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G.R. ore 19.30

4 GIUGNO

Creano terrore gli esponenti di governo italiano per la giornata del 4 giugno a Roma. Oggi il vertice di sicurezza e mastella dichiara:Il governo autorizzi cortei solo in citta' diverse da Roma durante la visita di George Bush nella capitale. Lo chiede il leader di Ap-Udeur Clemente Mastella. Avevamo suggerito al governo þ ricorda - di rinviare a dopo le elezioni la visita del presidente Bush a Roma. In questo momento politico la ritenevamo, e la riteniamo, inopportuna. Cosi' non e' stato. E il 4 giugno, come e' gia' avvenuto a Genova in occasione del G8, rischiamo purtroppo episodi di guerriglia urbana che a pochi giorni dal voto verranno inevitabilmente strumentalizzati a fini elettorali. Chiediamo pertanto al governo - conclude Mastella - di autorizzare eventuali cortei soltanto in citta' diverse da Roma. Altrimenti, in presenza di disordini, lo invitiamo a non scaricare su altri responsabilita' che sarebbero sue e soltanto sue.

Si annunciano "misure senza precedenti" per una settimana ad alto rischio sul fronte dell' ordine pubblico: mercoledì la parata militare ai Fori Imperiali, in occasione della Festa della Repubblica; venerdì e sabato, l' arrivo del presidente americano George W. Bush nella capitale. Il complesso piano per evitare incidenti ed attentati verrà messo a punto oggi pomeriggio, nel corso del Comitato nazionale per l' ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal ministro del' Interno, Giuseppe Pisanu, che ha dichiarato: "siamo preoccupati, ma non spaventati. Ci prepariamo ad affrontare questa situazione nella maniera dovuta".

Al Comitato hanno partecipato i vertici delle forze dell' ordine, dei servizi segreti e del' Antiterrorismo. Per la prima volta, la riunione è stata aperta anche al prefetto ed al questore di Roma, Achille Serra e Nicola Cavaliere. A loro, spiega il Viminale, è affidata la responsabilità dell' attuazione delle indicazioni che scaturiranno dallo stesso Comitato. Le prove generali per la tenuta dell' ordine pubblico ci saranno mercoledì, con la parata militare: tutto il percorso è stato già "bonificato" dagli uomini delle forze dell' ordine: spariti i cassonetti, bloccati i tombini, rimosse le auto in sosta. E la stessa operazione riguarderà il tragitto dei cortei, non appena diverrà definitivo. Si temono azioni disturbo da parte degli antagonisti, mirate ad ottenere "ampio risalto mediatico".

