GR ORE 13.30

Irak

Precipita un elicottero Usa: nove morti Un elicottero militare americano è precipitato nei pressi della città irachena di Falluja, causando la morte di nove persone, E' stato colpito da terra l'elicottero americano Black Hawk caduto oggi (leggi qui) vicino Falluja, a ovest di Baghdad, provocando nove morti. Lo rendono noto fonti del Pentagono citate in modo anonimo dalla Cnn.

Oggi saranno rila sciati i primi 100 prigionieri iracheni catturati dalle forze di coalizione.

Iraq, Usa: aereo militare colpito da missile

Fonti del Pentagono citate da alcuni giornalisti hanno riferito che un aereo cargo militare americano è stato costretto a un atterraggio d'emergenza subito dopo il decollo dall'aeroporto di Baghdad. Secondo le prime informazioni l'aereo, un C-5, è stato colpito da un missile terra-aria.

Irak due

L'amministrazione Bush ha deciso di ritirare dall'Iraq una squadra di 400 esperti civili sinora impegnata nella ricerca delle armi di distruzione di massa dell'Iraq. La decisione, rivelata oggi dal New York Times, viene considerata dalla stampa usa un segnale abbastanza eloquente del fatto che ormai la Casa Bianca non ci prova più a trovare armi chimiche, biologiche e simili in Iraq. Resta operativo in Iraq l'Iraq Survey Group, la missione militare specializzata nella ricerca delle armi 'proibite' dell'iraq. Ma per i 1.400 uomini del "Group" non sembra che ci sia molto da fare. L'amministrazione Bush è convinta che sia passato un tempo sufficiente per poter rinunciare all'inutile ricerca, senza che ci si interroghi più su quella che è stata la motivazione ufficiale per scatenare l'attacco contro l'Irak. Difficilmente però gli Stati Uniti riferiranno al Congresso o al Consiglio di Sicurezza ONU per scagionare l'Irak, difficilemnte altri paesi gliene chiederanno conto. La voglia di partecipare agli appalti per la ricostruzione è troppo forte per contrastare ancora una volta l'arroganza statunitense.

Irak tre

E' morto uno dei soldati rimasti feriti nel pomeriggio di ieri nel corso di un attacco di mortai contro una base militare statunitense ad ovest di Baghdad. Lo ha annunciato un portavoce militare. Si aggrava dunque il bilancio dell'attacco: 34 feriti, dei quali alcuni in gravi condizioni, e una vittima. Le sei granate avevano colpito la Base Logistica Seitz e gli uomini del 541mo Battaglione di Approvvigionamento del Terzo Comando del Corpo di Supporto logistico nella serata di ieri.

Palestina

Jenin, 15:26 MO, ucciso militante Brigate Al Aqsa

Un militante delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, il gruppo armato legato a Al Fatah, è stato ucciso vicino a Jenin. Lo rendono noto fonti palestinesi. Assad Khalilie, di 33 anni, ricercato da Israele, è stato ucciso a colpi di pistola da sconosciuti che gli hanno sparato da un' automobile nel villaggio di Jaba, vicino a Jenin.

Soldati israeliani di guardia ad un insediamento ebraico a Sud della striscia di Gaza hanno aperto stanotte il fuoco contro un vicino campo profughi palestinese, uccidendo un uomo che si trovava all'interno della sua abitazione e che in quel momento stava chiudendo la finestra di una stanza. Lo hanno riferito testimoni oculari e parenti del palestinese ucciso, che aveva 42 anni. Al momento non si hanno altri dettagli dell'episodio, avvenuto nell'area di Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto, zona che e' stata teatro negli ultimi tre mesi di numerose incursioni israeliane. Un portavoce dell'esercito israeliano ha precisato che non vi e' stata stanotte nessuna operazione militare in quel luogo

Nigeria

Un uomo di 45 anni, Umaru Tori, e' stato condannato a morte per lapidazione per aver commesso adulterio con la figliastra di 15 anni e averla messa incinta. La ragazza e' stata invece condannata a 100 scudisciate in quanto madre minorenne non sposata. La pena sara' eseguita dopo il parto. I due sono stati condannati dalla corte islamica di Alkaleri, una citta' nello Stato settentrionale di Bauchi e hanno trenta giorni a disposizione per presentare richiesta di appello. La sharia (legge islamica), e' stata adottata da dodici stati della Nigeria, tra cui Bauchi, nel 2000. Da allora otto persone sono state condannate a morte per lapidazione; a tre di queste (tra cui Safya e Amina) la pena e' stata commutata dopo il ricorso in appello e la grande mobilitazione internazionale. Le altre sono in attesa di sentenza dopo l'appello. L'applicazione della sharia sta causando tensioni tra gli stati musulmani della Nigeria e il governo federale guidato dal presidente cristiano Olusegun Obasanjo.

