GR ORE 19.30

Italia

Acerra

Fiat

La notizia, gia' nell'aria da mesi, e' stata comunicata oggi ufficialmente alle Rsu: nello stabilimento Fiat di Mirafiori cessera' la produzione del motore Tor.que che sara' trasferita in Argentina. Allarmati i sindacati che hanno proclamato unitariamente un'ora di sciopero per domani. La Powertrain, la joint venture tra Fiat e Gm per i motori e i cambi, chiarira' nel prossimo incontro, previsto entro dieci giorni, le possibili alternative produttive. Ma C'e' il rischio di un'ulteriore caduta occupazionale

Fim, Fiom, Uilm, Fismic e la Rsu della Powertrain (ex meccaniche Fiat Mirafiori) hanno dichiarato però solo un'ora di sciopero (dalle ore 10.15) per domani 3 settembre. La fine della produzione dei motori a Mirafiori, scrivono i sindacati in un comunicato congiunto, mette in discussione l'obiettivo contenuto nella piattaforma unitaria presentata alla Powertrain e alla Fiat che rivendica un nuovo motore, un cambio e nuovi modelli che salvaguardino l'intero ciclo produttivo mantenendo i livelli occupazionali. Dopo lo sciopero si svolgera' un'assemblea davanti alla porta 18 di corso Settembrini.

E Nella situazione d'incertezza del Lingotto, c'e' il rischio che si avvii una fase di mobilita' e di licenziamenti che riguardera' circa 1.000 lavoratori delle aziende dell'indotto dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. A lanciare l'allarme occupazione e' Roberto Mastrosimone, delegato aziendale Fiom-Cgil dello stabilimento siciliano della casa automobilistica torinese, che precisa: alcune aziende stanno raggiungendo la quota massima di 104 settimane in tre anni di cassa integrazione. Alcune ditte - sottolinea Mastrosimone - hanno raggiunto gia' quota 90 settimane di Cig, altre sono a quota 80. E non passa giorno che non ci sono operai dell'indotto in Cig, a prescindere dagli ammortizzatori sociali avviati da Fiat Auto.

Manifattura di Legnano

Un anno di cassa integrazione per tutti gli impianti, a partire dal prossimo 27 settembre, per la durata di un anno. Questo l'epilogo della grave crisi della Manifattura di Legnano, che ieri ha comunicato la decisione presa alle organizzazioni sindacali, senza chiarire tuttavia il numero di lavoratori coinvolto nel piano di cigs. Il gruppo, uno dei maggiori produttori italiani ed europei di filati per maglieria e camiceria, e' fortemente radicato in Lombardia, dove conta 9 stabilimenti produttivi oltre alla direzione. Un altro impianto si trova a Perosa in Piemonte. Complessivamente gli occupati sono circa 1300. Il coordinamento sindacale del gruppo ha indetto assemblee in tutte le fabbriche e proclamato uno sciopero di 4 ore per venerdi' 10 settembre. Il prossimo incontro tra forze sindacali e direzione aziendale e' stato concordato per il prossimo 14 settembre

Scuola

In virtu' di un taglio di decine di cattedre, gran parte degli alunni diversamente abili non sara' affiancata dall'insegnante di sostegno, del quale beneficiava, invece, fino allo scorso anno scolastico, con ripercussioni negative sull'attivita' didattico-disciplinare dell'allievo e dell'intero gruppo-classe di riferimento. Lo denuncia un gruppo di docenti di sostegno delle scuole superiori della provincia di Cosenza, i quali, per domani, venerdi' 3 settembre, alle ore 10, hanno indetto una manifestazione di protesta davanti alla sede del Csa di Cosenza.. Il taglio di cattedre, secondo il Csa, e' stato disposto dalla direzione scolastica regionale di Catanzaro. La gravita' della situazione - evidenziano i docenti di sostegno - e' tale da non richiedere commenti, e, poi, ci sono da considerare i disagi per le famiglie degli alunni in situazione di handicap, in seguito alla perdita di una fondamentale figura di riferimento, quale e' quella dell'insegnante di sostegno; la drastica riduzione dei posti di lavoro, riguardante sia i docenti, sia il personale addetto all'assistenza fisica della persona.

