesi. Il ministro degli esteri Saeb Erekat ha espresso la sua "ferma condanna" dell'accaduto mentre il premier Abu Ala ha detto di essere "scioccato e furioso

Siria

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha prolungato ieri di sei mesi il mandato della missione sulla frontiera israelo-siriana e ha affermato che è probabile che la situazione in Medio Oriente resti tesa finche' non sarà raggiunto un completo accordo di pace. Israele ha occupato le alture del Golan siriano durante la guerra dei Sei Giorni nel 1967. Più di un migliaio di caschi blu della Forza delle Nazioni Unite sorvegliano la zona cuscinetto e il disimpegno militare delle forze delle due parti, in seguito a un accordo del 1974. La missione è stata ora prorogata fino al 30 giugno.

Ecuador

Gli indios dell'Ecuador hanno annunciato in serata a Quito che in gennaio si svolgeranno una serie di manifestazioni che porteranno in maniera quasi automatica alle dimissioni del presidente della repubblica, Lucio Gutierrez. Al termine del 'Vertice indigeno e sociale' a cui hanno partecipato nella capitale ecuadoriana circa 50 diverse organizzazioni, il presidente della Confederazione delle nazionalita' indie dell'Ecuador (Conaie), Leonidas Iza, ha detto che l'incontro ha permesso agli indios di trovare nuovi alleati nella loro richiesta di dimissioni di Gutierrez., il 4 gennaio, si svolgera' a Cuenca (Ecuador meridionale) una assemblea popolare per definire gli obiettivi di una grande marcia popolare contro il governo, che comincera' dal sud del paese e avanzera' verso Quito.

Uruguay

Centinaia di manifestanti, in gran parte studenti, hanno sfilato ieri per le strade di Montevideo reclamando “verità e giustizia” per i ‘desaparecidos’ vittime del regime militare (1973-’85). La marcia, convocata dalla ‘Commissione dei familiari assassinati per motivi politici’, la Federazione studentesca universitaria, il Plenario intersindacale e la Convenzione nazionale dei lavoratori, è partita dalla piazza dell’Università de la Con per concludersi a Piazza de Cagancha, nel pieno centro della capitale uruguayana. I promotori dell’iniziativa anno adottato lo slogan “Elena, Maria Claudia, per tutti”, in omaggio alle figure della maestra Elena Quinteros, arrestata nel 1976 mentre tentava di rifugiarsi presso l’ambasciata venezuelana, e Maria Claudia Gelman, la nuora del poeta argentino Juan Gelman, sequestrata a Buenos Aires e trasferita con la forza a in Uruguay. Il caso della docente è stato chiuso di recente dalla Commissione per la pace, organismo creato nel 2000 dal presidente Jorge Batlle e presieduto dall’arcivescovo di Montevideo, monsignor Nicolás Cotugno. In base al resoconto della Commissione, Eelena Quinteros, nota per la sua strenua opposizione al regime, venne giustiziata dai militari poco dopo l’arresto ma il suo corpo non è stato mai rinvenuto e si ritiene che sia stato cremato poco prima del ritorno della democrazia, dopo le elezioni del novembre 1984. Gli studenti hanno ricordato anche Maria Claudia Gelman: la giovane aveva diciannove anni ed era incinta di otto mesi quando, nell'agosto del 1976, venne prelevata insieme a suo marito, il ventenne Marcelo Gelman, figlio del poeta Juan. Il cadavere del ragazzo, ucciso con un colpo di pistola alla tempia e sepolto in un bidone pieno di cemento e sabbia, venne ritrovato soltanto nel 1989. Dieci anni dopo si seppe che Maria Claudia aveva partorito una bambina in un ospedale militare di Montevideo: madre e figlia erano state viste per l’ultima volta nel dicembre del 1976 mentre lasciavano la sede della terza Divisione dei Servizi d'Informazione della difesa, scortate da due soldati armati. Dopo 23 anni di ricerche, Juan Gelman è riuscito a rintracciare nel 2000 sua nipote, del quale si è mantenuto l’anonimato, ma ancora oggi non si è dato per vinto e continua a sperare di poter ritrovare le spoglie della nuora.

Irak Un soldato statunitense e' rimasto ferito a Mosul, nell'Iraq settentrionale, allorche' contro la sua unita' di pattuglia, che procedeva a piedi, e' stato aperto il fuoco da un'auto in corsa. Lo ha reso noto un portavoce della 101ma Divisione Aviotrasportata Usa, maggiore Hugh Cate, secondo cui l'attacco risale in realta' a ieri. La vettura degli aggressori dopo la sparatoria ha accelerato e si e' allontanata; e' stata ritrovata successivamente: era stata abbandonata per strada dopo che il conducente, per l'eccessiva velocita', era andato a schiantarsi contro un altro veicolo. A bordo non c'era comunque piu' nessuno. L'samericano ferito e' stato ricoverato in un ospedale della citta', sittata quasi 400 chilometri a nord di Baghdad.

gror031223 (last edited 2008-06-26 09:59:58 by anonymous)