GR ORE 19.30

Esteri

Irak

È avvenuto oggi il preannunciato passaggio di poteri in Iraq tra il capo dell'amministrazione provvisoria americana e il nuovo primo ministro iracheno: un gesto che segna formalmente la conclusione dell'occupazione statunitense durata 456 giorni. Con 48 ore di anticipo rispetto alla data del 30 giugno e con una cerimonia dai toni minori, alle 10:30 locali (le 08:30 ora italiana) l'americano Paul Bremer ha passato il testimone al primo ministro iracheno Allawi. Il passaggio dei poteri tra il governatore americano Bremer e il nuovo governo iracheno si dice sia stato anticipato ad oggi per motivi di sicurezza. Tuttavia non è stato firmato un accordo formale tra l'esecutivo e la coalizione e restano delle divergenze sul ruolo che svolgerà quest'ultima e sul controllo delle forze militari. Gli Usa hanno scelto di andarsene in sordina, rinunciando alla grande scenografia che era stata approntata per l'occasione: niente televisioni, niente dirette, soprattutto niente Bush. A decidere per questa mossa a sorpresa il timore di azioni spettacolari, segno della consapevolezza che in realtà non c'è passaggio di poteri, perchè nè la Cpa prima, nè il nuovo governo ora sono in grado di governare il paese. Non è un caso neanche il fatto che il nuovo primo ministro negli ultimi giorni abbia insistito pesantemente sul tema delal sicurezza, definendolo la sua priorità. Coprifuoco e leggi marziali potrebbero essere imposti nelle zone più turbolente, mentre è allo studio un progetto di legge detta di "difesa della sicurezza pubblica".

Turchia

Una trentina di persone sono rimaste ferite negli scontri, tra cui 25, di cui 5 pèoliziotti, hanno dovuti subire delle cure, seconde quanto riferisce l'agenzia stampa Anatolia. Il rappresentante della polizia di Istanbul ha fatto sapere che una ventina di persone sono stati arrestati nel corso della giornata. In vista della riunione dei dirigenti dei 26 paesi mambri della Nato il governo aveva vietato qualsiais rassembramento all'interno di un perimetro situato a kilometri di distanza del sommit. Nella mattina 2000 persone con bandiere rosse scandendo lo slogan " Nato , Istanbul sarà la tua tomba" si sono riunite in un quartiere limitrofo, più vicino al summit di quanto permesso. La polizia in tenuta anti sommossa li ha dispersi. In una successiva manif in un altro quartiere e stato fatto uso di gas lacrimogeni, i manifestanti denunciano anche l'uso di armi da fuoco. Già domenica 20.000 persone avevano manifestato contro la venuta di Bush e il sommit Nato.

Turchia

L'organizzazione di estrema sinistra turca Dhkp-C si e' scusata con la popolazione turca per le vittime ed i feriti provocati dall'esplosione involontaria di una bomba giovedi' scorso su un autobus di Istanbul che ha provocato 4 morti e 21 feriti, affermando che la bomba doveva colpire solo lo stato turco e non la popolazione. Noi ci scusiamo con la popolazione turca. La nostra tristezza e' grande di fronte ad un incidente che non ha precedenti in 34 anni di storia e' detto in un comunicato inviato al giornale turco Vatan. La bomba e' esplosa giovedi' scorso su un bus di Istanbul mentre veniva trasportata da una militante del Dhkp-C (Fronte partito rivoluzionario per la liberazione del popolo), Semiran Polat, di 29 anni, gia' ricercata dalla polizia, che e' morta sul colpo. Il comunicato non chiarisce quali obbiettivi la bomba era destinata a colpire, ma precisa solo che si trattava di obbiettivi dello stato turco.