Istat

Persi 16 mila posti di lavoro in un anno nelle grandi imprese italiane. L'Istat sottolinea che l'occupazione nelle grandi imprese e' diminuita, in termini tendenziali (giugno 2004 rispetto a giugno 2003) dello 0,8% al lordo della cig e dello 0,9% al netto della cig. Tenuto conto del numero medio degli occupati presenti in tali imprese nell'anno base -spiega l'Itituto di statistica- (pari a 2.041.000 unita'), la variazione tendenziale dell'occupazione lorda corriponde a una riduzione di circa 16 mila posizioni lavorative dipendenti rispetto a giugno 2003

Esteri

Palestina

All'alba di oggi si è conclusa l'operazione militare cominciata ieri sera nel campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Carri armati israeliani sono penetrati nel campo e hanno distrutto due edifici di abitazione dopo aver proceduto all'evacuazione di migliaia di palestinesi dal quartiere. Nel corso dell'incursione, sette persone sono rimaste ferite da missili lanciati da un elicottero israeliano, secondo testimoni e fonti ospedaliere. Uno dei carri ha tirato un colpo di mortaio su un edificio di quattro piani nella zona ovest del campo, provocando un incendio, mentre una moschea nella zona sud è stata colpita da tre missili, secondo testimoni. Non si sa al momento se ci siano vittime. Ieri sera un elicottero israeliano ha lanciato tre missili sul campo. Secondo testimoni, l'elicottero mirava a un gruppo di palestinesi del "progetto di alloggi austriaco" alla periferia del campo. Secondo i testimoni alcuni attivisti stavano piazzando una mina anti-uomo mentre i soldati avanzavano. Poco dopo, un altro elicottero ha lanciato un missile vicino all'ospedale di Khan Younis, danneggiando diverse automobili nel parcheggio vicino e le case adiacenti, senza tuttavia ferire nessuno, secondo alcuni medici.

Militari israeliani hanno aperto il fuoco oggi durante un'incursione a Deir Al-Balah, cittadina nel centro della Striscia di Gaza, e ucciso un diciannovenne palestinese. Lo hanno riferito fonti mediche e della sicurezza locale

Altri due giovani palestinesi sono stati uccisi questo pomeriggio a Deir al Balah, nel sud della striscia di Gaza, portando a tre il bilancio dei palestinesi morti negli scontri con i soldati israeliani: lo si e' appreso da fonti palestinesi locali. Una incursione di unita' israeliane e' in corso nell'area, alla ricerca, secondo fonti militari dello stato ebraico, di tunnel clandestini attraverso i quali vengono contrabbandati esplosivi ed armi dal vicino territorio egiziano. Scontri si sono verificati con militanti palestinesi, che hanno lanciato contro le truppe israeliane sassi, pezzi di cemento e bottiglie incendiarie. All'inizio del pomeriggio e' stato ucciso, colpito da una pallottola, Mohammed Barakeh, 19 anni. Successivamente sono morti negli scontri altri due palestinesi, Ahmad Abu Shawish, 19 anni, e Mohammad Abu Mousabbeh, 15 anni. Almeno altri 35 palestinesi sono stati feriti. Con gli ultimi tre decessi in ordine di tempo e' cosi' salito ad almeno 4.273 il numero complessivo di coloro che hanno perso la vita nei quasi quattro anni trascorsi dalla fine del settembre 2000, quando scoppio' la rivolta chiamata 'Intifada di al-Aqsa', tuttora in corso. Tra le vittime, 3.259 erano palestinesi e 943 cittadini d'Israele.

