GR ORE 19.30

sommario

italia

arresti a rovereto

Numerose perquisizioni all'alba a Rovereto e alla fine, con la scusa ed il pretesto di firmare i verbali di questa operazione 6 ragazzi dell'area anarchica sono stati condotti in carcere. I carabinieri, nonostante siano passate parecchie ore si rifiutano di comunicare dove si trovano. L'accusa riguarda una rissa risalente all'ottobre del 2002 contro un gruppo di naziskin, e non giustifica in nessun modo le eccezionali misure cautelari adottate. I fatti del 2002 avvennero a trento: alcuni militanti di forza nuova tentarono dapprima di interrompere una conferenza sul tema della migrazione all'universita', e poi aggredirono le persone arrestate stamattina. Questa sera alle ore 20 in piazza della fiera a Rovereto si terra' un'assemblea proprio sui provvedimenti repressivi scattati stamattina.

avvisi di garanzia g8

La procura di Genova ha inviato cinque avvisi di fine indagine a cinque militanti anti-G8, quattro del centro sociale torinese Askatasuna (AR, i fratelli F e MG, GR) e un bresciano del centro sociale Magazzino 47. Le ipotesi di reato sono devastazione e saccheggio, porto di armi improprie e resistenza a pubblico ufficiale. Il fascicolo, affidato al pm Sergio Merlo, sarà inviato a breve agli altri due pm Anna Canepa e Andrea Canciani, titolari dell'inchiesta sugli scontri di piazza al G8. Entro la metà di agosto i magistrati dovrebbero inviare altri avvisi di fine indagine o chiederanno nuove misure nei confronti di una cinquantina di altri manifestanti. Tra gli episodi contestati ai cinque c'è la distribuzione di bastoni e spranghe da un furgone partito da Torino e poi filmato a Genova nel corteo del 21 luglio.

case occupate a roma (audio)

Dopo mesi di mobilitazioni e proteste dei movimenti, dopo rimandi e promesse mai mantenute dalle amministrazioni, ancora si attende l’approvazione della delibera complessiva sulle politiche abitative in grado di far fronte all’emergenza casa, sempre più esplosiva nella città di Roma.

Il 20 luglio è stato occupato l’Assessorato alle politiche del Patrimonio e alle Politiche Abitative per reclamare l’approvazione immediata della delibera per la quale l’Assessore Minnelli si è impegnato, politicamente e per iscritto attraverso il protocollo d'intesa firmato oggi, a calendarizzare il provvedimento prima della chiusura estiva della Giunta Comunale.

Come se non bastasse ad aggravare la già precaria condizione abitativa che vivono le occupazioni si aggiunge la continua minaccia da parte dell’Acea (supportata dalla Prefettura) del distacco delle utenze di acqua e luce in 26 occupazioni tra le quali: case occupate, campi Rom e spazi sociali.

Oggi venerdì 23 ci sarà una assemblea pubblica che si terrà nell’occupazione di via del Porto Fluviale 12 per discutere insieme le mobilitazioni che il movimento metterà in campo già a partire dalla prossima settimana.

>>per l’approvazione della delibera sull’emergenza abitativa >>per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica >>contro ogni sgombero e intimidazione >>contro le cartolarizzazioni e le privatizzazioni

Il movimento di lotta per la casa dà appuntamento fin da ora a tutte le realtà di base, ai collettivi, ai centri sociali romani per lunedì 26 alle ore 16.00 in Campidoglio per fare sentire il fiato sul collo alla Giunta Comunale.

cap anamur

Secondo il governo ghanese, i 25 profughi espulsi ieri dall'aeroporto di fiumicino hanno danneggiato l' immagine della propria Patria e dovranno rispondere di alto tradimento di fronte ad un giudice. Addetti al Servizio immigrazione ghanese stanno interrogando i 25 ed esaminando la loro situazione. Il ministro dell' Interno ghanese contesta soprattutto il fatto che i 25 si sono spacciati per sudanesi utilizzando la tragedia del Darfur come copertura. Ma il dibattito continua in Italia e in Europa sul trattamento riservato ai migranti dal governo italiano. Secondo gruppi, associazioni e movimenti che si sono attivati in difesa dei diritti dei migranti, il governo italiano ha violato violato le norme che sanciscono il diritto di asilo e il divieto di espulsioni collettive. L'Italia avrebbe dovuto innanzitutto informare correttamente, e nella loro lingua, i richiedenti asilo sulle possibilita' offerte loro dal diritto italiano, avrebbe dovuto procedere a un esame dettagliato e individuale della situazione di ogni singolo richiedente asilo e avrebbe dovuto fornire una motivazione scritta della decisione presa. Ai richiedenti asilo non è stato quindi garantito l'accesso ad un'adeguata assistenza legale, attirando su questo anche le critiche dell'alto commissariato per i rifugiati delle nazioni unite.

