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G.R. 13,00

IRAQ - Nassiriya,

Un convoglio di mezzi militari italiani è stato fattaccato con colpi di arma da fuoco, questa mattina, in una località poco distante da Nassiriya. I militari italiani hanno risposto al fuoco e sono riusciti ad allontanarsi senza che vi siano stati né feriti, né danni. Del convoglio faceva parte anche il mezzo con a bordo il generale Gian Marco Chiarini, comandante della Task Force italiana in Iraq.

Anche ieri una pattuglia del contingente italiano era finita sotto il fuoco ostile, nella stessa località. Quello odierno è l'ennesimo atto ostile contro i militari italiani da dopo la sanguinosa 'battaglia dei ponti'. La sede della Cpa, l'Autorità provvisoria della coalizione, è stata attaccata ben tre volte e in un caso due fucilieri di Marina sono rimasti feriti. In precedenza un agguato era stato compiuto ad pattuglia della Msu (l'Unità specializzata multinazionale) dei carabinieri ed un altro ad una squadra di bersaglieri che stava vigilando sul regolare svolgimento delle elezioni ad Al Gharraf: in quest'ultimo caso un militare era rimasto lievemente ferito ad una mano.

CAMBIO DI GENERALI IRACHENI PER LA NORMALIZZAZIONE DI FALLUJA

Gli Stati Uniti hanno deciso di destituire Jassim Mohammed Saleh, ex generale di Saddam. Nei giorni scorsi Saleh aveva preso il comando del battaglione iracheno incaricato di riportare l'ordine nella città. Al suo posto, dovrebbe arrivare un altro uomo proveniente dal passato regime. Si tratta di Mohammed Latif, un ex dirigente dei servizi segreti iracheni al tempo di Saddam.

INTANTO A MOSSUL

manifestazioni contro la nuova bandiera irachena introdotta dal Consiglio del governo provvisorio: stavolta sono state decine di studenti a manifestare per le strade di Mossul, ed alcuni di loro, armati, hanno sparato in segno di sfida per aria. Il nuovo vessillo, che -secondo i suoi detrattori- tra i vari difetti ha anche quello di ricordare la bandiera israeliana, ha provocato nei giorni scorsi un'ondata di proteste specie tra la comunità scita e quella sunnita del Paese. Piace invece alla minoranza curda.

SEMPRE A MOSSUL

due iracheni sono stati uccisi oggi da soldati americani mentre tentavano di piazzare una bomba. Lo ha detto un ufficiale americano nella città nel nord dell'Iraq. Il Colonnello Joseph Piek ha comunicato alla stampa che i due individui sono stati "sorpresi da una pattuglia mentre cercavano di piazzare l'ordigno" nel quartiere Wahda. I soldati americani hanno sparato provocando l'esplosione dell'ordigno e la morte dei due iracheni, ha aggiunto l'ufficiale

ISRAELE

Washington non si preoccupa eccessivamente dopo la inequivocabile bocciatura del piano Sharon da parte del Likud, il partito del premier. Per la Casa Bianca Israele potrebbe portare avanti ugualmente il cosiddetto "piano di spostamento degli insediamenti di Gaza e di parte della Cisgiordania", che il presidente George W. Bush considera "un passo importante e coraggioso verso la loro pace. . Intanto l'opposizione laburista preme ora per elezioni anticipate, mentre i palestinesi chiedono alla comunità internazionale la riapertura di un percorso di pace sulla base della Roadmap. Il premier Sharon chiarirà le sue intenzioni nel pomeriggio, dopo aver consultato in una riunione ristretta i più importanti ministri del governo.

THAILANDIA

Nella notte di domenica tre razzi partiti da lanciagranate M-79 hanno colpito una postazione della polizia a Thanto, a ridosso del confine meridionale della Thailandia con la Malesia. Nelle stesse ore una sede di uffici dell’amministrazione provinciale è stata data alle fiamme. È il primo episodio di violenza nelle turbolente regioni meridionali tailandesi, dopo la sconvolgente giornata del 28 aprile, quando oltre un centinaio di giovani armati di machete hanno preso d’assalto una decina di postazioni della polizia in località diverse delle province di Pattani, Yala e Songkhla. Negli scontri del 28 sono rimasti uccisi 107 assalitori, di cui 32 morti durante un raid della polizia in una moschea dove si erano rinchiusi, oltre a tre agenti e due soldati. L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto a Bangkok di aprire un’inchiesta sull’operato delle forze dell’ordine durante gli incidenti. La polizia riferisce che il lanciarazzi di fabbricazione statunitense utilizzato nella notte era tra gli strumenti bellici razziati da un deposito della polizia il 4 gennaio scorso a Narathiwat, nell’attacco che diede inizio alla ripresa della violenza nel sud della Thailandia. In quattro mesi sono rimaste uccise almeno 172 persone. Intanto rischia di incrinarsi il rapporto tra Bangkok e Kuala Lumpur (Malesia) che avrebbe offerto ospitalità temporanea ai cittadini tailandesi, molti dei quali di origini malesi, che volessero fuggire dal sud. Il governo di Bangkok ipotizza che dietro la ripresa della violenza nelle regioni meridionali ci siano gruppi di separatisti islamici, già attivi negli anni ’70 e ’80.