Muro

Israele ha cominciato a erigere un muro di cemento armato alto sei metri all'altezza di A-Ram, nel mezzo dell'arteria stradale che congiunge Gerusalemme est con Ramallah e col resto del territorio cisgiordano. L'opera e' parte della controversa barriera di sicurezza che Israele sta costruendo in Cisgiordania. Il muro separera' i palestinesi che vivono sul lato della strada dentro l'area municipale di Gerusalemme est, occupata da Israele nel 1967, da quelli che si trovano invece sul versante cisgiordano. La costruzione del muro e' aspramente denunciata dalla popolazione palestinese per i danni economici e sociali e per le accresciute difficolta' di vita che esso infliggera'. Essa vede inoltre nel tracciato della barriera, quasi tutto in territorio palestinese, una chiara mossa di Israele volta ad annettersi aree palestinesi. Israele afferma che la barriera e' necessaria per prevenire infiltrazioni di terroristi suicidi nelle sue citta'. Il nuovo tratto di muro a Gerusalemme est viene due giorni dopo il duplice attentato suicida a Beersheva, costato la vita di 16 israeliani e il ferimento di un centinaio. Davanti all'Alta Corte di Giustizia di Israele sono intanto in discussione ricorsi contro alcuni tratti del tracciato della barriera presentati da palestinesi, inclusi abitanti di A-Ram. La corte ha imposto al governo di fissare il tracciato della barriera in modo da evitare il piu' possibile danni alla popolazione palestinese. L'Alta Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja ha di recente stabilito che la barriera e' illegale in quanto sorge in territorio occupato.

Israele

Israele denuncia la responsabilita' della Siria nel doppio attacco di martedi' a Beersheba, costato la vita a 16 persone. La Siria continua a essere coinvolta in atti di terrorismo - ha detto alla radio israeliana il ministro degli Esteri Sylvan Shalom - La Siria e' responsabile di atti di terrorismo e di fornire sostegno al terrore, perche' questo Paese ospita i quartier generali delle organizzazioni terroristiche ed e' da Damasco che partono gli ordini di compiere gli attentati. La Siria, ha quindi avvertito Shalom, deve comprendere che questa politica avra' delle conseguenze chiare, lasciando intendere che Israele potrebbe colpire obiettivi in Siria, come fece il 5 ottobre dello scorso anno, all'indomani di un attacco ad Haifa costato la vita a 20 persone, quando bombardo' quello che aveva indicato essere una base di addestramento della Jihad islamica.

Il governo siriano ha respinge le minacce israeliane, e smentisce l'accusa di avere in qualsiasi modo partecipato alla preparazione dei sanguinosi attentati terroristici di martedi' scorso a Beersheba

Anp

Quattordici deputati del Consiglio legislativo palestinese (Clp), hanno firmato una petizione indirizzata al presidente dell' Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat per chiedergli di licenziare il governo del premier Abu Ala (Ahmed Qrea). Lo hanno riferito oggi fonti palestinesi, secondo le quali i firmatari hanno motivato la richiesta accusando il governo Abu Ala di essere fallito nell' esercizio delle sue funzioni, in special modo per quanto concerne l'attuazione di profonde riforme nell' Anp. Ieri il presidente del Clp, Rowhi Fattuh, aveva annunciato la sospensione dei lavori parlamentari per un mese, dal 7 settembre al 7 ottobre, per spingere Arafat a ratificare un pacchetto di riforme volte a combattere la corruzione, a riformare l' Anp e a porre fine allo stato di anarchia nei territori palestinesi.

Libano

Un progetto di risoluzione, presentato ieri da Stati Uniti e Francia, sulla sovranità del Libano, sarà votato oggi dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato l'ambasciatore americano all'Onu John Danforth. La risoluzione proposta da Washington e Parigi invita il Libano a respingere un secondo mandato per il presidente filosiriano e chiede un immediato ritiro delle forze siriane dal Paese. L'ambasciatore Danforth ha detto che Usa e Francia chiedono una rapida decisione perche il parlamento libanese ha messo all'ordine del giorno della seduta di domani, venerdì, la votazione di un emendamento costituzionale in base al quale l'attuale presidente Emile Lahoud, uomo di Damasco, potrà rimanere in carica.