Più complessa la situazione per l' arrivo di Bush A gestire la sicurezza del presidente Usa saranno anche uomini dei servizi e delle forze dell' ordine americane. I percorsi che saranno seguiti da Bush a Roma sono coperti dal massimo riserbo e saranno comunque "blindati" ai massimi livelli. ricordiamo che La Festa della Repubblica, è stata indicata più volte come tappa importante delle mobilitazioni 'verso il 4 giugno'. A Roma, il coordinamento Roma Città Aperta alla Pace darà vita all'iniziativa "Ponti tematici" sui ponti pedonali, con eventi di comunicazione, teatro di strada, musica, raccolta firme per il ritiro delle truppe italiane in Iraq. Per le 12 è previsto l'"imbandieramento di pace", ovvero l'esposizione di bandiere della pace su ponte Milvio, ponte Sant'Angelo, ponte Sisto, ponti dell'Isola Tiberina. In particolare, dal ponte Sant'Angelo suonerà una sirena che simulerà un bombardamento aereo, con lancio di fiori nel Tevere per ricordare le vittime di guerra. Per contestare la parata militare che sfilerà in via dei Fori Imperiali, appuntamento alle 9.30 all'incrocio tra via Labicana e via dei Normanni. Il 2 giugno scenderanno in piazza anche i pacifisti di Milano. Nel pomeriggio, in piazza San Babila, è prevista la manifestazione dal titolo "Via le truppe dall'Iraq - Basta occupazione in Palestina". A Bologna, nel corso della mattinata, il Social Forum formerà una catena umana "con simboli di pace" lungo il percorso della parata militare. A Torino, in serata, musica e poesia "al fianco della popolazione irachena" al Teatro Baretti. In piazza anche Mantova, con un presidio mattutino davanti alla Prefettura, e poi Brescia, Novara e Catania. Attac invece propone di celebrare una "Festa Elettronica della Repubblica" inondando di e-mail durante l'intera giornata l'indirizzo della Presidenza del Consiglio. Iniziative sono previste anche per il 3 giugno. A Roma si terrà un presidio davanti all'ambasciata Israeliana (ore 17), in vista dell'anniversario dell'occupazione di Cisgiordania e Gaza, organizzato dalla 'Rete Ebrei contro l'occupazione". A Milano, per tutto il giorno, il locale comitato Fermiamo la Guerra manterrà un presidio informativo in centro con volantinaggio. A Bologna, alle 20, "manifestazione di massa" che terminerà con un sit-in in P.zza Maggiore organizzata dal Tavolo Bolognese contro la guerra. A Torino, presidio antimilitarista in P.zza Castello. Il 4 giugno, giornata clou delle mobilitazioni pacifiste, il tutto si concentrerà nella capitale, con iniziative minori in altri centri. A Roma sono previste "iniziative diffuse" al mattino. Alle 16 un corteo partirà "da piazza della Repubblica per terminare a Porta San Paolo", dove fino a tardi si terrà un meeting con teatro, interventi e testimonianze.

IMMIGRAZIONE DIRITTO DI ASILO A NAPOLI 31 Maggio 2004 - 10.00 Durata: 6 minuti 35 secondi Manifestazione questa mattina a Napoli e Palermo degli immigrati richiedente asilo: diritti sociali e di cittadinanza contro la guerra lo slogan principale della manifestazione di Napoli a cui hanno aderito diverse associazioni di immigrati e centri sociali della Campania.

IMMIGRAZIONE - RIVOLTA IN VIA CORELLI 31 Maggio 2004 - 10.58 Durata: 3 minuti 53 secondi Resistenza aggravata a pubblico ufficiale e danneggiamenti. Sono queste le accuse mosse nei confronti di diciannove eimmigrati che venerdì , nel centro di via Corelli, hanno dato il via ad una rivolta dopo un tentativo di fuga. Tutti sono stati rinchiusi nel carcere di San Vittore. Venerdì scorso alcuni immigrati rinchiusi nel lager milanesi avevano annunciato l’inizio della protesta contro la legge Bossi-Fini. Una protesta annunciata gli immigrati avevano detto che avrebbero rifiutato il cibo. La protesta sarebbe durata mezz'ora e si sarebbe estesa dal cortile in alcune camerate con lancio di suppellettili, rotture di porte e finestre. Ilaria Scavazzi dell’Osservatorio su Via Corelli

Sono sbarcati nella notte a Lampedusa i 142 migranti che erano stati avvistati nel pomeriggio di ieri da un aereo dell'aeronautica militare a circa 180 miglia a sud dell'isola a bordo di una grossa barca in difficolta' a causa di una avaria al motore. Gli stranieri, tutti uomini adulti, hanno dichiarato di provenire dalla Palestina, dal Bangladesh e da altri paesi asiatici. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte, quando nel porto lampedusano sono approdate la nave "Urania" della marina militare, che aveva preso a bordo 87 immigrati, e la motovedetta della guardia costiera sulla quale erano stati imbarcati i restanti 55. La loro permanenza a Lampedusa sara' breve in quanto e' stato gia' deciso che verranno trasferiti presso strutture di accoglienza in Calabria e in Puglia.

Legge Urbani, oscurato per protesta il sito del ministero

Le assicurazioni del ministro Lucio Stanca, che proprio ieri aveva promesso una revisione della Legge Urbani che punisce il download e lo scambio di musica e film in rete anche a fini personali , favorisce le mutinazionali e società di diritti d'autore e della produzione culturale e che criminalizza in primo luogo chi vende i cd per strada con 4 anni di galera , non sono servite a placare le proteste. Dopo il blocco che la scorsa settimana aveva oscurato i siti di governo, Siae e Camera, oggi è andato in scena un nuovo netstrike, stavolta contro il sito internet del ministero dei Beni culturali.

