GR ORE 19.30
Palestina (audio)
Un elicottero da combattimento israeliano ha lanciato stamattina un missile contro un posto di polizia nel campo profughi di Khan Younis, profondo sud della Striscia di Gaza, ferendo un agente palestinese. Lo hanno riferito testimoni e fonti della sicurezza dell'Anp. Fonti dell'esercito israeliano hanno dichiarato che l'elicottero aveva preso di mira un gruppo di uomini armati, e di non aver ricevuto nessuna comunicazione su eventuali feriti. Una colonna corazzata israeliana si è spinta circa 200 metri all'interno del campo profughi, come aveva già fatto nelle prime ore di ieri mattina. I loro bulldozer hanno smantellato 10 abitazioni precedentemente evacuate. Una portavoce dell'esercito israeliano ha spiegato che si è trattato di un'operazione su scala ridotta e che i militari hanno già lasciato la zona Nelle citta' cisgiordane di Nablus, Ramallah ed Hebron, l'esercito ha catturato una ventina di palestinesi, alcuni dei quali sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati E un palestinese, Atef Awaja, di 19 anni, che era stato ferito dal fuoco di soldati israeliani lunedi' scorso a Rafah, nella striscia di Gaza, e' morto oggi in ospedale.
E poi la repressione dei palestinesi continua anche dopo, nelle carceri: è un carcere duro quello di Rimonim, dove gli israeliani hanno iniziato a trasferire i prigionieri palestinesi reclusi a Shatta. A denunciarlo e' uno dei legali palestinesi, Raed Mohamed, affermando che nel nuovo carcere manca il minimo per sopravvivere, come mobilio o bagni. Gli israeliani hanno vietato alla Mezza luna rossa l'accesso al carcere, aggiunge l'avvocato, per controllare le condizioni in cui vengono tenuti i prigionieri.
Palestina
Una sessantina di personalita' palestinesi moderate, tra le quali parlamentari come la signora Hanan Ashrawi e l' esponente politico di Al Fatah Abbas Zaki, hanno firmato un appello di esortazione alla popolazione palestinese a non ricorrere a violente rappresaglie contro Israele per l' uccisione dello sceicco Ahmed Yassin e a preferire invece la lotta non violenta contro l' occupazione. In un grande manifesto pubblicato oggi sul quotidiano Al Ayyam, organo ufficioso dell' Autorita' nazionale palestinese (Anp), i firmatari affermano che azioni di sanguinosa rappresaglia avrebbero il solo risultato di provocare reazioni israeliane ancora piu' dure e di danneggiare gli interessi della causa palestinese. Le personalita' esortano la popolazione palestinese a lanciare una nuova pacifica intifada e a privilegiare la lotta politica contro l' occupazione israeliana.
Israele-Usa
Israele propone il ritiro dalla Striscia di Gaza e lo smantellamento di sei insediamenti in Cisgiordania: Ganim, Kadim, Homesh, Sa-Nur, Mevo Dotan, e Hermesh. La proposta e' stata formulata da Dov Weisglass, capo dell'ufficio del premier Ariel Sharon, alle autorita' statunitensi nel corso degli incontri avuti a Washington negli ultimi due giorni. Weisglass, che ha incontrato il Consigliere per la Sicurezza nazionale di Washington, Condoleeza Rice, con la quale ha discusso delle concessioni chieste agli americani in cambio del disimpegno israeliano dai territori, prolunghera' la propria visita negli Stati Uniti di un giorno. Nei prossimi giorni, funzionari Usa ed israeliani stabiliranno definitivamente una data per un incontro tra Bush e Sharon, che dovrebbe svolgersi il 14 aprile.
Consiglio di sicurezza
E' previsto per oggi il voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla risoluzione presentata dall'Algeria - unico paese arabo membro dell'esecutivo Onu - per condannare l'uccisione dello sceicco Ahmed Yassin, leader spirituale e fondatore di Hamas, definita la piu' recente esecuzione extragiudiziale compiuta da Israele. Un testo - sul quale gli Stati Uniti hanno gia' annunciato l'intenzione di opporre il loro veto - che contiene al tempo stesso un'esplicita condanna di tutti gli attacchi diretti contro i civili e di tutti gli atti di violenza e di distruzione. Ma la bozza di risoluzione, contesta Washington - non fa menzione di Hamas quale gruppo responsabile di attacchi suicidi contro la popolazione civile israeliana. E' questa quindi la formulazione trovata dal'amministrazione Bush per evitare di votare a favore, e appare palesemente come una scusa per cavarsi dall'impaccio di dover lasciare isolato il suo alleato in medioriente.
Se la risoluzione ricevesse il minimo di voti favorevoli necessari alla sua adozione - nove - e venisse pero' fermata dal veto di uno dei cinque membri permanenti, chi l'ha presentata potrebbe chiedere la convocazione di una sessione di emergenza dell'Assemblea Generale dell'Onu per fare adottare il documento. Le risoluzioni dell'assemblea non sono vincolanti - a differenza di quelle del Consiglio - a meno che non riguardino questioni di bilancio, ma rappresentano l'espressione di una posizione e di una volonta' comune alla maggioranza degli stati membri dell'organizzazione.