Guantanamo

La clamoroso sentenza della Corte Suprema, con cui pur riconoscendo che il degli Stati Uniti ha l'autorita' di ordinare detenzioni senza processo si riafferma il diritto di tutti i 'combattenti illegali, compresi i 600 di Guantanamo, di fare ricorso presos tribunali federali, arriva a pochi giorni dall'annuncio del Pentagono dell'avvio dei primi processi da parte della commissione militare per revisionare lo status dei prigionieri e stabilire se qualcuno potra' essere rilasciato. Una mossa che molti avevano giudicato come una risposta dell'amministrazione Bush alle critiche ed alle pesanti accuse rivolte al Pentagono, dopo lo scandalo delle torture ad Abu Ghraib, per il modo in cui sono detenuti e, soprattutto, interrogati i 595 sospetti terroristi alcuni dei quali da oltre due anni rinchiusi nel buco legale di Guantanamo. Ad annunciare l'avvio dei processi era stato il segretario per la Marina, Gordon England, incaricato di prendere la decisione finale sullo status di ogni singolo sospetto terrorista detenuto dagli americani nella base militare statunitense a Cuba, dopo che i singoli casi saranno valutati da una commissione composta da tre militari durante udienze che saranno chiuse al pubblico ed alla stampa. (segue) Spero che nel giro di alcune settimane avremo le prime riunioni della commissioni che fara' le sue valutazioni e mi inoltrera' le raccomandazioni aveva detto England, precisando che verranno contattati anche i governi dei paesi di provenienza dei vari detenuti per inoltrare informazioni alla commissione giudicante. Secondo quanto aveva annunciato il militare, ai singoli detenuti verra' riconosciuto il diritto di testimoniare durante le udienze a porte chiuse e - assicurano dal Pentagono - verranno rilasciati a meno che non sara' stabilito che ancora costituiscono una minaccia per gli Stati Uniti ed i loro alleati. O se ancora si ritiene che possano essere in possesso di intelligence importante per Washington. Recentemente la stampa americana ha accusato l'amministrazione Bush di aver sistematicamente esagerato il valore delle informazioni ottenute durante gli interrogatori dei 'combattenti illegali nemici' a Guantanamo. Ma ora la sentenza della Corte Suprema potra' costringere il Pentagono ed i legali della Casa Bianca a rivedere tutta la procedura.

Aubonne (audio)

E' iniziato stamattina il processo ai compagni e alle compagne che nel giugno e luglio dello scorso anno parteciparono ad una delle azioni contro il vertice del g8. la corrispondenza dalla svizzera

Francia

GAY PRIDE

LE MONDE | 28.06.04 Les appels à la lutte contre l'homophobie ont supplanté ceux en faveur du mariage gay, samedi 26 juin, à Paris, tandis que drag-queens, travestis, chars et musique techno animaient le cortège. Avec ses chars d'étudiants en tête, son camion des grandes écoles (HEC, Centrale, ESCP), ses ballons de syndicats d'enseignants, l'édition 2004 de la Marche des fiertés lesbiennes, gaies, bi et trans (LGBT), ex-Gay Pride, samedi 26 juin à Paris, a des allures de manif pour l'éducation. Et c'en est une ! "Sexiste à 5 ans, homophobe à 30", prévient un panonceau sous un jeune homme "cherchant désespérément son Ken", plutôt qu'une poupée Barbie.

Sur les affichettes, "Priorité à la lutte contre l'homophobie" et "Prévention à l'école", lit-on principalement. "Pour moi, depuis la classe de première, ce ne sont que des railleries, des blagues vaseuses et incessantes", confie Audrey, lesbienne, actuellement en faculté de droit à Melun (Seine-et-Marne). Alors il y eut ce "ras-le-bol", ce "ça suffit !" conjugué à celui de ses amies. Elle est venue à sa première Marche, a collé rageusement deux autocollants sur son ventre : "Assez de promesses, des actes !" Et la voilà sous une débauche de décibels techno, derrière le calicot de "la fierté lesbienne" pour lutter contre l'homophobie.