Il sito del ministero a partire dalle 15, come era stato annunciato nei giorni scorsi, è risultato non raggiungibile. Ad "atterrarlo" è stata l'azione di migliaia di utenti che, per segnalare il loro dissenso nei confronti della norma, in contemporanea si sono collegati all'indirizzo web, sovraccaricando i server e paralizzando il traffico.

lavoro

economia Il Governatore della Banca d'Italia Fazio si trova in piena sintonia col neo presidente di Confindustria Montezemolo: Concertazione e ricerca queste le parole chiave del discorso del neo presidente di Confindustria, e si confermano tali anche per Antonio Fazio. Il governatore di Banca d'Italia le cita spesso nelle sue Considerazioni Finali come elementi fondamentali per sostenere la ripresa del nostro Paese. E se la ricetta e' molto simile, anche l'analisi della situazione economica, nelle parole di Fazio e Montezemolo, sotto molti aspetti coincide. Inoltre Fazio manifesta gravi preoccupazioni dell'aumento del prezzo del petrolio che grava sulla competitivita' delle aziende italiane, aggiungendo che le oscillazioni dei prezzi del petrolio sono negative per l'industria italiana.

iraq KUFA, 31 MAG - Violenti scontri sono avvenuti ieri sera tra miliziani e truppe Usa nella citta' santa di Kufa, nel corso dei quali sono morti 20 ribelli.Negli scontri hanno perso la vita anche due americani. A quello che riferiscono testimoni, ci sono state anche vittime civili: tra loro una donna uccisa mentre si trovava nella sua casa, alla periferia di Kufa, bombardata da colpi sparati da carri armati ed elicotteri americani. Tre dei suoi quattro figli sono stati feriti.

Medio Oriente Israele rinvia il dibattito parlamentare sul ritiro da Gaza La Knesset ha deciso di rinviare il dibattito sul piano di ritiro da Gaza. Il parlamento israeliano avrebbe dovuto cominciare oggi una discussione sul controverso progetto di sgombero degli insediamenti della striscia di Gaza e di alcuni della Cisgiordania, messo a punto da Ariel Sharon. "Il dibattito sul voto, previsto per oggi su richiesta di 40 deputati, è stato rinviato a martedì della prossima settimana" ha detto un portavoce della camera unica israeliana.

Israele: marciapiedi separati per uomini e donne - Gli uomini su un lato della strada, le donne sull'altro: questa la soluzione escogitata dai rabbini in un rione ultraortodosso di Tel Aviv. La 'Santa Separazione' e' stata adottata da un gruppo di zeloti nel rione di Bene' Braq, allo scopo di lottare contro la promiscuita' fra i due sessi. Lo riferisce il quotidiano Maariv, che sottolinea come la stradina sia tanto angusta quanto affollata, cosa che talvolta costringe i passanti a sfiorarsi. Queste istruzioni valgono anche per i bambini.

RUANDA Continuano gli scontri in Congo: 13 Morti in una settimana e civili in fuga verso il Ruanda

(Adnkronos/Dpa) - Non si fermano le violenze nella Repubblica democratica del Congo dove in una settimana si contano 13 morti negli scontri a nord di Bukavu, citta' di frontiera ad est, tra i militari e i seguaci del colonnello Jules Mutebusi, ex comandante del movimento di liberazione "Fronte per la democrazia congolesè (Rcd)", le cui milizie sono accusate dai peacekeeper dell'Onu di violenze contro i civili. A dar manforte ai miliziani di Mutebusi ci sarebbero in arrivo un migliaio di uomini armati: mentre i militari si sono ritirati a proteggere la citta', la colonna di ribelli sarebbe diretta a nord, dopo aver superato l'aeroporto presidiato dai peacekeeper dell'Onu. Da quando sono iniziati gli scontri, sarebbero migliaia i civili in fuga verso est, in Rwanda. Mutebusi e i suoi miliziani appartengono al gruppo etnico dei Banyamulenge, molto simile ai Tutsi del vicino Ruanda e parlano la stessa lingua.

