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IRAQ: LIBERATO DIPLOMATICO IRANIANO
Un diplomatico iraniano rapito in agosto dall' Esercito islamico, e' stato rilasciato. Lo ha annunciato oggi la televisione satellitare iraniana in
arabo Al Alam, oggi pomeriggio e che attualmente si trova nell'ambasciata iraniana a Baghdad. Fereidun Jahani era stato rapito il 4 agosto
scorso mentre si recava a Kerbala, dove avrebbe dovuto aprire il consolato iraniano. Nei primi giorni, il sequestro era stato rivendicato da un
Partito islamico dell'Iraq, che in cambio della liberazione dell'ostaggio aveva chiesto il rilascio di 500 prigionieri di guerra iracheni che, secondo
la stessa fonte, sarebbero ancora detenuti in Iran a 15 anni dalla fine del conflitto tra i due Paesi
IRAQ: IL BOLLETTINO DI GUERRA DI OGGI
Anche oggi - il giorno dopo che il segretario di stato americano Colin Powell ha avvertito che la situazione nel Paese sta peggiorando - scontri
e attentati. Durante la notte aerei statunitensi hanno bombardato Sadr City, nella parte orientale di Baghdad: almeno 5 morti e oltre 40 feriti,
secondo fonti mediche locali. Il comando USA ha confermato l'attacco. Nella capitale anche un attacco della guerriglia, a colpi di mortaio, contro l'Accademia di polizia, ma senza vittime ne' danni. Quattro iracheni sono morti e uno e' stato ferito nei pressi di Baquba, a nord ovest di Baghdad, quando il loro camioncino e' saltato su una
mina collocata sulla strada. Mentre a nord, a Mossul, una autobomba e' esplosa nel centro della citta' al passaggio di una pattuglia della
Guardia nazionale irachena, uccidendo tre soldati. Mentre domenica i bombardamenti USA su Falluja, attaccata tre volte in 24 ore, hanno ucciso 15 persone e ferite 30. Sempre ieri, domenica,
a Karama, tra Falluja e Baghdad, un duplice attentato dinamitardo a una base della Guardia nazionale irachena ha fatto diversi feriti tra soldati
americani e iracheni, mentre un attacco di mortaio sul centro della capitale uccideva almeno un civile nel quartiere di Karrada, una zona
affollata e piena di negozi. Altri quattro iracheni sono morti e dieci sono stati feriti in scontri armati nel centro di Ramadi a ovest di Baghdad.
Altri 10 morti e una ventina di feriti durante un attacco contro un convoglio che trasportava carburante a Latafiyah, 30 chilometri a sud di
Baghdad. L'esercito USA ha comunicato oggi di aver arrestato gio. 23, con l'accusa di associazione con gli insorti, il generale Talib Abid
Ghayib al-Lahibi, ex comandante di un'unita' della fanteria dell'esercito di Saddam schierate a Mosul durante la guerra, da alcuni mesi alto
ufficiale della nascente Guardia nazionale irachena.
IRAQ: MANOVRE DIPLOMATICHE
Il ministro degli esteri Powell ha ribadito l'intenzione americana di organizzare una conferenza internazionale sull'Iraq tra la fine di ottobre e
linizio di novembre in un Paese arabo, forse lEgitto o la Giordania. allordine del giorno vi sarà la discussione della situazione in Iraq e il modo
in cui i paesi vicini, compresi l'Iran e la Siria, possano risultare più efficaci nella pacificazione e nella ricostruzione del Paese. Il ministro degli
Esteri francese Michel Barnier ha sottolineato che quella conferenza deve avvenire sotto l'egida dell'Onu e deve essere aperta all'insieme delle
forze politiche irachene, comprese quelle che hanno scelto la strada della resistenza. La questione del ritiro delle forze - ha affermato Barnier -
dovra' figurare nell'ordine del giorno se si vuole che quella conferenza abbia luogo. Intanto sulla stampa statunitense il quotidiano Washington
Post, precede che le elezioni di gennaio in Iraq saranno precedute da una escalation militare che partirà dopo le elezioni presidenziali
statunitensi del 2 novembre, una sorta di offensiva dautunno che verrebbe lanciata in concomitanza con il Ramadan.
