GR Ore 19.30

Genova

"L'avevano chiamato comitato di accoglienza. Calci e pugni agli arrestati, appena arrivavano a Bolzaneto". E ' uno dei passi - e non il più grave - del verbale di interrogatorio reso da due ispettori della polizia penitenziaria alla Procura della repubblica che indaga sulle violenze accadute durante il G8 di tre anni fa. Oltre alla violenza fisica esercitata sui fermati tradotti alla caserma di Bolzaneto vi è stata anche, secondo i due testimoni, una continua pressione psicologica: "Ricordo di aver visto qualcuno in piedi, con la faccia contro il muro, per cercare di riposare....ho visto agenti molto aggressivi, ho ritenuto di dover farli allontanare per prevenire episodi spiacevoli". E ancora: "Un collega mi disse che aveva assistito ad un episodio di violenza su un detenuto, colpito con un calcio.. l'ho accompagnato dal capitano perché riferisse". E' da ricordare che la caserma venne allestita come carcere provvisorio (appunto per il G8) con un apposito decreto ministeriale. Nell'edificio transitarono complessivamente oltre 500 persone, per la gran parte italiani. Nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura sono 43 i tutori dell'ordine che hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini. Le accuse sono: lesioni gravi, falso e abuso su detenuti. Le dichiarazioni dei poliziotti aprono sicuramente un nuovo fronte per quelllo che riguarda anche le altre indagini sui fatti di Genova, rendendo evidente uno scenario in cui le forze di polizia hanno usato indiscriminatamnte la violenza.

Reddito di cittadinanza

Questa mattina la giunta regionale della Campania ha indetto una conferenza stampa per illustrare i dettagli della legge che istituisce in via sperimentale il reddito di cittadinanza. Queste le cifre: settantasette milioni di euro e' la cifra globale (che dovra' comunque essere stanziata concretamente nel nuovo bilancio) saranno suddivisi tra un numero di famiglie (o nuclei di conviventi) che si aggira tra le 20 e le 25 mila. Tali famiglie o nuclei, con un reddito di 5000 euro l'anno, si avvarranno un sostegno economico di 350 euro mensili.

Commenti

La legge approvata ieri dalla Regione Campania sul reddito di cittadinanza, che prevede aiuti alle famiglie povere, e' sicuramente un segnale di inversione di tendenza rispetto alle politiche di redistribuzione della ricchezza, ma ancora del tutto parziale e inefficiente. Lo sostiene Francesco Caruso, portavoce dei Disobbedienti, il quale annuncia una campagna per l'estensione dei benefici a tutti i disoccupati. Trecentocinquanta euro al mese sono una miseria, ma soprattutto e' inquietante la vicenda della copertura finanziaria di questa legge che nel migliore dei casi produrra' solo una piccola isola felice di disoccupati 'privilegiati' in mezzo a un mare di precarieta' e disperazione sociale - afferma Caruso - questa legge e' anche e soprattutto il risultato delle pressioni e delle mobilitazioni dei movimenti di lotta dei disoccupati e del movimento No Global che da anni ha posto all'ordine del giorno la battaglia per il reddito garantito per tutti, malgrado nei palazzi del potere ci sia ancora chi tende a liquidare questi movimenti e le loro istanze come semplice problema di ordine pubblico. Ma questo e' solo l'inizio e non la fine della vertenza per il reddito garantito - aggiunge il leader dei Disobbedienti napoletani - da oggi apriamo nei nostri centri sociali autogestiti, presenti in tutte le provincie della Campania, gli 'sportelli per il reddito garantito' per raccogliere le domande e per organizzare la mobilitazione sociale per l'estensione di questo provvedimento sia in termini quantitativi a tutti i disoccupati e precari, e sia in termini qualitativi, 1000 euro al mese.