Irak

Il bilancio del raid aereo statunitense e dei successivi scontri a Fallujah, roccaforte della guerriglia sunnita che si trova una sessantina di chilometri a ovest di Baghdad, è salito ad oltre 20 morti, secondo quanto riferisce al Jazeera. L'emittente satellitare panaraba ha affermato che almeno 18 persone sono morte nel raid. Ma altri due iracheni sono rimasti uccisi e 11 feriti in scontri nel quartiere Sinai questa mattina, nella zona orientale della città. L'esercito americano ha spiegato di aver condotto un attacco di precisione, basato su numerose fonti e informazioni dell'intelligence, contro un rifugio usato dai seguaci di Abu Musab Al Zarqawi, considerato il luogotenente di Osama bin Laden in Iraq. Ma secondo un giornalista citato da al Jazeera, Abu Bakr al Dulaimi, la maggior parte delle vittime erano "vecchi e bambini". Saif al Din Taha dell'Ospedale generale di Fallujah ha riferito che tutte le persone ricoverate dopo gli attacchi sembrano essere ordinari civili, ed ha confermato la presenza di bambini tra le vittime. L'identificazione è resa difficile, ha spiegato, dal fatto che "i cadaveri sono ridotti a brandelli".

Una folla inferocita di iracheni ha accusato gli Stati Uniti durante la sepoltura delle vittime del raid aereo di ieri a Fallujah. L'attacco, diretto contro il covo di sospetti militanti, ha ucciso diciassette persone - tra cui tre bambini - e ha lasciato un cratere profondo tre metri. "C'è un solo Dio, Allah!", hanno cantato le persone nell'Ospedale generale di Fallujah, dove le vittime dei bombardamenti sono state portate all'alba di oggi. Una coperta con resti di cadaveri è stata notata in terra, mentre i parenti hanno caricato i corpi nel bagagliaio di un furgoncino per la sepoltura. "E' colpa degli americani", ha gridato un iracheno. L'esercito americano ha spiegato di aver compiuto un attacco di precisione contro un rifugio dei fedelissimi di Abu Musab al Zarqawi, il militante giordano ritenuto responsabile di attentati, sequestri e altre violenze in Iraq.

Due palestinesi di Betlemme hanno annunciato oggi di voler partire per l'Iraq per offrirsi come ostaggi al posto dei due giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot. Lo ha riferito Radio Voce della Palestina, precisando che Dia Milhim e Nabil Hatib, questi i loro nomi, intendono partire domani per Baghdad dove sperano di mettersi in contatto con i rapitori dei due reporter. Milhim ha spiegato che l'iniziativa si basa sul desiderio di esprimere gratitudine alla Francia per il suo sostegno alla causa araba e palestinese.

Francia

Deux lycéennes de confession musulmane ont fait leur rentrée scolaire coiffées d'une perruque, jeudi au lycée Marc-Bloch de Bischheim, dans la banlieue de Strasbourg, dans l'espoir de contourner la loi sur la laïcité, a constaté une journaliste de l'AFP.L'une des deux élèves, âgée de 16 ans, qui a choisi de porter une perruque, n'a pas été admise en cours car elle portait un bandeau noir sur sa perruque."Je portais un bandeau de moins d'une dizaine de centimètres de large sur ma perruque. Le professeur de mathématiques m'a demandé de l'enlever ou de quitter la salle. J'ai préféré quitter la salle", a-t-elle indiqué aux journalistes en précisant qu'elle reviendrait vendredi "sans bandeau".Fatima, 18 ans, l'autre lycéenne qui avait choisi de porter une perruque - de cheveux raides mi-longs de couleur châtain foncé -, a été acceptée en cours, a-t-elle indiqué à la presse."C'est gênant mais il faut faire avec", a expliqué la jeune fille qui porte le voile depuis l'âge de 10 ans, ajoutant qu'elle remettra son voile "une fois rentrée à la maison".Dans le même établissement, trois autres lycéennes âgées de 17 ans, des jumelles, Samia et Samira, et une autre élève de terminale, Salima, rentrées jeudi après-midi, ont décidé de garder le voile. Elles ont été conduites d'abord jusqu'au bureau du proviseur pour un entretien puis ont été installées dans une petite salle jusqu'à la fin des cours, ont-elles indiqué aux journalistes.

