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G.R 13 00

PALESTINA

ESPONENTI LIKUD E LABOUR CONTRO GOVERNO DI UNITA' NAZIONALE - Mentre il premier israeliano Ariel Sharon ha offerto al capo dell'opposizione laburista, Shimon Peres, di avviare negoziati sull'ipotesi di un governo di unità nazionale, si sollevano le voci critiche in entrambi gli schieramenti. Secondo il vice sindaco di Raanana, Uzi Cohen, che è anche un influente membro del Comitato centrale del Likud, il partito del premier, "se il Partito laburista si unirà alla coalizione, porterà un cancro all'interno del Likud". Il timore è che in un governo di unità nazionale l'attuale ministro degli Esteri del Likud, Silvan Shalom, venga sostituito da Peres." Nello schieramente laburista è Yossi Beilin a criticare l'eventuale ingresso del suo partito nella coalizione di governo: "Se il Partito laburista entrerà in un governo di unità nazionale - ha detto a Radio Israele - sarà un errore imperdonabile". Sharon e Peres si sono incontrati stamattina nella residenza ufficiale del premier a Gerusalemme. Peres ha annunciato che il partito laburista si riunirà nella giornata di domani per approvare l'inizio formale dei negoziati.

L'ipotesi di un governo di unità nazionale si è fatta più vicina dopo che in giugno il governo di centro-destra ha adottato a maggioranza il piano di Sharon di disimpegno da Gaza. La coalizione ha perso l'appoggio dell'estrema destra, ostile all'evacuazione di tutti i 21 insediamenti ebraici da Gaza e di quattro dalla Cisgiordania, prevista dal premier per il 2005; l'EVACUAZIONE è invece appoggiata dall'opposizione laburista e di sinistra, come pure dalla maggioranza della popolazione.

Il governo Sharon è diventato minoritario in parlamento con 59 seggi su 120. L'ingresso in maggioranza dei 19 deputati del partito laburista gli darebbe la forza di condurre in porto lo storico piano di disimpegno. Il leader laburista Shimon Peres ha detto nei giorni scorsi che intende chiedere, in vista di un accordo di governo, una accelerazione del ritiro da Gaza, con una ripresa delle trattative con il premier palestinese Abu Ala, e una modifica della politica economica e sociale del governo. Intanto sono giunti nella regione gli inviati della Casa Bianca in Medio Oriente, elliot Abrams e Steve Hadley, per discutere del piano di ritiro da Gaza. I due inviati Usa incontrano oggi il primo ministro palestinese Abu Ala e domani Sharon. Lo ha riferito un portavoce dell'ambasciata

KOIZUMI, LE TRUPPE GIAPPONESI RESTANO IN IRAQ lo ha confermato il primo ministro giapponese Junichiro Koizumi, nella conferenza stampa che ha tenuto stamane, all'indomani della sconfitta elettorale del suo partito (che peraltro lascia il suo governo saldamente in possesso della maggioranza in parlamento). "Coerentemente con l'accordo preso all'ONU - ha detto Koizumi - il Giappone vuole svolgere un ruolo come membro attivo della comunita' internazionale, fornendo sia una partecipazione di personale della Forza di Difesa nazionale, che materiale di sostegno logistico". Le forze armate giapponesi sono presenti in Iraq con una forza di 550 uomini, stanziati a Samawa, nel sud.

IRAN

TEHERAN ESCLUDE COLLOQUI DIRETTI CON USA SU NUCLEARE= IL NOSTRO UNICO REFERENTE E' L'AIEA - Teheran esclude colloqui diretti con gli Stati Uniti sul programma nucleare. Ma anche il proseguimento dei contatti con Francia, Germania e Gran Bretagna, i tre Paesi con cui lo scorso autunno l'Iran aveva raggiunto il compromesso sulla sospensione del programma di arricchimento dell'uranio. Non vi e' giustificazione per accettare l'idea di un negoziato con un Paese che ha un atteggiamento aggressivo verso altri -ha dichiarato Hassan Rohani, il segretario generale del Consiglio per la sicurezza nazionale da cui dipende il programma nucleare iraniano, in una intervista alla televisione di Stato. Il direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei, lo scorso marzo aveva reso noto a esponenti politici americani che l'Iran chiedeva colloqui diretti con gli Stati Uniti per poter arrivare a un accordo sul suo programma nucleare. La nostra controparte nei negoziati e' l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, e non abbiamo nulla a che fare con qualsiasi altro Paese -ha aggiunto Rohani. Se parliamo con dei Paesi europei, e' perche' abbiamo con loro normali relazioni e perche' questi hanno preso l'iniziativa a farlo -ha quindi concluso