Haiti

Almeno due morti e circa una trentina i feriti, questo sarebbe il bilancio degli scontri che sono avvenuti, a Port au Prince, fra i sostenitori del Presidente Jean-Bertrand Aristide e i manifestanti che ne chiedevano le dimissioni. Testimoni raccontano che migliaia di dimostranti, che accusano il Presidente di corruzione e autoritarismo, si sono scontrati con armi da fuoco e lancio di sassi con i rappresentanti filogovernativi. Non e' la prima volta dall'inizio di quest'anno che Haiti e' teatro di frequenti scontri fra le due opposte fazioni. Il primo gennaio scorso, le celebrazioni del bicentenario della liberazione dal dominio francese erano state turbate da disordini e violenze.

Diritti umani, Corte europea condanna Turchia

La Corte europea dei diritti umani ha condannato oggi la Turchia per "trattamenti inumani e degradanti" inflitti da agenti a tre uomini arrestati nel 1994 e 1995 sospettati di appartenere all' organizzazione separatista curda del Pkk. I tre, detenuti per alcuni giorni nei locali dell'antiterrorismo a Istanbul, hanno riferito di aver subito ogni genere di tortura tra cui colpi in tutto il corpo, scariche elettriche sugli organi genitali e di essere stati appesi a testa in giù. Erano stati quindi costretti a firmare una deposizione in cui confessavano di aver svolto attività in seno al Pkk.

Scioperi

PREFETTO MILANO PRECETTA LAVORATORI ATM - Il Prefetto di Milano, Bruno Ferrante, ha precettato i lavoratori dell'Atm per la giornata di domani, giornata di sciopero nazionale degli autoferrotranvieri proclamato dai Cobas. La decisione, viene spiegato in una nota della Prefettura, e' stata presa per garantire il servizio pubblico di trasporto nelle fasce orarie di rispetto previste dalla Legge. Nel caso di Milano, si tratta delle fasce orarie comprese tra inizio servizio e le 8.45, e tra le 15.00 e le 18.00. I dipendenti dell'Atm - si precisa dalla prefettura - dovranno prestare attivita' lavorativa, secondo i turni predisposti dall'azienda, negli orari non rientranti nel periodo di sciopero legittimamente proclamato.

Traffico aereo nel caos per lo sciopero dei controllori di volo che ha causato la cancellazione di oltre 300 voli dell' Alitalia. La protesta dei controllori di volo si ripercuote oggi su almeno 22 mila passeggeri. Domani è la volta dei trasporti pubblici, con lo sciopero degli autoferrotranvieri dei sindacati di base. Dopo 20 ore di trattativa è rottura a Milano al tavolo tra il Comune e i sindacati. Il prefetto ha precettato i lavoratori dell'Azienda di trasporti milanese.

Domani tocca ai ferrotranvieri "In una settimana abbiamo raddoppiato i nostri iscritti senza nemmeno andarli a cercare. Ci stanno chiamando da tutt'Italia", avverte Giampietro Antonini, coordinatore nazionale della Cub Trasporti. Che aggiunge: quello di venerdì "sarà uno sciopero che si farà ricordare, con adesioni altissime tra gli autoferrotranvieri, al di sopra delle nostre quote di rappresentanza. Non si tratta più di numeri o di quote di iscritti, il malcontento è più vasto".

Si prepara, insomma, una nuova giornata nera per milioni di cittadini, dopo la raffica di proteste seguite allo sciopero nazionale del primo dicembre degli autoferrotranvieri. L'astensione di dopodomani, a livello nazionale, di 24 ore, è stata proclamata da cinque sigle dei cobas: Sult-Tpl, Sin-Cobas, Fltu-Cub, Slai-Cobas, RdB-Cub trasporti. Ma non solo: "allo sciopero aderiranno anche gli auto-organizzati di Brescia, Treviso, Cagliari e di altre citta' del Sud, sono centinaia di lavoratori che non aderiscono a nessun sindacato - spiega Antonini - stiamo lavorando perche' la protesta abbia adesioni altissime, raccogliamo molte adesioni anche nelle aziende dove finora non eravamo presenti".