Dopo la chiusura della vicenda della cap anamur, il governo e' poi tornato a parlare di immigrazione: in una circolare diffusa oggi, il viminale ha affermato che la pronuncia di parziale bocciatura della legge bossi-fini non ha intaccato le norme che dispongono l'obbligo dell'esplusione con accompagnamento la facolta' del trattenimento nei CPT.

Migranti

Il processo contro tre dei 14 migranti accusati della rivolta nel CPT di contrada S. Benedetto ad Agrigento del 14 luglio è proseguito nel pomeriggio del 22 luglio con l’escussione di altri testi dell’accusa (per lo più esponenti delle forze del disordine) e dei primi testi a discarico (uno della Misericordia e una psicologa). I migranti sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti. Nello specifico l’imputazione riguarderebbe l’incendio di materassi, alcune finestre divelte ed il taglio di una parte della recinzione. Anche questo pomeriggio, come già per i testi che avevano deposto in mattinata, le testimonianze non sono riuscite a provare il coinvolgimento degli imputati nei reati loro contestati. Gli avvocati della difesa hanno deciso di rinunciare alla consueta sospensione estiva, per evitare il carcere ai loro assistiti. Pertanto la prossima udienza è stata fissata al 3 agosto. Prosegue intanto la lotta degli antirazzisti siciliani. Oggi a Caltanissetta si svolgerà un corteo per le vie cittadine.

manifestazione

Infatti la Rete Antirazzista Siciliana ha indetto per oggi alle ore 17.00 una manifestazione a Caltanissetta per protestare contro le modalità della gestione della vicenda dei profughi della Cap Anamur da parte delle autorità italiane. Chiediano le dimissioni del prefetto e del questore di Agrigento e di Caltanissetta, e del ministro dell'interno Pisanu in quanto primo responsabile dell'esito della vicenda. Chiediano di venire a conoscenza della sorte degli uomini della Cap Anamur, sia dei deportati sia dei 5 ancora rimasti in italia. Chiediano che venga riconosciuto l'asilo costituzionale ai 37 profughi. Sollecitano la società solidale di Caltanissetta e di tutta la Sicilia a indignarsi e protestare contro l'arrogante violenza della politica di questo governo.

Alta velocità (audio)

E' iniziato mercoledì e si concluderà domaneica il campeggio contro l'alta velocità in val di susa, che anche quest'anno vede un programma fitto di iniziative e di incontri. Da una compagna di radio black out, la corrispondenza su queste prime giornate

LAVORO

Scioperi alla ABB di dalmine

Per protestare contro il licenziamento di un gruppo di impiegati presso l'Unita' Operativa di Dalmine dell'ABB Power Technologies i sindacati hanno organizzato un'assemblea permanente che ha bloccato lo stabilimento bergamasco e un'ora di sciopero in tutti gli altri 20 che il gruppo ha in Italia. I licenziamenti fanno seguito a un'inchiesta interna del colosso svizzero (a cui si e' ora aggiunta l'indagine della magistratura milanese con l'iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati), su alcune irregolarita' contabili

sindacati minacciano sciopero per pensioni

Cgil, Cisl e Uil di Brescia si preparano ad una fermata di protesta, di una o due ore, per mercoledi' prossimo, 28 luglio, per contestare l'annunciata approvazione della legge delega in materia pensionistica. Nel corso della fermata, fanno gia' sapere i sindacati, si potranno attuare presidi delle portinerie, uscite dei lavoratori, assemblee, in base alle indicazioni delle categorie. (Sef/Lr-Gs/Adnkronos)

esteri

irak

Sono nove gli iracheni morti in uno scontro tra il mezzo sul quale viaggiavano e un carro armato dell'esercito statunitense. Altre dieci le persone rimaste ferite. L'incidente e' avvenuto vicino la citta' di Taji, a nord di Bagdad. Nelle zona di Falluja questa mattina gli americani hanno diretto un raid aereo ai danni di postazioni della guerriglia guidata da al-Zarqawi.

palestina

Un giovane palestinese è morto nella mattinata a Beit Hanoun, nel nord della striscia di Gaza, in circostanze oscure. Beit Hanoun è l'area da cui la resistenza palestinese lancia i razzi Qassam verso il territorio israeliano. Da alcune settimane il villaggio è costantemente controllato dai militari delle forze di occupazione. Testimoni hanno affermato all'Afp che all'alba militanti palestinesi hanno aperto il fuoco su dei residenti a seguito di un diverbio, dopo che alcune persone del luogo hanno voluto impedire che un lanciarazzi venisse sistemato vicino alle case per paura delle rappresaglie israeliane.