Roma

Niente piu' pagamento dell'Ici per i proprietari che decideranno di affittare a canone concordato, l'impegno del Comune a rinnovare ed incrementare il proprio patrimonio di edilizia residenziale, finalizzandolo esclusivamente a nuclei familiari appartenenti alla graduatoria generale del diritto alla casa. E poi ancora, nei programmi attuativi del Nuovo Piano Regolatore per il recupero urbano saranno privilegiati gli interventi che contengano programmi destinati all'affitto, mentre si provvedera' a destinare almeno il 10% degli alloggi, nuovi o ristrutturati, alle fasce deboli anziani: handicappati, giovani, lavoratori in mobilita' territoriale, immigrati e famiglie monoreddito. Questi sono solo alcuni dei punti di intesa sottoscritti dall'Amministrazione Comunale, CGIL-CISL-UIL di Roma e del Lazio ed i sindacati degli inquilini.

Cpt bologna

Protesta dei disobbedienti questa mattina davanti alla sede del Cpt (Centro di permanenza temporanea) di via Mattei. Questo blitz fa seguito a quello di due settimane fa quando, subito dopo la denuncia di tre immigrati nei confronti dei medici della Cri che avrebbero somministrato loro cibo e barbiturici, un gruppo di disobbedienti occupo' la sede della Croce rossa stessa

Cpt

No all'istituzione in Friuli Venezia Giulia, nel comune di Gradisca d'Isonzo (Go), di un centro di permanenza temporanea, il 17simo in Italia. L'assessore regionale per i Migranti e per le politiche della pace e della solidarieta' del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, ricorda che la contrarieta' sara' espressa domani a Roma al ministro Giuseppe Pisanu, insieme al presidente della Regione Riccardo Illy, al presidente della Provincia di Gorizia Giorgio Brandolin e al sindaco di Gradisca d'Isonzo Gianni Fabris. Antonaz, richiamandosi ad una denuncia di Medici senza Frontiere, afferma che il centro di permanenza temporanea sarebbe nei fatti un nuovo centro di detenzione.

Firenze

Nella nottata tra lunedi' 26 e martedi' 27 gennaio “ignoti” hanno tentato vigliaccamente di incendiare il Centro Popolare Autogestito Fi-sud, accendendo quattro differenti focolai con una tanica di benzina ritrovata sul posto.

Vigili del fuoco

Dopo una trattativa ad oltranza iniziata ieri mattina nella sede dell'Aran, tutte le sigle sindacali e il governo hanno firmato il rinnovo del contratto dei vigili del fuoco, scaduto ormai da 25 mesi. Il contratto, con decorrenza gennaio 2002, prevede un aumento in busta paga di 118 euro, a fronte dei 106 stanziati inizialmente in Finanziaria. A questi vanno ad aggiungersi, per il personale operativo esposto a rischio, 36 euro di indennita' aggiuntiva stabilita' nel decreto varato dal Consiglio dei ministri venerdi' scorso

Carcere

Trent'anni di reclusione per Giovanni Barcia, l'anarchico detenuto in Spagna dove sta scontando una condanna a 44 anni per l'omicidio di due agenti di polizia municipale nel '96, durante una rapina a Cordoba progettata in latitanza assieme a Michele Pontolillo e Claudio Lavazza. La richiesta e' del capo del 'pool' dell'antiterrorismo, il pm Franco Ionta, che oggi ha concluso il suo intervento in udienza preliminare, davanti al gup Marco Mancinetti, che si dovra' pronunciare in sede di rito abbreviato il prossimo marzo.