Le gouvernement a récemment dévoilé son projet de loi pour faire la traque aux discriminations et propos homophobes. "Ce n'est pas la solution miracle", estime Gildas, étudiant brestois de première année en sociologie. Coiffé d'un bonnet d'âne blanc sur lequel on lit en lettres noires "Homo", l'étudiant affirme : "Tout cela, c'est avant tout une question d'éducation. Cela pourrait passer par une éducation aux sexualités. Pour ma part, les petites phrases dans le dos, ça a cessé quand, en première, au lycée, j'ai réussi à m'assumer."

Philippe Castel, conseiller principal d'éducation et porte-parole du groupe contre l'homophobie du Syndicat national des enseignements de second degré (SNES), se souvient des difficultés lors de sa titularisation et évoque celles, plus récentes, d'un collègue qui défile torse nu en pantalon de camouflage. Mots entre collègues ou vis-à-vis des élèves. "L'intolérance tue", affirme un carton. "L'égalité des chances commence par l'acceptation des différences", propose un autre.

C'est finalement comme une envie de tirer une sonnette d'alarme, dans tous les secteurs d'activités. "Des propos homophobes, j'en entends tout le temps à l'hôpital, de la part de collègues ou vis-à-vis des patients", observe Franck Poiret, infirmier, qui préside le tout récent mouvement Rainbhôpital, l'association des lesbiennes et des gays de l'Assistance publique-Hôpitaux de Paris (AP-HP). Et de s'indigner de ce qu'un psychiatre enseignant dans un centre de formation aux soins infirmiers peut encore présenter l'homosexualité comme une anomalie mentale.

Dans le cortège de plus d'un demi-million de personnes, assourdi par les basses et les percussions, on compte peu de mises en scène de mariages gays, avec casseroles, traînes, hauts-de-forme et bouquets de pivoines. Trois ou quatre, guère plus. Une misère à côté des cohortes de drag-queens et de travestis aux faux seins, parfois bulles de plastique emplies de Smarties. "Le mariage, en soi, ce n'est pas la question, estime un couple de lesbiennes quadragénaires non pacsées. La question, c'est celle, plus large, de l'égalité des droits." Ainsi, "L'égalité, c'est pas du luxe, c'est un service public !", lance l'association des LGBT des industries électriques et gazières dans un déluge de watts, à la suite des Personn'ailes d'Air France, des Gare ! de la SNCF, ou des gays de la RATP et de la police.

"L'égalité maintenant !", hurle l'un des rares mégaphones du cortège, brandi par un membre de SOS-homophobie. Quelques slogans sur l'homoparentalité complètent le florilège, tandis qu'un regain d'activité semble agiter les associations de prévention des risques du sida. Les échantillons de préservatifs pleuvent. Act Up, incisive et politique, assure que "la droite fait plus vomir que le Combivir" (antiviral utilisé pour le traitement du sida). En presque queue de peloton, les partis, essentiellement de gauche, assurent le mouvement de leur solidarité, tandis que, derrière la banderole de tête, en avant du cortège, des figures ont pris position : le maire de Paris, Bertrand Delanoë, le président du conseil régional d'Ile-de-France, Jean-Paul Huchon, Dominique Strauss-Kahn (PS), Alain Krivine (LCR), ou Jack Lang (PS), en électron libre dans les couloirs de bus.

Noël Mamère, maire de Bègles (Gironde), en vedette américaine du mariage gay, a préféré défiler au cœur des Verts, en plein cortège. Tandis qu'à droite, les militants de Gay Lib, mouvement associé à l'UMP, paraissent aussi esseulés qu'une poignée d'expatriés américains venus chercher au milieu de la Marche une occasion de plus de dire, sur un tout autre registre, tout le mal qu'ils pensent du "pire président que les Etats-Unis aient jamais connu".