Nella sparatoria che è seguita, sarebbe rimasto ferito mortalmente un ragazzo di 16 anni. Fonti della sicurezza palestinese hanno smentito queste voci, sostenendo che il giovane è stato ucciso nel corso di un'incursione israeliana nella zona, quando i soldati hanno aperto il fuoco in direzione di abitazioni civili.

palestina

Israele non procedera' all'espulsione della pacifista americana incarcerata dalle autorita' di Tel Aviv. Lo ha riferito il legale di Ann Peter, 44 anni, fermata al suo arrivo nello stato ebraico, lo scorso 23 giugno, con un ordine di espulsione, precisando che verra' liberata domenica prossima dietro versamento di una cauzione di 12mila dollari. La Peter si era recata in Israele per filmare la protesta di una sopravvissuta all'Olocausto, Hedy Epstein, 79 anni, che voleva manifestare contro la costruzione del 'muro' che gli israeliani stanno erigendo in Cisgiordania. Un tribunale della capitale israeliana aveva inizialmente respinto il ricorso della donna contro l'ordine di espulsione perche' considerata - come si legge in un comunicato del ministero dell'Interno - una minaccia per la sicurezza del Paese per i suoi legami con il Movimento internazionale di Solidarieta'.

bosnia (audio)

Ci sono voluti 11 anni. Il 9 novembre del 1993, le milizie croate (HVO) della autoproclamata Repubblica di Herceg Bosna l’avevano preso a cannonate, facendone precipitare le pietre nelle acque della Neretva. Non era un obiettivo militare, non era un bersaglio strategico. Su quel “bianco arcobaleno di pietra” non poteva passare niente. Era un obiettivo simbolico, lo Stari Most. La ricostruzione è stata diretta dalla PCU (Project Coordination Unit), organismo che rappresenta la città di Mostar coordinando i diversi attori che hanno partecipato all’opera dal punto di vista tecnico o finanziario (l’Unesco, la Banca Mondiale, il Governo Bosniaco). Tra i maggiori Paesi donatori l’Italia, la Francia, la Turchia. L’aspetto che sarà maggiormente sotto i riflettori di tutto il mondo sarà quello politico. Alcuni commentatori, oggi, sollevano il rischio (concreto) che il nuovo Ponte rappresenti solamente un innesto, un bubbone, inserito a forza dalla comunità internazionale in un corpo ancora ferito, non ancora pronto. intervento di Dario Terzic (osservatorio sui balcani) che - ai microfoni di Radio Città 103 - nel ricordare il 9 novembre 1993 spiega come non sarà sufficiente un ponte a riunire una città che è ancora profondamente ferita.

macedonia

Decine di persone sono rimaste ferite in una serie di scontri verificatisi questa notte durante una manifestazione a Struga, nella regione sudorientale della Macedonia. Centinaia di manifestanti, favorevoli all'autonomia dell'etnia albanese nell'area, hanno scagliato bombe Molotov e sassi all'indirizzo della polizia, che ha risposto sparando proiettili di gomma e gas lacrimogini. Il bilancio degli scontri, secondo quanto comunicato dagli agenti, è di 15 feriti tra i protestanti e 24 tra i poliziotti. Circa 600 persone si erano riunite ieri sera a Struga, 160 chilometri a sudest della capitale, per chiedere l'autonomia dell'etnia albanese nella regione. I manifestanti hanno circondato gli uffici dei Democratici Sociali, dove erano appena giunti il ministro della Difesa Vlado Buckovski e il segretario generale del partito, Nikola Kjurcievic, con l'intenzione di convincere i residenti locali di etnia macedone a fermare le loro proteste contro un disegno di legge sulla decentralizzazione che sarà presentato lunedì in parlamento. L'irrompere della protesta, però, ha costretto i due funzionari a rimanere all'interno della sede del partito. Secondo quanto dichiarato dalle forze dell'ordine la situazione e' precipitata quando il ministro della Difesa, Vlado Buckovski, e' giunto nella citta' macedone per illustrare i programmi del governo socialdemocratico sulla riorganizzazione territoriale del Paese, costringendo il ministro e numerosi altri esponenti politici a rifugiarsi nella sede del partito. Ventiquattro poliziotti, 15 manifestanti e un rappresentante della missione Il presidente macedone Branko Crvenkovski ha condannato la manifestazione violenta, affermando che essa "non ha nulla in comune con le forme democratiche di opposizione". Buckovski ha definito la protesta "un tentativo di omicidio premeditato" ed ha accusato l'opposizione nazionalista macedone di sostenere la violenza. 'Ventiquattro poliziotti, 15 manifestanti e un rappresentante della missione Proxima dell'Unione Europea sono rimasti feriti e sette veicoli danneggiati, ha aggiunto la fonte. La situazione e' poi tornata alla normalita' dopo un massiccio intervento delle forze dell'ordine con manganelli e gas lacrimogeni per disperdere la folla.

turchia

E' polemica in Turchia dopo il grave incidente ferroviario di ieri nel quale sono morte 36 persone e altre 79 sono rimaste ferite nel deragliamento del treno ad alta velocita' Istambul-Ankara. L'opposizione ha chiesto le dimissioni del governo ricordando che gli esperti avevano avanzato molti dubbi sulla sicurezza del progetto dell'alta velocita'. In particolare non si sarebbero eseguiti alcuni lavori preparatori ritenuti indispensabili, come il rinnovamento della linea ferroviaria, che in Turchia e' formata da binari vecchi e non adatti a treni altamente tecnologici. La nuova linea Istambul-Ankara era stata inaugurata solo il 4 giugno scorso alla presenza dello stesso premier turco Tayyip Erdogan che aveva espresso la sua piena soddisfazione. Deniz Baycal, leader del partito di opposizione Chp ha affermato che sono ancora molti i punti da chiarire, per esempio perche', se le ferrovie negano che la causa dell'incidente possa essere stata la velocita', il conducente e il capo del treno siano tuttora in stato d'arresto.