Consiglio due
Forse anche per mitigare lo squilibrio all'interno del Consiglio di sicurezza, il cancelliere Gerhard Schroeder ha ribadito l'aspirazione della Germania a un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. E per la prima volta lo ha fatto oggi parlando in parlamento. Nella riforma delle Nazioni Unite - ha detto Schroeder al Bundestag - un seggio permanente dovrebbe andare a quei paesi che danno un contributo fondamentale per la difesa della pace nel mondo e della sicurezza internazionale. La Germania, ha aggiunto, e' pronta ad assumersi tale responsabilita'. L'eventuale ingresso della germania potrebbe significare un rafforzamento anche a livello internazionale dell'asse franco-tedesco, che già è operante in europa
Afghanistan
Il presidente afghano Hamid Karzai ha indicato a dei diplomatici che intende organizzare le elezioni presidenziali per settembre, anziche' per giugno come previsto, secondo quanto si e' appreso oggi da fonti diplomatiche concordanti. Un annuncio ufficiale in tal senso, secondo le stesse fonti, sara' fatto appena prima della conferenza di Berlino, che riunira' a partire dal 31 marzo una sessantina di Paesi e organizzazioni internazionali finanziatori dell'Afghanistan, e cioè di coloro che parteciparono alla famosa "Conferenza dei donatori". tra le motivazioni per il rinvio delle elezioni, non ci sono solo le difficoltà relative alla registrazione degli aventi diritto al voto, ma soprattutto la difficile situazione in alcune zone del paese, territorio di conquista per i "signori della guerra", come hanno dimostrato i recenti scontri dei giorni scorsi. Una situazione che sarebbe dovuta finire con l'intervento statunitense, i mesi della guerra, e che invece è rimasta esattamente identica, come tante, troppe cose, nel paese
Irak
Non è certo migliore la situazione in Irak, dove il passaggio dei poteri è ancora lontano. Bremer infatti, per nell'ansia di abbandonare al più presto ilpaese, insiste affinche ci sia almeno una parvenza di normalità, per non perdere la faccia. Ma normalità è lontana dal venire... Quattro iracheni, tra i quali un bimbetto di due anni, sono rimasti uccisi nel corso di un'operazione notturna condotta dalle forze statunitensi nel villaggio di Gazwan, 80km ad ovest di Baghdad. La notizia e' stata data un testimone locale, un avvocato 35enne che ha raccontato il sanguinoso episodio. "Sono morte quattro persone: un uomo, due donne e un bimbo di due anni; e quattro altri ragazzini sono rimasti feriti". L'esercito ha passato al setaccio il villaggio e rastrellato le case: l'operazione, che ha portato all'arresto di 14 persone, ha causato l'uccisione anche del bestiame, e il danneggiamento di case e automobili. Il racconto e' stato confermato da un cugino di una delle vittime.
Kosovo (audio)
Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, nel condannare nel modo più fermo i recenti atti di violenza di origine etnica in Kosovo, ha rivolto oggi un pressante appello ai dirigenti albanesi della regione ad assumersi le loro responsabilità e insieme ai rappresentanti della comunità internazionale, assicurare il pieno rispetto dei diritti umani, inclusi quelli di persone appartenenti alle minoranze nazionali. In una dichiarazione il comitato invita le parti ad astenersi da ogni provocazione, a condannare la violenza ed a fare in modo che i responsabili' siano portati davanti alla giustizia. Il Consiglio d'Europa informa che continuera' a seguire da vicino la situazione per definire meglio il suo contributo. A Mitrovika, abbiamo ascoltato simona, dell'assopace
Siberia
Un incedio è divampato questa mattina presso un impianto di gas naturale della Siberia centrale provocando un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Itar-tass. L'incendio ha raggiunto una stazione per la distribuzione del gas vicino ad una raffineria di petrolio nella città di Omsk, circa 2.250 chilometri a est di Mosca. Secondo quanto riferito ci sarebbe un numero non ancora precisato di vittime e feriti. Il portavoce del ministro per le Situazioni d'Emergenza russo, Andrei Yegorov, ha detto che due recipienti di gas sono esplosi presso la stazione. Il funzionario non ha saputo dare notizie specifiche sul numero di vittime.
Haiti
Il nuovo governo haitiano si è riunito per la prima volta ieri per affrontare i principali problemi del Paese, in particolare la urgente necessità di spingere i cittadini a deporre le armi, in questa nazione dove ribelli, bande di strada e carcerati in fuga seminano il terrore alla presenza di centinaia di soldati statunitensi. Il viceministro Auguste ha detto che il premier Gerard Latortue sta lavorando in collaborazione con i soldati statunitensi e francesi per fare del disarmo una priorità.