SOMALIA Scontri a Mogadiscio, 60 morti, migliaia in fuga

Circa 60 persone sarebbero morte in tre giorni di scontri tra milizie rivali a Mogadiscio, dove nel fine settimana sono esplosi colpi di arma da fuoco, di mortaio e missili. La citta' aveva goduto di relativa stabilita' nell'ultimo anno, ma nelle ultime ore gli abitanti hanno rivissuto l'incubo della guerra tra fazioni in 13 anni ha messo il paese in ginocchio. Testimoni a Mogadiscio raccontano di aver visto migliaia di persone lasciare le loro case e la citta' per non cadere vittima del fuoco incrociato. Da tempo, i quartieri e le zone della capitale somala sono in mano a diversi clan di signori della guerra, che si combattono per controllare il territorio.

India: decine di contadini si uccidono per la siccità La siccità li ha spinti al suicidio. Un centinaio di contadini dalla regione indiana dell'Andhra Pradesh nei giorni scorsi hanno preferito togliersi la vita piuttosto che continuare a vivere nella miseria sopraffatti di debiti. La stampa indiana riporta oggi la notizia di decine di suicidi tra gli agricoltori della regione colpita da tempo da una grave siccità che ha reso ancora meno produttivi i terreni e diminuito la resa dei raccolti. Secondo alcuni le morti sarebbero invece causate da un provvedimento del governo che prevede aiuti economici per le famiglie dei contadini defunti

CRITICAL MASS NAZIONALE 31 Maggio 2004 - 10.52 Durata: 8 minuti 29 secondi Noi siamo il traffico . Questo lo slogan caratterizzante della Critical Mass nazionale che si è svolta nel fine settimana a Roma. Ascoltiamo Paolo uno degli organizzatori.

G.R. 13,00

IRAQ

NOTIZIE DI ATTENTATI:

Nuovo attentato nel cuore di Baghdad, dove un'autobomba e' esplosa e ha causato due morti e numerosi feriti. L'attentato e' avvenuto a Kindi, una delle strade principali del quartiere di Harthiyah. Testimoni hanno raccontato di aver visto una Mercedes che, dopo aver fatto un'improvvisa svolta, e' esplosa. Anche secondo fonti militari americane la deflagrazione e' stata causata da un'autobomba, ma altri testimoni riferiscono di un razzo o di un colpo di mortaio che potrebbe aver centrato la vettura.

Il responsabile dell'informazione del partito islamico iracheno (sunnita), Qahtam Kazem Al Rubai, e' stato assassinato domenica sera da alcuni sconosciuti a Mahmudiyah, a sud di Baghdad. Lo hanno annunciato oggi fonti della sua organizzazione politica. Il partito islamico iracheno, guidato da Mohsen Abdel Hamid, e' rappresentato nel consiglio di governo provvisorio di nomina statunitense. Ha svolto un ruolo importante nel raggiungere una tregua per porre fine ai combattimenti tra americani e insorti lo scorso aprile a Falluja.

Un'esplosione e' avvenuta oggi in Iraq, a Samawa, in una zona dove transitavano veicoli militari americani e giapponesi, senza fare vittime o danni tra i 550 soldati delle truppe di terra nipponiche che, insieme con il contingente olandese, hanno il loro quartiere generale alla periferia della citta, a meta' strada tra Najaf e Nassiriya.

Due soldati statunitensi sono stati uccisi in Iraq in due diversi attacchi a sud della città santa sciita di Kufa. Uno dei militari è stato colpito da una pallottola sparata da arma leggera mentre era in servizio di pattuglia. Il secondo è morto nel blindato colpito da un razzo anticarro Rpg.