Serbia

Dopo un anno e mezzo di vacanza della poltrona, la Serbia ha un nuovo presidente: l'europeista e filo-occidentale Boris Tadic ha sconfitto nel ballottaggio di ieri il rivale ultranazionalista o Tomislav Nikolic, ridando vigore alla marcia di avvicinamento del paese verso le istituzioni del vecchio continente e scongiurando il pericolo di un nuovo isolamento di Belgrado. Il voto di ieri non ha mancato di ambiguita': ha votato solo il 48,28% degli aventi diritto, il che significa che la meta' dei serbi non ha ritenuto di esprimersi in un appuntamento considerato cruciale. La disillusione seguita al grande moto popolare che aveva abbattuto il regime di Slobodan Milosevic nell'autunno del 2000 e' evidenziata anche dal margine fra i due contenenti: Tadic ha avuto il 53,53% dei voti, pur godendo dell'esplicito appoggio di tutte le forze democratiche del paese, Nikolic, che correva solo, il 45,1%.

Messico (audio)

Un mese fa la repressione di guadalajara. Lo racconta il servizio realizzato da una compagna italiana che si trova ora in messico. Ascolteremo anche uno stralcio della testimonianza di uno dei compagni che si trovava lì quel giorno (audio) L'intera corrispondenza verrà trasmessa domanimattina

Messico

Si sono riuniti a migliaia nelle strade di Città del Messico i genitori, i parenti e gli amici delle giovani donne vittime da più di dieci anni di efferati episodi di violenza nelle province di Ciudad Juárez e di Chihuahua, nell’omonimo stato settentrionale messicano, al confine con il Texas. Nella capitale i cari delle ragazze rapite e barbaramente uccise da sconosciuti hanno chiesto giustizia: “Vengo da Ciudad Juárez perché in tutti questi anni non è stato fatto nulla per identificare gli assassini; sono passati dieci anni da quando è stata uccisa mia figlia e ai responsabili della sua morte non è stato ancora fatto nulla” ha detto una madre, mostrando – come tutti gli altri genitori presenti - la fotografia della figlia. Dal 1993, anno in cui sono cominciate le sparizioni, le vittime di questa misteriosa vicenda sono almeno 307, secondo i dati della Procura speciale per i crimini contro le donne a Ciudad Juárez (‘Fiscalía especial para los crímenes de mujeres en Ciudad Juárez’); alcune organizzazioni che lottano per il rispetto dei diritti umani, tra le quali Amnesty International, sostengono invece che il numero dei decessi ammonta a circa 375 e quello delle scomparse raggiungerebbe quota 500. La maggior parte delle vittime, giovani, di bell’aspetto e appartenenti a famiglie povere, era impiegata nelle ‘maquiladoras’, fabbriche che, con un altissimo livello di sfruttamento e salari miseri, producono beni destinati al mercato statunitense

haiti

L’ex-primo ministro di Haiti, Yvon Neptune, è stato arrestato e condotto nella prigione della capitale, Port-au-Prince; lo ha comunicato il direttore della polizia Léon Charles. L’accusa contro Neptune è di essere in qualche modo responsabile delle morti avvenute durante le manifestazioni di protesta e l’insurrezione violenta che hanno preceduto la caduta dell’ex-presidente Jean Bertrand Aristide, nel febbraio scorso. L’ex-capo dell’esecutivo ha bollato il provvedimento come una manovra politica. In particolare, Neptune è accusato di aver avuto un ruolo nelle violenze avvenute nella città portuale di Saint-Marc, un centinaio di chilometri a nord della capitale Port-au-Prince, che provocarono una quarantina di morti. Recentemente in una trasmissione radiofonica Neptune ha fatto appello ai sostenitori di Aristide, il quale è attualmente in esilio in Sudafrica, di prepararsi per la riscossa; l’attuale primo ministro del Paese caraibico, Gerard Latortue, ritiene le bande di giovani vicine all’ex-presidente responsabili di crimini e violenze che stanno tormentando la collettività. “Non hanno mai creduto in uno Stato di diritto – ha detto Latortue riferendosi ai gruppi pro-Aristide – e non hanno nessun rispetto delle istituzioni”. Alla notizia dell’arresto di Neptune, avvenuto domenica, l’ambasciata statunitense a Port-ou-Prince ha diffuso un comunicato in cui si legge che “Il governo degli Stati Uniti chiede una giusta, imparziale e rapida investigazione. Inoltre chiediamo alle autorità haitiane di rispettare la dignità dell’ex-primo ministro e soprattutto la sua sicurezza”. Nella nota si menziona anche il “rispetto” degli Usa per Neptune “per il ruolo cruciale e coraggioso nell’assicurare una successione costituzionale e pacifica dopo le dimissioni e la fuga di Jean Bertrand Aristide”.