palestina

Rimane tuttora incerto il bilancio delle vittime palestinesi del raid compiuto oggi dalle truppe israeliane a Gaza. Mentre fonti ospedaliere hanno detto che i morti sarebbero nove, la radio dell'esercito israeliano ha parlato di 13 vittime, cifra, questa, confermata anche da un portavoce dell'Autorità Nazionale Palestinese, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Contrastanti anche le voci riguardo all'identità delle vittime: secondo l'Anp, infatti, sarebbero morti negli scontri nove civili residenti a Gaza e quattro contadini che lavoravano la terra nella zona di Sheikh Ajilin. Fonti ospedaliere riferiscono invece che tra le vittime ci sarebbero quattro passanti, quattro miliziani della Jihad islamica e uno di Hamas. Il leader della Jihad islamica, Mohammed Al-Hindi, ha già promesso vendetta: "Il messaggio di sangue è stato ricevuto, e il popolo palestinese sa come rispondere", ha detto. L'operazione è stata lanciata nei pressi dell'insediamento ebraico di Netzarim, dove attivisti palestinesi hanno aperto il fuoco contro le truppe israeliane con dei missili anticarro, secondo quanto si legge in un comunicato delle forze armate dello Stato ebraico.

Israele

Il muro di separazione voluto dal governo di Sharon non riflette il punto di vista degli israeliani: le autorita' dovrebbero quindi cambiare posizione su questo punto, onde evitare che i palestinesi si ritrovino confinati in un Bantustan di stampo sudafricano. E' l'appello lanciato da dieci organizzazioni israeliane per i diritti umani attive in Cisgiordania che, in una lettera aperta indirizzata al premier Ariel Sharon e al ministro degli Esteri di Gerusalemme Silvan Shalom, esprimono il loro dissenso per l'accanimento con cui il governo difende il muro di separazione. In qualita' di cittadini d'Israele ci opponiamo a questa presa di posizione, che non riflette necessariamente l'opinione pubblica israeliana, si legge nella missiva. Il documento e' stato firmato dai principali gruppi per i diritti umani dello Stato ebraico, tra cui 'Gush Shalom', 'Bat Shalom' e 'Yesh Gvul'. Per l'agenzia 'Misna' si tratterebbe di un'iniziativa senza precedenti. Proprio oggi un Comitato speciale del governo Sharon si riunisce a Tel Aviv per mettere a punto una linea di difesa per Israele in vista dell'imminente processo indetto dalla Corte di Giustizia Internazionale dell'Aja sulla costruzione del muro di separazione nei territori. Le udienze partiranno il 23 febbraio prossimo.

Irak

Sono centinaia le donne che hanno manifestato per le strade di Baghdad in segno di protesta contro il progetto legge sulla famiglia scritto dal Consiglio di Governo iracheno. Le manifestanti, tra cui anche la ministra dei lavori pubblici Nesrine al-Barwari, ritengono che il nuovo codice sia discriminatorio nei confronti delle donne e mina la famiglia irachena. . La rappresentante dell'organizzazione femminile parla anche di un passo indietro che annulla i progressi fatti dalle donne irachene negli ultimi 50 anni, mettendole alla merce' dei leader religiosi. La nuova legge stabilisce, di fatto, che tutto cio' che riguarda il matrimonio, il divorzio, la custodia e il mantenimento dei figli, l'eredita' e la famiglia in generale, rientri nelle competenze giuridiche delle corti della Shari'at. Il nuovo atto 137, emanato il 29 dicembre scorso con il sostegno dei rappresentanti americani, viene invece difeso dal portavoce del Consiglio provvisorio Hameid Al-Kafa'y come diverso rispetto al precedente in quanto rappresenta le differenze etniche e religiose nella societa' irachena attuale. Le donne avvocato mettono anche in guardia dal rischio che la nuova legge crei discriminazioni tra le varie etnie e religioni dell'Iraq. Con il nuovo codice della famiglia, prosegue l'avvocato, la societa' tornerebbe indietro al 1960, quando i legali dovevano rifarsi alle leggi dei sunniti, degli sciiti o di altre religioni. Secondo Zakia Ismail, avvocato e attivista, il codice civile emanato nel 1959 relativo agli affari di famiglia era il piu' progressista di tutto il Medioriente: limitava la poligamia e garantiva i diritti delle donne per la custodia dei figli in caso di divorzio. Critiche al progetto di legge vengono anche dalla Lega internazionale delle Donne. La legge irachena sulla famiglia attualmente in vigore - si legge in un comunicato stampa - e' il risultato di anni di lotte da parte del popolo iracheno e non una legge scritta da Saddam Hussein. Diversa la posizione delle donne sciite, che nei giorni scorsi sono scese in piazza in 500 per dimostrare a favore del nuovo progetto di legge. Secondo loro, infatti, la nuova legge permette a tutti i cittadini di esprimere la propria religione in contrasto con la precedente legge secolare e personale. Sosteniamo la decisione di applicare la Shari'at islamica nelle questioni personali - ha detto Fadil Al-Khatib, portavoce della Fondazione islamica - dal momento che garantisce i diritti delle donne.