ROMA: BREVE COMUNICATO DEL PONTE PER...
Da 20 giorni, quasi quotidianamente segnaliamo bombardamenti e cannoneggiamenti che uccidono civili. Da 20 giorni assistiamo a una escalation militare sul territorio che coinvolge Falluja, Ramadi e altre zone. Oltre ai quotidiani rastrellamenti e attentati a Baghdad. Purtroppo, nulla di nuovo. Da sempre chiediamo che questa guerra finisca
ISRAELE : Tel Aviv minaccia la Siria
La Siria dirige il terrorismo contro di noi e quindi non è immune dalle nostre operazioni per prevenire il terrorismo ha dichiarato oggi alla radio
nazionale il vice ministro israeliano Ze'ev Boim, evitando di rispondere direttamente alla domanda sulla responsabilità dello stato israeliano
nell'autobomba che ha ucciso ieri a Damasco un esponente di Hamas. Boim ha descritto la Siria come un incrocio stradale del terrorismo, e il
suo presidente Bashar Assad come il dirigente del traffico. E ha minacciato che chiunque colpisca Israele, anche all'estero, subirà dure
rappresaglie. Intanto, nel timore della vendetta di Hamas, anche le sedi diplomatiche israeliane all'estero hanno alzato il livello di allerta.
PALESTINA: SENZA SOSTE LA REPRESSIONE ISRAELIANA
5 palestinesi uccisi oggi dai militari israeliani. Due questo pomeriggio nel campo profughi di Balata, a Nablus: Hahmed Tirawi e Abed Nassise,
di 24 e 18 anni, si trovavano nel cimitero del campo profughi. Stando alle fonti locali i due uomini facevano parte delle Brigate Al Aqsa, il
gruppo armato vicino al movimento Al Fatah del presidente dell'Anp Yasser Arafat. Altri due palestinesi sono stati uccisi nelle ore precedenti
nel nord della Striscia di Gaza mentre - secondo l'esercito israeliano - si apprestavano a mettere dell'esplosivo lungo il confine. I militari da
questa mattina impediscono l'ingresso all'area a tutti i palestinesi. Secondo il quotidiano Haaretz, un terzo palestinese, un maestro, sarebbe
stato ucciso sempre stamani davanti alla propria scolaresca da un proiettile vagante israeliano, nella città di Khan Yunis, a sud di Gaza. Altre
operazioni militari, e intensi scontri a fuoco, sono in corso nella città di Jenin (Cisgiordania) dove numerosi soldati e una settantina di mezzi
corazzati sono entrati questa mattina presto. 8 i palestinesi feriti, 2 gli arrestati. Perquisito anche l'ospedale. L'esercito israeliano non ha
rilasciato alcun commento, ma si suppone che starebbero dando la caccia a Zakaria Zubeidi, considerato il principale leader delle Brigate dei
Martiri di Al-Aqsa in Cisgiordania. A Damasco, circa 3.000 palestinesi hanno partecipato oggi ai funerali del leader del movimento radicale Hamas, ucciso ieri in un attentato
nella capitale siriana, attribuito a Israele. Il funerale si e' svolto nella calma, ma la folla ha scandito slogan, chiedendo al braccio armato di
Hamas, le brigate Ezzedin al-Qassam, di vendicare l'uccisione di Khalil. In quattro anni di intifada sono rimasti uccisi complessivamente 1.017 israeliani (il 70 per cento dei quali civili), secondo dati divulgati oggi alla
stampa israeliana dallo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano. Non menzionate le vittime palestinesi - quasi 4.000 morti e decine
di migliaia di feriti.