AIDS

PROTESTE PER I FONDI, IMBRATTATE FOTO BUSH E BERLUSCONI - Gruppi di attivisti del mondo, tra cui Act up, hanno denunciato la mancata realizzazione delle promesse dei Governi del G8 sul Global fund per combattere l'aids. E la protesta ha interessato anche il Governo italiano. "Silvio Berlusconi e' colpevole di non aver mantenuto le promesse" scrive Act Up, una delle maggiori organizzazioni di attivisti che hanno imbrattato la foto del premier italiano, in un manifesto, con la vernice rossa. Stesso trattamento per Bush. Quindi l'azione e' proseguita scrivendo sui manifesti "wanted" e "complice dell'aids". L'Italia e' il sesto paese piu' ricco del mondo e si e' impegnata per 370 milioni di dollari l'anno per il Fondo mondiale. Al momento i soldi gia' versati sono solo 60 milioni di dollari, meno di 1/6. Secondo l'Oms, il 95% delle persone con aids non possono accedere ai trattamenti se i finanziamenti potranno pero' essere realmente versati. E - secondo Act Up - se l'obiettivo non sara' raggiunto, la colpa sara' da attribuire ai capi dei governi e quindi anche del premier italiano Silvio Berlusconi. Gli attivisti sono anche entrati nella mega sala stampa del congresso con i poster dei capi di stato "imbrattati" per mostrarli a tutta la stampa internazionale.

Invece di afrontare le reali problematiche sulla malattia, si perde tempo sulla controversia se sia piu' efficace l'astinenza sessuale, promossa da Bush, o meglio l'utilizzo del condom nella lotta contro l'aids.

UNIONE EUROPEA -RIUNIONE MINISTRI DEGLI ESTERI

MIN. ESTERI FINLANDIA: 'MURO' ISRAELIANO E' ILLEGALE - "Per noi la barriera difensiva israeliana è illegale, ma si tratta di una questione che non può essere risolta dalla sentenza di un tribunale bensì da un processo politico". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri finlandese, Erkki Tuomioja, che partecipa a Bruxelles alla riunione dei capi delle diplomazie dei Venticinque. Analoga la posizione del ministro degli Esteri olandese, Ben Bot che ha affermato: "L'Ue ha sempre chiesto a Israele di fermare la costruzione del muro e di fare marcia indietro, nonostante noi teniamo conto delle ragioni di sicurezza di Israele"

I temi oggi in discussione sono la sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aia sulla barriera difensiva israeliana e l'Iraq. Sulla questione della barriera difensiva di Israele Bot si è mostrato cauto, affermando che la sentenza della Corte dell'Aia dovrà comunque essere "studiata attentamente

FRANCIA

MOLTI REATI SONO ESCLUSI DALLA GRAZIA PRESIDENZIALE E - Il presidente francese Jacques Chirac ha firmato, come tradizione in occasione della Festa nazionale del 14 luglio, un decreto di grazia. Ma dal documento presidenziale sono esclusi per la prima volta gli autori di reati di matrice razzista, quelli di violenze sessuali sui minori, e quelli contro i rappresentanti delle forze dell'ordine o che abbiano comportato una condanna di almeno 7 anni di reclusione. Lo ha reso noto oggi l'Eliseo, precisando che "Il campo di esclusione (delle amnistie) si è allargato rispetto agli anni precedenti", ha osservato l'Eliseo in un comunicato.