Ma i dirigenti politici caraibici intendono sospendere la partecipazione di Haiti al loro blocco regionale nel vertice della Caricom previsto per oggi. Motivo: mostrare di non accettare il premier provvisorio haitiano sostenuto da Washington e di sostenere l'ex presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide. La questione haitiana dominerà il vertice di due giorni dei dirigenti dei quindici Paesi dei Caraibi, hanno dichiarato le delegazioni presenti. I dirigenti caraibici hanno annullato una riunione prevista per ieri sera con il primo ministro haitiano Gerard Latortue, arrivato al potere dopo la deposizione di Aristide a fine febbraio. "A nostro avviso, Haiti non è automaticamente autorizzata a partecipare agli organi della comunità" caraibica, ha dichiarato il primo ministro di Saint Kitts e Nevis, Denzil Douglas. La settimana scorsa, Latortue ha dichiarato che sospendeva la partecipazione di Haiti al blocco delle 15 nazioni caraibiche per protestare contro l'arrivo di Jean-Bertrand Aristide in Giamaica. Continua quindi la crisi diplomatica tra Haiti e il resto dei paesi della comunità caraibica, che rischia di restare immutata finchè non si sarà fatta chiarezza sul reale ruolo avuto da Francia e usa nella destituzione di Aristide.
Costa d'avorio
Sono 11 i morti in costa d'avorio nelle manifestazioni ocntro il governo. I disordini sono scoppiati ad Abidjan durante una grande manifestazione di protesta contro il governo divisa in diversi percorsi. La meta dei dimostranti è il quartiere degli uffici, dove si trovano anche il palazzo presidenziale e i ministeri, conosciuto come Plateau. Si tratta del cuore della capitale commerciale e finanziaria della Costa d'Avorio. Secondo il portavoce dell'opposizione Bacongo Cisse, i dimostranti sono stati uccisi in diverse zone della città dall'esercito, nel tentativo di quest'ultimo di disperdere la folla.
Il governo ivoriano ha schierato da ieri carri armati e veicoli blindati nei posti strategici e ha ordinato la chiusura delle scuole di tutto il Paese, nel timore che la grande manifestazione indetta per oggi dai capi dell'opposizione possa degenerare. La marcia, indetta per chiedere una più rapida applicazione dell'accordo di pace del 2003, sarà il primo movimento di protesta di grande ampiegga organizzato contro il governo del presidente ivoriano Laurent Gbagbo dalla fine della guerra civile durata nove mesi. Il Fronte popolare ivoriano al potere accusa i partiti d'opposizione di fomentare un colpo di Stato. Le guardie presidenziali di Gbagbo hanno definito il centro della città "zona rossa" e la difenderanno con tutti i mezzi. I partiti d'opposizione hanno affermato che la manifestazione avrà luogo malgrado il divieto ufficiale di manifestazioni deciso dal governo.
Vertice Unione Europea
Riapertura delle discussioni sulla Costituzione europea, dichiarazione Ue contro il terrorismo, ma anche Medio Oriente, Kosovo, Afghanistan e strategia di Lisbona. Questi i temi principali che i capi di Stato e di governo Ue affronteranno oggi e domani nella riunione a Bruxelles, presieduta dal premier irlandese, Bertie Ahern. La futura Costituzione sarà il tema centrale sul quale si confronteranno i leader nel corso della cena di stasera. Ma prima di cena, il dossier 'di apertura' sarà quello del cosidetto terrorismo. Sull'onda dell'emergenza degli attentati di Madrid, l'Ue cerca di dotarsi di strumenti considerati idonei per portare avanti una lotta 'unitaria' contro il terrorismo internazionale. I capi di Stato e di governo adotteranno una dichiarazione contro il terrorismo preparata dai ministri degli Interni e degli Esteri. Il testo comprende la clausola di solidarietà Ue e la revisione del piano d'azione europeo contro il terrorismo adottato dopo l'11 settembre. Nel concreto, si tratterà di mettere in pratica il piano per inserire i dati biometrici (impronte digitali e dell'iride dell'occhio) nelle carte di identità e nei passaporti, e rafforzare la sicurezza sul modello del piano messo in atto per quello che riguarda il trasporto aereo.
ITALIA
Bologna, rivolta cpt
Una trentina di "ospiti" del CPT di via Mattei si trovano sulla tettoia della struttura per protestare contro il fatto di essere stati rinchiusi malgrado in possesso di regolare permesso di soggiorno. Due ragazzi sono riusciti a scavalcare il filo spinato e a prendere la via dei campi. Intanto all'interno del CPT sono arrivate le forze dell'ordine che stanno prendendo ad uno ad uno le persone detenute e li stanno picchiando. E' stato richiesto l'intervento di medici all'interno della struttura.
- Il servizio di radio città103 di bologna
Milano, arresti (audio)
Si è tenuta ieri sera un assemblea metropolitana a Milano presso il centro sociale ORSO per valutare gli arresti avvenuti ieri di orlando, Marta e mido, militanti dello stesso centro sociale e programmare le prime iniziative di solidarietà e di protesta. Unaltra assemblea organizzativa si terrà questa sera per definire meglio le prossime scadenze. Domani in occasione di un processo contro numerosi compagni per una manifestazione contro la guerra del kosovo di cinque anni fa, si terrà un presidio al tribunale e poi si organizzerà un volantinaggio e una presenza di controinformazione al corteo sindacale per lo sciopero generale. Sabato mattina iniziative delocalizzate su tutto il territorio metropolitano e nel pomeriggio manifestazione a Milano per chiedere la liberazione dei tre arrestati. Sabato 3 aprile manifestazione nazionale a Genova dove i tre compagni arrestati sono detenuti.