PETROLIO

I quotidiani inglesi e americani sono molto preoccupati delle ripercussioni petrolifere dell'attentato in Arabia Saudita:

L'INDEPENDENT - "La crisi si abbatte sull'industria del petrolio saudita appena al Qaida rivendica il massacro di 22 persone". I timori che l'industria petrolifera del più grande esportatore di greggio nel mondo potrebbe implodere sono aumentati in seguito all'attacco terroristico a Khobar.

il FINANCIAL TIMES - "Il prezzo del petrolio è atteso a un aumento dopo gli omicidi" di ieri.

anche il NEW YORK TIMES -così commenta: l'attacco "aumenta i dubbi sulla capacità dell'Arabia Saudita di estrarre altro maggiore quantità di petrolio". Iraq, "la strada logora del consigliere Onu". Lakhdar Brahimi ha detto di volere un governo iracheno indipendente, ma il suo lavoro non è di facile adempimento. Torture Iraq, "i militari: l'esercito sta indagando sulle notizie di abusi e di furti ai danni dei civili iracheni".

SE L'APPROVVIGIONAMENTO DI PETROLIO E' UN PROBLEMA NON VA MEGLIO PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Il bilancio è del commissario europeo ai Trasporti e all'Ambiente, Loyola de Palacio, che ha presentato a Bruxelles un rapporto sui progressi realizzati nell'Ue verso i tre obiettivi fissati dalle direttive comunitarie per il 2010: raddoppiare dall'attuale 6% per cento al 12% per cento la quota delle fonti rinnovabili nella produzione totale di energia, portare dal 14% al 22% per cento la parte del consumo complessivo di elettricità prodotta con le stesse fonti rinnovabili, e raggiungere il 5,75% per l'uso dei biocarburanti nel consumo totale di carburanti per i trasporti. Ogni Paese si è dato degli obiettivi nazionali. I paesi più "verdi" nel settore energetico sono Danimarca, Germania, Spagna e Finlandia. Pressocchè nulle le politiche degli altri paesi tra cui l'Italia in questo settore.

GRAN BRETAGNA - l'Associazione musulmana della Gran Bretagna ha invitato i propri seguaci a boicottare il partito di governo alle urne. Tutto questo nonostante gli sforzi di Blair e colleghi di governo di accreditarsi di fronte agli elettori di fede musulmana, promettendo la sponsorizzazione di pellegrinaggi annuali a La Mecca, finanziamenti pubblici per scuole islamiche e modifiche fiscali per incoraggiare l'apertura di mutui per chi appartiene alle comunità musulmane. In un recente discorso elettorale il ministro degli Esteri Jack Straw ha sottolineato il fatto che il partito abbia eletto due parlamentari, candidato altri tre in dei seggi sicuri, nominato quattro Lord e abbia 200 consiglieri comunali musulmani. Ma l'ostilità suscitata dall'internvento in Iraq sembra aver avuto un effetto disastroso. Secondo i sondaggi, i laburisti sono crollati dal 75% al 38% nella comunità musulmana, facendosi raggungere dai liberaldemocratici, arrivati al 36%. Blair, intervistato dalla Bbc ieri mattina, ha ammesso che la questione della guerra sia stata "controversa" e che abbia monopolizzato la campagna elettorale, nonostante i tentativi laburisti di parlare dei risultati ottenuti nelle scuole e negli ospedali. L'Associazione musulmana britannica, guidata da Anas Altikriti, conta circa 1.000 affiliati ma non è da confondere con l'organo nazionale britannico dell'Islam, il Consiglio musulmano della Gran Bretagna. Altikriti, che si è candidato per conto del movimento pacifista Respect nel nord dell'Inghilterra, ha invitato gli elettori a votare 'tatticamente' per i candidati che si sono opposti alla guerra. L'unico laburista che ha ricevuto il suo appoggio è il sindaco di Londra Ken Livingstone, vecchio baluardo della sinistra Labour ed ex nemico del premier.

HAITI

Il quotidiano spagnolo EL PAIS - riporta questa mattina la notizia che "Il governo pensa di inviare un massimo di 300 soldati ad Haiti". Il ministero della Difesa progetta l'invio di un gruppo misto di 150-300 unità in appoggio alla forza latinoamericana di pace che sarà dispiegata nel paese caraibico da questa settimana.