Irak

Sono discordanti le versioni sul bilancio dell'attentato kamikaze compiuto di fronte all'hotel "Shaheen" a Baghdad, dove un furgone camuffato da ambulanza si è fatto esplodere. Secondo la polizia irachena sono state uccise quattro persone, mentre per il comando statunitense è morto solo l'autista del mezzo. Fonti ospedaliere hanno riferito che sono rimaste ferite 17 persone. Tra queste, secondo le autorità Usa, c'è un cittadino sudafricano del quale, in un primo momento, i dipendenti dell'albergo avevano comunicato la morte. L'esplosione è avvenuta intorno alle 6.40 del mattino. Gli agenti di sicurezza hanno aperto il fuoco contro un veicolo di colore bianco e con le insegne della Mezzaluna rossa (l'equivalente islamico della Croce Rossa) che faceva manovra intorno alle barriere di calcestruzzo nella strada. Testimoni hanno raccontato che il furgone è saltato in aria poco dopo, mentre in strada si è aperto un profondo cratere. Lo scoppio ha fatto tremare il primo dei tre piani dell'hotel Shaheen e ha danneggiato almeno tre palazzi e dieci macchine situati nelle vicinanze. Tra gli ospiti dell'albergo, frequentato soprattutto da occidentali, c'era anche il ministro del lavoro iracheno, Izara al-Majoun, rimasto illeso

Blair

Per il magistrato Downing Street non ha manipolato le prove contro l'Iraq. Terremoto nella tv britannica, che aveva accusato il governo: scuse in diretta e dimissioni per il suo numero uno.

Adm

Mentre infuria la polemica sull'effettiva esistenza delle presunte "armi di distruzione di massa" denunciate dall'Amministrazione Bush per giustificare la guerra in Iraq, il portavoce della Casa Bianca ha intrattenuto oggi i giornalisti su una sottile questione filologica, negando che la Casa Bianca abbia mai parlato dell'Iraq come una minaccia "imminente". "Io penso che qualcuno nei media abbia scelto di usare il termine 'imminente'. E' una parola che noi non abbiamo usato. Noi abbiamo parlato di minaccia "grave e in fase di addensamento", ha detto Scott McClellan. Una affermazione che trova scarso riscontro nei fatti. Il presidente Bush non ha mai definito l'Iraq di Saddam una "minaccia imminente", ma ha detto che che era "urgente"; il vice-presidente Cheney l'ha definita "mortale" e il segretario alla difesa Ronald Rumsfeld "immediata".

Iran

La principale organizzazione studentesca iraniana ha lanciato un appello a boicottare le elezioni legislative del 20 febbraio con un comunicato trasmesso dall'agenzia ufficiale Irna. La presa di posizione arriva nel mezzo di una polemica tra ultraconservatori e riformisti, i quali si son visti respingere numerose candidature alle legislative. L'Ufficio studentesco per il consolidamento dell'unita', che spesso e' stato portatore delle esigenze democratice nel paese, ha anche incitato i riformatori a rifiutarsi di organizzare la consultazione.