Francia, lavoro

L'offensiva anti-35 ore si sta allargando a macchia d' olio in Francia, il paese che puo' vantare l'orario di lavoro piu' ridotto al mondo, un lusso da 16 miliardi l'anno che mondializzazione e rallentamento economico hanno reso insostenibile. Dopo la Bosch, che agitando la minaccia della delocalizzazione, ha ottenuto dai suoi dipendenti il ritorno alle 36 ore senza aumenti salariali, si stanno moltiplicando oltralpe le aziende che rimettono in questione l'orario legale piu' corto d'Europa per recuperare competitivita' sui mercati internazionali. A dover dare l' addio alle 35 ore, considerate la piu' importante riforma del precedente governo, sono ora anche i dipendenti di Doux, il re europeo del pollame, e SEB, il re del piccolo elettrodomestico. Il primo ha denunciato l' accordo che introduceva le 35 ore nel 1998 affermando che adesso che non arrivano piu' i fondi statali, i suoi dipendenti devono lavorare di piu' se vogliono evitare che la produzione sia trasferita all'estero. SEB, proprietaria di Moulinex dal 2001, chiede il passaggio alle 38 ore in due stabilimenti nei Vosgi per evitare la soppressione di alcune centinaia di posti di lavoro. Quella che sinistra e sindacati gia' chiamano il ricatto all'occupazione e' passato solo parzialmente invece alla Cattinair, una societa' di pulizia industriale, dove la proposta della direzione di lavorare 37 ore settimanali con un aumento salariale del 2% ha spaccato il fronte dei dipendenti, con dirigenti e tecnici che hanno detto si' e gli operai che hanno votato contro. L'offensiva contro la legge Aubry, dal nome del ministro del lavoro Martine Aubry che l'aveva varata nel 1998, rischia di colpire le aziende che piu' facilmente possono trasferire all'estero, e in particolare in Europa dell'est, la loro produzione. Ieri il socialista Henri Emmanuelli aveva invitato la sinistra politica e sindacale a denunciare con forza questi accordi che ha definito una regressione e un ricatto inammissibile. Il governo affrontera' la revisione delle 35 ore alla fine dell'estate.

Vertice dei popoli indios a Quito

In Ecuador varie centinaia di delegati di una ventina di etnie di tutto il continente partecipano fino a domenica a Quito al 2/o Vertice dei popoli e delle nazionalita' indie di Abya Yala (America), determinati a mettere a punto un pacchetto di proposte di sviluppo alternativo ispirate alla particolare visione socio-politica della cosmogonia andina. Indossando l'abbigliamento tipico delle differenti tribu', i partecipanti si sono divisi in sei gruppi di lavoro, il principale dei quali e' quello che ruota attorno al tema 'Terre, territori e risorse naturali'. In vari paesi latinoamericani (fra cui Cile, Ecuador, Bolivia e Colombia) gli indios sono impegnati in rivendicazioni territoriali, e spesso devono affrontare non solo le autorita' amministrative locali, ma gli interessi delle multinazionali che sfruttano le risorse della terra. Gli indios ecuadoriani hanno portato dalle loro regioni legumi, ortaggi e frutta per assicurare l'alimentazione di tutti, mentre i partecipanti dall'estero - con l'eccezione dei colombiani che hanno offerto vari quintali di riso - hanno contribuito all'organizzazione finanziariamente. Ogni giorno i lavori sono preceduti da una colazione comunitaria a base di latte, pane, uova e banane cotte.

messico

La magistratura messicana si appresta ad incriminare formalmente i presunti responsabili di un massacro di studenti compiuto dalla polizia nel 1971 tra i quali potrebbe figurare anche l'ex presidente Luis Echeverria. Il magistrato speciale incaricato dal presidente Vicente Fox di fare piena luce sulla cosiddetta 'guerra sporca', la dura repressione di apparati deviati dello stato contro oppositori, studenti e sindacalisti di sinistra, ha consegnato oggi i risultati della sua inchiesta. Il magistrato speciale, Ignacio Carrillo, ha detto che il massacro del 1971 di 25 studenti da parte della polizia e di una banda di paramilitari riassume la sistematica repressione statale durante i governi del Partito rivoluzionario istituzionale, che ha governato il Messico per 71 anni consecutivi. Pare molto probabile che il giudice accusi formalmente l'82enne Echeverria di genocidio con altri esponenti del suo governo, della polizia e dell'esercito. Echeverria sarebbe il primo capo di stato messicano dell'era moderna ad affrontare un processo penale.

iraq facoltativo

IRAQ: NUOVO RAPPORTO USA SU ABU GHRAIB 'ASSOLVE' ESERCITO (4) = (Adnkronos) - Nonostante l'assoluzione finale, il rapporto, comunque, non manca di puntare il dito contro la grave assenza di addestramento per gli addetti agli interrogatori ed agli interpreti, arrivando alla fine a contraddire se stesso quando parla di un clima fortemente emotivo vissuto da personale non addestrato e che non conosceva le tecniche approvate di interrogatori che avrebbe aumentato le possibilita' di abusi.