Livorno, presidio al porto (audio)
Il movimento livornese dopo aver fatto pressioni affinché ispettori controllassero la presenza di uranio impoverito sui mezzi, si è presentato oggi nel numero di una cinquantina di compagni provenienti dalle varie aree (dal centro sociale Godzilla che ha lanciato la proposta, alle forze aderanti al tavolo Bastaguerra, ai compagni del NEWROZ di Pisa) davanti all'ingresso della darsena dove nella giornata sono passati (o passeranno non si sa bene) i mezzi militari.
Torino, sgomberi (audio)
E' stato sgomberato ieri il centro sociale mucchio selvaggio di Torino. Da radio blackout, la corrispondenza
Roma, perquisizioni (audio)
Perquisite questa mattina alcune case di occupanti dello stabile di via dei lauri a roma. Secondo gli inquirenti, la perquisizione era motivata dalla ricerca di migranti clandestini, ma gli occupanti la respingono come pretestuosa e vòlta a giustificare l'ennesima azione repressiva.
Napoli (audio)
Da questa mattina i cittadini di Bagnoli, nella zona occidentale di Napoli, stanno attuando due blocchi stradali per impedire lo sversamento di ecoballe nell'ex area industriale dell'Italsider. Nella tarda serata di ieri, per fronteggiare l'emergenza rifiuti, il sindaco Rosa Russo Iervolino ha firmato l'ordinanza per creare un sito provvisorio di stoccaggio delle ecoballe. Il provvedimento si è reso necessario dopo il rifiuto di alcune regioni del nord Italia ad accogliere la spazzatura del capoluogo partenopeo. L'emergenza, che da molti giorni ha colpito soprattutto i centri della provincia di Caserta, di Avellino e di Salerno, da oggi sta interessando dunque anche la città di Napoli. La protesta e' scoppiata dopo che circa 40 camion hanno sversato rifiuti negli ex magazzini dell'Italsider, nell'area in attesa di bonifica. Quando i cittadini della zona se ne sono accorti, la maggior parte dei camion aveva gia' lasciato il luogo, ed e' scoppiata la protesta. Altri automezzi dell'Asia, l'azienda speciale che si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli, sono rimasti intrappolati per alcune ore a causa delle proteste della gente, soprattutto donne.
Terni (audio)
La Thyssenkrupp di Terni ha comunicato ai sindacati l'intenzione di mandare in esubero 161 dipendenti del settore magnetico, fra impiegati ed operai. Una decisione in violazione degli accordi sottoscritti dalla stessa multinazionale il 18 febbraio scorso, dopo un mese di protesta dellintera città contro lipotesi di chiusura del reparto magnetico dellacciaierie speciali terni. Thyssenkrupp si impegnò a mantenere la produzione del magnetico nel sito ternano e a presentare il nuovo piano industriale entro 90 giorni, ma questo non è mai avvenuto. I sindacati si sono rifiutati di discutere questa ipotesi; tra una settimana ci sarà un nuovo incontro: se non si arriverà ad un cambiamento di linea aziendale, i sindacati preannunciano nuove mobilitazioni
Fiat
Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese si prepara al nuovo stop della produzione. Lunedi' parte la cassa integrazione e l'attivita' riprendera' il 5 aprile. Dunque una settimana di Cig, e non due come previsto inizialmente dall'azienda, ma, spiega il delegato della Fiom Cgil, Roberto Mastrosimone, "da quanto sappiamo dovremo fermarci ancora un'altra settimana, forse a fine aprile. Molto probabilmente ci verra' comunicato nel corso della giornata". Lo stop coinvolgera' anche le fabbriche dell'indotto che lavorano in regime di just in time, ossia modulando le scorte sulla base dell'effettivo fabbisogno quotidiano. Oggi, dunque, e' l'ultimo giorno di lavoro per i 1.640 dipendenti, considerato che domani e' in programma lo sciopero generale.