Italia

Milano (audio)

Sono stati concessi sabato mattina gli arresti domiciliari a orlando, uno dei quattro tra compagni e compagne arrestati con l'accusa di aver picchiato alcuni fascisti a genova. ma la loro storia non è ancora finita....

Napoli (audio)

Hanno manifestato da questa mattina i 1200 richiedenti asilo che si trovano a napoli, per chiedere un incontro col prefetto che dia una risposta alla loro situazione, ma l'incontro non c'è stato. hanno quindi deciso di occupare la centralissima Piazza del plebiscito. La corrispondenza (audio) E stasera in piazza ci sarò una grande festa, affinchè la città non dimentichi e non ignori

Boicotta coca cola (audio)

manifestazione di protesta contro la cocacola oggi a Roma, a piazzale flaminio, contro la sponsorizzazione che l'azienda statununitense fa delle olimpiadi. Il comitato di boicottaggio, reboc, chiede al sindaco di roma di non patrocinare l'evento del passaggio della torcia olimpica, dando così un segnale politico di critica.

G.R. 13,00

IRAQ

KARBALA Intorno alle 12 sul sito Internet di notizie Karbala news, che cita fonti dell'intelligence irachena. compare la notizia che Abu Musab Al Zarqawi sarebbe stato catturato a Babil, provincia a sud di Baghdad. Secondo Salaam Tarad, uno dei responsabili del servizio di intelligence irachena, il leader di Al Qaeda in Iraq sarebbe stato pedinato per tre giorni. Al momento, riferisce la stessa fonte, sono in corso accertamenti per verificare che sia proprio Al Zarqawi la persona arrestata.

Ma i militari Usa smentiscono la notizia. Non e' vero, ha detto il generale Mark Kimmitt, vice direttore delle operazioni militari della coalizione. Anche l'ambasciatore americano Richard Jones ha espresso dubbi sulla veridicita' della cattura. Anche fonti del ministero degli Interni iracheno, riprese da Al Jazeera, hanno dichiarato di non aver ricevuto conferme su un eventuale arresto di Abu Musab Al Zarqawi

PASSAGGIO POTERI, NESSUN ACCORDO SU FORZE STRANIERE - L'Iraq ha recuperato oggi la sua sovranita' soltanto simbolica, poichè non è stato firmato alcun accordo formale tra la coalizione e l'esecutivo iracheno sullo status delle forze straniere che resteranno nel paese. Non c'e' un documento ufficiale sullo status delle forze ha detto il generale americano Mark Kimmit, vice capo delle operazioni militari della coalizione. Prima operavamo secondo la risoluzione 1511 (del 16 ottobre 2003) del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ora sotto la risoluzione 1546 dell'8 giugno del 2004 ha aggiunto Kimmit e quindi tutto come prima!!!

INTANTO A ISTANBUL AL VERTICE DELLA NATO

Berlusconi racconta che questo nuovo orizzonte dell'Alleanza, dopo la fine della guerra fredda, è stato oggetto delle discussioni al tavolo dei capi di Stato e di Governo: "Sia io che Tony Blair che il primo ministro olandese Balkenende abbiamo detto che la libertà è il primo di tutti i beni e infatti chi l'ha riconquistato dopo mezzo secolo di totalitarismo vede oggi nella Nato la garanzia della sua libertà per il futuro. Ma se noi abbiamo la libertà dobbiamo anche aiutare altri Paesi a conquistarla". Poi Berlusconi ha portato a conforto delle sue affermazioni "La Turchia esempio di Paese musulmano e democratico" Contento lui....