Tre dipendenti macedoni di una compagnia di costruzioni americana, sono stati rapiti da estremisti iracheni presso Baghdad, secondo quanto riferiscono oggi i media iracheni. I macedoni, che sarebbero stati sequestrati nove giorni fa', facevano parte di un gruppo di 40 persone reclutate nel nord ovest della Macedonia dalla compagnia di costruzioni americana Soufan Engineering. Non si hanno notizie sulla loro sorte anche se reponsabili della compagnia sostengono che i rapitori hanno inviato una richiesta di riscatto nei giorni scorsi. Il rapimento dei macedoni e' stato reso noto dopo nove giorni perche' la compagnia americana ha voluto prima informare direttamente tutti i familiari dei sequestrati.

La televisione satellitare Al-Jazeera ha annunciato oggi di aver ricevuto un video che mostra l'esecuzione di tre ostaggi turchi da parte di un gruppo islamico in Iraq, e ha diffuso sugli schermi una foto d'archivio dei tre uomini e il comunicato in arabo del gruppo che rivendica la loro uccisione

Convention

Sono piu' di 1.700 gli arresti complessivi eseguiti a New York da quando hanno preso il via le proteste contro la Convention repubblicana. Si tratta di una cifra che supera abbondantemente il numero di arresti eseguiti alla Convention democratica di Chicago del 1968, che fu caratterizzata dal maggior numero di violenze negli ultimi decenni a margine di un'assise politica. Gli arresti di New York avvengono pero' in un clima di assai minori disordini e alcuni 'reduci' di Chicago '68 hanno oggi protestato contro i metodi della polizia. Tom Hayden, che 36 anni fa era un attivista che divenne protagonista di un caso giudiziario celebre, ricordato come quello dei 'Chicago Seven', ha manifestato a New York con i gruppi anti-Bush e ha lamentato come la polizia, pur avendo rinunciato in buona parte ai manganelli, stia eseguendo arresti preventivi che limitano la liberta' di espressione. In totale, a Chicago furono arrestate 589 persone durante la Convention che segno' la nomination di Hubert Humphrey, che fu poi sconfitto dal repubblicano Richard Nixon.

Anti-bush

n cittadino statunitense di 38 anni e' partito in canoa dall'Australia per l'Indonesia, 1000 km a nord, per protestare contro il presidente George W. Bush e i leader politici australiani e indonesiani. Ieri la polizia del Territorio del nord aveva lanciato una massiccia ricerca aerea sopra le acque infestate da coccodrilli e squali dopo che l'uomo, il cui nome non e' noto, aveva preso il largo da una spiaggia di Darwin lunedi' scorso, senza equipaggiamento di sicurezza e indossando solo calzoncini e maglietta. Dei testimoni a Darwin l'hanno visto caricare taniche di carburante e di acqua, e del cibo, nella canoa di sei metri, che ha un motore fuoribordo ma non ha radio ne' strumenti di navigazione o fari di soccorso. La canoa e' stata infine avvistata nell'isola australiana di Bathurst, 80 km a nord di Darwin, ma l'uomo non vi e' rimasto abbastanza a lungo per essere raggiunto, ha dichiarato una portavoce della polizia. La portavoce ha espresso preoccupazione per il fatto che l'uomo non e' preparato per raggiungere l'Indonesia, ma ha aggiunto che la polizia non ha il potere di impedirgli il tentativo. Gli abitanti dell'isola hanno riferito che l'uomo aveva chiesto se aveva raggiunto l'Indonesia, e quando la risposta e' stata negativa ha montato la tenda, ha dormito ed e' ripartito la mattina dopo. La polizia di Darwin non ha ancora deciso se riprendere le ricerche del vogatore.