Collaborarono con Report, licenziati 4 ferrovieri, Genova

Sono stati licenziati i quattro ferrovieri che collaborarono con la redazione della trasmissione 'Report' per il servizio sulla carenza di sicurezza delle ferrovie italiane andata in onda su Rai Tre il 7 ottobre dello scorso anno. I quattro sono colpevoli, secondo Trenitalia, di aver violato le norme di sicurezza durante le riprese, ponendo in atto un comportamento che, secondo l'azienda, rappresenta "una giusta causa" per il licenziamento. Il provvedimento riguarda un macchinista di Savona, un capotreno di Imperia che lavora a Genova, un altro macchinista del capoluogo ligure e un capotreno di Acqui, questi ultimi duie dipendenti del compartimento di Torino.

Il servizio andato in onda raccoglieva testimonianze anonime e criptate di diversi lavoratori e riprese fatte dalle locomotive.

"Strano - commenta il segretario generale della Fit-Cisl Liguria e coordinatore dei ferrovieri, Mario Pino - che Trenitalia attacchi persone con alta professionalità, molti anni di lavoro alle spalle e proprio sulla sicurezza, mentre per ogni ferroviere la sicurezza dei passeggeri viene sempre al primo posto".

Punizioni esemplari in Rai

A pochi giorni dall'intimidazione a Deaglio, arrivano le sanzioni per il caso «Raiot»: provvedimento disciplinare per il direttore della terza rete e dieci giorni di sospensione per il curatore del programma. nella mattinata di ieri arrivano anche i provvedimenti per il programma, dalla vita fulminea, Raiot: una lettera di sospensione di dieci giorni per Andrea Salerno, curatore della trasmissione di Sabina Guzzanti e responsabile del progetto satira di Raitre, e una di richiamo al direttore della rete Paolo Ruffini. I dieci giorni di sospensione, con tanto di blocco dello stipendio (strategia per far quadrare i bilanci?), rappresentano il massimo delle cosiddette «sanzioni conservative», che consentono cioè di conservare il posto di lavoro. Un giorno in più e il dirigente andrà a fare compagnia a Michele Santoro nel limbo degli espulsi. Salerno, che era stato già sospeso per tre giorni nel dicembre 2002 per Il caso Scafroglia, deve stare attento a non sgarrare nel prossimo appuntamento con la satira affidato alla conduzione di Diego Cugia. Paolo Ruffini ostenta la stessa aplomb del suo dirigente e si limita a una battuta laconica: «Ho già dato mandato ai miei legali per impugnare detto provvedimento dinanzi all'autorità giudiziaria». A nulla è valso il suo tentativo di autocensura a poche ore dalla messa in onda della prima puntata di Raiot.

Sgomberi scuole

Alfa Arese

Come altre volte in passato, anche oggi un gruppo di operai dell'Alfa Romeo di Arese hanno bloccato l'Autostrada dei Laghi in entrambi i sensi di marcia. Gli operai protestano contro la Fiat per non aver rispettato gli impegni presi per il rilancio dello stabilimento. L'occupazione dell'autostrada è terminata poco dopo le 12.0

Napoli

disoccupati di napoli e di acerra hanno occupato uno stabile a napoli.

Striscione al Vittoriano, nessun processo per gli attivisti Roma, 15:17 Non saranno processati i dieci attivisti che nel marzo dello scorso anno avevano esposto uno striscione contro la guerra in Iraq sul Vittoriano a Roma. I reati contestati erano vilipendio e violazione del sepolcro ma per il gip Guglielmo Muntoni "il fatto non sussiste" perché, come ha sostenuto la difesa, la scelta del monumento ai caduti era simbolica e non offensiva. Gli attivisti si arrampicarono sui piloni delle bandiere italiane del monumento dedicato al Milite Ignoto e stesero uno striscione raffigurante il volto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con elmetto da soldato americano e la scritta: "un impegno concreto: guerra".(

cagliari: 13 gennaio riprende il processo per i fatti del 22 ottobre Il 13 gennaio 2004 riprende il processo contro tre dei compagni anarchici, arrestati nel corso della dura repressione della manifestazione di protesta per l'arresto di Massimo Leonardi, che si è svolta a Cagliari il 22 ottobre 2003. Massimo, Luisa e Matteo, processati per direttissima e Fabrizio, che andrà a stralcio e sarà quindi processato in data da destinarsi, sono accusati di danneggiamento, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e , solo Luisa e Fabrizio, anche di porto di coltello in pubblica riunione. Altri 10 manifestanti sono stati denunciati, a piede libero, per i medesimi reati. Da mesi la stampa regionale e nazionale dedica articoli, sempre più deliranti, all'anarchismo sardo, mentre il controllo locale di individui e movimenti s' intensifica in modo capillare e soffocante. A carico dei compagn* esistono, da almeno dieci anni, indagini in merito a fantomatiche associazioni sovversive, che hanno portato a perquisizioni e installazioni di microcamere e cimici, nelle case e nelle sedi di movimento; le occupazioni di questi ultimi anni, sia a scopo collettivo che abitativo, sono state sgomberate; alcuni compagn* hanno subìto autentiche intimidazioni da parte di agenti digos e sono sottoposti a pedinamenti. Ribadiamo con più forza, difronte alla repressione, il nostro impegno antifascista e la nostra lotta contro le istituzioni totali (carcere, psichiatria, scuola autoritaria ecc.).