PALESTINA

GAZA, Quattro palestinesi sono stati uccisi dai militari israeliani nella Striscia di Gaza nelle ore successive all'attentato di ieri sera contro una base militare israeliana a Gush Katif. Subito dopo l'esplosione dell'ordigno che ha provocato la morte di un soldato israeliano e il ferimento di altri cinque, un funzionario della polizia palestinese e un ragazzo di 15 anni sono stati uccisi da colpi sparati dall'esercito israeliano nella sparatoria scoppiata subito dopo l'attacco. Altri due palestinesi sono stati uccisi alle prime ore della mattina di oggi. Il primo stava guidando un camion lungo la principale strada che taglia da nord a sud Gaza, dopo che questa era stata chiusa al traffico dai soldati israeliani. Il secondo invece si sarebbe avvicinato a una postazione israeliana e si riteneva fosse armato . Sempre stamattina, elicotteri israeliani hanno sparato due missili contro due sospette fabbriche di armi a Gaza City, provocando pesanti danni.

GAZA, 28 GIU - Un palestinese e' stato ucciso dall'esercito israeliano questa mattina nel sud della Striscia di Gaza, nella area degli insediamenti ebraici di Gush Katif, dove ieri e' stato attaccato un fortino: lo si e' appreso da fonti palestinesi locali. L'uomo, Mesleh Abdel Al, 50 anni, e' stato colpito, hanno indicato le fonti, mentre si avvicinava alla zona del fortino, da ieri sera dichiarata zona militare inaccessibile. Nell'attentato contro il fortino israeliano, rivendicato da hamas e dalle Brigate Al Aqsa, e' stato ucciso un militare, altri cinque sono stati feriti. Intanto l'esercito israeliano ha reso noto di avere chiuso da questa mattina il valico di Erez, il principale punto di passaggio fra la Striscia di Gaza e il territorio israeliano. La decisione e' stata presa dopo l'attacco di ieri sera contro un fortino israeliano nel sud della Striscia di Gaza e il lancio di razzi Qassam, questa mattina, contro la cittadina di Sderot.

AFGHANISTAN

SETTE AGENTI DELLA POLIZIA UCCISI IN AGGUATO - Sette agenti della polizia afgana sono stati uccisi in un agguato nella provincia occidentale di Farah. E' quanto riportano oggi fonti ufficiali. Ieri alcuni uomini, che indossavano un'uniforme militare, hanno aperto il fuoco sui veicoli nei quali viaggiavano gli agenti della polizia, lungo l'autostrada nell'area Del Khar della citta' di Farah, secondo quanto afferma Lutfullah Mashal, un portavoce del ministero degli interni. Mashal ha dichiarato che non e' ancora noto chi abbia condotto l'attacco, ma potrebbe trattarsi di taleban o di trafficanti di droga. E' stata avviata un' indagine per scoprire chi c'e' dietro all'attacco, ha aggiunto.

INGUSCEZIA

UCCISO PRESUNTO LEADER INCURSIONE A NAZRAN -Un presunto leader dei sanguinosi attacchi sferrati la settimana scorsa nella regione russa dell'Inguscezia, che confina con la Cecenia, è stato ucciso in un'operazione speciale. Lo ha riportato l'agenzia di stampa russa Itar-Tass. Magomed Yevloyev, questa l'identità del presunto leader, è stato ucciso per aver opposto resistenza armata ai soldati che tentavano di fermarlo, ha precisato l'organo di stampa, citando magistrati dell'Inguscezia. Sul corpo dell'uomo sono stati rinvenuti un fucile automatico e un lanciagranate.