GR ORE 13.00
Palestina
Un elicottero da combattimento israeliano ha lanciato stamattina un missile contro un posto di polizia nel campo profughi di Khan Younis, profondo sud della Striscia di Gaza, ferendo un agente palestinese. Lo hanno riferito testimoni e fonti della sicurezza dell'Anp. Fonti dell'esercito israeliano hanno dichiarato che l'elicottero aveva preso di mira un gruppo di uomini armati, e di non aver ricevuto nessuna comunicazione su eventuali feriti. Una colonna corazzata israeliana si è spinta circa 200 metri all'interno del campo profughi, come aveva già fatto nelle prime ore di ieri mattina. I loro bulldozer hanno smantellato 10 abitazioni precedentemente evacuate. Una portavoce dell'esercito israeliano ha spiegato che si è trattato di un'operazione su scala ridotta e che i militari hanno già lasciato la zona Nelle citta' cisgiordane di Nablus, Ramallah ed Hebron, l'esercito ha catturato una ventina di miliziani palestinesi, alcuni dei quali sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati E un palestinese, Atef Awaja, di 19 anni, che era stato ferito dal fuoco di soldati israeliani lunedi' scorso a Rafah, nella striscia di Gaza, e' morto oggi in ospedale. Lo hanno riferito fonti locali palestinesi
Palestina
Una sessantina di personalita' palestinesi moderate, tra le quali parlamentari come la signora Hanan Ashrawi e l' esponente politico di Al Fatah Abbas Zaki, hanno firmato un appello di esortazione alla popolazione palestinese a non ricorrere a violente rappresaglie contro Israele per l' uccisione dello sceicco Ahmed Yassin e a preferire invece la lotta non violenta contro l' occupazione. In un grande manifesto pubblicato oggi sul quotidiano Al Ayyam, organo ufficioso dell' Autorita' nazionale palestinese (Anp), i firmatari affermano che azioni di sanguinosa rappresaglia avrebbero il solo risultato di provocare reazioni israeliane ancora piu' dure e di danneggiare gli interessi della causa palestinese. Le personalita' esortano la popolazione palestinese a lanciare una nuova pacifica intifada e a privilegiare la lotta politica contro l' occupazione israeliana.
Israele-Usa
Israele propone il ritiro dalla Striscia di Gaza e lo smantellamento di sei insediamenti in Cisgiordania: Ganim, Kadim, Homesh, Sa-Nur, Mevo Dotan, e Hermesh. La proposta e' stata formulata da Dov Weisglass, capo dell'ufficio del premier Ariel Sharon, alle autorita' statunitensi nel corso degli incontri avuti a Washington negli ultimi due giorni. Weisglass, che ha incontrato il Consigliere per la Sicurezza nazionale di Washington, Condoleeza Rice, con la quale ha discusso delle concessioni chieste agli americani in cambio del disimpegno israeliano dai territori, prolunghera' la propria visita negli Stati Uniti di un giorno. Nei prossimi giorni, funzionari Usa ed israeliani stabiliranno definitivamente una data per un incontro tra Bush e Sharon, che dovrebbe svolgersi il 14 aprile.
Consiglio di sicurezza
E' previsto per oggi il voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla risoluzione presentata dall'Algeria - unico paese arabo membro dell'esecutivo Onu - per condannare l'uccisione dello sceicco Ahmed Yassin, leader spirituale e fondatore di Hamas, definita la piu' recente esecuzione extragiudiziale compiuta da Israele. Un testo - sul quale gli Stati Uniti hanno gia' annunciato l'intenzione di opporre il loro veto - che contiene al tempo stesso un'esplicita condanna di tutti gli attacchi diretti contro i civili e di tutti gli atti di violenza e di distruzione. Ma la bozza di risoluzione, contesta Washington - non fa menzione di Hamas quale gruppo responsabile di attacchi suicidi contro la popolazione civile israeliana. E' questa quindi la formulazione trovata dal'amministrazione Bush per evitare di votare a favore, e appare palesemente come una scusa per cavarsi dall'impaccio di dover lasciare isolato il suo alleato in medioriente.
Se la risoluzione ricevesse il minimo di voti favorevoli necessari alla sua adozione - nove - e venisse pero' fermata dal veto di uno dei cinque membri permanenti, chi l'ha presentata potrebbe chiedere la convocazione di una sessione di emergenza dell'Assemblea Generale dell'Onu per fare adottare il documento. Le risoluzioni dell'assemblea non sono vincolanti - a differenza di quelle del Consiglio - a meno che non riguardino questioni di bilancio, ma rappresentano l'espressione di una posizione e di una volonta' comune alla maggioranza degli stati membri dell'organizzazione.
Consiglio due
Il cancelliere Gerhard Schroeder ha ribadito l'aspirazione della Germania a un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. E per la prima volta lo ha fatto oggi parlando in parlamento. Nella riforma delle Nazioni Unite - ha detto Schroeder al Bundestag - un seggio permanente dovrebbe andare a quei paesi che danno un contributo fondamentale per la difesa della pace nel mondo e della sicurezza internazionale. La Germania, ha aggiunto, e' pronta ad assumersi tale responsabilita'.
Afghanistan
Il presidente afghano Hamid Karzai ha indicato a dei diplomatici che intende organizzare le elezioni presidenziali per settembre, anziche' per giugno come previsto, secondo quanto si e' appreso oggi da fonti diplomatiche concordanti. Un annuncio ufficiale in tal senso, secondo le stesse fonti, sara' fatto appena prima della conferenza di Berlino, che riunira' a partire dal 31 marzo una sessantina di Paesi e organizzazioni internazionali finanziatori dell'Afghanistan
Irak
Un commando di guerriglieri ha attaccato una pattuglia statunitense a nord di Baghdad, scatenando uno scontro a fuoco in cui sono rimasti uccisi un soldato americano e tre miliziani. Lo ha riferito stamattina l'esercito Usa. La battaglia si è svolta nella giornata di ieri nei pressi di Taji, una ventina di chilometri a nord della capitale irachena, come ha precisato il generale Mark Kimmitt, vicedirettore delle operazioni per il Centcom. Nell'episodio un altro soldato americano sarebbe rimasto ferito. Per il momento, l'esercito non ha fornito altri dettagli.