GR ORE 9.30

Irak

L'amministrazione Bush ha deciso di ritirare dall'Iraq una squadra di 400 esperti civili sinora impegnata nella ricerca delle armi di distruzione di massa dell'Iraq. La decisione, rivelata oggi dal New York Times, viene considerata dalla stampa usa un segnale abbastanza eloquente del fatto che ormai la Casa Bianca non ci prova più a trovare armi chimiche, biologiche e simili in Iraq. Resta operativo in Iraq l'Iraq Survey Group, la missione militare specializzata nella ricerca delle armi 'proibite' dell'iraq. Ma per i 1.400 uomini del "Group" non sembra che ci sia molto da fare. L'amministrazione Bush è convinta che sia passato un tempo sufficiente per poter rinunciare all'inutile ricerca, senza che ci si interroghi più su quella che è stata la motivazione ufficiale per scatenare l'attacco contro l'Irak. Difficilmente però gli Stati Uniti riferiranno al Congresso o al Consiglio di Sicurezza ONU per scagionare l'Irak, difficilemnte altri paesi gliene chiederanno conto. La voglia di partecipare agli appalti per la ricostruzione è troppo forte per contrastare ancora una volta l'arroganza statunitense.

Irak due

E' morto uno dei soldati rimasti feriti nel pomeriggio di ieri nel corso di un attacco di mortai contro una base militare statunitense ad ovest di Baghdad. Lo ha annunciato un portavoce militare. Si aggrava dunque il bilancio dell'attacco: 34 feriti, dei quali alcuni in gravi condizioni, e una vittima. Le sei granate avevano colpito la Base Logistica Seitz e gli uomini del 541mo Battaglione di Approvvigionamento del Terzo Comando del Corpo di Supporto logistico nella serata di ieri.

Palestina

Soldati israeliani di guardia ad un insediamento ebraico a Sud della striscia di Gaza hanno aperto stanotte il fuoco contro un vicino campo profughi palestinese, uccidendo un uomo che si trovava all'interno della sua abitazione e che in quel momento stava chiudendo la finestra di una stanza. Lo hanno riferito testimoni oculari e parenti del palestinese ucciso, che aveva 42 anni. Al momento non si hanno altri dettagli dell'episodio, avvenuto nell'area di Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto, zona che e' stata teatro negli ultimi tre mesi di numerose incursioni israeliane. Un portavoce dell'esercito israeliano ha precisato che non vi e' stata stanotte nessuna operazione militare in quel luogo

Scioperi

Dopo 20 ore di tira e molla, un altro stop. E' stata interrotta poco prima dell'alba, a Milano, la riunione del cosiddetto tavolo tecnico per trovare un accordo sulla vertenza che oppone sindacati e Comune di Milano sulla questione del rinnovo del contratto agli autoferrotranvieri. Un tavolo di trattative perfettamente inutile, poiche non erano invitati i sindacati autorganizzati che avevano indetto lo sciopero. I confederali, attraverso il tavolo, cercavano di ritrovare il proprio ruolo, ma la proposte del Comune sono state giudicate anche da loro insufficienti. Non solo: i confederali, con l'apertura del tavolo di trattative separate, hanno cercato di rompere anche un altro aspetto importante di questa vicenda, e cioè la costituzione nazionale del coordinamento lavoratori autorganizzati nato all'assemblea di Firenze. Ma la mossa non è riuscita, e per domani restano confermati tutti gli scioperi. Il prefetto di Milano, Bruno Ferrante, ha annuncitao poco fa di aver precettato tutti i lavoratori dell'ATM

E' stato revocato, intanto, lo sciopero dei sindacati confederali dalle 10 alle 14 presso il centro di controllo area (Acc) di Milano. Rimane invece confermato lo sciopero nazionale dei controllori di volo aderenti al sindacato autonomo Anpcat dalle 10 alle 18

Non cambia il numero dei voli cancellati: gli aerei restano a terra, visto che oramai gli orari operativi erano stati già modificati. Alitalia, in particolare, conferma che restano cancellati tutti i 334 voli previsti.

gror040108 (last edited 2008-06-26 09:59:02 by anonymous)