MOSUL, UCCISO UN GENERALE IRACHENO = Mosul, 23 lug. - (Adnkronos) - Ancora un nuovo attacco contro le nuove forze armate irachene: il generale Salim Blaish e' stato ucciso oggi da un commando che ha attaccato la sua auto a Mosul. Il militare si stava recando in moschea per la preghiera del venerdi' insieme ad un suo vicino, che e' stato anche ucciso nell'attacco, secondo la ricostruzione della polizia.

sport

Si sono conclusi i tornei di calcio e di basket dei Mondiali Antirazzisti.

Le coppe assegnate, a partire dalla più ambita sono state:

la Coppa Mondiali Antirazzisti 2004, consegnata da Paul Elliott, è andata alle Brigate GialloBlu del Modena, che durante tutto l'anno si sono impegnate in attività antirazziste nelle scuole e nello stadio, e che durante i Mondiali sono state partecipanti-aiutanti infaticabili della manifestazione. Infatti, oltre ad aver gestito uno dei ristoranti dalle 7 del mattino alle 4 di notte, sono anche riusciti ad arrivare agli ottavi di finale del torneo di calcio;

la Coppa FairPlay ai reggiani della Polisportiva Zelig, che sul campo hanno tenuto un atteggiamento di esemplare sportività contribuendo a mantenere basso il livello dell'agonismo;

la Coppa Compost è stata assegnata all'Istoreco di Reggio Emilia, per aver avuto l'idea e gestito il progetto di ecofesta, per la gestione differenziata dei rifiuti; la Coppa per la migliore squadra femminile è andata alle ragazze inglesi della Republica Internationale, che hanno vinto il torneo amichevole esclusivamente femminile, che si è svolto parallelamente a quello ufficiale, battendo l'Abfahrt Bambule di Amburgo;

la Coppa Piazza Antirazzista è andata a Materiale Resistente di Correggio (RE), per essersi impegnata nell'organizzazione degli eventi, dei dibattiti e nell'esposizione dei materiali antirazzisti;

la Coppa Ultrà al Kollettivo Bibina di Mendrisio (Svizzera) per aver animato le partite con il loro tifo colorato e contagiando le altre squadre con il loro spirito goliardico; la Coppa Fedelissimi è andata ai gruppi degli Ultras Ancona e all'Associazione Antirazzista Assata Shakur di Ancona, presenti fin dalla prima edizione;

la Coppa Amici è stata assegnata a Bologna Antirazzista, per l'importante aiuto all'organizzazione durante tutto il torneo;

la Coppa Kilometri alla squadra palestinese Ibdaa, che sicuramente quest'anno è il gruppo che è venuto da più lontano;

la Coppa Invisibili, infine, è stata dedicata ai migranti sudanesi rinchiusi della nave umanitaria Cap Anamur, bloccata dai governi italiano e tedesco al largo delle coste europee: questo episodio è l'ennesima dimostrazione che non tutti possono entrare nella fortezza Europa. Per i Mondiali Antirazzisti sono dei partecipanti invisibili.

Le finali del torneo di calcio sono state disputate in un clima caldo perché tutti i partecipanti hanno tifato sostenendo ogni squadra ed è stato vinto dagli Ultras Cava dei Tirreni, che hanno battuto i nigeriani provenienti dall'Ungheria African All Stars. Terzi classificati i Giovani FIM per la Pace di Reggio Emilia. Ricordiamo che semifinali e finali sono state giocate ai rigori.

Anche quest'anno le coppe sono state offerte dall'Associazione Araba Novellara.

Grande successo ha avuto il primo torneo antirazzista di pallacanestro, con la partecipazione di 16 squadre associazioni e di ultras del basket e del calcio, provenienti da Bologna, Siena, Roseto degli Abruzzi, Parma, Lecce, Vienna, Copenhagen e Brema.

La finale è stata disputata immersa dal tifo di tutti i partecipanti al torneo, in un clima da palazzetto, ed è stata vinta da Amnesty Bologna contro Mad Crew Siena.

Oltre alla vincitrice sono state premiate le città dalle quali provenivano le squadre organizzatrici del torneo:

Coppa carnevale agli Ultras della Fortitudo Bologna, per il colore e rumore prodotto durante il torneo;

Coppa Fashion ai Commandos Tigre Siena, per l'"eleganza" e lo stile dimostrati in campo;

Coppa Antirazzista alla squadra del Grashoppers di Vienna, per lo spirito dimostrato in campo e fuori;

Da un primo bilancio dei Mondiali emerge che ci sono stati 5.000 partecipanti, per un totale di 168 squadre, 16 nazioni e un totale di 40 nazionalità rappresentate.