TURCHIA

DHKP-C SI SCUSA PER VITTIME DELL'ESPLOSIONE 'INVOLONTARIA' - L'organizzazione di estrema sinistra turca Dhkp-C si e' scusata con la popolazione turca per le vittime ed i feriti provocati dall'esplosione involontaria di una bomba giovedi' scorso su un autobus di Istanbul che ha provocato 4 morti e 21 feriti, affermando che la bomba doveva colpire solo lo stato turco e non la popolazione. Noi ci scusiamo con la popolazione turca. La nostra tristezza e' grande di fronte ad un incidente che non ha precedenti in 34 anni di storia e' detto in un comunicato inviato al giornale turco Vatan. La bomba e' esplosa giovedi' scorso su un bus di Istanbul mentre veniva trasportata da una militante del Dhkp-C (Fronte partito rivoluzionario per la liberazione del popolo), Semiran Polat, di 29 anni, gia' ricercata dalla polizia, che e' morta sul colpo. Il comunicato non chiarisce quali obbiettivi la bomba era destinata a colpire, ma precisa solo che si trattava di obbiettivi dello stato turco.

ITALIA - RIFIUTI

ARRIVATI IN PREFETTURA A NAPOLI MATTEOLI E BERTOLASO "Se sono arrivati qui, vuol dire che a Roma qualcuno ha capito". Cosi' Rosa Sproviero, a nome dei delegati che a Napoli ancora attendono di incontrare il commissario straordinario di governo, Corrado Catenacci e il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli. "A Montecorvino c'e' un problema serio, non e' semplicemente questo che vogliamo - continua - vogliamo solo che qualcuno prenda atto della situazione, del fatto che nel paese c'e' un pezzo d'Africa. Questo e' il primo tavolo serio da dieci anni. Sara' la gente a decidere, ma credo che sara' disponibile a liberare i binari". La delegazione e' ancora in attesa di essere convocata.

Intanto CIAMPI "Non sono accettabili posizioni egoistiche di rigetto pregiudiziale da parte di singole comunità, soprattutto di fronte a problemi, quali lo smaltimento dei rifiuti, generati dalle necessità di vita delle comunità stesse". Questa la posizione espressa dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a proposito della grave crisi che in provincia di Salerno ha portato al blocco di una stazione e alla paralisi del traffico ferroviario. "Sul piano pratico, - si legge ancora nella nota del Quirinale - esistono, e sono già largamente applicate in Italia e altrove in Europa e nel mondo, tecniche di smaltimento che si sono dimostrate prive di conseguenze nocive per l'ambiente e per la salute dei cittadini.

Anche i CONSUMATORI PER RIPRISTINO LINEA FERROVIARIA - Il blocco della rete ferroviaria, che dura da diversi giorni, sta provocando notevoli disagi per i cittadini - utenti. A rimetterci, secondo il Movimento Consumatori, sono soprattutto quelle famiglie con meno disponibilita' economiche, che in questo periodo stanno organizzando le vacanze per rientrare nei luoghi d'origine.

NAPOLI

CENTINAIA IN CORTEO PER RIVENDICARE ASILO POLITICO= Sono centinaia i rifugiati politici che stanno sfilando in corteo per le strade del centro di Napoli per rivendicare una risposta alla loro richiesta di asilo politico. Insieme a loro centinaia di attivisti del movimento noglobal, di alcune sigle di disoccupati e varie associazioni. In piazza persone che scappano da guerre e conflitti in Sierra Leone, in Liberia, in Ghana e che attendono la valutazione della loro domanda di asilo, molti di loro da anni, come denunciano gli stessi manifestanti. La manifestazione, che si sta svolgendo pacificamente, si concludera' fuori il palazzo della Prefettura.

G.R. 9,30

IRAQ

PASSAGGIO DEI POTERI ANTICIPATO AD OGGI - Il passaggio di consegne in Iraq tra l'Autorità provvisoria di Coalizione e il governo ad interim iracheno sarebbe stata anticipata ad oggi. Il ministro degli esteri iracheno Hoshiyar Zebari, ad Istanbul per il vertice Nato, ha detto che il cambio della guardia previsto per mercoledì 30 potrebbe essere accelerato. La notizia e' stata confermata dal ministro degli Esteri iracheno, Hoshiyar Zebari che ha detto incontrando Blair: "Penso che sfideremo i terroristi, i criminali, i fedeli dell'ex regime e gli anti-democratici anticipando la data del passaggio delle consegne". La notizia citata dalla Cnn e dal quotidiano spagnolo el Mundo afferma che il cambio della guardia potrebbe verificarsi oggi stesso.