Kosovo
Il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, nel condannare nel modo piu' fermo i recenti atti di violenza di origine etnica in Kosovo, ha rivolto oggi un pressante appello ai dirigenti albanesi della regione ad assumersi le loro responsabilita' e insieme ai rappresentanti della comunita' internazionale, assicurare il pieno rispetto dei diritti umani, inclusi quelli di persone appartenenti alle minoranze nazionali. In una dichiarazione il comitato invita le parti ad astenersi da ogni provocazione, a condannare la violenza ed a fare in modo che i responsabili' siano portati davanti alla giustizia. Il Consiglio d'Europa informa che continuera' a seguire da vicino la situazione per definire meglio il suo contributo. Siberia Un incedio è divampato questa mattina presso un impianto di gas naturale della Siberia centrale provocando un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Itar-tass. L'incendio ha raggiunto una stazione per la distribuzione del gas vicino ad una raffineria di petrolio nella città di Omsk, circa 2.250 chilometri a est di Mosca. Secondo quanto riferito ci sarebbe un numero non ancora precisato di vittime e feriti. Il portavoce del ministro per le Situazioni d'Emergenza russo, Andrei Yegorov, ha detto che due recipienti di gas sono esplosi presso la stazione. Il funzionario non ha saputo dare notizie specifiche sul numero di vittime. Il nuovo governo haitiano si è riunito per la prima volta ieri per affrontare i principali problemi del Paese, in particolare la urgente necessità di spingere i cittadini a deporre le armi, in questa nazione dove ribelli, bande di strada e carcerati in fuga seminano il terrore alla presenza di centinaia di soldati statunitensi. Il viceministro Auguste ha detto che il premier Gerard Latortue sta lavorando in collaborazione con i soldati statunitensi e francesi per fare del disarmo una priorità. I dirigenti politici caraibici intendono sospendere la partecipazione di Haiti al loro blocco regionale nel vertice previsto per oggi. Motivo: mostrare di non accettare il premier provvisorio haitiano sostenuto da Washington e di sostenere l'ex presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide. La questione haitiana dominerà il vertice di due giorni dei dirigenti dei quindici Paesi dei Caraibi, hanno dichiarato le delegazioni presenti. I dirigenti caraibici hanno annullato una riunione prevista per ieri sera con il primo ministro haitiano Gerard Latortue, arrivato al potere dopo la deposizione di Aristide a fine febbraio. "A nostro avviso, Haiti non è automaticamente autorizzata a partecipare agli organi della comunità" caraibica, ha dichiarato il primo ministro di Saint Kitts e Nevis, Denzil Douglas. La settimana scorsa, Latortue ha dichiarato che sospendeva la partecipazione di Haiti al blocco delle 15 nazioni caraibiche per protestare contro l'arrivo di Jean-Bertrand Aristide in Giamaica. Sono 11 i morti in costa d'avorio nelle manifestazioni ocntro il governo. I disordini sono scoppiati ad Abidjan durante una grande manifestazione di protesta contro il governo divisa in diversi percorsi. La meta dei dimostranti è il quartiere degli uffici, dove si trovano anche il palazzo presidenziale e i ministeri, conosciuto come Plateau. Si tratta del cuore della capitale commerciale e finanziaria della Costa d'Avorio. Secondo il portavoce dell'opposizione Bacongo Cisse, i mqistranti sono stati uccisi in diverse zone della città dall'esercito, nel tentativo di quest'ultimo di disperdere la folla. Il governo ivoriano ha schierato da ieri carri armati e veicoli blindati nei posti strategici e ha ordinato la chiusura delle scuole di tutto il Paese, nel timore che la grande manifestazione indetta per oggi dai capi dell'opposizione possa degenerare. La marcia, indetta per chiedere una più rapida applicazione dell'accordo di pace del 2003, sarà il primo movimento di protesta di grande ampiegga organizzato contro il governo del presidente ivoriano Laurent Gbagbo dalla fine della guerra civile durata nove mesi. Il Fronte