PAKISTAN

Un’autobomba è esplosa nel porto di Gawadar, nel Pakistan meridionale non distante dal confine con l’Iran, causando tre morti e nove feriti. Lo ha reso noto la televisione nazionale, precisando che le vittime sono cittadini cinesi, impegnati nella costruzione delle strutture portuali, che si stavano recando a lavoro su un furgone. L’automobile con l’esplosivo era parcheggiata ed è esplosa al passaggio del mezzo con gli operai. Fonti ospedaliere contattate da agenzie di stampa internazionali aggiungono che tre dei feriti versano in gravi condizioni, e tra le persone che viaggiavano sul furgone c’erano anche dei pachistani. Per il momento non si hanno indizi sugli autori dell’attentato la cui dinamica ricorda quello compiuto due anni fa contro tecnici francesi che lavoravano alla realizzazione di mezzi nautici nel porto di Karachi. L’8 maggio del 2002 un ordigno esplosivo era stato collocato all’interno di un pullman parcheggiato davanti all’Hotel Sheraton di Karachi. Nella deflagrazione rimasero uccisi 12 cittadini francesi e due pachistani, e 17 persone rimasero ferite. L’automezzo esploso era adibito al trasporto del personale della ‘Direzione delle costruzioni navali”, azienda francese con circa 80 dipendenti, impegnata nella costruzione di un sottomarino per conto del governo di Islamabad

FIAT MELFI

L'assemblea dei lavoratori dello stabilimento di Melfi della FIAT e delle aziende dell' indotto ha proclamato un altro sciopero di 8 ore fino alle 14 nell'ambito della vertenza che blocca gli impianti ormai da 15 giorni. Anche stamani ai presidi vi sono alcune centinaia di lavoratori che, pur rallentandolo hanno consentito il passaggio di coloro che intendevano recarsi a lavorare. Intorno alle ore 14 al cambio-turno, ci sarà una nuova assemblea che decidera' su altre 8 ore di sciopero. L'astensione dal lavoro dovrebbe continuare almeno fino a domani sera dopo la manifestazione che e' in programma a Roma. Sulla base degli esiti della manifestazione si decideranno eventuali ulteriori iniziative di lotta.

INTANTO sempre nel settore FIAT si terrà il 12 maggio, presso l'Unione Industriale di Torino, l'incontro fra Fiat Auto e sindacati metalmeccanici sullo stabilimento di Mirafiori. Lo hanno reso noto Fim, Fiom e Uilm torinesi. Subito dopo in fabbrica ci saranno le assemblee dei lavoratori.

ALITALIA VOLI REGOLARI DA QUESTA MATTINA SU INTERA RETE Alitalia torna questa mattina alla normalita': dopo i 54 voli cancellati ieri, infatti, la compagnia questa mattina non segnala alcuna irregolarita' ne' nella formazione degli equipaggi ne' nella turnazione degli aerei, e prevede quindi il ritorno alla regolarita' degli operativi. Fino ad oggi, per altro, e' in vigore la precettazione dei lavoratori decisa dal Prefetto lo scorso venerdi'. Questo pomeriggio, invece, iniziera' la trattativa tra azienda, governo e sindacati su piano industriale e requisiti di sistema con l'obiettivo di raggiungere un accordo entro giovedi', quando si terra' un consiglio di amministrazione della compagnia per approvare il piano, anche in vista dell'approvazione definitiva del bilancio 2003.

SCIOPERI TRENI STASERA AL VIA AGITAZIONE SULT Partira' alle 21 lo sciopero dei ferrovieri indetto dal Sult per 24 ore. Trenitalia ha comunicato che durante lo sciopero nazionale circoleranno due treni su tre della media e lunga percorrenza, e saranno assicurati i collegamenti Eurostar e Intercity tra Napoli, Roma e Milano.

SCIOPERO E BLOCCO DEL CENTRO DI ROMA PER LO SCIOPERO DEI TASSISTI - I tassisti romani aderenti alle cinque sigle sindacali Unica-Cgil, Cisl-Taxi, Ugl-Taxi, Ata-Casa e Ait, che da stamani alle sette sono in sciopero, stanno bloccando il traffico della capitale in pieno centro. Fermate le loro vetture a Circo Massimo, dove stamattina c'é stata la concentrazione di chi aderiva alla protesta, i tassisti, circa 4mila secondo gli stessi sindacalisti, hanno improvvisato un corteo che è stato bloccato all' altezza del Campidoglio, e che arriva fino alla Bocca della Verità. Il loro obiettivo è continuare la protesta a piazza Venezia, ma per il momento sono bloccati dalle forze dell' ordine. "La legge 21 non si tocc. No agli industriali" e "Di Carlo uccide la democrazia" sono due degli striscioni dei manifestanti che, con trombe e fischi, hanno paralizzato la viabilità del centro.

gror040503 (last edited 2008-06-26 09:48:59 by anonymous)