Russia

BESLAN (RUSSIA) - Un gruppo di ostaggi, 26 tra donne e bambini, è stato liberato dalla scuola di Beslan. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. I ventisei rilasciati sono 15 bambini e 11 donne, e «stanno più o meno bene», a parte l’inevitabile choc psicologico, comunica il servizio stampa del ministero degli Interni dell’Ossezia del Nord. I negoziati, riferisce l’agenzia Ria-Novosti, continuano «intensi e su una serie di questioni», prima di tutte la distribuzione di cibo agli oltre 300 ostaggi che il commando di terroristi tiene ancora prigionieri nella scuola di Beslan. Secondo fonti locali, per ora l’emergenza è stata superata grazie a scorte alimentari della mensa della scuola. La liberazione è stata resa possibile dall'intervento del generale Ruslan Aushev, ex presidente della repubblica autonoma russa dell'Inguscezia, eroe della guerra in Afghanistan e attuale presidente di un'associazione di veterani russi.

ESPLOSIONI - Due esplosioni sono state udite in precedenza dalla scuola di Beslan, in Ossezia del Nord, dove da mercoledì un commando terroristico ceceno tiene in ostaggio 354 persone, di cui 132 scolari di età compresa tra i 7 e i 12 anni. Nell'area dell'edificio si è levata una densa colonna di fumo scuro. L'area immediatamente antistante alla scuola è circondata dalle forze speciali russe che però non sono entrate in azione dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva escluso per ora tale opzione. Notizia questa confermata da un giornalista della Reuters presente sul posto, secondo il quale i soldati non si sono mossi. Le due esplosioni sono state innescate da due granate lanciate dai sequestratori contro due autovetture che sarebbero passate troppo vicine all’edificio. Lo ha riferito la cellula di crisi, precisando che nessuna delle due macchine sarebbe stata colpita. Dopo la prima esplosione, molti dei parenti degli ostaggi si sono precipitati verso il cordone di sicurezza che isola l’area, per tentare di sapere cosa fosse successo. La nuvola di fumo che si era alzata subito dopo le due esplosione si è velocemente dissolta. Fonti ufficiali hanno tuttavia precisato che non vi sono state vittime né feriti in questa circostanza.

CIBO DELLA MENSA - Continua a rifiutare le offerte di cibo, acqua e medicinali dei negoziatori russi il commando che da ieri tiene in ostaggio alunni, genitori e insegnanti. Sale l'inquietudine per le condizioni dei bambini, dato che l'acqua dei rubinetti non è classificata come potabile, e le scorte della mensa - che vengono rinnovate giorno per giorno - sono esigue. Una distribuzione di cibo, secondo indiscrezioni trapelate dall'entourage dei negoziatori, oggi è stata fatta. Ma il problema si riproporrà sin da domani.

Uinone europea

L'idée est très controversée. L'Allemagne et l'Italie suggèrent de créer, en dehors du territoire de l'Union européenne, des camps de candidats à l'immigration. Simples migrants ou demandeurs d'asile pourraient être identifiés avant d'avoir à quitter leur pays ou leur région d'origine. C'est le ministre allemand de l'intérieur, Otto Schily (social-démocrate, SPD), qui a relancé le projet, début août. Rocco Buttiglione, ancien ministre italien (centriste) des affaires européennes, et prochain commissaire aux affaires intérieures et judiciaires à Bruxelles, lui a emboîté le pas.