popolare ivoriano al potere accusa i partiti d'opposizione di fomentare un colpo di Stato. Le guardie presidenziali di Gbagbo hanno definito il centro della città "zona rossa" e la difenderanno con tutti i mezzi. I partiti d'opposizione hanno affermato che la manifestazione avrà luogo malgrado il divieto ufficiale di manifestazioni deciso dal governo. Riapertura delle discussioni sulla Costituzione europea, dichiarazione Ue contro il terrorismo, ma anche Medio Oriente, Kosovo, Afghanistan e strategia di Lisbona. Questi i temi principali che i capi di Stato e di governo Ue affronteranno oggi e domani nella riunione a Bruxelles, presieduta dal premier irlandese, Bertie Ahern. La futura Costituzione sarà il tema centrale sul quale si confronteranno i leader nel corso della cena di stasera. Ma prima di cena, il dossier 'di apertura' sarà quello del terrorismo. Sull'onda dell'emergenza degli attentati di Madrid, l'Ue cerca di dotarsi di strumenti adeguati per portare avanti una lotta 'unitaria' contro il terrorismo internazionale. I capi di Stato e di governo adotteranno una dichiarazione contro il terrorismo preparata dai ministri degli Interni e degli Esteri. Il testo comprende la clausola di solidarietà Ue e la revisione del piano d'azione europeo contro il terrorismo adottato dopo l'11 settembre. Nel concreto, si tratterà di mettere in pratica il piano per inserire i dati biometrici (impronte digitali e dell'iride dell'occhio) nelle carte di identità e nei passaporti, e rafforzare la sicurezza sul modello del piano messo in atto per quello che riguarda il trasporto aereo. Da questa mattina i cittadini di Bagnoli, nella zona occidentale di Napoli, stanno attuando due blocchi stradali per impedire lo sversamento di ecoballe nell'ex area industriale dell'Italsider. Nella tarda serata di ieri, per fronteggiare l'emergenza rifiuti, il sindaco Rosa Russo Iervolino ha firmato l'ordinanza per creare un sito provvisorio di stoccaggio delle ecoballe. Il provvedimento si è reso necessario dopo il rifiuto di alcune regioni del nord Italia ad accogliere la spazzatura del capoluogo partenopeo. L'emergenza, che da molti giorni ha colpito soprattutto i centri della provincia di Caserta, di Avellino e di Salerno, da oggi sta interessando dunque anche la città di Napoli. La protesta e' scoppiata dopo che circa 40 camion hanno sversato rifiuti negli ex magazzini dell'Italsider, nell'area in attesa di bonifica. Quando i cittadini della zona se ne sono accorti, la maggior parte dei camion aveva gia' lasciato il luogo, ed e' scoppiata la protesta. Altri automezzi dell'Asia, l'azienda speciale che si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli, sono rimasti intrappolati per alcune ore a causa delle proteste della gente, soprattutto donne. Una casetta con tanto di mattoncini dipinti e fiori al davanzale. L'hanno costruita i Verdi Sauro Turroni e Pecoraro Scanio in mezzo a Piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi, per protestare contro l'intenzione del governo di prorogare il condono edilizio. E l'hanno chiamata Casa abusiva delle liberta Br Sono stati condannati a 18 mesi di reclusione a testa 4 esponenti delle vecchie Brigate Rosse processati con l'accusa di propaganda sovversiva per aver rivendicato l'omicidio di Marco Biagi e per aver ricordato Mario Galesi ucciso in un conflitto a fuoco nel marzo 2003 ad Arezzo. Il giudice Francesco Castellano ha accolto in pieno le richieste del pm Armando Spataro il quale aveva sostenuto che il contenuto dei documenti delle Br e la loro lettura in Aula può influenzare altre persone e per questo è pericoloso. I difensori Sandro Clementi e Attilio Baccioli hanno spiegato "di non chiedere nemmeno l'assoluzione. Si tratta di persone che stanno in carcere perché non vogliono cambiare le loro idee". Secondo i legali "deve prevalere il diritto di manifestare il proprio pensiero al di là della sua pericolosità o meno". Le quattro persone imputate hanno lasciato l'aula, sostenendo che non c'erano neanche le condizioni per un processo.