PAKISTAN: UCCISO COMANDANTE DI AL QAIDA
Ritenuto uno dei leader di al Qaida, Amjad Farooki, è stato ucciso in uno scontro a fuoco con truppe paramilitari pachistane nella provincia
meridionale di Sindh. Su di lui c'era una taglia di 330.000 dollari. Il ministro dell'Informazione pachistano, Sheikh Rashid ha detto che sono
stati arrestati anche tre importanti sospetti terroristi. Il ministro degli Interni pachistano, Aftab Ahmed Khan Sherpao, ha confermato l'arresto di
tre pachistani sospetti terroristi. In Afghanistan, talebani hanno attaccato un veicolo dell'esercito statunitense a Qalat, capoluogo della provincia di Zabul, nel sud est
dell'Afghanistan: tre soldati Usa sono rimasti feriti, uno è in gravi condizioni.
CECENIA: Scontri tra ribelli ed esercito russo
Una sparatoria tra le forze russe e un gruppo di guerriglieri ha provocato cinque morti tra i separatisti, secondo il portavoce delle forze federali,
che ha afggiunto che molte intercettazioni captate dai servizi segreti dei messaggi radio della guerriglia sono in lingua turca.
PETROLIO: nuovi massimi dei prezzi
A New York il prezzo del petrolio ha toccato il nuovo massimo stoico a 49,41 dollari al barile, un centesimo di dollaro in piu' rispetto al
precedente record del 20 agosto. Oggi anche il Brent e' salito a Londra a nuovi massimi di sempre toccando i 46,05 dollari al barile sul timore
che gli scontri tra ribelli e militari rallentino la produzione in Nigeria, che e' il piu' importante produttore africano. In una settimana, il petrolio a
New York e' rincarato di quasi il 6%, mentre a Londra e' cresciuto del 7%. Tra le cause, oltre alla guerra in Iraq, il passaggio dell'uragano Ivan,
che ha costretto alla chiusura temporanea di gran parte degli impianti nel Golfo del Messico e la chiusura delle esportazioni della Yukos
(Russia) verso la Cina a causa dell'impossibilita' di pagare i costi del trasporto. Inoltre, il governo americano ha annunciato che nel 2003 le
riserve del paese sono scese (per la prima volta da cinque anni) del 3%: le nuove esplorazioni non sono state cioe' in grado di sostituire il calo
di quelle esistente mostrando un deficit del potenziale a stelle e strisce. A giudizio degli analisti, il peggio deve ancora venire, con il greggio
che si appresta a raggiungere la soglia psicologica dei 50 dollari al barile, anche in vista della stagione fredda.
VENEZUELA: CHÁVEZ PROPONE UNA ALLEANZA PER I CARAIBI CON CUBA
Ho proposto al presidente cubano, il compagno Fidel Castro, la fusione delle risorse di Cuba e Venezuela per estendere le nostre missioni
congiunte nei Caraibi, se i governi di quelle nazioni lo considereranno appropriato: lo ha detto il capo dello Stato venezuelano, Hugo Chávez,
in una cerimonia ufficiale tenuta nel porto di La Guaira, da dove nel fine-settimana un aereo e due navi cariche di aiuti umanitari sono partiti alla
volta di Cuba, Giamaica, Granada e Haiti, recentemente colpite da violenti uragani e tempeste tropicali. Il suo progetto implicherebbe
lesportazione nelle nazioni caraibiche dei programmi sociali e sanitari di Cuba e Venezuela, che includono aiuti economici e la distribuzione
gratuita di farmaci e la Missione Robinson, un piano contro lanalfabetismo lanciato lo scorso anno e destinato a circa un milione e mezzo di
cittadini, realizzato con il supporto di docenti dellAvana. Il Venezuela, quinto esportatore di greggio al mondo, fornisce già assistenza
energetica alle nazioni caraibiche mediante accordi bilaterali che regolano la vendita del petrolio a prezzi preferenziali.