Questo e' un giorno storico, ci sentiamo in grado di controllare la situazione della sicurezza: queste le prime parole pronunciate dal primo ministro ad interim iracheno, Allawi dopo aver ricevuto dall'amministratore civile americano Paul Bremer i documenti necessari al trasferimento dei poteri. Il passaggio di consegne e' avvenuto alle 10,30 ora locale, le 8,30 in Italia, in una breve e blindatissima cerimonia nella sede della Cpa, nella zona verde di Baghdad.

INTANTO Un civile di nazionalita' Usa e' rimasto ucciso ieri a bordo di un aereo militare australiano da trasporto C-130 Hercules, colpito da armi leggere poco dopo il decollo dall'aeroporto di Baghdad. Lo ha reso noto oggi il portavoce della Difesa australiana, brigadiere Mike Hannan, precisando che la vittima, dipendente di una compagnia americana al lavoro in Iraq, e' stato colpito dall'unico proiettile che ha perforato l'aereo. E' la prima volta che un aereo australiano viene centrato da un colpo diretto, durante le operazioni guidate dagli Usa in Iraq. Nessun australiano e' rimasto ferito e non vi sono stati danni significativi all'aereo.

E ALTRI TRE SOLDATI G.B. FERITI O UCCISI A BASSORA = Tre soldati britannici sono rimasti feriti o uccisi in un episodio di cui non si conosce ancora la dinamica nella citta' meridionale irachena di Bassora. La notizia e' stata data a Londra dal ministero della Difesa.

PALESTINA

Il movimento di resistenza islamico Hamas ha rivendicato la paternita' dell'attacco di stamattina contro la citta' israeliana di Sderot, citta' israeliana non lontano dal confine con la Striscia di Gaza, avvenuta con due missili Qassam lanciati sul centro abitato, nell'attacco almeno due persone, fra cui un bambino che si trovava in un asilo nido, sono rimaste uccise. Lo ha riferito la radio militare. E ancora un soldato israeliano e' stato ucciso ed altri cinque sono rimasti feriti nell' esplosione del fortino nella colonia di Kfar Darom, nel Sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto questa mattina l' esercito israeliano. L' attentato e' stato rivendicato da Hamas e delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa. Dopo l' esplosione, vi e' stata una violenta battaglia e i militari hanno ucciso due palestinesi tra cui un ragazzo. Piu' tardi elicotteri israeliani hanno lanciato missili contro officine nella striscia di Gaza; secondo gli israeliani fabbricavano armi.

ITALIA

RIFIUTI: BLOCCO TRENI E ATTESA INCONTRO CON CATENACCI = E' ancora bloccata la stazione di Montecorvino - Bellizzi, nel salernitano e ci sono ancora gravi disagi per chi deve recarsi verso l'estremo sud della penisola. I manifestanti anche oggi per il quarto giorno consecutivo occupano i binari; una loro delegazione e' gia' partita verso Napoli dove questa mattina intorno alle dieci e' previsto un incontro con il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Corrado Catenacci, nel tentativo di trovare una soluzione alle proteste contro la riapertura della discarica di Parapoti. I manifestanti gia' ieri avevano escluso l'ipotesi di un utilizzo temporaneo dell'invaso dei rifiuti, pur coscienti del fatto che avrebbe ospitato solo il materiale prodotto dagli impianti di combustibile da rifiuti e non spazzatura. Trenitalia, intanto, continua a ripetere l'invito a non partire, data l'impossibilita' di collegare sulla linea tirrenica il nord e il sud dell'Italia. In ogni caso, per chi avesse urgenza di mettersi in viaggio, ha predisposto un collegamento con autobus da Salerno e con nave veloce tra Salerno, Gioia Tauro e Messina.

gror040628 (last edited 2008-06-26 09:57:32 by anonymous)