Palestina Un elicottero da combattimento israeliano ha lanciato stamattina un missile contro un posto di polizia nel campo profughi di Khan Younis, profondo sud della Striscia di Gaza, ferendo un agente palestinese. Lo hanno riferito testimoni e fonti della sicurezza dell'Anp. Fonti dell'esercito israeliano hanno dichiarato che l'elicottero aveva preso di mira un gruppo di uomini armati, e di non aver ricevuto nessuna comunicazione su eventuali feriti. Una colonna corazzata israeliana si è spinta circa 200 metri all'interno del campo profughi, come aveva già fatto nelle prime ore di ieri mattina. I loro bulldozer hanno smantellato 10 abitazioni precedentemente evacuate. Una portavoce dell'esercito israeliano ha spiegato che si è trattato di un'operazione su scala ridotta e che i militari hanno già lasciato la zona Nelle citta' cisgiordane di Nablus, Ramallah ed Hebron, l'esercito ha catturato una ventina di miliziani palestinesi, alcuni dei quali sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati Israele-Usa Israele propone il ritiro dalla Striscia di Gaza e lo smantellamento di sei insediamenti in Cisgiordania: Ganim, Kadim, Homesh, Sa-Nur, Mevo Dotan, e Hermesh. La proposta e' stata formulata da Dov Weisglass, capo dell'ufficio del premier Ariel Sharon, alle autorita' statunitensi nel corso degli incontri avuti a Washington negli ultimi due giorni. Weisglass, che ha incontrato il Consigliere per la Sicurezza nazionale di Washington, Condoleeza Rice, con la quale ha discusso delle concessioni chieste agli americani in cambio del disimpegno israeliano dai territori, prolunghera' la propria visita negli Stati Uniti di un giorno. Nei prossimi giorni, funzionari Usa ed israeliani stabiliranno definitivamente una data per un incontro tra Bush e Sharon, che dovrebbe svolgersi il 14 aprile. Haiti Il nuovo governo haitiano si è riunito per la prima volta ieri per affrontare i principali problemi del Paese, in particolare la urgente necessità di spingere i cittadini a deporre le armi, in questa nazione dove ribelli, bande di strada e carcerati in fuga seminano il terrore alla presenza di centinaia di soldati statunitensi. Il viceministro Auguste ha detto che il premier Gerard Latortue sta lavorando in collaborazione con i soldati statunitensi e francesi per fare del disarmo una priorità. I dirigenti politici caraibici intendono sospendere la partecipazione di Haiti al loro blocco regionale nel vertice previsto per oggi. Motivo: mostrare di non accettare il premier provvisorio haitiano sostenuto da Washington e di sostenere l'ex presidente haitiano Jean-Bertrand Aristide. La questione haitiana dominerà il vertice di due giorni dei dirigenti dei quindici Paesi dei Caraibi, hanno dichiarato le delegazioni presenti. I dirigenti caraibici hanno annullato una riunione prevista per ieri sera con il primo ministro haitiano Gerard Latortue, arrivato al potere dopo la deposizione di Aristide a fine febbraio. "A nostro avviso, Haiti non è automaticamente autorizzata a partecipare agli organi della comunità" caraibica, ha dichiarato il primo ministro di Saint Kitts e Nevis, Denzil Douglas. La settimana scorsa, Latortue ha dichiarato che sospendeva la partecipazione di Haiti al blocco delle 15 nazioni caraibiche per protestare contro l'arrivo di Jean-Bertrand Aristide in Giamaica. Vertice Unione Europea Riapertura delle discussioni sulla Costituzione europea, dichiarazione Ue contro il terrorismo, ma anche Medio Oriente, Kosovo, Afghanistan e strategia di Lisbona. Questi i temi principali che i capi di Stato e di governo Ue affronteranno oggi e domani nella riunione a Bruxelles, presieduta dal premier irlandese, Bertie Ahern. La futura Costituzione sarà il tema centrale sul quale si confronteranno i leader nel corso della cena di stasera. Ma prima di cena, il dossier 'di apertura' sarà quello del terrorismo. Sull'onda dell'emergenza degli attentati di Madrid, l'Ue cerca di dotarsi di strumenti adeguati per portare avanti una lotta 'unitaria' contro il terrorismo internazionale. I capi di Stato e di governo adotteranno una dichiarazione contro il terrorismo preparata dai ministri degli Interni e degli Esteri. Il testo comprende la clausola di solidarietà Ue e la revisione del piano d'azione europeo contro il terrorismo adottato dopo l'11 settembre. Nel concreto, si tratterà di mettere in pratica il piano per inserire i dati biometrici (impronte digitali e dell'iride dell'occhio) nelle carte di identità e nei passaporti, e rafforzare la sicurezza sul modello del piano messo in atto per quello che riguarda il trasporto aereo. Venezuela La Sezione Costituzionale del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) ha annullato la risoluzione con la quale l’organo Elettorale della stessa alta corte, lo scorso 15 marzo, ordinava al Cne (Consiglio nazionale elettorale) di considerare valide 876.017 dei circa tre milioni di firme presentate dall’opposizione per la richiesta di convocare un referendum per la destituzione del capo dello Stato, Hugo Chávez. Il Cne considerava ‘sospette’ o semplicemente ‘incomplete’ queste firme; per questa ragione le aveva ‘sospese’, in attesa di decidere in quali giorni permettere ai presunti firmatari di recarsi in uno dei suoi uffici per completare le apposite schede in tutte le loro parti: dati, autografo, impronta digitale del pollice della mano destra. La decisione della Sezione Costituzionale è destinata ad aprire in Venezuela una dura battaglia legale perchè quest’organo del Tsj è considerato filo-governativo dai partiti dell’opposizione, riuniti nella ‘Coordinadora democrática’ (Cd), mentre la Sezione Elettorale è ritenuta apertamente ‘anti-chavista’. Potrebbe toccare alla Sezione Plenaria (20 giudici) dell’alto tribunale dirimere la controversia esplosa all’interno del Tsj con il rischio però di far ulteriormente slittare i tempi della convocazione dell’eventuale referendum. L’opposizione vorrebbe tenerlo entro la prima metà del 2004 (all’inizio di agosto si svolgeranno le elezioni amministrative, un appuntamento che sia la maggioranza sia l’opposizione temono); farebbe invece gioco agli ‘chavisti’, che puntano su un indefinito rinvio, o addirittura sulla cancellazione. GR ORE 9.30