Ogni sera per i concerti si sono aggiunte un altro migliaio di persone provenienti da tutta l'Emilia. Nei due ristoranti e bar sono stati distribuiti 8.000 litri di birra e 600 litri di vino, sono state fritte 600 kg di patatine e distribuiti giornalmente oltre 6.000 pasti… e non si contano le piadine e le tigelle preparate.

Ringraziamo tutti i partecipanti per la loro presenza, per il tifo, la partecipazione e l'impegno che hanno dimostrato e ci auguriamo di riverdervi tutti all'edizione del 2005.

GR ORE 9.30

IRAQ

Due soldati americani sono rimasti uccisi nella notte per l'esplosione di una bomba piazzata ai lati di una strada vicino a Samarra, a nord di Baghdad. Ne hanno dato notizia le forze statunitensi in un comunicato. "Un militare e' morto sul colpo mentre l'altro e' deceduto in seguito, a causa delle gravi ferite riportate", si legge nella nota. Il veicolo sui cui i due viaggiavano e' stato distrutto dalla deflagrazione. Samarra e' una delle citta' dove piu' forte e' la resistenza sunnita alla presenza delle forze straniere sul suolo iracheno.

AFGHANISTAN

Una potente autobomba ? esplosa oggi al passaggio di un convoglio militare Usa alla periferia di Kanahar, nell'Afghanistan meridionale. Lo hanno riferito fonti della polizia locale. Alcune auto sono rimaste danneggiate e testimoni hanno parlato di diverse persone ferite, alcune delle quali forse in modo grave. Sono almeno quattro i soldati statunitensi rimasti feriti nell'esplosione dell'autobomba a Kandahar. Lo ha riferito la polizia locale. Le forze di sicurezza afgane e americane hanno chiuso l'aerea dove si è verificato l'attacco al convoglio Usa, intimando ai giornalisti di non scattare foto e di non fare domande. E' tuttavia ben visibile la carcassa di un auto, presumibilmente quella esplosa al passaggio dei militari.

COLOMBIA/, RIBELLI FARC UCCIDONO 13 MILITARI

Decine di ribelli delle Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc) hanno attaccato una guarnigione militare posta a difesa di un ponte a circa 430 chilometri da Bogotà, uccidento 13 soldati. Lo ha comunicato il vice comandante dell'esercito di Bogotà, generale Eduardo Morales. I soldati sono riusciti a mantenere il controllo del ponte, che collega la regione di Huila con quella di Putumayo,

TURCHIA: TRENO; DIRETTORE FERROVIE, NON E' STATO SABOTAGGIO

Il direttore delle Ferrovie turche ha respinto oggi l'ipotesi di un sabotaggio copme causa del deragliamento del treno veloce Istanbul-Ankara, in cui ieri sono morte 36 persone; tuttavia ha detto che le autorita' esaminano tutte le eventualita. Non c'e' stato sabotaggio. Ma noi esaminiamo tutte le eventualita, ha detto all'agenzia semiufficiale Anadolu Suleyman Karaman, direttore generale delle Ferrovie di Stato turche (Tcdd). La causa dell'incidente, che secondo l'ultimo bilancio ha fatto 36 morti e 79 feriti nei pressi di Pamukova nel nord ovest del Paese, non e' stata ancora individuata. Ma secondo diverse testimonianze, e' stata l'eccessiva velocita' del convoglio a farlo uscire dai binari.

GIAPPONE/ RECORD DI SUICIDI, 34MILA IN UN ANNO (+7,1 PER CENTO)

Il numero dei suicidi in Giappone è aumentato lo scorso anno del 7,1 per cento, raggiungendo la cifra di 34.427 persone che si sono tolte la vita, un valore mai raggiunto in precedenza. Lo riferisce un rapporto dell'Agenzia nazionale di polizia. L'aumento dei suicidi viene attribuito principalmente alle difficoltà economiche. La causa principale sono ancora i problemi legati alla salute (45 per cento del totale), ma i suicidi legati a difficoltà economiche - debiti, disoccupazione, fallimenti - per la prima volta hanno superato largamente gli ottomila casi, portandosi a 8.900. Il premier Junichiro Koizumi ha definito "grave" il contenuto del rapporto, promettendo ulteriori sforzi per migliorare la situazione economica