Francia

Malgrado i dubbi espressi da un numero crescente di esponenti della maggioranza il disegno di legge sulla laicità prosegue la sua strada: stamattina il consiglio dei ministri ha approvato il testo presentato dal ministro dell'Educazione Luc Ferry. Formato di tre soli articoli, il controverso progetto di legge prevede all'articolo primo il divieto di indossare "segni religiosi che manifestano ostensibilmente l'appartenenza religiosa degli alunni" nelle scuole pubbliche di ogni stato e grado. Il testo era stato modificato dal Consiglio di Stato, che ha specificato che il divieto riguarda il fatto di indossare i segni e non i segni stessi. La legge sarà esaminata dai deputati a partire dal 3 febbraio e sarà applicabile all'inizio del nuovo anno scolastico.

Unione europea

Gran bretagna

Da domani saranno declassati a "droga di livello C" (come gli antidepressivi e gli steroidi) i derivati della cannabis in Inghilterra e in Galles. Quindi, l'uso e il possesso di erba o hashish non comporteranno più l'arresto. A parte circostanze aggravanti come ad esempio se a fumare si tratta di minorenni, oppure se il consumo avviene in pubblico, oppure se il detentore è in prossimità di scuole. I consumatori della droga leggera potranno comunque essere segnalati dalla polizia.

G.R. 13,00

IMMIGRAZIONE La Filca-Cgil denuncia il lavoro in nero dei migranti nell'edilizia. Nonostante l'aumento del numero di regolarizzazioni degli extracomunitari, sono ancora 40mila gli operai edili che lavorano non in regola nei cantieri di Roma e provincia, di cui oltre 20mila stranieri. Lo segnala il segretario generale della Filca Cisl di Roma, Stefano Macale, che ricorda che sono 11.911 gli operai immigrati che lavorano in regola a Roma e i rumeni sono quasi il 60 per cento degli iscritti. Domani ricorre un anno dalla morte di Alessandro Tolli che ha perso la vita a 27 anni sepolto dalla terra mentre lavorava all'estensione di una rete fognaria a Castel di Leva. E' passato un anno dalla morte di Alessandro, ma per la sicurezza nulla e' stato fatto. SCIOPERI Le ore di sciopero per conflitti di lavoro, nel periodo gennaio-ottobre 2003, sono state 11,4 milioni di euro, in calo del 62,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rende noto l'Istat diffondendo oggi un dato parziale. Il 63,9% del totale (pari a 7,3 mln di ore) e' dovuto a vertenze non originate dal rapporto di lavoro, ma di carattere generale. Relativamente alle sole ore di sciopero per motivi originati dal rapporto di lavoro, la variazione percentuale del periodo gennaio-ottobre del 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002 e' in crescita del 39,1%. I 4,1 milioni di ore di sciopero per motivi originati dal rapporto di lavoro sono stati determinati prevalentemente da vertenze per rinnovi contrattuali (2,6 mln di ore) e da rivendicazioni economico normative (623 mila ore). L'analisi secondo l'attivita' economica, limitatamente alle sole ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro, mette in luce una concentrazione nell'industria (con il 46,7%); in particolare, la conflittualita' ha riguardato la branca delle industrie metallurgiche e meccaniche (con 1,6 mln di ore, pari al 39,7% del totale) e il settore della pubblica amministrazione, nel quale si sono rilevate 804 mila ore non lavorate, corrispondenti al 19,5% del totale. VICENZA Un ragazzino in carrozzella, affetto da una rarissima e grave malattia, la sindrome di Lesch-Nyhan, ha ricevuto lo sfratto e domani alle 9 sara' costretto a consegnare le chiavi del suo appartamento all' ufficiale giudiziario per essere sfrattato insieme alla madre dalla sua abitazione di Catania.