EMIGRAZIONE

LA NAVE CAP ANAMUR IN BANCHINA. PROFUGHI AUTORIZZATI A SCENDERE - La Cap Anamur ha attraccato al molo di Porto Empedocle (Ag), e sulla banchina sono pronti due pullman che trasferiranno i 37 profughi sudanesi nel centro di accoglienza di Agrigento, in attesa della definizione del loro status giuridico legato anche alla richiesta di asilo trasmessa dal comandante della nave tedesca alle autorità germaniche. I 37 sudanesi sono tutti in coperta e indossano una maglietta con la scritta e il logo dell'associazione umanitaria "Cap Anamur" che porta lo stesso none della nave tedesca.

La nave umanitaria Cap Anamur e' attraccata al molo di Porto Empedocle, dove sono stati fatti scendere gia' i primi dei 37 profughi. Gli africani verranno trasferiti, con un pullman, al Centro di permanenza temporanea di Agrigento dove verranno rifocillati e identificati.

ANCORA IMMIGRATI SONO SBARCATI NELLA NOTTE IN 119 NEL RAGUSANO , tra cui 32 donne e 14 bambini, gli immigrati giunti a Pozzallo, nel ragusano, a bordo di una vecchia imbarcazione di 18 metri, incagliatasi nei pressi del porto all'1 della scorsa notte. Gli immigrati, soccorsi da polizia, carabinieri e capitaneria di porto, sono stati portati in un locale della dogana dove e' stato allestito un centro di accoglienza per prestare i primi soccorsi.

G.R. 9,30

IMMIGRAZIONE

L'IMBARCAZIONE TEDESCA E' ANCORA FERMA DAVANTI AL PORTO - E' stata un'altra notte di attesa per i 37 profughi sudanesi che dallo scorso 20 giugno sono a bordo della nave umanitaria 'Cap Anamur' battente bandiera tedesca, dopo essere stati salvati da un naufragio nel Canale di Sicilia. Non e' servito a niente al capitano della nave, Stefan Schmidt, forzare il blocco imposto dalle autorita' italiane e avvicinarsi al porto di Porto Empedocle (Agrigento), fino ad arrivare in acque nazionali. Per tutta la notte la flotta e' stata in attesa di un segnale del Viminale per sapere se potere attraccare al porto. I profughi chiedono asilo politico, ma non si sa quale paese lo potra' concedere. Se l'Italia, la Germania, o Malta, nelle cui vicinanze, secondo le autorita' italiane i sudanesi sarebbero stati raccolti. Intanto, fanno sapere dalla nave, la loro condizione psicologica peggiora sempre di piu

UNIONE EUROPEA Oggi a Bruxelles si terrà il Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue, a cui è attesa la partecipazione di una delegazione del nuovo governo iracheno. Oltre che di Iraq, i capi delle diplomazie dei Venticinque discuteranno soprattutto la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia sul muro di separazione israeliano. Altri temi in agenda sono la situazione umanitaria in Sudan e gli ultimi sviluppi dei negoziati al Wto. Sempre lunedì e martedì, a Rotterdam, si riuniranno in via informale i ministri dell'Educazione e della cultura dell'Ue.

CRISI DI GOVERNO Un 'supervertice' della Cdl interlocutorio, quello che si e' svolto per oltre quattro ore ieri sera a Palazzo Chigi sotto la regia di Silvio Berlusconi. Una riunione, distribuita su tre tavoli (uno politico e due tecnici, su riforme e economia), che non ha portato alcuna conclusione anche se, viste le premesse, il fatto che non ci sia stata una rottura puo' essere considerato un piccolo segnale positivo. Oggi nuova giornata di incontri che si concluderanno, secondo quanto emerso ieri, con un nuovo vertice della Casa delle Liberta' questa sera alle 21 a Palazzo Chigi. Prima di stasera pero' il presidente del Consiglio incontrera' i gruppi di lavoro impegnati sul federalismo (alle 16) e sull'economia (alle 18). Ancora, sono in programma per la giornata di oggi incontri bilaterali tra il premier e i singoli leader della Cdl. La paventata rottura da parte dell'Udc insomma non c'e' stata anche se si racconta di un vertice molto teso, con momenti di scontro acceso tra Berlusconi e il segretario Udc Marco Follini.