COLOMBIA

E' stato rinvenuto cadavere in una strada di Santa Marta Carlos Mauricio García Fernández, conosciuto col nome di battaglia ‘Comandante Doble Cero’, leader della formazione paramilitare ‘Bloque Metro’: lo ha confermato la polizia colombiana, precisando che ‘Doble Cero’ è morto in circostanze non ancora chiare ed è già stato sepolto in un cimitero di Medellín, capoluogo del dipartimento nordorientale di Antioquia. ‘Doble Cero’, già guerrigliero dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), aveva fondato insieme a Carlos Castaño le ‘Autodifese contadine di Córdoba e Urabᒠ(Accu), poi confluite nel principale schieramento paramilitare colombiano, le famigerate Auc (Autodifese unite della Colombia) formazioni di estrema destra anti guerriglia e filo governative.

SOMALIA

Sono migliaia le persone che hanno abbandonato le proprie abitazioni nella zona nord di Mogadiscio a causa degli scontri, i più violenti degli ultimi anni, in corso da quattro giorni tra due 'signori della guerra' locali che si contendono il controllo di una pista d'atterraggio e del porto di Elman. Secondo fonti ospedaliere della capitale somala, solo nelle ultime 24 ore, sarebbero oltre 22 le persone uccise, portando così il bilancio totale dei combattimenti a più di 60 vittime e qualche centinaio di feriti. Tra loro si trovano sia miliziani dei due schieramenti, sia moltissimi civili rimasti coinvolti nelle sparatorie per strada o raggiunti da pallottole vaganti. I timori maggiori sono legati alla possibilità che i combattimenti si allarghino ad altre zone. Dal 1991, in seguito alla caduta del dittatore Siad Barre, la Somalia è un Paese senza Stato né istituzioni, sconvolta da scontri tra clan rivali, che comunque continuano a ricevere armi dall’esterno. A nulla sono servite finora le 13 conferenze di pace tra i numerosi clan somali, sempre fallite senza alcun accordo. I mediatori impegnati nei colloqui di pace, che si trascinano stancamente dall'ottobre 2002 in Kenya, sarebbero riusciti a riportare tutti i protagonisti della crisi somala al tavolo dei negoziati per discutere la composizione di un nuovo governo di transizione. Nei mesi scorsi molti dei principali 'signori della guerra' avevano abbandonato polemicamente le trattative organizzate dall'Igad (Autorità intergovernativa per lo sviluppo dei Paesi del Corno d'Africa

PALESTINA

Non sono bastate otto ore di intenso dibattito al governo di Ariel Sharon per trovare una soluzione sul piano di parziale ritiro unilaterale da Gaza: di fronte alla persistenti divisioni interne da parte del potente ministro delle finanze ed ex-premier Benjamin Netanyahu - Sharon ha preferito rinviare di almeno una settimana ogni decisione. All’incontro hanno partecipato tutti i componenti dell’esecutivo, i responsabili dell’intelligence militare e dello Shin Bet, i servizi di sicurezza, che per buona parte della giornata hanno cercato di accordarsi su come realizzare entro il 2005 il ritiro degli israeliani dalla Striscia di Gaza e dal nord della Cisgiordania. Stando a indiscrezioni riferite dalla stampa di Gerusalemme, sembra che solo 10 ministri si sarebbero dichiarati pronti ad appoggiare il piano di Sharon, mentre i restanti dodici – capeggiati appunto da Netanyahu - si sarebbero dichiarati contrari all’ipotesi di disimpegno dai territori palestinesi. Unanimità sembra invece esserci sulla necessità di nuovi ‘omicidi mirati’ ossia gli attentati terroristici dell'esercito israeliano per eliminare i leader dei movimenti palestinesi. Difatti mentre i ministri discutevano, l’esercito ha eliminato due capi di Hamas e un altro militante appartenente al movimento. Con una tecnica ormai consolidata, gli elicotteri dello Stato israeliano hanno preso di mira le vittime predestinate: due razzi hanno ucciso Wael Nassar, 31 anni, uno dei principali comandanti militari delle Brigate Ezzedin Al Qassam e Mohammed Zarzur, 30 anni. Il missile, lanciato nel popolare quartiere di Zaitun a Gaza City, ha provocato anche sette feriti, tra cui una donna e i suoi due figli. Intanto, Yasser Arafat in un’intervista a una televisione privata di Israele, si è detto pronto a "tendere la mano" al capo del governo di Tel Aviv, precisando che se il leader israeliano non vorrà incontrarlo direttamente, potrebbe comunque avere colloqui con il primo ministro del governo di Ramallah, Abu Ala. Per parlare di pace Arafat ha dichiarato di essere pronto a recarsi alla Knesset, il Parlamento israeliano.