PALESTINA TREDICI LE VITTIME DEL RAID ISRAELIANO A GAZA - Fonti della Jihad islamica hanno riferito che cinque miliziani legati al movimento sono stati uccisi durante l'incursione e ha annunciato una risposta. Secondo una prima ricostruzione, gli scontri sono iniziati poco prima dell'alba. I palestinesi hanno cercato di fermare l'avanzata dei mezzi israeliani sparando razzi anticarro e facendo esplodere un ordigno telecomandato. I soldati hanno risposto al fuoco e hanno ucciso due persone. Dall'insediamento di Netzarim sono poi arrivati i rinforzi con carri armati e bulldozer e lo scontro si e' fatto ancora piu' violento. Sulle strade del quartiere d Zeitoun sono rimasti sette palestinesi -quasi tutti ventenni- e molti altri sono stati feriti. L'esercito ha confermato che il raid e' stato lanciato per "sradicare i miliziani" che prendono di mira l'insediamento di Netzarim a colpi di mortaio e che durante la notte avevano attacco una pattuglia di guardia all'insediamento IN MERITO ALLO SCAMBIO DI PRIGIONIERI una delegazione dell'esercito israeliano è partita oggi per la Germania, per identificare i resti dei tre soldati israeliani che verranno restituiti allo Stato dagli Hezbollah libanesi, sulla base dell'accordo raggiunto con la mediazione tedesca. Lo riferisce il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz. Un alto funzionario dell'amministrazione israeliana ha detto, a condizione di anonimato, che Israele non rilascerà nessun prigioniero fino a quando non saranno definitivamente identificati i resti dei tre militari. L'accordo prevede il rilascio di 436 prigionieri (400 palestinesi, 23 libanesi, 12 cittadini di diversi Paesi arabi e un tedesco accusato di sostenere gli Hezbollah) detenuti nelle carceri israeliane, in cambio della riconsegna a Israele dei resti dei tre soldati (Benny Avraham, Omar Suwad e Adi Avitan) e dell'uomo d'affari Elhanan Tannenbaum, tutti finiti nella mani degli Hezbollah nell'ottobre 2000. La delegazione è guidata dal cappellano militare Yisrael Weiss, e ne fanno parte anche medici legali della polizia israeliana. IRAN STUDENTI INVITANO A BOICOTTARE ELEZIONI - Il principale gruppo studentesco iraniano a favore della democrazia ha invitato a un boicotaggio nazionale delle elezioni del 20 febbraio. "Visto che il voto della gente non ha alcun effetto e che non c'e' possibilita' di avere elezioni libere e giuste, non c'e' motivo di parteciparvi", ha fatto sapere in una nota l'Ufficio per il consolidamento dell'unita'. Il gruppo, tenutosi finora fuori dalla crisi scoppiata due settimane fa per l'esclusione di migliaia di candidati riformisti, ha chiesto ai deputati moderati di proseguire i sit-in in Parlamento e di richiedere un rinvio del voto: "Cosi' come hanno fatto onestamente finora, devono continuare a opporsi a queste elezioni". Per l'Ufficio "l'errore e la sconfitta piu' grave per i riformisti" sarebbero quelli di arrendersi. Piuttosto si propone di convocare un referendum sul futuro della repubblica islamica per "uscire dal vicolo cieco" della trattativa con il Consiglio dei guardiani Invece il ministro degli esteri Frattini, in visita in Iran, si è detto fiducioso delle prossime elezioni in Iran e ha confermato gli ottimi rapporti bilaterali, politici ed economici, tra l'Italia primo partner commerciale europeo e l'Iran. Rapporti che prevedono un incremento dello sviluppo dell'8%, rafforzati dalla futura partecipazione italiana a un nuovo progetto per le infrastrutture e dalla riapertura degli istituti di cultura italiani in Iran. Frattini si è fatto promotore perché Teheran riallacci i rapporti con gli Usa, interrotti da 25 anni; rafforzi l'impegno per la stabilizzazione dell'Iraq e dell'Afghanistan e per la lotta alla droga, anche attraverso l'arrivo a Teheran del capo italiano dell'antidroga, e aumenti la collaborazione anti-terrorismo. Da parte loro gli iraniani hanno assicurato di voler mantenere l'impegno a sospendere ogni atto di arricchimento dell'uranio, Sono questi i risultati della visita-lampo compiuta dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, in Iran il 26 e 27 gennaio. IRAQ INTANTO SONO STATI STANZIATI 285MILA DOLLARI PER RICOSTRUIRE UNIVERSITA' BASSORA - Rinasce l'Universita' del Sud dell'Iraq a Bassora. Grazie a un contratto di 285mila dollari, assegnato al responsabile del progetto Halcrow RIG e all'azienda locale Al Ratba'a, sara' ricostruita parte dell'ateno distrutta dalle bombe durante la guerra. Gli interventi riguardano le sale di lettura, le classi per le lezioni e gli uffici dello staff. L'ateneo e' attivo dal 1970 ed e' frequentato da circa 22mila studenti. ECONOMIA Bruxelles. Il deficit italiano sfondera' il tetto del 3% del pil nel 2005, assestandosi al 3,5% (nel 2004 sara' al 2,8%). E la crescita sara' molto meno impetuosa di quanto ottimisticamente previsto dal governo italiano. E' l'analisi della Commissione europea, che oggi ha diffuso la sua valutazione dei piani di stabilita' oltre che dell'Italia, anche di Francia, Gran Bretagna, Grecia, Lussemburgo, Irlanda e Paesi Bassi VIOLENZE ALLA BOLZANETO, ALTRE CONFERME 'Secolo XIX' riferisce testimonianze ispettori penitenziari Genova, 28 gen. (Apcom) - "L'avevano chiamato comitato di accoglienza. Calci e pugni agli arrestati, appena arrivavano a Bolzaneto". E ' uno dei passi - e non il più grave - del verbale di interrogatorio reso da due ispettori della polizia penitenziaria alla Procura della repubblica che indaga sulle violenze accadute durante il G8 di tre anni fa. Lo rivela Il Secolo XIX che ne pubblica ampi stralci. Oltre alla violenza fisica esercitata sui fermati tradotti alla caserma di Bolzaneto vi è stata anche, secondo i due testimoni, una continua pressione psicologica: "Ricordo di aver visto qualcuno in piedi, con la faccia contro il muro, per cercare di riposare....ho visto agenti molto aggressivi, ho ritenuto di dover farli allontanare per prevenire episodi spiacevoli". E ancora: "Un collega mi disse che aveva assistito ad un episodio di violenza su un detenuto, colpito con un calcio.. l'ho accompagnato dal capitano perché riferisse". E' da ricordare che la caserma venne allestita come carcere provvisorio (appunto per il G8) con un apposito decreto ministeriale. Nell'edificio transitarono complessivamente oltre 500 persone, per la gran parte italiani. Nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura sono 43 i tutori dell'ordine che hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini. Le accuse sono: lesioni gravi, falso e abuso su detenu