ORE 13,00

AFGHANISTAN/ AUTOBOMBA A KANDAHAR, 4 SOLDATI USA FERITI GRAVI

Il comando Usa parla di un ferito, altra fonte: due morti Kandahar (Afghanistan), 23 lug. (Ap) - E' tuttora incerto il bilancio dell'attacco contro un convoglio militare Usa avvenuto oggi a Kandahar, nell'Afghanistan meridionale. Il sergente Ann Bennet, una portavoce del comando Usa a Kabul, ha confermato la notizia dell'autobomba esplosa al passaggio del convoglio, affermando di essere a conoscenza di un solo soldato ferito e di un veicolo danneggiato. Tor Jan, un agente della polizia locale presente sulla scena dell'attacco, e altri testimoni hanno detto all'Associated Press di aver visto quattro soldati americani feriti. Tor Jan ha detto che due di essi sarebbero poi morti. Anche il generale Salim Khan, il vice capo della polizia di Kandahar, ha parlato di quattro soldati feriti. "Quando i nostri uomini hanno raggiunto la scena dell'esplosione hanno visto quattro soldati americani sulla strada coperti di sangue, feriti in modo grave". Il generale Khan non ha confermato il decesso di due soldati. Khan ha detto che le autorità ritengono che l'autobomba sia stata fatta esplodere con un comando a distanza, poiché non è stato rinvenuto alcun corpo all'interno della carcassa. I soldati Usa hanno fermato almeno sei uomini sul posto dell'attentato per perquisirli con l'ausilio di cani.

IRAQ/ PULLMINO SI SCONTRA CON TANK USA, 9 MORTI E 10 FERITI

Soprasso azzardato nelle strade di Baghdad Baghdad, 23 lug. (Ap) - Un pullmino con a bordo diversi civili iracheni si è fortuitamente scontrato con un carroarmato americano nella zona nord di Baghdad. Nell'incidente sono rimaste uccise 9 persone mentre si contano 10 feriti. Lo scontro, dice un portavoce Usa, Justin McCue, è avvenuto nella serata di ieri. "Il pullmino stava cercando di superare un altro mezzo quando si è scontrato col carrarmato". Non ci sono vittime tra i militari Usa a bordo del carroarmato.

BUS SU MINA A NORD DI BAGHDAD, FERITI OTTO CIVILI = L'AUTISTA AVEVA IGNORATO DIVIETO DI TRANSITO DELLA POLIZIA

Baghdad, 23 lug. - (Adnkronos/Xin) - L'esplosione di un ordigno al passaggio di un autobus su una strada a nord di Baghdad ha provocato il ferimento di otto persone, tra cui una bambina di otto anni cui sono state amputate le gambe. Lo riferisce la tv del Dubai Al Arabiya, precisando che al bus, con venti passeggeri a bordo, era stato vietato il transito perche' la polizia sospettava che ci fossero delle mine nascoste ai bordi della strada. Ma l'autista aveva ignorato il divieto.

SERBIA/MONTENEGRO: MINATORI IN SCIOPERO BLOCCANO AUTOSTRADE (ANSA) - BELGRADO, 23 LUG -

I lavoratori della miniera di rame di Bor (sud est della Serbia) che sono in sciopero, hanno bloccato l'autostrada che conduce in Grecia all'altezza della citta' di Paracin, 150 km a sud di Belgrado, secondo quanto scrive oggi l'agenzia Tanjug che descrive una situazione di traffico intenso con file anche di 20 km. Nella notte i minatori hanno bloccato entrate e uscite dell'autostrada all'altezza di Krusevac e proseguono le interruzioni in altre zone lasciando passare solo le aumbulanze e i mezzi di servizio. I lavoratori del rame chiedono un incontro con rappresentati del governo per studiare insieme i mezzi per rilanciare le miniere di Bor, che attraversano una gravissima crisi e si trovano sull'orlo del fallimento. I minatori vogliono anche aumenti di salario e il pagamento degli arretrati. Ai tempi dell'ex Jugoslavia le miniere di Bor - che occupano 20 mila persone - erano un vero e proprio gigante europeo del rame.

MACEDONIA: DISORDINI ANTI ALBANESI, ASSEDIATO MINISTRO POLIZIA INTERVIENE PER SEDARE PROTESTA A STRUGA (ANSA-REUTERS)

- SKOPJE, 23 LUG - La polizia macedone e' dovuta intervenire con lanci di lacrimogeni stamattina per liberare un ministro dall'assedio di manifestanti durante una protesta anti albanese nella citta' di Struga. Il ministro della Difesa Vlado Buckovski era stato assediato per alcune ore dentro la sede cittadina del suo partito dai manifestanti che protestavano, con lanci di bottiglie e sassi, contro un accordo in seno alla coalizione di governo che assicura maggiori poteri a livello locale alla minoranza albanese. L'accordo e' l'ultimo passo per l'attuazione del patto del 2001 che pose fine a sette mesi di scontri armati fra forze di sicurezza e guerriglieri che reclamavano piu' diritti e rappresentativita' per la minoranza albanese. Gli incidenti di oggi a Struga sono i piu' gravi da allora. Un fonte della polizia ha detto che negli scontri - iniziati in piena notte e proseguito con assalti a negozi di albanesi - sono rimaste ferite 17 persone, fra cui alcuni poliziotti. Buckovski, membro della coalizione guidata dal Partito socialdemocratico - e' stato portato via dai poliziotti incolume. Una settimana fa il governo tripartito, di cui fa parte un partito nato dalla guerriglia albanese, sotto la pressione occidentale aveva raggiunto un accordo per concedere maggiori poteri agli albanesi nei municipi dove essi sono la maggioranza della popolazione. L'accordo propone di ridisegnare i confini di alcuni municipi cosi' che, ad esempio, Struga diventerebbe una citta' a maggioranza albanese e il controllo su scuole, salute e economia locale passerebbe nelle mani dei rappresentanti albanesi. Il nodo della decentralizzazione ha sollevato un acceso dibattito fra i due milioni di macedoni, il 25% dei quali sono di etnia albanese. I partiti di opposizione contestano l'accordo sostenendo che esso dividera' il Paese secondo confini etnici, e hanno annunciato proteste per lunedi', quando la proposta sara' discussa in parlamento. Se il provvedimento passera', la capitale Skopje diventera' una citta' bilingue, con la segnaletica stradale e i documenti ufficiali sia in macedone (slavo) sia in albanese. L'albanese diventera' seconda lingua ufficiale nei comuni dove gli albanesi sono almeno il 20% della popolazione. La maggior parte degli albanesi vive nelle regioni occidentali della Macedonia, al confine con l'Albania e con il Kosovo, la provincia serba a maggioranza albanese attualmente sotto amministrazione dell'Onu.