I T A L I A
GENOVA: Chiesto il rinvio a giudizio dei 28 poliziotti imputati per l'assalto alla scuola Diaz (audio)
Il pm Francesco Cardona Albini ha formalizzato stamani la richiesta di rinvio a giudizio di 28 poliziotti intervenuti nel blitz alla scuola Diaz il 21
luglio 2001 durante il G8. Le accuse di cui dovranno rispondere nel caso il gup Daniela Faraggi accogliesse la richiesta sono falso, calunnia,
arresti illegali, lesioni. Sabato nuova udienza preliminare con l'interrogatorio di un altro agente ora in servizio a Rapallo. Ascoltiamo l'avvocata
Laura Tartarini, della parte civile.
ROMA: MANIFESTAZIONE A S. LORENZO CONTRO I DISTACCHI DELL'ENERGIA ELETTRICA (audio)
Si è svolta poche ore fa, nelle strade di S. Lorenzo, una vivace manifestazione di protesta degli occupanti di case e sedi di via dei Volsci.
Ascoltiamo il resoconto di un compagno.
FIUMICINO: PROTESTA DEI DIPENDENTI BRITISH AIRWAYS PER IL CONTRATTO
All'aeroporto di Fiumicino i dipendenti della British Airways chiedono il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto dal 1992. Ad animare
un sit-in, dalle 10 alle 12, dinanzi all' ingresso del terminal partenze voli internazionali, con bandiere sindacali e cartelli, circa 50 persone, per
lo piu' impiegati presso il call center di Roma. La manifestazione avviene nel quadro dello sciopero nazionale dei dipendenti della compagnia
britannica, impiegati in Italia, 185 in totale, indetto per oggi dalle 9 alle 18 dalle segreterie nazionali, regionali e territoriali di Filt-Cgil, Fit-Cisl,
Uilt e Ugl trasporto aereo.
Padova: Università, i ricercatori bloccano i corsi
L'anno accademico 2004/5 a Padova inizierà con una settimana di ritardo. Questo un primo risultato della mobilitazioni dei ricercatori che si
sono dimessi da centinaia di corsi e che hanno costretto il senato accademico a rinviare l'apertura dell'anno accademico per ora di una
settimana. La protesta dei ricercatori è contro tutto il progetto Moratti e in particolare contro quella parte che mette ad esaurimento, fa fuori
proprio il ruolo dei ricercatori. I ricercatori si apprestano anche a convocare assemblee con i precari e gli "utenti" cioè gli studenti per spiegare
le motivazioni della lotta e proporre azioni, giornate di blocco comune.
G.R. 13,00
IRAQ
Un'autobomba nel nord a Mossul, una bomba vicino Baquba, circa 50 chilometri a nord est di Baghdad: è cominciato così questo lunedì in Iraq. Nella notte appena trascorsa un raid aereo americano su Sadr city, alla periferia orientale della capitale aveva fatto seguito a una domenica segnata dall'intensificazione delloffensiva americana su Falluja, (50 chilometri a ovest di Baghdad), bombardata tre volte in 24 ore con un bilancio totale di almeno 15 morti e 30 feriti. Sempre ieri, domenica, a Karama, tra Falluja e Baghdad, un duplice attentato dinamitardo a una base della Guardia nazionale irachena ha fatto diversi feriti tra soldati americani e iracheni, mentre un attacco di mortaio sul centro della capitale uccideva almeno un civile nel quartiere di Karrada, una zona affollata e piena di negozi. Altri quattro iracheni sono morti e dieci sono stati feriti in scontri armati nel centro di Ramadi a ovest di Baghdad. Altri 10 morti e una ventina di feriti durante un attacco contro un convoglio che trasportava carburante a Latafiyah, 30 chilometri a sud di Baghdad.
A proposito dell'intensificazione dei bombardamenti USA, Un ponte per affida il suo più recente messaggio al mondo della comunicazione e della pubblica opinione quale contributo alla liberazione delle due Simone e dei due collaboratori iracheni ancora sequestrati. Questo il messaggio: "Da 20 giorni, quasi quotidianamente segnaliamo bombardamenti e cannoneggiamenti che uccidono civili. Da 20 giorni assistiamo a una escalation militare sul territorio che coinvolge Falluja, Ramadi e altre zone. Oltre ai quotidiani rastrellamenti e attentati a Baghdad. Purtroppo, nulla di nuovo. Da sempre chiediamo che questa guerra finisca.