G.R. 9,30

PALESTINA

TRE PALESTINESI UCCISI DURANTE RAID ISRAELIANO A GAZA Per ora si hanno soltanto notizie di fonte militare israeliana secondo cui il raid e' venuto in risposta a un attacco contro un insediamento israeliano. Testimoni hanno riferito di uno scontro a fuoco tra miliziani palestinesi e soldati israeliani entrati a Gaza con due carri armati e alcuni bulldozer. I mezzi corazzati erano partiti dall'insediamento di Netzarim. Secondo i sanitari, tra i feriti c'e' anche un paramedico la cui ambulanza e' stata colpita dal fuoco israeliano durante i soccorsi ai feriti

AFGHANISTAN

SOLDATO INGLESE UCCISO A KABUL = Nuovo attentato in Afghanistan. Un soldato britannico e' rimasto ucciso oggi ad est di Kabul alle 7 ora italiana, le 10.30 circa ora locale, in un'esplosione avvenuta sulla strada di Jalalabad, a poche centinaia di metri da Camp Sutter, dove e' raggruppato gran parte del contingente britannico di stanza nella capitale afghana. A darne notizia e' stato un portavoce del contingente multinazionale nel paese, l'Isaf. L'attacco e' stato compiuto con un veicolo imbottito di esplosivo scoppiato dopo essersi avvicinato a due mezzi dell'esercito britannico.