Rome et Berlin pourraient présenter une initiative commune, en octobre, au niveau du "G5", où se retrouvent les ministres de l'intérieur allemand, britannique, italien, français et espagnol, pour qu'elle soit ensuite discutée entre les vingt-cinq membres de l'Union. Il s'agit, plaident les deux capitales, d'éviter les drames qui surviennent lors des tentatives clandestines d'entrée en Europe. Et de réduire l'activité des passeurs illégaux. "Ces centres doivent à la fois servir de soutien humanitaire et fournir des informations afin que les candidats à l'immigration puissent entrer en contact avec le monde du travail en Europe et obtenir des renseignements sur les qualifications requises", dit M. Buttiglione. L'Italie envisagerait même de créer un premier centre de transit en Libye.

Du côté des défenseurs du droit d'asile, ce projet soulève bien des réticences. "L'externalisation des procédures d'immigration et d'asile est inacceptable : on peut d'autant moins sous-traiter ces dossiers à des pays tiers que ceux-ci ne donnent aucune garantie et souffrent de carences évidentes en matière de droits de l'homme", estime Daphné Bouteillet Paquet, du bureau européen d'Amnesty International. Ce projet serait, selon cette experte, un nouveau coup porté au droit d'asile en Europe, au moment où "les efforts d'harmonisation dans ce domaine sont faibles sur le plan législatif, et très défensifs sur le plan opérationnel". "Comment imaginer un traitement juste et approprié des migrants par un pays comme la Tunisie, dont sont originaires nombre de demandeurs d'asile et de réfugiés en Europe ?", s'interroge la Coordination française pour le droit d'asile. Ce genre de projet pourrait valoir, fin septembre, une audition houleuse à M. Buttiglione lors de l'examen de passage, devant le Parlement européen, des membres de la nouvelle Commission dirigée par José Manuel Barroso à partir du 1er novembre. "Si M. Buttiglione choisit la voie de la confrontation, il peut s'attendre à être secoué par les libéraux et les démocrates de ce Parlement", a déclaré, mardi, le chef du groupe libéral, le député britannique Graham Watson. Les Verts de l'Assemblée européenne sont tout aussi remontés contre une politique jugée "catastrophique".

En 2003, le Royaume-Uni avait suggéré de réfléchir à la création de ce genre de centres, suscitant de vives réserves de la part de pays comme la Suède, la France et... l'Allemagne. La Commission sortante, présidée par Romano Prodi, était, elle aussi, sceptique.

Migranti

Alleanza Nazionale prepara propri emendamenti per modificare la legge Bossi-Fini sull'immigrazione perche' il decreto in materia di immigrazione, che il governo esaminera' domani nel Consiglio dei ministri, e' un passaggio certamente utile ma non sufficiente a risolvere i vari nodi legati al fenomeno immigrazione. Lo preannuncia il responsabile Immigrazione di via della Scrofa Giampaolo Landi di Chiavenna. Ci auguriamo che gia' domani -sottolinea Landi- possano sussistere le condizioni politiche perche' il governo possa migliorare il testo della legge, introducendo meccanismi ed istituti segnalati da Alleanza Nazionale e oggetto della propria ultima pdl. In ogni caso, il decreto -informa ancora- sara' certamente oggetto, qualora fosse necessario, di emendamenti che Alleanza Nazionale presentera' in Parlamento in sede di conversione