M.O.: SOLANA, PIACCIA O NO L'UE AVRA' UN RUOLO PER LA PACE = (AGI/REUTERS) -

Gerusalemme, 23 lug. - Javier Solana ha affermato che, "piaccia o no", l'Unione europea avra' un ruolo nel processo di pace in Medio Oriente. Nella giornata conclusiva della visita a Gerusalemme, l'alto rappresentante della politica estera dell'Unione ha respinto l'avvertimento del premier israeliano Ariel Sharon, che ieri si era detto scettico sulla possibilita' che l'Ue svolga ancora un ruolo nella regione dopo che ha votato a favore della risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu di condanna del muro. Per Solana l'Ue ha diritto a partecipare al processo di pace perche' ha forti interessi nella regione: "L'Europa e' una potenza internazionale molto importante svolgera' un ruolo, che piaccia o no", ha dichiarato.

M.O./ GAZA, UCCISO GIOVANE PALESTINESE A BEIT HANOUN

Ucciso da soldati israeliani o da militanti palestinesi Roma, 23 lug. (Apcom) - Un giovane palestinese di 18 anni è stato ucciso stamattina nella Striscia di Gaza, nei pressi di Beit Hanoun. Lo riferisce il sito internet del quotidiano francese Le Monde. Non è certo chi abbia ucciso il giovane. Fonti della sicurezza palestinese hanno detto che stati i soldati israeliani ad aprire il fuoco contro il ragazzo. Testimoni locali hanno invece detto che sarebbe stato ucciso da militanti palestinesi. Il ragazzo avrebbe cercato di impedire a questi di piazzare un ordigno su una strada per far saltare un mezzo israeliano, e per questo sarebe stato colpito a morte.

CAP ANAMUR: UNHCR CRITICA GESTIONE RICHIESTE DI ASILO (ANSA) - GINEVRA, 23 LUG -

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha scritto oggi alle autorita' italiane per criticare la procedura che ha condotto all'espulsione del gruppo di richiedenti di asilo che si trovavano sulla nave Cap Anamur. L'Unhcr - afferma una nota dell'organizzazione resa nota oggi a Ginevra - ha espresso la sua forte preoccupazione per quella che sembra essere un'evidente non curanza delle norme internazionali ed europee riconosciute e di elementi fondamentali delle procedure d'asilo.

IMMIGRAZIONE/ SBARCATI 35 CLANDESTINI A LAMPEDUSA

Non si conosce la nazionalità di provenienza Palermo, 23 lug. (Apcom) - Sono arrivati questa mattina a bordo di un gommone trentacinque clandestini, tra cui sei donne, a Lampedusa. A dare l'allarme è stato un motopescherecchio dell'isola pelagia. Sono già iniziate le operazioni di identificazione ma al momento non si conosce la nazionalità di provenienza.

G8, «devastazione» per attivisti Askatasuna.

La procura di Genova ha inviato cinque avvisi di fine indagine a cinque militanti anti-G8, quattro del centro sociale torinese Askatasuna e un bresciano del centro sociale Magazzino 47. Le ipotesi di reato sono devastazione e saccheggio, porto di armi improprie e resistenza a pubblico ufficiale. Il fascicolo, affidato al pm Sergio Merlo, sarà inviato a breve agli altri due pm Anna Canepa e Andrea Canciani, titolari dell'inchiesta sugli scontri di piazza al G8. Entro la metà di agosto i magistrati dovrebbero inviare altri avvisi di fine indagine o chiederanno nuove misure nei confronti di una cinquantina di altri manifestanti. Tra gli episodi contestati ai cinque c'è la distribuzione di bastoni e spranghe da un furgone partito da Torino e poi filmato a Genova nel corteo del 21 luglio.

gror040723 (last edited 2008-06-26 09:56:24 by anonymous)