IRAQ

ATTENTATO A BAGHDAD TRE MORTI- Una ambulanza guidata da un kamikaze e' esplosa stamane contro la facciata di un hotel dove risiedeva il ministro del lavoro iracheno Sami Azara Al-Majun, che e' rimasto incolume. Nell'esplosione sono morte tre persone, secondo la polizia e le guardie dell'albergo. Abbiamo visto un veicolo venire contro l'hotel - ha detto un bodyguard del ministro, Abdulamir Kraybot - e abbiamo aperto il fuoco ma senza poter fermarlo. Poi e' esploso. Stando ai testimoni si e' trattato di un attentato suicida. L'albergo si trova vicino all'ambasciata di Polonia, un Paese della coalizione che comanda una divisione multinazionale in una delle cinque provincie irachene. L'attentato ha anche distrutto un ufficio della Forza di protezione delle ambasciate, gestito dalla polizia locale. Dopo l'esplosione numerosi clienti sono usciti dall'hotel in piagiama, alcuni trascinavano con se' i bagagli. Sul posto sono subito giunti i soccorsi e alcuni soldati americani a bordo di carri armati che si trovavano nelle vicinanze, mentre degli elicotteri sorvolavano la zona. I feriti per ora sarebbero cinque.

IMMIGRAZIONE

Arriverà questa mattina a Belo Horizonte il primo dei tre voli aerei con i quali le autorità statunitensi rimpatrieranno, una parte dei 1.627 cittadini brasiliani arrestati nell’ultimo anno perchè sprovvisti dei documenti d’immigrazione. E' il primo accordo in materia tra i due Paesi, che prevede il rientro di 260 persone nello Stato di Minas Gerais, di cui è originaria la maggior parte degli immigrati. L’accordo giunge dopo lunghe e laboriose trattative che hanno visto il Brasile non disposto a tollerare eventuali trattamenti umilianti nei confronti dei suoi cittadini, macchiatisi di un reato amministrativo come l’immigrazione illegale. Per questa ragione, il confronto tra i rispettivi negoziatori si è sbloccato solo quando gli Usa hanno accettato di non far indossare agli immigrati le uniformi carcerarie né le manette ai polsi. E' stato anche confermato dal ministero della Giustizia di Brasilia che i rimpatriati viaggeranno in compagnia di quattro parlamentari brasiliani offertisi per l’occasione; al loro arrivo, in dogana, saranno trattati come qualsiasi altro cittadino: nessuno di loro, inoltre, sarà fermato dalla polizia e ciascuno avrà la possibilità di lasciare immediatamente l’aeroporto. “Diverse autorità dei ministeri della giustizia e degli esteri, oltre alla polizia federale, offriranno la miglior accoglienza possibile e si adopereranno per risolvere i problemi doganali” dei rimpatriati, ha detto un portavoce del governo di Brasilia.

ELEZIONI USA

John Kerry ha portato a casa la seconda vittoria in otto giorni. Il senatore democratico del Massachussets ha conquistato anche il New Hampshire, lasciandosi alle spalle il diretto concorrente, l'ex governatore del Vermont, Howard Dean. Modesto risultato per il primo test del generale Wesley Clark, che i delegati democratici del New Hampshire hanno lasciato al 12 per cento. Kerry si trova ora in testa nella corsa alla nomination democratica per le elezioni presidenziali di novembre. La settimana scorsa Kerry appoggiato dal partito democratico aveva conquistato a sorpresa l'Iowa iniziando lo stacco da Howard Dean che invece è entrato in competizione con le gerarchie del partito democratico per la sua opposizione radicale alla politica di Bush sulla guerra e sulla sicurezza.

gror040128 (last edited 2008-06-26 09:58:22 by anonymous)