Argentina

Noventa y cuatro de los detenidos por los disturbios en la Plaza de Mayo fueron excarcelados por orden del juez federal Juan José Galeano, quien decidió en cambio mantener el arresto de ocho personas, comprometidas por haber sido identificadas en grabaciones de video. Llamados a indagatoria, los presos se negaron a declarar. Su situación será resuelta hoy cuando el juzgado responda el pedido de eximición de prisión presentado por los abogados defensores. Sin embargo, es posible que continúen detenidos por la gravedad de los delitos que les imputan. El juzgado de Galeano tiene dos causas vinculadas con las protestas por la visita del director gerente del FMI, Rodrigo Rato, a la Argentina. Una de ellas se refiere a los incidentes ocurridos frente al Ministerio de Economía, incluidos los daños a una sucursal del HSBC, contra la que los manifestantes tiraron piedras y molotov al retirarse por Avenida de Mayo. La segunda investigación es por la colocación, en la madrugada anterior, de bombas lanzapanfletos con volantes de repudio al pago de la deuda, una en un Banco Francés y otra en un McDonald’s de Caballito. Los panfletos estaban firmados por grupos desconocidos, como el Comando Argentino de la Resistencia, el Comando Darío Santillán y la Brigada Popular de Liberación. Los ocho presos, siete hombres y una mujer, quedaron imputados exclusivamente por los episodios de la plaza. Cinco de ellos son integrantes de Quebracho y el resto, de organizaciones de desocupados, como el Movimiento Teresa Rodríguez-CUBA y el Frente de Trabajadores Combativos. Un investigador judicial dijo a Página/12 que están imputados de lesiones calificadas, daño calificado, atentado a la autoridad, intimidación pública e infracción al artículo 213. Esta última figura del Código Penal castiga con penas de 3 a 8 años a quienes sean parte de “agrupaciones que tuvieran por objeto imponer sus ideas o combatir las ajenas por la fuerza o el temor”. La pena puede aplicarse “por el solo hecho de ser miembro de la organización”. La situación de los presos fue decidida luego de que el juzgado mirara los videos y fotografías aportados por la policía y tomara declaración a los responsables del operativo. Es decir que las ocho personas quedaron grabadas durante los incidentes.

honduras

Un totale di 159 onduregni sono morti negli ultimi 18 mesi nel tentativo di emigrare negli Stati Uniti, di cui 66 dall’inizio dell’anno; è quanto emerge dalla denuncia del ‘Foro nazionale per le migrazioni dell’Honduras’ (Fonamih), cartello di associazioni della società civile, inclusa la pastorale della Chiesa cattolica per i migranti. Al bilancio di coloro che hanno perso la vita lungo ‘la strada della morte’ – così è conosciuta la rotta che dal confine tra Guatemala e Messico porta fino alla frontiera con gli Stati Uniti – vanno aggiunti 174 feriti, 25 dei quali hanno subito l’amputazione di almeno un arto. Durante il viaggio i migranti subiscono diversi tipi di incidenti causati dai pericoli insiti nell’attraversamento della frontiera in zone desertiche o guadando fiumi, e dai metodi violenti della polizia messicana e statunitense e dagli assalti di bande criminali interessate al denaro che questa povera gente porta con sé e sapendo che le loro vittime non potranno rivolgersi alle forze dell’ordine. La nota diffusa dal Fonamih ricorda la difficile situazione economica dell’Honduras che costringe la gente a cercare lavoro altrove: il 61% della forza lavoro è disoccupata e il 77% delle famiglie vive in condizione di povertà; a contribuire alla situazione di indigenza c’è stato l’aumento del prezzo del carburante, dei beni di prima necessità, l’incremento delle tasse scolastiche e dei costi dei servizi sanitari e pubblici. Secondo dati ufficiali ogni anno 50.000 onduregni tentano di raggiungere l’ ‘El Dorado’ americano, ma il Fonamih precisa che dall’inizio dell’anno sono stati 4000 gli immigrati espulsi, il 12% in più dello scorso anno. Complessivamente sono 800.000 i cittadini dell’Honduras che lavorano all’estero; le loro rimesse sono diventate una parte importante dell’economia nazionale raggiungendo lo scorso anno i 1000 miliardi di dollari, e per il 2004 si prevede un incremento di 200 milioni di dollari.

gror040902a (last edited 2008-06-26 10:00:29 by anonymous)