CISGIORDANIA SOLDATI DISTRUGGONO CASA DI MILIZIANO = (AGI/AFP) - Jenin (Cisgiordania), 12 lug. - Con un'incursione prima dell'alba, i militari israeliani hanno fatto saltare stanotte con la dinamite la casa di Nasser Hidhjimieh, comandante delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa nella citta' di Nabatiya, non lontano da Jenin, in Cisgiordania: era una palazzina di due piani, dove vivevano 15 persone. Un anziano palestinese impossibilitato a muoversi e' morto stanotte sotto le macerie della sua abitazione, abbattuta dai militari israeliani in un'incursione nel settore meridionale della striscia di Gaza. Il corpo di Ibrahim Khalafala, 75 anni di eta', e' stato trovato schiacciato sotto le macerie, nelle vicinanze di Khan Younis. I militari israeliani hanno sostenuto che l'operazione di demolizione e' stata effettuata su alcune "case abbandonate", che venivano utilizzate da ceccbini palestinesi.

PALESTINA

L'ESERCITO ISRAELIANO opera Rastrellamenti a Hebron, Doha e Ramallah durante la notte: le forze armate israeliane hanno arrestato quattro militanti palestinesi, ricercati perchè ritenuti collegati col terrorismo. Lo riferisce nel sito on line il quotidiano Haaretz. Due uomini sono stati fermati a Hebron, uno a Doha presso Gerusalemme, mentre un membro di Hamas è stato arrestato a Ramallah

Intanto il Premier israeliano, Ariel Sharon, incontrera' nelle prossime ore il Presidente del partito laburista, Shimon Peres per discutere la formazione di un governo di unita' nazionale. Sharon insiste per mantenere l'esponente del Likud, Silvan Shalom, come ministro degli esteri. Secondo indiscrezioni citate dal quotidiano Haaretz, il Likud sarebbe disposto a cedere otto, invece di sei, ministeri, ai laburisti a patto di mantenere gli esteri e il ministero delle finanze a cui siede Benjamin Netanyahu esponente dell'estrema destra dei coloni. A conclusione dei lavori si è saputo che i laburisti sosterranno il governo do destra di Sharon per l'attuazione del piano di disimpegno di Israele dalla striscia di Gaza. Secondo il vice sindaco di Raanana, Uzi Cohen, che è anche un influente membro del Comitato centrale del Likud, il partito del premier, "se il Partito laburista si unirà alla coalizione, porterà un cancro all'interno del Likud". Il timore è che in un governo di unità nazionale l'attuale ministro degli Esteri del Likud, Silvan Shalom, venga sostituito da Peres. "Chiunque danneggi Silvan" sappia "che ci sarà la terza guerra mondiale qui", ha affermato Cohen, le cui dichiarazioni - come riferisce il quotidiano israeliano Haaretz - sono state diffuse oggi. Nello schieramente laburista è Yossi Beilin a criticare l'eventuale ingresso del suo partito nella coalizione di governo: "Se il Partito laburista entrerà in un governo di unità nazionale - ha detto a Radio Israele - sarà un errore imperdonabile".

Da Washington un gruppo di esperti nominati dall'amministrazione Usa condurrà negoziati con Israele sulla definizione dei confini delle edificazioni in Cisgiordania, per limitare l'espansione degli insediamenti israeliani. Lo scrive nel sito on line il quotidiano Haaretz. Gli Stati Uniti non hanno nascosto la loro irritazione col premier Ariel Sharon per la mancata eliminazione degli avamposti e la ulteriore espansione degli insediamenti. Sharon ha confermato che gli avmposti verranno demoliti e che a proseguire saranno soltanto le costruzioni già iniziate, ma non vi sarà allargamento degli insediamenti già in essere. La nomina del gruppo dimostra la volontà dell'amministrazione del presidente George W. Bush di tagliar corto sulla questione, e non lasciare mano libera a Sharon, scrive Haaretz.

gror040712 (last edited 2008-06-26 09:48:17 by anonymous)