ISRAELE

L' INTEGRALISMO E' DI CASA O MEGLI DI STRADA. Marciapiedi separati per uomini e donne per combattere la promiscuità. L'idea è venuta ai rabbini del quartiere ultraortodosso Bene' Braq di Tel Aviv. La notizia è riportata dal quotidiano Maariv. La strada in questione è una delle più affollate e strette dell'intera zona per questo i passanti sono costretti spesso a sfiorarsi, i rabbini hanno così pensato di far passare le donne sul lato dove si affacciano i negozi e gli uomini su quello opposto. Eppure ci sono ancora dei dmenti che parlano di "scontro di culture", Boh!!!

ITALIA

Il Governatore della Banca d'Italia Fazio si trova in piena sintonia col neo presidente di Confindustria Montezemolo: Concertazione e ricerca queste le parole chiave del discorso del neo presidente di Confindustria, e si confermano tali anche per Antonio Fazio. Il governatore di Banca d'Italia le cita spesso nelle sue Considerazioni Finali come elementi fondamentali per sostenere la ripresa del nostro Paese. E se la ricetta e' molto simile, anche l'analisi della situazione economica, nelle parole di Fazio e Montezemolo, sotto molti aspetti coincide. Inoltre Fazio manifesta gravi preoccupazioni dell'aumento del prezzo del petrolio che grava sulla competitivita' delle aziende italiane, aggiungendo che le oscillazioni dei prezzi del petrolio sono negative per l'industria italiana.

Sono sbarcati nella notte a Lampedusa i 142 migranti che erano stati avvistati nel pomeriggio di ieri da un aereo dell'aeronautica militare a circa 180 miglia a sud dell'isola a bordo di una grossa barca in difficolta' a causa di una avaria al motore. Gli stranieri, tutti uomini adulti, hanno dichiarato di provenire dalla Palestina, dal Bangladesh e da altri paesi asiatici. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte, quando nel porto lampedusano sono approdate la nave "Urania" della marina militare, che aveva preso a bordo 87 immigrati, e la motovedetta della guardia costiera sulla quale erano stati imbarcati i restanti 55. La loro permanenza a Lampedusa sara' breve in quanto e' stato gia' deciso che verranno trasferiti presso strutture di accoglienza in Calabria e in Puglia.

G.R. 9.30

IRAQ

Una bomba nascosta in un furgone e' esplosa al passaggio di una pattuglia olandese a Samawa, nel sud dell'Iraq, la citta' in cui operano anche 550 militari giapponesi. La deflagrazione non ha causato feriti. Due soldati statunitensi sono stati uccisi in Iraq in due diversi attacchi a sud della città santa sciita di Kufa. Uno dei militari è stato colpito da una pallottola sparata da arma leggera mentre era in servizio di pattuglia. Il secondo è morto nel blindato colpito da un razzo anticarro Rpg. Le nuove perdite americane arrivano mentre proseguono i combattimenti attorno alla citta' santa sciita di Najaf, giunti al quarto giorno da quando Sadr ha offerto una tregua agli Usa. Nella notte i carri armati americani sono avanzati verso la moschea di Kufa e ci sono stati scambi a fuoco con i miliziani dell'Esercito di Mehdi fedele a Sadr. La moschea e' stata centrata da numerosi proiettili e cinque civili sono rimasti feriti. A Kufa, vicino Najaf, i militari americani hanno distribuito volantini in cui offrono denaro in cambio della consegna di armi.