Dall'altra parte dell'oceano si sono succedute le dichiarazioni e i commenti sulle elezioni previste per gennaio in Iraq. Il ministro della Difesa Donald Rumsfeld in un programma televisiva ha detto che forse non sarà possibile votare ovunque; il segretario di Stato Colin Powell, in un altro programma ha sostenuto che obiettivo dellamministrazione americana e del primo ministro ad interim iracheno Iyad Allawi resta una regolare consultazione elettorale entro la fine del gennaio 2005. Powell ha anche ribadito l'intenzione americana di organizzare una conferenza internazionale sull'Iraq tra la fine di ottobre e linizio di novembre in un Paese arabo, forse lEgitto o la Giordania. allordine del giorno vi sarà la discussione della situazione in Iraq e il modo in cui i paesi vicini, compresi l'Iran e la Siria, possano risultare più efficaci nella pacificazione e nella ricostruzione del Paese.
In merito a questa conferenza internazionale sull'Iraq che l'amministrazione Bush vuole organizzare, il ministro degli Esteri francese Michel Barnier ha sottolineato che quella conferenza deve avvenire sotto l'egida dell'Onu e deve essere aperta all'insieme delle forze politiche irachene, comprese quelle che hanno scelto la strada della resistenza. La questione del ritiro delle forze - ha affermato Barnier - dovra' figurare nell'ordine del giorno se si vuole che quella conferenza abbia luogo. La questione del ritiro si porra', d'altronde e' gia' posta dalla situazione. Barnier, per il quale la situazione in Iraq e' ormai un buco nero, non considera fondamentale la data: L'importante non e' sapere se la conferenza avverra' prima o dopo le elezioni ma come far si' che abbia successo, come renderla utile.
Intanto sulla stampa statunitense il quotidiano Washington Post, precede che le elezioni di gennaio in Iraq saranno precedute da una escalation militare che partirà dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 2 novembre, una sorta di offensiva dautunno che verrebbe lanciata in concomitanza con il Ramadan.
Da parte sua Israele, tenta di ribaltare l'iniziale fase di distensione tra Siria e Usa, affermando che La Siria dirige il terrorismo contro di noi e quindi non è immune dalle nostre operazioni per prevenire il terrorismo, lo ha dichiarato oggi alla radio nazionale il vice ministro israeliano Ze'ev Boim, evitando di rispondere direttamente alla domanda sulla responsabilità dello stato israeliano nell'autobomba che ha ucciso ieri a Damasco un esponente di Hamas. La questione non è chi ha ucciso Izz el Din Sheihk al Khalil, ha detto, ma il coinvogimento di Damasco nel terrorismo. Boim ha descritto la Siria come un incrocio stradale del terrorismo, e il suo presidente Bashar Assad come il dirigente del traffico. Vi è una cosa centrale che va detta -ha affermato- Il principio deve essere chiaro: chiunque colpisca Israele il sangue gli ricadrà sulla testa, e sarà lo stesso se opererà in Israele o all'estero. A quanto si legge sul sito di Ha'aretz, la sicurezza israeliana ritiene che Damasco non permetterà alla milizia sciita libanese dell'Hezbollah di rispondere alla morte di Khalil. Si teme invece che Hamas voglia vendicarsi colpendo Israele oppure obiettivi israeliani all'estero. Di conseguenza le missioni diplomatiche israeliane all'estero hanno alzato il livello di allerta.
Cercando TALPE, le forze americane in Iraq hanno arrestato, con l'accusa di associazione con gli insorti, il generale Talib Abid Ghayib al-Lahibi, ex comandante di un'unita' della fanteria dell'esercito di Saddam schierate a Mosul durante la guerra, da alcuni mesi alto ufficiale della nascente Guardia nazionale irachena. Il militare, basato nella provincia di Dyala, dove si trova Baquba, e' stato arrestato giovedi' della scorsa settimana. Ad orrore si aggiunge orrore in iraq: "Cadaveri, organi per trapianti, teste mozzate che finiranno nelle scuole per giovani dentisti vengono caricate ogni giorno su camion frigoriferi che partono verso il Kuwait e il confine iraniano, per poi disperdersi verso ospedali e centri clinici australiani, giapponesi, svizzeri". Un traffico che, secondo il giornale La Stampa che pubblica l'inchiesta, "muove miliardi di dollari e dispensa tangenti enormi" in una rete "fitta e organizzata". Le prime tracce sono emerse qualche settimana fa da un trasporto bloccato nel villaggio di Al Qaime, al confine con la Siria: dietro un carico di carne bovina erano occultati resti umani. Poi fonti del quotidiano fra i medici e la polizia della capitale hanno confermato l'autenticità del sospetto. Il traffico, iniziato negli anni scorsi, trovava base nella corruzione di alcuni funzionari del regime e nei disastrosi effetti economici dell'embargo. Dopo la guerra, sarebbe "ripreso in forme centuplicate a causa del semplice e terribile fatto che la povertà continua a dilagare, mentre la materia prima si è resa molto più disponibile".
PAKISTAN
Ritenuto uno dei leader di al Qaida, Amjad Farooki, è stato ucciso in uno scontro a fuoco con truppe paramilitari pachistane nel sud del Paese. La notizia della morte di Farooqi - ricercato tra l'altro anche per l'uccisione del giornalista americano Daniel Pearl - è stata confermata dalle autorità di Islamabad. Sulla testa di Farooqi pendeva una taglia di 330.000 dollari. "Posso confermare che Amjad Farooqi è stato ucciso", ha detto il ministro dell'Informazione pachistano, Sheikh Rashid. L'esponente di al Qaida è caduto in uno scontro a fuoco durato un paio d'ore in una casa di Nawabshah, nella provincia meridionale di Sindh. Almeno altri tre uomini sono stati uccisi nella sparatoria. Il ministro Rashid ha detto che sono stati arrestati anche tre importanti sospetti terroristi. Il ministro degli Interni pachistano, Aftab Ahmed Khan Sherpao, ha confermato l'arresto di tre pachistani sospettati "di essere coinvolti in attività terroristica nel Paese". Il ministro non ha però potuto confermare l'identità dei
PALESTINA
Due palestinesi sono stati uccisi oggi dalle forze di sicurezza israeliane nel nord della Striscia di Gaza mentre si apprestavano a situare dell'esplosivo nei pressi di un varco lungo il confine. Lo riferiscono fonti militari israeliane citate dal quotidiano 'Haaretz', precisando che i militari da questa mattina impediscono l'ingresso all'area a tutti i palestinesi. Secondo lo stesso giornale, un terzo palestinese, un maestro, sarebbe stato ucciso sempre stamani davanti alla propria scolaresca da un proiettile vagante israeliano, nella città di Khan Yunis, a sud di Gaza. Intanto operazioni militari, e intensi scontri a fuoco, sono in corso nella città di Jenin (Cisgiordania) dove numerosi soldati e una settantina di mezzi corazzati sono entrati questa mattina presto. L'esercito israeliano non ha rilasciato alcun commento sull'operazione in corso a Jenin, che secondo fonti palestinesi avrebbe causato almeno tre feriti, mentre la stampa riferisce di una serie di arresti. Secondo indiscrezioni, le forze di sicurezza israeliane a Jenin starebbero dando la caccia a Zakaria Zubeidi, considerato il principale leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa in Cisgiordania.
AFGHANISTAN
KABUL - Alcuni militanti afgani hanno attaccato un veicolo dell'esercito statunitense a colpi d'arma da fuoco a Qalat, capoluogo della provincia di Zabul, nel sud est dell'Afghanistan. Nello scontro tre soldati Usa sono rimasti feriti di cui uno versa in gravi condizioni.