ISRAELE

Il premier Ariel Sharon non terra' stasera alla Knesset (parlamento) un atteso intervento sulla sua politica di disimpegno dai palestinesi. Lo ha reso noto la radio militare. Sharon ha spiegato di essere stato obbligato a rinunciare a quell'intervento per impegni assunti in precedenza. La precisazione del premier e' stata annunciata dopo che esponenti della coalizione avevano minacciato di votare contro di lui. A quanto pare, Sharon terra' la settimana prossima il suo discorso sul ritiro da Gaza La situazione politica si presenta quanto mai intricata. Sharon dovra' affrontare la lista parlamentare del Likud che insiste affinche' egli si attenga al voto negativo sul ritiro da Gaza espresso all' inizio di maggio dalla maggior parte dei membri del partito. I membri di due liste della coalizione di governo (Partito Nazional-religioso e Unione Nazionale) criticano la politica di Sharon e al momento del voto potrebbero decidere di astenersi, di assentarsi dall'aula oppure anche di votare contro. Complessa pure la situazione della opposizione laburista che la settimana scorsa aveva presentato una mozione di sfiducia verso Sharon e che e' adesso indecisa se sia preferibile cercare in tutti i modi di mettere fine al suo governo, oppure al contrario sostenere la sua attuale intenzione di ordinare un ritiro generale da Gaza. Secondo alcuni osservatori, il quadro politico e' talmente confuso che sembra adesso prendere consistenza la ipotesi di elezioni anticipate

PAKISTAN

Un leader religioso di fede sunnita, ‘mufti’ Nizamuddin Shamzai, è stato ucciso da ignoti ieri mattina a Banori, sobborgo di Karachi (Pakistan meridionale). Shamzai, 70 anni, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco provenienti da varie direzioni mentre usciva di casa in automobile ed è poi deceduto, mentre suo figlio, una guardia del corpo e l’autista sono rimasti feriti. Dopo l’omicidio gruppi di studenti sunniti sono scesi in piazza provocando disordini, nei quali è rimasta ferita una decina di persone (tra cui otto poliziotti) ed è stata danneggiata un’accademia islamica vicino a una moschea. Non è ancora chiaro se l’assassinio sia collegato alla rivalità tra sunniti e sciiti, sempre molto intensa nella città portuale di Karachi. Il presidente pakistano Pervez Musharraf ha condannato l’attentato e sollecitato le autorità a individuare e punire i colpevoli

VENEZUELA

Il leader dell'opposizione venezuelana Enrique Mendoza ha annunciato l'avvenuta raccolta di un numero sufficiente di firme per celebrare l'otto agosto un referendum per chiedere la revoca del mandato al presidente Hugo Chavez. Mendoza ha poi chiamato i suoi sostenitori in tutto il Paese a scendere in piazza per una grande manifestazione di sostegno al referendum. Il presidente della Junta Nacional Electoral (Jne), Jorge Rodriguez ha pero' stigmatizzato l'annuncio di Mendoza, dichiarando che gli unici risultati validi in merito alla verifica delle firme raccolte saranno quelli annunciati dal Jne, attesi fra il quattro e il cinque giugno.

ITALIA

Sono sbarcati nella notte a Lampedusa i 142 migranti che erano stati avvistati nel pomeriggio di ieri da un aereo dell'aeronautica militare a circa 180 miglia a sud dell'isola a bordo di una grossa barca in difficolta' a causa di una avaria al motore. Gli stranieri, tutti uomini adulti, hanno dichiarato di provenire dalla Palestina, dal Bangladesh e da altri paesi asiatici. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte, quando nel porto lampedusano sono approdate la nave "Urania" della marina militare, che aveva preso a bordo 87 immigrati, e la motovedetta della guardia costiera sulla quale erano stati imbarcati i restanti 55. La loro permanenza a Lampedusa sara' breve in quanto e' stato gia' deciso che verranno trasferiti presso strutture di accoglienza in Calabria e in Puglia.

gror040531 (last edited 2008-06-26 09:50:34 by anonymous)