GB
Oltre il 60% dell'elettorato del Regno Unito ha perso la fiducia nel premier britannico Tony Blair, ma comunque lo preferirebbe al leader conservatore Michael Howard. E' quanto emerge da un sondaggio della societa' di ricerche Populus pubblicato oggi dal quotidiano The Times. Secondo lo studio, il 64% dei britannici ritiene che nel complesso Blair non sia un buon primo ministro, ma la stessa percentuale dice di preferire l'attuale inquilino di Downing Street a Howard come possibile leader del Governo.
CECENIA
Una sparatoria tra le forze russe e un gruppo di guerriglieri ha provocato in Cecenia cinque morti tra i separatisti, ha annunciato oggi il portavoce delle forze federali Ilia Shabalkin. Stando al portavoce, uno degli uccisi aveva addosso documenti che lo identificavano come Umach Hasan, cittadino turco. Il portavoce ha precisato che l'attacco al gruppo e' stato realizzato in base a informazioni fornite da un altro mercenario, Kamal Rabat, cittadino britannico di origine algerina. Shabalkin ha anche aggiunto che molte intercettazioni captate dai servizi segreti dei messaggi radio della guerriglia sono in lingua turca.
ABDALLAH DOMANI A ROMA
Re Abdallah di Giordania sara' domani a Roma per una breve visita di lavoro. Proveniente da Parigi, il re giordano arrivera' nella tarda mattinata e, subito dopo, si rechera' a Palazzo Chigi per una colazione di lavoro con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nel tardo pomeriggio Abdallah sara' ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Subito dopo ripartira' per Amman. Le forze americane in Iraq hanno arrestato, con l'accusa di associazione con gli insorti, il generale Talib Abid Ghayib al-Lahibi, ex comandante di un'unita' della fanteria dell'esercito di Saddam schierate a Mosul durante la guerra, da alcuni mesi alto ufficiale della nascente Guardia nazionale irachena. Il militare, basato nella provincia di Dyala, dove si trova Baquba, e' stato arrestato giovedi' della scorsa settimana.
ITALIA
SIT-IN DIPENDENTI BRITISH AIRWAYS A FIUMICINO - Protestano all'aeroporto di Fiumicino i dipendenti della British Airways per rivendicare il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto da 12 anni. Ad animare un sit-in, dalle 10 alle 12, dinanzi all' ingresso del terminal partenze voli internazionali, con bandiere sindacali e cartelli, sono una cinquantina di persone, per lo piu' impiegati presso il call center di Roma. La manifestazione avviene nel quadro dello sciopero nazionale dei dipendenti della compagnia britannica, impiegati in Italia, 185 in totale, indetto per oggi dalle 9 alle 18 dalle segreterie nazionali, regionali e territoriali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl trasporto aereo e chiedono il rinnovo del contratto integrativo scaduto nel 1992: IMMIGRAZIONE Al rientro dalla sua visita ufficiale in Libia il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Chigi alle 16,00 per illustrare l'esito dei colloqui e accordi avuti con il leader libico Gheddafi sul controllo delle frontiere per bloccare le ondate migratorie. GENOVA RINVIO A GIUDIZIO 28 POLIZIOTTI PER LA DIAZ - Il pm Francesco Cardona Albini ha formalizzato stamani la richiesta di rinvio a giudizio di 28 esponenti delle forze dell'ordine intervenuti nel blitz alla scuola Diaz il 21 luglio 2001 durante il G8. Le accuse di cui dovranno rispondere nel caso il gup Daniela Faraggi accogliesse la richiesta sono falso, calunnia, arresti illegali, lesioni. Sabato nuova udienza preliminare con l'interrogatorio di un altro agente ora in servizio a Rapallo. Sul blitz alla scuola Diaz e' stata stralciata la posizione di un agente, Di Bernardini, in gravi condizioni a seguito di un incidente stradale